Laurea in Matematica o Ingegneria?
Sono uno studente all'ultimo anno di superiori. L'anno scorso ho passato il test del Politecnico e quest'anno ho fatto quello per le Lauree Scientifiche. Solo che non so decidermi su cosa fare. All'Open Day in Bicocca era stata accennata la possibilità di laurearsi in Matematica e poi, con pochi esami integrativi (~un annetto) di potersi laureare in Ingegneria Matematica. Sapreste dirmi di più?
Risposte
La mediocrità e l'eccellenza sono aspetti che pesano molto poco sulle possibilità di impiego e di carriera, almeno in Italia.
Ingegneria matematica in quale politecnico? In ogni caso ad ing matematica vengono ridotti i crediti della tesi (soprattutto della magistrale) per inserire qualche esame ingegneristico di base (sempre ad alto contenuto matematico). Nel mercato del lavoro la sigla ing ha ancora il suo valore, anche se in questo momento bisogna valutare bene non solo quale laurea scegliere, ma se iniziare un corso di laurea!
Ingegneria matematica in quale politecnico? In ogni caso ad ing matematica vengono ridotti i crediti della tesi (soprattutto della magistrale) per inserire qualche esame ingegneristico di base (sempre ad alto contenuto matematico). Nel mercato del lavoro la sigla ing ha ancora il suo valore, anche se in questo momento bisogna valutare bene non solo quale laurea scegliere, ma se iniziare un corso di laurea!
Per gli sbocchi non ti devi preoccupare.
L'unica differenza fra ingegneria e matematica da questo punto di vista è che gli ingegneri mediocri trovano lavoro, i matematici mediocri no.
Ma io se fossi in te punterei a non essere un laureato mediocre, che poi equivale a non iscriverti ad un corso di laura che non ti appassioni.
L'unica differenza fra ingegneria e matematica da questo punto di vista è che gli ingegneri mediocri trovano lavoro, i matematici mediocri no.
Ma io se fossi in te punterei a non essere un laureato mediocre, che poi equivale a non iscriverti ad un corso di laura che non ti appassioni.
Grazie a entrambi per le vostre risposte. Ho già avuto modo di parlare con matematici e ingegneri, e nessuno è riuscito a convincermi fino in fondo. La mia intenzione non era dovuta a un "tanto dopo posso fare" ma ad avere più sbocchi possibili (che in questo periodo non mi sembra una cattiva idea)
La c) l'hai descritta in maniera unpo' troppo restrittiva.
Di fatto, soprattutto al di fuori dell'italia, valgono nel lavoro più le competenze che il tipo di laurea, e di fatto un matematico applicato può aspirare a ricoprire praticamente tutti i ruoli che aspira a ricoprire un ingegnere matematico.
Detto questo ribadisco, non ha senso iscriversi a matematica se si pensa di amare il mestiere dell'ingegnere, perchè "tanto poi dopo matematica posso fare ecc ecc".
Di fatto, soprattutto al di fuori dell'italia, valgono nel lavoro più le competenze che il tipo di laurea, e di fatto un matematico applicato può aspirare a ricoprire praticamente tutti i ruoli che aspira a ricoprire un ingegnere matematico.
Detto questo ribadisco, non ha senso iscriversi a matematica se si pensa di amare il mestiere dell'ingegnere, perchè "tanto poi dopo matematica posso fare ecc ecc".
Magari può sembrare un consoglio scemo,però -come hanno più volte fatto notare membri del Forum ben più intelligenti di me- può essere utile vedere da vicino che cosa fanno i matematici o gli ingegneri; un metodo potrebbe essere parlare con un Ingegnere ,di quello che fa tutti i giorni e della sua esperienza universitaria, e sfogliare un testo delle materie degli anni successivi, di Matematica "pura" o Ingegneria in una delle sue forme.
Di primo acchito, le strade potenzialmente percorribili da un Matematico sono
a)Insegnamento nelle scuole secondarie, ce ne sarà sempre bisogno, considerando che le scienze sono il settore con il rapporto meno alto fra potenziali docenti e posti disponibili,certamente è forse la via intellettualmente meno "stimolante",perchè a scuola si fanno cose molto più semplici di quello che si impara all'Università.
b)Carriera universitaria, come Dottore di Ricerca o Professore, per forza di cose i posti disponibili sono molto pochi,diciamo poche decine all'anno
c) Impieghi varii presso aziende di Informatica o Banche che richiedono professionisti abili con gli strumenti matematici per calcolare rischi o i rendimenti di astrusi titoli finanziari,oppure come programmatori,di cui c'è una richiesta abbastanza sostenuta.
Di primo acchito, le strade potenzialmente percorribili da un Matematico sono
a)Insegnamento nelle scuole secondarie, ce ne sarà sempre bisogno, considerando che le scienze sono il settore con il rapporto meno alto fra potenziali docenti e posti disponibili,certamente è forse la via intellettualmente meno "stimolante",perchè a scuola si fanno cose molto più semplici di quello che si impara all'Università.
b)Carriera universitaria, come Dottore di Ricerca o Professore, per forza di cose i posti disponibili sono molto pochi,diciamo poche decine all'anno
c) Impieghi varii presso aziende di Informatica o Banche che richiedono professionisti abili con gli strumenti matematici per calcolare rischi o i rendimenti di astrusi titoli finanziari,oppure come programmatori,di cui c'è una richiesta abbastanza sostenuta.
Questo tipo di passaggi sono cose ce uno fa abbastanza a posteriori. Voglio dire hanno senso se sei alla fine di matematica, vuoi integrare, e allora ti prendi una seconda laurea.
Ti assicuro che a te può sembrare sensato fare calcoli di questo tipo (te lo dico perchè feci anche io ragionamenti simili alle superiori) ma non lo è affatto.
Ti consiglio di scegliere attentamente quale università vuoi fare in base a quello che ti piace studiare e a quello che ti piace fare nella vita, considerando sì che poi in fase magistrale e post-magistrale potrai correggere, ma soltanto come fattore anti-stress (tradotto, non devi pensare oddio è una scelta senza ritorno. E' unascelta importantissima ma non senza ritorno
).
Ti assicuro che a te può sembrare sensato fare calcoli di questo tipo (te lo dico perchè feci anche io ragionamenti simili alle superiori) ma non lo è affatto.
Ti consiglio di scegliere attentamente quale università vuoi fare in base a quello che ti piace studiare e a quello che ti piace fare nella vita, considerando sì che poi in fase magistrale e post-magistrale potrai correggere, ma soltanto come fattore anti-stress (tradotto, non devi pensare oddio è una scelta senza ritorno. E' unascelta importantissima ma non senza ritorno
