Israele pronta al conflitto con il Libano...considerazioni
La situazione è gravissima...sembra riaffacciarsi lo spettro della guerra dell82 (alcuni lo ricorderanno), con Israele che blocca il Libano, provocata da terroristi, e con presunte complicità di stati come Siria (logistica agli Hezbollah) e Iran (razzi Kassam 3). In queste ore si preme per lo sgombero dei civili dalla periferia di Beirut, roccaforte dei guerriglieri filo iraniani Hezbollah. A riprova che di guerra si tratti con un avversario ben addestrato, organizzato, ma sopratutto supportato logisticamente e militarmente oggi il comando avanzato Israeliano è stato investito da una pioggia di razzi Katyusha, insieme alle citta israeliane di Safed e Ben Ami.
Voci non confermate parlano di un imminente sbarco delle truppe israeliane come 24 anni fa. Terrificanti le ipotesi dell'escalation del conflitto: se Israele non riavrà i tre militari rapiti potrebbe decidere per il peggio (bombardamenti della valle della Bekaa - ricordate i tanti film/documentari?) e provocare intervento di Siria e Iran. Gli usa non staranno a guardare, la nato nemmeno...
Dite la vostra...vi prego, con calma, il topic merita una bella discussione...
Voci non confermate parlano di un imminente sbarco delle truppe israeliane come 24 anni fa. Terrificanti le ipotesi dell'escalation del conflitto: se Israele non riavrà i tre militari rapiti potrebbe decidere per il peggio (bombardamenti della valle della Bekaa - ricordate i tanti film/documentari?) e provocare intervento di Siria e Iran. Gli usa non staranno a guardare, la nato nemmeno...
Dite la vostra...vi prego, con calma, il topic merita una bella discussione...
Risposte
DottPeyes:
La filosofia di Bush colpisce ancora :rage: :hippy:
??? Ma che c'entra Bush? Il conflitto esiste dal 48...ragazzi ma la storia dove la mettete?? 8O 8O
il problema non sta tanto nel fatto che israele usa la forza, ma nel fatto che israele non usa la diplomazia. Certamente non si può trattare con i terroristi nè con gli estremisti ma dichiarargli guerra non risolve proprio niente. Gli altri stati si armano? bene, ci armiamo anche noi (vedere sprattutto CHI li arma...)
quando è avvenuta l'invasione del Qwait sono intervenuti tutti gli stati in sua difesa perchè lo riconoscevano un paese debole e pacifico. Israele non lo è ma soprattutto non lo vuole essere.
Israele pertanto si difende da solo, almeno per ora, appoggiato da qualche sicuro alleato non di poco conto e non dico che fa male ma certamente dichiarare guerra agli altri stati in questo clima non fa che peggiorare la sua situazione. Intanto la comunità internazionale si è già mossa contro l'Iran, che è sotto il mirino degli Stati Uniti e dell'ONU da tempo, eventualmente adire questa via non sarebbe stata una cattiva idea...l'ONU esiste nonostante tutto, e certamente se si fosse trattato di atti di aggressione armata da parte di uno stato contro Israele ci sarebbero stati gli estremi per proporre una risoluzione meno estrema del conflitto prima ed un intervento internazionale poi. Invece così si sono bruciati tutto.
quando è avvenuta l'invasione del Qwait sono intervenuti tutti gli stati in sua difesa perchè lo riconoscevano un paese debole e pacifico. Israele non lo è ma soprattutto non lo vuole essere.
Israele pertanto si difende da solo, almeno per ora, appoggiato da qualche sicuro alleato non di poco conto e non dico che fa male ma certamente dichiarare guerra agli altri stati in questo clima non fa che peggiorare la sua situazione. Intanto la comunità internazionale si è già mossa contro l'Iran, che è sotto il mirino degli Stati Uniti e dell'ONU da tempo, eventualmente adire questa via non sarebbe stata una cattiva idea...l'ONU esiste nonostante tutto, e certamente se si fosse trattato di atti di aggressione armata da parte di uno stato contro Israele ci sarebbero stati gli estremi per proporre una risoluzione meno estrema del conflitto prima ed un intervento internazionale poi. Invece così si sono bruciati tutto.
beltipo:
E per i moralisti che parlano di stato criminale per l'intervento americano: prima di indignarti FID apri gli occhi. I comunisti cinesi hanno messo il veto sulla mozione di condanna ai MISSILI NUCLERAI INTERCONTINENTALI della corea nord.
embè ti sembro un maoista? :roll: per me la Cina è una dittatura quindi di certo non mi sta nè simpatica nè vicina politicamente
beltipo:
Diciamocelo chiaramente e usiamo le parole con coraggio: Israele sta usando troppa forza? No, perche non si tratta dei due soldati, si tratta di decine di attentati terroristici, si tratta della minaccia iraniana nucleare, si tratta dei razzi kassam, si tratta del colpo di stato Siriano in Libano, si tratta delle dichiarazioni (seguite dai finanziamenti) di Hamadinejahdd che dice "per gli ebrei la soluzione finale è necessaria".
quindi secondo te la medicina per tutto ciò sono le bombe e la distruzione degli stati limitrofi? :roll:
Siamo alle solite.
Come risolvere i problemi?
...ma semplice:Guerra.
CHE SCHIFO!!!
La filosofia di Bush colpisce ancora :rage: :hippy:
Come risolvere i problemi?
...ma semplice:Guerra.
CHE SCHIFO!!!
La filosofia di Bush colpisce ancora :rage: :hippy:
Diciamocelo chiaramente e usiamo le parole con coraggio: Israele sta usando troppa forza? No, perche non si tratta dei due soldati, si tratta di decine di attentati terroristici, si tratta della minaccia iraniana nucleare, si tratta dei razzi kassam, si tratta del colpo di stato Siriano in Libano, si tratta delle dichiarazioni (seguite dai finanziamenti) di Hamadinejahdd che dice "per gli ebrei la soluzione finale è necessaria". A voi non ricorda un signore Tedesco di 60 anni fa?. E adesso l'IRAN, ha dotato tutti di razzi katyusha che vengono sprati regolarmente su Israele. Che deve fare uno stato? Difendersi o dire ammazateci tutti? O volete chiudere gli occhi e dire sono il male, ammazzate gli ebrei? Perche se fate cosi, siete complici del nazismo fondamentalista, che questo è e non altro.
E per i moralisti che parlano di stato criminale per l'intervento americano: prima di indignarti FID apri gli occhi. I comunisti cinesi hanno messo il veto sulla mozione di condanna ai MISSILI NUCLERAI INTERCONTINENTALI della corea nord. Ognuno cerca di proteggere se stesso senza destra, sinistra, buoni e cattivi. Allora, cerchiamo di fare realpolitik e non ideologie trite e morte.
Perche Hezbollah non si è voluta disarmare? Perchè l'Iran li finanzia? Perchè la Siria ha ammazzato il primo ministro di una nazione sovrana se non per un colpo di stato? Stavano preparando una guerra di aggressione ma nascondendo la mano che lancia il sasso. Quindi smettiamola con la favoletta dei soldati rapiti e siamo onesti. Una volta tanto diciamo chiaramente: se provochi una guerra ottieni guerra.
Non dimenticate la lezione della seconda guerra mondiale...
E per i moralisti che parlano di stato criminale per l'intervento americano: prima di indignarti FID apri gli occhi. I comunisti cinesi hanno messo il veto sulla mozione di condanna ai MISSILI NUCLERAI INTERCONTINENTALI della corea nord. Ognuno cerca di proteggere se stesso senza destra, sinistra, buoni e cattivi. Allora, cerchiamo di fare realpolitik e non ideologie trite e morte.
Perche Hezbollah non si è voluta disarmare? Perchè l'Iran li finanzia? Perchè la Siria ha ammazzato il primo ministro di una nazione sovrana se non per un colpo di stato? Stavano preparando una guerra di aggressione ma nascondendo la mano che lancia il sasso. Quindi smettiamola con la favoletta dei soldati rapiti e siamo onesti. Una volta tanto diciamo chiaramente: se provochi una guerra ottieni guerra.
Non dimenticate la lezione della seconda guerra mondiale...
Credo sia riduttivo e fuorviante ridurre l’attacco di Israele ad un mero pretesto per il rapimento dei suoi soldati.
Sappiamo bene che non è così e dovremmo avere il coraggio di dirlo e scriverlo, lo stesso coraggio che mettiamo nel sottolineare le malefatte dello stato ebraico.
Appare evidente l’interesse di Iran e Siria in tutto ciò che sta accadendo in questi giorni, inutile cercare di ignorarlo. Ricordo che lo stesso governo libanese ha preso le distanze dalle azioni degli Hezbollah che è, bene non dimenticarlo sono foraggiati dall’Iran, mentre la Siria è stata “costretta” a ritirarsi dal Libano, che considera un suo protettorato, perchè implicata nell’omicidio dell'ex-premier libanese Rafik Hariri
Nella questione palestinese a mio avviso, non c’è un buono e un cattivo, perchè se si va indietro nel tempo, sia pure con i necessari distinguo, le colpe sono da entrambe le parti. L’Europa può far tanto per il Medio Oriente iniziando magari da una necessaria riforma dell’Onu perchè è evidente che, allo stato attuale, tale organo non serve a nulla o quasi.
Posto di seguito un articolo di Magdi Allam comparso sul Corriere che reputo interessante
Diritto alla difesa
E’ guerra, guerra vera, ormai. Il Medio Oriente rischia un nuovo, grande incendio. Ieri la battaglia che è divampata nel Sud del Libano ha raggiunto Beirut e colpito anche la città israeliana di Haifa che non aveva più conosciuto attacchi dall’esterno fin dal 1991, quando erano stati i missili Scud a ferirla durante la prima guerra del Golfo. Il governo libanese prende le distanze dall’Hezbollah e un suo ministro accusa la Siria. Il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen minaccia le dimissioni in segno di protesta contro Hamas. L’allarme sale in tutto il mondo. E l’Italia? Da che parte sta? E’ difficile trovare il bandolo, nonostante gli sforzi della nostra diplomazia e gli apprezzabili tentativi di cercare una soluzione da parte del ministro degli Esteri Massimo D’Alema.
Legittimamente partono da Roma appelli alla moderazione, ma insistere sulla «reazione sproporzionata e pericolosa di Israele», come ha fatto ieri lo stesso D’Alema, rischia di nascondere un elemento centrale della crisi, e cioè il diritto di Israele a difendersi. Sono le stesse autorità arabe direttamente colpite dalla rappresaglia militare israeliana a rilevare che all’origine di questa spirale di violenza c’è un’iniziativa terroristica sponsorizzata dall’Iran e dalla Siria, sferrata da territori, Gaza e il Libano meridionale, che non erano occupati. Non possiamo dimenticarlo. Così come non possiamo far finta che non esista una guerra globalizzata del terrorismo islamico, a dispetto dell’evidenza del legame operativo tra Hamas, Hezbollah, Siria, Iran e della loro collusione ideologica con i gruppi e le cellule imparentate ad Al Qaeda in tutto il mondo, uniti dall’odio nei confronti di Israele, dell’America e della civiltà occidentale. La scelta dell’equivicinanza non potrà comunque condurci a mettere sullo stesso piano Israele e Hamas, Israele e l’Hezbollah, Stati Uniti e Iran.
Nella sua visita in Italia, Kofi Annan ha chiarito che per l’Onu la lotta al terrorismo non è una fandonia, che è assolutamente vitale che il nostro Paese mantenga le sue forze in Afghanistan e che anche il ritiro dall’Iraq dovrà avvenire «al momento opportuno, per evitare che la situazione esploda». I fans dell’Onu in seno al governo ne tengano conto: o danno ascolto ad Annan oppure sarebbe meglio che smettessero di strumentalizzare le Nazioni Unite. La guerra esplosa in Medio Oriente potrebbe rivelarsi ben più seria e di più lunga durata, coinvolgendo direttamente la Siria e l’Iran. E’ possibile che Israele decida di regolare i conti non tanto con i kamikaze o con i guerriglieri che lanciano i katiusha, bensì con i burattinai dei terroristi che pianificano la distruzione dello Stato ebraico. Trattandosi di una partita in cui non avrebbe l’opzione della rivincita, Israele è costretta a difendere la sua esistenza sino in fondo. Se l’Italia ha veramente a cuore la causa della pace in Medio Oriente, il diritto dei palestinesi a uno Stato indipendente e l’interesse dei libanesi alle sovranità e dignità nazionali, deve restare a fianco di Israele e svolgere sino in fondo il suo ruolo nella guerra al terrorismo internazionale.
14 luglio 2006
Sappiamo bene che non è così e dovremmo avere il coraggio di dirlo e scriverlo, lo stesso coraggio che mettiamo nel sottolineare le malefatte dello stato ebraico.
Appare evidente l’interesse di Iran e Siria in tutto ciò che sta accadendo in questi giorni, inutile cercare di ignorarlo. Ricordo che lo stesso governo libanese ha preso le distanze dalle azioni degli Hezbollah che è, bene non dimenticarlo sono foraggiati dall’Iran, mentre la Siria è stata “costretta” a ritirarsi dal Libano, che considera un suo protettorato, perchè implicata nell’omicidio dell'ex-premier libanese Rafik Hariri
Nella questione palestinese a mio avviso, non c’è un buono e un cattivo, perchè se si va indietro nel tempo, sia pure con i necessari distinguo, le colpe sono da entrambe le parti. L’Europa può far tanto per il Medio Oriente iniziando magari da una necessaria riforma dell’Onu perchè è evidente che, allo stato attuale, tale organo non serve a nulla o quasi.
Posto di seguito un articolo di Magdi Allam comparso sul Corriere che reputo interessante
Diritto alla difesa
E’ guerra, guerra vera, ormai. Il Medio Oriente rischia un nuovo, grande incendio. Ieri la battaglia che è divampata nel Sud del Libano ha raggiunto Beirut e colpito anche la città israeliana di Haifa che non aveva più conosciuto attacchi dall’esterno fin dal 1991, quando erano stati i missili Scud a ferirla durante la prima guerra del Golfo. Il governo libanese prende le distanze dall’Hezbollah e un suo ministro accusa la Siria. Il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen minaccia le dimissioni in segno di protesta contro Hamas. L’allarme sale in tutto il mondo. E l’Italia? Da che parte sta? E’ difficile trovare il bandolo, nonostante gli sforzi della nostra diplomazia e gli apprezzabili tentativi di cercare una soluzione da parte del ministro degli Esteri Massimo D’Alema.
Legittimamente partono da Roma appelli alla moderazione, ma insistere sulla «reazione sproporzionata e pericolosa di Israele», come ha fatto ieri lo stesso D’Alema, rischia di nascondere un elemento centrale della crisi, e cioè il diritto di Israele a difendersi. Sono le stesse autorità arabe direttamente colpite dalla rappresaglia militare israeliana a rilevare che all’origine di questa spirale di violenza c’è un’iniziativa terroristica sponsorizzata dall’Iran e dalla Siria, sferrata da territori, Gaza e il Libano meridionale, che non erano occupati. Non possiamo dimenticarlo. Così come non possiamo far finta che non esista una guerra globalizzata del terrorismo islamico, a dispetto dell’evidenza del legame operativo tra Hamas, Hezbollah, Siria, Iran e della loro collusione ideologica con i gruppi e le cellule imparentate ad Al Qaeda in tutto il mondo, uniti dall’odio nei confronti di Israele, dell’America e della civiltà occidentale. La scelta dell’equivicinanza non potrà comunque condurci a mettere sullo stesso piano Israele e Hamas, Israele e l’Hezbollah, Stati Uniti e Iran.
Nella sua visita in Italia, Kofi Annan ha chiarito che per l’Onu la lotta al terrorismo non è una fandonia, che è assolutamente vitale che il nostro Paese mantenga le sue forze in Afghanistan e che anche il ritiro dall’Iraq dovrà avvenire «al momento opportuno, per evitare che la situazione esploda». I fans dell’Onu in seno al governo ne tengano conto: o danno ascolto ad Annan oppure sarebbe meglio che smettessero di strumentalizzare le Nazioni Unite. La guerra esplosa in Medio Oriente potrebbe rivelarsi ben più seria e di più lunga durata, coinvolgendo direttamente la Siria e l’Iran. E’ possibile che Israele decida di regolare i conti non tanto con i kamikaze o con i guerriglieri che lanciano i katiusha, bensì con i burattinai dei terroristi che pianificano la distruzione dello Stato ebraico. Trattandosi di una partita in cui non avrebbe l’opzione della rivincita, Israele è costretta a difendere la sua esistenza sino in fondo. Se l’Italia ha veramente a cuore la causa della pace in Medio Oriente, il diritto dei palestinesi a uno Stato indipendente e l’interesse dei libanesi alle sovranità e dignità nazionali, deve restare a fianco di Israele e svolgere sino in fondo il suo ruolo nella guerra al terrorismo internazionale.
14 luglio 2006
ore 21.50 - Da Usa veto a risoluzione Onu
Posto, dagli Stati Uniti, il veto su una risoluzione presentata dal Qatar che chiedeva la fine dell'offensiva israeliana a Gaza e la liberazione del primo soldato israeliano rapito il 25 giugno. La bozza chiedeva a Israele di fermare l'offensiva lanciata due settimane fa a Gaza e accusava lo stato ebraico di "uso sproporzionato della forza" chiedendo il ritiro delle truppe.
Come volevasi dimostrare:
All'azione di uno stato criminale corrisponde l'appoggio politico dell'altro stato criminale

Posto, dagli Stati Uniti, il veto su una risoluzione presentata dal Qatar che chiedeva la fine dell'offensiva israeliana a Gaza e la liberazione del primo soldato israeliano rapito il 25 giugno. La bozza chiedeva a Israele di fermare l'offensiva lanciata due settimane fa a Gaza e accusava lo stato ebraico di "uso sproporzionato della forza" chiedendo il ritiro delle truppe.
Come volevasi dimostrare:
All'azione di uno stato criminale corrisponde l'appoggio politico dell'altro stato criminale


Israele sta bombardando Beirut ed il Libano e l'Europa si sta schierando contro queste barbarie degne di un paese incivile.
Come detto da quasi tutti gli esponenti politici europei Israele non può dichiarare guerra ad una nazione bombardarne la capitale e causare morti fra i civili come ritorsione al rapimento da parte di gruppi terroristici di Due suoi militari.
Il governo Libanese ha chiesto la cessazione dei bombardamenti ma il governo israeliano in perfetto stile Bushiano continua con la strategia della forza e della guerra ovviamente l'amico Bush è a favore dell'attacco cosi' come l'amico Berlusconi che ne giustifica l'azione
Voi ve l'immaginate l'Italia che rapiti due suoi militari da parte di alcuni terroristi libici incomincia il giorno dopo a sganciare bombe sulla popolazione civile della libia come atto di ritorsione sulla popolazione e sul governo? :roll:
vi sembra corretto che per il rapimento di due militari si bombardi una nazione uccidento centinaia di persone?
ammesso di concepire la barbaria della guerra ma vi sembra proporzionale la cosa:
rapimento 2 militari-----> bombardamento di una nazione con centinaia di morti
vorrei inoltre ricordare che quello che molti definiscono uno Stato amico col Mossad(servizio segreto isareliano) si è reso protagonista delle stragi che hanno insanguinato l'Italia dagl'anni 60 in poi
Come detto da quasi tutti gli esponenti politici europei Israele non può dichiarare guerra ad una nazione bombardarne la capitale e causare morti fra i civili come ritorsione al rapimento da parte di gruppi terroristici di Due suoi militari.
Il governo Libanese ha chiesto la cessazione dei bombardamenti ma il governo israeliano in perfetto stile Bushiano continua con la strategia della forza e della guerra ovviamente l'amico Bush è a favore dell'attacco cosi' come l'amico Berlusconi che ne giustifica l'azione
Voi ve l'immaginate l'Italia che rapiti due suoi militari da parte di alcuni terroristi libici incomincia il giorno dopo a sganciare bombe sulla popolazione civile della libia come atto di ritorsione sulla popolazione e sul governo? :roll:
vi sembra corretto che per il rapimento di due militari si bombardi una nazione uccidento centinaia di persone?
ammesso di concepire la barbaria della guerra ma vi sembra proporzionale la cosa:
rapimento 2 militari-----> bombardamento di una nazione con centinaia di morti
vorrei inoltre ricordare che quello che molti definiscono uno Stato amico col Mossad(servizio segreto isareliano) si è reso protagonista delle stragi che hanno insanguinato l'Italia dagl'anni 60 in poi
il Libano non è un paese libero. libere elezioni non vogliono dire libertà di espressione, di parola, libertà civile nel senso occidentale del termine.
La Freedom House non lo mette tra i paesi democratici.
Amnesty ha ragione e la dimostrazione è anche che Israele è membro delle Nazioni Unite e la Palestina ha status di osservatore, ovvero non può votare le risoluzioni.
Tanto per cominciare. Poi la guerra è sempre sbagliata ma certo se il clima è così teso sia da una parte che dall'altra non è per via di alcuni militari rapiti ma di tutto ciò che c'è stato prima.
La Freedom House non lo mette tra i paesi democratici.
Amnesty ha ragione e la dimostrazione è anche che Israele è membro delle Nazioni Unite e la Palestina ha status di osservatore, ovvero non può votare le risoluzioni.
Tanto per cominciare. Poi la guerra è sempre sbagliata ma certo se il clima è così teso sia da una parte che dall'altra non è per via di alcuni militari rapiti ma di tutto ciò che c'è stato prima.
il libano chiede il cessate il fuoco!!!!paura eh???prima istighiamo e poi ci tiriamo indietro?
ISRAELE-LIBANO: PRESIDENZA UE, USO SPROPORZIONATO FORZA
- La presidenza finlandese dell'Ue ha espresso "grande preoccupazione per l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele in Libano" e "deplora la perdita di vita di civili e la distruzione di infrastrutture civili". Lo afferma un comunicato della presidenza.
NAPOLITANO,CREDO EUROPA POSSA FARE DI PIU' ''Credo che l'Europa possa fare di piu' per contribuire a superare la crisi in Medio Oriente'', ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i giornalisti a Firenze. Il capo dello Stato ha sottolineato positivamente la presa di posizione della presidenza di turno finlandese dell'Unione europea che, ha detto, ''ha fatto una dichiarazione impegnativa di denuncia del carattere sproporzionato della reazione delle forze armate israeliane''. Napolitano ha ricordato che c'e' stata anche una richiesta di cessate il fuoco da parte libanese e che il segretario generale Kofi Annan ha annunciato l'invio immediato di una delegazione di alto livello per tentare una mediazione tra Libano e Israele. ''E' arduo per tutti intervenire e mi auguro che le iniziative in corso abbiano successo'', ha concluso.
BUSH, TERRORISTI VOGLIONO FERMARE PACE
In Medio Oriente, c'e' ''un gruppo di terroristi che vogliono fermare i progressi verso la pace'': ''Noi dobbiamo lavorare insieme per essere agenti di pace''. Lo ha detto il presidente statunitense George W. Bush, in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Angela Merkel, che aveva espresso posizioni analoghe a quelle gia' manifestate dagli Stati Uniti.
D'ALEMA: DA ISRAELE REAZIONE SPROPORZIONATA
''Abbiamo l' impressione che ci sia una reazione sproporzionata e pericolosa per le conseguenze che potra' avere e questo mi pare, al di la' dei diversi accenti, il modo in cui tutta la comunita' internazionale guarda alla situazione''. Massimo D'Alema, ministro degli Esteri, esprime ''preoccupazione'' per la reazione israeliana contro il Libano pur condannando gli attacchi contro Israele.
Il ministro degli Esteri sottolinea la propria preoccupazione di fronte alla reazione israeliana che si va dispiegando: ''Siamo via via piu' preoccupati per le dimensioni di veri e propri atti di guerra e per il numero gia' molto alto delle vittime civili nei villaggi libanesi del sud e per l' attacco all' aeroporto di Beirut''.
DILIBERTO, SI' A FORZE INTERPOSIZIONE PACE
''Per il Libano sono preoccupatissimo perche' quel paese e' ridiventato a tutti gli effetti uno Stato sovrano dopo la fuoriuscita della Siria, ma quello che molti di noi, anzi quei pochi che si occupano di Medio Oriente in modo professionale, e' che l'obiettivo dell'Occidente, traduco degli Stati Uniti d'America, era quello di 'ribalcanizzare' il Libano''. Lo afferma Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, rispondendo ad una domanda dei giornalisti in Transatlantico, a proposito della nuova crisi in Medio Oriente.
''Siccome io la guerra civile in Libano l'ho vista con i miei occhi, spero che la comunita' internazionale una volta tanto intervenga tempestivamente. Se l'intervento - aggiunge Diliberto - fosse realizzato con truppe di interposizione di pace sarei d'accordo. Ricordo che l'impegno in Libano c'e' gia' stato a testa alta con le truppe del generale Angioni. Se il generale Angioni se la sentisse di rientrare come riservista...''.
Poco prima di riferire la sua posizione sull'evoluzione della crisi in Medioriente il segretario del Pdci si e' intrattenuto alla buvette a colloquio con il ministro degli Esteri D'Alema.
BERLUSCONI: REAZIONE SPROPOSITATA? VA CAPITA
''Bisogna capirli''. Cosi' l' ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde ai giornalisti che gli chiedono se la reazione di Israele in Libano non sia ''spropositata''.
''La verita' - aggiunge Berlusconi - e' che il Medio Oriente e' una ferita che infetta tutto il mondo, che continua a provocare infezioni''.
CENTO: ALTRO CHE EQUIVICINANZA, CONDANNARE
''Altro che equivicinanza, ora dobbiamo condannare il governo di Israele''. Il sottosegretario all' Economia e deputato dei Verdi Paolo Cento attacca cosi' l' atteggiamento di Israele e chiede ''una iniziativa dell' Italia capace di promuovere subito una riunione dell' Unione Europea per chiedere lo stop agli attacchi in Libano e la fine dell' assedio a Gaza''.
''E' una situazione intollerabile. - afferma Cento parlando con i giornalisti in Transatlantico - Siamo di fronte ad una vera e propria strategia di guerra del governo di Israele a cui la comunita' internazionale ha il dovere di contrapporre una strategia di pace''. Per il sottosegretario all'Economia, ''serve una grande mobilitazione del popolo democratico per far sentire al governo israeliano la nostra netta contrarieta' a quanto sta accadendo''.
RUTELLI: SUBITO INIZIATIVA INTERNAZIONALE E UE
''La comunita' internazionale e l'Europa assumano subito un'iniziativa urgente per raffreddare la situazione in Medio Oriente, che rischia di sfuggire a ogni controllo e puo' portare a conseguenze gravissime'': lo dichiara il presidente della Margherita, Francesco Rutelli.
''Occorre ricercare - conclude il vicepremier - tutte quelle misure che possano bloccare una escalation senza ritorno''.
- La presidenza finlandese dell'Ue ha espresso "grande preoccupazione per l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele in Libano" e "deplora la perdita di vita di civili e la distruzione di infrastrutture civili". Lo afferma un comunicato della presidenza.
NAPOLITANO,CREDO EUROPA POSSA FARE DI PIU' ''Credo che l'Europa possa fare di piu' per contribuire a superare la crisi in Medio Oriente'', ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i giornalisti a Firenze. Il capo dello Stato ha sottolineato positivamente la presa di posizione della presidenza di turno finlandese dell'Unione europea che, ha detto, ''ha fatto una dichiarazione impegnativa di denuncia del carattere sproporzionato della reazione delle forze armate israeliane''. Napolitano ha ricordato che c'e' stata anche una richiesta di cessate il fuoco da parte libanese e che il segretario generale Kofi Annan ha annunciato l'invio immediato di una delegazione di alto livello per tentare una mediazione tra Libano e Israele. ''E' arduo per tutti intervenire e mi auguro che le iniziative in corso abbiano successo'', ha concluso.
BUSH, TERRORISTI VOGLIONO FERMARE PACE
In Medio Oriente, c'e' ''un gruppo di terroristi che vogliono fermare i progressi verso la pace'': ''Noi dobbiamo lavorare insieme per essere agenti di pace''. Lo ha detto il presidente statunitense George W. Bush, in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Angela Merkel, che aveva espresso posizioni analoghe a quelle gia' manifestate dagli Stati Uniti.
D'ALEMA: DA ISRAELE REAZIONE SPROPORZIONATA
''Abbiamo l' impressione che ci sia una reazione sproporzionata e pericolosa per le conseguenze che potra' avere e questo mi pare, al di la' dei diversi accenti, il modo in cui tutta la comunita' internazionale guarda alla situazione''. Massimo D'Alema, ministro degli Esteri, esprime ''preoccupazione'' per la reazione israeliana contro il Libano pur condannando gli attacchi contro Israele.
Il ministro degli Esteri sottolinea la propria preoccupazione di fronte alla reazione israeliana che si va dispiegando: ''Siamo via via piu' preoccupati per le dimensioni di veri e propri atti di guerra e per il numero gia' molto alto delle vittime civili nei villaggi libanesi del sud e per l' attacco all' aeroporto di Beirut''.
DILIBERTO, SI' A FORZE INTERPOSIZIONE PACE
''Per il Libano sono preoccupatissimo perche' quel paese e' ridiventato a tutti gli effetti uno Stato sovrano dopo la fuoriuscita della Siria, ma quello che molti di noi, anzi quei pochi che si occupano di Medio Oriente in modo professionale, e' che l'obiettivo dell'Occidente, traduco degli Stati Uniti d'America, era quello di 'ribalcanizzare' il Libano''. Lo afferma Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, rispondendo ad una domanda dei giornalisti in Transatlantico, a proposito della nuova crisi in Medio Oriente.
''Siccome io la guerra civile in Libano l'ho vista con i miei occhi, spero che la comunita' internazionale una volta tanto intervenga tempestivamente. Se l'intervento - aggiunge Diliberto - fosse realizzato con truppe di interposizione di pace sarei d'accordo. Ricordo che l'impegno in Libano c'e' gia' stato a testa alta con le truppe del generale Angioni. Se il generale Angioni se la sentisse di rientrare come riservista...''.
Poco prima di riferire la sua posizione sull'evoluzione della crisi in Medioriente il segretario del Pdci si e' intrattenuto alla buvette a colloquio con il ministro degli Esteri D'Alema.
BERLUSCONI: REAZIONE SPROPOSITATA? VA CAPITA
''Bisogna capirli''. Cosi' l' ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde ai giornalisti che gli chiedono se la reazione di Israele in Libano non sia ''spropositata''.
''La verita' - aggiunge Berlusconi - e' che il Medio Oriente e' una ferita che infetta tutto il mondo, che continua a provocare infezioni''.
CENTO: ALTRO CHE EQUIVICINANZA, CONDANNARE
''Altro che equivicinanza, ora dobbiamo condannare il governo di Israele''. Il sottosegretario all' Economia e deputato dei Verdi Paolo Cento attacca cosi' l' atteggiamento di Israele e chiede ''una iniziativa dell' Italia capace di promuovere subito una riunione dell' Unione Europea per chiedere lo stop agli attacchi in Libano e la fine dell' assedio a Gaza''.
''E' una situazione intollerabile. - afferma Cento parlando con i giornalisti in Transatlantico - Siamo di fronte ad una vera e propria strategia di guerra del governo di Israele a cui la comunita' internazionale ha il dovere di contrapporre una strategia di pace''. Per il sottosegretario all'Economia, ''serve una grande mobilitazione del popolo democratico per far sentire al governo israeliano la nostra netta contrarieta' a quanto sta accadendo''.
RUTELLI: SUBITO INIZIATIVA INTERNAZIONALE E UE
''La comunita' internazionale e l'Europa assumano subito un'iniziativa urgente per raffreddare la situazione in Medio Oriente, che rischia di sfuggire a ogni controllo e puo' portare a conseguenze gravissime'': lo dichiara il presidente della Margherita, Francesco Rutelli.
''Occorre ricercare - conclude il vicepremier - tutte quelle misure che possano bloccare una escalation senza ritorno''.
fid:
[quote=soloflavia][quote=fid]
economiche sicuramente,considera che ogni ripercussione su quell'area determina un rialzarsi delle quotazioni del greggio con tutte le conseguenze per la bolletta energetica del nostro paese
come temevo... :roll:
non si può fare niente per evitarla sta guerra? :?[/quote]
ti preoccupi del costo della benzina? :roll:[/quote]
anche :D
soloflavia:
[quote=fid]
economiche sicuramente,considera che ogni ripercussione su quell'area determina un rialzarsi delle quotazioni del greggio con tutte le conseguenze per la bolletta energetica del nostro paese
come temevo... :roll:
non si può fare niente per evitarla sta guerra? :?[/quote]
ti preoccupi del costo della benzina? :roll:
fid:
economiche sicuramente,considera che ogni ripercussione su quell'area determina un rialzarsi delle quotazioni del greggio con tutte le conseguenze per la bolletta energetica del nostro paese
come temevo... :roll:
non si può fare niente per evitarla sta guerra? :?
Raid sull'aeroporto di Beirut
Strage di civili: uccisi 52 libanesi
"Blocco totale del Libano. Isolamento aereo, marittimo e terrestre dell'intero paese. E' senza quartiere l'offensiva israeliana dopo il rapimento di due soldati da parte di Hezbollah. Israele ha altresì escluso un qualsiasi scambio tra i due ostaggi e i miliziani sciiti libanesi rinchiusi nelle proprie carceri, come richiesto dai sequestratori. Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan, è "profondamente allarmato" e conferma l'invio "presto" di una "missione speciale" nell'area. Nella notte è stato colpito anche il ministero degli esteri palestinese a Gaza. L'aeroporto internazionale di Beirut è stato bombardato. I civili morti sarebbero 52 tra cui 15 bambini"
secondo voi è normale che uno Stato civile agisca con tutto questo?
Strage di civili: uccisi 52 libanesi
"Blocco totale del Libano. Isolamento aereo, marittimo e terrestre dell'intero paese. E' senza quartiere l'offensiva israeliana dopo il rapimento di due soldati da parte di Hezbollah. Israele ha altresì escluso un qualsiasi scambio tra i due ostaggi e i miliziani sciiti libanesi rinchiusi nelle proprie carceri, come richiesto dai sequestratori. Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan, è "profondamente allarmato" e conferma l'invio "presto" di una "missione speciale" nell'area. Nella notte è stato colpito anche il ministero degli esteri palestinese a Gaza. L'aeroporto internazionale di Beirut è stato bombardato. I civili morti sarebbero 52 tra cui 15 bambini"
secondo voi è normale che uno Stato civile agisca con tutto questo?
soloflavia:
grazie fid...
ma ripercussioni di altro tipo ce ne potrebbero essere??
dato che hai sottolineato "militari no" mi è venuto il dubbio.. :roll:
economiche sicuramente,considera che ogni ripercussione su quell'area determina un rialzarsi delle quotazioni del greggio con tutte le conseguenze per la bolletta energetica del nostro paese
grazie fid...
ma ripercussioni di altro tipo ce ne potrebbero essere??
dato che hai sottolineato "militari no" mi è venuto il dubbio.. :roll:
ma ripercussioni di altro tipo ce ne potrebbero essere??
dato che hai sottolineato "militari no" mi è venuto il dubbio.. :roll:
beltipo:
Scusa, ma secondo te ricordarti del presidente Libanese colpito cos'è se non analisi politica? E citare le posizioni di Iran, Siria, inchieste ONU? Mah... :roll:
Israele non ha attaccato il Libano perchè il suo presidente ha subito un attentato
...questa storia ricorda tanto l'attaccare l'iraq perchè ci sono le armi di distruzione di massa
L'utilizzo delle armi dovrebbe essere un ultima ratio e non un mezzo ordinario per dirimere i conflitti
soloflavia:
Raga io di tutti questi conflitti in Medio Oriente non sono molto documentata..non riesco a non voltare pagina se leggo il giornale e a cambiare canale se guardo il tg..vorrei sapere se secondo voi ,che mi sembrate abbastanza ferrati in materia, questa imminente guerra avrà delle ripercussioni sulla nostra Italia.. :roll:
grazie :roll:
non ti preoccupare non ci sarà nessuna ripercussione militare e tu potrai continuare a fare la vita di tutti i giorni
La civilissima Europa è notoriamente culla della civiltà e del buon senso(malgrado ogni tanto qlk paese li perda entrambi)se avessimo un esercito ed una politica estera forte ed unitaria potremmo renderci protagonisti di ciò su cui Stati uniti ed Unione Sovietica hanno fallito
Raga io di tutti questi conflitti in Medio Oriente non sono molto documentata..non riesco a non voltare pagina se leggo il giornale e a cambiare canale se guardo il tg..vorrei sapere se secondo voi ,che mi sembrate abbastanza ferrati in materia, questa imminente guerra avrà delle ripercussioni sulla nostra Italia.. :roll:
grazie :roll:
grazie :roll: