Catania-Palermo Il derby accende i Tedesco
MASSANNUNZIATA (Ct), 16 ottobre 2008 - Messaggi tra fratelli prima del derby Catania-Palermo. Di fronte, si fa per dire, visto che non si parlano, Giacomo Tedesco, tesserato con i rossazzurri, e Giovanni, centrocampista rosanero. Ieri, proprio Giovanni, aveva dichiarato: "I valori aggiunti del Catania sono Ledesma e Giacomo Tedesco". Oggi Giacomo replica piccato, prima di pentirsi per lo sfogo a tarda sera, senza spostare però di una virgola i contenuti.
RISPOSTA - Oggi pomeriggio, Giacomo ha risposto in maniera inattesa: "Io e mio fratello non siamo in sintonia. Anzi, da tempo non ci vediamo, non ci parliamo. Mi fa piacere sentire certe cose, ma da Giovanni vorrei sentire ben altro. Le frasi di circostanza non le accetto, mi piacerebbe chiarire altri particolari che non riguardano il calcio". Porte chiuse? Per ora sì, ma in futuro, la porta di casa potrebbe riaprirsi per un abbraccio che, fino a oggi, non c'è stato.
DERBY - Incalza Giacomo Tedesco: "Forse, tra un po' di tempo, chiariremo tutto quanto, perché sono cose che coinvolgono tutta la famiglia e che proprio per questo fanno male. Io ho tentato di riappacificarmi, però i miei passi si sono rivelati inutili. Mi ha colpito negativamente il comportamento di Giovanni quando, nella stagione scorsa, vinse il derby negli ultimi cinque minuti ed esultò, neanche avesse conquistato la Champions. Umanamante quel comportamento mi ha colpito, perché lui non ha pensato al mio dispiacere, visto che avevo perso e rischiavo anche di retrocedere".
TIFOSI - Giacomo Tedesco ha, quindi, parlato della partita: "Mi spiace per l’assenza dei tifosi rosanero al Massimino. Non è un segnale positivo, perché io avrei preferito che si instaurasse un rapporto idilliaco. Tempo fa, il Catania aveva lanciato l’idea di una Coppa dell’Amicizia, un’amichevole che potesse sancire la pace tra siciliane. Invece, no. In Sicilia ci si odia, calcisticamente parlando; in altre regioni c’è, quanto meno, un rapporto di grande amicizia".
ESULTANZA - Il centrocampista rossazzurro ha ribadito: "Sono cresciuto nel Palermo, devo tutto alla società. Poi ho cambiato squadra perché quando esci dal vivaio devi trovare una collocazione che ti possa garantire una chance per il futuro. Spero un giorno di tornare a giocare a Palermo, ma per ora lavoro e lotto con e per il Catania. Se dovessi segnare non esulterei per un riguardo verso i miei familiari tutti e verso i tifosi che mi hanno visto crescere". Giacomo Tedesco da un paio di anni guida, a Palermo, una scuola calcio con centinaia di piccoli tesserati.
LA SOCIETA' - In serata il Catania ha diramato un comunicato in cui si "dissocia apertamente" dalle dichiarazioni rilasciate dal suo calciatore e ne "stigmatizza fortemente" il contenuto, riservandosi il diritto di sanzionare il giocatore. "Il Catania - si legge nel comunicato - rileva come i sentimenti familiari abbiano in quest'occasione preso il sopravvento, dando luogo a dichiarazioni lesive della dignità della società e del senso comune dell'etica sportiva".
LE SCUSE - "Oggi ho concluso con alcune frasi infelici un'intervista che ha creato scalpore soprattutto per alcune mie dichiarazioni inopportune dettate dal forte disappunto che mi provoca il rapporto con mio fratello Giovanni. Quindi chiedo scusa a chiunque possa essersi sentito particolarmente colpito per alcune mie frasi, ripeto ancora, figlie dell'immenso rancore maturato nei confronti di un fratello che, a dispetto di quello che dovrebbe essere un ovvio rapporto tra consanguinei, non ha mai perso l'occasione di manifestare nei miei confronti un astio che mi riempie sempre più di amarezza".
Fonte
Catania-Palermo Il derby accende i Tedesco - Gazzetta dello Sport
RISPOSTA - Oggi pomeriggio, Giacomo ha risposto in maniera inattesa: "Io e mio fratello non siamo in sintonia. Anzi, da tempo non ci vediamo, non ci parliamo. Mi fa piacere sentire certe cose, ma da Giovanni vorrei sentire ben altro. Le frasi di circostanza non le accetto, mi piacerebbe chiarire altri particolari che non riguardano il calcio". Porte chiuse? Per ora sì, ma in futuro, la porta di casa potrebbe riaprirsi per un abbraccio che, fino a oggi, non c'è stato.
DERBY - Incalza Giacomo Tedesco: "Forse, tra un po' di tempo, chiariremo tutto quanto, perché sono cose che coinvolgono tutta la famiglia e che proprio per questo fanno male. Io ho tentato di riappacificarmi, però i miei passi si sono rivelati inutili. Mi ha colpito negativamente il comportamento di Giovanni quando, nella stagione scorsa, vinse il derby negli ultimi cinque minuti ed esultò, neanche avesse conquistato la Champions. Umanamante quel comportamento mi ha colpito, perché lui non ha pensato al mio dispiacere, visto che avevo perso e rischiavo anche di retrocedere".
TIFOSI - Giacomo Tedesco ha, quindi, parlato della partita: "Mi spiace per l’assenza dei tifosi rosanero al Massimino. Non è un segnale positivo, perché io avrei preferito che si instaurasse un rapporto idilliaco. Tempo fa, il Catania aveva lanciato l’idea di una Coppa dell’Amicizia, un’amichevole che potesse sancire la pace tra siciliane. Invece, no. In Sicilia ci si odia, calcisticamente parlando; in altre regioni c’è, quanto meno, un rapporto di grande amicizia".
ESULTANZA - Il centrocampista rossazzurro ha ribadito: "Sono cresciuto nel Palermo, devo tutto alla società. Poi ho cambiato squadra perché quando esci dal vivaio devi trovare una collocazione che ti possa garantire una chance per il futuro. Spero un giorno di tornare a giocare a Palermo, ma per ora lavoro e lotto con e per il Catania. Se dovessi segnare non esulterei per un riguardo verso i miei familiari tutti e verso i tifosi che mi hanno visto crescere". Giacomo Tedesco da un paio di anni guida, a Palermo, una scuola calcio con centinaia di piccoli tesserati.
LA SOCIETA' - In serata il Catania ha diramato un comunicato in cui si "dissocia apertamente" dalle dichiarazioni rilasciate dal suo calciatore e ne "stigmatizza fortemente" il contenuto, riservandosi il diritto di sanzionare il giocatore. "Il Catania - si legge nel comunicato - rileva come i sentimenti familiari abbiano in quest'occasione preso il sopravvento, dando luogo a dichiarazioni lesive della dignità della società e del senso comune dell'etica sportiva".
LE SCUSE - "Oggi ho concluso con alcune frasi infelici un'intervista che ha creato scalpore soprattutto per alcune mie dichiarazioni inopportune dettate dal forte disappunto che mi provoca il rapporto con mio fratello Giovanni. Quindi chiedo scusa a chiunque possa essersi sentito particolarmente colpito per alcune mie frasi, ripeto ancora, figlie dell'immenso rancore maturato nei confronti di un fratello che, a dispetto di quello che dovrebbe essere un ovvio rapporto tra consanguinei, non ha mai perso l'occasione di manifestare nei miei confronti un astio che mi riempie sempre più di amarezza".
Fonte
Catania-Palermo Il derby accende i Tedesco - Gazzetta dello Sport
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ma se già parla d astio tra fratelli poi come fa a dire:
"Mi spiace per l’assenza dei tifosi rosanero al Massimino. Non è un segnale positivo, perché io avrei preferito che si instaurasse un rapporto idilliaco. Tempo fa, il Catania aveva lanciato l’idea di una Coppa dell’Amicizia, un’amichevole che potesse sancire la pace tra siciliane. Invece, no. In Sicilia ci si odia, calcisticamente parlando; in altre regioni c’è, quanto meno, un rapporto di grande amicizia".
m sa che sti calciatori dovrebbero andare x un pò a zappare..
"Mi spiace per l’assenza dei tifosi rosanero al Massimino. Non è un segnale positivo, perché io avrei preferito che si instaurasse un rapporto idilliaco. Tempo fa, il Catania aveva lanciato l’idea di una Coppa dell’Amicizia, un’amichevole che potesse sancire la pace tra siciliane. Invece, no. In Sicilia ci si odia, calcisticamente parlando; in altre regioni c’è, quanto meno, un rapporto di grande amicizia".
m sa che sti calciatori dovrebbero andare x un pò a zappare..