Vaccinazione Covid obbligatoria

francicko
stanno pensando di rendere la vaccinazione Covid obbligatoria , od in qualche modo necessaria per poter lavorare o muoversi liberamente, si tratterebbe di un provvedimento coercitivo che lede palesemente la costituzione, di una limitazione della libertà, che ne pensate?

Risposte
Shackle
Ecco alcune informazioni dell’ AIFA sul vaccino. Non sono molto facili da capire, ma meglio che niente:

https://aifa.gov.it/domande-e-risposte- ... -comirnaty

A tutti vorrei dire ciò che penso sulla disinformazione scientifica : è, a mio parere, una marea dilagante alimentata dalla maniera moderna di scambiarsi le (dis)informazioni, e cioè questa sorta di malefica passaparola creata dai cosiddetti siti “social” . Sono d’accordo con Gabriella, Faussone , e altri che hanno espresso quest’idea, e questa affermazione può sembrare una banalità. Ma credo che ormai si sia varcata una specie di linea di non ritorno, per cui il mondo va in una certa direzione, e l’interesse per la vera conoscenza e l’umiltà di riconoscere la propria ignoranza in tanti settori sia ormai una merce rara. Il punto è che acquisire un po’ di conoscenza richiede una buona dose di curiosità, di studio e di sacrifici personali. E non c’è tanta gente disposta a questo. Sembra che molti si limitino ad ascoltare ciò che dice il vicino, o i vari opinionisti dei poveri salotti televisivi. L’informazione seria purtroppo scarseggia a tanti livelli, solo qualche trasmissione tv si preoccupa di mostrare un po’ di serietà. E io non guardo molta Tv, ormai gli interminabili minuti di pubblicità rendono inguardabile qualunque cosa. Gli spot pubblicitari ormai li conosco a memoria , non ne posso più.

Faussone
Sono d'accordo con molte cose dette dai precedenti interventi.
Il discorso su analfabetismo scientifico, responsabilità di cattivo giornalismo e web sarebbe lungo..


@francicko
Non ho capito ora perché parli delle modalità di funzionamento del vaccino che è un tema del tutto diverso dal discorso sull'obbligatorietà.

Il vaccino (anzi i vaccini) sono stati messi a punto indipendentemente, sono testati in modo trasparente e approvati da agenzie anche esse indipendenti. Pertanto sono (quelli che saranno adottati da noi) ragionevolmente sicuri e, per i dati a disposizione, anche efficaci.
C'è poco da discutere su questo.

Non si tratta poi di scelte politiche e scientifiche del nostro Paese, ma di scelte della comunità scientifica mondiale.

L'obbligatorietà non è necessaria, almeno fino a quando non avremo dosi a sufficienza per tutti; per ora secondo me meglio battere su una corretta informazione e magari, come dicevo prima, anche sul disincentivare il non vaccinarsi.
Se un domani questo non dovesse bastare sarebbe sacrosanto imporre l'obbligo senza troppo curarsi dei pochi blaterare dei soliti su libera scelta del singolo e altre stupidaggini simili. Sono fiducioso comunque che non serva arrivare a tanto.

francicko
Comunque per quanto mi ritenga un profano in materia, il meccanismo con cui questo vaccino produce la risposta immunitaria è differente dai precedenti, cioè la risposta immunitaria non avviene con la semplice inoculazione di una parte di virus inattivata(antigene), come per i suoi predecessori, potete correggermi se sbaglio.
Sulla libertà di scelta la questione è molto delicata, si tratta di riporre piena fiducia nelle istituzioni politiche e scientifiche del nostro Paese, secondo cui vaccinarsi deve essere un obbligo, perché è un atto di responsabilità verso l'Intera comunità, contribuendo a raggiungere l'immunità di gregge il più presto possibile, ed a liberarci così dal virus e da tutte le restrizioni che ne conseguono.

gabriella127
@ hydro. Che ci sia una informazione confusa e fuorviante è fuori dubbio. Il problema è 'dove' e 'come' si danno le informazioni, e chi le diffonde. Non so chi abbia diffuso il video dove si sosteneva del farmaco super efficace di Mosca, la notizia del presidente del Turkmenistan l'ho letta su Repubblica, che con tutti i suoi difetti, non è la stessa cosa di un video su facebook o roba simile.
Qui il problema non è dare o meno la notizia del presidente del Turkmenistan, che secondo me va data, ma il ruolo del giornalismo, una professione che richiede preparazione, rigore, e che ha già un suo codice deontologico.
Mai come ora è fondamentale e ha una grande responsabilità il giornalismo professionale. E' vero che, come tu dici, spesso fa in questo periodo una informazione troppo confusa e ridondante, ma del giornalismo professionale non possiamo fare a meno, in un'epoca in cui chiunque può riversare sul web quello che gli pare.
Se la gente leggesse le testate giornalistiche più note, nonostante i loro difetti, invece di racimolare idiozie a destra e sinistra sul web, ci sarebbe meno disinformazione. L'analfabetismo funzionale è purtroppo diffuso, ma ha il suo valido alleato nel web: prima gli analfabeti funzionali non leggevano proprio, ora scelgono scemenze sul web.
E il web, invece che rimediare all'ignoranza, la rinforza, invece che allargare gli orizzonti, crea delle bolle in cui ognuno può rinforzare le proprie credenze sballate, chiudendosi in una nicchia informativa a proprio uso e consumo.

Non credo che se ne possa uscire con censure o controllo sulle informazioni diffuse (non penso che lo dici tu, è uno spunto dato da 3m0o), cosa che presenta altri rischi altissimi. Si tratta di rafforzare e migliorare l'informazione professionale, che però per la verità non è che sia da buttare, ci sono giornalisti e giornali che fanno un lavoro ottimo.
L'informazione professionale è purtroppo un servizio che costa, anche se in alcuni casi sinceramente un prezzo modesto, e alle volte penso che, visto che si danno incentivi statali a pioggia per fesserie, si potrebbero anche dare dei bonus per l'acquisto di quotidiani: perché non comprenderli ad esempio nel bonus cultura?

E guarda che ti parla una che proprio ieri si esasperava a leggere Repubblica, pensando "Basta disdico l'abbonamento, il sito è diventato un casino, una intervista a Prodi in fondo minuscola, una gigantografia in alto dell'orca che salta e del gatto trovato dai pompieri''. Ma poi sempre là sto, insieme ad altre testate giornalistiche di quelle nazionali.

hydro1
@gabriella127
Il problema è che è difficile decidere dove stia il confine. Dal mio punto di vista non c'è nessuna differenza tra quello che dice che la liquirizia cura il covid e quello che qualche mese fa diffuse un video dove sosteneva che a mosca vendessero un farmaco super efficace contro il covid a pochi euro ma "nessuno ce lo dice". Solo che la seconda affermazione suona più credibile e spinge "la gente" a chiedere a gran voce sperimentazioni cliniche a caso. Ma i due fenomeni sono manifestazioni in tonalità diverse dello stesso problema: parlare a vanvera di cose che non si sanno. I giornalisti lavorano nel modo peggiore possibile, buttando in pasto ai lettori in modo acritico una massa enorme di notizie di questo genere, nessuna delle quali con la minima rilevanza scientifica. E i lettori, che nel 99% dei casi sono completamente analfabeti dal punto di vista scientifico e nella stragrande maggioranza dei casi anche analfabeti funzionali, non vedono l'ora di fare cherry picking scegliendo le notizie più assurde e strillando che quella è la verità che i poteri forti ci nascondono. Quindi no, ritengo che quello che dice il presidente del Turkmenistan sia meno che interessante e in più rilanciare la notizia sia dannoso. Non per la notizia in sè, ma perchè va a rafforzare questo modo di pensare. E questo modo di pensare così amplificato dai media porta delle persone addirittura a non voler vaccinarsi perchè come dice l'amico sopra è qualcosa che "lede palesemente la costituzione", così a caso.

gabriella127
"3m0o":
[...] perché scrivere del presidente Turkmeno il quale sostiene che la liquirizia curi il Covid? Non ha nessuna base scientifica, ma i media lo riportano lo stesso. A quale scopo?


Ho appena letto anche io la notizia e sto ancora ridendo. Perché riportarla? Perché è giusto conoscere quali personaggi possono governare paesi con una democrazia meno consolidata della nostra.
Sono d'accordo sulla necessità di una informazione rigorosa e trasparente, ma in questo caso credo che nessun essere dotato di seppur minima intelligenza possa credere a questa scemenza, detta da uno che ha fatto erigere una statua d'oro di sei metri del suo cane preferito e che vorrebbe che tutti comprassero liquerizia perché il suo paese ne è pieno.
Consiglio a Mattarella di dire che la pizza cura il coronavirus, così la esportiamo in tutto il mondo e ci arricchiamo.

Io sono a favore di vaccinare me medesimo, ma rendere obbligatorio un vaccino è una questione etica molto complessa e non ho le competenze per esprimermi veramente. Aggiungo solo che in un società di post-verità, come quella di oggi, non so quanto "faccia bene" rendere obbligatorio un vaccino come questo. Sarebbe forse meglio informare le persone, istruirle, "rassicurarle" sull'efficacia. Combattere le fake-news e trovare un modo per "regolamentarle", punendo chi intenzionalmente diffonde il falso. Ma anche quest'ultima è una questione molto difficile, cos'è vero e cos'è falso? Cosa distingue una credenza piuttosto che un'altra? Come distinguere una persona che semplicemente ignora? Una soluzione sarebbe quella di regolamentare sul piano mediatico lo spazio di determinate informazioni, ad esempio perché scrivere del presidente Turkmeno il quale sostiene che la liquirizia curi il Covid? Non ha nessuna base scientifica, ma i media lo riportano lo stesso. A quale scopo?

12provaCiao
"francicko":
stanno pensando di rendere la vaccinazione Covid obbligatoria , od in qualche modo necessaria per poter lavorare o muoversi liberamente, si tratterebbe di un provvedimento coercitivo che lede palesemente la costituzione, di una limitazione della libertà, che ne pensate?

"Costituzione della Repubblica, articolo 32":
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Shackle
Da molti anni i bambini, fin dai primi anni di vita, devono obbligatoriamente essere sottoposti a determinate vaccinazioni, di cui alcune in più riprese. È per la salvaguardia della loro salute, e di quella altrui. Senza di quelle i bambini non vanno da nessuna parte. Riflettiamo su questo, è un obbligo di legge su cui non c’è da discutere, credo:

https://www.google.it/search?q=vaccinaz ... ent=safari

La vaccinazione contro il COVID non sarà obbligatoria, ma l’abbiamo invocata e attesa tanto. Se si vuole raggiungere una sufficiente immunità di gregge, in Italia si dovrebbe vaccinare il 70% della popolazione. Ma ci arriveremo?

Faussone
Penso che non lede proprio nulla, visto che si tratta di salvaguardare la salute pubblica. Insomma vale il vecchio principio che la libertà del singolo finisce dove inizia la libertà del vicino.

Poi io personalmente non sono per l'obbligo, ma per mantenere molto scomoda la vita a chi non si vaccina pur appartenendo a una categoria chiamata a farlo.

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