Uruguay - Ghana, ultimo minuto

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Vi parlo di una cosa che mi ha colpito molto.

L'altra sera stavo guardando la partita Uruguay-Ghana. Se l'avete vista anche voi saprete che all'ultimo minuto dei tempi supplementari è successa una cosa ai limiti dell'incredibile (potete vederla qui, un po' male).

In pratica, il Ghana ha fatto due tiri in porta in sequenza parati entrambi sulla linea, ma il secondo è stato parato di mano da un difensore. Il regolamento prevede che in questo caso il giocatore che ha parato di mano (!) venga espulso e la squadra avversaria tiri un calcio di rigore. Ma questo è ben diverso dall'assegnazione di un gol. Infatti tale rigore è stato sbagliato dal Ghana che poi tra l'altro ai rigori ha perso.

Allora io mi domandavo: come si può definire il comportamento del difensore uruguayano? Anti-sportivo? Non direi. Io probabilmente al suo posto avrei fatto lo stesso e sarei con la coscienza pulita. Il regolamento non dice che un giocatore che non è il portiere non può parare la palla con una mano, descrive solo cosa deve succedere in questa eventualità.

Ma allora, è giusto permettere che succeda una cosa del genere? Secondo me no. Cosa impedisce ai giocatori di una squadra che deve assolutamente evitare un gol avversario all'ultimo minuto di improvvisarsi tutti portieri? Il regolamento no di certo.

Risposte
vict85
"WiZaRd":
Il ciclismo è uno sport molto singolare, a mio parere: teoricamente dovrebbe essere lo sport più puro che esista, dovrebbe essere lo sport di un uomo solo con se stesso, sulla sella di una bicicletta a fare affidamento solo sulle sue forze e su quelle della sua squadra. Nessuna palla che rotola, nessuna penalità per il passaggio su una riga bianca o blu. Ma stranamente è lo sport più antisportivo che esista: il doping è all'ordine del giorno (o, se volete, della tappa) e succedono cose che di sportivo hanno ben poco, ad esempio le neutralizzazioni delle tappe da parte dei gruppi delle maglie di classifica quando la tappa non piace: le tappe le visionano mesi prima-


Tutto sommato allora la corsa sarebbe più puro del ciclismo e il judo o il kendo molto più di entrambi (il vestito è stabilito per regolamento). Nel sollevamento pesi ti dovresti affidare solo sui muscoli e il doping è comunissimo (molto più del ciclismo). Inoltre nel ciclismo si possono fare tutti i falli antisportivi che ci sono nella F1. Non colgo il filo del discorso...

P.S: tra l'altro stai parlando solo del ciclismo del giro d'Italia e simili ma ci sono molti altri sport sulla bici. Alcuni molto più puliti.

Gatto891
Io penso che chi segue un minimo il calcio non possa ritenere antisportivo un fallo del genere.

Inoltre, partendo dalla premessa che non si può fare un regolamento differenziato in base al minuto in cui ci si trova, il 70% dei rigori viene segnati per cui dare un rigore è come dare 0,7 gol alla squadra che ha subito il torto. Se ci si aggiunge l'espulsione del giocatore, cosa che in peso vale quasi quanto un gol, mi sembra la punizione sia più che giusta.

G.D.5
Il ciclismo è uno sport molto singolare, a mio parere: teoricamente dovrebbe essere lo sport più puro che esista, dovrebbe essere lo sport di un uomo solo con se stesso, sulla sella di una bicicletta a fare affidamento solo sulle sue forze e su quelle della sua squadra. Nessuna palla che rotola, nessuna penalità per il passaggio su una riga bianca o blu. Ma stranamente è lo sport più antisportivo che esista: il doping è all'ordine del giorno (o, se volete, della tappa) e succedono cose che di sportivo hanno ben poco, ad esempio le neutralizzazioni delle tappe da parte dei gruppi delle maglie di classifica quando la tappa non piace: le tappe le visionano mesi prima-

Ahi1
Dato che in questo post di parla di sportività e anti sportività che ne dite di questo ciclista

http://it.eurosport.yahoo.com/15072010/ ... -dean.html

:D

Lorenzo Pantieri
"vict85":
[quote="Lorenzo Pantieri"]
Ancora, ricordo Hamilton campione del mondo su Massa con una gara anonima: all'ultima gara gli bastava un quinto posto, e l'ottenne, a Massa vincere non bastò. Ecclestone disse che per evitare il ripetersi di cose del genere si poteva pensare a una modifica del regolamento (diventa campione il pilota che ha vinto più gare: con queste regole, massa sarebbe diventato campione).

In quello non ci vedo nulla di antisportivo o sbagliato. Anche nel campionato di calcio, di pallavolo, di basket non sempre vince il campionato chi vince più partite... [...] Nel caso della formula uno la classifica premia il corridore più costante tra quelli che eccellono.
[/quote]
Il concetto di "antisportivo" (come quello di "giusto" e "morale") è relativo: un comportamento "antisportivo" per te potrebbe non esserlo per me, e viceversa. A molti (compreso Eccleston, che della Formula 1 è il capo) non piacque il comportamento "sparagnino" di Hamilton in quella gara (perfettamente regolare, certo, ma poco bello per lo spettacolo), e proprio per questo proposero di cambiare le regole del loro sport (non se n'è fatto nulla, peraltro). Tuttavia, molte volte è stato cambiato il punteggio per vittorie e piazzamenti: anni fa si davano 9 punti al primo, 6 al secondo, e 4 al terzo classificato. Poi si passò a 10-6-4. Ora il sistema è ancora diverso. Evidentemente, si vuole premiare la vittoria di più o di meno che i piazzamenti.

Ciao,
L.

Benny24
"vict85":
Ora a basket se un giocatore mette la mano dentro il canestro (da sotto) e blocca una palla si da il canestro lo stesso... perché non dovrebbe essere così anche a calcio?


Certo, perchè nel basket sarebbero altrimenti impediti tutti i tiri in prossimità della sirena finale. Una riserva potrebbe spendere 5 falli in questo modo e risultare decisiva. Il vantaggio sarebbe consistente, perchè segnare 2 tiri liberi di fila non è per niente semplice (non so se la percentuale realizzativa raggiunga il 75%).
In sostanza, senza questa regola verrebbe gravemente danneggiata la giocabilità.

Nel calcio non è così. Ci tengo a ribadire che quanto accaduto al Mondiale è un caso veramente eccezionale.
Secondo me per fare una regola del genere servirebbe come minimo l'ausilio della moviola, altrimenti la disputa sulla destinazione finale del tocco sarebbe infinita. Riguardatevi il replay incriminato:
-sul campo non era facilissimo neppure stabilire se la palla fosse già entrata o meno
-se il giocatore a fianco a Luis Suarez (l'espulso) fosse stato Muslera (il portiere), come avreste potuto dire se la palla sarebbe entrata senza il tocco di mano o il portiere l'avrebbe salvata miracolosamente? E se Suarez fosse stato vicino al palo, cosa avrebbe garantito l'ingresso della palla in rete?

Penso che la regola vigente sia di più facile attuazione per i direttori di gara e sufficientemente severa ed efficace ( perchè spesso è meglio avere a favore un rigore ed una espulsione che un gol ), non essendoci poi gli estremi per giudicarlo un fallo grave dal punto di vista del fair play rispetto a molte altre scorrettezze, come è già stato, a mio avviso giustamente, osservato.

@blackbishop13
Hai pienamente ragione, tuttavia guardando le 2 esecuzioni resto ugualmente della mia idea: penso abbia cercato soluzioni molto rischiose in entrambe le occasioni. Nel primo caso poi, avendo a disposizione pure la ribattuta, la cosa fondamentale era avere la freddezza di centrare la porta e lui non lo ha fatto. Baggio si trovava in condizioni ben peggiori. E' comunque solo la mia opinione di tifoso, quindi opinabile. :D

Per l'occasione ecco a voi:
1)Il miglior rigore della storia
2)Il peggior rigore della storia
3)Un grandioso tiro dal dischetto, a proposito del nostro cecchino azzurro. :D

vict85
"Lorenzo Pantieri":

Ancora, ricordo Hamilton campione del mondo su Massa con una gara anonima: all'ultima gara gli bastava un quinto posto, e l'ottenne, a Massa vincere non bastò. Ecclestone disse che per evitare il ripetersi di cose del genere si poteva pensare a una modifica del regolamento (diventa campione il pilota che ha vinto più gare: con queste regole, massa sarebbe diventato campione).

Insomma, le regole ci sono, anche se si possono sempre cambiare "per il meglio". L'importante è che le regole, una volta date, vengano seguite da tutti.

Ciao,
L.


In quello non ci vedo nulla di antisportivo o sbagliato. Anche nel campionato di calcio, di pallavolo, di basket non sempre vince il campionato chi vince più partite... E questo perché dipende anche da come vinci (nella pallavolo una volta cambiava se non ricordo male) e da come non vinci (se pareggi per esempio). Nel caso della formula uno la classifica premia il corridore più costante tra quelli che eccellono. Esistono, per cambiare ambito, anche sistemi elettorali che invece di premiare il più amato in assoluto premiano quello che è considerato meno peggio dalla totalità (generalmente tenendo conto 2°, 3°,4° scelte di ognuno... Esattamente come nel caso dei sistemi elettorali è difficile dire qual'è la migliore scelta (ad esclusione di casi particolari in cui il vincitore è chiaro).

vict85
Mah, secondo me dire che in quel caso la palla era gol non cambia sostanzialmente nulla. Infatti semplicemente si afferma che se in mancanza del gesto di mano la palla sarebbe entrata sicuramente dentro allora è punto. Ora a basket se un giocatore mette la mano dentro il canestro (da sotto) e blocca una palla si da il canestro lo stesso... perché non dovrebbe essere così anche a calcio? In fondo il suo tocco è una maniera irregolare di bloccare un pallone che sarebbe entrato in rete. Quindi a mio avviso a questo punto sarebbe ammissibile che il regolamento prevedesse gol più ammunizione o espulsione (a seconda anche di come viene gestito il tocco di mano in altri casi). Ovviamente va gestito il sicuramente dentro nel senso che non ha sempre senso dare il gol. Se la palla senza il tocco avrebbe potuto essere respinta ancora da altri o non era sicuramente dentro il rigore è più corretto.

Regolamento basket...
http://regolamentobasket.pbworks.com/Articolo%2031

Lorenzo Pantieri
"Martino":
Allora io mi domandavo: come si può definire il comportamento del difensore uruguayano? Anti-sportivo? Non direi. Io probabilmente al suo posto avrei fatto lo stesso e sarei con la coscienza pulita. Il regolamento non dice che un giocatore che non è il portiere non può parare la palla con una mano, descrive solo cosa deve succedere in questa eventualità.

Ma allora, è giusto permettere che succeda una cosa del genere? Secondo me no. Cosa impedisce ai giocatori di una squadra che deve assolutamente evitare un gol avversario all'ultimo minuto di improvvisarsi tutti portieri? Il regolamento no di certo.

Distinguerei diversi piani.

1. Il regolamento. Quello che è successo è perfettamente regol(ament)are: il mani in area volontario di un giocatore (diverso dal portiere) per evitare un gol viene punto con rigore ed espulsione. L'arbitro ha applicato correttamente il regolamento. Punto.

2. La sportività. Nel calcio, che io sappia, non esiste un "fallo antisportivo". Esiste nel basket, ma nel calcio no. Si può discutere se questo sia "giusto" o "ingiusto", ma le cose stanno così.

3. L'etica. Qui si apre un terreno infinito: quello che è etico per me, potrebbe non esserlo per te. Quello che è etico per un giocatore, potrebbe non esserlo per un altro.

In conclusione: anch'io trovo "ingiusto" e "poco sportivo" quello che è successo, ma il regolamento è quello. Cambiare il regolamento? Potrebbe essere il caso, ma che regola metteresti per evitare cose del genere?

Situazioni "analoghe" in altri sport. Ricordo Prost vincere un mondiale di Formula 1 buttando fuori Senna alla prima curva di Suzuka, ultima gara del campionato: Prost era primo, Senna secondo, finendo fuori tutti e due con zero punti a testa Prost divenne campione. Regolamento rispettato, spirito sportivo un po' meno... L'anno dopo accadde la stessa cosa, a parti invertite. Ricordo Schumacher cercare di fare lo stesso con Villneuve (ma lì la manovra di Schumacher non riuscì): finì diversamente, a Schumacher vennero tolti tutti i punti del mondiale, evidentemente era cambiato il regolamento, o almeno la sua interpretazione.

Ancora, ricordo Hamilton campione del mondo su Massa con una gara anonima: all'ultima gara gli bastava un quinto posto, e l'ottenne, a Massa vincere non bastò. Ecclestone disse che per evitare il ripetersi di cose del genere si poteva pensare a una modifica del regolamento (diventa campione il pilota che ha vinto più gare: con queste regole, massa sarebbe diventato campione).

Insomma, le regole ci sono, anche se si possono sempre cambiare "per il meglio". L'importante è che le regole, una volta date, vengano seguite da tutti.

Ciao,
L.

blackbishop13
"Benny":

Resto dell'idea che il Ghana è stato eliminato [...] per l'assenza di un vero rigorista.
Non a caso nell'Italia del 2006 l'incaricato era un certo Totti.


può capitare di sbagliare un rigore, è anche questione di fortuna, se credi che Gyan non sia un vero rigorista, guarda che rigore ha tirato subito dopo aver sbagliato quello nei tempi regolamentari.. perfetto, mai visto un rigore tirato meglio in un'occasione importante (se escludiamo proprio quello di Totti contro l'Australia nel 2006 :D )

come la storia ci insegna, anche i migliori possono sbagliare un rigore (Roberto Baggio se la cavava mica male, eppure.........)

Benny24
"Martino":
[quote="Alexp"]bisognava espellere l'uruguaiano ed assegnare il goal al Ghana!

Un'idea potrebbe essere - in un'eventualità del genere - far fare tre rigori anziché uno.[/quote]

Non sono per niente d'accordo.

La sanzione espulsione + rigore è conveniente per la squadra che difende solo in casi limite come quello avvenuto, di norma il provvedimento compromette la partita dei puniti. Se l'episodio fosse avvenuto a metà partita, probabilmente l'Uruguay avrebbe subito altri 2 gol. Basti pensare che di recente si parlava di trasformare la penalità per fallo da ultimo uomo da espulsione diretta a semplice ammonizione.
Nel caso della pallavolo, la richiesta di formazione è una mossa più psicologica che tecnica ed è a rischio zero. Come ho detto, un fallo di mano come quello, nella maggior parte dei casi, è la più grossa sciocchezza che si possa fare.

Inoltre, se si decidesse di assegnare il gol dopo fallo di mano, bisognerebbe creare una ferrea distinzione da tutte le pseudo parate che si vedono sui tiri dal limite dell'area che sono meno appariscenti ma ugualmente decisive. In alternativa, se stendo un avversario che sta per calciare a rete, non compio un fallo altrettanto grave? Vedete che le varianti proposte pongono problemi di casistica non indifferenti.

Resto dell'idea che il Ghana è stato eliminato non per un torto subito ma per l'assenza di un vero rigorista.
Non a caso nell'Italia del 2006 l'incaricato era un certo Totti.

elgiovo
"Martino":
Un'idea potrebbe essere - in un'eventualità del genere - far fare tre rigori anziché uno.


L'importante è che non li tiri Martin Palermo: http://www.youtube.com/watch?v=FD93d2Blkhc

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Alexp":
bisognava espellere l'uruguaiano ed assegnare il goal al Ghana!
Questo prevederebbe una sorta di ri-definizione del concetto di "rete". E secondo me questo non è accettabile. E' rete quando la palla supera la linea, se non ci sono state infrazioni prima. Punto.

Un'idea potrebbe essere - in un'eventualità del genere - far fare tre rigori anziché uno. Se tutti e tre vengono sbagliati niente, altrimenti viene assegnata la rete. Mi rendo conto che non è una soluzione perfetta. D'altra parte non si può certo assegnare la vittoria a tavolino all'altra squadra (sarebbe troppo).

Alexp1
C'è da dire, che l'espulsione ed il rigore assegnato contro ad una squadra, dovrebbe essere la "giusta punizione" per uno che compie un fallo su un giocatore avversario che dentro all'area sta per segnare; in questo modo non si sa se il giocatore che stava per segnare avrebbe segnato o no, diciamo che dipende da situazione a situazione, ma per punire il gesto del fallo, si da la possibilità di tirare un rigore, che nel 90% dei casi equivale ad un goal...nel caso del Ghana è stato diverso, perchè per il Ghana, l'assegnazione del calcio di rigore è stato uno svantaggio, mentre era un vantaggio per l'uruguay, perchè il rigore non da la certezza del goal, mentre il goal del Ghana era sicuro!!! quindi in questo caso la "punizione" contro il gesto del giocatore dell'Uruguay era più un vantaggio per l'Uruguay che non per il Ghana, come po,i si è verificato.....dunque, secondo me, in questo caso bisognava espellere l'uruguaiano ed assegnare il goal al Ghana!

vict85
"Cheguevilla":

In generale, in tutti gli sport esistono i "falli tattici", che sono irregolarità commesse con intenzione al fine di ottenere qualcosa di collaterale al fallo in sè.
Nella pallavolo, ad esempio, si usa chiedere all'arbitro la formazione in campo dopo qualche punto subito di seguito. Non perchè non si sappia la rotazione, ma per cercare di "rompere" il ritmo senza dover usare un tempo tecnico.
Un tempo andava di moda la "finta penetrazione", che è un movimento del palleggiatore (in prima linea) tale da far credere agli avversari che questi sia in seconda linea. In questo modo, gli avversari non vanno a murare il palleggiatore pensando che non possa attaccare, mentre questo, essendo in prima linea, attacca sul secondo tocco.
Credo che la casistica sia infinita.
Certo, questa cosa è saltata all'occhio in una partita dei mondiali, ma quante volte succede sui campi normalmente? Secondo me non è la prima volta e non sarà neanche l'ultima.


Premesso che in generale sono d'accordo. Non considero, nella pallavolo, chiedere formazione (o allacciarsi la scarpa) un fallo (?) antisportivo. Anche perché perdere tempo non influenza il risultato, dà solo una sorta di respiro alla squadra e i tempi tecnici servono anche per parlare con l'allenatore. Inoltre è possibilissimo che se la squadra è stata messa davvero sotto pressione ci possa essere qualche confusione.
Riguardo alla falsa penetrazione a parte essere a rischio fallo perché la posizione rispetto agli altri giocatori va mantenuta (dando il punto all'avversario) ritengo che sia più rischiosa per la confusione della squadra che per quella degli avversari. Io personalmente, che ormai ho smesso da un po' di anni, non l'ho mai vista usare né nelle fasi giovanili né nelle partite degli adulti (ho visto partite di A1, B1, B2, mondiali e World League). E sperare di non confondere gli arbitri... Personalmente non la trovo molto utile...

[OT] Quest'anno c'è il campionato del mondo di pallavolo in Italia... :-D Quindi ci sarà della grande pallavolo da vedere un po' in tutta Italia per chi se la volesse godere. Io l'ho scoperto poco fa. :roll: Ultimamente la seguo molto meno di un tempo...

elgiovo
[OT]
"gugo82":
[OT]

[quote="elgiovo"]Fossi del Ghana sarei nero.

Una battuta involontaria... :-D

[/OT][/quote]

No no... E' volontaria come il mani di Suarez :twisted:

[/OT]

gugo82
[OT]

"elgiovo":
Fossi del Ghana sarei nero.

Una battuta involontaria... :-D

[/OT]

G.D.5
Io non ci vedo alcunché di anti-sportivo nel gesto del difensore: questi sa benissimo che verrà espulso ed in piena coscienza compie un azione che lo penalizza sul piano individuale ma che nel complesso favorisce la sua squadra, dandole di fatto la possibilità di evitare il goal.

Se la mettiamo in questi termini, allora ogni fallo è anti-sportivo.

Cheguevilla
Premetto che non mi interesso di calcio, ma la questione è valida per ogni sport.
Fare un fallo è sempre antisportivo, per questo esistono le punizioni (rigori, ammonizioni, squalifiche).
Chi commette un fallo sa che riceverà una sanzione.
Bisogna scindere il discorso tra la adeguatezza della sanzione (regolamento) e la decisione di un giocatore di commettere un fallo (scelta opportunistica).
Prima di tutto, il giocatore si trova in una posizione in cui può commettere un fallo, e come seconda cosa, decide di farlo, assumendosene (si spera) le conseguenze.

L'esempio di elgiovo è poco calzante per due motivi.
Il primo è che l'esempio mette in discussione l'incolumità fisica, mentre nel caso della parata del non portiere non sussiste.
Il secondo è che la struttura di punti (e le sanzioni) del motociclismo non sono assimilabili a quelle del calcio.

In generale, in tutti gli sport esistono i "falli tattici", che sono irregolarità commesse con intenzione al fine di ottenere qualcosa di collaterale al fallo in sè.
Nella pallavolo, ad esempio, si usa chiedere all'arbitro la formazione in campo dopo qualche punto subito di seguito. Non perchè non si sappia la rotazione, ma per cercare di "rompere" il ritmo senza dover usare un tempo tecnico.
Un tempo andava di moda la "finta penetrazione", che è un movimento del palleggiatore (in prima linea) tale da far credere agli avversari che questi sia in seconda linea. In questo modo, gli avversari non vanno a murare il palleggiatore pensando che non possa attaccare, mentre questo, essendo in prima linea, attacca sul secondo tocco.
Credo che la casistica sia infinita.
Certo, questa cosa è saltata all'occhio in una partita dei mondiali, ma quante volte succede sui campi normalmente? Secondo me non è la prima volta e non sarà neanche l'ultima.

elgiovo
Secondo me invece si tratta di anti-sportività. E' come se Stoner, non riuscendo a superare Rossi, eviti all'ultimo giro di frenare in fondo a un rettilineo e gli vada addosso.
Basta forse una squalifica a riparare al torto subito? Certo che no, Rossi non arriva primo e il Ghana non vince la partita.

Fossi del Ghana sarei nero.

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