Università, i conti in rosso degli Atenei

Camillo
Interessante articolo sul Corriere della Sera

http://www.corriere.it/cronache/08_nove ... aabc.shtml

Risposte
wedge
Non sono d'accordo Dissonance: il primo punto per una riforma dell'università, accanto a giustamente criticare gli assurdi tagli della Gelmini, è ammettere che esistono centinaia di sprechi. Esistono università che mai sarebbero dovute nascere, esistono università che spendono più del 90% dei fondi in stipendi, esistono decine di corsi di laurea risibili.
E quella spesa per un quadro, quando magari non si riescono a bandire posti di dottorato, è una spesa imbarazzante.

dissonance
Però questi articoli buttati così come sassi non sono giornalismo serio. Se questo affresco fosse stato commissionato il mese scorso, probabilmente nessuno avrebbe scritto una riga o addirittura l'iniziativa sarebbe stata accolta con plauso ("L'università di Messina patrocina le arti: commissionato un affresco blablabla... ").

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Sempre dal Corriere: http://archiviostorico.corriere.it/2008 ... 1010.shtml


"Gian Antonio Stella":

Non è vero che non ci sono soldi per la ricerca. L' Università di Messina, ad esempio, una ricerca la sta facendo: cerca un pittore che per 80mila euro dipinga un quadro per l' Aula Magna di ingegneria. Direte: ma come, una spesa così insensata in questi tempi di vacche magre? Esatto. Dicono sia in-dis-pen-sa-bi-le. Certo, per arredare la parete della grande sala non potevano scegliere momento peggiore.


:smt042 :|

Cheguevilla
"fu^2":
Visto il clima infuocato, è difficile immaginare che il governo possa dare una mano con le rate in scadenza. «Le università si sono indebitate — spiega il sottosegretario Giuseppe Pizza — perché spendono più di quanto ricevono. Non è possibile accollare allo Stato errori di gestione o di progettualità».

dopo questa dichiarazione mi viene spontaneo pensare alla vecchia frase di Cheguevilla...
?

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"Camillo":
Interessante articolo sul Corriere della Sera

http://www.corriere.it/cronache/08_nove ... aabc.shtml


E' chiaro ora perche' non ha senso aumentare i fondi alle universita' italiane? Se aumenti i fondi, aumenti i soldi buttati al vento. Infatti, e' chiaro che se ci sono 13 atenei "virtuosi", allora ci sono 50 atenei "canaglia", che spendono e spandono senza criterio.

Ecco perche' e' necessaria una riforma dell'universita' e un completo cambiamento dei meccanismi di finanziamento prima di qualsiasi aumento. I tagli attuali sono giusti, perche' verranno seguiti, a detta del ministro, da ridistribuzioni dei fondi risparmiati in base al merito. Spero che la Gelmini - e il governo - riesca a mantenere la propria rotta.

fu^2
Visto il clima infuocato, è difficile immaginare che il governo possa dare una mano con le rate in scadenza. «Le università si sono indebitate — spiega il sottosegretario Giuseppe Pizza — perché spendono più di quanto ricevono. Non è possibile accollare allo Stato errori di gestione o di progettualità».

dopo questa dichiarazione mi viene spontaneo pensare alla vecchia frase di Cheguevilla...

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