Secondo voi non sono portata per la matematica?
ciao, volevo un vostro parere, non ho mai capito il mio rapporto con la matematica, è sempre stato altalenante.
Non sono mai stata una che trova facile effettuare dei calcoli a mente, alle elementari ho avuto una maestra che mi ha fatto odiare la matematica fin da subito, seppur io non trovassi particolari difficoltà nello svolgere gli esercizi e ottenessi buoni risultati.
Alle medie ho avuto dei buoni professori e la matematica e la geometria mi piacevano, ero anche molto brava. Ho fatto un anno di liceo scientifico che ho poi abbandonato perchè proprio non mi piaceva come scuola, ma quell'anno avevo 9 in mate ed ero tra i più bravi della classe.
Nella scuola in cui sono andata dopo non mi piaceva come veniva insegnata, per un anno ho vissuto di rendita con quel che avevo imparat al liceo, poi non l'ho più studiata e lì sono iniziate le difficoltà. Alternavo anni con la media del 9 a periodi (rari) in cui arrivavo ad un 6 scarso, la matematica comunque non l'ho più studiata a dovere e ora all'università mi trovo in difficoltà in quanto faccio una facoltà scientifica.
Non capisco se proprio non sono portata o è sol questione di studio, non sono veloce nei calcoli questo è vero, ma nei ragionamenti logici e in geometria non sono davvero niente male, ho anche una buona capacità di astrazione e immaginazione. Si tratta solo di studio o sono proprio "asina" ed è meglio che lasci perdere e mi rassegni?
Grazie in anticipo a chi avrà voglia di rispondere
Non sono mai stata una che trova facile effettuare dei calcoli a mente, alle elementari ho avuto una maestra che mi ha fatto odiare la matematica fin da subito, seppur io non trovassi particolari difficoltà nello svolgere gli esercizi e ottenessi buoni risultati.
Alle medie ho avuto dei buoni professori e la matematica e la geometria mi piacevano, ero anche molto brava. Ho fatto un anno di liceo scientifico che ho poi abbandonato perchè proprio non mi piaceva come scuola, ma quell'anno avevo 9 in mate ed ero tra i più bravi della classe.
Nella scuola in cui sono andata dopo non mi piaceva come veniva insegnata, per un anno ho vissuto di rendita con quel che avevo imparat al liceo, poi non l'ho più studiata e lì sono iniziate le difficoltà. Alternavo anni con la media del 9 a periodi (rari) in cui arrivavo ad un 6 scarso, la matematica comunque non l'ho più studiata a dovere e ora all'università mi trovo in difficoltà in quanto faccio una facoltà scientifica.
Non capisco se proprio non sono portata o è sol questione di studio, non sono veloce nei calcoli questo è vero, ma nei ragionamenti logici e in geometria non sono davvero niente male, ho anche una buona capacità di astrazione e immaginazione. Si tratta solo di studio o sono proprio "asina" ed è meglio che lasci perdere e mi rassegni?
Grazie in anticipo a chi avrà voglia di rispondere

Risposte
per quello che ho letto, secondo me puoi aspirare tranquillamente a ottimi risultati in matematica, perché hai tutti i "requisiti" necessari per riuscire bene. Quello che ti è veramente mancato è stato lo stimolo esterno a continuare a studiare la matematica.
sono convinta che i risultati in matematica dipendano dalla continuità con cui la si pratica, come hanno detto anche altri. spesso interruzioni di qualche anno o lacune provocano difficoltà nello studio successivo, solo per la mancanza di collegamenti fra le cose da sapere.
La matematica non è solo i calcoli che fai a scuola.
se vuoi appassionartici fallo prima che puoi fino a quando hai la mente elastica. e fallo per mantenere la mente elastica. Ogni volta che mi allontano dalla matematica ci ritorno peggio di prima e devo rivedermi tutto
.
se vuoi appassionartici fallo prima che puoi fino a quando hai la mente elastica. e fallo per mantenere la mente elastica. Ogni volta che mi allontano dalla matematica ci ritorno peggio di prima e devo rivedermi tutto

"vict85":
... Per quanto riguarda i calcoli a mente sappi che è tutta questione di allenamento, non li sapevi fare perché non ti esercitavi abbastanza ...
Verità sacrosanta, mai stata brava e veloce con i calcoli a mente come dopo quelle tre estati passate a fare la fruttivendola nel negozio della zia, all'epoca non esistevano bilance che ti davano già il prezzo, bisognava fare i conti a mano, o, meglio ancora, a mente.
Guarda, io questa mattina ho fatto un colloquio di Matematica, dove purtroppo mi sono in parte agitato (pensa che prima di sostenere il colloquio ho avuto un reflusso e poco prima che di essere chiamato avevo il mal di testa e le gambe pesanti). Nulla mi ha mai veramente appassionato, se non la conoscenza. Ho passato un anno intero a studiare il libro consigliato per il corso e a farmi domande ogni volta che non capivo qualche cosa, eventualmente cercando la risposta su Internet o da qualche collega. Al liceo non ho avuto grandi soddisfazioni dal modo in cui mi è stata insegnata la Matematica (forse un po' meccanico), anche se me la cavavo. Anche l'Analisi universitaria (non ingegneristica, bensì scientifica anche per me) non è che mi abbia attratto parecchio, ma mi sono impegnato per comprenderla e ho passato il mio esame, che rischiava di diventare un vero ostacolo. Quello che secondo me conta è l'impegno, non l'essere portati o meno per qualunque cosa si studi, ma solo l'impegno con il quale si cerca di studiarlo e di comprenderlo. Quanto dovresti impegnarti se ti iscrivessi a Matematica con l'obiettivo di raggiungere la Laurea con delle competenze che ti accompagneranno per tutta la vita? A questo punto entra in gioco "l'essere portati" o meno, perché se sei "portata" naturalmente il tutto ti riesce con meno fatica e avrai la sicurezza di aver studiato per delle competenze. Ma se io sono riuscito a superare un esame di Analisi in un CdL a carattere scientifico diverso da Matematica, puoi riuscirci benissimo anche tu con l'impegno.
Spesso si confonde l'essere portati o meno ad una determinata cosa in base hai risultati scolastici, ma in realtà, i risultati scolastici sono principalmente frutto del nostro studio e di cosa impariamo in classe. Più impariamo e meglio impariamo, meglio andiamo indipendentemente da come siamo portati alla determinata cosa. Tante volte trovo che si usi la scusa del non essere portati per motivare un voto basso o il fatto che non vale la pena studiare. Ma di fatto non è così. Sinceramente trovo che a meno di problemi gravi di discalculia o ritardi mentali diagnosticati chiunque, con i giusti stimoli, possa raggiungere una conoscenza “da voto alto” nelle matematica fino al liceo (e probabilmente anche molte delle cose della matematica universitaria). Per quanto riguarda i calcoli a menti sappi che è tutta questione di allenamento, non li sapevi fare perché non ti esercitavi abbastanza (come tra l'altro anche io che ho sempre trovato inutile imparare le tabelline a memoria*).
Detto questo a volte il tutto è un gatto che si morde la coda, ci si sente frustrati perché si hanno difficoltà e si abbandona lo studio, a questo punto si arriva a cosa che usavano le cose precedenti ed essendo carenti in quelle ci si sente ancora più frustrati ed incapaci che si studia ancora meno e peggio (perché spesso non ci si guarda indietro verso i veri problemi).
Detto questo a me sembra che tu abbia avuto più che altro problemi ad appassionarti agli argomenti insegnati a lezione. Il finire per non studiarla più è stato il tuo problema. Io ho cambiato vari professori di matematica e trovando sempre tutto molto facile (a tratti anche all'università) ho finito per studiare appena la geometria analitica. A salvarmi però c'è stato un libro delle vacanze (di cui non ricordo il nome) che serviva anche per ripasso per la maturità, che riprendeva tutti gli elementi sinteticamente e quindi, vedendo le cose spiegate senza troppi giri di parole ho capito molte cose che mi erano sfuggite. Inoltre poi al quinto anno avevo fatto un corso di preparazione al test di ingresso del polito (che poi non ho fatto perché la mia prima laurea è in scienze politiche) in cui avevo rivalutato sia alcuni professori che alcuni argomenti, capendo molto più a fondo cose come la trigonometria, le trasformazioni geometriche e i logaritmi. Sinceramente penso che alcuni professori cercando di spiegare per tutti finiscano per non spiegare per nessuno. Bisogna comunque dire che i professori si adattano alla classe, una classe molto brava porta a spiegazioni diverse da una scarsa e indisciplinata.
* non che non le sappia ovviamente, ma non sono istantaneo a rispondere. Cosa che peggiora a furia di usare la calcolatrice sotto mano.
Detto questo a volte il tutto è un gatto che si morde la coda, ci si sente frustrati perché si hanno difficoltà e si abbandona lo studio, a questo punto si arriva a cosa che usavano le cose precedenti ed essendo carenti in quelle ci si sente ancora più frustrati ed incapaci che si studia ancora meno e peggio (perché spesso non ci si guarda indietro verso i veri problemi).
Detto questo a me sembra che tu abbia avuto più che altro problemi ad appassionarti agli argomenti insegnati a lezione. Il finire per non studiarla più è stato il tuo problema. Io ho cambiato vari professori di matematica e trovando sempre tutto molto facile (a tratti anche all'università) ho finito per studiare appena la geometria analitica. A salvarmi però c'è stato un libro delle vacanze (di cui non ricordo il nome) che serviva anche per ripasso per la maturità, che riprendeva tutti gli elementi sinteticamente e quindi, vedendo le cose spiegate senza troppi giri di parole ho capito molte cose che mi erano sfuggite. Inoltre poi al quinto anno avevo fatto un corso di preparazione al test di ingresso del polito (che poi non ho fatto perché la mia prima laurea è in scienze politiche) in cui avevo rivalutato sia alcuni professori che alcuni argomenti, capendo molto più a fondo cose come la trigonometria, le trasformazioni geometriche e i logaritmi. Sinceramente penso che alcuni professori cercando di spiegare per tutti finiscano per non spiegare per nessuno. Bisogna comunque dire che i professori si adattano alla classe, una classe molto brava porta a spiegazioni diverse da una scarsa e indisciplinata.
* non che non le sappia ovviamente, ma non sono istantaneo a rispondere. Cosa che peggiora a furia di usare la calcolatrice sotto mano.
"vanilla93":
si mi capitò anche con inglese, per un anno intero (quello del liceo) mantenni la media del 4! odiavo la professoressa e il suo modo di farci imparare a memoria dialoghi infiniti, mi sembrava di essermi dimenticata tutto, per tutto il resto della mia carriera scolastica in inglese ho sempre avuto un 10 spaccato ed era una delle materie che più mi piacevano!
Mi ritrovo nella prima parte di ciò che dici: la prof ci riempiva le tasche con la letteratura inglese e dava giudizi molto discutibili ed è anche per questo che continua a starmi antipatico l'inglese a distanza di anni.
Comunque, a parte questo
"vanilla93":
quando una materia mi veniva spiegata in un modo che io ritenevo superficiale e inutile non la studiavo
questo è un problema abbastanza risaputo. Premettendo che credo che la stragrande maggioranza dei professori sia gente preparata e splendida sotto molti punti di vista - penso sempre ad @melia e gio73, ma anche a prof. con cui ho avuto a che fare, ovvio -, ci sono sempre quelli che non riescono proprio a spiegare la propria materia e/o a renderla appetibile agli studenti.
Non si tratta di fare i salti mortali nel creare paradigmi assurdi che vengano in contro ai ragazzi di oggi che si sa che non amano un piffero riguardo allo studio, soprattutto nelle superiori (sembra che ho scritto una super****la, ma così non è

Nel caso della matematica, inoltre, questo problema non è da poco perché conosco persone che la odiano perché hanno avuto professori incompetenti/arroganti/odiosi e tutto ciò che un ragazzo/a delle superiori può dire come offesa.
Facendo un esempio, personalmente non posso amare la storia alle superiori se si tratta solo di "memorizzare" eventi e date: 'du palle!
"gugo82":
Quindi non preoccuparti, studia come vuoi e come senti sia soddisfacente per te: vedrai che tutto si aggiusterà.
Se la matematica ti piace o trovi interesse per farla, riparti con calma e vedrai che riuscirai nel tuo intento: magari ci metterai di più o farai più sacrifici, ma l'importante è non arrenderti che il traguardo rende piacevoli i sacrifici fatti.
Dimenticavo, dato che questi sono i tuoi primi messaggi, benvenuta al forum e buona permanenza. In bocca al lupo per gli studi e per l'avventura matematica.
si mi capitò anche con inglese, per un anno intero (quello del liceo) mantenni la media del 4! odiavo la professoressa e il suo modo di farci imparare a memoria dialoghi infiniti, mi sembrava di essermi dimenticata tutto, per tutto il resto della mia carriera scolastica in inglese ho sempre avuto un 10 spaccato ed era una delle materie che più mi piacevano!
In effetti forse hai ragione...quando una materia mi veniva spiegata in un modo che io ritenevo superficiale e inutile non la studiavo, il problema è che la matematica non è storia che da un giorno puoi ricominciare a studiarla partendo dall'età contemporanea...non posso passare l'esame di analisi senza saper risolvere una misera disequazione fratta! credo che mi metterò a studiare e farò del mio meglio!
In effetti forse hai ragione...quando una materia mi veniva spiegata in un modo che io ritenevo superficiale e inutile non la studiavo, il problema è che la matematica non è storia che da un giorno puoi ricominciare a studiarla partendo dall'età contemporanea...non posso passare l'esame di analisi senza saper risolvere una misera disequazione fratta! credo che mi metterò a studiare e farò del mio meglio!
Da quanto racconti sembrerebbe più un problema di gratificazione personale, nello studio e nel rapporto coi docenti, e di elevatezza del contesto culturale che ti frena/frega.
Chiediti se ciò è accaduto anche con altre materie, diverse dalla Matematica... Ad esempio, sei mai andata male in italiano perché non ti sentivi "gratificata" o perché non sentivi che la presentazione della materia non "soddisfacesse le tue esigenze"?
Quindi non preoccuparti, studia come vuoi e come senti sia soddisfacente per te: vedrai che tutto si aggiusterà.
Chiediti se ciò è accaduto anche con altre materie, diverse dalla Matematica... Ad esempio, sei mai andata male in italiano perché non ti sentivi "gratificata" o perché non sentivi che la presentazione della materia non "soddisfacesse le tue esigenze"?
Quindi non preoccuparti, studia come vuoi e come senti sia soddisfacente per te: vedrai che tutto si aggiusterà.
