Perchè studiate la matematica?? :D

John_Nash11
Ciao a tutti!
Ero curioso di porre questa domanda ad un gruppo abbastanza ampio di gente, e quindi quale migliore posto di questo? :D
Mi piacerebbe sapere perchè studiate matematica, perchè vi appassiona o vi piace (cosa che penso sia scontata se frequentate un forum con questo nome.. :D ).

Per quello che mi riguarda.. Oltre tutti i discorsi sul fatto che sia la madre di tutte le scienze, che la matematica è dappertutto, che senza di essa non avremmo niente di ciò che ci circonda, che è perfezione, bellezza, etc (leggete la mia firma)..
quello che + mi spinge ad approfondire gli studi in questo campo, è la voglia di portare avanti uno studio specifico, e scoprire qualcosa di nuovo, una volta acquisite le conoscenze necessarie per poter lavorare con rigore. Formulare qualche buon teorema, smontarne uno già esistente, risolvere un dei problemi del millennio magari.. :-D
Lo sò, punto in alto.. Ma quello che mi affascina della matematica è che con un pezzo di carta ed una matita puoi arrivare davvero lontano.. se ti ci metti d'impegno.. E mi piacerebbe distinguermi in questo campo in qualche modo.. :)

A voi la parola. :wink:

Risposte
Maxos2
@GIOVANNI IL CHIMICO

Dato il digiuno, mi si manifesta anche in sogno

Spire
Ah! Bella domanda XD
Inizio col dire che io e la matematica siamo nati insieme... Non è del tutto corretta, diciamo che lei mi ha seguito da quando sono nato :D
Fino alla Terza Superiore avevo una buona intuizione matematica, tutto era pulito e chiaro, tant'è che mi divertivo come un pazzo a fare matematica.
Poi sono seguiti due anni d'inferno, a causa del cambio di professore, e in 4a e 5a ho odiato la matematica come non mai.
L'anno scorso quando ho iniziato l'università avevo ancora questa repulsione, (e infatti si son visti i risultati: un anno perso).
Poi però quest'anno abbiamo fatto un passo per uno e ci stiamo riallacciando.
La matematica è bella perchè sfrutta i tuoi ragionamenti. In molte altre materie basta saper applicare mentre nella matematica deve seguire un vero e proprio ragionamento prima di riuscire ad applicare.
Poi se ci pensate bene è la matematica che ha fatto la storia. :D

Marcellus1
www.batmath.it
Premessa
La polvere di Cantor è uno dei più famosi sottoinsiemi dell'insieme dei numeri reali. Anche se al tempo in cui fu proposto da Georg Cantor (1883) la geometria frattale non era ancora nata, questo insieme può essere annoverato tra i più antichi frattali costruiti con un procedimento matematico. La natura, per contro, è piena di frattali, come si va riconoscendo in questi ultimi anni.

Anzi, per dirla con Freeman Dyson, La natura ha fatto un brutto scherzo ai matematici: in sostanza nulla ha, nella realtà, le forme classiche della geometria di Euclide o delle curve inventate lungo il corso dei secoli dagli uomini.

In questa monografia, prendendo spunto proprio dall'insieme noto come Polvere di Cantor, proporremo una elementare introduzione alla geometria frattale, senza comunque alcuna pretesa di completezza. Una rigorosa introduzione dei concetti fondamentali della geometria frattale non è semplice e richiede tecniche matematiche abbastanza sofisticate. Questo vale soprattutto per il concetto più importante, che è quello di dimensione frattale. E' però possibile, con metodi elementari, farsi un'idea sufficientemente precisa dei punti fondamentali: è proprio quello che ci proponiamo. Anche in questa introduzione elementare abbiamo usato spesso nozioni più avanzate (topologia, analisi, ecc.): si possono tranquillamente tralasciare senza per nulla pregiudicare la comprensione dell'argomento.

Il termine geometria frattale fu coniato dal matematico francese Benoit Mandelbrot, nel 1974, dunque in tempi molti recenti. Da allora i frattali hanno assunto un'importanza via via crescente per il numero di applicazioni nei campi più svariati, applicazioni di cui faremo qualche cenno nelle pagine della monografia.

A livello didattico la geometria frattale ci pare un argomento oltremodo interessante perché di grande attualità, perché permette interessanti applicazioni al computer e, last but not least, perché consente di applicare molte teorie e tecniche che si imparano nei campi più svariati: la cardinalità degli insiemi, la topologia, le trasformazioni geometriche, l'analisi delle funzioni reali di variabile reale, ecc.

http://www.batmath.it/matematica/a_cantor/pg1.htm

io trovo tutto ciò affascinante... e un'altra suggestiva rappresentazione dell'infinito.

Marcellus1

Marcellus1
"alfabeto":
Se mi chiedessero perchè mi piace la matematia, non saprei rispondere. Capire una dimostrazione o vedere i tentativi che l'Uomo fa per arrivare ad un teorema, mi affascina. E' la stessa sensazione che provo davanti alla "Pietà" o ad un grande quadro o come quando ascolto una dolcissima musica. Si provo le stesse sensazioni senza capire perchè mi piace la scultura, la pittura,la musica o la matematica.

A.B.


d'accordo al 100%

La Pietà è perfettissima (intendi quella di Buonarroti, vero?), ecco perchè è bella e piace a tutti... è come scivere 5+5=10

oppure il fiocco di neve di Koch... ke ti fa pensare all'infinito come la polvere di cantor

Pulcepelosa
Studio matematica principalmente perché c'è nei corsi universitari, altrimenti non mi sognerei mai di cercarla! :)
Ultimamente mi ci sto anche abituando e mi piace perché mi rendo conto che è uno strumento veramente potente.

Non per ultimo tiene allenata la mente, e ti inculca un metodo di ragionare che utilizzerai sempre, magari anche senza rendertene conto.

Dust1
Anche a me piace molto come materia. Peccato che sono , a mio parere, abbastanza zuccone. PEr cui anche se ottengo buoni risultati è tutto dovuto al tanto tempo che dedico allo studio..

Gaal Dornick
amo la matematica perchè amo le sfide in genere.. ad esempio ora mi incuriosiscono le tue domande: sarò in grado di rispondere? Giosaffatte! sono pronto!

John_Nash11
-_-

Avevo chiesto di tornare IT e ora avete sforato con Asimov... Argomento interessantissimo.. per carità.. Io stesso vorrei porvi qualche domanda perchè profondamente interessato alle sue opere.. ma se aprissimo un post a parte?
Ogni scusa è buona per divagare eh? :D

Gaal Dornick
A me mancano i romanzi del "prefondazione", ma non so se li leggerò, il ciclo dell'impero,e qualche romanzo slegato, tipo "la fine dell'eternità" (che dovunque mi viene consigliato), NEmesis..

Neanche gli dei è bellissimo.. soprattutto la seconda parte!

Hai mai letto "l'ultima domanda"?
http://xoomer.alice.it/mstangal/domanda.html
è forse il racconto breve più bello mai scritto

Scusate tutti questi OT please!

cozzataddeo
Giusto, giusto, la "R." va all'inizio...
Io sono andato a ritroso: ho letto prima il ciclo della Fondazione, poi il ciclo dell'impero (è quello che mi è piaciuto di meno) poi i romanzi sui robot ed infine i racconti sui robot (forse il volume piú bello). Ho letto anche qualche romanzo "slegato": Nemesis, La fine dell'eternità (molto bello), Neanche gli dei (inquietante), Viaggio allucinante e un paio su Lucky Star. Ma i robot e la Fondazione mi sono rimasti nel cuore...Hari Seldon che prevede il futuro a suon di equazioni probabilistiche è a dir poco affascinante...

Gaal Dornick
"Cozza Taddeo":
[quote="Gaal Dornick"]Almeno finchè Hari Seldon non inventerà la psicostoria..

Non ero sicurissimo, ma mi pareva che il tuo nick non fosse originale... :-D
Che saga fantastica, l'ho letta tutta durante l'estate tra la seconda e la terza superiore...veramente eccezionale. Hari Seldon, Terminus, i mercanti, la Seconda Fondazione, il Mulo che scombina tutto e poi alla fine Daneel R. Olivaw. Meravigliosa. Immenso Asimov![/quote]

=D> sgamato perfettamente.. Ho letto la quadrilogia della fondazione tre anni fa..e tanto m'è piaciuta che da allora ho quasi letto tutta l'opera ommnia di Asimov di fantascienza.. mi mancano qualcosa tipo 2000-3000 pagine.. mi manca solo il ciclo dell'impero.. consiglio Asimov a chiunque: a una prima lettura può sebrare semplice e banale, ma non appena entri nella storia non puoi uscire più!
e il bello è che alla fine tutto è collegato!

(si dice R. Daneel Olivaw - R sta per robot, quindi lo metti prima.. come Ing. Pizza - scusa se ti correggo.. ma dopotutto sono fresco di lettura.. e quindi ricordo meglio.. non me ne volere)

cozzataddeo
"Gaal Dornick":
Almeno finchè Hari Seldon non inventerà la psicostoria..

Non ero sicurissimo, ma mi pareva che il tuo nick non fosse originale... :-D
Che saga fantastica, l'ho letta tutta durante l'estate tra la seconda e la terza superiore...veramente eccezionale. Hari Seldon, Terminus, i mercanti, la Seconda Fondazione, il Mulo che scombina tutto e poi alla fine Daneel R. Olivaw. Meravigliosa. Immenso Asimov!

Ciao.09
Adoro la matematica , perche mi fa capire moltissime cose , non in modo stratto , ma in modo ben definito applicando regole ben precise dimostrati dai vari teoremi ,che mi danno soluzioni ben precise , infatti la matematica , non è un opinione.
Oltretutto mi permette di ottenere tutte quelle basi utili per studiare altre materie come topografia , scienze delle costruzioni , impianti, fisica ,chimica ,disegno e progettazione che tanto hanno bisogno di strumenti matematici , per trattare i loro argometi

John_Nash11
Sentite ma la smettete tutti quanti di imbrattare il post con questa dannata filosofia???? :D
Non è per parlare di questo che è nato il mio thread.. Se volete potete aprire un bel post "Connessione tra matematica e filosofia".. visto che a quanto pare ne avete molto da dire..


Ciau! ;)

Luc@s
"GIOVANNI IL CHIMICO":
Per i filosofi la fisica è come la fi** , si manifesterebbe solo se la facessero, solo che ne parlano solo e non la fanno mai.



prendimi come tuo adepto :shock: :shock:

fu^2
"GIOVANNI IL CHIMICO":
Per i filosofi la fisica è come la fi** , si manifesterebbe solo se la facessero, solo che ne parlano solo e non la fanno mai.
=D> :smt026 :smt042 :smt043 :smt043 :smt043 :smt082 :smt082 :smt081 :smt081 :smt081 bellssimo!! sei un mito, questa affermazione è bellissima :D :D

GIOVANNI IL CHIMICO
Per i filosofi la fisica è come la fi** , si manifesterebbe solo se la facessero, solo che ne parlano solo e non la fanno mai.

Luc@s
"GIOVANNI IL CHIMICO":
La fi** ha carattere noumenico, e si manifesta fenomenicamente solo quando viene consumato l'atto.


sei un mito 8-) 8-)

GIOVANNI IL CHIMICO
La fi** ha carattere noumenico, e si manifesta fenomenicamente solo quando viene consumato l'atto.

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