Perchè le università italiane sono tra le ultime al mondo?..
Ragazzi
non è un mistero per nessuno di voi la scarsa considerazione che nutro per la scuola italiana e le università italiane in particolare. A chi fosse convinto che il mio è un parere del tutto personale [magari dovuto a qualche strano ‘puntiglio’ …] consiglio di leggere il seguente articolo apparso oggi su Il Giorno …
http://qn.quotidiano.net/art/2007/03/01/5464977
Certo non desta meraviglia che nella classifica delle prime cento università del mondo non figuri neppure un ateneo italiano…
cordiali saluti
lupo grigio

An old wolf may lose his teeth, but never his nature
non è un mistero per nessuno di voi la scarsa considerazione che nutro per la scuola italiana e le università italiane in particolare. A chi fosse convinto che il mio è un parere del tutto personale [magari dovuto a qualche strano ‘puntiglio’ …] consiglio di leggere il seguente articolo apparso oggi su Il Giorno …
http://qn.quotidiano.net/art/2007/03/01/5464977
Certo non desta meraviglia che nella classifica delle prime cento università del mondo non figuri neppure un ateneo italiano…

cordiali saluti
lupo grigio

An old wolf may lose his teeth, but never his nature
Risposte
Cao
sono pienamente d'accordo con te, non sono le università italiane che sono "scarse" ma è il livello di cultura generale dei ragazzi che terminano le scuole medie superiori che è basso e si continua ad abbassare.
non posso che constatare pienamente ciò che tu dici.... il grosso problema più che dell'ambiente universitario è delle scuole inferiori.
Devo riconoscere di essere stato fortunato ad avere dei professori che conoscevano il loro mestiere, e che prima di riempirci di pure nozioni, come avviene normalmente adesso, mi hanno insegnato ad apprendere (e non ricordare)...
Onestamente non riesco però a comprendere qual'è la miccia che abbia innescato questo degradazione delle scuole...
"SonjaKovaleskaja":
il punto è che a volte mi domando: "è così perché non se ne accorgono, oppure è una cosa voluta?"
...perché bisognerebbe essere davvero ciechi per non rendersi conto di quel che succede nelle scuole!
....e bisognerebbe essere proprio"diabolici" se fosse una cosa voluta!!!!!
la penso esattamente come te!!! e mi viene rabbia perchè chi c'è dentro non può intervenire e invece chi potrebbe non lo fa...
ciao
il punto è che a volte mi domando: "è così perché non se ne accorgono, oppure è una cosa voluta?"
...perché bisognerebbe essere davvero ciechi per non rendersi conto di quel che succede nelle scuole!
...perché bisognerebbe essere davvero ciechi per non rendersi conto di quel che succede nelle scuole!
"SonjaKovaleskaja":
riguardo al 3+2... che dire.
da noi la situazione peggiora di anno in anno ma non so capire se è colpa del 3+2 o della scuola... forse un po' dell'uno e un po' dell'altra: gli studenti arrivano sempre meno preparati (non alla matematica ma all'idea di uno studio autonomo e consistente) e il 3+2, con i suoi moduli e i suoi giochettini, permette loro di andare avanti e arrivare al terzo anno senza ricordare il teorema fondamentale del calcolo...
Cao
sono pienamente d'accordo con te, non sono le università italiane che sono "scarse" ma è il livello di cultura generale dei ragazzi che terminano le scuole medie superiori che è basso e si continua ad abbassare.
Penso che la maggior parte delle persone (soprattutto tra quelle che ci governano) non capisca questa cosa, non si investe (e non mi riferisco ad investimenti economici) nelle scuole superiori, ci si accontenta del minimo indispensabile abbassando costantemente il livello generale.
Tutto questo si ripercuote poi sugli studenti e sulle università italiane.
Oh.. Questo 3d non è molto incoraggiante...
"christian":
Cosa ne pensate di questa?
http://www.repubblica.it/online/scuola_ ... ifica.html
Fatta in casa nostra.
Che è datata e che andrebbe fatta per le singole facoltà, come del resto avviene nelle stesse top 10 di Repubblica.
Rimane il fatto che al mondo le università italiane sono molto indietro. A mio parere i due politecnici italiani dovrebbero prendere spunto da quelli svizzeri ( in stretta sinergia ) e francesi, che rientrano nelle prime 10/20 posizioni al mondo, e sono distaccati dai primissimi più che altro per una questione di fondi da impiegare nella ricerca.
Cosa ne pensate di questa?
http://www.repubblica.it/online/scuola_ ... ifica.html
Fatta in casa nostra.
http://www.repubblica.it/online/scuola_ ... ifica.html
Fatta in casa nostra.
"tecnos":
... per esperienza, diretta e non, posso dirvi che nel pubblico si creano situazioni a dir poco ********...
... non vengono privilegiati soltanto parenti e amici ma anche amiche di certi dirigenti particolarmente abili sotto le scrivanie...
... si deve dedurre che certi 'stage' e certe 'stagiste' [tipo quella qui sotto...] non sono 'esclusivi' della Casa Bianca...



cordiali saluti
lupo grigio

An old wolf may lose his teeth, but never his nature
L'articolo riporta anche il problema dei concorsi truccati. Per esperienza, diretta e non, posso dirvi che nel pubblico si creano situazioni a dir poco schifose. Perchè non vengono privilegiati soltanto parenti e amici ma anche amiche di certi dirigenti particolarmente abili sotto le scrivanie. Ci sono casi di persone che ricoprono determinati ruoli pur senza aver conseguito i titoli previsti dai concorsi...e peggio ancora senza una laurea di secondo livello anche se richiesta ( ai comuni mortali) !
Il discorso del 110/lode vale fino a un certo punto, perchè ho visto ( non solo io a dir la verità ) parecchi asini uscire con voti superiori al 100 avendo un rapporto amichevole con determinati docenti. A mio parere un'azienda di alto livello assume laureati con un certo standard a prescindere da voto, geografia universitaria ed età...
Volete un esempio? Bussate la porta a Maranello!
Il discorso del 110/lode vale fino a un certo punto, perchè ho visto ( non solo io a dir la verità ) parecchi asini uscire con voti superiori al 100 avendo un rapporto amichevole con determinati docenti. A mio parere un'azienda di alto livello assume laureati con un certo standard a prescindere da voto, geografia universitaria ed età...
Volete un esempio? Bussate la porta a Maranello!
Inutile dire che è assai interessante ascoltare il parere in merito alla 'stato di salute' dell'università in Italia sia da parte dei docenti sia [soprattutto...] da chi conosce le università all'estero e quindi può esprimere giudizi probabilmente 'motivati'...
Oggi sempre su Il Giorno è uscita un'altra serie di articoli scritti nell'ambito dell'inchiesta condotta sulle università di casa nostra, articoli che vi invito a leggere...
http://qn.quotidiano.net/canali/cronaca/
... in particolare quello intitolato La crisi dell'università - L'Italia dei laureati senza lavoro. Solo i 110 e lode trovano un posto e sempre con stipendi da fame...
cordiali saluti
lupo grigio
An old wolf may lose his teeth, but never his nature
Oggi sempre su Il Giorno è uscita un'altra serie di articoli scritti nell'ambito dell'inchiesta condotta sulle università di casa nostra, articoli che vi invito a leggere...
http://qn.quotidiano.net/canali/cronaca/
... in particolare quello intitolato La crisi dell'università - L'Italia dei laureati senza lavoro. Solo i 110 e lode trovano un posto e sempre con stipendi da fame...
cordiali saluti
lupo grigio

An old wolf may lose his teeth, but never his nature
ah ecco...
da noi questo non è proprio possibile: cioè, le docenze a contratto ci stanno pure, ma comunque a persone che sono quantomeno dottorate...
da noi questo non è proprio possibile: cioè, le docenze a contratto ci stanno pure, ma comunque a persone che sono quantomeno dottorate...
"SonjaKovaleskaja":
[quote="irenze"][quote="SonjaKovaleskaja"]
quando si è in così pochi è difficile che si vengano a creare mafie e intrighi politici: difficile, non impossibile... però il vantaggio della matematica rispetto alle altre discipline sta nel fatto che, non trattandosi di opinioni personali ma di fatti dimostrati, è evidente a tutti se uno è bravo oppure no, e uno non bravo (per quanto "figlio-di") non potrà mai passare avanti a uno non bravo!
permettimi di dissentire, ma se tu sei "figlia-di" avrai magari la possibilità di tenere un corso già appena presa la laurea triennale perché chiamata da amici dei tuoi genitori (realmente accaduto ad una mia amica), mentre se non conosci nessuno magari aspetterai di essere dottoranda anche solo per tenere le esercitazioni di un corso, con tutte le conseguenze del caso (nei concorsi per le ricercatore, associato, ordinario viene valutata anche l'attività didattica)[/quote]
beh... almeno da noi questo non è proprio possibile per regolamento... nel senso che le esercitazioni possono tenerle solo dottorandi o assegnisti o... al più di altri dipartimenti, ma comunque. poi ci sono i tutorati (tipo esercitazioni ma tenute da studenti) e quelli però può tenerli un qualunque studente che abbia superato il corso...[/quote]
per le esercitazioni è così anche da noi... però per tenere un corso non è titolo necessario la laurea!
a questa mia amica era stato offerto di tenere un corso del I anno a statistica, come docente a contratto...
"irenze":
[quote="SonjaKovaleskaja"]
quando si è in così pochi è difficile che si vengano a creare mafie e intrighi politici: difficile, non impossibile... però il vantaggio della matematica rispetto alle altre discipline sta nel fatto che, non trattandosi di opinioni personali ma di fatti dimostrati, è evidente a tutti se uno è bravo oppure no, e uno non bravo (per quanto "figlio-di") non potrà mai passare avanti a uno non bravo!
permettimi di dissentire, ma se tu sei "figlia-di" avrai magari la possibilità di tenere un corso già appena presa la laurea triennale perché chiamata da amici dei tuoi genitori (realmente accaduto ad una mia amica), mentre se non conosci nessuno magari aspetterai di essere dottoranda anche solo per tenere le esercitazioni di un corso, con tutte le conseguenze del caso (nei concorsi per le ricercatore, associato, ordinario viene valutata anche l'attività didattica)[/quote]
beh... almeno da noi questo non è proprio possibile per regolamento... nel senso che le esercitazioni possono tenerle solo dottorandi o assegnisti o... al più di altri dipartimenti, ma comunque. poi ci sono i tutorati (tipo esercitazioni ma tenute da studenti) e quelli però può tenerli un qualunque studente che abbia superato il corso...
ed ho visto passare gente avanti, in almeno un paio di concorsi da ricercatore, a una persona che più "figlia-di" di così non si può...
aggiungo inoltre (in risposta a quanto scritto da Marco83) che il numero di studenti che superano un certo esame al primo appello non credo sia indicativo in merito al valore dell'esame, anzi, in base alla mia esperienza è vero anche il contrario: tutti passano con voti anche alti un esame di "storia della matematica" (per dirne uno) ma questo perché bisogna davvero mettersi d'impegno per non prendere la lode a quell'esame... e leggere articoli "recenti" in alcuni casi (ad esempio in un corso di geometria algebrica) potrebbe essere solo frustrante!
una sorta di peggioramento c'è, me ne accorgo dalle domande che mi fanno gli studenti ai tutorati: ogni anno è sempre peggio. io sono la prima a soffrire di questo fatto. ma credo che il vero problema sia più a monte...
poi appunto (e ci tengo a sottolinearlo) magari in dipartimenti più grandi (o più "applicativi") di quello in cui sto io succede di tutto, io non lo so: purtroppo non posso raccontare che la mia esperienza...
No, anzi! Sono contento se capita. Semplicemente a me al Politecnico in 3 anni di Ingegneria Meccanica, non è mai stato assegnato un paper. Ne ho letti per interesse personale e per la mia tesina, ma mai perchè richiesto durante un corso.
In conclusione, credo che un'università posa essere giudicata, almeno sul piano didattico secondo questi criteri:
- è in grado di trasformare uno studente mediocre in un buon professionista?
- è in grado di spingere uno studente talentuoso a diventare un'autorità nel suo campo?
In italia ho visto spesso due NO come risposta. Studenti mediocri abbandonano e studenti talentuosi si sentono le ali tarpate da una struttura burocratica inflessibile.
In conclusione, credo che un'università posa essere giudicata, almeno sul piano didattico secondo questi criteri:
- è in grado di trasformare uno studente mediocre in un buon professionista?
- è in grado di spingere uno studente talentuoso a diventare un'autorità nel suo campo?
In italia ho visto spesso due NO come risposta. Studenti mediocri abbandonano e studenti talentuosi si sentono le ali tarpate da una struttura burocratica inflessibile.
"Marco83":
- 4 Avete mai dovuto leggere un paper pubblicato su qualche rivista internazionale perchè assegnato durante un corso? A me al Poli non era mai capitato.
Veramente a me è capitato più di una volta, devo preoccuparmi?

"Marco83":
- 4 Avete mai dovuto leggere un paper pubblicato su qualche rivista internazionale perchè assegnato durante un corso?
Sì!!! Per un corso l'altr'anno ci hanno dato articoli anche recentissimi (2004 e per la tesina persino uno del 2006)
"SonjaKovaleskaja":
quando si è in così pochi è difficile che si vengano a creare mafie e intrighi politici: difficile, non impossibile... però il vantaggio della matematica rispetto alle altre discipline sta nel fatto che, non trattandosi di opinioni personali ma di fatti dimostrati, è evidente a tutti se uno è bravo oppure no, e uno non bravo (per quanto "figlio-di") non potrà mai passare avanti a uno non bravo!
permettimi di dissentire, ma se tu sei "figlia-di" avrai magari la possibilità di tenere un corso già appena presa la laurea triennale perché chiamata da amici dei tuoi genitori (realmente accaduto ad una mia amica), mentre se non conosci nessuno magari aspetterai di essere dottoranda anche solo per tenere le esercitazioni di un corso, con tutte le conseguenze del caso (nei concorsi per le ricercatore, associato, ordinario viene valutata anche l'attività didattica)
Ribadisco l'intervento di Irrational: il fatto che non ci siano università italiane nei primi posti delle graduatorie non vuol dire che siano ultime, ma vuol dire che non esistono università di eccellenza che possono stare al passo a livello internazionale.
Come è noto possono esistere micro realtà all'avanguardia ed in settori molto ristretti.
Ma in generale possiamo dire che nei paesi OCSE le università italiane esprimono un livello medio tenendo presente le grandi differenze regionali che caratterizzano il nostro paese.
Il problema è che quando si discute di crisi dell' università alla fine si arriva necessariamente a discutere del "declino italiano" e quindi di un argomento molto ampio di cui è difficile delineare i confini.
Certamente io non voglio essere l'ennesimo profeta di questa teoria.
Per una volta però vorrei dare un messaggio ottimistico: oggi siamo messi meglio di ieri.
Non concordo, infatti, con chi afferma che il laureato di 10 anni fa sia migliore del laureato di oggi. Forse si può dire che l'iscritto di oggi sia peggiore dell'iscritto di 10 anni fa.
Basta pensare al fatto che un argomento come questo, non era nemmeno all'ordine del giorno.
Come è noto possono esistere micro realtà all'avanguardia ed in settori molto ristretti.
Ma in generale possiamo dire che nei paesi OCSE le università italiane esprimono un livello medio tenendo presente le grandi differenze regionali che caratterizzano il nostro paese.
Il problema è che quando si discute di crisi dell' università alla fine si arriva necessariamente a discutere del "declino italiano" e quindi di un argomento molto ampio di cui è difficile delineare i confini.
Certamente io non voglio essere l'ennesimo profeta di questa teoria.
Per una volta però vorrei dare un messaggio ottimistico: oggi siamo messi meglio di ieri.
Non concordo, infatti, con chi afferma che il laureato di 10 anni fa sia migliore del laureato di oggi. Forse si può dire che l'iscritto di oggi sia peggiore dell'iscritto di 10 anni fa.
Basta pensare al fatto che un argomento come questo, non era nemmeno all'ordine del giorno.
Ti ho mandato un PM
Marco, tempo fa chiesi maggiori informazioni utili per andare a studiare all'estero.
Riguardo il topic niente da dire; su tutto hai perfettamente ragione.
Comunque, ti volevo dire che mi sono ampiamente informato per andare via a studiare: è impossibile durante la laurea triennale.
Unico programma di scambio? Erasmus;unici paesi per automazione? spagna e austria. Lingua usata nei corsi? spagnolo e tedesco.
Utilità? nessuna.
Non c'è altro da dire; il centro relazioni internazionali non c'è più, ora bisogna rivolgersi allo studesk; e loro mi hanno detto come riportato sopra.
Ora la mia domanda è?
come diavolo me ne vado?
Attendo tuoi consigli grazie mille.
Riguardo il topic niente da dire; su tutto hai perfettamente ragione.
Comunque, ti volevo dire che mi sono ampiamente informato per andare via a studiare: è impossibile durante la laurea triennale.
Unico programma di scambio? Erasmus;unici paesi per automazione? spagna e austria. Lingua usata nei corsi? spagnolo e tedesco.
Utilità? nessuna.
Non c'è altro da dire; il centro relazioni internazionali non c'è più, ora bisogna rivolgersi allo studesk; e loro mi hanno detto come riportato sopra.
Ora la mia domanda è?
come diavolo me ne vado?
Attendo tuoi consigli grazie mille.