Perchè le università italiane sono tra le ultime al mondo?..

Sk_Anonymous
Ragazzi
non è un mistero per nessuno di voi la scarsa considerazione che nutro per la scuola italiana e le università italiane in particolare. A chi fosse convinto che il mio è un parere del tutto personale [magari dovuto a qualche strano ‘puntiglio’ …] consiglio di leggere il seguente articolo apparso oggi su Il Giorno

http://qn.quotidiano.net/art/2007/03/01/5464977

Certo non desta meraviglia che nella classifica delle prime cento università del mondo non figuri neppure un ateneo italiano… :-#

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

Risposte
Marco831
Una buona spiegazione dei criteri su cui queste graduatorie vengono compilate è data da:

http://en.wikipedia.org/wiki/College_an ... y_rankings

Io un po di esperienza in università, italiane e non, la ho. Vengo anch'io dall'osannato Politecnico di Milano; mentre ci studiavo, sentivo di essere in un'istituto che "non era secondo a nessuno". Poi ho cominciato a farmi un po di domande:

-1 Quanti professori del politecnico si sono laureati al di fuori del politecnico?

-2 Quali sono le invenzioni di rilievo che negli ultimi anni gli ex-studenti del Politecnico hanno creato?

-3 Perchè c'è una percentuale così bassa di gente che passa gli esami al primo appello?

-4 Quanto innovativi sono i concetti che mi vengono insegnati?

Dopo essere venuto negli stati uniti e aver avuto la possibilità di guardare la situazione dall'esterno, qualche risposta me la sono data:

-1 Molto pochi, (meno del 10%), e VERAMENTE pochi vengono dall'estero. Questo non è garanzia di comportamenti clientelaristici, ma diciamo che ne aumenta enormemente il rischio.

-2 Di livello medio, moltissime. Di portata mondiale...? Per fare un esempio lampante, studenti o ex studenti di varie università americane hanno fondato: Cisco, eBay, Adobe, Google...
Sul piano scientifico, il Politecnico, con qualcosa come 30-40k studenti ha sfornato il tanto compianto premio nobel Giulio Natta. Il Caltech (parlo di questo perchè per una ragione o per l'altra ho parecchie informazioni a riguardo) con circa 2000 studenti ha visto passare 31 premi nobel... Ma certamente Harvard, Princeton & Co non sono da meno.

-3 Puo darsi che sia perchè gli studenti sono una massa di caproni, ma la probabilità che in italia siano tutti somari, mentre all'estero tutti geni credo non sia alta. Più probabile è che i professori non sappiano coinvolgere gli studenti. Pensate a quante occasioni avete avuto dirante i primi 3 anni di università di applicare i concetti che avete appreso a problemi reali? Beh, è pratica comune negli USA che gli studenti vengano coinvolti in progetti importanti fin dal loro primo anno. Ovviamente non avranno mansioni determinanti e la loro partecipazione crescerà di pari passo con l'esperienza, ma vengono esposti da subito a cosa li aspetta, e questo ti stimola a studiare per quel "dannato esame di analisi...". Altra cosa è il livello di onestà intellettuale; qui se vieni beccato a copiare nei compiti a casa o durante un esame, la cosa viene riportata al presidente della facoltà. Al secondo episodio sei fuori (non dal corso, dall'università!). Ho fatto esami in cui i professori distribuivano i compiti e poi se ne andavano in giro a farsi gli affari loro e nessuno si permetteva di copiare.

- 4 Avete mai dovuto leggere un paper pubblicato su qualche rivista internazionale perchè assegnato durante un corso? A me al Poli non era mai capitato. Qui è pratica comune, anche per studenti undergraduate. Non gli insegnerà moltissimo sul piano pratico, ma gli fa capire in che direzione una certa disciplina sta andando. Ho fatto esami di tecnologia al Poli dove gente veniva bocciata perchè si confondeva in un passaggio della dimostrazione della potenza assorbita durante il taglio del trucciolo da parte dell'utensile....


In risposta a Irrational, riportami quali sono gli ultimi folgoranti talenti che l'Università di Bangalore ha sfornato... Negli ultimi anni c'è stata una mistificazione degli studenti indiani e cinesi come se fossero i geni fatti persona. Io ci collaboro tutti i giorni: sono intelligenti, come tutti gli altri con cui lavoro, ma non ho assolutamente notato una supremazia intellettuale da parte loro.

Cheguevilla
Ah non lo so.
Dovrà esserci un criterio oggettivo di misurazione, per stilare una classifica...
Di solito, chi compila una classifica conosce il metodo utilizzato per la classificazione.

Sk_Anonymous
Chissà... magari il livello delle ultime generazioni di laureati... tu che ne dici?... :-k

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

Cheguevilla
Cosa vuol dire che sono le ultime al mondo?
Secondo quali criteri di misura?

SonjaKovaleskaja
non mi sento molto di parlare "in generale" dato che non conosco molto di quello che c'è al di fuori del mio dipartimento (tra studenti e docenti non arriviamo a trecento persone, dunque una conoscenza davvero limitata) però.

quando si è in così pochi è difficile che si vengano a creare mafie e intrighi politici: difficile, non impossibile... però il vantaggio della matematica rispetto alle altre discipline sta nel fatto che, non trattandosi di opinioni personali ma di fatti dimostrati, è evidente a tutti se uno è bravo oppure no, e uno non bravo (per quanto "figlio-di") non potrà mai passare avanti a uno non bravo!

riguardo al 3+2... che dire.
da noi la situazione peggiora di anno in anno ma non so capire se è colpa del 3+2 o della scuola... forse un po' dell'uno e un po' dell'altra: gli studenti arrivano sempre meno preparati (non alla matematica ma all'idea di uno studio autonomo e consistente) e il 3+2, con i suoi moduli e i suoi giochettini, permette loro di andare avanti e arrivare al terzo anno senza ricordare il teorema fondamentale del calcolo...

wedge
"lupo grigio":
. In altre parole se il criterio per far 'carriera' in università è legato al 'merito', o meglio alle 'capacità', oppure all'appartenenza a qualche 'piccola mafia'...


l'università non è un ente staccato dal resto del Paese. ed è evidente a tutti che in Italia esistono decine di "piccole mafie".

mrpoint
@Lupogrigio: Verissima la contraddizione; logica formale a parte il senso in soldoni è: non conosco le altre università, però del politecnico non c'è da lamentarsi.

Il pluriosannato politecnico? Capiamoci, io non sono un integralista dello studio nè uno che pretende a tutti i costi di osannare l'università che frequenta. Certo è che esperienza quando hai a che fare con professori di certa levatura ti viene naturale tra te e te pensare "uao".
Come d'altronde ci sono tantissimi professori che non sanno nemmeno perchè sono lì.



Comunque vi invito a non condannare a priori; tanto sbaglia quello che a tutti i costi esalta quanto sbaglia quello che a tutti i costi condanna.

fu^2
"Reynolds":
Ci risiamo con il pluriosannato Politecnico di Milano...


beh che c'è di male?... Milano Caput mundi :smt083 :smt083 :smt098 :smt082 :smt082 :smt082

scherzi a parte...

ne approfitto per chiedere una curiosità, anzi due:
1. il livello dellle università italiane è così basso? (perchè sembra prorpio il contrario a leggere le presentazioni che alcune università mettono, sventolando come una bandiera il fatto che l'università xxxx è riconosciuta a grandi livelli in tutta europa, come il livello dei suoi laureati ecc.... quindi boh... :wink:
2. ma è così vero che dalla vecchia alla nuova laurea (3+2) c'è stato un calo nella qualità dei corsi? se si perchè?---

spero di nn deviare la conversazione OT, nel caso riposto nella sezione università ;-)

fireball1
Ci risiamo con il pluriosannato Politecnico di Milano...

Sk_Anonymous
mrpoint : ... non posso certo far paragoni vista la mia limitata esperienza universitaria... onestamente non mi sento di dire che il Politecnico di Milano è secondo a nessuno...

Mi pare ci sia evidente contraddizione tra la prima e la seconda frase...

Il punto importante comunque non è stabilire se la classifica che pone la prima università italiana al centesimo posto nella graduatoria mondiale è 'giusta' o 'sbagliata'. Il punto importante, sul quale mi sarei aspettato qualche intervento da parte vostra, è se lo 'scenario' descritto dall'autore dell'articolo da me indicato corrisponde o no alla realtà degli atenei di casa nostra. In altre parole se il criterio per far 'carriera' in università è legato al 'merito', o meglio alle 'capacità', oppure all'appartenenza a qualche 'piccola mafia'...

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

mrpoint
Dunque non posso certo far paragoni vista la mia limitata esperienza universitaria, certo è che nella mia esperienza ho avuto modo di aver a che fare con molti incapaci; ma non solo. Ho avuto anche professori che ho ammirato sia come docenti sia come persone. Onestamente non mi sento di dire che il politecnico di milano è secondo a nessuno.

wedge
"Ainéias":

al centesimo figura "La Sapienza"


beh, è pure la terza università del mondo per grandezza, dopo Città del Messico e San Paolo.
se le statistiche non si fanno con le debite proporzioni secondo me valgono ben poco.

Sk_Anonymous
http://it.wikipedia.org/wiki/Classifica ... 0_mondiali

al centesimo figura "La Sapienza"

Irrational
che non siano tra le prime 100 non vuol dire che siano le ultime al mondo, poi c'è da tenere in considerazione che il ny times di certo prima di mettere gli atenei stranieri ordinari ci mette quelli statunitensi. ad esempio è noto che a bangalore sia come talenti sia come difficotà e organizzazione l'"università" supera i livelli di harvard, ma guardacaso harvard è al primo posto.

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