Pareri da chi ci è passato

xXStephXx
Sono all'ultimo anno di dottorato in matematica pura (Algebre di Lie in caratteristica positiva) e mi piacerebbe trovare un lavoro a tempo indeterminato in qualche banca (market maker) o in qualche fondo speculativo.
Nel breve termine vorrei anche fare qualche post-doc breve (6 mesi o 1 anno) per finire alcune cose.
Conosco le basi della Probabilità, Statistica e Programmazione ma non ho conoscenze specifiche nei settori dove vorrei lavorare.
La domanda è: quanto mi conviene sapere prima e quanto posso permettermi di imparare sul lavoro? I professori con cui ne ho parlato sono tutti ottimisti, dicono che col dottorato è facile fare quei lavori, ma la ragione è che al loro tempo il dottorato era un titolo molto raro. Oggi invece rischia quasi di essere la qualifica media in quei posti.

Quest'anno ho applicato per circa 30 internship ma non ho tempo per allenarmi e la mia filosofia era quella di tentare sperando che almeno una vada bene. Mi sono accorto che non è così facile perché purtroppo le open position su LinkedIn e Indeed sono tutte prese di mira da giovani che ci arrivano già consapevoli di cosa dovranno affrontare. Io invece ho poca dimestichezza specifica.


Ora, quanto dovrei insistere nell'ottenere una internship quest'anno?
Eventualmente potrebbe invece funzionare l'approccio di prendere qualifiche in Python e Machine Learning su Coursera (dopo la fine del dottorato) ed applicare direttamente per le posizioni a tempo indeterminato?

Naturalmente so bene che volendo ci sono posizioni lavorative dove potrei entrare facilmente... ma per me un po' di stimolo è fondamentale in tutta la vita e voglio evitare quei lavori dove posso diventare over-qualificato in pochi mesi.

Risposte
Luca.Lussardi
Che intendi? Tutti fanno da esempio proprio perchè non puoi fare solo la didattica frontale in aula. Attenzione al fatto che io non sto dicendo che tutti devono fare un po' di ricerca, quella è completamente libera (è comunque raro che un professore ordinario non prossimo alla pensione non sia più attivo nella ricerca, è più comune negli associati che sono rimasti tali da tanti anni). L'attività extra-ricerca di un professore universitario non si limita alle lezioni in aula, ci sono tante altre cose, molte delle quali vanno rendicontate a fine anno nel registro da inviare agli uffici, quindi non ci si scappa.

hydro1
"Luca.Lussardi":
Un professore di prima fascia non può limitarsi alle 120 ore frontali in aula, se conosci il mondo accademico davvero saprai che non è possibile. Che poi ci siano persone che fanno di più e persone che fanno di meno è un altro problema, ma non è possibile fare solo quello, ad ogni grado non solo per la prima fascia.


Ad esempio?

Luca.Lussardi
Un professore di prima fascia non può limitarsi alle 120 ore frontali in aula, se conosci il mondo accademico davvero saprai che non è possibile. Che poi ci siano persone che fanno di più e persone che fanno di meno è un altro problema, ma non è possibile fare solo quello, ad ogni grado non solo per la prima fascia.

hydro1
"giuliofis":
[quote="hydro"]Non capisco, cosa vedi dura?

Che si possa non fare niente eccetto 120 ore annue di didattica.[/quote]

Evidentemente non conosci bene il mondo accademico. Posso portarti una lunga lista di esempi, e può farlo chiunque frequenti l'ambiente da un po'. Gente con 4 pubblicazioni degli anni '80 e poi il nulla cosmico. Per fortuna ora stanno venendo smaltiti per anzianità.

"giuliofis":

[quote="hydro"]Per i manager non parlo perché non conosco l’ambiente.

I dirigenti in ospedale sono tutti gli specialisti. L'allergolo, il chirurgo, il fisico medico, il dermatologo, lo pneumologo... Sono tutti inquadrati nel ruolo dirigenziale. Quindi il dermatologo medio guadagna decisamente troppo poco?[/quote]

Il dermatologo medio ha uno studio privato in cui si fa pagare 150 euro 20 minuti di visita, oltre al lavoro in ospedale. Fai un po' tu i conti.

"giuliofis":

[quote="hydro"]Capisco che tu ci possa vivere discretamente bene, ma il lavoro vero andrebbe pagato il giusto

Cos'è il lavoro vero? :shock: [/quote]

Ok ho usato un termine sbagliato. Intendo il fatto che bisognerebbe riconoscere il giusto valore alla combinazione competenze specialistiche+responsabilità perchè a) per ottenere le competenze bisogna investire tempo e denaro e b) in linea del tutto teorica le responsabilità dovrebbero comportare un certo prezzo da pagare in caso di errore. Invece l'Italia funziona così: ti diamo uno stipendio X molto più basso della media dei paesi che giocano lo stesso campionato, però se fai qualche cazzata vai tranquillo, non succede nulla. A volte fai pure carriera (vedi la Diaz, tanto per dirne una).

"giuliofis":
[quote="hydro"]non 60k dopo magari 30 anni di servizio.

Se ci puoi vivere discretamente bene, perché sarebbe troppo poco? Su che base?[/quote]

Ascolta, in Svizzera un dottorando prende quasi 50k netti. Un dottorando. Parametrati al costo della vita saranno 30-35k netti in Italia. Quanto un ordinario a fine carriera. Ok, la Svizzera è un caso estremo, ma ci sarà una via di mezzo no? Tra l'Italia e la Svizzera ci sono la Germania, l'Austria, UK, l'Olanda, il Belgio eccetra. Sono tutti pazzi a pagare meglio i dipendenti statali?

"giuliofis":

Peraltro è circa il doppio di un docente di scuola secondaria dopo 35 anni di servizio, di questa categoria che dovremmo dire?


Che sono decisamente sottopagati!! prendere 1600 euro netti a Milano non si può sentire! Gli insegnanti di scuola secondaria hanno un ruolo cruciale nello sviluppo di un paese, dovrebbero essere una categoria da cui si richiede tanto e a cui si dà tanto, non il contrario!

12provaCiao
"hydro":
Non capisco, cosa vedi dura?

Che si possa non fare niente eccetto 120 ore annue di didattica.

"hydro":
Per i manager non parlo perché non conosco l’ambiente.

I dirigenti in ospedale sono tutti gli specialisti. L'allergolo, il chirurgo, il fisico medico, il dermatologo, lo pneumologo... Sono tutti inquadrati nel ruolo dirigenziale. Quindi il dermatologo medio guadagna decisamente troppo poco?

"hydro":
Capisco che tu ci possa vivere discretamente bene, ma il lavoro vero andrebbe pagato il giusto

Cos'è il lavoro vero? :shock:

"hydro":
non 60k dopo magari 30 anni di servizio.

Se ci puoi vivere discretamente bene, perché sarebbe troppo poco? Su che base?
Peraltro è circa il doppio di un docente di scuola secondaria dopo 35 anni di servizio, di questa categoria che dovremmo dire?

hydro1
"giuliofis":
[quote="hydro"][quote="giuliofis"]
Sì con la differenza che i professori ordinari possono praticamente non fare nulla a parte insegnare 120 ore l’anno senza alcuna conseguenza…

La vero dura. Ma poi vale lo stesso per i dirigenti in ospedale?[/quote][/quote]

Non capisco, cosa vedi dura? Per i manager non parlo perché non conosco l’ambiente. Quello universitario invece lo conosco bene… Comunque tutto questo era per dire che 60k di stipendio a fine carriera certamente non è tanto, nel mondo occidentale. Capisco che tu ci possa vivere discretamente bene, ma il lavoro vero andrebbe pagato il giusto, non 60k dopo magari 30 anni di servizio.

12provaCiao
"hydro":
[quote="giuliofis"][quote="xXStephXx"]Senza far carriera si può arrivare massimo a 60.000 euri lordi dopo anni di esperienza

Che è quanto prendono molti dirigenti medici in ospedale. Non mi sembra poco. È quanto guadagna un professore ordinario in università![/quote]

Sì con la differenza che i professori ordinari possono praticamente non fare nulla a parte insegnare 120 ore l’anno senza alcuna conseguenza…[/quote]
La vero dura. Ma poi vale lo stesso per i dirigenti in ospedale?

xXStephXx
Realisticamente un manager privato fa un lavoro che può essere condensato in 2 ore al giorno. Gli junior sono quelli che lavorano di più.

hydro1
"xXStephXx":
Va bè anche un manager (molto più numerosi dei professori ordinari) prende 100k+ facendo poco.


Senza ombra di dubbio. Ma 1) ha delle responsabilità di cui, almeno in teoria, deve rispondere e 2) se un’azienda privata vuole pagare 100k uno che non fa nulla, è un suo problema. Gli stipendi dei manager pubblici invece sono tutta un’altra storia, parecchio vergognosa. E non è certo una carriera che si può intraprendere per puro merito.

xXStephXx
Va bè anche un manager (molto più numerosi dei professori ordinari) prende 100k+ facendo poco.

hydro1
"giuliofis":
[quote="xXStephXx"]Senza far carriera si può arrivare massimo a 60.000 euri lordi dopo anni di esperienza

Che è quanto prendono molti dirigenti medici in ospedale. Non mi sembra poco. È quanto guadagna un professore ordinario in università![/quote]

Sì con la differenza che i professori ordinari possono praticamente non fare nulla a parte insegnare 120 ore l’anno senza alcuna conseguenza…

12provaCiao
"xXStephXx":
Senza far carriera si può arrivare massimo a 60.000 euri lordi dopo anni di esperienza

Che è quanto prendono molti dirigenti medici in ospedale. Non mi sembra poco. È quanto guadagna un professore ordinario in università!

megas_archon
Già che stiamo parlando mi togliete una curiosità e mi descrivete la vostra giornata tipo, e le mansioni che vi vengono affidate? Sono molto curioso.

xXStephXx
Ti ho risposto :D

Il rimpianto maggiore alla fine mi resterà quello di non essermi preparato bene per il colloquio con la Credit Suisse 2 anni fa, dove ero tra i primi esclusi per la internship. Mi avrebbe aperto tutte le porte (e alla fine senza manco troppi motivi razionali direi...)

pier.paolo15
"xXStephXx":
Mo dirò una cosa flammosa però, com'è possibile che altri che stanno semplicemente 8 anni tra triennale e magistrale, laurandosi con 90-105, poi trovano molta più clemenza in azienda? Cioè, lì non è questione di anno di pausa o di dottorato, è proprio questione che hanno avuto problematiche che purtroppo capitano a tanti, ma sulle quali si chiude un occhio. Io invece siccome mi sono laureato a 23 anni ed ho fatto pure il dottorato devo essere perfetto in tutto?

Una risposta facile è che trovano molta più clemenza in azienda perché possono essere pagati da neolaureati. Una risposta un po' meno facile è quella che ti ho detto prima: il tuo curriculum segnala che stavi andando in un'altra direzione e la prima cosa che viene da pensare è che stai cercando un ripiego, mentre al datore di lavoro piacerebbe assumere persone che non fanno il loro lavoro controvoglia. La risposta completa, secondo me, include anche il fatto che i dottori di ricerca sono vittima di tutta una serie di stereotipi negativi - in parte anche fondati - e le aziende non vogliono correre il rischio se non intravedono un netto vantaggio. Comunque non tutto è perduto, decisamente, e lo dimostra il fatto che hai rimediato dei colloqui anche in posti ambiti.

P.S. Ti ho mandato un pm!

xXStephXx
"Ho insegnato al liceo per un anno perché volevo provare quest'esperienza e capire se fosse la mia strada. Con gli studenti ci siamo presi bene perché mi vedevano giovane e alla loro portata, inoltre le mie lezioni erano molto interattive. In una classe a fine anno mi hanno fato la torta (cosa per giunta vera) [...] Poi però ho realizzato che mi mancava lo stimolo per nuove sfide e quindi ho studiato anche Data Science..."

xXStephXx
Ma secondo voi alle brutte avrebbe senso fare un masterino o un corso universitario per riattivare l'interesse delle aziende? Il buco di un anno lo posso "stuccare" estendendo i miei periodi di supplenza ad arte :-D

hydro1
"xXStephXx":
[quote="giuliofis"]
Intervengo anche qui. Fare carriera non è condizione necessaria al guadagnare bene!


Il Data Science in Italia è molto sottopagato, specie per essere la professione del presente e del futuro.
Senza far carriera si può arrivare massimo a 60.000 euri lordi dopo anni di esperienza.

___

Ho fatto il colloquio nella seconda compagnia più selettiva d'Italia in merito al data science (non faccio nomi), la metà dei dipendenti sono normalisti, del politecnico o switchati dall'accademia. Le RAL? Si comincia con 35.000 e si arriva a 50.000 a meno che non passi a product manager e robe con più responsabilità.
Ah fun fact: lì non sono cascato su nessuna domanda tecnica, rifiutato per "esigenze aziendali in altre direzioni".[/quote]

Infatti, 50k di RAL sono a malapena 2k netti al mese. Una cosa oggettivamente vergognosa.

hydro1
"giuliofis":


Intervengo anche qui. Fare carriera non è condizione necessaria al guadagnare bene!


Beh dai in Italia senza fare un minimo di carriera non si arriva neanche a prendere 2k netti. Vivendo in posti come Milano o Roma, è decisamente poco. Ci sono lavori con stipendi di entrata decorosi, ma in genere sono posti iper capitalistici del tipo "go up or go out", quindi se non si fa carriera non si sopravvive.

xXStephXx
"giuliofis":

Intervengo anche qui. Fare carriera non è condizione necessaria al guadagnare bene!


Il Data Science in Italia è molto sottopagato, specie per essere la professione del presente e del futuro.
Senza far carriera si può arrivare massimo a 60.000 euri lordi dopo anni di esperienza.

___

Ho fatto il colloquio nella seconda compagnia più selettiva d'Italia in merito al data science (non faccio nomi), la metà dei dipendenti sono normalisti, del politecnico o switchati dall'accademia. Le RAL? Si comincia con 35.000 e si arriva a 50.000 a meno che non passi a product manager e robe con più responsabilità.
Ah fun fact: lì non sono cascato su nessuna domanda tecnica, rifiutato per "esigenze aziendali in altre direzioni".

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