Numero chiuso
Qualche tempo fa la Statale di Milano fissava a numero chiuso certi corsi di laurea (fonte)
Il 30 agosto 2017, la terza sezione del TAR del Lazio pronuncia l'ordinanza cautelare 07499/2017 sui ricorsi di "Udu- Unione degli Universitari Milano, Carlo Eugenio Dovico, Elisa Marchetti, Francesco Melis, Federica Bellina, Domenico Surace, Udu-Unione degli Universitari"
Il TAR, dopo aver data standing alle persone ricorrenti in quanto avevano fatto richiesta per accedere al corso di laurea (e non anche alle due associazioni, che infatti non sappiamo perchè abbiano fatto ricorso), riporta nell'ordinanza le motivazioni addotte dall'università (ancora i ricorsi non ce li abbiamo perchè in Italia non si usa, quindi dobbiamo affidarci alle fonti secondarie)
Tali motivazioni non sono (giudica il TAR in via cautelare) tra quelle che il legislatore ha previsto nella legge ordinaria per il numero chiuso stabilito dall'università (da contrapporsi a quello a programmazione nazionale)
In sostanza l'università non ha abbastanza docenti, ma questa motivazione non è tra quelle consentite. Ciò significa che i contribuenti dovranno assumere più docenti, nonostante nessun organo democraticamente eletto abbia mai votato per questa spesa, oppure tutti gli studenti (incluso chi passa il test, probabilmente perchè ha studiato molto a tal fine) dovranno accontentarsi di una qualità didattica un po' peggiore
Ora vi chiedo se, secondo voi
1. La legge dovrebbe aumentare/lasciare come è/diminuire l'autonomia delle università?
2. A quante e a quali persone lo Stato deve pagare gli studi? A quali condizioni?
Il 30 agosto 2017, la terza sezione del TAR del Lazio pronuncia l'ordinanza cautelare 07499/2017 sui ricorsi di "Udu- Unione degli Universitari Milano, Carlo Eugenio Dovico, Elisa Marchetti, Francesco Melis, Federica Bellina, Domenico Surace, Udu-Unione degli Universitari"
Il TAR, dopo aver data standing alle persone ricorrenti in quanto avevano fatto richiesta per accedere al corso di laurea (e non anche alle due associazioni, che infatti non sappiamo perchè abbiano fatto ricorso), riporta nell'ordinanza le motivazioni addotte dall'università (ancora i ricorsi non ce li abbiamo perchè in Italia non si usa, quindi dobbiamo affidarci alle fonti secondarie)
"TAR Lazio, terza sezione":[/quote]
[quote="Università Statale"][...] carenza di un numero complessivo di docenti tale che “mantenendo numeri non sostenibili nei corsi dell’area umanistica, l’Ateneo risultasse non in linea con i requisiti di docenza previsti dal sistema di accreditamento vigente, esponendosi di conseguenza alla sanzione che comporta sia l’attivazione condizionata (per un solo anno) dei corsi di studio che non si trovino a rispettare i requisiti di docenza in attesa delle misure necessarie per superare tali carenze, sia l’impossibilità di attivare “nuovi corsi di studio”, se non a seguito della disattivazione di un pari numero di corsi”;
Tali motivazioni non sono (giudica il TAR in via cautelare) tra quelle che il legislatore ha previsto nella legge ordinaria per il numero chiuso stabilito dall'università (da contrapporsi a quello a programmazione nazionale)
"Legge 2 agosto 1999, n.264, art.2":
1. Sono programmati dalle università gli accessi:
a) ai corsi di laurea per i quali l'ordinamento didattico preveda l'utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione, di sistemi informatici e tecnologici o comunque di posti-studio personalizzati;
b) ai corsi di diploma universitario, diversi da quelli di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), per i quali l'ordinamento didattico prevede l'obbligo di tirocinio come parte integrante del percorso formativo, da svolgere presso strutture diverse dall'ateneo;
c) ai corsi o alle scuole di specializzazione individuate dai decreti attuativi delle disposizioni di cui all'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n.127, e successive modificazioni.
In sostanza l'università non ha abbastanza docenti, ma questa motivazione non è tra quelle consentite. Ciò significa che i contribuenti dovranno assumere più docenti, nonostante nessun organo democraticamente eletto abbia mai votato per questa spesa, oppure tutti gli studenti (incluso chi passa il test, probabilmente perchè ha studiato molto a tal fine) dovranno accontentarsi di una qualità didattica un po' peggiore
Ora vi chiedo se, secondo voi
1. La legge dovrebbe aumentare/lasciare come è/diminuire l'autonomia delle università?
2. A quante e a quali persone lo Stato deve pagare gli studi? A quali condizioni?
Risposte
Beh, l'università può assegnare incarichi didattici anche senza assumere personale, mediante stipula di contratto di diritto privato (che costano 4 soldi) con personale esterno non strutturato.
Ad esempio, io (che non sono un accademico) sto tenendo dei corsi universitari proprio con questa modalità contrattuale
Grazie, non lo sapevo

"gugo82":
le università non possono introdurre il numero chiuso dove non possono con l'intento di risparmiare (casomai "imbrogliando", apparendo virtuosi, nel gioco della distribuzione dei fondi nazionali).
Riesci a sviluppare questo tuo ragionamento? In che modo il numero chiuso avrebbe fatto risparmiare e (o?) apparire virtuosa l'università?
Il rapporto docenti/studenti (parametro in molte delle classifiche delle università) sarebbe aumentato, ma sarebbe stata la realtà, non una apparenza
Per quanto riguarda le domande, mi pare che non c'entrino molto con la sentenza... O no?
La seconda poteva essere in effetti riformulata
La prima perchè pensi che non c'entri? il giudice si limita a interpretare le leggi scritte da un parlamento democraticamente eletto. Per questo non abbiamo necessità di eleggere i giudici stessi.
Io credo che la legge dovrebbe dare più autonomia alle università, in modo che ognuna possa gestire al meglio le sue risorse. Cosa ne sa il legislatore degli studenti, dei docenti e delle risorse della statale di Milano? Il legislatore si trova nella lontana Roma. Meglio lasciare certe decisioni agli organi interni dell'università stessa
(p.s. non è una sentena ma una ordinanza cautelare. poi l'anno prossimo ci sarà l'udienza e la sentenza definitiva del consiglio di stato solo l'Altissimo sa quando)
Beh, l'università può assegnare incarichi didattici anche senza assumere personale, mediante stipula di contratto di diritto privato (che costano 4 soldi) con personale esterno non strutturato.
Ad esempio, io (che non sono un accademico) sto tenendo dei corsi universitari proprio con questa modalità contrattuale.[nota]Che sarebbe comunque da rivedere, perché i compensi proposti non sono affatto ben commensurati a fronte del grado di specializzazione richiesto per accedere alle selezioni ed alla mole di lavoro fatto.[/nota]
La morale della sentenza non è che le università debbano assumere, ma credo sia un'altra: le università non possono introdurre il numero chiuso dove non possono con l'intento di risparmiare (casomai "imbrogliando", apparendo virtuosi, nel gioco della distribuzione dei fondi nazionali).
Per quanto riguarda le domande, mi pare che non c'entrino molto con la sentenza... O no?
Ad esempio, io (che non sono un accademico) sto tenendo dei corsi universitari proprio con questa modalità contrattuale.[nota]Che sarebbe comunque da rivedere, perché i compensi proposti non sono affatto ben commensurati a fronte del grado di specializzazione richiesto per accedere alle selezioni ed alla mole di lavoro fatto.[/nota]
La morale della sentenza non è che le università debbano assumere, ma credo sia un'altra: le università non possono introdurre il numero chiuso dove non possono con l'intento di risparmiare (casomai "imbrogliando", apparendo virtuosi, nel gioco della distribuzione dei fondi nazionali).
Per quanto riguarda le domande, mi pare che non c'entrino molto con la sentenza... O no?