Lavoro di tesi - Non chiarezza da parte dei supervisor

Monade91
Salve a tutti,

vi scrivo stavolta perché ho sempre bisogno di leggere risposte sensate e qui sul forum ne ho sempre trovate. Mi trovo in una situazione "spinosa". Come avevo raccontato in un altro messaggio, ultimamente ho avuto un responso positivo per l'università di Bruxelles che mi ha proposto una posizione di dottorato che partirebbe dal 1 settembre di quest'anno. Intanto, la mia laurea è prevista per luglio. La tesi l'ho svolta all'estero, durante un programma erasmus, poiché era mia intenzione cercare fin da subito un'opportunità fuori e ho capito che questo mi avrebbe potuto dare molte più opportunità. Infatti così è stato: le competenze acquisite fuori, nonchè l'aggiunta dell'esperienza estera nel CV mi hanno aperto molte porte. Ho vinto 3 PhD su 5 domande che ho fatto. L'attività di tesi fuori è stata intensiva: lavoravo dalle 9 fino alle 7 di sera tutti i giorni dal lunedì al venerdì per 5 mesi. Ho dato il massimo, tanto da convincere il prof. dell'uni. estera a scrivermi una lettera di referenza.
Intanto torno in Italia, dal mio relatore italiano. Mi aveva già anticipato che a seconda dello stato di avanzamento della tesi ci sarebbe potuto essere un tempo supplementare utile al completamento lavoro/stesura, ma senza una quantificazione precisa. Diciamo che dalle sue parole sembrava che dipendesse da quanto io fossi riuscita a fare fuori. L'impressione che io ho avuto durante il nostro primo incontro non è stata questa: sul mio piano di studi la tesi vale 17 CFU (se mettiamo insieme anche il tirocinio n.b.) ma me ne sono stati convalidati 30 dalla Francia. Nonostante ciò e nonostante il prof. estero fosse contento e soddisfatto del mio lavoro, mi è stato detto che avrei dovuto aggiungere qualcosa, senza specificarne molto il motivo (è insufficiente? dobbiamo pubblicarci un articolo? perché?). L'obiettivo loro iniziare era pubblicarci qualcosa, infatti dall'inzio si sono mostrati INTERESSATI alla mia preparazione, ai miei voti (quando poi una volta che ho vinto la borsa erasmus, che cosa cambia?). Gli ho detto che il mio ultimo termine era luglio perché avevo vinto il dottorato: sono seguite informazioni su come ottenerlo anche nella mia università (anche se nessuno glielo aveva chiesto) e domande su se e come quest'università estera avesse le attrezzature necessarie per farmi fare una parte sperimentale. Tutta una preoccupazione che io non capisco, visto che questi prof. neanche li conosco bene (non sono stati miei insegnanti, sono solo referenti dello scambio). Lunedì ho il secondo incontro, ma non riesco ad essere serena: mi sembra che come primo obiettivo abbiano l'articolo e non il mio benessere o la mia realizzazione.
Non mi hanno neanche chiesto se io avessi bisogno di punti o meno (non ne ho bisogno, parto già da 110), semplicemente vogliono metterci del loro....
Ho davvero bisogno di un consiglio. Continuo a stare male durane il giorno e non so che fare, non so quale sia la soluzione migliore. Loro mi hanno assicurato che non perderò il dottorato, ma boh... Hanno stimato altri mesi di ulteriore di lavoro. E' lavoro di ricerca: se non andasse bene? è ricerca e loro non sembrano i tipi da accettare qualsiasi risultato.
Qui sono presenti dottorandi e forse anche qualche professore: avrei bisogno di un consiglio intelligente, per studiare la strategia migliore e ottenere ciò che voglio (Non perdere il PhD).

Grazie per l'ascolto

Risposte
gabriella127
"Monade91":

Due anni fa è andata un mio collega e hanno pubblicato un articolo, cercando il paper ho trovato

1. Primo nome Supervisor francese
2. Secondo nome Supervisor italiano (Tizio ) :roll:
3. Lo studente
4. Caio
5. Persona che non c'entra niente
6. Persona che non c'entra niente

A partire dal 4 si ignora completamente l'oggetto :lol: del lavoro.


Ah ah ah! :lol: Chi sa chi metteranno al posto 5 e 6 del tuo lavoro! Propongo Paperino e Topo Gigio.

Monade91
"gabriella127":


Non conosco i supervisori di Monade, può darsi pure che lasceranno solo il nome di Monade nella pubblicazione, o metteranno dodici autori che non hanno fatto niente, ma comunque sia andrà tutto bene per lei.



e' una loro prassi farlo. Due anni fa è andata un mio collega e hanno pubblicato un articolo, cercando il paper ho trovato

1. Primo nome Supervisor francese
2. Secondo nome Supervisor italiano (Tizio ) :roll:
3. Lo studente
4. Caio
5. Persona che non c'entra niente
6. Persona che non c'entra niente

A partire dal 4 si ignora completamente l'oggetto :lol: del lavoro.
Comunque il collega in questione mi disse del tempo supplementare una volta rientrato e mi disse anche che si sarebbe volto laureare a dicembre, ma per qualche ragione slittò di un mese. Dalle date delle presentazione del convegno che mi ha passato, ho visto che l'articolo è stato scritto PRIMA della laurea, pubblicato prima.

gabriella127
"anonymous_40e072":

Ribadisco anche quanto detto da gabriella; per esperienza personale (e non solo mia, è evidente) qualche co-autore salta nel carro dei vincitori e si inserisce in un articolo/lavoro tuo. Questo non significa voglia manipolarti o ricattarti. Anche perchè, si rischia a far certe cose.

Esatto iSte.
Dirò di più. Ho visto alcuni appropriarsi di lavori altrui senza nemmeno mettere il nome di chi l'aveva veramente scritto.
Una volta ho presenziato alla presentazione agli studenti, da parte di un assistente-dottore di ricerca, di un lavoro firmato da un professore (e solo da lui).
Be', il professore non ne aveva scritto nemmeno una parola, ma lo aveva scritto l'assistente. Come facevo a saperlo? Elementare Watson, me lo aveva detto candidamente il professore stesso.
Evidentemente in certi ambienti è considerato normale appropriarsi dei lavori altrui, gli manca la categoria etica del 'non rubare' . Proprio gli manca la categoria, perché il paradosso è che questo professore era anche una brava persona, molto gentile e disponibile con gli studenti.
Per fortuna non è così in tanti altri ambienti universitari, e voglio credere che siano la maggioranza.

Non conosco i supervisori di Monade, può darsi pure che lasceranno solo il nome di Monade nella pubblicazione, o metteranno dodici autori che non hanno fatto niente, ma comunque sia andrà tutto bene per lei.

Monade91
"anonymous_40e072":
L'unica cosa che importa è che tu possa intraprendere questo nuovo percorso di dottorato in serenità. Sii accondiscendente nei limiti del razionale e del possibile, comportati normalmente, e assolutamente, sopra ogni cosa, non avere reazioni emotive. Purtroppo il mondo è pieno di persone così e anche peggio, non solo l'Italia, cerca di cogliere l'occasione per riuscire a gestire situazioni difficili come questa. Se, e solamente se, si presentasse un comportamento supportato da fatti, scorretto, allora rivolgiti a qualcuno di fiducia, il rettore, o chiunque pensi ti possa dare una mano. Finisci la tesi in anticipo accondiscendendo ogni loro richiesta e ottieni conferma che il lavoro sia concluso. Non possono non farti laureare.


Io con voi mi sto un po' liberando emotivamente, ma ho intenzione di comportarmi come dici tu, in pratica essendo una persona emotiva di mio ho dovuto da sempre imparare a gestirla, tranquilli che non mi faccio prendere dalla rabbia :D
All'esterno, sono rimasta sempre tranquilla, tranne con il mio ragazzo (poverino :lol: ) e con voi un po', ho mostrato qualche preoccupazione in più.

Monade91
"gugo82":
@Monade91: Una tesi magistrale scritta in “un mesetto”???
Parmi davvero poco, in verità, per gli standard italiani di facoltà scientifiche…



Non saprei, sinceramente :roll: Dobbiamo guardarei ai crediti: per undici crediti credo sia più che sufficiente. Non credo si debba parlare di standard. Io ho fatto più esami prima di fare la tesi, la laurea non deve durare all'infinito, inoltre ci sono molte parti "discorsive" per la natura della tesi... Ha una parte numerica, ma quella parte viene descritta a parole, poi ci sono i risultati. Ovviamente per arrivare ai risultati, ci sono voluti mesi. Cioè c'è un tempo che non si racconta :lol:

gugo82
@Monade91: Una tesi magistrale scritta in “un mesetto”???
Parmi davvero poco, in verità, per gli standard italiani di facoltà scientifiche…

Monade91
Aggiungo che la cosa che mi infastidisce non è la presenza di Caio in un eventuale articolo, ma il fatto che

- non mi sia stata data nessuna scelta, pur avendo più crediti del necessario;
- se viene anche Caio, non è un incontro per lavorare sulla tesi. E' un incontro per vedere che cosa c'è di buono per pubbicarci l'articolo. Se fossimo stati solo io e Tizio, non avrei avuto questa reazione. Forse sbaglio a pensarla così?

Monade91
"j18eos":
Cara Monade, sei proprio una "endofuntore più particolare del solito";


P.S.: Soprattutto mi raccomando sulla scelta del paio di scarpe e del taglio di capelli! :-D



Di solito mi presento con i capelli in disordine e le occhiaie :lol:
Ma ricordo ancora la mia amica che si truccava il giorno di un esame importante, io non dormivo invece da due giorni :lol:

Monade91
"anonymous_40e072":


[quote="gugo82"]@Monade: Calma.
Da come hai descritto la situazione, sembra rientrare tutto nella normalità.

Perché hai queste paure?
Tranquilla: ti laurei nei tempi e parti. :wink:


In generale, sono d'accordo. E sopratutto, noi utenti, stiamo attenti. Non conosciamo bene la situazione.
Ribadisco anche quanto detto da gabriella; per esperienza personale (e non solo mia, è evidente) qualche co-autore salta nel carro dei vincitori e si inserisce in un articolo/lavoro tuo. Questo non significa voglia manipolarti o ricattarti. Anche perchè, si rischia a far certe cose.[/quote]


Questa non è la prima situazione in cui devo dimostrare razionalità e forza. Credimi se ti dico che la mia carriera universitaria è stata disastrata, ma non per questo su di loro ho sempre avuto una cattiva idea. Semplicemente sono tornata e :

1. Non sono sembrati contenti che io vada fuori... mi hanno suggerito che esiste un bando a settembre per farlo qui e in più sono seguite domande su se e come siano presenti delle attrezzature in UK, ciò fatto passare come forma di preoccupazione (io sono scettica al riguardo...);

2. Solo Caio mi ha chiesto quando mi volevo laureare e ha suggerito luglio. Ma era tutto già deciso, ovvero avrei potuto fare la tesi più mostruosa del mondo fuori loro avrebbero comunque aggiunto qualcosa, cosa che non hanno detto esplicitamente. In tutto ciò, il mio prof. della Francia voleva tenermi anche lì, nel caso riuscisse ad avere i fondi entro giugno e mandava mail a loro per sapere quando mi sarei laureata, loro sono stati sempre appunto, vaghi;

3. Durante l'incontro ho fatto solo una presentazione, che si è conclusa con Tizio che stimava dei mesi di ulteriore lavoro "per aggiungerci qualcosa", ma senza sapere se io per esempio avessi scritto la tesi o meno. Per scriverla in Francia ho impiegato un mesetto... quindi non è uguale :roll: In base a cosa ha detto due mesi? :roll:

4. Nessuna informazione su se e come mi servivano punti per il punteggio finale. Perché stiamo aggiungendo? Questa disonestà mi appunto schifa, perché se all'inzio io ero anche contenta di pubblicarci un articolo, ciò che mi infastidisce è che non mi sia stata data scelta. Forse chiedo troppo? :roll:

Vi assicuro che sono andata lì serenamente, non mi sono inventata strategie, ciò che penso è il risultato del nostro primo incontro.
Titubante mi sono recata dal mio prof "buono", volevo un consiglio. Sono entrata in ufficio e gli ho detto: "Professore sono tornata da 5 mesi in francia ma mi hanno stimato ancora del lavoro. Io sono anche disposta a farlo, ma ho paura si sfori".
Ho detto solo questa frase, nessun racconto, niente. Lui ha risposto: "non forse, sicuro, hanno qualche interesse a pubblicarci qualcosa e tenerti lì il più possibile". Insomma non è che io l'abbia convinto più di tanto per fagli credere che le cose stessero così.

j18eos
Cara Monade, sei proprio una "endofuntore più particolare del solito";

fai un bel respiro[nota]Prima inspira, e poi espira: mi raccomando! :-#[/nota], prenota il parrucchiere e l'estetista, ma anche un curatore d'immagine e uno stilista: rifatti il trucco e parrucco, un bel paio di scarpe[nota]Tacco 20 e zeppa 2.5: vai proprio sul sicuro! :wink:[/nota] e un vestito che farebbe invidia pure a Lady Gaga.

Se non sai dove andare a Milano: chiamo un paio di amiche drag queen, e mi faccio anche dire dove usano materiali ignifughi, anti-stupro, refrattari alle radiazioni, resistenti alle abrasioni e pure agli sguardi[nota]Si dice che certi "occhi" hanno effetti negativi sulle persone...[/nota].

Presentati così lunedì mattina in dipartimento, mi raccomando col sorriso a 32 denti smaglianti; puoi usare anche della ultra-vasellina, praticamente quella che se ti fotografano col flash, essa riflette il fascio di luce potenziandolo[nota]Magari abbagli qualcuno, ed incenerisci qualcun altro.[/nota].

...e lavora immaginando di essere in Francia o Bruxelles o dove ti senti meglio; segui le nuove indicazioni che ti sono state date, altrimenti presenti la tesi così come te la sei portata indietro dall'estero, e pace. ;)

P.S.: Soprattutto mi raccomando sulla scelta del paio di scarpe e del taglio di capelli! :-D

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"fmnq":
Digli che ti interessa molto, e che però devi laurearti prima possibile; il momento stesso in cui ti sei laureata, dieci secondi dopo che hai stretto la mano alla commissione, fai presente al capo di dipartimento o direttamente al rettore cosa è successo. Mettili nella merda, non avere la minima pietà e il minimo rispetto delle convenzioni dei ruoli studente-docente.

Fuggi dall'Italia, non tornare mai più e già che ci sei dai fuoco al paese con tutti i suoi abitanti, prima di partire.


Questo commento mi ha abbastanza distrutto dal ridere. Si ride ovviamente per non piangere; se da una parte sono d'accordo, mi limiterei alla prima parte. Non siamo certi che ci sia "malignità" nel loro atteggiamento e, tra le cose, riuscire a pubblicare un articolo prima di partire per il Ph.D. sarebbe cosa vantaggiosa anche per te.
Capisco bene che tutti i presentimenti vadano in una certa direzione, che certi atteggiamenti facciano schifo, ecc. ma ti suggerisco fortemente di pensare a te. L'unica cosa che importa è che tu possa intraprendere questo nuovo percorso di dottorato in serenità. Sii accondiscendente nei limiti del razionale e del possibile, comportati normalmente, e assolutamente, sopra ogni cosa, non avere reazioni emotive. Purtroppo il mondo è pieno di persone così e anche peggio, non solo l'Italia, cerca di cogliere l'occasione per riuscire a gestire situazioni difficili come questa. Se, e solamente se, si presentasse un comportamento supportato da fatti, scorretto, allora rivolgiti a qualcuno di fiducia, il rettore, o chiunque pensi ti possa dare una mano. Finisci la tesi in anticipo accondiscendendo ogni loro richiesta e ottieni conferma che il lavoro sia concluso. Non possono non farti laureare.
Una curiosità, se non è troppo chiedere, in cosa ti laurei e in che università?

EDIT:

"gugo82":
@Monade: Calma.
Da come hai descritto la situazione, sembra rientrare tutto nella normalità.

Perché hai queste paure?
Tranquilla: ti laurei nei tempi e parti. :wink:


In generale, sono d'accordo. E sopratutto, noi utenti, stiamo attenti. Non conosciamo bene la situazione.
Ribadisco anche quanto detto da gabriella; per esperienza personale (e non solo mia, è evidente) qualche co-autore salta nel carro dei vincitori e si inserisce in un articolo/lavoro tuo. Questo non significa voglia manipolarti o ricattarti. Anche perchè, si rischia a far certe cose.

gabriella127
"gugo82":
Con cazzari intendo “professori” che prendono tempo e fanno perdere tempo perché:

    [*:2na6pg2f] non leggono le tesi degli studenti,

    [/*:m:2na6pg2f]
    [*:2na6pg2f] non sanno minimamente di cosa si parli nonostante siano “esperti” (ignoranza è la parola chiave)[nota]Qui non mi riferisco a quanto accade con argomenti di ricerca avanzata, ovviamente: infatti, in tali casi chi scrive diviene il massimo esperto nell’argomento ed è ovvio che chiunque altro abbisogna di un po’ di tempo per capire quanto scritto.[/nota],

    [/*:m:2na6pg2f]
    [*:2na6pg2f] (questo è il peggiore dei casi) semplicemente stanno cercando di appropriarsi disonestamente delle idee sviluppate dal candidato in autonomia o in collaborazione con altri.[/*:m:2na6pg2f][/list:u:2na6pg2f]

    Devo dire che la prima cosa mi è capitato di sentirla raramente dalle mie parti, la seconda qualche volta non dalle mie parti, la terza mai dalle mie parti; però entrambe le ultime due le ho sentite più frequentemente dalle parti dei biologi.


E' la terza che hai detto, si vedono, si vedono, penso sia di il caso di Monade.

In certe facoltà tipo matematica non si vedono, in altre sì.
Soprattutto in facoltà dove c'è la professione, tipo medicina o giurisprudenza.
Io insegno economia in una facoltà di giurisprudenza, e cose del genere le ho viste.
Non so biologia.

Monade91
"gabriella127":
Grazie Gugo, tranquilizzala anche un po' tu, che conosci le dinamiche universitarie.
Stanno solo un po', credo, cercando di sfruttarla, ma niente che la condurrà, come teme, a perdere i dottorati all'estero.
Nei momenti di svolta della vita si hanno tanti timori, è nomale.



Hai ragione, infatti uno dei motivi per cui ho scritto qui è che mi sento non molto lucida, perché ci tengo enormemente. Sarebbe per me una tragedia. Inoltre, tra le tante cose, ho anche molti problemi economici e questa cosa la vedo non sono come liberazione da loro ma anche come la mia indipendenza, che devo assolutamente avere perché è tutta la vita che i miei arrancano per farmi studiare, è ora che io li "liberi" un po' e faccia studiare anche i miei fratelli, come è giusto che sìa

Monade91
"gugo82":
Mah… Dipende gabriella.

Può anche darsi che il supervisore “esperto” non abbia ancora letto o, pur avendolo letto, non ha ancora capito quello che Monade ha scritto.
Di cazzari ce n’è tanti, anche nell’Università, e soprattutto nei dipartimenti che si occupano di applicazioni (tipo, biologia).



Tizio credo sia un esperto della sua materia. Ha fatto dei commenti pertinenti, delle domande giuste, mentre Caio non ha proprio parlato (perché appunto, non è di sua competenza).
Sembra anche che lui mi voglia seguire, cose che poi non è avvenuta in Francia, dove dopo l'idea iniziale ho fatto tutto io, con il supervisor ci parlavo cinque minuti ogni settimana nel corridoio, mai fatto un meeting, nè niente. Non gliene fregava niente :lol: Nel commento ha scritto che i miei risultati sono buoni e che ho avuto bisogno di supervisione minima :roll: Insomma ha capito che andavo da sola e mi ha lasciato così...

gugo82
Con cazzari intendo “professori” che prendono tempo e fanno perdere tempo perché:

    [*:2j19rhv9] non leggono le tesi degli studenti,

    [/*:m:2j19rhv9]
    [*:2j19rhv9] non sanno minimamente di cosa si parli nonostante siano “esperti” (ignoranza è la parola chiave)[nota]Qui non mi riferisco a quanto accade con argomenti di ricerca avanzata, ovviamente: infatti, in tali casi chi scrive diviene il massimo esperto nell’argomento ed è ovvio che chiunque altro abbisogna di un po’ di tempo per capire quanto scritto.[/nota],

    [/*:m:2j19rhv9]
    [*:2j19rhv9] (questo è il peggiore dei casi) semplicemente stanno cercando di appropriarsi disonestamente delle idee sviluppate dal candidato in autonomia o in collaborazione con altri.[/*:m:2j19rhv9][/list:u:2j19rhv9]

    Devo dire che la prima cosa mi è capitato di sentirla raramente dalle mie parti, la seconda qualche volta non dalle mie parti, la terza mai dalle mie parti; però entrambe le ultime due le ho sentite più frequentemente dalle parti dei biologi.

gabriella127
Scusami Gugo, non ho capito che hai detto.
Che ci sono cazzari, figurati, ma che intendi?

Oddio, forse intendi 'sfruttare' in senso scientifico, No! Intendo 'sfruttare' come appropriarsi dei risultati degli altri senza capirne niente, ma farne proprie pubblicazioni.
Si chiamano anche 'ladri' di lavoro altrui.
Ne conosco e ci sono anche passata personalmente.

gugo82
Mah… Dipende gabriella.

Può anche darsi che il supervisore “esperto” non abbia ancora letto o, pur avendolo letto, non ha ancora capito quello che Monade ha scritto.
Di cazzari ce n’è tanti, anche nell’Università, e soprattutto nei dipartimenti che si occupano di applicazioni (tipo, biologia).

gabriella127
Grazie Gugo, tranquilizzala anche un po' tu, che conosci le dinamiche universitarie.
Stanno solo un po', credo, cercando di sfruttarla, ma niente che la condurrà, come teme, a perdere i dottorati all'estero.
Nei momenti di svolta della vita si hanno tanti timori, è nomale.

gugo82
@Monade: Calma.
Da come hai descritto la situazione, sembra rientrare tutto nella normalità.

Perché hai queste paure?
Tranquilla: ti laurei nei tempi e parti. :wink:

gabriella127
Tranquilla, direi di fidarti del tuo professore 'buono'.
Ti laurerai a luglio.
Il peggio che può succederti, secondo me, è che uscirà un articolo, scritto da te, ma firmato non solo da te, ma a quattro, sei, dodici o ventiquattro mani (pure da Caio che non capisce niente... ). Che te ne frega, è sempre una pubblicazione e questa gente non la vedrai più.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.