La statistica non è matematica
ragazzi poco tempo fa ho sentito parlare un professore di matematica, che diceva con fermezza e decisione: LA STATISTICA NON è MATEMATICA...
ORA io pongo a voi la domanda... secondo voi si puo affermare con certezza che la statistica non è matematica?? mi spiegate la vostra risposta sia se siete daccordo sia se non lo siete?? grazie mille.. secondo me non lo è.. perche mettere "insieme dei numeri"(si lo so c'è tutto uno studio dietro) non è matematica...
ORA io pongo a voi la domanda... secondo voi si puo affermare con certezza che la statistica non è matematica?? mi spiegate la vostra risposta sia se siete daccordo sia se non lo siete?? grazie mille.. secondo me non lo è.. perche mettere "insieme dei numeri"(si lo so c'è tutto uno studio dietro) non è matematica...
Risposte
"Desmo90":
uhm $2+2=11$ in $ZZ_3$
Non credo di aver capito. $11=2 (mod3)$
"Aliseo":
a) La statistica è una scienza, che analizza, quantitativamente e qualitativamente, un qualsiasi fenomeno soggetto a variazione (variabile aleatoria), mediante la raccolta, l’elaborazione e la sintesi dei dati. Lo scopo è duplice: sia descrivere le principali caratteristiche del fenomeno, sia dedurre le leggi che lo regolano, attraverso le quali poter giungere anche a dire come tale fenomeno possa evolversi nel futuro, analizzando le relative sue conseguenze.
b) La Matematica, invece, (riporto la definizione di Wikipedia, a mio parere la più appropriata) è quella scienza che “fa largo uso degli strumenti della logica e sviluppa le proprie conoscenze nel quadro di sistemi ipotetico-deduttivi che, a partire da definizioni rigorose e da assiomi riguardanti proprietà degli oggetti definiti (risultati da un procedimento di astrazione, come triangoli, funzioni, vettori ecc.), raggiunge nuove certezze, per mezzo delle dimostrazioni, attorno a proprietà meno intuitive degli oggetti stessi (espresse dai teoremi).”
Tutto vero ma sfugge un particolare che mi sembra centrale: la differenza sostanziale fra ragionamento deduttivo e induttivo.
L'inferenza statistica segue il secondo tipo di ragionamento in quanto ha come obiettivo quello di sfruttare i risultati ottenuti tramite lo studio di un campione per trarre conclusioni valide per l'intera popolazione. Questo è il significato di inferenza, o di metodo induttivo, così chiamato perchè da una parte (il campione) risale al tutto (la popolazione). Per fare questa operazione occorre però avere la certezza che il campione sia casuale, solo così infatti è possibile sfruttare i risultati del calcolo combinatorio e del calcolo delle probabilità, intese come le probabilità di estrarre dalla popolazione tutti i campioni teoricamente possibili. Di qui le cosiddette distribuzioni campionarie, dette anche stimatori perchè dal loro studio è possibile fare una stima del parametro riferito allo stimatore in esame. La soluzione di un problema di inferenza statistica non ha la pretesa di essere univoca, essendo basata su un ragionamento induttivo, non deduttivo come la matematica: a seconda del campione concretamente estratto otterrò stime diverse dello stesso parametro, viceversa la soluzione di un problema di matematica sarà sempre la stessa.
"Aliseo":
Ed è questo “utilizzo personale” degli strumenti matematici, che fa della Statistica una disciplina a sé, come lo è la Fisica, l’Ingegneria, ect. La statistica trova il fondamento della propria esistenza nell’utilità che fornisce, soprattutto nel dare supporto alle decisioni, tramite la trasformazione dei dati in informazioni. Detto in altre parole, la statistica è utile per prendere buone decisioni, ed è per questo motivo che viene utilizzata pressoché dappertutto ed è stata inserita nella maggior parte dei corsi universitari.
Questo vale ancor più per la ricerca operativa.
"nox89":
due piu due fa quattro.. FARA SEMPRE QUATTRO, in qualunque parte del mondo e in qualunque momento...
affermazione non del tutto veritiera
Vorrei dire due parole a tal riguardo:
a) La statistica è una scienza, che analizza, quantitativamente e qualitativamente, un qualsiasi fenomeno soggetto a variazione (variabile aleatoria), mediante la raccolta, l’elaborazione e la sintesi dei dati. Lo scopo è duplice: sia descrivere le principali caratteristiche del fenomeno, sia dedurre le leggi che lo regolano, attraverso le quali poter giungere anche a dire come tale fenomeno possa evolversi nel futuro, analizzando le relative sue conseguenze.
b) La Matematica, invece, (riporto la definizione di Wikipedia, a mio parere la più appropriata) è quella scienza che “fa largo uso degli strumenti della logica e sviluppa le proprie conoscenze nel quadro di sistemi ipotetico-deduttivi che, a partire da definizioni rigorose e da assiomi riguardanti proprietà degli oggetti definiti (risultati da un procedimento di astrazione, come triangoli, funzioni, vettori ecc.), raggiunge nuove certezze, per mezzo delle dimostrazioni, attorno a proprietà meno intuitive degli oggetti stessi (espresse dai teoremi).”
Detto questo, da Statistico, ritengo che la Statistica derivi dalla Matematica, ma non è la Matematica: mi spiego meglio. La statistica, e in questo siamo tutti d’accordo, è un ramo della Matematica Applicata, che sfrutta strumenti mutuati dall’analisi matematica, ai quali, però, viene attribuito un significato e un’utilità diversa rispetto a quanto può accadere nell’analisi matematica pura. Per esempio, la statistica sfrutta, in quasi tutte le analisi, il calcolo delle probabilità, disciplina che si basa sull’utilizzo di serie, integrali, derivate, e così via. Ma, mentre nell’analisi matematica pura, di tali strumenti si cerca di studiare, per esempio, la convergenza, o comunque proprietà analitiche, nella statistica questo non accade, in quanto si “sfrutta” lo strumento matematico solo ed esclusivamente per ottenere un dato sintetico finale, indicatore del fenomeno che si sta analizzando.
Pertanto, la Statistica deriva dalla Matematica, ma non è la Matematica, in quanto sfrutta strumenti matematici, ma li “fa propri”, utilizzandoli e interpretandoli ove ve ne sia la necessità (si consideri che non tutti gli strumenti matematici servono alle analisi statistiche … alcuni possono essere totalmente inutili).
Di qui la statistica descrittiva, inferenziale e multivariata, dove ciascuna di esse, rispettivamente, analizza la popolazione in generale, effettua verifiche di ipotesi e analizza fenomeni complessi, anche collegati tra loro (analisi fattoriale, analisi delle componenti principali, ect – queste analisi sono state condotte da statistici, non da matematici).
Ed è questo “utilizzo personale” degli strumenti matematici, che fa della Statistica una disciplina a sé, come lo è la Fisica, l’Ingegneria, ect. La statistica trova il fondamento della propria esistenza nell’utilità che fornisce, soprattutto nel dare supporto alle decisioni, tramite la trasformazione dei dati in informazioni. Detto in altre parole, la statistica è utile per prendere buone decisioni, ed è per questo motivo che viene utilizzata pressoché dappertutto ed è stata inserita nella maggior parte dei corsi universitari.
Esempio molto molto banale: tutti quanti abbiamo dei genitori (Matematica), ma non per questo siamo i nostri genitori (Statistica). Tutti quanti abbiamo ricevuto da loro consigli, suggerimenti, modi di comportarci (strumenti matematici), ma poi li “facciamo nostri” e decidiamo come, quando e perché metterli in pratica (analisi statistiche).
La matematica (Wikipedia) naturalmente è interessata alle possibili generalizzazioni e astrazioni, in relazione alle economie di pensiero e ai miglioramenti degli strumenti (in particolare degli strumenti di calcolo) che esse sono portate a realizzare.
Nessuno, comunque, nemmeno noi statistici, mette in discussione che la Matematica è la madre di tutte le scienze, senza la quale Fisica, Ingegneria, Statistica, .ect non esisterebbero.
a) La statistica è una scienza, che analizza, quantitativamente e qualitativamente, un qualsiasi fenomeno soggetto a variazione (variabile aleatoria), mediante la raccolta, l’elaborazione e la sintesi dei dati. Lo scopo è duplice: sia descrivere le principali caratteristiche del fenomeno, sia dedurre le leggi che lo regolano, attraverso le quali poter giungere anche a dire come tale fenomeno possa evolversi nel futuro, analizzando le relative sue conseguenze.
b) La Matematica, invece, (riporto la definizione di Wikipedia, a mio parere la più appropriata) è quella scienza che “fa largo uso degli strumenti della logica e sviluppa le proprie conoscenze nel quadro di sistemi ipotetico-deduttivi che, a partire da definizioni rigorose e da assiomi riguardanti proprietà degli oggetti definiti (risultati da un procedimento di astrazione, come triangoli, funzioni, vettori ecc.), raggiunge nuove certezze, per mezzo delle dimostrazioni, attorno a proprietà meno intuitive degli oggetti stessi (espresse dai teoremi).”
Detto questo, da Statistico, ritengo che la Statistica derivi dalla Matematica, ma non è la Matematica: mi spiego meglio. La statistica, e in questo siamo tutti d’accordo, è un ramo della Matematica Applicata, che sfrutta strumenti mutuati dall’analisi matematica, ai quali, però, viene attribuito un significato e un’utilità diversa rispetto a quanto può accadere nell’analisi matematica pura. Per esempio, la statistica sfrutta, in quasi tutte le analisi, il calcolo delle probabilità, disciplina che si basa sull’utilizzo di serie, integrali, derivate, e così via. Ma, mentre nell’analisi matematica pura, di tali strumenti si cerca di studiare, per esempio, la convergenza, o comunque proprietà analitiche, nella statistica questo non accade, in quanto si “sfrutta” lo strumento matematico solo ed esclusivamente per ottenere un dato sintetico finale, indicatore del fenomeno che si sta analizzando.
Pertanto, la Statistica deriva dalla Matematica, ma non è la Matematica, in quanto sfrutta strumenti matematici, ma li “fa propri”, utilizzandoli e interpretandoli ove ve ne sia la necessità (si consideri che non tutti gli strumenti matematici servono alle analisi statistiche … alcuni possono essere totalmente inutili).
Di qui la statistica descrittiva, inferenziale e multivariata, dove ciascuna di esse, rispettivamente, analizza la popolazione in generale, effettua verifiche di ipotesi e analizza fenomeni complessi, anche collegati tra loro (analisi fattoriale, analisi delle componenti principali, ect – queste analisi sono state condotte da statistici, non da matematici).
Ed è questo “utilizzo personale” degli strumenti matematici, che fa della Statistica una disciplina a sé, come lo è la Fisica, l’Ingegneria, ect. La statistica trova il fondamento della propria esistenza nell’utilità che fornisce, soprattutto nel dare supporto alle decisioni, tramite la trasformazione dei dati in informazioni. Detto in altre parole, la statistica è utile per prendere buone decisioni, ed è per questo motivo che viene utilizzata pressoché dappertutto ed è stata inserita nella maggior parte dei corsi universitari.
Esempio molto molto banale: tutti quanti abbiamo dei genitori (Matematica), ma non per questo siamo i nostri genitori (Statistica). Tutti quanti abbiamo ricevuto da loro consigli, suggerimenti, modi di comportarci (strumenti matematici), ma poi li “facciamo nostri” e decidiamo come, quando e perché metterli in pratica (analisi statistiche).
La matematica (Wikipedia) naturalmente è interessata alle possibili generalizzazioni e astrazioni, in relazione alle economie di pensiero e ai miglioramenti degli strumenti (in particolare degli strumenti di calcolo) che esse sono portate a realizzare.
Nessuno, comunque, nemmeno noi statistici, mette in discussione che la Matematica è la madre di tutte le scienze, senza la quale Fisica, Ingegneria, Statistica, .ect non esisterebbero.
"alvinlee88":
[quote="mrx88"]
due piu due fa quattro.. FARA SEMPRE QUATTRO,
$2+2=1$ in $ZZ_3$,
P.S Si fa per scherzare

uhm $2+2=11$ in $ZZ_3$

"blackbishop13":
Ehi mi hai copiato!!![]()
era mio $2_3+2_3=1$
Giuro che non ho letto tutta la discussione, quindi il tuo mi deve essere sfuggito. Chiedo venia...
"alvinlee88":
$2+2=1$ in $ZZ_3$
Ehi mi hai copiato!!

era mio $2_3+2_3=1$
"mrx88":
due piu due fa quattro.. FARA SEMPRE QUATTRO, in qualunque parte del mondo e in qualunque momento...
…
Un equazione di secondo grado ha due risultati, stop. non ci sono altri risultati.
$2+2=1$ in $ZZ_3$, quindi cambia in base al dove, e in $ZZ_(text{stagione dell anno})$ (con primavera=$1$ e cosi via) $2+2$ fa $1=0$ in primavera, $0$ in estate, $1=-2$ in autunno e $0$ in inverno.
$x^2=-7$ ha $0$ soluzioni in $RR$, $2$ soluzioni distinte in $CC$ e $4$ soluzioni distinte in $ZZ_8$.
Ganzo eh?
P.S Si fa per scherzare

Per quanto possa essere demenziale quello che sto per dire, credo che l'autore di questo topic non abbia presente la sottile ma importante differenza tra Matematica Pura e Matematica Applicata. A mio avviso, per quel poco che ho avuto modo di vedere nel corso di statistica che ho frequentato, la Statistica è un ramo applicativo della Matematica: in quanto tale usa strumenti matematici per modellare e studiare fenomeni reali.
La Geometria è Matematica Pura, tanto i punti, le rette, i piani e gli spazi esistono solo nel mondo delle idee e quelli che si usano per scarabocchiare le soluzioni dei problemi non sono i modelli di quei concetti ma l'utilizzo di quanto c'è di empirico e più prossimo a quei concetti.
Un risultato statistico pur fondantesi su teoremi e assiomi può essere smentito dalla realtà.
Un risultato geometrico fondantesi su teoremi e assiomi non sarà smetito dalla realtà, ma solo da eventuali falle teoriche.
Il tutto IMHO.
La Geometria è Matematica Pura, tanto i punti, le rette, i piani e gli spazi esistono solo nel mondo delle idee e quelli che si usano per scarabocchiare le soluzioni dei problemi non sono i modelli di quei concetti ma l'utilizzo di quanto c'è di empirico e più prossimo a quei concetti.
Un risultato statistico pur fondantesi su teoremi e assiomi può essere smentito dalla realtà.
Un risultato geometrico fondantesi su teoremi e assiomi non sarà smetito dalla realtà, ma solo da eventuali falle teoriche.
Il tutto IMHO.
"Sergio":
[quote="Gugo82"]Statistica per me è il ramo del Calcolo delle Probabilità che concerne le stime di variabili aleatorie.
Errore

A parte la statistica descrittiva, che si può studiare (e si studia) senza alcun riferimento alla probabilità, [...][/quote]
Mi vuoi far intendere che la statistica descrittiva non ha basi matematiche?
Insomma, in statistica ognuno dice ciò che più gli aggrada? (Perchè a questo si riduce il fare conti senza un teorema di base...)
Il fatto che la statistica descrittiva si studi (nelle facoltà di economia ed ingegneria, il più delle volte) senza sapere che esiste la Teoria della Probabilità non implica che essa non sia Matematica; è un po' come dire che le operazioni con le frazioni che si studiano alle medie inferiori non sono Matematica perchè gli scolari non sanno immergere un anello unitario nel campo dei quozienti...
"Sergio":
[...] la statistica inferenziale presuppone la probabilità, ma ha un oggetto diverso.
Su questa affermazione ho dei dubbi.
Più che un oggetto diverso, direi che la statistica inferenziale lavora nella direzione opposta a quella del CdP, nel senso indicato da Hodges e Lehmann in Basic Concepts of Probability And Statistics:
Probability theory proceeds from a known population to derive distributions related to a sample from the population, while statistics proceeds from the observed sample to draw conclusions about the unknown features of the population.
Insomma, "Statistica" non è i due conti che si fanno per stabilire quanto è popolare il presidente del consiglio; bensì è tutta la teoria Matematica che giustifica quei conti.
Il problema del thread (grosso, visto che sono intervenuti studenti di Matematica) è che nessuno si sia preoccupato di definire l'oggetto del contendere... Ed è evidente che il problema nasce proprio da questo fatto.
Statistica per me è il ramo del Calcolo delle Probabilità che concerne le stime di variabili aleatorie.
Ci sono assiomi, definizioni, teoremi e tutto il resto; quindi mi pare proprio Matematica.
Tra statistica teorica (praticata dai Matematici) e statistica applicata (praticata per lo più da gente che con la Matematica ha poco a che fare...) passa la stessa differenza che passa tra la Fisica Matematica e la Fisica Sperimentale.
Nessuno si sogna di dire che la Fisica Matematica non sia Matematica perchè la Fisica Sperimentale non dà risultati certi ed immutabili, no?
Quindi...
Statistica per me è il ramo del Calcolo delle Probabilità che concerne le stime di variabili aleatorie.
Ci sono assiomi, definizioni, teoremi e tutto il resto; quindi mi pare proprio Matematica.
Tra statistica teorica (praticata dai Matematici) e statistica applicata (praticata per lo più da gente che con la Matematica ha poco a che fare...) passa la stessa differenza che passa tra la Fisica Matematica e la Fisica Sperimentale.
Nessuno si sogna di dire che la Fisica Matematica non sia Matematica perchè la Fisica Sperimentale non dà risultati certi ed immutabili, no?
Quindi...
Da quanto ho capito mrx88 afferma che la statistica non sia matematica perché non porta a risultati certi e univoci. In pratica la matematica è quella scienza che produce, partendo da assiomi spesso in contrasto con la realtà, delle certezze assolute senza errore di margine. Diciamo che la matematica è una specie di mondo delle idee, in cui tutto è perfetto, mentre la statistica, così come la fisica e la chimica, che si occupa sostanzialmente del rapporto tra il nostro mondo e il mondo della matematica, non fanno parte della matematica. A parte che esistono anche dei paradossi matematici, quindi non è esattamente vero che la matematica produca solo certezze, inoltre vorrei dire che se provassimo ad applicare la matematica nella realtà non ci riusciremmo, proprio perché non è possibile costruire ad esempio enti geometrici perfetti (come già detto in precedenza). Questo serve a far capire che la matematica è sviluppata in un mondo che è più un immagine perfetta del reale. In un mondo delle idee anche la statistica sarebbe matematica, e anzi non ci sarebbe neanche il concetto di "probabilità", ma questo è un altro discorso. In pratica penso che mrx 88 affermi che siccome la matematica vive in un mondo assolutamente perfetto mentre la statistica è applicata più che altro nel nostro mondo, allora la statistica non sia matematica. Non credo sia vero, perché non è detto che siccome la matematica partendo da concetti praticamente irrealizzabili arrivi a certezze, mentre la statistica parte da concetti più pratici (oddio, a parte per quel discorso dell'equiprobabilità che non esiste, tranne forse che nei computer?), allora siano due cose diverse, anzi sostengo questo: la statistica parte da idealizzazioni della realtà, in modo da diventare matematica. Tornando poi a quel mondo, è ovvio che ritorni statistica, e la "certezza matematica" diventi "Probabilità statistica". In fondo è come dire che il teorema di pitagora vale in un triangolo rettangolo, ma che nella realtà è quasi vero, nel senso che non esistono triangoli rettangoli veri e propri. Questo però non ci fa dire che allora il teorema di pitagora non sia matematico...
"@melia":
Caro mrx88, mi dispiace dissentire con te, ma la statistica non è solo matematica, è anche matematica. Nella scelta di un campione o nell'analisi delle conseguenze di un modello c'è dentro molto di più di semplice matematica.
Inoltre pensi che la matematica del certo sia LA matematica. Questo non è vero c'è anche una larga parte della matematica che si occupa dell'incerto, per non parlare della matematica Fuzzy che è una generalizzazione del concetto di probabilità, usata anche nell'ultima generazione di elettrodomestici. Il problema principale è che la matematica dell'incerto è spesso trascurata, per cui le poche volte che viene affrontata sembra quasi non si tratti di matematica vera e propria.
che nella scelta di un campione venga usata la matematica, non vuol dire che quest'ultima(la statistica) sia matematica, o sbaglio?



La statistica si basa sullo studio di un (fenomeno) collettivo, che potrebbe essere anche un collettivo matematico. Potrei essere interessato ad esempio a sapere quanti sono i fattori primi elevati al quadrato nella scomposizione in fattori primi dei numeri naturali da 4 a n.
Caro mrx88, mi dispiace dissentire con te
, ma la statistica non è solo matematica, è anche matematica. Nella scelta di un campione o nell'analisi delle conseguenze di un modello c'è dentro molto di più di semplice matematica.
Inoltre pensi che la matematica del certo sia LA matematica. Questo non è vero c'è anche una larga parte della matematica che si occupa dell'incerto, per non parlare della matematica Fuzzy che è una generalizzazione del concetto di probabilità, usata anche nell'ultima generazione di elettrodomestici. Il problema principale è che la matematica dell'incerto è spesso trascurata, per cui le poche volte che viene affrontata sembra quasi non si tratti di matematica vera e propria.

Inoltre pensi che la matematica del certo sia LA matematica. Questo non è vero c'è anche una larga parte della matematica che si occupa dell'incerto, per non parlare della matematica Fuzzy che è una generalizzazione del concetto di probabilità, usata anche nell'ultima generazione di elettrodomestici. Il problema principale è che la matematica dell'incerto è spesso trascurata, per cui le poche volte che viene affrontata sembra quasi non si tratti di matematica vera e propria.

Rispondo a nox89 e a fu^2 blackbishop13 poi dopo rispondero ovviamente anke a Sergio 
Come prima cosa, se dovessi aver fatto confusione con la probabilita(che è matematica) chiedo scusa,
Ma tornando a noi
are da me una definizione di statistica e di matematica mi sembra un po difficile, quello che invece mi posso limitare a fare è dire quali sono secondo il mio parere, i motivi per i quali credo che la statistica non sia matematica: riporto la definizione di wikipedia:
La statistica è la scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un "collettivo". Studia i modi (descritti attraverso formule matematiche) in cui una realtà fenomenica - limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e quindi compresa.
Con il termine statistica, nel linguaggio di tutti i giorni, si indicano anche semplicemente i risultati numerici (le statistiche richiamate nei telegiornali, ad esempio: l'inflazione, il PIL etc.) di un processo di sintesi dei dati osservati.[wikipedia.it]
ora detto da me:
1)Di fronte alla matematica i risultati che si ottengono sono interpretati universalmente nello stesso modo. Di fronte alle statistiche invece assolutamente no.Ma sono del tutto opinionabili. Ora faccio un esempio molto ma molto semplice:
in una classe ci sono tre studenti che hanno la media del 6
con i seguenti voti:
marco: 6 6 6
giovanni:3 6 9
giuseppe: 10 6 2
La media se non erro è uguale per tutti ovvero 6. Come si interpretano i seguenti voti? chi si promuove? l'80% dei professori italiani in una situazione simile boccierebbe giovanni e il 10% giuseppe, il 5% boccia tutti e due, il 5% promuove tutti e tre. Ma la cosa è variabile, non è certa, Ovvero è anche probabile non da escludere che quell'80% dei professori cambierebbe idea all'improvviso e lo farebbe promosso invece che bocciato perche valuta l'impegno e l'educazione del ragazzo, quindi i risultati cambiano totalmente. Il risultato matematico invece è certo.E' su quest'ultimo punto che mi vorrei focalizzare, ovvero sulla certezza della matematica e sui risultati che non sono opinionabili. I risultati statistici sono opinionabili
2)la matematica esclude le altre ipotesi e non dice mai(almeno io mai sentito) : potrebbe, dipende, a volte, ogni tanto, ecc.. io mi riferisco se posso fare un esempio alle statistiche sulle partite, che se non sbaglio non sono probabilita, ovvero 33% vittoria 33%pareggio, 33%sconfitta, ma sono statistiche, ovvero che il milan batte una squadra di serie B le statistiche andrebbero a favore del milan, ma non è da "escludere" la vittoria del pescara. La matematica invece esclude gli altri risultati ovvero, 2+2 fa quattro.Stop non ci sono altri risultati. Un equazione di secondo grado ha due risultati, stop. non ci sono altri risultati.
quindi se qualcuno si è sentito offeso per quanto detto prima, o meglio perche io abbia scritto in modo fraintendibile, allora mi spiace, non era quello il mio intento. Ma il mio intento era di aprire una discussione riguardo la statistica come branca della matematica. Ringrazio tutti per aver partecipato a questa conversazione che a quanto pare è interessata a molti

Come prima cosa, se dovessi aver fatto confusione con la probabilita(che è matematica) chiedo scusa,
Ma tornando a noi

La statistica è la scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un "collettivo". Studia i modi (descritti attraverso formule matematiche) in cui una realtà fenomenica - limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e quindi compresa.
Con il termine statistica, nel linguaggio di tutti i giorni, si indicano anche semplicemente i risultati numerici (le statistiche richiamate nei telegiornali, ad esempio: l'inflazione, il PIL etc.) di un processo di sintesi dei dati osservati.[wikipedia.it]
ora detto da me:
1)Di fronte alla matematica i risultati che si ottengono sono interpretati universalmente nello stesso modo. Di fronte alle statistiche invece assolutamente no.Ma sono del tutto opinionabili. Ora faccio un esempio molto ma molto semplice:
in una classe ci sono tre studenti che hanno la media del 6
con i seguenti voti:
marco: 6 6 6
giovanni:3 6 9
giuseppe: 10 6 2
La media se non erro è uguale per tutti ovvero 6. Come si interpretano i seguenti voti? chi si promuove? l'80% dei professori italiani in una situazione simile boccierebbe giovanni e il 10% giuseppe, il 5% boccia tutti e due, il 5% promuove tutti e tre. Ma la cosa è variabile, non è certa, Ovvero è anche probabile non da escludere che quell'80% dei professori cambierebbe idea all'improvviso e lo farebbe promosso invece che bocciato perche valuta l'impegno e l'educazione del ragazzo, quindi i risultati cambiano totalmente. Il risultato matematico invece è certo.E' su quest'ultimo punto che mi vorrei focalizzare, ovvero sulla certezza della matematica e sui risultati che non sono opinionabili. I risultati statistici sono opinionabili
2)la matematica esclude le altre ipotesi e non dice mai(almeno io mai sentito) : potrebbe, dipende, a volte, ogni tanto, ecc.. io mi riferisco se posso fare un esempio alle statistiche sulle partite, che se non sbaglio non sono probabilita, ovvero 33% vittoria 33%pareggio, 33%sconfitta, ma sono statistiche, ovvero che il milan batte una squadra di serie B le statistiche andrebbero a favore del milan, ma non è da "escludere" la vittoria del pescara. La matematica invece esclude gli altri risultati ovvero, 2+2 fa quattro.Stop non ci sono altri risultati. Un equazione di secondo grado ha due risultati, stop. non ci sono altri risultati.
quindi se qualcuno si è sentito offeso per quanto detto prima, o meglio perche io abbia scritto in modo fraintendibile, allora mi spiace, non era quello il mio intento. Ma il mio intento era di aprire una discussione riguardo la statistica come branca della matematica. Ringrazio tutti per aver partecipato a questa conversazione che a quanto pare è interessata a molti



"fu^2":
se con statistica intendi analizzare dati e d quelli creare modelli, allora non è matematica, è un'altra scienza.
Se con statistica ti riferisci a probabilità, alla parte di teoria della misura e della trattazione formale delle variabili aleatorie, allora quella è matematica, è un sottocapitolo di appunto teoria della misura e analisi (e questa parte a statistica non la si fa con tutti i dovuti crismi secondo me... ovviamente loro sono tanto amici appliconi, iio la trovo fantastica).
completamente daccordo
se con statistica intendi analizzare dati e d quelli creare modelli, allora non è matematica, è un'altra scienza.
Se con statistica ti riferisci a probabilità, alla parte di teoria della misura e della trattazione formale delle variabili aleatorie, allora quella è matematica, è un sottocapitolo di appunto teoria della misura e analisi (e questa parte a statistica non la si fa con tutti i dovuti crismi secondo me... ovviamente loro sono tanto amici appliconi, iio la trovo fantastica
).
Se con statistica ti riferisci a probabilità, alla parte di teoria della misura e della trattazione formale delle variabili aleatorie, allora quella è matematica, è un sottocapitolo di appunto teoria della misura e analisi (e questa parte a statistica non la si fa con tutti i dovuti crismi secondo me... ovviamente loro sono tanto amici appliconi, iio la trovo fantastica

Ho capito perfettamente quale è il tuo quesito mrx88 e alla tua domanda ho già risposto nel primo post, perciò ti invito a calmarti; e tranquillo, nessuno si sente offeso per quello che hai detto sulla statistica, stai solo sollevamdo quelli che sono i tuoi giusti dubbi e io ho risposto dicendoti per quali motivi sono importanti gli studi su situazioni di incertezza. Comunque per rispondere alla domanda che hai posto si dovrebbe un attimo capire cosa si intende per matematica.
Allora mrx88 a me sembra che continui a dire che è solo la tua opinione, che magari sbagli e che tutti possono dire la loro, ma allora cerca di non interpretare a tuo modo le affermazioni degli altri, e rispondi alle critiche (per favore cerca di aiutare chi legge a capire smettendo di inserire puntini di sospensione e magari senza scrivere in maiuscolo, che come dice il nostro regolamento è molto poco gradito perchè corrisponde ad urlare).
Mi sembra che l'unico modo per risolvere la controversia sia di chiederti, secondo la tua opinione:
1. definizione di un argomento che fa parte della matematica
2. definizione di statistica.
poi il mio discorso era sul teorema di pitagora per fare un'esempio chiaro e di facile comprensione per chiunque, non so proprio cosa pensi di dimostrare riportando quella storiella sulla scoperta.
Mi sembra che l'unico modo per risolvere la controversia sia di chiederti, secondo la tua opinione:
1. definizione di un argomento che fa parte della matematica
2. definizione di statistica.
poi il mio discorso era sul teorema di pitagora per fare un'esempio chiaro e di facile comprensione per chiunque, non so proprio cosa pensi di dimostrare riportando quella storiella sulla scoperta.