Killerkommando der Mafia schlägt in Duisburg zu

wedge
Blutiges Ende einer Geburtstagsfeier: Die Killer kamen mit Schnellfeuerwaffen, sie schossen mehr als 70 Mal - sechs Italiener starben vor einer Duisburger Pizzeria, wo sie zusammen gefeiert hatten. Hintergrund: eine Mafia-Fehde, die seit Jahren in Kalabrien tobt.
http://www.spiegel.de/panorama/justiz/0 ... 68,00.html

L'ex prefetto di Reggio Calabria: "Una mattanza senza precedenti"
De Sena: "Cosche mai così feroci" Ma a Duisburg la 'ndrangheta pesa
Grasso: "Le vittime erano fuggite per evitare la faida. Novità assoluta l'esecuzione all'estero"
http://www.repubblica.it/2007/08/sezion ... atori.html

questo è per quelli che hanno fatto della formula extracomunitario=delinquente la propria ossessione permanente.
sono coloro che si meriterebbero pienamente che i tedeschi facessero altrettanto con italiani=mafiosi.

Risposte
Maxos2
Bravo, vedo che ci capiamo al volo....

Me ne compiaccio.

Per parlare devi far credere che è necessariamente la verità unica e sola e d'altra parte però nessuno accetta dei pareri estranei e autorevoli.

SnakePlinsky
La questione del tifo la riformulerei:

in un paese normale esiste l'oggettività e la parzialità

sono entrambe vitali per uno stato democratico moderno, in Italia le cose sono identificate (un po' come stato e chiesa in molti paesi mussulmani...) e dunque nessuno ha il coraggio di dire che la tale affermazione è manifestazione di un legittimo e necessario parteggiare di una fetta di società rappresentata da un partito.

Poi più in generale un problema grosso è che l'Italia è molto poco italiana, cioè non conosce se stessa, perché la cultura in italia è sempre stata in mano a pochissimi e mai bene comune, quindi siamo in ritardo pazzesco nell'educazione della nostra gente rispetto a paesi come la germania che, ad esempio, coltivano la musica, l'arte, la scienza, molto più di noi.


Che dire? Concordo in pieno.

e dunque nessuno ha il coraggio di dire che la tale affermazione è manifestazione di un legittimo e necessario parteggiare di una fetta di società rappresentata da un partito.


Ma uno "sbattezzato" capisce benissimo che in un paese non laico le posizioni "relative" sono tacciate di "relativismo"; dove la verità è Una, non esistono posizioni legittime di parte.

Maxos2
Condivido completamente gli ultimi interventi.

La questione del tifo la riformulerei:

in un paese normale esiste l'oggettività e la parzialità

sono entrambe vitali per uno stato democratico moderno, in Italia le cose sono identificate (un po' come stato e chiesa in molti paesi mussulmani...) e dunque nessuno ha il coraggio di dire che la tale affermazione è manifestazione di un legittimo e necessario parteggiare di una fetta di società rappresentata da un partito.

Poi più in generale un problema grosso è che l'Italia è molto poco italiana, cioè non conosce se stessa, perché la cultura in italia è sempre stata in mano a pochissimi e mai bene comune, quindi siamo in ritardo pazzesco nell'educazione della nostra gente rispetto a paesi come la germania che, ad esempio, coltivano la musica, l'arte, la scienza, molto più di noi.

Cheguevilla
Investimenti?
Certo, è la parola magica, ma è come convincere un bambino a prendere la medicina amara.
L'Italia, rappresenta effettivamente il bambino, vista la sua ignoranza economica.
La medicina è molto amara; nel senso che è rappresentata da una serie di interventi certamente sgradevoli nel breve periodo, ma necessari per evitare di peggiorare la situazione.
Il precedente governo ha consumato la marmellata di questa generazione e di quella successiva.
L'attuale governo ha provato debolmente ad intervenire, ma ha alcuni problemi di carattere strutturale e, in generale, scarsa capacità di comunicare agli elettori gli effettivi benefici delle necessarie ma dolorose "medicine amare".
Purtroppo, in Italia manca completamente l'ottica di lungo periodo, per via dell'ignoranza economica sopra menzionata.
In questo senso, il populismo galoppante del proprietario di tre reti private che fomentano le masse appena si sente l'odore della medicina non è molto d'aiuto per migliorare la situazione.
In particolare quando egli stesso è a capo di una fazione politica. Ma anche questa è un'anomalia tutta italiana, infatti gli stranieri sono piuttosto stupiti di ciò.
In merito agli appalti, non c'è da stupirsi di molto: fino a poco tempo fa, un ministro appaltava a se stesso la costruzione di grandi opere; più in generale, è malcostume diffuso l'assegnazione di appalti senza una regolare gara o attraverso il versamento di consuete bustarelle.
Suggerisco, a chi è interessato, la lettura di una lettera del ministro Padoa Schioppa, pubblicata oggi su Repubblica, che riflette in breve quanto espresso da me e da SnakePlinsky.

SnakePlinsky
Come si può pretendere spirito critico e neutrale se il proprietario di buona parte del network televisivo nazionale è il primo a viziare l'informazione intenzionalmente?


Questo è accaduto anche per mancanza di cultura democratica. La tentazione di demonizzare il singolo è forte, ma ricordiamoci che questo è accaduto per debolezza (la corruzzione è sintomo di debolezza e inefficenza di un'apparato burocratico: le prime frequenze il nostro amico se le fece dare dall'amico Bettino...) sia dello stato sia della società.

La mia personale opinione è che il problema dell'italia non deriva da una persona, ma è piuttosto di tipo "sistemico". La persona (anche se la sua azione può aver peggiorato le cose) è solo il sintomo di un sistema debole.

Ma quando si dicono queste cose in Italia sembra sempre un attacco personale alla destra, quando queste critiche dall'estero provengono anche dalla stessa destra. è tutto veramente paradossale. Un mio conoscente mi venne a dire un giorno che "L'economist" era comunista... cosa che si può udire solo in italia.

Ma tornando al turismo: c'è una sola soluzione, si chiama investimento. Ma in un paese dove la cifra effettiva degli appalti è a posteriori sempre maggiore di quella a preventivo, ecco che è difficile anche l'investimento pubblico. Molti ci mangiano, ma cosa più grave nessuno si lamenta. La gente non dice nulla. Questo è il fatto grave. E poi quando ci criticano dall'estero tutti a fare quadrato...

Cheguevilla
Caro SnakePlinsky hai perfettamente ragione.
Ma, finchè c'è qualcuno che cavalca la grande onda del populismo, giornali come Libero e telegiornali come il tg4 continueranno a proliferare.
Come si può pretendere spirito critico e neutrale se il proprietario di buona parte del network televisivo nazionale è il primo a viziare l'informazione intenzionalmente?
Dovreste sentire cosa dicono dell'Italia i miei colleghi stranieri...

SnakePlinsky
Non sono d'accordo sulla tua benevola opinione sulla stampa straniera. Se ci fai caso ogni volta che in Italia qualcuno fa una pisciata fuori dalla tazza subito Il New York Times, Il Financial Times, The Guardian, e altri tabloid di altri Paesi vanno all'attacco.


Il problema principale degli italiani è la mancanza di spirito critico e ragionamento neutrale. Quando un giornale straniero critica fatti, eventi circostanziati, la reazione è "si attacca l'italia". Quando si dice "in italia c'è quel dato problema" ( e ce ne sono tanti) ecco che si prende la cosa come un attacco personale. Nessuno considera le accuse specifiche. Vedo persino il tg1 che fa servizi ad hoc per offendere chi critica.

Non esiste una posizione oggettiva. Esiste invece il tifo.

Quando si viaggia un pò e si torna in Italia, non si trovano più differenze tra i giornali politici e quelli sportivi. E paradossalmenente le mancanze di stile maggiori non sono nei giornali sportivi, ma in quelli politici !!! Io mi chiedo sempre cosa penserebbe uno straniero se capisse le copertine di Libero.

La mia opinione personale è che ci sia un profondo problema culturale nel nostro paese. Il serpentone al check in o la calca nel scendere dall'aereo (questo è un esempio pratico di diloemma del prigioniero) sono solo anedotti che però dicono molto.

La questione turistica: non mi azzardo a dire "il paese più bello del mondo", ma sicuramente quello con il patrimonio artistico più vasto del mondo. Ebbene, come ha detto qualcuno, non tira come dovrebbe. Non si investe. In francia, con un patrimonio artistico minore fanno entrate maggiori. Li si investe in infrastrutture. Il mercato è rigido come il nostro, ma l'intervento statale supplisce al mercvato rigido. Da noi mercato rigido (taxi, alberghi, etc.), e intervento statale latitante.

E poi ce la prendiamo quando l'economist critica il sistema italia, tirando fuori le immagini da "perfida albione".

Ne sono sempre più convinto, il nostro problema è culturale.

wedge
sto leggendo un libro comprato per caso all'aeroporto di Edinburgo, si chiama "Ryanland - A No-frills Odyssey Across the New Europe", autore è un giornalista irlandese che s'è fatto il giro d'Europa in una sessantina di tappe con voli della Ryanair, come il titolo fa presagire. è un libro molto acuto nel descrivere le caratteristiche locali e globalizzate della New Europe. sono arrivato ai capitoli sull'Italia; indovinate quali sono i light motive delle tappe di Milano, Alghero, Roma e Venezia?
1. la bellezza della nostra architettura
2. la follia di certi prezzi (15E una birra a San Babila, taxi, eccetera)
3. l'incapacità degli Italiani di rispettare le regole nelle code agli sportelli, sul bus, in autostrada e così via. (in effetti, non vi è mai capitato di essere in un aeroporto straniero e risconoscere il desk del check in per un volo diretto in Italia solo dalla forma che assume il serpendone dei passeggeri in coda?)

Maxos2
@Cheguevilla
personalmente non conosco comuni senza una chiesa medievale, anche quelli industriali.

Comunque, il punto era che 53000 posti bed and breakfast sono molto molto pochi.

V1
"Cheguevilla":
Ma luoghi così esistono in tutte le nazioni, non vedo la stranezza.


Vediamo un po', dati del 1999 per quanto riguarda gli amici francesi

"Wikipedia":
Dati del censimento 1999, popolazione senza doppi conti.

La popolazione mediana dei comuni della Francia metropolitana è di 380 abitanti (a titolo di paragone, quella dei comuni belgi è di 11 265 abitanti, dei comuni italiani di 2 343 abitanti e spagnoli di 5 505 abitanti). La popolazione media è di 1 542 abitanti.

In Francia metropolitana, 31 927 comuni hanno meno di 2 000 abitanti (25,3% della popolazione totale), 3 764 tra 2 000 e 10 000 abitanti (25,5%), 762 tra 10 000 e 50 000 abitanti (25,3%), 102 tra 50 000 e 200 000 abitanti (14,4%), 10 più di 200 000 abitanti (8,9%). Più di 10 000 comuni non raggiungono 200 abitanti.

Il comune più popolato è Parigi (2 125 246 abitanti). Il più densamente popolato nel 1999 era Le Pré-Saint-Gervais (Seine-Saint-Denis, 23 396 ab/km²). Le stime INSEE del 2004 hanno indicato invece Levallois-Perret (Hauts-de-Seine) con 25 934 ab/km². Il comune urbano (comune con una zona di più di 2 000 abitanti con abitazioni distanti al massimo 200 metri) meno densamente popolato è Arles (Bouches-du-Rhône, 67 ab/km²).

Sei comuni totalmente devastati dopo la battaglia di Verdun del 1916 non furono mai ricostruiti e non hanno abitanti: Beaumont-en-Verdunois, Bezonvaux, Cumières-le-Mort-Homme, Fleury-devant-Douaumont, Haumont-près-Samogneux e Louvemont-Côte-du-Poivre. Sono qualificati come comuni morti per la Francia; ciascuno di essi è amministrato da un consiglio municipale di tre membri nominati dal prefetto della Mosa.

Tra gli altri comuni Rochefourchat (Drôme) ha un solo abitante, Leménil-Mitry (Meurthe-et-Moselle) e Rouvroy-Ripont (Marna) due abitanti.

Cheguevilla
Maxos, non scherziamo.
Sei mai stato in certi posti dell'entroterra o in qualche paesino industriale?
Io non ci andrei neanche se mi pagassero per farlo.
Ma luoghi così esistono in tutte le nazioni, non vedo la stranezza.

Maxos2
Sì, ma solitamente i comuni con meno di 100 abitanti hanno un grande potenziale turistico e quelli che fanno a pugni sono proprio il problema nostro, di un paese che non ha ancora capito chi è.

Cheguevilla
È vero Maxos, ma esistono comuni con meno di 100 abitanti.
Per non parlare dei comuni che con il turismo fanno a pugni.

Maxos2
53000 posti letto in bed and breakfast, cioè mediamente meno di 7 per comune?????

Dato ridicolo.

V1
Un po' di numeri sulla capacità ricettiva dell'Italia

"Wikipedia":
Riportiamo i dati emersi da uno studio dell'ISTAT condotto dal 2002 al 2005 sulla capacità ricettiva in Italia[2].

Tracciando un quadro generale, l'Italia è dotata di oltre 33.000 alberghi, dalle 5 stelle lusso a 1 stella; nel 2002, vi erano 33.411 alberghi, cresciuti in 3 anni di un centinaio di unità fino a toccare quota 33.527 nel 2005. Tali strutture, sempre al 2005, offrono 2.028.000 posti letto, distribuiti in 1.020.000 camere (con prevalenza dunque di doppie e in minor misura triple) e 1.003.000 bagni.

Oltre agli alberghi, esistono altre strutture ricettive: il villaggio turistico ed il campeggio, pensati per ricevere più ospiti in una sola struttura rispetto invece agli hotel. I villaggi e i campeggi sono 2.411, ed offrono 1.344.000 posti letto.

Si segnalano infine 11.700 strutture di agriturismo con una capacità complessiva di 140.000 letti, e 10.000 bed and breakfast (questi ultimi hanno avuto un tasso di crescita eccezionale, passando dai 4.000 del 2002 agli oltre 10.000 del 2005) con 53.000 letti.

In totale, se si aggiungono anche gli alloggi in affitto, l'Italia al 2005 dispone di 130.000 strutture ricettive e 4.350.000 posti letto.

Maxos2
Sì, ma non sull'organizzazione dello stato.

Chevtchenko
"Maxos":
Onestamente, dalla Francia abbiamo per molte cose imparato e per molte dobbiamo ancora imparare, è stato il nostro modello culturale da inizio ottocento in poi, lo stato italiano è nato ad imitazione di quello francese, vedi stato sociale, amministrazione locale e sistema giuridico.
Infatti quando si fanno i confronti non capisco mai perché si deve prendere l'Inghilterra, gli USA o la Germania.

Il nostro referente è la Francia, che ci piaccia o no.


D'accordissimo! Anche noi Italiani pero' qualcosa da insegnare l'abbiamo...

Cheguevilla
se tirasse come dovrebbe l'Italia non avrebbe la metà dei visitatori che vanno in Spagna o Francia.
Questione di numeri. Sinceramente, non conosco la validità di cifre varie sul settore turismo, ma posso assicurare che non facciamo la metà dei visitatori di Francia e Spagna.
Si, l'ostello di Genova è bello, ma ce ne sono anche altri. Prato, ad esempio.
In generale, la cultura dell'ostello in Italia non è molto diffusa.
In Austria e Germania ce ne sono a valanghe, come in Norvegia e Svezia e altri paesi nordici.
Il fatto che si preferisca la Svizzera all'Italia, non è dovuto alla presenza di resorts. Posso garantire che a Santa Margherita/Rapallo/Portofino i miliardari non mancano. Anche perchè non so quante persone possano permettersi 4000 euro a notte con prima colazione.
Per i pasti, basta aggiungere poco più di 1500 euro (bevande escluse).
Non credo sia il settore lusso a mancare in Italia.

wedge
se tirasse come dovrebbe l'Italia non avrebbe la metà dei visitatori che vanno in Spagna o Francia.

"Cheguevilla":
Io negli ostelli non mi sono trovato tanto male.


io l'unico ostello bello che ho trovato in una città italiana è quello di Genova. a Milano, Padova, Verona, Pisa fanno pietà. tra l'altro in ognuna di queste località dovrebbe essercene più di uno (Edinburgo, Bruges, Stoccolma, Cracovia, Tallinn ne hanno decine)


L'offerta per i vecchi miliardari non è scarsa.
C'è anche da dire che di vecchi miliardari non ce ne sono poi così tanti...


limitatamente al loro mercato, preferiscono i resort sulla Manica francese o i laghi svizzeri ai laghi lombardi ad esempio.
è evidente. pensa che in tutto il lago di Como, residenza di un sacco di star di Hollywood, c'è un solo albergo cinque stelle (quello famosissimo di Bellagio)

Cheguevilla
La Liguria non è affatto sottosviluppata dal punto di vista del turismo.
Semplicemente, il target è un po' elevato.
Ci sono paesi che d'estate triplicano il numero di abitanti...
in un sacco di pregevoli città mancano alberghi veramente lussuosi, e dall'altro lato mancano alberghi veramente economici
Questo in tutti i Paesi, ma è piuttosto normale: a Portofino, Rapallo e Santa Margherita abbiamo alberghi 5 stelle lusso da qualche migliaio di euro a notte, nei posti meno "chic" abbiamo alberghi anche più economici.
Non è affatto vero che in Italia il turismo non tira come dovrebbe. Anzi...
Se dici che non tira tra gli italiani, non stento a crederci: con quello che costano i viaggi "last minute", c'è una buona fetta di persone che opta per la vacanza in villaggio; però, si tratta di un tipo di vacanza totalmente diversa che l'Italia difficilmente può offrire. Te lo immagini il villaggio vacanze in una città d'arte?
Un problema grosso è quello sottolineato da Maxos: fondamentalmente, il popolo italiano è ignorante.
Provate a fingervi stranieri e fate un giro per una delle nostre città...
è quindi scarsa l'offerta per giovani o per le famiglie, che non possono permettersi i prezzi folli che hanno gli alberghi tre stelle. e altrettanto scarsa è l'offerta per i vecchi miliardari.
Io negli ostelli non mi sono trovato tanto male.
L'offerta per giovani e famiglie non è costituita principalmente da alberghi, anche se di offerte ce ne sono parecchie.
L'offerta per i vecchi miliardari non è scarsa.
C'è anche da dire che di vecchi miliardari non ce ne sono poi così tanti...

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