Ironia della sorte...
Avete presente Watson? Quello del DNA? Quello che dice che i neri sono inferiori?
"le nostre politiche sociali (a favore di quel continente) sono basate sul fatto che la loro intelligenza è la stessa della nostra, quando invece tutti i test dicono che non è così"
Beh, dall'analisi del suo DNA:
Un livello del 16 per cento dei geni di di tal genere induce a credere che l'individuo in questione abbia avuto un bisnonno che era un nero africano
http://www.repubblica.it/2007/10/sezion ... enati.html
o, in inglese:
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/u ... 022190.ece
"le nostre politiche sociali (a favore di quel continente) sono basate sul fatto che la loro intelligenza è la stessa della nostra, quando invece tutti i test dicono che non è così"
Beh, dall'analisi del suo DNA:
Un livello del 16 per cento dei geni di di tal genere induce a credere che l'individuo in questione abbia avuto un bisnonno che era un nero africano
http://www.repubblica.it/2007/10/sezion ... enati.html
o, in inglese:
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/u ... 022190.ece
Risposte
"Injava":Chi fà selezione del personale compra una risorsa, e il suo obiettivo deve essere quello di fare affari. Comprare a poco uomini che valgono molto. Chi dice "non ti compro perchè vali troppo" (anche se costi come gli altri) è un pirla, scusatemi il termine.
Non so se hai notato che il lavoro non è una merce come tutte le altre perchè è inscindibile dalla vita e dalle aspettative di una persona.
Se la banca in questione non è in grado di soddisfare le aspettative del tuo amico, l'assunzione sarà probabilmente una perdita secca: anche per le persone molto istruite, esiste sempre una parte di apprendimento specifico sul lavoro cui l'azienda deve farsi carico. Una volta che il tuo amico scopre che potrebbe guadagnare di più o avere mansioni che lo gratifichino darà le dimissioni.
Sul fatto che il "sistema Italia" non riesca a monetizzare gli investimenti in capitale umano è un problema, non della singola impresa, ma appunto del sistema. In pratica il tuo amico avrebbe dovuto trovare un'altra collocazione in una realtà più grande disposta ad investire su di lui, che sia andato all'estero non è un peccato mortale, il problema è che pochi laureati stranieri vengono qui.
Come ogni discorso su un sistema, però, sarebbe eccezionalmente lungo: bisognerebbe parlare di banche, di cultura, di imprese, di stato, di storia ecc ecc.
Nessuna merce è come le altre, ma ciò non toglie, ch a parità di capacità lavorativa, preferisco avere un ingegnere che mi fa da giardiniere piuttosto che un troglodita.
Perchè anche per fare l'operaio semplice un pò di cultura non guasta, almeno quel minimo da poter capire cos'è l'amianto o leggere le istruzioni d'uso di un diserbante dove c'è scritto "maneggiare con le adeguate protezioni per le vie respiratorie", o "non transitare sotto gli organi in movimento". Cose banali, ma spessissimo dimenticate nelle piccole medie imprese. Con le conseguenze che tutti noi sentiamo sui media (troppo poco, visto che si parla più di "terrorismo islamico", che per ora da noi non ha fatto vittime, mentre le morti sul lavoro fanno migliaia di morti all'anno, senza che nessuno ne parli finchè non succede una tragedia).
Sul fatto che il "sistema Italia" non riesca a monetizzare gli investimenti in capitale umano è un problema, non della singola impresa, ma appunto del sistema.
In parte è colpa anche delle imprese, in concorso col mondo accademico. Tuttavia nessuno sembra ancora aver capito, che nel mondo darwiniano dell'economia globale, non ci sono posti per i ritardatari. "soli i primi contano, i secondi non sono nessuno". Spero che lo si capisca abbastanza in fretta, essendo la mia lingua madre il corrotto dialetto fiorentino, ho poca voglia di vivere e ragionare in inglese.
Un saluto
grazie

Chi fà selezione del personale compra una risorsa, e il suo obiettivo deve essere quello di fare affari. Comprare a poco uomini che valgono molto. Chi dice "non ti compro perchè vali troppo" (anche se costi come gli altri) è un pirla, scusatemi il termine.
Non so se hai notato che il lavoro non è una merce come tutte le altre perchè è inscindibile dalla vita e dalle aspettative di una persona.
Se la banca in questione non è in grado di soddisfare le aspettative del tuo amico, l'assunzione sarà probabilmente una perdita secca: anche per le persone molto istruite, esiste sempre una parte di apprendimento specifico sul lavoro cui l'azienda deve farsi carico. Una volta che il tuo amico scopre che potrebbe guadagnare di più o avere mansioni che lo gratifichino darà le dimissioni.
Sul fatto che il "sistema Italia" non riesca a monetizzare gli investimenti in capitale umano è un problema, non della singola impresa, ma appunto del sistema. In pratica il tuo amico avrebbe dovuto trovare un'altra collocazione in una realtà più grande disposta ad investire su di lui, che sia andato all'estero non è un peccato mortale, il problema è che pochi laureati stranieri vengono qui.
Come ogni discorso su un sistema, però, sarebbe eccezionalmente lungo: bisognerebbe parlare di banche, di cultura, di imprese, di stato, di storia ecc ecc.
Posso chiederti che titolo di studio avesse il tuo amico? (quadriennale VO, specialistica o semplice triennale)
Semplice triennale.
"SnakePlinsky":
Dopo 4 mesi venne assunto dalla Deutsche Bank per lavorare a Londra, stipendio di inserimento 8000 € al mese. Fate voi...
Posso chiederti che titolo di studio avesse il tuo amico? (quadriennale VO, specialistica o semplice triennale)
Sembra un po’ il paradosso del mentitore: se gli africani sono più gnucchi probabilmente sparano boiate quindi Watson si sbaglia se ne deduce quindi che gli africani sono intelligenti e quindi Watson ha ragione.
non è farina del mio sacco:
viene dal sito dello UAAR
http://www.uaar.it/news/2007/12/09/jame ... -africana/
non è farina del mio sacco:
viene dal sito dello UAAR
http://www.uaar.it/news/2007/12/09/jame ... -africana/
"Fioravante Patrone":
Avete presente Watson? Quello del DNA? Quello che dice che i neri sono inferiori?
"le nostre politiche sociali (a favore di quel continente) sono basate sul fatto che la loro intelligenza è la stessa della nostra, quando invece tutti i test dicono che non è così"
Beh, dall'analisi del suo DNA:
Un livello del 16 per cento dei geni di di tal genere induce a credere che l'individuo in questione abbia avuto un bisnonno che era un nero africano
http://www.repubblica.it/2007/10/sezion ... enati.html
o, in inglese:
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/u ... 022190.ece
Suvvia Fioravante è una provocazione questa!
Ma che c'entra, magari era sovraqualificato per le posizioni che poteva offrire in quel momento la banca, se uno chef internazionale si presenta da McDonald difficilmente lo assumerano.
Io sinceramente stà storia della sovraqualificazione non la capisco. Io quando compro qualcosa a 1000 che ne vale 8000 sento di aver fatto un affare. è la base dell'imprenditoria: comprare a poco e vendere a tanto.
Chi fà selezione del personale compra una risorsa, e il suo obiettivo deve essere quello di fare affari. Comprare a poco uomini che valgono molto. Chi dice "non ti compro perchè vali troppo" (anche se costi come gli altri) è un pirla, scusatemi il termine.
L'esempio del mc donald è errato, poichè si tratta di una produzione di tipo industriale, dove per l'operaio semplice servono poche qualificazioni, serve resistenza alla fatica. Comunque io lo chef lo assumerei lo stesso, dà sicuramente al locale più valore aggiunto di un coatto di periferia (e uno chef internazionale è abituato a ritmi di lavoro che un dipendente mcdonald se li sogna).
Alla fine chi ci perde? La banca che non l'ha assunto, e l'italia che si è fatta sfuggire un giovane promettente dopo aver pagato il costo della sua istruzione. Contenti noi...
"Injava":Sarà un caso che in Italia servano solo impiegati per il McDonalds mentre all'estero ci sia un grande bisogno di cuochi specializzati?La funzione risorse umane dovrebbe essere una delle risorse più formate e scientifiche, mntre spesso così non è (nel belpaese non ne parliamo). A questo proposito mi piace sempre ricordare un conoscente, neolaureato alla Bocconi, che mandò il suo CV ad una media Banca "provinciale" italiana e non venne nemmeno richiamato. (stipendio di inserimento circa 1000€). Dopo 4 mesi venne assunto dalla Deutsche Bank per lavorare a Londra, stipendio di inserimento 8000 € al mese. Fate voi...
Ma che c'entra, magari era sovraqualificato per le posizioni che poteva offrire in quel momento la banca, se uno chef internazionale si presenta da McDonald difficilmente lo assumerano.
Mi sembra un'analisi un po' tropo restrittiva...
La funzione risorse umane dovrebbe essere una delle risorse più formate e scientifiche, mntre spesso così non è (nel belpaese non ne parliamo). A questo proposito mi piace sempre ricordare un conoscente, neolaureato alla Bocconi, che mandò il suo CV ad una media Banca "provinciale" italiana e non venne nemmeno richiamato. (stipendio di inserimento circa 1000€). Dopo 4 mesi venne assunto dalla Deutsche Bank per lavorare a Londra, stipendio di inserimento 8000 € al mese. Fate voi...
Ma che c'entra, magari era sovraqualificato per le posizioni che poteva offrire in quel momento la banca, se uno chef internazionale si presenta da McDonald difficilmente lo assumerano.
Capisco benissimo, il metodo avrà sicuramente una logica (la prima fra tutte che pr ora funziona).
Pensa che negli USA c'è una banca che manda subito a casa chi si presenta al colloquio di selezione con la cravatta rossa (è un colore che possono usare solo qulli che stanno ad un certo livello). Guadagnerà sicuramente, tuttavia non penso abbia le performance annuali di DE Shaw (http://www.deshaw.com/Culture.html).
Teoricamente, dal punto di vista economico è un costo scartare tutti quelli che hanno caratteristiche "freak".
La funzione risorse umane dovrebbe essere una delle risorse più formate e scientifiche, mntre spesso così non è (nel belpaese non ne parliamo). A questo proposito mi piace sempre ricordare un conoscente, neolaureato alla Bocconi, che mandò il suo CV ad una media Banca "provinciale" italiana e non venne nemmeno richiamato. (stipendio di inserimento circa 1000€). Dopo 4 mesi venne assunto dalla Deutsche Bank per lavorare a Londra, stipendio di inserimento 8000 € al mese. Fate voi...
Pensa che negli USA c'è una banca che manda subito a casa chi si presenta al colloquio di selezione con la cravatta rossa (è un colore che possono usare solo qulli che stanno ad un certo livello). Guadagnerà sicuramente, tuttavia non penso abbia le performance annuali di DE Shaw (http://www.deshaw.com/Culture.html).
Teoricamente, dal punto di vista economico è un costo scartare tutti quelli che hanno caratteristiche "freak".
La funzione risorse umane dovrebbe essere una delle risorse più formate e scientifiche, mntre spesso così non è (nel belpaese non ne parliamo). A questo proposito mi piace sempre ricordare un conoscente, neolaureato alla Bocconi, che mandò il suo CV ad una media Banca "provinciale" italiana e non venne nemmeno richiamato. (stipendio di inserimento circa 1000€). Dopo 4 mesi venne assunto dalla Deutsche Bank per lavorare a Londra, stipendio di inserimento 8000 € al mese. Fate voi...
@SnakePlinsky: ci hai preso al 50%.
Volevo proprio dire che dipende l'intera carriera, spesso (ai livelli medio bassi) viene data più importanza a questi test piuttosto che agli "appraisal".
La dimensione della compagnia per cui lavoro è enorme ma, nonostante i 110.000 impiegati, è un'impresa ad altissimo fattore di capitale immobilizzato (gli ultimi dati disponibili, ottobre 2007, dicono 60 miliardi di dollari).
La compagnia ha infatti centinaia di navi in piena proprietà (mi pare circa 550 possedute direttamente), diverse delle quali sono le più all'avanguardia al mondo, più almeno altrettante in chartering a lungo termine.
Ha una piena integrazione verticale, che comprende praticamente tutta la filiera produttiva: cantieri navali, cantieri di costruzione di container, stazioni estrattive petrolifere e minerarie, terminal portuali, compagnie di logistica, produzione interna di software.
Il business ormai è maturo, nel senso che, nonostante la compagnia sia la prima al mondo, i margini su cui si lavora sono ormai ridotti, nonostante la forte concentrazione del mercato, tuttavia la crescita è molto elevata, spinta soprattutto dalle esportazioni del Far East.
I volumi contano eccome, si stanno producendo navi sempre più grandi (si narra di progetti di navi oltre i 15000 TEU pieni, anche se le stime di carico delle navi sono univoche, la nostra compagnia tende a sottostimare la capacità di carico delle navi, per ragioni principalmente di sicurezza), oltre a terminal con banchine sempre più grandi; basti pensare al porto di Singapore ed il suo "porto satellite" (mi viene da ridere a pensarci) Tanjung Pelepas.
Sui margini di sviluppo, basti pensare questo: le nuove navi prodotte vengono verniciate con una speciale vernice al silicone che riduce l'attrito; questo espediente consente di risparmiare circa 1200 tonnellate di carburante all'anno (per nave).
Volevo proprio dire che dipende l'intera carriera, spesso (ai livelli medio bassi) viene data più importanza a questi test piuttosto che agli "appraisal".
La dimensione della compagnia per cui lavoro è enorme ma, nonostante i 110.000 impiegati, è un'impresa ad altissimo fattore di capitale immobilizzato (gli ultimi dati disponibili, ottobre 2007, dicono 60 miliardi di dollari).
La compagnia ha infatti centinaia di navi in piena proprietà (mi pare circa 550 possedute direttamente), diverse delle quali sono le più all'avanguardia al mondo, più almeno altrettante in chartering a lungo termine.
Ha una piena integrazione verticale, che comprende praticamente tutta la filiera produttiva: cantieri navali, cantieri di costruzione di container, stazioni estrattive petrolifere e minerarie, terminal portuali, compagnie di logistica, produzione interna di software.
Il business ormai è maturo, nel senso che, nonostante la compagnia sia la prima al mondo, i margini su cui si lavora sono ormai ridotti, nonostante la forte concentrazione del mercato, tuttavia la crescita è molto elevata, spinta soprattutto dalle esportazioni del Far East.
I volumi contano eccome, si stanno producendo navi sempre più grandi (si narra di progetti di navi oltre i 15000 TEU pieni, anche se le stime di carico delle navi sono univoche, la nostra compagnia tende a sottostimare la capacità di carico delle navi, per ragioni principalmente di sicurezza), oltre a terminal con banchine sempre più grandi; basti pensare al porto di Singapore ed il suo "porto satellite" (mi viene da ridere a pensarci) Tanjung Pelepas.
Sui margini di sviluppo, basti pensare questo: le nuove navi prodotte vengono verniciate con una speciale vernice al silicone che riduce l'attrito; questo espediente consente di risparmiare circa 1200 tonnellate di carburante all'anno (per nave).
L'impresa per cui lavoro conta circa 110.000 impiegati sparsi nel mondo ed il test a cui veniamo sottoposti è identico ovunque.
Per quanto riguarda il test psicoattitudinale, si tratta di un foglio contenente più di un centinaio di aggettivi.
Prima viene chiesto di evidenziare, leggendo rapidamente il foglio, in tempo molto breve, le qualità che tu ritieni importanti sul lavoro.
Viene poi fornito un secondo foglio identico al primo, su cui viene chiesto di evidenziare, con le stesse modalità, le qualità che pensi che gli altri si aspettino da te sul lavoro.
Incrociando i risultati, delineano il profilo personale. Le caratteristiche misurate sono l'ambizione, l'estroversione, il senso di urgenza e il livello di attenzione al dettaglio.
Invece, il test di intelligenza consiste in 50 domande a cui rispondere in 12 minuti.
Le domande sono di tipo logico, alcuni sono problemini matematici, in altri casi c'è da trovare la figura che completa la serie e così via.
I risultati di questi test sono molto importanti per la carriera e, che piaccia o no, contano per la compagnia molto ma molto di più di un'eventuale laurea o dottorato o simili.
@Cheguevilla
Siccome è una grande impresa è di conseguenza strutturata burocraticamente. Comunque penso che tu volessi dire che qui test sono importanti per l'inserimento, per la carriera spero il giudizio si basi sulle capacità dimostrate sul campo.
Dal modo di selezione delle risorse umane si capisce anche il tipo di business: l'impresa dove lavori deve essere ad un ciclo di vita maturo, in un settore a margini non molto ampi dove contano i volumi. Forse un assicurazione.... mi dirai se c'ho preso

Ho fatto il test suggerito da SnakePlinsky e devo ammettere che l'ho trovato simpatico. Diverso dagli altri che avevo fatto, piuttosto deprimenti e noiosi.
Mi sono divertito a pensare alle varie possibili logiche di ogni quadrato, cioè a quali funzioni corrispondevano dei simboli ecc...Ho fatto 122 ieri e 130 oggi, quindi sono diventato genio durante la notte?
@alvinlee88 Ho provato a rifarlo anch'io ieri sera, 120

Ho fatto il test suggerito da SnakePlinsky e devo ammettere che l'ho trovato simpatico. Diverso dagli altri che avevo fatto, piuttosto deprimenti e noiosi.
Mi sono divertito a pensare alle varie possibili logiche di ogni quadrato, cioè a quali funzioni corrispondevano dei simboli ecc...Ho fatto 122 ieri e 130 oggi, quindi sono diventato genio durante la notte?
Restano comunque solo dei test...
p.s. che triste la storia di cheguevilla sul fatto che un test di 12 minuti vale di più di una laurea e un dottorato...
Mi sono divertito a pensare alle varie possibili logiche di ogni quadrato, cioè a quali funzioni corrispondevano dei simboli ecc...Ho fatto 122 ieri e 130 oggi, quindi sono diventato genio durante la notte?

Restano comunque solo dei test...
p.s. che triste la storia di cheguevilla sul fatto che un test di 12 minuti vale di più di una laurea e un dottorato...
"wedge":
"ma davvero è una dichiarazione di Watson? credevo fosse Storace ad aver parlato"
Prima o poi lo stende con un colpo di Ju Jitsu

L'impresa per cui lavoro conta circa 110.000 impiegati sparsi nel mondo ed il test a cui veniamo sottoposti è identico ovunque.
Per quanto riguarda il test psicoattitudinale, si tratta di un foglio contenente più di un centinaio di aggettivi.
Prima viene chiesto di evidenziare, leggendo rapidamente il foglio, in tempo molto breve, le qualità che tu ritieni importanti sul lavoro.
Viene poi fornito un secondo foglio identico al primo, su cui viene chiesto di evidenziare, con le stesse modalità, le qualità che pensi che gli altri si aspettino da te sul lavoro.
Incrociando i risultati, delineano il profilo personale. Le caratteristiche misurate sono l'ambizione, l'estroversione, il senso di urgenza e il livello di attenzione al dettaglio.
Invece, il test di intelligenza consiste in 50 domande a cui rispondere in 12 minuti.
Le domande sono di tipo logico, alcuni sono problemini matematici, in altri casi c'è da trovare la figura che completa la serie e così via.
I risultati di questi test sono molto importanti per la carriera e, che piaccia o no, contano per la compagnia molto ma molto di più di un'eventuale laurea o dottorato o simili.
Per quanto riguarda il test psicoattitudinale, si tratta di un foglio contenente più di un centinaio di aggettivi.
Prima viene chiesto di evidenziare, leggendo rapidamente il foglio, in tempo molto breve, le qualità che tu ritieni importanti sul lavoro.
Viene poi fornito un secondo foglio identico al primo, su cui viene chiesto di evidenziare, con le stesse modalità, le qualità che pensi che gli altri si aspettino da te sul lavoro.
Incrociando i risultati, delineano il profilo personale. Le caratteristiche misurate sono l'ambizione, l'estroversione, il senso di urgenza e il livello di attenzione al dettaglio.
Invece, il test di intelligenza consiste in 50 domande a cui rispondere in 12 minuti.
Le domande sono di tipo logico, alcuni sono problemini matematici, in altri casi c'è da trovare la figura che completa la serie e così via.
I risultati di questi test sono molto importanti per la carriera e, che piaccia o no, contano per la compagnia molto ma molto di più di un'eventuale laurea o dottorato o simili.
Complimenti anche agli Australiani...
Da notare discrmiminante "equatore" : tutti quelli sotto l'equatore hanno iq più basso.
In effetti mi chiedo come sia stata effettuata la ricerca.
Sulla prestanza fisica non è così semplice: a parte i 100 e 200 metri dove alcune "razze negroidi" hanno un vantaggio innato per la maggior presenza di fibre muscolari bianche, negli altri sport non ci sono differenze marcate: nei 1000 metri per esempio c'è più omogeneità "razziale". La presenza di atleti di colore in diversi sport è dovuta a fattori sociali più che culturali: basti pensare a Tiger Wood e Hamilton. Per esempio se nel pugilato vediamo tanti neri il motivo è lo stesso, sociale. Ricordo che le classi che formavano i campioni nel pugilato negli USA sono state nel tempo irlandesi, ebrei, polacchi, italiani, afroamericani e ora i "latinos". Quindi il discorso è prettamente sociale, più che di superiorità in termini di "prestanza".
Io non sono mai riuscito a finire un test IQ, mi sono sempre scassato le .... prima.
Quello che ho fatto e postato è divertente, provare per credere.
Nell'impresa dove lavoro io, fanno fare due test di intelligenza e uno psicoattitudinale prima del colloquio.
Piaccia o no, la compagnia dà un'importanza enorme a questi test
Ovviamente con un test ci si può rendere conto se uno è "tardo" o no, ma anche con un colloquio si riesce a fare lo stesso.
Oltretutto ai test come dice Cmax, ci si può allenare, anche a quelli attitudinali. E l'allenamento è un tipico fattore non innato. Comunque da quello che ho visto io questi test servono solo come giustificazione per dire "ci dispiace, non sei quello che cercavamo" più che metodo valutativo.
Col test si delega a qualcun altro il momento decisionale, è un tipico strumento di organizzazzioni burocratiche dove nessuno si vuole assumere le responsabilità delle scelte.
Se uno poi risulta essere scadente, il direttore "risorse umane" può sempre dire "è colpa del test", mentre se era lui a selezionare direttamente non può che assumersi le sue responsabilità.
L'unica utilità è quella di una prima scrematura generale, dargli ulteriore peso per me è una emerita caz..... . Ma è un'opinione strettamente personale.
In un test che ho fatto tempo addietro c'era una domanda tipo "senti delle voci che gli altri non riescono a udire?"







La discussione sulla correlazione tra IQ e razza risale a decenni fa, se ben ricordo ebbe una certa risonanza la diatriba tra Eysenck e Kamin. Chiunque li abbia fatti, ha potuto verificare come un adeguato allenamento può aumentare il punteggio in media del 20%, ed in taluni casi perfino del 40%. È evidente che esiste una correlazione stretta tra ambiente sociale e culturale e IQ, ma, che io sappia, nessuno è riuscito a filtrarne in modo attendibile una correlazione con la razza, che resta tutta da dimostrare.
Nell'impresa dove lavoro io, fanno fare due test di intelligenza e uno psicoattitudinale prima del colloquio.
Piaccia o no, la compagnia dà un'importanza enorme a questi test (anche maggiore del rendimento effettivo).
A parte questo, concordo con SnakePlinsky per quanto riguarda la correlazione tra il test e le attitudini di carattere culturale.
A quanto ricordi, australiani, americani ed europei hanno la stessa origine.
Piaccia o no, la compagnia dà un'importanza enorme a questi test (anche maggiore del rendimento effettivo).
A parte questo, concordo con SnakePlinsky per quanto riguarda la correlazione tra il test e le attitudini di carattere culturale.
A quanto ricordi, australiani, americani ed europei hanno la stessa origine.
Io non sono mai riuscito a finire un test IQ, mi sono sempre scassato le .... prima.