Ingegneri matematici o viceversa
Non so se questa sia la sezione adatta, ma visto che c'è scritto storia della matematica...
In ogni caso, quali ingegneri hanno dato i maggiori contributi allo sviluppo della matematica, oltre a Cauchy e Fourier?
In ogni caso, quali ingegneri hanno dato i maggiori contributi allo sviluppo della matematica, oltre a Cauchy e Fourier?
Risposte
Credo che la Matematica (il piacere di conoscere) sia il linguaggio della Fisica (Natura). Immaginate se, per spiegare un fenomeno, si scrivessero intere pagine di quaderno, sarebbe troppo dispersivo; invece l'aver creato una simbologia che tutti possono condividere consente di dire "moltissimo" con pochi segni. Che poi l'uso di questo linguaggio abbia dato sviluppi indipendenti, beh è merito della potenza di Dio.
Beh... se proprio vogliamo essere pignoli, direi che uno dei grandi "ingegneri" matematici fu senza dubbio Archimede. Però, a pensarci bene, l'ingegneria è un campo relativamente "sterile" di matematici, benché ha sollevato e continua a sollevare moltissimi problemi che dilettano notevolmente i matematici di oggi!
Un campo molto più fecondo di matematici è senza dubbio la fisica, ma anche la finanza, soprattutto in questi ultimi tempi, sta avendo una svolta matematica inaspettata.

"Benny":
Non so se questa sia la sezione adatta, ma visto che c'è scritto storia della matematica...
In ogni caso, quali ingegneri hanno dato i maggiori contributi allo sviluppo della matematica, oltre a Cauchy e Fourier?
Molti ingegneri hanno dovuto crearsi da sé una matematica adatta ai loro scopi di ricerca.
Oliver Heaviside, Rudolf Kalman, Claude Shannon per esempio.
La stessa cosa vale per i fisici, come Paul Dirac (ingegnere anche lui), e per i chimici, come Ilya Prigogine.
D'accordissimo col fatto che frammentare la cultura e specializzarsi altamente è conveniente se e solo se la cultura generale è comunque di alto livello. Altrimenti, anche se è un po' banale da dire, ognuno saprà tutto di niente.
Ingegneri che facevano matematica non me ne vengono in mente, ma senza dubbio il più grande contribuente non matematico è stato Fermat, no?
Ingegneri che facevano matematica non me ne vengono in mente, ma senza dubbio il più grande contribuente non matematico è stato Fermat, no?
OT
Bellissima, è in bella vista su un poster in camera mia!
/OT
"turtle87":
Per finire, la frase di Einstein che è capace di darmi conforto quando le cose non vanno bene:
"La fantasia è più importante della conoscenza".
Bellissima, è in bella vista su un poster in camera mia!
/OT
Basti pensare a come i matematici di oggi si specializzino in determinati ambiti e la loro ricerca non ricopra più la globalità di questa scienza.
Tutto segue l'inevitabile "sistematicizzazione" del sapere, che, producendo, è vero, progressi forse maggiori per certi versi, chissà quanta originalità e quante idee è capace di reprime inconsapevolmente.
Il sapere prima era a mio avviso molto più inserito nella società rispetto a quanto lo sia ora. Espressione paradossale, se si pensa che prima le persone analfabete erano la maggioranza, anche fino a quando vissero personaggi come Leibniz o Pascal, mi vengono in mente questi. Tuttavia io penso che prima, chi si dedicava al sapere, molto banalmente lo faceva considerando un presupposto più universalistico, e come tale più originale, più inebriante dal punto di vista "umano", oltre che "conoscitivo". C'era una comunicazione tra i vari campi che oggi penso non ci sia.
E' un'analisi superficiale la mia; oggi, dal mio basso piedistallo, vedo l'intellettuale come una persona che ha paura di parlare con competenza di campi che non richiedano una certa professionalità. Quasi come se il dialogo culturale, oggi, fosse un semplice "monologo", un qualcosa che lungi dall'arricchire, semmai impoverisca, un "mettere fuori conoscenze" senza "mettere dentro niente".
Per finire, la frase di Einstein che è capace di darmi conforto quando le cose non vanno bene:
"La fantasia è più importante della conoscenza".
Bisogna dire che, mentre una volta era possibile per una persona dedicarsi a studi di alto livello in vari ambiti scientifici, oggi è veramente difficile essere al top in più campi al punto da creare qualcosa di innovativo. Basti pensare a come i matematici di oggi si specializzino in determinati ambiti e la loro ricerca non ricopra più la globalità di questa scienza.
Hai ragione nel dire che non tengo conto dell'ultimo secolo, però devifi tenere in considerazione che molte scoperte matematica sono state fatte prima dell 20° sec.
Erdos amava solo i numeri. Ci sono persone che si occupano di tante cose, come altre molto specializzate. Entrambi sono stati capaci di lasciare una traccia nella matematica, dire che tutti i grandi erano anche filosofi, fisici, letterati... non tiene conto, per lo meno, dell'ultimo secolo.
Bella domanda. C?è da tenere in considerazione una cosa : tutti coloro che hanno dato grandi contributi alla matematica erano allo stesso tempo dei filosofi , dei fisici , dei letterati, insomma persone che amavano il sapere. Basti pensare a Newton, Leibniz,
Galileo, Russell e tanti altri.
Galileo, Russell e tanti altri.