In america hanno inventato il puzzometro
quando ho letto sta cazzata, mi sono kiesto quale fosse l'unità di misura e la definizione operativa della grandezza "odore".
ho pensato: la puzza allontana, il profumo avvicina.
allora, per misurare l'odore di un oggetto, penso sia sufficiente kiedere ad un individuo sano di annusare tale oggetto e di misurare la distanza raggiunta stabilmente tra tale individuo e l'oggetto dopo l'inalazione.
ad una distanza infinita, l'oggetto dovrebbe dirsi infinitamente puzzolente,
se l'individuo si pone alla stessa distanza dall'oggetto alla quale era prima dell'inalazione, l'odore è nullo,
ad una distanza zero, l'oggetto è infinitamente profumato.
una funzione tra l'odore P (positivo se profumo, negativo se puzza) e la distanza osservatore-oggetto d che soddisfi i suddetti requisiti è:
P(d) = - log (d/d0), con d0 distanza dell'osservatore dall'oggetto prima dell'osservazione.
se la base del logaritmo è 5, l'unità di misura dell'odore è lo... CHANEL!!!!
ho pensato: la puzza allontana, il profumo avvicina.
allora, per misurare l'odore di un oggetto, penso sia sufficiente kiedere ad un individuo sano di annusare tale oggetto e di misurare la distanza raggiunta stabilmente tra tale individuo e l'oggetto dopo l'inalazione.
ad una distanza infinita, l'oggetto dovrebbe dirsi infinitamente puzzolente,
se l'individuo si pone alla stessa distanza dall'oggetto alla quale era prima dell'inalazione, l'odore è nullo,
ad una distanza zero, l'oggetto è infinitamente profumato.
una funzione tra l'odore P (positivo se profumo, negativo se puzza) e la distanza osservatore-oggetto d che soddisfi i suddetti requisiti è:
P(d) = - log (d/d0), con d0 distanza dell'osservatore dall'oggetto prima dell'osservazione.
se la base del logaritmo è 5, l'unità di misura dell'odore è lo... CHANEL!!!!





Risposte
Scusate se mi intrufolo in questo puzzo
, ma pensavo una cosa: la puzza non è uguale per tutti, ciò che puzza per te, per me potrebbe essere invece gradevole; esempio tratto dalla mia esperienza di ieri sera a cena al ristorante: mangiavo antipasti di pesce, coccioli, gamberi, seppioline e polipo alla Luciana (lo so, state sbavando) e mio figlio si è allontanato perchè per la puzza non riusciva a mangiarsi le sue crocchette!!!!!!!!!!


x desko: quella ke ho tentato di definire è la GRADEVOLEZZA dell'odore, forse quella ke tu kiami intensità.
per quanto riguarda la diffusione, la distanza d0 dell'osservatore prima di inalare è una distanza di "equilibrio", la minima da mantenere dall'oggetto senza che se ne senta l'odore: la ribattezzo "distanza di massima diffussione". dunque, la quantità di molecole presente al di fuori della sfera centrata nell'oggetto odorante e di raggio d0 è trascurabile.
Tale massima diffusione, essendo un concetto chimico, la posso misurare come concentrazione media delle molecole odoranti nella sfera di raggio d0 centrata nell'oggetto:
Dmax=N(d0)/(4/3)pi*d0^3 [mol/m^3], detta DIFFUSIONE MASSIMA NOMINALE
con N numero delle moli di sostanza contenute nella sfera di raggio d0 centrata nell'oggetto.
Posso allora definire la DIFFUSIONE a distanza generica d:
D(d)=N(d)/(4/3)pi*d^3 [mol/m^3],
e la diffusione relativa delta in un generico punto d, come rapporto tra la diffusione a tale distanza e quella massima nominale:
delta(d)= D(d)/Dmax, numero puro pari a uno proprio quando d=d0.
posso definire la diffusione marginale dm=dD/dd, ke ha senso se è una funzione decrescente positiva che tende a infinito per d-->0 e che tende a zero per d che va a infinito, inoltre dm(d0) dev'essere piccolissima, trascurabile, dell'ordine di 10^-6 [mol/m^4].
per legare l'intensità e la diffusione, posso ottenere una DIFFUSIONE QUALITATIVA moltiplicando l'intensità (gradevolezza) per la diffusione: Dq=P*D [mol*chanel/m^3]
x eugenio: certo, la sonda potrebbe fare l'inventario delle molecole presenti in un campione infinitesimo di aria, e sommare la "puzzolenza" di tutte le molecole, ke, purtroppo, va misurata a priori per ogni specie chimica (immagino la puzzolenza attribuita al bromo: -100 Megachanel, utilizzando la mia definizione operativa!)
per quanto riguarda la diffusione, la distanza d0 dell'osservatore prima di inalare è una distanza di "equilibrio", la minima da mantenere dall'oggetto senza che se ne senta l'odore: la ribattezzo "distanza di massima diffussione". dunque, la quantità di molecole presente al di fuori della sfera centrata nell'oggetto odorante e di raggio d0 è trascurabile.
Tale massima diffusione, essendo un concetto chimico, la posso misurare come concentrazione media delle molecole odoranti nella sfera di raggio d0 centrata nell'oggetto:
Dmax=N(d0)/(4/3)pi*d0^3 [mol/m^3], detta DIFFUSIONE MASSIMA NOMINALE
con N numero delle moli di sostanza contenute nella sfera di raggio d0 centrata nell'oggetto.
Posso allora definire la DIFFUSIONE a distanza generica d:
D(d)=N(d)/(4/3)pi*d^3 [mol/m^3],
e la diffusione relativa delta in un generico punto d, come rapporto tra la diffusione a tale distanza e quella massima nominale:
delta(d)= D(d)/Dmax, numero puro pari a uno proprio quando d=d0.
posso definire la diffusione marginale dm=dD/dd, ke ha senso se è una funzione decrescente positiva che tende a infinito per d-->0 e che tende a zero per d che va a infinito, inoltre dm(d0) dev'essere piccolissima, trascurabile, dell'ordine di 10^-6 [mol/m^4].
per legare l'intensità e la diffusione, posso ottenere una DIFFUSIONE QUALITATIVA moltiplicando l'intensità (gradevolezza) per la diffusione: Dq=P*D [mol*chanel/m^3]
x eugenio: certo, la sonda potrebbe fare l'inventario delle molecole presenti in un campione infinitesimo di aria, e sommare la "puzzolenza" di tutte le molecole, ke, purtroppo, va misurata a priori per ogni specie chimica (immagino la puzzolenza attribuita al bromo: -100 Megachanel, utilizzando la mia definizione operativa!)
Beh, possiamo dire che l'intesita' della puzza calcolate sia da considerare esclusivamente nel punto della sonda.
Tipo come i rilevatori del gas domestici.
Tipo come i rilevatori del gas domestici.
Credo che un solo parametro non basti per descrivere la puzza; io ne poporrei almeno 2.
Uno è l'intensità e l'altro è la diffuzione.
Una puzza può essere insopportabile a distanze ravvicinate ed innocua poco più in là, oppure potrebbe essere fastidiosa a pochi centimetri così come a chilometri di distanza.
Uno è l'intensità e l'altro è la diffuzione.
Una puzza può essere insopportabile a distanze ravvicinate ed innocua poco più in là, oppure potrebbe essere fastidiosa a pochi centimetri così come a chilometri di distanza.
Ma se non sbaglio, e' stato inventato il naso robot.
Vero ?
Vero ?
Beh...il puzzometro inteso come apparecchio di rilevazione degli odorii, potrebbe anche non essere una cazzata, potrebbe misurare la presenza di certe particelle nell'aria. Ma credo sia di difficile implementazione in quanto ci vorrebbe un algoritmo molto complesso. Ma sicuramente GIOVANNI IL CHIMICO potrebbe darci qualche delucidazione.
A presto,
Eugenio
A presto,
Eugenio



AHAHAHAAHAHAHAHA

loooool!!