Festival della Matematica di Roma

desko
Dal 15 al 18 marzo ci sarà a Roma la prima edizione del Festival della Matematica.
Sembra un'iniziativa interessante, rivolta principalmente agli studenti, ma credo interessante per tutti.
Io ho già chiesto un paio di giorni di ferie per esserci; se ci sarà qualcun altro qui del forum potrebbe essere l'occasione di conoscersi di persona.

Risposte
Luca.Lussardi
Sì, io non mi riferivo a "noi" del settore; credo che gran parte della folla fosse tutta gente lì solo per sentito dire... e questo magari ha aggravato le condizioni di chi era al festival per uno scopo preciso (es. il papà di famiglia che porta il figlio a vedere Nash perchè ha visto il film quando magari non sa nemmeno chi è...)

desko
Rientro perfettamente in quello che dici: non avevo sentito parlare delle altre circostanze che ora citi e mi sono ritrovato in questo casotto.
Ma ha anche un suo aspetto interessante: stare tanto tempo fermo accanto a persone nelle tue stesse condizioni permette di fare nuove conoscenze e magari incontrare persone interessanti.

Luca.Lussardi
Certo che tutte queste code per vedere i grandi matematici quando basta essere informati per non farle.... per esempio non molto tempo fa Nash è stato all'Università di Bergamo, dove non c'era di certo questa folla, oppure ancora Mandelbrot qualche anno fa ha fatto una bellissima conferenza al Politecnico di Milano, l'aula era affollata ma ci si stava tranquillamente, A.Wiles è stato alla statale di Milano 4 anni fa, stessa cosa.... come sempre la gente si butta sulle cose che vengono pompate dai mass media, e trascura altre cose magari più interessanti.

desko
Se interessa ecco qua qualche foto.
Le foto non sono eccezionali e nemmeno la pagina web, fatta in 5 minuti appena arrivato in ufficio.

SonjaKovaleskaja
so che i video saranno trasmessi su raisat "qualcosa"... io però temo di non essere in grado di registrarli, metterli su piccì e poi in rete (mi mancherebbe la seconda delle tre operazioni... gh!)

Fioravante Patrone1
grazie e complimenti per la cronaca!
buon rientro
ciao

desko
Stamattina non potevo essere alla simultanea di scacchi; ma io credevo che i 15 matematici sfidanti fossero "nomi di basso profilo", invece c'erano, fra gli altri, Andrew Wiles, Hofstader ed altri.
Le circostanze mi imponevano di scegliere fra Mandelbrot e Nash: ben difficilmente uscendo da Mandelbrot sarei riuscito a mettermi in fila per Nash.
La sala è grande, anche se non sfruttata al 100% (i posti di galleria dietro al palco sono chiusi, perché dietro allo schermo), per circa 2500 posti effettivi.
Verso le 15 sono già lì, la coda inizia a formarsi verso le 15.30, in attesa della distribuzione dei biglietti delle 17.
Mi dicono che la fila ormai esce dai cancelli.
Alle 16.25 hanno pietà di noi ed inizia la distribuzione in netto anticipo: io conquisto una prestigiosissima 9ª fila della platea.
In realtà è stata una coda piuttosto inutilee, nel senso che i biglietti disponibili erano di più, li hanno esauriti poco dopo con le persone che man mano arrivavano. Ma vallo a sapere, che mi sono fatto una fila inutile!
Ho con me le cuffie, ma ho seguito l'originale inglese, piuttosto che avventurarmi in traduzioni approsimative (fra le altre calculus= calcolo).
Mi è piaciuto parecchio, non avevo presente un utilizzo così universale dei frattali. Poi è quasi buffo sentire Mandelbrot che parla dell'insieme di Mandelbrot.
Altra cosa importante: lui era di fronte alla ruvidezza ed è riuscito a misurarla, ovvero si era di fronte ad un concetto un po' approsimativo che è stato reso misurabile in modo preciso ed oggettivo. Questo processo è una cosa che sarebbe utilissima in un sacco di campi; mi viene in mente la qualità dell'insegnamento (scuola o università): ognuno ha una sua opinione e magari ci sono anche importanti convergenze di idee circa un professore o una facoltà ma rendere queste valutazioni in un qualche modo oggettive non è affatto banale, ma sarebbe importantissimo.
Poche file avanti a me sedevano Hofstader, Nash, Odifreddi. Alla fine è scattato un fuggi-fuggi generale: tutti a scappar fuori per cercare di accaparrarsi un posto decente nella fila. Io rinuncio, pernsando che sia una battaglia persa e consolandomi al pensiero del maxischermo.
E ne approfitto: cerco di avvicinarmi a Nash per un autografo e magari anche una foto insieme, ma un'addetta dello staff ci ha chiesto di lasciarlo in pace, che doveva prepararsi per il suo intervento di poco dopo. Mi sono dedicato allora ad importunare Hofstader, ottenendo l'autografo, poi lui ha insistito tanto per fare una foto con me ... ne sarebbe stato onorato mi ha detto. :-D
Esco e, giusto per curiosità, voglio vedere dove va a finire la fila: saranno stati più di 100 metri, con una densità umana piuttosto elevata. Ho visto alcuni dei presenti a Mandelbrot che erano scattati: erano molto lontani e non credo che ce l'abbiano fatta.
Ho un po' di tempo libero e dò un'occhiata in giro: c'è veramente un fracasso di gente ovunque, la mostra più gettonata sembra essere quella dedicata al teorema di Pitagora, curata da "Il giardino di Archimede": forse perché molto visibile, o forse perché si può giocare con le forme (il teorema è presentato sostituendo ai quadrati vari poligoni e gioca molto sull'equiscomponibilità, coi vari pezzi in stile tangram da comporre altrnativamente sull'ipotenusa o sui due cateti) anche senza capire nulla (ho assistito a tentativi veramente imbarazzanti se non fossero stati da parte di bambini o poco più).
Mi son ritrovato a spiegare a molte persone il teorema di Pappo che generalizza il primo teorema di Euclide: la didascalia era un po' lacunosa e quindi non risultava chiarissimo: io per essere sicuro di averlo capito bene (non lo conoscevo prima) ho dovuto giocare un po' con Cabri).
Vedo Hofstader che si aggira fra la folla, sembra quasi un visitatore qualunque, non posso dire di conoscerlo, ma mi è simpaticissimo.
Mandelbrot e Nash invece li si vede in giro ma mai da soli, sempre con una "scorta": forse una questione di età, di saluteo di temperamento, ma sono molto più disturbati dalle richieste di autografi et similia. Quindi mi limito a cercare di fare una qualche foto a distanza.
Ormai si avvicinano le 21, l'ora di Nash. Il maxischermo non è in posizione felicissima: è al centro in fondo alla gradinata della cavea: si vede benissimo da sotto, ma senza posto per sedersi, se non per terra. E così in molti vanno sulla gradinata guardando lo schermo da dietro, anche se l'immagine risulterà capovolta. C'erano dei nastri bianchi e rossi ad impedire questa manovra, ma sono stati ignorati da centinaia di persone.
Si inizia, l'attesa è tanta. Odifreddi inizia a dire che in 4 giorni ci sono state 55000 presenze, numeri veramente importanti; non so come si possano contare e mi sembrano anche un po' tanti, ma lui ha sicuramente molti più elementi di me.
Poi inizia l'intervista (ma saebbe meglio dire chiaccherata) con Nash. La traduzione simultanea trasmessa in esterno non aiuta molto; stavolta non per errori di traduzione, ma sembra quasi che sia molto in ritardo, poi il fatto che sia sempre la stessa voce a tradurre sia Odifreddi che Nash non aiuta a capire benissimo. Le riprese sembrano quelle di un ubriaco: probabilmente ogni tanto si allenta un blocco del cavalletto e la telecamera cambia completamente inquadratura, impiegando molto tempo prima che venga rimessa a posto.
Molte persone si alzano dalla gradinata e se ne vanno e poco dopo anch'io li seguo: fra una cosa e l'altra non si riesce proprio a seguire. Forse molti se ne vanno anche delusi dal contenuto: chi è venuto semplcemente perché ha visto il film forse trova poco interessanti certi aspetti tecnici del lavoro di Nash.
E così si chiude la mia esperienza del Festival della Matematica: ora a letto che domattina il treno parte presto per tornare essere al lavoro ad orari non troppo indecenti.
Appena riesco (magari già domani) inserisco qualche foto on line se la cosa può interessare a qualcuno (in realtà non c'è gran ché da vedere).
PS: qui potete trovare l'audio originale di Andrew Wiles e qui Quello di Emma Castelnuovo. Finora sono gli unici presenti; io spererei anche nei video di tutti gli incontri, ma non sono affatto sicuro.

Steven11
Piccola nota sulle traduzioni in simultanea: è una cosa difficilissima, ma bisognerebbe fare in modo che chi se ne occupa conosca almeno un po' l'oggetto della traduzione, altrimenti finisce come oggi quando "theory of strings" è diventato "teoria di Strings" e non "teoria delle stringhe".

Ho sentito diverse persone infatti che in sala si sono lamentate per le traduzioni simultanee.
Sarà un caso, ma quando gli oratori raccontavano qualche barzelletta o qulache aneddoto particolare, io non ho riso per niente dato che non mi sembravano battute.... eppure alcuni ridevano... saranno quelli che non avevano le cuffie perchè angolofoni?
Io sono indeciso se andare all'evento delle 18 di Mandelbrot o quello delle 16 che parla di filosofia e matematica... tocca che mi decido.

desko
"+Steven+":
Poi, alle 18, in quella stessa sala c'è Connes e l'idea è molto semplice: rimaniamo ad aspettare nei nostri posti. Ma arriva l'ordine di evacuazione. Io faccio finta di non sentire, ma quando arriva l'inserviente non voglio creare ulteriori problemi a quelli che hanno già. C'è invece chi rivendica il diritto di rimanere dentro, dopo centinaia di km percorsi e soldi spesi per l'albergo. Il fatto è che uscire vuol dire perdere la conferenza, perché verosimilmente fuori c'è già una fila lunga abbastanza per riempire la sala.
E così posso constatare quando esco: la fila arriva al centro del piazzale: forse si riempirebbero due sale.

Io ero dall'altra parte della barricata, ovvero tra quelli che premevano e urlavano per entrare a dispetto di chi non voleva uscire...
La situazione è stata poco piacevole, dato che c'erano persone anziane in file che stavano in piedi da un ora e mezza.
Alla fine però rifarei anche due volte la fila, sopratutto per assistere a una lezione di Wiles... mi rendo conto di essere stato uno dei pochi fortunati a essere entrato.

Ho saputo che circa 70 persone sono riuscite a rimanere dentro fra una conferenza e l'altra: c'erano i bagni tutti occupati.
Comunque oggi hanno cercato di evitar questi problemi con una nuova novità nell'organizzazione: occore munirsi di biglietto (gratuito) prima: vengono distribuito a partire da un'ora prima dell'inizio della lectio magistralis.
Il risultato è che si sposta un po' indietro la coda e le risse selvagge, ma soprattutto diventa più facile "cacciar fuori" le persone dopo la prima conferenza.
Io avevo deciso per quella delle 16, con Atiyah, dispiacendomi di perdere Barrow. Ma poi, con un amico abbiamo tentato il tutto per tutto: appena è finita siamo schizzati fuori mettendoci in fondo alla coda (eravamo praticamente fuori dal cancello), ma abbastanza vicini per farcela a rientrare.
Domani finalmente sarà agibile la Sala Santa Cecilia, coi suoi 2742 posti dovrà accogliere Mandelbrot e poi Nash.

Piccola nota sulle traduzioni in simultanea: è una cosa difficilissima, ma bisognerebbe fare in modo che chi se ne occupa conosca almeno un po' l'oggetto della traduzione, altrimenti finisce come oggi quando "theory of strings" è diventato "teoria di Strings" e non "teoria delle stringhe".

Mi par di capire che diversi di noi siamo lì ed io sto conoscendo un sacco di persone durante le file, magari ci siamo conosciuti con qualcuno dei presenti ...

Steven11
Poi, alle 18, in quella stessa sala c'è Connes e l'idea è molto semplice: rimaniamo ad aspettare nei nostri posti. Ma arriva l'ordine di evacuazione. Io faccio finta di non sentire, ma quando arriva l'inserviente non voglio creare ulteriori problemi a quelli che hanno già. C'è invece chi rivendica il diritto di rimanere dentro, dopo centinaia di km percorsi e soldi spesi per l'albergo. Il fatto è che uscire vuol dire perdere la conferenza, perché verosimilmente fuori c'è già una fila lunga abbastanza per riempire la sala.
E così posso constatare quando esco: la fila arriva al centro del piazzale: forse si riempirebbero due sale.

Io ero dall'altra parte della barricata, ovvero tra quelli che premevano e urlavano per entrare a dispetto di chi non voleva uscire...
La situazione è stata poco piacevole, dato che c'erano persone anziane in file che stavano in piedi da un ora e mezza.
Alla fine però rifarei anche due volte la fila, sopratutto per assistere a una lezione di Wiles... mi rendo conto di essere stato uno dei pochi fortunati a essere entrato.

_admin
Io ci sono da ieri, preso Matematicup. sala Petrassi
Se qualcuno si trova qui mi piacerebbe incotnrarlo per parlarci.

Fioravante Patrone1
un link è qui sul forum:

https://www.matematicamente.it/f/viewtopic.php?t=17133

ciao


PS: forse è il caos totale perché è stato organizzato da matematici
un matematico sarà un precisino ma non credo sia un grande esperto nella organizzazione e gestione di eventi complessi
comunque, la descrizione di desko mette tristezza :cry:
come si fa a mettere le cose in modo da non permettere a uno di seguire due conferenze di seguito?
a meno che, stracco per il viaggio, desko non abbia letto bene le istruzioni :-D

anonymous_af8479
Scusate, ma non posso trattenermi dall'ironizzare ...

Sicuramente questo festival l'hanno organizzato dei non matematici ... perchè organizzare è sinonimo di fare matematica ...

Comunque, le teorie del caos stanno avendo grandi sviluppi ... che questo non sia un test delle suddette ?

A parte gli scherzi, spero di leggere qualche resoconto su intenet. Avete qualche link da suggerire ?

Grazie.

Arrigo.

desko
Aggiornamento odierno.
Visita alle varie mostre: la cosa è un po' caotica. quella sulla storia della matematica itliana è molto frammentata, forse perché troppo lunga da mettere in un posto solo; le altre non sempre è chiaro dove iniziano e dove finiscono senza percorsi precisi; comunque molto materiale interessante.
Conferenze: alle 16 c'è Hofstader (l'autore di Gödel, Escher e Bach): io mi metto in fila poco dopo le 15 e riesco ad entrare, ma dietro di me si forma una fila parecchio lunga: di sicuro non sono entrati tutti.
È stata una conerenza un po' strana, come probabilmente è nel personaggio: non ha seguito un filo conduttore chiaro e limpido, è sembrato piuttosto passare da una argomento all'altro sfruttando i vari agganci. Come quando pensando a qualcosa viene in mente tutt'altro per un piccolo particolare in comune.
Poi, alle 18, in quella stessa sala c'è Connes e l'idea è molto semplice: rimaniamo ad aspettare nei nostri posti. Ma arriva l'ordine di evacuazione. Io faccio finta di non sentire, ma quando arriva l'inserviente non voglio creare ulteriori problemi a quelli che hanno già. C'è invece chi rivendica il diritto di rimanere dentro, dopo centinaia di km percorsi e soldi spesi per l'albergo. Il fatto è che uscire vuol dire perdere la conferenza, perché verosimilmente fuori c'è già una fila lunga abbastanza per riempire la sala.
E così posso constatare quando esco: la fila arriva al centro del piazzale: forse si riempirebbero due sale.
La conferenza inizia con molto ritardo, probabilmente anche grazie agli irriducibili di cui sopra. Intanto vengono esposti dei cartelli che ricordano l'obbligo di abbandonare la sala dopo ciascuna conferenza.
Finalmente montano un maxischermo in modo che anche dal piazzale si possa "assistere" alla conferenza. Peccato che l'inquadratura la lascino quasi sempre larghissima, rendendola quasi inutile e l'audio è quello della traduzione in simultanea (Connes ha parlato in Inglese), non proprio impeccabile, rendendo impossibile da gustarsi la conferenza. Ed infatti pochissimi fruiscono dello schermo, sicuramente molti meno di quelli che sono rimasti fuori.
Appena finisce mi metto in coda per il film "Morte di un matematico napoletano", che però viene preceduto da un'ora di interventi di 4 relatori, che divagano anche un po'. Il film non mi ha entusiasmato, ma devo ammettere che non ero nelle condizioni migliori per riuscire a seguirlo.

A questo punto per domani si impone una scelta strategica: seguire la conferenza delle 16 o quella delle 18? (sperando che comunque le trasmettano sul maxischermo?

Non oso immaginare cosa succederà domenica sera con Nash (che è già stato visto in giro per l'Auditorium): avremo sì la Sala Santa Cecilia (2700 posti), ma viste le premesse credo che non basterà. Potrebbero collegare in videoconferenza con la sala Sinopoli che stiamo usando in questi giorni...

Principe2
Sono stati in parecchi ad essere rimasti fuori... alcuni miei amici sono andati un'ora prima e
non sono riusciti ad entrare...

P.s.
Mi fa piacere che qualcuno abbia citato Atiyah ...
c'è anche Connes ...
che non sono esattamente gli ultimi due arrivati... anzi...

Il film su Nash e i dodicimila libretti divulgativi sul teorema di Fermat hanno
sicuramente reso popolare la matematica, ma, ahimè, sembra che al mondo
esistano solo due matematici ....

Ad esempio: qualcuno è andato a vedere lunedi scorso Serre a Tor Vergata?

Qualcuno sa chi è Serre?

C'era anche Bombieri qualche settimana fa ... alla Sapienza... qualcuno l'ha visto?

giacor86
io dovevo venirci con i miei amici di uni versitààà :( alla fine è saltato tutto. maledizione

SonjaKovaleskaja
non credevo che fossero in tanti ad essere rimasti fuori... ero già molto sorpresa che la sala fosse stata riempita!

ma dove sono tutti questi fan della matematica negli altri giorni dell'anno?

gh!

motorhead
"desko":

Una delle hostess mi ha detto che lo trasmettevano in diretta su internet in streaming, ma verso le 19.30 sul sito non risultava assolutamente nulla, quindi o era già finito tuto e avevano tolto il collegamento, oppure non c'è mai stato.
.


io alle 6 ero sul sito ma non ho visto questo streaming

desko
Dunque, oggi alle 12.30 esco dall'ufficio a 342,82 km di distanza dall'auditorim (in linea d'aria).
Arrivo lì verso le 17.50 e so che è un po' tardi, ma spero.
Mi trovo nel piazzale che c'è fra le tre sale con un mucchio di gente che sembra incoda; all'improvviso si entra nel foyer, ma poi da lì non ci si muove. Morale della favola qualce centinaio di persone arrabbiate, non tanto per l'esiguità della sala (1133 posti), ma per il fatto che non è prevista alcuna videoconferenza, o nella sala piccolina (quella grande è occupata), o anche nel piazzale, all'aperto.
Una delle hostess mi ha detto che lo trasmettevano in diretta su internet in streaming, ma verso le 19.30 sul sito non risultava assolutamente nulla, quindi o era già finito tuto e avevano tolto il collegamento, oppure non c'è mai stato.
Pazienza, andrà meglio, spero, nei prossimi giorni.
Comunque fa piacere che ci siano così tante persone che partecipano ad un evento del genere.

motorhead
"Simone Russo":
il 18 alle 21 (Intervista di Odifreddi a Nash)

spero di andare a questo , per quello di oggi non mi và di andare da solo però perdermi Wiles è un peccato, si possono vedere dopo su internet?

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