Dubbio sulla formalità della matematica
scusate per il topic senza argomento ma avevo stracannato...
Risposte
"Sergio":
[quote="fransis2"]si hai ragione scusa ma mi vergognavo delle boiate che avevo scritto
Se ne hai tratto qualcosa, prova ad esserne orgoglioso: sbagliare è il modo migliore per imparare.
Ovvero: errando discitur

Si dice che Thomas Edison fallì 10.000 volte prima di inventare la lampadina. Lui allora rispondeva: non ho sbaglaito tutte le volte, ho solo trovato 9.999 modi per non invetare la lampadina!

si hai ragione scusa ma mi vergognavo delle boiate che avevo scritto
Non dovevi cancellarlo.... se tutti cancellassero qualcosa di sbagliato ci sarebbero ben pochi post in questo forum.
no scusate mi sono accorto di errori nel mio topic ( dovuti al fatto che era tardi e da un po' di giorni dormivo poco) ma stamattina appena alzato me ne sono accorto motivo per cui lo cancello
E' molto pericoloso addentrarsi in questioni del genere, spesso si prendono cantonate, come in questo caso, dovute solo a scarsa padronanza dei fondamenti insiemistici della Matematica. Suggerisco a fransis2 di studiarsi per bene la teoria assiomatica degli insiemi e poi di ripensare a quanto scritto, seguendo i suggerimenti degli altri.
Ma...
se presupponi l'esistenza di un tale insieme allora stai seguendo una teoria che non è quella "classica": se esistesse un tale A(1) è facile vedere che non puo' appartenere a se stesso, né non appartenervi (quindi, assurdo).
Dato che ammetti l'esistenza di un tale A(1), posso chiederti su quali assiomi ti stai basando?
Tra l'altro ho dei dubbi sulla possibilità di definire un insieme E come E={televisore,E}.
"fransis2":
$A(1)$=l'insieme degli insiemi che non contengono sè stessi come elementi.
se presupponi l'esistenza di un tale insieme allora stai seguendo una teoria che non è quella "classica": se esistesse un tale A(1) è facile vedere che non puo' appartenere a se stesso, né non appartenervi (quindi, assurdo).
Dato che ammetti l'esistenza di un tale A(1), posso chiederti su quali assiomi ti stai basando?
Tra l'altro ho dei dubbi sulla possibilità di definire un insieme E come E={televisore,E}.
"fransis2":
b) gli insiemi $A(i)$ sono a due a due disgiunti;
d) $x$ appartiene a $A(i)$ se e solo se $x$ appartiene a $A(i+1)$;
e) ogni $A(i)$ non è vuoto.
Queste ipotesi sono tra loro contraddittorie. Caso k=2, per capirci. La d mi dice che A1=A2. Ma se sono disgiunti debbono essere vuoti. Contro la hp. e
Dopo di che, e' ben noto che partendo da una ipotesi falsa di puo' dimostrare qualunque cosa.
Posso andare a dormire (e sarebe ora!) tranquillo. Ancora per una volta la mate non e' crollata di schianto e quindi non rischio il licenziamento in tronco.
"fransis2":
insomma come faccio a sapere che domani svegliandomi non troverò un triangolo di 200 gradi? o che non troverò una funzione derivabile ma non continua? se è successo almeno una volta (cioè sopra) potrebbe succedere sempre. O no?
bhe credo che a quel punto leggeremo il tuo nome tra i premi nobel
Riguardo al formalismo, cone facciamo a dire che un teorema è corretto? Ti rispondo cosi, ad intuito... se tu riesci a portare tutto ciò che rientra in quel teorema ai "minimi termini" alle dimostrazioni elementari della matematica e della geometria, ai concetti primitivi, senza negare le basi della matematica stessa allora quel teorema è valido.
Faccio un esempio stupido: tu dimostri che la somma degli angoli interna dei triangoli è 200°. Non esiste un controesempio che lo smentisca... Se però poi andiamo a osservare ogni singola definizione che c'è alla base del tuo teorema ci si accorge che è stato violato il modo di condurre le addizioni... ma se non si trovassero contraddizioni allora il teorema sarebbe valido.
Oppure in geomentria potresti andare contro i postulati della retta la quale è un concetto primitivo e cosi via...
Se ti può interessare, vediti il problema delle ipotesi di Riemann