Credi in Dio?

GodR1n0
In occasione del Natale mi è venuto in mente di aprire un topic per sapere quante persone credono o meno in Dio.

Risposte
retrocomputer
"maxsiviero":

E quale sarebbe secondo te un argomento a sostegno della non esistenza di dio?


Non lo so, mica sono ateo, io :-D

poncelet
"retrocomputer":
[quote="Susannap"]Constatazione personale : dal messaggio evinco che ci sono 50 atei e 43 credenti ;
a parte qualcuno , questi 43 credenti dove sono ?!


Se vogliamo, nella discussione mancano un po' anche argomenti a sostegno della non esistenza di Dio... [/quote]

E quale sarebbe secondo te un argomento a sostegno della non esistenza di dio? Voglio dire, in base a questo ragionamento tutto potrebbe esistere, anche gli asini volanti, le fate e i fantasmi. Basta crederci. A mio parere esiste solo quello di cui si può provare l'esistenza, altrimenti vale tutto. L'unica argomentazione alla non esistenza è la sua non dimostrabilità. Altrimenti non si tratta di esistenza e neanche di esistenza presunta. Si tratta di fede, convinzione, credenza, folklore. Detto questo ognuno è libero di credere a quello che più gli fa comodo. Purtroppo in Italia, come dicevo prima, pare non ci sia molta libertà di non credere.

retrocomputer
"Susannap":
Constatazione personale : dal messaggio evinco che ci sono 50 atei e 43 credenti ;
a parte qualcuno , questi 43 credenti dove sono ?!


Se vogliamo, nella discussione mancano un po' anche argomenti a sostegno della non esistenza di Dio... C'è un credente, indubbiamente coraggioso, impegnato a esporre e difendere le proprie convinzioni, e dall'altra parte ci sono persone che non sostengono l'inesistenza di Dio, ma l'impossibilità di sostenerne scientificamente l'esistenza.

La posizione di questi ultimi è più facile, e penso che sarebbe la stessa cosa se al posto del credente coraggioso ci fosse un coraggioso ateo convinto che il Creatore non esista.

Se qualcuno dei 50 non credenti in Dio sta partecipando alla discussione (io non sono uno dei 50 e non sono uno dei 43), non sta certo argomentando il proprio non credere, ma sta criticando il tuo credere... Magari fai tesoro di questa osservazione :wink:

ma nessuno di voi sente la necessità di difendere il proprio Credo ?!


Sembra di no, ma nemmeno i 50 non credenti stanno difendendo il proprio Non Credo :wink:

gundamrx91-votailprof
"Susannap":

Non ho mai detto che la fede è condizione sufficiente per palesare l'esistenza di Dio :
perché continuate ad attribuirmi cose mai dette ?!
Se cosi fosse non si chiamerebbe Fede ma Dimostrazione !


Scusa ma non capisco.
Tu mi dici che Dio esiste, ma non lo puoi dimostrare, però la tua fede in lui è talmente grande da.... indurti a credere che esista; ho capito bene?

"Susannap":

Visto che sei “abituato” al pensiero scientifico , e considerato che non credi , dopo la morte
secondo il tuo punto di vista non c’è niente .
Mi dai una definizione univoca del “niente” ?!


Biologicamente parlando il "niente" arriva quando i processi vitali delle mie cellule cesseranno, poi rimarranno solo le ossa :-D Scherzi a parte (mica tanto però :wink: ), quando io dico che dopo la morte non c'è niente intendo che non c'è quello che intendi tu: il paradiso o chi per lui o qualsiasi altra cosa tu creda. Non saprei definire in modo univoco il "niente", ma forse la cosa che più gli si avvicina è il vuoto assoluto: l'assenza completa di energia... ossa a parte :lol:
Di cosa altro vorresti parlare, dopo la morte, se non di questo?

"Susannap":

A me è stata richiesta come condizione necessaria per intavolare una discussione , lo stesso dovrebbe valere per te , oppure no ?!


La discussione verte sul fatto di credere o meno in Dio, ma se nel momento che non puoi darmi una definizione di Dio, non puoi dimostrarne l'esistenza, basi il tutto sulla tua fede e sulle parole di perfetti uomini sconosciuti che potrebbero essersi inventato tutto (mi riferisco alle religioni in generale)... di cosa si può discutere? Di tutto, ma non di Dio. Se vogliamo discutere dell'influenza delle religioni nella vita dell'uomo, va bene; se vogliamo discutere di come l'uomo si evolverà biologicamente, va bene; se vogliamo discutere se esistono altre forme di vita nell'universo oltre la nostra, va bene; ma se vogliamo discutere degli "asini che volano", va bene lo stesso, a patto però che mi mostri una foto o un video non taroccati che dimostrino questo fatto, ok?

poncelet
"Susannap":
[quote="maxsiviero"]Io sono stato da entrambe le parti della barricata. Fino a 15-16 anni ...


Tu credevi di avere fede , ma in realtà la tua non era vera fede : altrimenti non l'avresti persa !

[/quote]

Infatti è proprio quello che ho scritto, ero convinto di credere in qualcosa. Per fortuna ho perso questa convinzione inculcatami dalla mia famiglia e dalla scuola. Perché forse sarebbe giusto ricordare che in questo Stato la libertà di religione (e di ateismo) è solo di facciata. Ti faccio una domanda: per quale diavolo di ragione quando ho iscritto mio figlio alla scuola materna ho dovuto decidere cosa fare per quanto riguarda "l'ora di religione"? Perché ad un bambino di tre anni bisogna cominciare già a riempirgli la testa di favole sotto forma di verità? Mi si obbietterà che non è obbligatorio che il bambino stia in classe durante l'ora di religione. Nei fatti non è così, perché alla nostra richiesta di non far fare l'ora di religione a mio figlio, le maestre hanno risposto che però dovevano fare uscire dalla classe il bambino e che poverino poi si sentirà escluso e che poi non sapevano cosa fargli fare. Ovviamente un bambino di tre anni non può capire il motivo per il quale deve uscire dalla classe mentre i suoi compagni rimangono tutti insieme. E quindi mi domando: perché in uno stato che si professa laico devono mettere le persone in questo "imbarazzo"? Per la religione ci sono le chiese, a scuola si studia altro. Pensare che questo sistema sia giusto è arroganza. E purtroppo molti credenti sono convinti che questo sistema sia corretto (e mi sono limitato ad un esempio dell'ingerenza dei credenti nella vita degli italiani).

"Susannap":
Mi spieghi , il perchè a me hai obiettato una cosa mai detta : "credere per convenienza" ;
mentre a Martino , che palesemente ammette di non credere per non complicarsi la vita ,
non hai rimarcato che credere e non credere deve essere svincolato dalla convenienza ?
Ridagli.

Parli di convenienza come se fossi tenuto a farmi venire in mente in modo serio la possibilità di diventare credente, ma probabilmente non riesci a concepire il fatto che l'idea di diventare credente non mi sfiora neanche lontanamente. La convenienza non c'entra proprio niente. Per lo stesso motivo ho scelto di non fare un salto ogni tre passi mentre cammino: non perché fare questa scelta mi conviene, ma per non complicarmi la vita inutilmente. Possibile che tu non riesca a capirlo? :)

Ciao.

Susannap1
@ Martino ;
dimenticavo ...a te , chiarito l'equivoco , non ho nula da eccepire ;
anzi mi scuso se eventualmente il mio primo messaggio possa averti offeso :D
e grazie per il richiamo in grammatica ;
come vedi ora sono più attenta . :-)

Susannap1
"Martino":
Il mio ateismo non tarpa le ali alle domande esistenziali (è questo di cui parli?), al contrario mi permette di esaminarle con onestà e tranquillità intellettuale.

Giusto Martino . :smt023
L'obiezione non era rivolta a te !
Tu hai scelto di non credere per esaminare con onestà e tranquillità intellettuale le domande esistenziali ;
ed è proprio questo che voglio dimostrare (non ha te ma ad altri :D ) ;

"Martino":
[quote="Susannap"]Altresì , visto che ti sei arricchito nel rispondermi , se vuoi continuarti ad arricchirti potresti ,
come iniziare , spiegarmi perché a me si obietta la convenienza del mio Credo (cosa tra l’altro mai detta) ed a te no ?!
Non capisco bene cosa dici: non credo che credere ti convenga, anzi direi il contrario.[/quote]
Non credi che credere ti convenga, anzi dici il contrario : :smt023
e proprio questo che volevo dimostrare (ma non ha te :-D )

Susannap1
Constatazione personale : dal messaggio evinco che ci sono 50 atei e 43 credenti ;
a parte qualcuno , questi 43 credenti dove sono ?!

La mia non è una richiesta d'aiuto : non ne ho bisogno , ma solo un'osservazione ;

anche perchè è meglio un esercito di pecore guidati da un leone , che un esercito di leoni guidati da una pecora...
non intendo offendere nessuno , ma nessuno di voi sente la necessità di difendere il proprio Credo ?!

Susannap1
"maxsiviero":
Io sono stato da entrambe le parti della barricata. Fino a 15-16 anni ...


Opinione personale : non sei stato da entrambe le parti di quella che tu definisci "barricata" , ma che io preferisco chiamare "pensiero differente" (altrimenti a me si obietterebbe) ;

Tu credevi di avere fede , ma in realtà la tua non era vera fede : altrimenti non l'avresti persa !

Un ateo che si converte può dire di essere stato da entrambi i lati del "pensiero differente" ;
ma se una parte da una posizione di fede , e poi la perde , se la persa , vuol dire che non era vera fede :wink:

Non è un obiezione , ne un appunto , ma solo un parere : che quasi sicuramente si scontrerà con un obiezione :-)

Susannap1
@nato_pigro ;
puoi anche continuarmi a non rispondermi , ad ignorarmi , ...se è cosi che vuoli averla vinta :wink:

Mi spieghi , il perchè a me hai obiettato una cosa mai detta : "credere per convenienza" ;
mentre a Martino , che palesemente ammette di non credere per non complicarsi la vita ,
non hai rimarcato che credere e non credere deve essere svincolato dalla convenienza ?
Usi 2 pesi e 2 misure ?! :o

"Susannap":
[quote="Martino"]Secondo me hai travisato la faccenda. Io non sono ateo per convenienza, ma per semplicità: non ho nessun motivo per complicarmi la vita.

Io non ho travisato la faccenda .
Essere ateo per semplicità non implica “la convenienza” di non credere per non complicarti la vita ?!
Per non tappare le ali alle domande esistenziali che intendi porti ?![/quote]Il mio ateismo non tarpa le ali alle domande esistenziali (è questo di cui parli?), al contrario mi permette di esaminarle con onestà e tranquillità intellettuale.
"Susannap":
Altresì , visto che ti sei arricchito nel rispondermi , se vuoi continuarti ad arricchirti potresti ,
come iniziare , spiegarmi perché a me si obietta la convenienza del mio Credo (cosa tra l’altro mai detta) ed a te no ?!
Non capisco bene cosa dici: non credo che credere ti convenga, anzi direi il contrario.

Susannap1
"GundamRX91":
Scusa Susannap, ma tu hai detto di credere in Gesù e nella madonnina e la tua motivazione a ciò è stata: la fede.
…se per te …la fede è condizione necessaria e sufficiente affinché dimostri l'esistenza di Dio, allora non puoi pretendere che un gruppo di persone "abituate" al pensiero scientifico ti dia ragione, o quanto meno che prenda in considerazione le tue "prove".


Non ho mai detto che la fede è condizione sufficiente per palesare l'esistenza di Dio :
perché continuate ad attribuirmi cose mai dette ?!
Se cosi fosse non si chiamerebbe Fede ma Dimostrazione !

Visto che sei “abituato” al pensiero scientifico , e considerato che non credi , dopo la morte
secondo il tuo punto di vista non c’è niente .
Mi dai una definizione univoca del “niente” ?!

A me è stata richiesta come condizione necessaria per intavolare una discussione , lo stesso dovrebbe valere per te , oppure no ?!

Susannap1
"Martino":
Sembra che tu stia prendendo questa cosa come una questione personale.
...Non è una questione personale. Io, con poche eccezioni, non rispondo agli utenti ma alle domande. …Rispondo alle domande (a) a cui so rispondere, e (b) che mi arricchiscono in misura tale che valga la pena dedicarci il tempo necessario. Davvero, mi dispiace che tu l'abbia presa come una questione personale. …Ti sembra davvero il caso di lamentarti per le risposte che non ti ho dato?

:-D Per dindiridina Martino!!! … e meno male che ti ho detto che non sono offesa ,
oppure sei te che vuoi farne una questione personale ?! :D

Volevi che fossi ipocrita oppure sincera ?!
Ho espresso le mie perplessità sul tuo zelo pedagogico di erudirmi in grammatica italiana ;
preferivi che fossi ipocrita e tenessi per me i miei dubbi ?!
Non è meglio essere sinceri ed esplicare le proprie sensazioni ?!

Chi meglio di te conosce te stesso , se dici che hai agito secondo l’iter citato , non ho motivo di non crederti ed obiettare .

Non dispiacerti , perché non l’ho presa come una scortesia , ne come un attacco personale , cosi come allo stesso modo non considero né una “scortesia” , né faccio una questione personale questa tua risposta…

"Martino":
Secondo me hai travisato la faccenda. Io non sono ateo per convenienza, ma per semplicità: non ho nessun motivo per complicarmi la vita.


Io non ho travisato la faccenda .
Essere ateo per semplicità non implica “la convenienza” di non credere per non complicarti la vita ?!
Per non tappare le ali alle domande esistenziali che intendi porti ?!

Hai detto :"Io a credere in dio ci perderei un sacco: molte mie domande sarebbero uccise, sarei molto meno tormentato, più povero di spirito e probabilmente sensibilmente più dogmatico."
Questa non è convenienza ?!


Altresì , visto che ti sei arricchito nel rispondermi , se vuoi continuarti ad arricchirti potresti ,
per iniziare , spiegarmi perché a me si obietta la convenienza del mio Credo (cosa tra l’altro mai detta) ed a te no ?!

"Susannap":
Ho premesso , ed ora la sottolineo in blu , che era una traslazione imperfetta ;
e come dire : “questo telefono è rotto ma lo uso per mostrarvi come si fa una telefonata”
e tu hai da ridire dicendo : “obiezione questo telefono non funziona !”
…che obiezione è ? …ti ho detto che è rotto ?!
Ti ho premesso che era un osmosi imperfetta , quindi che obiezione mi fai ?
mi obietti un ovvietà ?! Una premessa già detta non corretta ?!
Molto comodo confutare le critiche usando l'inadeguatezza di quello che hai detto ;) Secondo me se l'esempio dell'utf era insufficiente era meglio scegliere un esempio migliore. Qui si parla di fede, e in matematica la fede non esiste. Non puoi trovare un esempio di fede in matematica: cercalo in altri campi.
"Susannap":
[quote="Martino"]Io a credere in dio ci perderei un sacco: molte mie domande sarebbero uccise, sarei molto meno tormentato, più povero di spirito e probabilmente sensibilmente più dogmatico.

Questa è la tua opinione rispettabilissima , su cui non c’è nulla da dire .
Io penso diversamente .

Tuttavia, non posso non notare che ciò che arbitrariamente veniva rimarcato a me ,
nessuno ateo rimarca a te , cioè il fatto che bisogna credere o non credere mettendo via “ la convenienza ” della scelta
.

Non è un attacco personale , ma solo per evidenziare come si è influenzati non dalle cose e da come si vedono le cose ,ma anche e soprattutto da chi dice le cose ![/quote]Secondo me hai travisato la faccenda. Io non sono ateo per convenienza, ma per semplicità: non ho nessun motivo per complicarmi la vita. Per me credere al dio cattolico sarebbe equivalente a credere a qualsiasi altra entità immaginabile. Tu vorresti farmi credere che il mio essere ateo è paragonabile al tuo essere credente, e questo è falsissimo: tu partendo dal livello zero (il contenuto della tua mente al momento della nascita) hai fatto una scelta molto articolata, e ora vorresti farla passare come "naturale". Ognuno ha una sua personale filosofia di vita. Se io ti chiedessi "perché non segui la mia filosofia di vita?" (la quale, ti ricordo, non si riduce all'ateismo: io, come ogni persona, ho una certa complessità, e sono ben lontano dal saper descrivere la mia filosofia di vita in modo completo) tu non ti riterresti forse un minimo fraintesa? Non riterresti strano che io ponga la mia filosofia di vita a un livello di "naturalezza" che non le appartiene? Ecco, quando tu mi dici che io sono ateo per convenienza quello che io percepisco è che tu consideri essere credenti "normale" almeno quanto essere atei. Sembra che consideri l'ateismo una religione. L'ateismo non è una religione: "ateo", per quanto mi riguarda, è il nome che si dà a una persona che non si dedica a nessuna religione perché o trova più plausibile il fatto che non esistano dei, oppure non ha motivo di stare a impelagarsi in grossolanità culturali. E tu continui con la tua linea per cui l'ateismo è il credere a un non-dio. Continua pure.

"Susannap":
E’ per questo stesso motivo , che mi chiedo come mai tanto zelo e puntigliosità nell’erudirmi nella grammatica italiana , quando questo zelo è inversamente proporzionale agli aiuti in ambito matematico (eppure ci troviamo in un forum di matematica) .

Sono una cattolica e tendo sempre a porgere l’altra guancia , ma purtroppo sono anche una peccatrice per cui non so operare il miracolo della moltiplicazione della guance ;
e come tutti , di guance ne ho solo 2 .

Non sei tenuto ad aiutarmi in matematica e lo ripeto affinché non mi si obietti anche :
“Susanna , Martino non è il tuo tutor , non è tenuto ad aiutarti in matematica” ;

ma , tramite MP , ti ho chiesto tre volte aiuto ;
1) ti ho chiesto se il significato algebrico del simbolo intersezione era questo e quello contemporaneamente
2) ti ho chiesto se il significato algebrico del simbolo di unione era questo e/o quello non necessariamente contemporaneamente
3) ti ho chiesto di dirmi si oppure no circa un la formalizzazione di una proprietà

(colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente @melia , vict85 e gi8 che mi hanno risposto)

e tutte le tre volte , mi hai risposto , pressappoco , cosi :

“Susanna , mi dispiace , te lo dico sinceramente , ma non sono disposto ad aiutarti ;
rivolgiti al forum , etc. etc. ”

Potevi rispondermi usando 1 consonante e 1 vocale , se non avevi tempo da perdere ;
invece hai preferito spendere più tempo dicendomi di non volermi aiutare .
Falso. Non bastavano poche parole, altrimenti ti avrei risposto. Ora non ricordo cosa mi hai scritto per messaggio, ma vorrei chiarire un punto. Sembra che tu stia prendendo questa cosa come una questione personale. Non è una questione personale. Io, con poche eccezioni, non rispondo agli utenti ma alle domande. Le domande che mi hai fatto tu in privato, evidentemente, non erano così facili da interpretare (una parentesi: ricordo distintamente che il problema dell'interpretazione era il maggiore - te lo dico per il futuro) e, tolto l'ostacolo dell'interpretazione, non era così facile rispondere. Credo di aver stimato il tempo di risposta in un numero di minuti che ritenevo eccessivo. O almeno, ho deciso di non risponderti valutando i seguenti elementi: il tempo che ci avrei messo a risponderti, l'utilità che risponderti avrebbe avuto per me, e il fatto che avevi a disposizione un intero forum di persone interessate e a vari livelli di competenza. Valutati questi tre elementi, ho deciso di non rispondere alle tue domande. Sono poche le domande a cui rispondo. Rispondo alle domande (a) a cui so rispondere, e (b) che mi arricchiscono in misura tale che valga la pena dedicarci il tempo necessario. Davvero, mi dispiace che tu l'abbia presa come una questione personale.

E vorrei aggiungere che alle cose che mi interessavano ti ho risposto, te lo ricorderai. Ti sembra davvero il caso di lamentarti per le risposte che non ti ho dato? :) Il fatto che fai una domanda impegnativa non rende il non rispondere una scortesia. Hai fatto bene a fare la tua domanda a più persone, perché così hai potuto ottenere risposte da chi aveva voglia di rispondere. Io non avevo voglia di rispondere alla tua domanda (non a te, ma alla tua domanda!), le ragioni le ho esposte qui sopra. Non credo di essere scortese quando dico così.

Non sto a sindacare il perché non mi hai aiutato (non eri e non sei tenuto : ed è la terza volta che lo ripeto !) ma questo tuo zelo nell’erudirmi in italiano , pur apprezzandolo , non mi suona benissimo .
Non confondere i miei rimarchi con uno sfoggio del mio presunto "sapere". Semplicemente mi infastidisce un po' la ripetitività abbastanza frequente di errori di grammatica, e in secondo luogo io sarei felicissimo se qualcuno mi facesse notare errori miei, di qualunque tipo. Mi arricchisce. Non riesco a immaginare perché non dovrei esserlo, e non capisco perché tu non dovresti esserlo.

Due sono le opzioni :
1) sei cambiato
2) sei in malafede

io optò per la numero 1 ;
tu al posto mio quale opzioni avresti scelto ?
Nessuna delle due. Ti ripeto che non è una questione personale. Io non ti conosco, stiamo scrivendo, non parlando.

Adesso che legge questo topic , mi troverà stolta perché mi sono (o sarei) giocata gli aiuti futuri…
ma la dignità dove la mettiamo , gli facciamo fare la fine delle verità supposte ?!
Il termine supposte non è stato scelto a caso .
La dignita' non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.
Di quale dignità stai parlando? Susanna, non siamo amici nella realtà, come puoi pretendere che io dia importanza a una tua domanda solo perché l'hai fatta tu? Io leggo la domanda, scelgo se rispondere o no e agisco di conseguenza. A prescindere dalla persona che l'ha fatta. In altre parole, come ripeto, non è una questione personale.

p.s. : siamo amici su facebook : solo che li uso il cognome di mamma ed il mio secondo nome ,
per cui non ti conviene barare , perché quelle risposte che a Susanna non hai voluto dare alla “Susanna di facebook” le hai date , magari per l’estetica ma gli hai risposto ;
e mi fermo qui senza congetturare il perché non mi hai voluto aiutarmi .
:D Accidenti. Barare? Barare su cosa? Quale estetica? Io non ho niente da nascondere, e continuerò ad agire nei tuoi confronti come nei confronti di tutti allo stesso modo, a meno che non entrino in gioco altri fattori (per fare un esempio, se una persona la conosco personalmente questo mi influenza molto nell'interagire con lei su internet).

Come vedi scrivo tutto questo e uso un'ora, rinunciando a leggere il libro di Aschbacher che mi è appena arrivato. Questo perché scrivere quello che ho scritto qui mi ha arricchito.

nato_pigro1
O
My
God

Susannap1
Ciao Gundam , ho visto ora il tuo topic... ma sto uscendo : scusa se risponderò con ritardo :D :smt039

Susannap1
"Martino":
[quote="Susannap"]traslando , in modo imperfetto , sarebbe come la dimostrazione di Wiles circa l’UTF : non tutti sono in grado di comprenderla ma l’accettano perché credono (hanno fede) nella commissione che l’ha ritenuta valida .

Il concetto è diverso: una dimostrazione matematica si può esaminare completamente in un tempo finito. Ricordo un mio amico che mi portava un'argomentazione simile: diceva "Tu non credi in dio perché non l'hai mai visto, quindi non dovresti credere nemmeno all'esistenza della Cina, dato che non l'hai mai vista". Stare a spiegare in che senso questa obiezione non ha senso spero sia superfluo. [/quote]

Ho premesso , ed ora la sottolineo in blu , che era una traslazione imperfetta ;
e come dire : “questo telefono è rotto ma lo uso per mostrarvi come si fa una telefonata”
e tu hai da ridire dicendo : “obiezione questo telefono non funziona !”
…che obiezione è ? …ti ho detto che è rotto ?!
Ti ho premesso che era un osmosi imperfetta , quindi che obiezione mi fai ?
mi obietti un ovvietà ?! Una premessa già detta non corretta ?!


"Martino":
Io a credere in dio ci perderei un sacco: molte mie domande sarebbero uccise, sarei molto meno tormentato, più povero di spirito e probabilmente sensibilmente più dogmatico.


Questa è la tua opinione rispettabilissima , su cui non c’è nulla da dire .
Io penso diversamente .

Tuttavia, non posso non notare che ciò che arbitrariamente veniva rimarcato a me ,
nessuno ateo rimarca a te , cioè il fatto che bisogna credere o non credere mettendo via “ la convenienza ” della scelta
.

Non è un attacco personale , ma solo per evidenziare come si è influenzati non dalle cose e da come si vedono le cose ,ma anche e soprattutto da chi dice le cose !
"Martino":
Susanna, ho qualche obiezione di forma e di sostanza da farti. Le obiezioni di forma sono correzioni del tuo italiano (le ho segnate in rosso). Spero che la cosa non ti offenderà, ho fiducia in te e nella tua intelligenza nello sperare che apprezzerai questo mio gesto e che non lo interpreterai come un attacco di qualche tipo: non lo vuole essere.


Grazie Martino : starò più attenta (il fatto è che la mia tastiera è di tipo “qwertz” e non “qwerty”) ;
come vedi sono migliorata con l’interpunzione .

Non sono offesa ; se te lo dico puoi credermi perché le cose le dico , nel senso che amo compiacere (o meno) per quella che sono e non compiacere per quella che non sono : usando le lodi , gli ossequi
ed i tappeti rossi , sapendo che ci sono persone che a volte amano anche le lodi che non credono sincere
.

E’ per questo stesso motivo , che mi chiedo come mai tanto zelo e puntigliosità nell’erudirmi nella grammatica italiana , quando questo zelo è inversamente proporzionale agli aiuti in ambito matematico (eppure ci troviamo in un forum di matematica) .

Sono una cattolica e tendo sempre a porgere l’altra guancia , ma purtroppo sono anche una peccatrice per cui non so operare il miracolo della moltiplicazione della guance ;
e come tutti , di guance ne ho solo 2 .

Non sei tenuto ad aiutarmi in matematica e lo ripeto affinché non mi si obietti anche :
“Susanna , Martino non è il tuo tutor , non è tenuto ad aiutarti in matematica” ;

ma , tramite MP , ti ho chiesto tre volte aiuto ;
1) ti ho chiesto se il significato algebrico del simbolo intersezione era questo e quello contemporaneamente
2) ti ho chiesto se il significato algebrico del simbolo di unione era questo e/o quello non necessariamente contemporaneamente
3) ti ho chiesto di dirmi si oppure no circa un la formalizzazione di una proprietà

(colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente @melia , vict85 e gi8 che mi hanno risposto)

e tutte le tre volte , mi hai risposto , pressappoco , cosi :

“Susanna , mi dispiace , te lo dico sinceramente , ma non sono disposto ad aiutarti ;
rivolgiti al forum , etc. etc. ”

Potevi rispondermi usando 1 consonante e 1 vocale , se non avevi tempo da perdere ;
invece hai preferito spendere più tempo dicendomi di non volermi aiutare .

Non sto a sindacare il perché non mi hai aiutato (non eri e non sei tenuto : ed è la terza volta che lo ripeto !) ma questo tuo zelo nell’erudirmi in italiano , pur apprezzandolo , non mi suona benissimo .

Due sono le opzioni :
1) sei cambiato
2) sei in malafede

io optò per la numero 1 ;
tu al posto mio quale opzioni avresti scelto ?

Adesso che legge questo topic , mi troverà stolta perché mi sono (o sarei) giocata gli aiuti futuri…
ma la dignità dove la mettiamo , gli facciamo fare la fine delle verità supposte ?!
Il termine supposte non è stato scelto a caso .
La dignita' non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.

p.s. : siamo amici su facebook : solo che li uso il cognome di mamma ed il mio secondo nome ,
per cui non ti conviene barare , perché quelle risposte che a Susanna non hai voluto dare alla “Susanna di facebook” le hai date , magari per l’estetica ma gli hai risposto ;
e mi fermo qui senza congetturare il perché non mi hai voluto aiutarmi .

gundamrx91-votailprof
Scusa Susannap, ma tu hai detto di credere in Gesù e nella madonnina e la tua motivazione a ciò è stata: la fede.
Ci darai atto però che la fede è qualcosa di troppo intimo e non misurabile, come lo si potrebbe fare con una variabile fisica (giusto per stare nell'ambito della scienza), per utilizzarla come "legge" che spiega il tuo credo, non trovi?
Poi se per te invece la fede è condizione necessaria e sufficiente affinché dimostri l'esistenza di Dio, allora non puoi pretendere che un gruppo di persone "abituate" al pensiero scientifico ti dia ragione, o quanto meno che prenda in considerazione le tue "prove".

Susannap1
"nato_pigro":
…Puoi non dimostrarmi la correttezza di una cosa che credi ma -se vuoi discutere- sei tenuto a spiegarmi limpidamente perché la credi e a confrontarti con le mie di ragioni. …Se non vuoi rispondere rifugiandoti in tautologie o ignori l'esistenza di fatti sostanziali e ti sta bene così per me non sono rispettati i requisiti minimi per impostare un dialogo. Per inciso è quello che sta facendo susannap, ma non gliene faccio una colpa. Il massimo che posso fare d'ora in poi è ignorarla.


Ti ho spiegato limpidamente perché credo ;
tu non hai ritenuto valide le spiegazioni , perché ?

In che cosa consiste una buon dialogo? Certo non nel sentirsi dire ciò che si vuole .
Se è cosi “dettami ” pure quello che vuoi che io ti dica , cosi rientrare nei requisiti minimi per dialogare !

La buona conversazione non è capire solo ciò che si conviene (o vogliamo ) capire .

Io mi rifugerei dietro la tautologia ignorando i fatti sostanziali ?!
Di sostanziale qui c’è la tua tautologia di non accettare le mie spiegazioni .

L'evocare a sé una qualità (quella di saper impostare un dialogo), il gloriarsene, è un confessare che non la si possiede.

Ma ci sono bugie tanto commoventi da meritare di essere credute ;
come quella , ad esempio , di dire che ci vuole un gran coraggio a scappare!
Ma non gliene faccio una colpa , se una persona ha il potere di farti desistere... allora e' meglio ignorarla...

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