Conviene credere ancora nella creazione?
"Le leggi naturali dell'universo sono così precise che non abbiamo nessuna difficoltà a costruire una nave spaziale per andare sulla luna e possiamo cronometrarne il volo con una precisione di una frazione di secondo. Queste leggi devono essere state stabilite da qualcuno" (Werner von Braun).
"Il nostro pianeta è la meraviglia dell'universo, un globo straordinario" (Arthur Beiser)
"Sembra difficile che queste condizioni particolari e precise possano avere avuto un'origine casuale" (Science News)
"Non ho altra scelta che riconoscere l'esistenza di un Supremo Intelletto, responsabile del progetto e dello sviluppo dell'incredibile relazione cervello-mente, qualcosa che supera di gran lunga le possibilità di comprensione umane" (The Reader's Digest, 1978).
"L'evoluzionismo non è scienza galileiana perché manca di una struttura matematica e della verifica sperimentale" (Zichichi)
http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos- ... 8404_n.jpg
http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos- ... 6442_n.jpg
http://a4.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos- ... 8531_n.jpg
http://a5.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos- ... 5463_n.jpg
http://www.youtube.com/watch?v=S1q-cIFb8jY
Questi sono solo alcuni spunti di un ipotetico infinito dossier sull'argomento, reperibile anche in internet.
Voi come la pensate? Ha ancora senso in un mondo così scientificamente sviluppato, credere al creazionismo?
"Il nostro pianeta è la meraviglia dell'universo, un globo straordinario" (Arthur Beiser)
"Sembra difficile che queste condizioni particolari e precise possano avere avuto un'origine casuale" (Science News)
"Non ho altra scelta che riconoscere l'esistenza di un Supremo Intelletto, responsabile del progetto e dello sviluppo dell'incredibile relazione cervello-mente, qualcosa che supera di gran lunga le possibilità di comprensione umane" (The Reader's Digest, 1978).
"L'evoluzionismo non è scienza galileiana perché manca di una struttura matematica e della verifica sperimentale" (Zichichi)
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http://www.youtube.com/watch?v=S1q-cIFb8jY
Questi sono solo alcuni spunti di un ipotetico infinito dossier sull'argomento, reperibile anche in internet.
Voi come la pensate? Ha ancora senso in un mondo così scientificamente sviluppato, credere al creazionismo?
Risposte
"giacor86":
Ad ogni modo davvero, io non voglio convincere nessuno, sto solo cercando di difendere la mia posizione dal tentativo di deligittimazione messo in atto da parte dalla dittatura dei matematici -lavagne rosse- comunisti di questo forum:D
Informa Obama

La camera e i libri nella libreria li metti a posto TU, non si ordinano da soli.
Finalmente sono d'accordo con te

Tutto questo naturalmente assumendo che il mio cervello e il mio corpo funzionino in base alle leggi della fisica. O vuoi negare anche questo?
Non preoccuparti Giacor, io ho solo esposto il mio parere, ognuno è libero di pensarla a suo modo.
Riguardo alla famosa "tessera mancante" che farebbe da "ponte" tra l'uomo come lo conosciamo, e la scimmia, bè, non lo vedo come un problema.
Voglio dire, disponendo di un po di buon senso e approfondendo la teoria dell'evoluzione, si intuisce facilmente che tra la scimmia e l'uomo il passo è breve (si fa per dire, in realtà occorrono migliaia o centinaia di migliaia di generazioni).
Cosa c'è di tanto diverso tra l'uomo e la scimmia? il cervello? In questo caso la selezione naturale ha imboccato la strada dell'intelligenza (che si badi bene, è quella più "redditizia" perchè polivalente), e così, mentre tra le giraffe sono sopravvissute solo quelle col collo lungo - e quindi che sono riuscite a sfamarsi, avendo così energia sufficiente a prevalere sul simile per procreare -, o tra i felini sono sopravvissuti quelli più veloci, o tra gli orsi polari quelli con la pelliccia più calda... e qua il discorso potrebbe continuare finchè si voglia...ecco, tra le scimmie si è sviluppata una caratteristica "universale", ossia quella di ragionare (che non è poi così estranea nelle scimmie).
Questa caratteristica è stata la marcia in più dell'uomo rispetto agli altri animali, e per vari motivi (ad esempio il fatto che noi basiamo la nostra conoscenza su conoscenze fatte da altri, o che possiamo correre più veloce dei felini, o avere una pelliccia più calda degli orsi polari, etc.), superata una certa soglia, l'evoluzione è stata quasi esponenziale.
Certo che tra il brodo primordiale e la scimmia, c'è un bel po da riempire, ma io credo che le risposte ci siano, o quanto meno ci saranno.
La storia ci insegna che, nel momento in cui la scienza non era ancora arrivata a spiegare alcuni fenomeni, l'uomo ha colmato le sue lacune con mitologie o dei da lui stesso inconsciamente inventati.
Riguardo alla famosa "tessera mancante" che farebbe da "ponte" tra l'uomo come lo conosciamo, e la scimmia, bè, non lo vedo come un problema.
Voglio dire, disponendo di un po di buon senso e approfondendo la teoria dell'evoluzione, si intuisce facilmente che tra la scimmia e l'uomo il passo è breve (si fa per dire, in realtà occorrono migliaia o centinaia di migliaia di generazioni).
Cosa c'è di tanto diverso tra l'uomo e la scimmia? il cervello? In questo caso la selezione naturale ha imboccato la strada dell'intelligenza (che si badi bene, è quella più "redditizia" perchè polivalente), e così, mentre tra le giraffe sono sopravvissute solo quelle col collo lungo - e quindi che sono riuscite a sfamarsi, avendo così energia sufficiente a prevalere sul simile per procreare -, o tra i felini sono sopravvissuti quelli più veloci, o tra gli orsi polari quelli con la pelliccia più calda... e qua il discorso potrebbe continuare finchè si voglia...ecco, tra le scimmie si è sviluppata una caratteristica "universale", ossia quella di ragionare (che non è poi così estranea nelle scimmie).
Questa caratteristica è stata la marcia in più dell'uomo rispetto agli altri animali, e per vari motivi (ad esempio il fatto che noi basiamo la nostra conoscenza su conoscenze fatte da altri, o che possiamo correre più veloce dei felini, o avere una pelliccia più calda degli orsi polari, etc.), superata una certa soglia, l'evoluzione è stata quasi esponenziale.
Certo che tra il brodo primordiale e la scimmia, c'è un bel po da riempire, ma io credo che le risposte ci siano, o quanto meno ci saranno.
La storia ci insegna che, nel momento in cui la scienza non era ancora arrivata a spiegare alcuni fenomeni, l'uomo ha colmato le sue lacune con mitologie o dei da lui stesso inconsciamente inventati.
Beh Meringolo, non credo proprio che l'unico passo mancante sia quello.. è ben diverso un aggregato di molecole stabili da un organismo vivente. Ad ogni modo davvero, io non voglio convincere nessuno, sto solo cercando di difendere la mia posizione dal tentativo di deligittimazione messo in atto da parte dalla dittatura dei matematici -lavagne rosse- comunisti di questo forum
:D

Io trovo la teoria dell'evoluzione molto affascinante e significativa.
C'è solo un punto un po debole: la comparsa di "replicatori" dal brodo primordiale.
La prima forma di selezione naturale fu proprio quella che privilegiava le combinazioni stabili di molecole a discapito di quelle instabili, ed è qui che entrano in gioco i replicatori.
Questi replicatori tuttavia, non replicavano alla perfezione se stessi, ma avevano un piccolo margine di errore che fu fondamentale per dar luogo a piccoli miglioramenti, che nel corso di milioni di anni hanno avuto il loro perchè.
Io credo che una volta superato questo punto critico, la vita come la conosciamo oggi può essere tranquillamente descritta dalla teoria dell'evoluzione.
Che le due teorie così opposte siano complementari? Che sia stata un'intelligenza esterna ad indirizzare l'evoluzione sulla retta via?
C'è solo un punto un po debole: la comparsa di "replicatori" dal brodo primordiale.
La prima forma di selezione naturale fu proprio quella che privilegiava le combinazioni stabili di molecole a discapito di quelle instabili, ed è qui che entrano in gioco i replicatori.
Questi replicatori tuttavia, non replicavano alla perfezione se stessi, ma avevano un piccolo margine di errore che fu fondamentale per dar luogo a piccoli miglioramenti, che nel corso di milioni di anni hanno avuto il loro perchè.
Io credo che una volta superato questo punto critico, la vita come la conosciamo oggi può essere tranquillamente descritta dalla teoria dell'evoluzione.
Che le due teorie così opposte siano complementari? Che sia stata un'intelligenza esterna ad indirizzare l'evoluzione sulla retta via?
"fields":
In altri termini, non puoi ragionare su eventi interni per arrivare ad affermare che una differente ipotesi esterna e' vera.
A ridaje... Io non voglio affermare niente, nè tanto meno dedurre verità nel senso matematico del termine! Ripeto.. lungi da me fare implicazioni logiche o sillogismi che provino l'esistenza di Dio. Rimane che anche il tuo professore di logica davanti a 2 compiti uguali, ragionerà su eventi interni per fare una sua possibile ipotesi esterna (qualunque essa sia) basata su esperienze e convinzioni personali e si comporterà di conseguenza. Magari uno scappellotto glielo puoi dare tu

"fields":
Pero' quel "secondo me e' tanto improbabile che la vita si generi dal caos" e' un'affermazione cosi' ingiustificata che sarebbe piu' onesto dire: "Credo in Dio. Stop".
Beh, parliamone..
"fields":
Io so solo che vita = ordine e che la tendenza spontanea è di evolvere verso il disordine.
Non e' cosi'. Compiendo[\b] del lavoro e' possibile, localmente, aumentare l'ordine. Altrimenti mettere in ordine[\b] la propria stanza non avrebbe proprio senso. O pensi che i libri in ordine alfabetico nella mia libreria siano piu' disordinati che alla rinfusa sul pavimento?
Ti ho evidenziato (o meglio, avrei voluto evidenziare) i verbi fondamentali della tua frase.. quelli che prevedono un soggetto...
La camera e i libri nella libreria li metti a posto TU, non si ordinano da soli. Per questo mi viene difficile pensare che da un brodo primordiale di atomi, quark, leptoni, bosoni di higgs, strighe e bla bla (situazione ancestrale non prevista dalla Bibbia ma da ben altre persone) le cose evolvano spontaneamente fino a creare me. Ripeto, lo ritengo io personalmente giacor86 una cosa moooooolto improbabile. Non ho prove, non ho calcoli, ho solo la mia intuizione. Magari per te è davvero il lancio di una monetina. ok. Io mi baso sull'idea che se mischio un liquido freddo e uno caldo, questi termalizzano, oppure che se mia madre non urla e io non mi sbatto un po', la mia camera è e rimane un bordello incredibile.
Non voglio assolutamente che condividi tutt ciò, ma se continui a pensare che questo modo di vedere le cose sia totalmente ingiustificato[\b], boh, forse hai un po' di deformazione professionale (sei un matematico no?

"fields":
Non e' cosi'. Compiendo del lavoro e' possibile, localmente, aumentare l'ordine. Altrimenti mettere in ordine la propria stanza non avrebbe proprio senso. O pensi che i libri in ordine alfabetico nella mia libreria siano piu' disordinati che alla rinfusa sul pavimento?
Però in questo caso stai solo spostando il problema...è la "vita" insita dentro il mio cervello che fa sì che ordino i libri in qualche maniera. Lasciati a se stessi il libri, dubito che l'ordine possa aumentare.
Infatti, la vita in senso lato, sembrerebbe contraddire il secondo principio della termodinamica.
"giacor86":
voglio dire che è una posizione "valida" dal momento che uno dice "SCONDO ME è tanto improbabile che questa cosa si generi dal caos, che io non ci credo che è successa così; scelgo di credere in Dio".
Ok. Pero' quel "secondo me e' tanto improbabile che la vita si generi dal caos" e' un'affermazione cosi' ingiustificata che sarebbe piu' onesto dire: "Credo in Dio. Stop". Questo perche' il nostro universo, e' un dato di fatto, non e' cosi' caotico, anzi e' prevedibile, entro certi limiti. E' davvero tirare in aria una moneta il decidere l'improbabilita' della vita nel nostro universo senza un Dio. Certo, uno puo' dire che e' Dio che ha creato l'universo con queste leggi. E qui, come e' onesto fare, si ricade nella piu' totale metafisica, pero' l'ipotesi ha la sua coerenza interna, non ambisce ad essere vera, ma solo a suggerire una possibilita'.
Ti ripeto, il fatto di trovare 2 compiti identici con errori compresi, non implica assolutamente niente a livello logico, ma vorrei vedere come si comporterebbe davanti ad un caso del genere il tuo caro professore facilei di mano...
Ma e' qui che il ragionamento, anche probabilistico, non funziona. E' piu' probabile che i compiti siano stati copiati oppure che un Dio li abbia modificati rendendoli uguali? Difficile da dire, se e' lecito inserire possibilita' metafisiche ad hoc. Gli dei greci amavano intervenire nella vita quotidiana, ad esempio. Per non parlare del diavoletto di Cartesio!
Poi, in un universo casuale ogni stato ad ogni tempo e' improbabile. Se qualche stato a qualche tempo fosse piu' probabile di un altro, l'universo non sarebbe piu' casuale. Quindi, argomentare contro un universo casuale portando l'esempio di un evento improbabile accaduto, e' del tutto inefficace, non scalfisce la coerenza logica dell'ipotesi.
In altri termini, non puoi ragionare su eventi interni per arrivare ad affermare che una differente ipotesi esterna e' vera. L'ipotesi universo casuale ha la sua coerenza interna, cosi' come quella dell'universo divino. Quale dei due e' piu' probabile? Nessuno.
Io so solo che vita = ordine e che la tendenza spontanea è di evolvere verso il disordine.
Non e' cosi'. Compiendo del lavoro e' possibile, localmente, aumentare l'ordine. Altrimenti mettere in ordine la propria stanza non avrebbe proprio senso. O pensi che i libri in ordine alfabetico nella mia libreria siano piu' disordinati che alla rinfusa sul pavimento? In altri termini, il disordine globale aumenta, ma non necessariamente quello locale. Nel nostro caso, il Sole via via perde la propria capacita' di produrre energia, ma nulla esclude che l'ordine interno della Terra aumenti, l'importante e' la somma.
No Fields, aspetta. Hai frainteso (non so se hai letto bene la discussione) ma lungi da me da fare implicazioni logiche. Io volevo solo smarcare l'autore della citazione dalla critica e dal paragone mossogli da Luca. Sulla non validità matematica del suo ragionamento non ci piove! Ma quando dico "non obbiettare", non voglio dire che ha ragione, voglio dire che è una posizione "valida" dal momento che uno dice "SCONDO ME è tanto improbabile che questa cosa si generi dal caos, che io non ci credo che è successa così; scelgo di credere in Dio". Ti ripeto, il fatto di trovare 2 compiti identici con errori compresi, non implica assolutamente niente a livello logico, ma vorrei vedere come si comporterebbe davanti ad un caso del genere il tuo caro professore facilei di mano...
Sul calcolo della probabilità della vita.. beh hai ragione, attalmente è scientificamente incalcolabile.. Allora memettiamola così: secondo me, nonostante non vi sia un calcolo scientifico sotto e sia un'opinione basata solo sulle mie scarse conoscenze di fisica, di biologia, e delle esperienze che ho vissuto fin'ora, ritengo che le probabilità che la vita si generi dal caos sia pressochè nulla. Ok? Se tu preferisci non esprimerti perchè la scienza non ha ancora detto ste cose.. boh, padronissimo. Io so solo che vita = ordine e che la tendenza spontanea è di evolvere verso il disordine. Certo, con quest'argomentazione non posso pubblicare domani su Nature che ho scoperto che esiste Dio, nè è mia intenzione farlo. Ma direi che è lecito avere tale posizione in merito no?
Sul calcolo della probabilità della vita.. beh hai ragione, attalmente è scientificamente incalcolabile.. Allora memettiamola così: secondo me, nonostante non vi sia un calcolo scientifico sotto e sia un'opinione basata solo sulle mie scarse conoscenze di fisica, di biologia, e delle esperienze che ho vissuto fin'ora, ritengo che le probabilità che la vita si generi dal caos sia pressochè nulla. Ok? Se tu preferisci non esprimerti perchè la scienza non ha ancora detto ste cose.. boh, padronissimo. Io so solo che vita = ordine e che la tendenza spontanea è di evolvere verso il disordine. Certo, con quest'argomentazione non posso pubblicare domani su Nature che ho scoperto che esiste Dio, nè è mia intenzione farlo. Ma direi che è lecito avere tale posizione in merito no?
"giacor86":
E perchè mi darebbe uno scappellotto? Non mi sembra di aver detto niente di così strano.
Be', nel momento in cui vengono tirati fuori concetti matematici quali il concetto di probabilità etc., uno si aspetterebbe un ragionamento che non segua fantosiose regole logiche, tanto più che la probabilità da bar porta spesso a contraddizione. Come ho scritto sopra, vita improbabile in un universo casuale non implica la forte probabilità di esistenza di un universo non casuale e di un Dio.
E tutto questo accettando l'uso libertino delle probabilità in contesti metafisici e dando per scontato che se nel nostro universo non interviene nessun Dio, allora la vita è improbabile. Questo lo hai detto tu, ma al momento è anche questa pura fantasia. Come si può pensare che un calcolo così immensamente complesso sia stato effettuato sul serio. Non conosciamo nemmeno tutte le leggi dell'universo, non sappiamo fare nemmeno le previsioni meteo esatte, come mai potremmo addirittura arrivare a calcolare la probabilità della vita!
Insomma, aver fede (razionalmente ingiustificata) in Dio è lecito. Ma sentir dire che alla posizione del tal personaggio di turno non si può obbiettare nulla (come hai detto tu), inevitabilmente lascia perplessi su quali regole di ragionamento urang utang siano state impiegate per ottenere la conclusione.
E perchè mi darebbe uno scappellotto? Non mi sembra di aver detto niente di così strano.
"giacor86":
Scusami se insisto, poi prometto che non rompo più, ma non son daccordo che l'autore della frase sia in errore, perchè, se la citazione è corretta, dice "sembra DIFFICILE che bla bla bla", quindi l'autore non confonde nulla. Non dice che è impossibile, ma dice che è molto improbabile, tale da (per lui) ritenere più probabile l'esistenza di un Dio.
Se un mio prof di logica ti sentisse, ti darebbe uno scappellotto

Beh, su questa posizione secondo me non si può obbiettare nulla. Anche perchè dimmi un po' Luca, se ti ritrovi a correggere 2 compiti di analisi e vedi che 2 compiti sono identici, pieni zeppi degli stessi identici errori (sia di calcolo, che di ragionamento, sia di contenuto teorico).. beh probabilisticamente parlando non è per niente impossibile che i 2 studenti abbiano casualmente prodotto 2 compiti uguali, ma penso che tu ritieni decisamente più probabile che abbiano copiato, no?
...similmente, se vivessimo in un universo casuale, potremmo dire che la nostra esistenza è improbabile, e che sia probabile che non esistiamo. Ma non confondiamo la probabilità che in un universo casuale la vita non esista con la probabilità che non abitiamo in un universo casuale e che Dio esista. Non esiste alcun nesso logico tra le due (sempre che abbia alcun senso parlare di probabilità in termini metafisici)
"Luca.Lussardi":
Non metto in dubbio alcune delle cose che hai affermato, sono con te in quello. Certa gente però, come chi ha detto quella frase, tenta di giustificare l'esistenza di un Dio appoggiandosi, erroneamente, ad un concetto probabilistico, ovvero confondendo il fatto che un evento poco probabile sia accaduto, con il fatto che un evento impossibile sia accaduto, tutto qua.
Scusami se insisto, poi prometto che non rompo più, ma non son daccordo che l'autore della frase sia in errore, perchè, se la citazione è corretta, dice "sembra DIFFICILE che bla bla bla", quindi l'autore non confonde nulla. Non dice che è impossibile, ma dice che è molto improbabile, tale da (per lui) ritenere più probabile l'esistenza di un Dio. Beh, su questa posizione secondo me non si può obbiettare nulla. Anche perchè dimmi un po' Luca, se ti ritrovi a correggere 2 compiti di analisi e vedi che 2 compiti sono identici, pieni zeppi degli stessi identici errori (sia di calcolo, che di ragionamento, sia di contenuto teorico).. beh probabilisticamente parlando non è per niente impossibile che i 2 studenti abbiano casualmente prodotto 2 compiti uguali, ma penso che tu ritieni decisamente più probabile che abbiano copiato, no?
Per l'evoluzionismo manca di alcune tessere fondamentali.
Se si pensa all'evoluzione dell'uomo, non si conosce, non si è mai trovato la famosa "tessera mancante" che colleghi l'uomo con la scimmia.
Ci sono ipotesi, nulla più.
In ogni teoria evoluzionistica mancano tessere, la micro evoluzione è accettata, ed è visibile quotidianamente.
Ma la macro-evoluzione non si è spiegata perchè non si trovano fossili che spiegano uno stadio tipo da esseri acquatici a terrestri.
A mio parere questi stadi si possono spiegare con le eccezioni di una specie. Ma non si può spiegare una evoluzione.
Se si pensa all'evoluzione dell'uomo, non si conosce, non si è mai trovato la famosa "tessera mancante" che colleghi l'uomo con la scimmia.
Ci sono ipotesi, nulla più.
In ogni teoria evoluzionistica mancano tessere, la micro evoluzione è accettata, ed è visibile quotidianamente.
Ma la macro-evoluzione non si è spiegata perchè non si trovano fossili che spiegano uno stadio tipo da esseri acquatici a terrestri.
A mio parere questi stadi si possono spiegare con le eccezioni di una specie. Ma non si può spiegare una evoluzione.
Secondo ma la casualità è un modello di descrizione della realtà quando ci vogliamo accontentare di informazioni approssimative riguardo ai fenomeni, o perchè troppo cmplicato averne di più precise o perchè impossibile. In quanto modello funziona solo nella nostra mente e deve essere verificato nella realtà, cioè fornisce quelle informazioni di cui abbiamo bisogno in maniera approssimativa e sotto opportune condizioni (vedi legge dei grandi numeri). In questo senso quindi la casualità non è all'origine di ciò che accade, ma lo è solo idealmente, tutto ciò che avviene è quello che deve avvenire, altrimenti non avverrebbe.
Le mutazioni genetiche e la dipendenza delle caratteristiche degli esseri viventi dal loro patrimonio genetico, che viene trasmesso tra le generazioni, sono teorie scientifiche (penso che ci siano anche degli esperimenti riguardo a questi argomenti).
Le mutazioni genetiche e la dipendenza delle caratteristiche degli esseri viventi dal loro patrimonio genetico, che viene trasmesso tra le generazioni, sono teorie scientifiche (penso che ci siano anche degli esperimenti riguardo a questi argomenti).
Non metto in dubbio alcune delle cose che hai affermato, sono con te in quello. Certa gente però, come chi ha detto quella frase, tenta di giustificare l'esistenza di un Dio appoggiandosi, erroneamente, ad un concetto probabilistico, ovvero confondendo il fatto che un evento poco probabile sia accaduto, con il fatto che un evento impossibile sia accaduto, tutto qua.
Ok Luca ma ricordati che su questa "improbabilità" si basa la termodinamica oppure si basa il fatto che io (e spero nemmeno tu) non corro contro ad un muro sperando di fare tunnel attraverso esso
Dal punto di vista strettamente probabilistico hai detto la stessa cosa, forse la cosa può essere diversa alla luce della tua interpretazione. Ma io non voglio fare nessuna interpretazione: io mi limitavo a dire che la frase inizialmente riportata dal post era un errore di valutazione probabilistica, una confusione tra la parola "improbabile" e la parola "impossibile", probabilisticamente parlando.
la tua posizione iniziale era: fra n eventi di probabilità 1/n di cui per forza uno deve succederne, uno succede, e la sua passa probabilità non è sorprendente.
ora invece dici: fra un evento di probabilità n-1/n e il suo complementare di probabilità 1/n, con n allucinantemente grande, il secondo è ancora possibile e può benissimo accadere.
La mia obiezione è che, benchè entrambe le frasi siano vere, il paragone giusto da fare con la vita originata dal caos è il secondo e non il primo.
ora invece dici: fra un evento di probabilità n-1/n e il suo complementare di probabilità 1/n, con n allucinantemente grande, il secondo è ancora possibile e può benissimo accadere.
La mia obiezione è che, benchè entrambe le frasi siano vere, il paragone giusto da fare con la vita originata dal caos è il secondo e non il primo.
Non ho capito la tua obiezione. Il mio pensiero è solo questo: ogni evento possibile può accadere. Io escludo solo il fatto che un evento impossibile accada.
"Luca.Lussardi":
Resto della mia idea: l'evento di cui tu parli può benissimo accadere, non è un evento impossibile (ed invero è accaduto). Che poi aveva poca probabilità di verificarsi ci sta, su questo non discuto.
Questo è diverso da quello che hai detto prima: prima hai detto che ne è successo un evento di pari probabilità (benchè bassa) di tutti gli altri. Invece non è così. La questione è "vita o non vita" e le probabilità che questi siano generati dal caso sono ben diverse. Con questo, padronissimo di credere a quello che vuoi, non è mia intenzione farti cambiare idea.