Come far amar la matematica a chi non piace

trim_de_brim
il soggetto è provocatorio
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il soggetto è provocatorio qui piu o meno siamo tutta gente a cui piace la matematica ma vi sono situazioni in cui la matematica non piace dove vi sono ragazzi 16 e 17 anni che senza una calcolatrice non sanno fare moltiplicazioni a 1 cifra (7x8 ad esempio è un problema) dove una scuola prevede lo stesso programma di un liceo e oltre uso delle trasformate di laplace, integrali, equazioni differenziali. Che fare in questi casi, chiudere bottega?
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ma vi sono situazioni in cui la matematica non piace
dove vi sono ragazzi 16 e 17 anni che senza una calcolatrice
non sanno fare moltiplicazioni a 1 cifra (7x8 ad esempio è un problema)
dove una scuola prevede lo stesso programma di un liceo e oltre
uso delle trasformate di laplace, integrali, equazioni differenziali. Che fare in questi casi, chiudere bottega?

Risposte
simona7292
"Gatto89":
[quote="handball_mania"]Credo che non ci voglia granchè per far piacere la matematica ai ragazzi. Basta avere moltissima pazienza e creatività.

Ti sembra poco? Sopratutto la pazienza! :P :P :P[/quote]

Salve a tutti, mi sono iscritta da poco e mi sono presentata.
Mi inserisco in questa discussione un po' datata, nella speranza che qualcuno mi noti...soprattutto gatto89.
Mia figlia ha 8 anni e frequenta la terza , dice di non capire i numeri. Secondo me il metodo di insegnamento della maestra è stato troppo astratto sin dalla prima: non i numeri in colore, nè un abaco, nè cifre colorate, ne disegni per i problemi. Come fargliela piacere? IO abito nella provincia di Perugia e mi piacerebbe trovare qualcuno che, oltre ad avere il metodo appropriato, sappia trasmettere il piacere di studiare e scoprire la materia. Potete aiutarmi?

ReA1
Sono piuttosto d'accordo sulla creatività. Ho giusto ora sotto gli occhi il mio tristissimo libro di matematica generale, ed è ignobile la maniera in cui "liquida" letteralmente interi passaggi, rendendo incomprensibile ciò che c'è scritto a chiunque non possegga già una certa cultura matematica. Forse ricercando continuamente nuove "vie" per rendere comprensibili i misteri della matematica (che alla fine misteri non sono) agli studenti è il solo modo per evitare che gli stessi si alzino di colpo dalla sedia e vadano a tirar cragnate al muro. Alla fine, anche l'insegnamento è arte..

Gatto891
"handball_mania":
Credo che non ci voglia granchè per far piacere la matematica ai ragazzi. Basta avere moltissima pazienza e creatività.

Ti sembra poco? Sopratutto la pazienza! :P :P :P

handball_mania
Non è detto che tu sia scemo. Non abbiamo tutti la stessa predisposizione anche se sono convinta che ognuno di noi abbia l'intelligenza minima che serve per capire la matematica dall'inizio. Ovviamente mica tutti possono diventare matematici, ma ciò non toglie il "titolo" di intelligente a nessuno.
Anche a me la matematica non piaceva. Alle elementari piangevo e alle medie il voto più alto è stato il BUONO, a parte l'ottimo di fine anno per non rovinare la pagella. :-D
Al liceo mi è piaciuta ogni giorno di più... merito sicuramente di un professore troppo troppo bravo.

ReA1
Ottima discussione. Vorrei apportare la mia esperienza.
Ho 20 anni, e non ricordo di aver mai gradito la matematica, in tutta la mia carriera scolastica (che tutt'ora prosegue alla facoltà di economia, in stretto contatto coi numeri..). Fin da bambino ho sempre mostrato una predisposizione naturale per le "lettere", nella scrittura in generale. Con equazioni, teoremi e proprietà invece non sono mai riuscito ad andare d'accordo, mai sollevandomi oltre votazioni minime.
Alle superiori dall'inizio di analisi in poi è stato abbastanza un dramma; a parte le derivate (dove il procedimento è "meccanico" e non richiede lo sfruttamento del proverbiale intuito matematico) tutto il resto ha rappresentato per me uno scoglio, oltrepassabile soltanto con ore e ore di ripetizioni.
Io sono arrivato a odiarla, matematica. Capite? Ore passate su un foglio con un'espressione cui non riuscivo a trovare soluzione. Fogli (e capelli..) strappati in preda al nervosismo, dettato forse dalla consapevolezza di essere con tutta probabilità un pò indietro. Si, perchè la matematica mi ha fatto capire questo: sono piuttosto stupido.
Non addito alcun insegnante: pur riconoscendo l'incapacità di quelli che ho avuto, ritengo che sia un fattore marginale. Nella mia classe di liceo (e anche ora in università) v'erano individui che si mangiavano gli esercizi a colazione, e forse ne sapevano più del professore.
Credo si tratti sempre di predisposizione. Districarsi tra i numeri, guardare un integrale indefinito e sentirsi a proprio agio. La penna che scorre quasi da sola, manco il foglio fosse in discesa, visto che già si è intravista la soluzione.
Pur essendo così distante da una mente matematica, riesco a capire il senso di soddisfazione che deriva dalla risoluzione di un problema.

PNK1
"m94co":
hai ragione, il lavoro deve essere retribuito, ma l'insegnare deve essere una passione,
molti insegnanti che conosco e che ho conosciuto, se non gli piace l'argomento lo saltano, e magari durante la lezione si leggono il giornale......

vero anche io ne ho molti così..

m94co
hai ragione, il lavoro deve essere retribuito, ma l'insegnare deve essere una passione,
molti insegnanti che conosco e che ho conosciuto, se non gli piace l'argomento lo saltano, e magari durante la lezione si leggono il giornale......

Benny24
Beh, in un mondo ideale la scuola prevederebbe le lezioni ordinarie in cui si mira alla formazione globale della classe, accompagnate da lezioni di approfondimento facoltative per gli studenti piu' bravi o interessati, magari nel primo pomeriggio. Pero' bisogna trovare inssegnanti volenterosi e istituzioni che paghino loro questi straordinari.

PNK1
La matematica deve risultare prima di tutto chiara, altrimenti risulta odiosa. Pure io, appassionatissimo, non sopporto quando non vengo a capo di un argomento. Il piacere della materia puo' derivare poi dalla capacita' dell'insegnante di coinvolgere gli studenti, da un'osservazione, da una curiosita', dalle soddisfazioni personali..e' soggettivo. Pero' secondo me la prima cosa deve essere la CHIAREZZA. Ricordo di aver cominciato ad apprezzare materie che inizialmente non digerivo (filosofia e fisica) proprio nel momento in cui sono stato in grado di comprendere a fondo le tematiche delle lezioni e a ragionarci su.

quoto benny..

per quanto riguarda invece la storia degli studenti brillanti..bisognerebbe trovare allora qualche soluzione a riguardo..
cioè preferiamo sviluppare delle menti geniali e lasciare alla deriva "gli altri"..

o al contrario..colmare le lacune degli studenti medi..tralasciando così la genialità dello "studente brillante"??

a questo proposito..si potrebbero creare delle classi a seconda del rendimento scolastico..ma sarebbbe poi giusto ai fini morali questa distinzione??i più bravi da una parte..quelli nella norma da un'altra..e infine quelli ke riescono a sopravvivere a stento nella vita d'istituto chissà dove..

handball_mania
Giovedì il ragazzo che viene da me a ripetizioni mi ha detto: "Prima odiavo la matematica ora grazie a te mi piace". A parte la grandissima soddisfazione, credo che non ci voglia granchè per far piacere la matematica ai ragazzi. Basta avere moltissima pazienza e creatività. Ho dato per scontato le conoscenze in materia.

m94co
"Luca77":
Il problema, secondo me, non è che ci sono cattivi studenti, ma cattivi insegnanti; non tutti per fortuna... il fatto e' che coloro che escono dall'Università per insegnare, hanno imparato la Matematica, ma non hanno imparato ad insegnarla.

Prendi ad esempio la scuola elementare: perche' si accaniscono cosi' tanto a farti imparare le operazioni in colonna? Io ritengo che sia inutile insistere molto su queste cose; per carita', e' bene che tutti imparino a fare operazioni in colonna, ma riflettiamo un attimo: nell'algoritmo delle operazioni in colonna, non appare il significato dell'operazione: se io faccio 1234:765 in colonna (sono ancora capace?????!!!!!) non vedo il significato della divisione. Se penso: ho 15 mele e 5 signore; quante ne comprano ciascuna? allora vedo il significato della divisione.
In matematica quello che conta e' l'idea ed il concetto, non l'operzione od il calcolo. Avevo compagni alla scuola elementare che facevano i conti ad occhi chiusi, ed ero invidioso: ora stanno a meta' ingegneria ed in crisi.
Io sono arrivato in quinta elementare sapendo fare solo le addizioni in colonna, e infatti ho ripetuto la prima media! Pero' mi sono lauretao im Matematica 3 anni fa, a 23 anni, e a ottobre finisco il dottorato in Matematica. Non sono un genio, per cui qualcosa nel sistema di insegnamento/insegnanti non ha funzionato.
Chissà se avremo insegnanti migliori in futuro, me lo auguro.

Luca.


secondo me la metematica deve essere una passione, non può essre inculcata con compiti forzati, altrimenti se prima c'era indifferenza diventerà odio.
anche se è vero che gli insegnanti forse non sono capaci di porre la matematica ai studenti, secondo me si nasce con una certa predisposizione alla matematica

Benny24
Io, come esperienza personale, ho quella del mio compagno di banco, che ha avuto una vita conflittuale con la matematica (tant'e' che all'universita', si limitera' ai calcoli di un paio d'esami economia aziendale: ho fallito la mia missione quindi). A lui non piaceva, come forma mentis aveva altre inclinazioni, e alla fine, anche con i miei chiarimenti ma soprattutto con il suo lavoro, ha sempre preso voti alti.
Fare amare una materia e' difficile e, credo, non da tutti. La matematica deve risultare prima di tutto chiara, altrimenti risulta odiosa. Pure io, appassionatissimo, non sopporto quando non vengo a capo di un argomento. Il piacere della materia puo' derivare poi dalla capacita' dell'insegnante di coinvolgere gli studenti, da un'osservazione, da una curiosita', dalle soddisfazioni personali..e' soggettivo. Pero' secondo me la prima cosa deve essere la CHIAREZZA. Ricordo di aver cominciato ad apprezzare materie che inizialmente non digerivo (filosofia e fisica) proprio nel momento in cui sono stato in grado di comprendere a fondo le tematiche delle lezioni e a ragionarci su.

P.S. Accidenti Cheva, hai pescato un topic ben stagionato! ;)

caravaggio1
cerco di spiegarmi: a molte persone non piace la matematica perchè non la conoscono semplicemente! Se un cultore della materia fosse in grado di trasmettere la propria passione, qualcuno (come me) potrebbe avvicinarsi alla matematica e capire che piacere! credo anch'io che sia fondamentale seguire le proprie inclinazioni, a volte, però, sono assopite perchè non valorizzate...e questo può dipendere non solo dalla propria diligenza ma anche da chi insegna. La meritocrazia dovrebbe sempre e comunque essere il criterio per eccellenza, criterio che spesso viene sostituito. Ma...se sei uno studente brillante, rimani tale e non hai bisogno di sentirti livellato al resto della classe, perchè tu sai di non esserlo.

VINX89
Il problema non è come far amare la matematica a chi non piace; secondo me bisogna essere studenti diligenti ma assecondare le proprie inclinazioni.
Il vero problema è far studiare e lavorare con profitto (anche economico) quelli che la matematica la amano: troppe volte si usano criteri diversi dalla meritocrazia, e troppe volte uno studente brillante deve appiattirsi al livello generale della classe in base a presunti principi democratici.

PNK1
ma vi sono situazioni in cui la matematica non piace
dove vi sono ragazzi 16 e 17 anni che senza una calcolatrice
non sanno fare moltiplicazioni a 1 cifra (7x8 ad esempio è un problema)
dove una scuola prevede lo stesso programma di un liceo e oltre
uso delle trasformate di laplace, integrali, equazioni differenziali. Che fare in questi casi, chiudere bottega?


io faccio parte di questa fascia XD
vi dirò..è vero..i programmi sono tutti uguali ed è anche vero che senza calcolatrice potrei consegnare il mio compito in bianco XD(vabbè mo non esageriamo XD)

cmq fatto sta che dipende in parte dallo studente..che deve avere comunque voglia d'imparare e poi dal professore..che dev'essere capace di spronare lo studente a migliorare..a fargli capire ke ci sono altre vie per risolvere un problema o una disequazione con il modulo(XD) comunque..
se ora non amo più la matematica come un tempo è anche a causa delle pretese della mia professoressa XD

ha preso come standard della classe il genio indiscusso della classe..e questo non ha giovato ne a me..ne agli altri..
è vero..siamo stati l'unica classe terza del liceo ad aver concluso il programma..ma a ke scopo??
io alla fine sono finita con un debito(appunto in matematica ç_ç ) e gli altri anche se non l'hanno avuto stanno messi quanto me..

lolita70
la matematica è un mondo affascinante dove predomina l'intuizione, la curiosità e il ragionamento..la sfida a capire e a risolvere. Arrivo solo ora a capire gli sbagli che ho fatto durante i miei percorsi di studio. Al liceo non ho mai studiato la matematica, pensavo di essere negata e anche l'insegnante me lo confermava. Oggi, resto ignorante in materia ma ho la curiosità di capire questo mondo, non lo trovo più minaccioso. Credo che saper insegnare la matematica sia una grande dote che molti non hanno, ecco perchè tanti studenti rimangono inattivi e odiano la matematica. Ripenso all'insegnante che avevo, credo non fosse in grado di far amare la propria materia. La mia sfida è iniziata, ho scoperto questo sito, provo gli esercizi più elementari, voglio capire e vedo i risultati: piccoli passi che per me sono grandi.
Avete domande?

minavagante1
"Chevtchenko":
Far amare: un nonsense.


una super****la insomma :-D

Chevtchenko
Far amare: un nonsense.

Sk_Anonymous
:-)

trim_de_brim
una volta ero chierico
ora il domatore

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