Che pensare dei "viaggi nel tempo"?

mariodic
Mi riferisco ai viaggi a ritroso, perchè quelli nell'opposta direzione sono del tutto naturali e, diciamo così, reali.
Di questi viaggi a ritroso se ne sente parlare, talvolta anche in questo ed altri forum consimili. Sembrerebbe che siano teoricamente possibili in quanto previsti da certe soluzioni relativistiche e sotto particolari condizioni piuttosto estreme.
Dico subito che tali "viaggi" li escludo dal novero degli eventi fisici potenzialmente osservabili per considerazioni facili ed ovvie che dirò fra poco, ma, nonostante ciò, sono pronto a tener per buone le conclusioni matematiche che porterebbero alla spegazione logica ed all'esistenza teorica dei viaggi a ritroso. Ecco perchè.

Dico che i vaggi a ritroso non sono possibili (nel senso che l'osservatore non potrà mai osservarli), infatti, se l'osservatore retrocede da oggi a ieri, con lui retrocede nel tempo l'intero universo, quindi si egli troverà un un mondo che era esattamente -ed in ogni dettaglio, compreso il suo stato di memoria- quello di ieri, cioè nella situazione di colui che vive la sua giornata e aspetta il domani, di cui nulla sa prima che questo domani arrivi.
Ma come mai, nonostante quanto ho detto, credo nella correttezza formale anche delle eventuali soluzioni che prevedono la regressione nel tempo? Semplicemente perchè in qualsiasi istante della sua vità, l'osservatore non potrà essere, a rigore, smentito se dicesse: "ecco, un questo preciso istante in cui vi parlo parlo, io, voi e tutto l'universo, siamo ritornati ad ora al termine di un viaggio a ritroso cominciato non so quando del futuro; in altri termini dico che quelle soluzioni, che prevedono un viaggio a ritroso nel tempo, sono formalmente corrette ma di significato assolutamente banale.

Risposte
boba74
Interessante discussione.
Io ho letto molta fantascienza al riguardo. Si affrontavano diverse ipotesi: una è quella di ipotizzare infiniti universi paralleli, ciascuno leggermente diverso uno dall'altro: chi viaggia a ritroso nel tempo in pratica "salta" da un universo all'altro. In tal caso se il viaggiatore torna indietro di 24 ore, egli scompare nell'universo originale (A) ed appare dal nulla nell'universo parallelo (B), in un istante arretrato di 24 ore. In tal modo egli può alterare il futuro del nuovo universo, in quanto tale futuro ancora non esiste. Tuttavia, anche ammesso che poi possa tornare avanti di 24 ore con un viaggio simile, potrebbe ritrovarsi (a seconda degli autori), o di nuovo nell'universo A, ma in tal caso dal suo punto di vista non sarebbe cambiato nulla, come se non avesse mai compiuto il viaggio (perchè egli ha alterato solo l'universo B), oppure egli andrebbe avanti di 24 ore ma rimanendo nell'universo B, che risulterebbe perciò alterato rispetto all'universo A, ma nessuno potrebbe saperlo, perchè per chi vive nell'universo B, l'universo A resta solo una delle infinite possibilità (e viceversa). Inoltre se il viaggiatore incontra se stesso, non si ricorderebbe di averlo già incontrato 24 ore fa, perchè nell'universo A tale incontro non è mai avvenuto.

L'altra ipotesi meno utilizzata, è quella secondo cui lo spazio-tempo è unico, perciò se è possibile viaggiare nel tempo deve esserci per forza una traccia: io so per certo che non posso tornare indietro di 24 ore e incontrare il me stesso di ieri, perchè altrimenti me ne ricorderei. Non potrei alterare il passato perchè altrimenti questo sarebbe già alterato, se tornassi indietro con l'idea di uccidere i miei genitori prima della mia nascita troverei senz'altro un'ostacolo che mi impedisce di farlo, e lo dimostra il fatto che io sono nato. Potrei fare ogni sforzo immaginabile per cambiare il passato senza però riuscirci, in quanto ogni presunto cambiamento nel passato che io riuscissi a fare, dovrebbe avermi già lasciato una traccia nel presente. Lo stesso vale viaggiando nel futuro, quindi secondo questa ipotesi tutto lo spazio-tempo è già predeterminato e inalterabile.

Ipotesi LOST: se io torno indietro nel tempo, finisco in me stesso del passato (e il me stesso del passato finisce nel mio corpo presente), perciò io vivrei la mia vita del passato con i ricordi attuali e potrei teoricamente alterare la mia vita. In tal caso però l'incontro tra l'io presente e quello passato non potrebbe avvenire, perchè sarebbe uno scambio). Per altro questa ipotesi consentirebbe la conservazione della massa dell'universo....

Ci sono poi tante altre ipotesi più o meno fantasiose che sono variazioni sul tema di queste.

Rioda1
Si... aparte una cosa che non capisco riguardo al tuo post...

Mentre io dibattevo riguardo all'impossibilità di entrare nel passato per ragioni puramente fisiche (ovvero eccesso di materia e sopratutto dove sarebbe questo ipotetico passato oltre al fatto che ci troveremmo congelati in un'istatne) tu sostieni che noi tornando indietro nel tempo ci dimenticheremmo del futuro. Su questo non sono daccordo perchè comunque non credo che il viaggio nel tempo ci possa influenzare; mi spiego meglio: il "rioda di ieri" non sapeva che avrebbe scritto questo post, ma il "rioda di oggi" si... se io tornassi indietro nel tempo non mi ritrasformerei nello rioda di ieri ma rimarrei lo rioda di ora con tutti i miei ricordi e le mie memorie. Anche perchè se io avessi la stessa esperienza e fossi un clone del mio rioda di 24 ore fa improvvisamente cambierei posizione dal mio computer dove sto scrivendo un post a 3 metri dietro osservando un mio clone che sta scrivendo :shock: In tal caso probabilmente sarei così scioccato dal tutto che da grande scienziato quale sarei se avessi invetato il viaggio nel tempo ( :P ) deciderai di non viaggiare nel tempo per evitare ulteriori confusioni e aspettare che passi il tempo i modo che il rioda del futuro torni nel suo tempo. Qui sorgono due problemi:

1 - Paradosso del nonno: non facendo il viaggio non sciocco il mio "io passato" il quale farà scioccando il suo "io passato" che non farà il viaggio creando un cerchio infinito

2 - Il tempo del rioda futuro sarà diventato il tempo del rioda passato e si troveranno entrambi a vivere nello stesso tempo... entrambi credendo di essere gli orignali e nessuno dei due ricordando cosa è successo (solo impotesi magari). Questo causa anche un problema che descrivo meglio facendo un esempio grafico:


21/04/09 22:10 - Rioda del Futuro (dora in avanti RiodaF) effettua un viaggio al ritroso di 24
20/04/09 22:10 - RiodaF arriva 24 ore nel passato, si scorda tutto ritornando allo stato di 24 ore prima trovandosi dunque teletrasportato in un luogo diverso da dove si trovava unattimo prima (non so se questo pezzo è chiaro. 24 ore fa sono nel punto A ma il viaggio nel tempo mi ha fatto arrivare nel punto B non ricordandomi del viaggio ho l'imperessione di essere stato teletrasportato) forse vicino al rioda del passato (RiodaP).
21/04/09 22:10 + 1 instante: 2 Rioda appaiono dove prima ce n'era solo 1. Questo perchè a un'osservatore che rimane nel tempo presente (quello di RiodaF) sembra non passi neanche un'istante...

Capite il problema!!!

mariodic
Credo che Rioda sia, in buana sostanza, in accordo con me sebbene speghi la questione con pparole diverse dalle mie-

Rioda1
Per me il problema non è il "come arrivare" ma il "dove arrivare". Voglio dire, non è che noi mentre avanziamo nel tempo ci lasciamo dietro una catena di fotogrammi e che uno dall'oggi al domani (o meglio al ieri 8-) ) possa viaggiare dall'uno all'altro. Quindi il "passato" e il "presente" come pensati dalla maggior parte delle persone secondo me non esistono, in quanto esiste solo l'attimo in cui stiamo vivendo. Perchè il tradizionale viaggio nel tempo con ritorsione di futuro abbia successo bisognerebbe che nell'universo ci fossero "copie di backup" della nostra realtà... ma anche così prenderebbero il nome di "universi paralleli" in tal caso non sarebbe giusto parlare di viaggio nel passato perchè chi ci dice che siano il nostro passato e non noi una loro alterazione? E' possibile che esistano altre zone identiche (fino all'ultimo elettrone) a una nostra situazione che oramai appartiene al passato... ma aparte il fatto che sarebbe difficcile provarlo non potrebbe comunque avere ritorsioni sul presente e sarebbe dunque inutile discutere se si tratta proprio di un'"orma" del nostro passato o di un'universo parallelo.

Secondo pensiero:

Se io ora 20/04/09 21:59:30 e una manciata di secondi facessi un balzo indietro di 24 ore in un passato visto nel modo tradizionale, mi troverei in un fotogramma fermo, ovvero quello del 19/04/09 21:59:30 e una manciata di secondi ma il tempo sarebbe fermo... con io che mi muovo... ma mi muovo? Se tutto è fermo immobile fino all'ultimo atomo... come mi immagino che sia mi troverei bloccato all'interno di un muro invisibile destinato a morire di asfissia entro pochi minuti ameno che non abbia programmato un dispositivo di ritorno automatico. Ora che ci penso... se è tutto così compatto... io dove sono messo? Mi sarei dovuto forzare un buco nella materia... spingendone parte fuori... fuori dove?

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