Cattivi scienziati

axpgn
Cosa ne pensate di quest'articolo di Enrico Bucci sul Foglio?


Cordialmente, Alex

Risposte
Luca.Lussardi
Purtroppo hai ragione, questo problema riguarda tutto il mondo. Il mio è ovviamente un auspicio, so benissimo che allo stato delle cose non è così, ma per il bene della ricerca dovrebbe essere così.

axpgn
Hai scritto
"Luca.Lussardi":
... ma ci tengo a sottolineare che la carriera accademica deve venire in modo naturale in base alla qualità ...

Ma è un dato di fatto o un auspicio? :D
Peraltro sia l'articolo che il libro non riguardano l'Italia in particolare ma il mondo intero, il che è peggio :-D

Luca.Lussardi
In Italia non si vive di grant, la posizione accademica prescinde da quelli. E' certo che in alcuni settori sono più importanti e facili da avere rispetto ad altri. Il mio commento sembra semplicistico ma ci tengo a sottolineare che la carriera accademica deve venire in modo naturale in base alla qualità della produzione e non alla sua bibliometria. E mi ripeto, si può benissimo portare avanti la carriera senza inseguire gli indici, ci si metterà un po' di più questo è probabile. Il vero problema è che molte persone desiderano accelerarla il più possibile, e questo fa solo male alla scienza.

hydro1
"axpgn":
[quote="Luca.Lussardi"]Si può benissimo progredire nella carriera fregandosene degli indici.

Nì.
È una risposta un po' troppo semplicistica, a mio parere.
[/quote]

E' parzialmente vero in matematica, dove l'impact factor non ha alcuna rilevanza e dove per fortuna c'è un pochino in più di onestà intellettuale. Certo anche lì se i paper sono tutti su giornali "di seconda fascia" non è esattamente una passeggiata neppure avere una carriera, altro che farla in fretta. In settori più applicati poi è proprio falso, anche perchè lì si vive di grant e i grant vengono assegnati (anche) in base al cv e la bontà del cv dipende fortemente dagli indicatori bibliometrici.

axpgn
"Luca.Lussardi":
Si può benissimo progredire nella carriera fregandosene degli indici.

Nì.
È una risposta un po' troppo semplicistica, a mio parere.
Ho letto il suo libro, citato nell'articolo e che consiglio di leggere (molto ben documentato): l'autore sarà forse fin troppo preoccupato e pessimista ma il problema esiste e non è piccolo.


Cordialmente, Alex

ElementareWatson
Oh my God mi hanno scoperto, adesso invalideranno le mie pubblicazioni… va beh tornerò a pulire le aule. :smt005

Luca.Lussardi
Il sistema sarà anche folle ma gli scienziati che inseguono la bibliometria a tutti i costi per far carriera più rapidamente ci mettono del loro. Si può benissimo progredire nella carriera fregandosene degli indici.

hydro1
"giuliofis":
C'è anche il problema delle riviste predatorie, non così facili da sgamare.


Le riviste predatorie sono una conseguenza inevitabile della follia del sistema...

Mephlip
[ot]A proposito di riviste predatorie, questo è sempre esilarante. :-D[/ot]

12provaCiao
C'è anche il problema delle riviste predatorie, non così facili da sgamare.

hydro1
La peer review è un sistema che ormai ha fatto il suo tempo. Ha funzionato quando il mondo scientifico era piccolo, c'era posto per tutti e molti componenti erano persone interessate unicamente alla scienza. E soprattutto, quando gli articoli venivano valutati per il contenuto e non per il giornale su cui erano pubblicati (ci sono articoli importantissimi degli anni '70 pubblicati su riviste di fascia infima). Ora il sistema è intasato, per farsi strada occorrono le riviste giuste, con impact factor alto o ritenute all'altezza dai membri eminenti della comunità secondo imperscrutabile giudizio, e questo ha avuto il prevedibile effetto di creare delle sacche di potere che decidono cosa è bene e cosa no in base a criteri principalmente nepotistici. Una sorta di mafia scientifica, passatemi il termine. Come sottolinea anche giustamente l'autore, "si arriva poi alla deviazione sistemica: [...] il fiorire di bande accademiche organizzate che, attraverso il controllo dei comitati editoriali, favoriscono sistematicamente i rispettivi gruppi di ricerca, corrompendo la procedura di revisione anonima."

C'è urgente bisogno di una rivoluzione totale (ormai da anni), ma come sempre i detentori del potere non hanno alcun interesse a cambiare, e le persone che vorrebbero cambiare non lo fanno per paura (legittima) di venire estromessi totalmente dalla comunità.

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