Caso & logica

Ale861
Ragazzi ho un quesito tra il matematico e il filosofico, mi interessa moltissimo la vostra opinione.
La logica può andare a caso? Per esempio, un computer che è logica applicata può seguire dei percorsi casuali?

Risposte
mariodic
spassky

Per tornare al discorso sulla certezza e sulla probabilità, penso che se le variabili in gioco sono pressochè infinite (esempio della goccia) una descrizione "sufficientemente precisa" per gli scopi che ci siamo prefissi, sia utile almeno quanto una conoscenza certa [quote]---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Questa frase di Spasski. assieme ad altre consimili lette in questa discussione, in quanto fa riferimento all'"infinito" contiene il seme della complessità concettuale della questione in discussione. La casualità di una serie di eventi è solo la prima apparenza di un difetto di conoscenza, cioè una specie di prima tappa di un viaggio diabolico che conduce, perdita dopo perdita, al "CAOS ASSOLUTO" vale a dire: al NULLA. Ammesso pure che si riesca a costruire o a trovare una sequenza casuale, di essa potremmo al più dire che è, appunto, casuale, quindi, caotica in quanto non conosciamo né riusciamo a trovare una regola minimamente in grado di riscostruirla o di sapiegarla. Tuttavia qualcosa pur sempre sappiamo di tale successione, per esempio il suo inizio oppure il fatto che la riconosciamo dal mondo circostante, comunque possiamo ricopiarla e coservarne un pezzo e riprodurla almeno in parte; già questo significa che "qualcosa sappiamo" di questa successione di eventi.
La conclusione di questo mio intervento è che la casualità è sempre relativa ed è riferibile ad una insufficienza di conoscenza (non assoluta mancanza) da parte dell'Osservatore universale vale a dire dell'osservatore che si riconosce e si riferisce a se stesso come "IO". :!: ;-)

spassky
Per tornare al discorso sulla certezza e sulla probabilità, penso che se le variabili in gioco sono pressochè infinite (esempio della goccia) una descrizione "sufficientemente precisa" per gli scopi che ci siamo prefissi, sia utile almeno quanto una conoscenza certa.
Stesso discorso per quanto riguarda la teoria dei sistemi applicata ai comportamenti di massa : non ti sto dicendo che puoi prevedere le mosse di un singolo uomo, ma di una massa di persone, di un sistema.E questo perchè ci sono delle "leggi" psicologiche e sociali che governano il comportamento in gruppo.
In questo senso l'analisi sistemica è più generale della fisica stessa, perchè sotto una stessa struttrua formale mette insieme i i diversi linguaggi della psicologia, della biologia e della finanza, sotto una stesa cornice matematica e operativa.
Non so se mi son ben spiegato.

ottusangolo
VERO ALE! :)
Per e_qwfwq . Ho capito quello che intendi; ed infatti le poche volte
che gioco al superenalotto gioco 1 2 3 4 5 6 perchè sempre qualcuno
mi sconsiglia di farlo. Io però intendevo dare un criterio un po' rigoroso
per stabilire se una successione di numeri può dirsi più o meno casuale.
E guarda caso il tuo esempio fa al caso nostro.
111111 si potrebbe dire totalmente non casuale ed infatti l'algoritmo è
n(k)=1. La seconda invece è abbastanza casuale, solo abbastanza perchè
1,2,3 e 7 si presentano spesso mentre decisamente meno 8,9,0.
Si potrebbe così supporre che hai digitato sul tastierino numerico,
con la mano vicina( non calando il dito dall'alto ogni volta) e spostata
verso il basso (regione123 a più elevata frequenza) magari perchè
comodamente poggiato con l'avambraccio sul tavolo.Però in maniera onesta,
cioè non guardando. E diciamo che mi sono voluto divertire dopo la bella
discussione avuta con Gaussz
( per chi sa un po la fisica si legga la di lui spassosa replica)
E a proposito di fisica e casualità la meccanica quantistica ha una visione
profondamente casuale tanto che alla nota frase di Einstein è stato replicato
" Dio non solo gioca a dadi ma li getta dove non possiamo vederli" E purtroppo
ad oggi sembra proprio così.

Ale861
Incontestabile verità, la logica è inerme di fronte al sistema femminile. Forse dovremmo basarci su di loro per scoprire come riprodurre fenomeni casuali, non si riesce mai a scoprire il rapporto causa effetto, un vero paradosso dell'esistenza!

Res1
"Ale86":
A mio parere con la visione scientifica che abbiamo il caso viene completamente a sparire. Però, non è possibile per l'uomo essere sempre cosciente di tutti gli eventi che determinano un effetto..


Sante parole Ale, che trovano riscontro puntuale quando il tuo insieme di appartenenza entra in collisione con quello femminile :D :D

Sk_Anonymous
bah.. io ritengo che dire che il nostro mondo è governato dal caso o meno è come riuscire a conciliare la meccanica quantistica alla teoria della relatività, comunque data una variabile casuale su di essa si possono fare indagini statistico-probabilistiche e quindi renderla meno casuale, quel che è certo è che non credo che potrammo mai rispondere alla domanda, o se ci riusciremo sarà solo in un lontano futuro.

Ale861
A mio parere con la visione scientifica che abbiamo il caso viene completamente a sparire. Però, non è possibile per l'uomo essere sempre cosciente di tutti gli eventi che determinano un effetto.
Se una goccia cade dalla grondaia ci potremmo soffermare sulla struttura della casa, sulle condizioni climatiche, tutti effetti spiegabilissimi, ma per essere sicuri che in un dato punto della Terra, un punto (x,y,z,t) cadrà quella goccia dobbiamo essere a conoscenza di infinite variabili. Dobbiamo sapere tutti gli eventi dall'inizio dell'esistenza fino al momento infinitamente prima della caduta dei quella goccia per essere sicuri al 100% di quell'evento. Se mi dici che, comunque, restringendo il campo si ha una probabilità molto alta, io ti rispondo che non stiamo parlando di probabilità ma di certezza, altrimenti non hai realmente eliminato il caso. Ciò implica che gli eventi esterni, soprattutto quelli umani, sono imprevedibili, non si può arrivare ad una certezza del 100%, questa è la chiave per determinare una logica casuale. I crak finanziari, le cronache che tutti i giorni ascoltiamo al TG, le scoperte, sono tutte cose prevedibili (forse), ma mai con certezza.

spassky
Qualcuno ti direbbe che taluni comportamenti collettivi possono essere tranquillamente modellizzati con modelli deterministici.
Non è detto che un sistema complesso sia necessariamente caotico.
E questa cosa è alla base dell'utilizzo dell'analisi sistemica. La crescita di una popolazione di batteri, può sembrare casuale, ma se si considera il sistema nel suoi insieme, possiamo modellizzarlo con l'equazione di Malthus sull'accrescimento delle popolazioni.
Stessa cosa dicasi per il comportamento cooperativo e non sui mercati ( si può trovare un modello "all'equilibrio" che predica il comportamento degli attori in gioco).
O ancora per la meccanica statistica ( le molecole sembra che si muovano a caso, ma se analizziamo un gas dal punto di vista statistico, sparisce il "caso")
Addirittura sembra che anche l'evoluzione delle macchie solari non sia casuale, anzi che sia conforme, mi pare, alla serie di Fibonacci( ma di questo chiedo conferma ai più esperti)

Insomma non so dirti se alla fine un modello più complesso ( perchè di questo si tratta) non possa avere una soluzione deterministica... Se così fosse, addio generazione di numeri "veramente" casuali...

Ale861
Credo sia impossibile che la logica possa andare a caso. In realtà possiamo inserire stramiliardi di variabili nel nostro sistema ma sarà sempre logico! Forse l'unico vantaggio che ne otterremmo è una specie di simulazione casuale, ma non caso.
Ho pensato, però che se la logica la si riportasse agli accadimenti quotidiani, cronache, politica, clima etc., potrebbe risultare casuale. Ad esempio se stabiliamo che un programma risponde con determinati numeri a determinati fatti la casualità sarà data dall'impossibilità di prevedere gli avvenimenti nel mondo reale. Soprattutto con internet si potrebbe creare un algoritmo che produca casualità attraverso la rete.
Potrebbe essere un'idea...

carlo232
"Res":
Pe reminiscenze di laboratorio, ricordo che per avere un po' di rumore bianco a buon mercato si usava far scaldare una resistenza con una corrente elevata e buttare il tutto in ingresso ad un operazionale, lo spettro delle freqenze del fruscio ottenuto appariva bello piatto.

Analogamente digitalizzando quel rumore si otteneva una sequenza di numeri casuali, in un intervallo predefinito dai parametri della conversione.
Io quando gioco al superenalotto uso ancora in rondomizer del basic, che mi pare utilizzi un algoritmo che si basa sui resti di divisioni, ma non so altro.
Anzi se qualcuno mi illumina, magari dividiamo la vincita se arriverà :D


Pare che negli anni '80 fosse stato lanciato uno dei primi algoritmi per la generazione di numeri casuali, mi sembra si chiamasse Randu o qualcosa di simile, fatto sta ed è che dopo pochi mesi ci si è accorti che i numeri di Randu erano molto meno casuali di quanto si credesse, tant'è che molto sistemi informatici basati su tale algoritmo (che era uno dei pochi disponibili all'epoca) sono andati in fumo.

Una bella storiella sull'importanza di generare numeri casuali in informatica....

Ciao! :D

Res1
Pe reminiscenze di laboratorio, ricordo che per avere un po' di rumore bianco a buon mercato si usava far scaldare una resistenza con una corrente elevata e buttare il tutto in ingresso ad un operazionale, lo spettro delle freqenze del fruscio ottenuto appariva bello piatto.

Analogamente digitalizzando quel rumore si otteneva una sequenza di numeri casuali, in un intervallo predefinito dai parametri della conversione.
Io quando gioco al superenalotto uso ancora in rondomizer del basic, che mi pare utilizzi un algoritmo che si basa sui resti di divisioni, ma non so altro.
Anzi se qualcuno mi illumina, magari dividiamo la vincita se arriverà :D

carlo232
"gaussz":
Ora che ci penso, anni fa ebbi un'idea su questo argomento e sarei curioso di sapere cosa ne pensate: dato il principio d'indeterminazione di Heisenberg non si può avere la certezza di dove si trova un elettrone: ora, se nel computer ci sono circuiti in cui si muovono elettroni, un circuito elettronico basato sulla misurazione di un intervallo di tempo(non so molto di informatica ma penso che nella CPU ci sia una unità per misurare il tempo) non restituirà mai valori uguali tra loro, ma valori caotici che possono essere utilizzati per generare tramite algoritmo numeri random, e quindi far seguire al computer percorsi random.


Ho letto che in un università è stato realizzato un circuito elettronico basato sull'interferenza di fasci di fotoni, esso produrrebbe
numeri basati sulla casualità (o meglio dire stretta imprevedibilità) dei fenomeni quantistici.

Ale861
Proprio tra il '600 e il '700 leibniz introdusse una teoria molto interessante. Leibniz disse che se prima di un'azione o di un evento, sapessimo tutto il passato in ogni dettaglio, potremmo saperne con certezza l'esito.
Il classico esempio che si fa è quello di cesare che passò il Rubicone. Se avessimo saputo tutto il passato di cesare, avremmo sicuramente potuto prevedere quella decisione. Come si capisce il caso scompare, ma scompare anche la libertà dell'individuo soggiogato da leggi che non può capire. Il motivo per cui non possiamo rinunciare al caso, quindi, sta nel fatto che, in questo modo, rinunceremmo alla nostra libertà finendo in uno schiacciante de servo arbitrio.

Una piccola idea che ho messo su si basa sul fatto che l'uomo non può mai conoscere tutta la realtà. Ad esempio, se misuro un tavolo posso migliorare la mia approssimazione migliorando il mio strumento di misurazione, ma rimarrò sempre nell'approsimazione perchè, in fin dei conti, la realtà è divisibile all'infinito. Ora se non posso conoscere tutta la realtà, non potrò nemmeno mai essere consapevole di tutte le vaiabili in gioco, ciò implica che una componente casuale esiste sempre in tutte le cose.

Sk_Anonymous
Ora che ci penso, anni fa ebbi un'idea su questo argomento e sarei curioso di sapere cosa ne pensate: dato il principio d'indeterminazione di Heisenberg non si può avere la certezza di dove si trova un elettrone: ora, se nel computer ci sono circuiti in cui si muovono elettroni, un circuito elettronico basato sulla misurazione di un intervallo di tempo(non so molto di informatica ma penso che nella CPU ci sia una unità per misurare il tempo) non restituirà mai valori uguali tra loro, ma valori caotici che possono essere utilizzati per generare tramite algoritmo numeri random, e quindi far seguire al computer percorsi random.

carlo232
"Res":
Gentile Ale86 hai scoperchiato un bel pentolone.
In linea di principio sintetico la risposta di carlo23 è corretta, ma se approfondiamo un pochino ci accorgiamo come il quesito della casualità ha da sempre afflitto i pensatori e i matematici....


Parlando dell'alimentazione elettrica dei chip hai tirato in ballo anche un altra cosa di cui tener conto.

Nella realtà fisica ogni sistema è basato su un altro sistema, ad esempio il funzionamento della tastiera su cui sto battendo queste lettere è basato sull'elasticità di piccole molle di gomma poste sotto i tasti, quest'ultima è basata sui legami chimici dei polimeri della gomme, questi sono basati sulle interazioni di elettroni e protoni...

Ovviamente essendo limitati nel tempo quando dobbiamo descrivere un sistema non possiamo descrivere tutti i sottosistemi di quest'ultimo, ci fermeremo quindi a un certo punto, e dovremo approssimare il comportamento di tutti i successivi sottosistemi. Chi si occupa di fisica quantistica avrà trovato un analogo ad esempio nei diagrammi di Feynman.

Quindi come dice Res, possiamo programmare un computer per ottenere certi risultati, ma chi ci dice che la frequenza di clock non abbia uno sbalzo improvviso e il processore abbrustolisca?

Ciao! :D

Res1
Quello che in un singolo evento è definibile casuale, può rivelare un trend solo se ripetuto nelle stesse condizioni.
Uno dei metodi -legalissimi- per cercare di prevedere un numero della roulette è registrare le successioni dei numeri ipotizzando una sorta di inconscia ripetitività del croupièr (lo stesso ovviamente) nel compiere i gesti.
Il singolo lancio ovviamente non dà alcuna indicazione.

La pestata sulla tastiera, se ripetuta 100 volte con le stesse condizioni di assetto fisico-meccanico produrrà stringhe che avranno pezzi somiglianti.

e_qwfwq
la proposta di ottusangolo è accettabile forse per un grande numero di estrazioni "casuali".. ma per una sola??
il numero
1111111111111111111111111111111111111111111111111111111
sarebbe "meno casuale" del numero
6413218251321761097349137261738715377476301727052187251
(ottenuto battendo a caso sulla tastiera!! eheheh!!)
mentre in realtà dovrebbere essere equiprobabili.

Res1
Gentile Ale86 hai scoperchiato un bel pentolone.
In linea di principio sintetico la risposta di carlo23 è corretta, ma se approfondiamo un pochino ci accorgiamo come il quesito della casualità ha da sempre afflitto i pensatori e i matematici.

La nozione di caso ha acquistato particolare rilevanza allorchè si è affermata la nozione moderna di probabilità, ossia nel XVII secolo, in cui tale concetto ebbe un'evoluzione proprio perchè raffrontato con quello del caso o della casualità.

Copio fedelmente "..a partire dalla seconda metà del 600 prende gradualmente piede la convinzione che quest'ultima costituisca lo strumento atto a investigare tutti quei fenomeni che sfuggono ad un resoconto causale di tipo deterministico, secondo il paradigma della meccanica classica..etc. "

Mitica però fu la posizione di Poincarè che criticò il punto di vista determinista secondo il quale il caso sarebbe semplicemente " un nome per la nostra incapacità ed ignoranza". Egli distinse poi i fenomeni di causa sconosciuta in due categorie: quelli fortuiti ai quali si applica il calcolo delle probabilità e quelli non fortuiti per i quali nulla è dicibile sino a che non si conoscano le leggi che li governano.

Tornando al nostro computer, e se permettete dalla chioma brizzolata di chi scrive e che ha osato progettare hardware per anni e con dubbi risultati, la casualità del comportamento di un computer non esiste, ma può esistere un programma che modifica se stesso in continuazione dando risultati improbabili ma sempre lontanamente prevedibili, a patto di riuscire a seguire l'evoluzione del cambiamento.

La stessa indecisione di un chip se propendere per 1 o 0 può benissimo dipendere dalla instabilità dell'alimentazione, apparentemente caotica, ma realimente succube di un mastodontico sistema di equazioni per un altrettanto mastodontico insieme di incognite.

Ove non si capisce allora è conveniente parlare di casualità o meglio parlerei di casualità relativa a quella piccola parte di universo che noi umani riusciamo a verificare con i nostri sensi.

Res

carlo232
"Ale86":
Ragazzi ho un quesito tra il matematico e il filosofico, mi interessa moltissimo la vostra opinione.
La logica può andare a caso? Per esempio, un computer che è logica applicata può seguire dei percorsi casuali?


Questa è una domanda che mi sono posto già parecchie volte mooolto tempo fa,

credo che i fenomeni casuali siano difficilmente definibili, comunque la casualità pura non credo esista, diciamo che esiste l'imprevedibilità, dopotutto ad esempio se lancio una moneta interpreto l'esito (testa o croce) come un fenomeno casuale, ma questa è una balla, infatti se conoscessi velocità e posizione di ogni particella in un intorno della moneta abbastanza grande allora potrei calcolare esattamente se uscirà testa o croce.

Soffermandoci sull'imprevedibilità vediamo che essa è principalmente dovuta a mancanza di imformazioni (o di capacità di calcolo), quindi se scrivo un algoritmo abbastanza lungo che generi numeri secondo qualche regola, allora si può in un certo senso dire che esso genera numeri casuali per chiunque non ne conosca il funzionamento. Poi la cosa interessante è che la sequenza di tutti gli infiniti numeri che saranno generati e completamente determinata dall'algoritmo e la conoscenza di un singolo segmento della sequenza non sarà mai sufficiente a trovare l'algoritmo generatore.

Ciao! :D

Ale861
Scusa, ma se troviamo una legge che governa il caso, possiamo più parlare di casualità?
Caso e indeterminato mi sembrano due cose diverse...

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