Atenei italiani,un disastro?
secondo la classifica di merito delle migliori universita' del mondo,(stilata dal 'times') ,nessun ateneo italiano risulta essersi piazzato tra i primi 150...(bologna 192esima posizione);
siete d'accordo con il times? e i motivi di questo disastro?
personalmente conosco la situaziione di alcuni atenei della toscana e devo ammettere che di materiale su cui discutere ce ne sarebbe...
siete d'accordo con il times? e i motivi di questo disastro?
personalmente conosco la situaziione di alcuni atenei della toscana e devo ammettere che di materiale su cui discutere ce ne sarebbe...
Risposte
Si, ma al posto di curalo tagliano i fondi, lasciando gestire i soldi sempre alle stesse persone che li hanno sperperati in passato...
ma non viene in mente a nessuno che se i nostri atenei sono scivolati agli ultimi posti, forse sara' anche colpa di quei 'magnifici rettori' che gestiscono le universita' come fossero aziende di famiglia?!?
ho paura che il sistema si sia incancrenito a tal punto che sara' estremamente difficile rimuovere il tumore con un semplice colpo di bisturi...
ho paura che il sistema si sia incancrenito a tal punto che sara' estremamente difficile rimuovere il tumore con un semplice colpo di bisturi...
"alfabeto":Veramente il discorso era un'altro, ma non ha molta importanza...
E' per far vedere quanto siano aleatorie le definizioni in politica. ognuno si acapparra vocaboli e pensa di essere il paladino.
Dopo se uno pranza alle 11, affari suoi!!!
A.B
E' per far vedere quanto siano aleatorie le definizioni in politica. ognuno si acapparra vocaboli e pensa di essere il paladino.
Dopo se uno pranza alle 11, affari suoi!!!
A.B
Dopo se uno pranza alle 11, affari suoi!!!
A.B
"alfabeto":
[quote="Cheguevilla"][quote="Sergio"][quote="Cheguevilla"]Ed è inutile nascondersi, in Italia il sentimento comune è di destra, anche piuttosto estrema: infatti, il corporativismo ha una prevalenza molto forte rispetto al liberismo di mercato.
Curioso. Sembra quasi che ritieni il "liberismo di mercato" di sinistra...[/quote]Come ho detto subito di seguito, non è cambiato molto rispetto ai tempi di Crispi e Giolitti.
L'Italia è rimasta ancorata (o è tornata) ai concetti di destra e sinistra storica.
A titolo di curiosità, il partito liberista in Danimarca si chiama "Venstre", che in danese vuol dire proprio "Sinistra". Fortunatamente, le cose qui si sono successivamente evolute, come è giusto che sia, e quella che un secolo fa si chiamava "sinistra" ora si chiama "destra".
Forse la cosa dovrebbe far pensare; ho sempre trovato piuttosto ridicolo sentire persone che si definiscono di destra, o conservatori, parlare di innovazione e progresso. Naturalmente, questo è un mio parere personale, ma i fatti sembrano supportare questa mia teoria.[/quote]
Se tu trovi ridicolo che chi di destra parla di "innovazione e progresso", pensa quanto a me ha creato confusione quando c'era la "Repubblica Democratica Tedesca". Cosa aveva di democratico? Ogni volta che venivo interrogato in geografia sbagliavo l'ubicazione.
A. B.[/quote]Se è per questo, c'è gente che pranza alle 11 di mattina.
Ma non capisco cosa c'entri con il discorso...
"Cheguevilla":
[quote="Sergio"][quote="Cheguevilla"]Ed è inutile nascondersi, in Italia il sentimento comune è di destra, anche piuttosto estrema: infatti, il corporativismo ha una prevalenza molto forte rispetto al liberismo di mercato.
Curioso. Sembra quasi che ritieni il "liberismo di mercato" di sinistra...[/quote]Come ho detto subito di seguito, non è cambiato molto rispetto ai tempi di Crispi e Giolitti.
L'Italia è rimasta ancorata (o è tornata) ai concetti di destra e sinistra storica.
A titolo di curiosità, il partito liberista in Danimarca si chiama "Venstre", che in danese vuol dire proprio "Sinistra". Fortunatamente, le cose qui si sono successivamente evolute, come è giusto che sia, e quella che un secolo fa si chiamava "sinistra" ora si chiama "destra".
Forse la cosa dovrebbe far pensare; ho sempre trovato piuttosto ridicolo sentire persone che si definiscono di destra, o conservatori, parlare di innovazione e progresso. Naturalmente, questo è un mio parere personale, ma i fatti sembrano supportare questa mia teoria.[/quote]
Se tu trovi ridicolo che chi di destra parla di "innovazione e progresso", pensa quanto a me ha creato confusione quando c'era la "Repubblica Democratica Tedesca". Cosa aveva di democratico? Ogni volta che venivo interrogato in geografia sbagliavo l'ubicazione.
A. B.
"Cheguevilla":
[quote="Sergio"][quote="Cheguevilla"]Ed è inutile nascondersi, in Italia il sentimento comune è di destra, anche piuttosto estrema: infatti, il corporativismo ha una prevalenza molto forte rispetto al liberismo di mercato.
Curioso. Sembra quasi che ritieni il "liberismo di mercato" di sinistra...[/quote]Come ho detto subito di seguito, non è cambiato molto rispetto ai tempi di Crispi e Giolitti.
L'Italia è rimasta ancorata (o è tornata) ai concetti di destra e sinistra storica.
A titolo di curiosità, il partito liberista in Danimarca si chiama "Venstre", che in danese vuol dire proprio "Sinistra". Fortunatamente, le cose qui si sono successivamente evolute, come è giusto che sia, e quella che un secolo fa si chiamava "sinistra" ora si chiama "destra".
Forse la cosa dovrebbe far pensare; ho sempre trovato piuttosto ridicolo sentire persone che si definiscono di destra, o conservatori, parlare di innovazione e progresso. Naturalmente, questo è un mio parere personale, ma i fatti sembrano supportare questa mia teoria.[/quote]
Se tu trovi ridicolo che chi di destra parla di "innovazione e progresso", pensa quanto a me ha creato confusione quando c'era la "Repubblica Democratica Tedesca". Cosa aveva di democratico? Ogni volta che venivo interrogato in geografia sbagliavo l'ubicazione.
A. B.
"Sergio":
[quote="Cheguevilla"]Ed è inutile nascondersi, in Italia il sentimento comune è di destra, anche piuttosto estrema: infatti, il corporativismo ha una prevalenza molto forte rispetto al liberismo di mercato.
Curioso. Sembra quasi che ritieni il "liberismo di mercato" di sinistra...[/quote]Come ho detto subito di seguito, non è cambiato molto rispetto ai tempi di Crispi e Giolitti.
L'Italia è rimasta ancorata (o è tornata) ai concetti di destra e sinistra storica.
A titolo di curiosità, il partito liberista in Danimarca si chiama "Venstre", che in danese vuol dire proprio "Sinistra". Fortunatamente, le cose qui si sono successivamente evolute, come è giusto che sia, e quella che un secolo fa si chiamava "sinistra" ora si chiama "destra".
Forse la cosa dovrebbe far pensare; ho sempre trovato piuttosto ridicolo sentire persone che si definiscono di destra, o conservatori, parlare di innovazione e progresso. Naturalmente, questo è un mio parere personale, ma i fatti sembrano supportare questa mia teoria.
per fortuna anche qui per le famiglie che hanno meno di 18.000 iseeu e i propri figli hanno un media decente l'università mette 4500 circa euro annui anche per il primo anno che uno va, nel caso, fuori corso (in bicocca sono 80+40 all'anno, per anno, rinnovabili di anno in anno).
Per le scuole secondarie gli assegni sono minori, sono 500 euro per figlio se rientri con voti e, soprattutto, reddito, almeno qui in Lombardia. Con graduatorie annuali, fino alla fine degli studi delle medie superiori.
Questo si chiama diritto allo studio. Tutelare le fascie in difficoltà è un dovere da parte dello Stato.
In Danimarca da come dice Che l'università non è gratuita solo per le fascie deboli, ma per tutti. è un pò diversa la cosa...
Per le scuole secondarie gli assegni sono minori, sono 500 euro per figlio se rientri con voti e, soprattutto, reddito, almeno qui in Lombardia. Con graduatorie annuali, fino alla fine degli studi delle medie superiori.
Questo si chiama diritto allo studio. Tutelare le fascie in difficoltà è un dovere da parte dello Stato.
In Danimarca da come dice Che l'università non è gratuita solo per le fascie deboli, ma per tutti. è un pò diversa la cosa...
"fu^2":
[quote="Exxxes"]
eppure le universtita' funzionano.
ma non sono gratis.
è questo il punto che dice Che, li i servizi quali la pubblica istruzione sono gratuiti perchè si "fa colletta" su altre cose. Non è per questo comunque il motivo del perchè funzionano.
Funzionano perchè, tra le tante cose, chi prende le decisioni e tiene insieme i pezzi lo fa con un pò di raziocinio presumo...[/quote]
in Germania le universita',per quelle famiglie che non superano un certo reddito ,(es. padre madre,due figli:21.000,00 eurini/anno), non solo sono gratis ma l'assegnino di eurini 176,00/mese/figlio viene prolungato anche dopo la maggiore eta' fino al compimento degli studi...
"Gugo82":
Parli di Socrate? Gesu?
No, davvero, mica l'ho capita l'allusione...
No, nessuno in particolare.
In generale, chi ha saputo guardare oltre la palizzata del proprio orticello, rimettendoci del proprio, fosse la vita, l'euro del biglietto dell'autobus.
E ora insultatemi pure, ma tanto non ci credo che non siete d'accordo!
Cercherò di farmene una ragione, che devo dirti.

Cheguevilla in questo caso ti devo dare completamente ragione, e non so se esserne contento... 
Sulla destra piuttosto estrema però non sono tanto d'accordo, dato che non so nemmeno cosa intendi di preciso...

Sulla destra piuttosto estrema però non sono tanto d'accordo, dato che non so nemmeno cosa intendi di preciso...
Bisogna precisare, però, che spesso coloro che si sono mossi lo hanno fatto per ottenere, in un modo o nell'altro, qualche vantaggio personaleÈ proprio questo il punto.
Quello italiano è un popolo fondamentalmente individualista.
Ed è inutile nascondersi, in Italia il sentimento comune è di destra, anche piuttosto estrema: infatti, il corporativismo ha una prevalenza molto forte rispetto al liberismo di mercato. Non è cambiato poi molto dai tempi di Giolitti e Crispi.
Al momento, pagare più tasse è l'ultima cosa che noi Italiani vorremmo! Meglio nella nostra tasca che in tasca allo stato!È quello che dicevo prima.
Ma il punto non è "al momento", si tratta di una tendenza molto generalizzata, che va al di là delle espressioni elettorali.
E la questione è semplice: in Italia, ad una cena tra amici, se uno racconta di aver evaso le tasse, lo fa con gioia e con l'ammirazione degli altri.
Non provate a farlo qui, per nessuna ragione...
Gli italiani sanno che se le tasse fossero più alte i soldi in più non andrebbero a migliorare i servizi ma ad ingrassare il conto corrente dei politici.Ma i politici italiani non li vota mica chissà chi...
L'Italia ha i politici che si merita. Non illuderti che i politici italiani non siano una degna espressione del popolo che li elegge.
È il principio cardine dello scrutinio popolare.
La verità è che gli italiani sognano di essere come Berlusconi: ricchi, indipendentemente dall'essere onesti o dal vivere in una società giusta.
È il principio dell'individualismo, che funziona nella giungla, ma non nelle società civili.
"Gugo82":
[quote="Steven"]Per fortuna che nella storia c'è stato chi, pur non avendo la certezza di nulla, ha fatto quello che era il suo dovere, è andato fino in fondo, da solo, contro il senso comune, magari c'ha sbattuto la testa e ce l'ha lasciata.
E oggi noi raccogliamo i frutti del lavoro di gente simile.
Parli di Socrate? Gesu?
No, davvero, mica l'ho capita l'allusione...[/quote]
Secondo me parla di tutti coloro che hanno agito per ottenere cambiamenti sociali. E secondo me ha ragione, è bene che ci siano stati, altrimenti ci troveremmo ancora al tempo dei sovrani assoluti e/o divinizzati! Bisogna precisare, però, che spesso coloro che si sono mossi lo hanno fatto per ottenere, in un modo o nell'altro, qualche vantaggio personale, oppure per semplice disperazione.
Al momento, pagare più tasse è l'ultima cosa che noi Italiani vorremmo! Meglio nella nostra tasca che in tasca allo stato! E ora insultatemi pure, ma tanto non ci credo che non siete d'accordo!

"Steven":
[quote="Leonardo89"]
Se poi avessimo la certezza di avere gli stessi servizi dei paesi nordici, come la Danimarca, per esempio, allora saremmo disposti a pagare anche un po' di tasse in più.
Per fortuna che nella storia c'è stato chi, pur non avendo la certezza di nulla, ha fatto quello che era il suo dovere, è andato fino in fondo, da solo, contro il senso comune, magari c'ha sbattuto la testa e ce l'ha lasciata.
E oggi noi raccogliamo i frutti del lavoro di gente simile.[/quote]
Parli di Socrate? Gesu?
No, davvero, mica l'ho capita l'allusione...
"Leonardo89":
Se poi avessimo la certezza di avere gli stessi servizi dei paesi nordici, come la Danimarca, per esempio, allora saremmo disposti a pagare anche un po' di tasse in più.
Per fortuna che nella storia c'è stato chi, pur non avendo la certezza di nulla, ha fatto quello che era il suo dovere, è andato fino in fondo, da solo, contro il senso comune, magari c'ha sbattuto la testa e ce l'ha lasciata.
E oggi noi raccogliamo i frutti del lavoro di gente simile.
"Cheguevilla":
Gli italiani sarebbero disposti a pagare certe cifre?
Cerca di capire Cheguevilla. Gli italiani sanno che se le tasse fossero più alte i soldi in più non andrebbero a migliorare i servizi ma ad ingrassare il conto corrente dei politici. Quindi preferiamo pagare meno tasse. Lo so, è un ragionamento che fa un po' schifo ma tanto è.
Se poi avessimo la certezza di avere gli stessi servizi dei paesi nordici, come la Danimarca, per esempio, allora saremmo disposti a pagare anche un po' di tasse in più.
"fu^2":Se non altro, non è li per cercare di restare fuori di galera...
Funzionano perchè, tra le tante cose, chi prende le decisioni e tiene insieme i pezzi lo fa con un pò di raziocinio presumo...
"Exxxes":
eppure le universtita' funzionano.
ma non sono gratis.
è questo il punto che dice Che, li i servizi quali la pubblica istruzione sono gratuiti perchè si "fa colletta" su altre cose. Non è per questo comunque il motivo del perchè funzionano.
Funzionano perchè, tra le tante cose, chi prende le decisioni e tiene insieme i pezzi lo fa con un pò di raziocinio presumo...
Cheguevilla:
"Si, il perchè è semplice.
Qui le tasse le pagano tutti e non esistono "i furbi".
In Italia io sentivo solo parlare di ridurre le tasse e di tasse troppo alte, per lo più da parte di gente che non le pagava.
Per capirci, l'aliquota IRPEF più alta qui in Danimarca è del 64%, e la tassa sull'immatricolazione di un veicolo è pari al 180% del valore del mezzo.
Giusto per fare un paio di esempi. Gli italiani sarebbero disposti a pagare certe cifre? "
beh.le due economie non sono comparabili.
in altre realta',ad es. in in Germania, la tassa di immatricolazione di un'autovettura e' di euri 29,00.(ventinove).e l'imposta irpef piu' alta ' del 43%.
eppure le universtita' funzionano.
"Si, il perchè è semplice.
Qui le tasse le pagano tutti e non esistono "i furbi".
In Italia io sentivo solo parlare di ridurre le tasse e di tasse troppo alte, per lo più da parte di gente che non le pagava.
Per capirci, l'aliquota IRPEF più alta qui in Danimarca è del 64%, e la tassa sull'immatricolazione di un veicolo è pari al 180% del valore del mezzo.
Giusto per fare un paio di esempi. Gli italiani sarebbero disposti a pagare certe cifre? "
beh.le due economie non sono comparabili.
in altre realta',ad es. in in Germania, la tassa di immatricolazione di un'autovettura e' di euri 29,00.(ventinove).e l'imposta irpef piu' alta ' del 43%.
eppure le universtita' funzionano.