Antonino Zichichi, se questo è uno scienziato

wedge
Leggete questo articolo
http://www.ilgiornale.it/interni/ingles ... comments=1

A me fa rabbrividire, non solo politicamente (problemi miei) ma anche scienfiticamente.

Una citazione che resterà nella storia:
La scoperta dell'antimateria nucleare, mi portò a conoscere un altra figura mitica, l'autore della famosa equazione prima citata, Paul Dirac, che ci aprì gli occhi sulla esistenza di antiparticelle, antimateria, antistelle e antigalassie.

Risposte
wedge
"unclejoy":

Scusate, da perfetto ignorante, sia in Fisica che in Matematica, vorrei porre un semplice quesito.
La risposta riportata sopra da wedge è senza dubbio impeccabile e incontrovertibile. La replica alla "presunta" ovvia castroneria non lascia spazio ad alcun dubbio riguardo a quella che "dovrebbe" essere la verità assoluta. Ebbene, cosa spinge lo spirito di uno scienziato ad avere dentro di sè la certezza assoluta che è di fronte alla verità ed è in grado quindi di discriminare con un intelligenza onnipotente qualsiasi infondatezza scientifica?


Aspetta, non ci intendiamo.
Che la materia ha "vinto" sull'antimateria e che l'universo è fatto al 99.9999.... di materia non è una cosa affatto ovvia (sarebbe più facile pensare che ci sia un bilanciamento nell'universo, visto che il "Big Bang" lo produrrebbe così), ma è supportata sia da fatti sperimentali (spettro del fondo X, dei raggi cosmici, qualcosa nella CMB), che da considerazioni teoriche: un'asimmetria molto piccola (corrispondente alla violazione CP, che è appunto piccolissima), dell'ordine di una particella di materia eccedente ogni coppia di materia-antimateria, nei primi istanti di vita dell'universo può essere sufficiente per spiegare il quantitativo di materia presente nell'universo. La bariogenesi non è una teoria condivisa da tutti, ma la sua esistenza in certe forme è ben condivisa.
Non c'è una verità assoluta, ma un preciso stato della ricerca si.

simfanc
"unclejoy":

Scusate, da perfetto ignorante, sia in Fisica che in Matematica, vorrei porre un semplice quesito.
La risposta riportata sopra da wedge è senza dubbio impeccabile e incontrovertibile. La replica alla "presunta" ovvia castroneria non lascia spazio ad alcun dubbio riguardo a quella che "dovrebbe" essere la verità assoluta. Ebbene, cosa spinge lo spirito di uno scienziato ad avere dentro di sè la certezza assoluta che è di fronte alla verità ed è in grado quindi di discriminare con un intelligenza onnipotente qualsiasi infondatezza scientifica?

Inoltre, la storia della scienza ha insegnato a più riprese che un'illuminazione scientifica apre campi inesplorati o ritenuti prima privi di qualsiasi attenzione. Lo stesso Galileo con "semplici esperienze" ha demolito completamente una consapevolezza scientifica plurimillenaria (scuola Aristotelica) che si riteneva ovvia poiché contenuta nei libri (filosofi in libris).

Non dovrebbe quindi esistere "un'esperienza diretta", magari astraendo completamente dai limitati sensi fisici (come suggeriva lo stesso Galileo), per avere quella certezza che ci permette di comprendere l'unica verità, attraverso la cosiddetta intelligenza discriminatoria?

Perché dovremmo escludere a priori un'affermazione o un campo di ricerca, solo perché non lo si "ritiene valido" dal punto di vista scientifico? Da dove proviene questa assoluta certezza?

Riporto una frase celebre di Goethe:

"Nelle scienze, le persone considerano con slancio come loro propria proprietà personale quello che hanno imparato ed è stato trasmesso a
loro dalle università e dalle accademie. Se qualcun altro arriva con nuove idee che contraddicono il Credo e di fatto minacciano persino di
rovesciarlo, allora tutti gli sforzi vengono indirizzati contro questa minaccia e nessun mezzo viene lasciato intentato per sopprimerla. Le
persone fanno resistenza in tutti i modi possibili: fingendo di non averne mai nemmeno sentito parlare, parlandone con disprezzo, come se
non valesse nemmeno lo pena di approfondire l'argomento. E così una nuova verità può avere una lunga attesa prima di venire finalmente
accettata. -- Goethe


Eviterei di mettere sullo stesso piano la matematica e la fisica poichè, per quanto discipline affini, hanno finalità è modi di procedere sostanzialmente differenti.

Inoltre, la fisica intesa come scienza che interpreta i fenomeni naturali mediante l'utilizzo di modelli matematici e che verifica sperimentalmente le sue leggi, ha origine in età moderna(il classico paragone con la fisica aristotelica, che aveva metodi di indagine e procedimente interpretativi sostanzialmente differenti, appare quindi fuori luogo), mentre la matematica si fonda sui concetti di "sistema assiomatico" e di "dimostrazione" già noti nel periodo antico (pensa agli "Elementi" di Euclide).
In altre parole, mentre Aristotele non faceva realmente fisica (nel senso precedentemente descritto), al contrario Euclide faceva matematica, sebbene con un rigore non più accettabile dalla matematica moderna.
I risultati dimostrati dalla matematica antica o anche da quella seicentesca e settecentesca in realtà non sono mai stati smentiti, al massimo noi moderni possiamo contestare il rigore della dimostrazioni e il rigore degli strumenti teorici utilizzati.
Fra duecento anni magari i matematici avranno da obiettare riguardo al rigore della nostra matematica. Ma un conto è criticare il rigore concettuale di una dimostrazione, ben diverso è porre in discussione la correttezza di un risultato ottenuto che, a meno di errori grossolani individuabili comunque anche oggi, può comunque essere consegnato all'eternità (perdonami la retorica).

Per la fisica il discorso è diverso. Nessun fisico serio considera una teoria come verità assoluta. Una teoria fisica infatti è valida fino a quando tramite essa è possibile spiegare tutti i fenomeni a cui si riferisce. Nel momento in cui si trova un fenomeno in contraddizione con le previsioni della teoria, non significa certo che la teoria sia da buttare, ma piuttosto si tratta di definirne meglio il campo di validità. La teoria della relatività non ha mandato in pensione la meccanica newtoniana. Semplicemente quest'ultima non è applicabile quando si ha a che fare con velocità vicine a quelle della luce. Inoltre la teoria della relatività comprende, come caso particolare, la teoria di newton. Si tratta quindi di una teoria più generale.
D'altra parte nemmeno la relatività è in grado di spiegare tutti i fenomeni fisici. E quindi nemmeno essa può configurarsi come verità assoluta.

anonymous_af8479
Per dovere di giustizia, mi sento di spezzare una lancia in suo favore.

Zichici ideò e fece di tutto per appoggiare la costruzione del laboratorio sotterraneo del Gran Sasso, in concomitanza con la costruzione dell'omonimo tunnel. Questo laboratorio è uno dei punti di diamante della ricerca in Italia.

Ha creato anche il centro studi internazionale Ettore Majorana ad Erice che è un'altra importante luce nel buio in cui annaspa la scienza in Italia ...

Beh, io gli perdonerei qualche (o tanti) strafalcioni ... :D

unclejoy
"wedge":
[quote="gugo82"][quote="wedge"]Una citazione che resterà nella storia:
La scoperta dell'antimateria nucleare, mi portò a conoscere un altra figura mitica, l'autore della famosa equazione prima citata, Paul Dirac, che ci aprì gli occhi sulla esistenza di antiparticelle, antimateria, antistelle e antigalassie.

Passerà alla storia per la mancanza dell'apostrofo?[/quote]

No, perchè come qualunque studente di Fisica del terzo anno sa, non esistono antistelle e antigalassie, per una proprietà delle particelle chiamata violazione CP, che si presume uno scienziato che "ha scoperto l'antimateria nucleare" conosca bene!

PS fa il pari con http://www.sanpaolo.org/fc05/0541fc/0541fc96.htm
“Il ‘senso comune’ avrebbe suggerito che le due cose fossero legate: se aumento il raggio di 10 volte, la lunghezza del cerchio corrispondente a quel raggio dovrebbe aumentare anch’essa di 10 volte. Invece no”.
[/quote]

Scusate, da perfetto ignorante, sia in Fisica che in Matematica, vorrei porre un semplice quesito.
La risposta riportata sopra da wedge è senza dubbio impeccabile e incontrovertibile. La replica alla "presunta" ovvia castroneria non lascia spazio ad alcun dubbio riguardo a quella che "dovrebbe" essere la verità assoluta. Ebbene, cosa spinge lo spirito di uno scienziato ad avere dentro di sè la certezza assoluta che è di fronte alla verità ed è in grado quindi di discriminare con un intelligenza onnipotente qualsiasi infondatezza scientifica?

Inoltre, la storia della scienza ha insegnato a più riprese che un'illuminazione scientifica apre campi inesplorati o ritenuti prima privi di qualsiasi attenzione. Lo stesso Galileo con "semplici esperienze" ha demolito completamente una consapevolezza scientifica plurimillenaria (scuola Aristotelica) che si riteneva ovvia poiché contenuta nei libri (filosofi in libris).

Non dovrebbe quindi esistere "un'esperienza diretta", magari astraendo completamente dai limitati sensi fisici (come suggeriva lo stesso Galileo), per avere quella certezza che ci permette di comprendere l'unica verità, attraverso la cosiddetta intelligenza discriminatoria?

Perché dovremmo escludere a priori un'affermazione o un campo di ricerca, solo perché non lo si "ritiene valido" dal punto di vista scientifico? Da dove proviene questa assoluta certezza?

Riporto una frase celebre di Goethe:

"Nelle scienze, le persone considerano con slancio come loro propria proprietà personale quello che hanno imparato ed è stato trasmesso a
loro dalle università e dalle accademie. Se qualcun altro arriva con nuove idee che contraddicono il Credo e di fatto minacciano persino di
rovesciarlo, allora tutti gli sforzi vengono indirizzati contro questa minaccia e nessun mezzo viene lasciato intentato per sopprimerla. Le
persone fanno resistenza in tutti i modi possibili: fingendo di non averne mai nemmeno sentito parlare, parlandone con disprezzo, come se
non valesse nemmeno lo pena di approfondire l'argomento. E così una nuova verità può avere una lunga attesa prima di venire finalmente
accettata. -- Goethe

Luca.Lussardi
No, lo ha scritto lui, non è la prima volta che ne dice di grosse di matematica.

Faussone
"fields":
Se metto un filo sottile lungo un cerchio disegnato con un compasso (...) e lo piego in quattro parti otterrò un quadrato. Ecco realizzata la quadratura del cerchio.


Semplice ed efficace :-D (peccato che quadrare non significhi costruire un quadrato con lunghezza del lato un quarto della circonferenza :shock: )

E che cosa ha scoperto Lindemann? Risposta: se al posto del cerchio fatto col filo mettiamo un cerchio perfetto, addio quadratura!


:smt005 :smt005 :smt005


Non è possibile.... :shock: Non ho molta stima di Zichichi ma è pur sempre un fisico! Possibile che abbia scritto baggianate simili?
Magari l'articolo non l'ha scritto lui ma l'ha scritto qualcun altro e lui ha apposto solo l'avallo con la sua firma....

fields1
Se metto un filo sottile lungo un cerchio disegnato con un compasso (...) e lo piego in quattro parti otterrò un quadrato. Ecco realizzata la quadratura del cerchio.


Semplice ed efficace :-D (peccato che quadrare non significhi costruire un quadrato con lunghezza del lato un quarto della circonferenza :shock: )

E che cosa ha scoperto Lindemann? Risposta: se al posto del cerchio fatto col filo mettiamo un cerchio perfetto, addio quadratura!


:smt005 :smt005 :smt005

gugo82
"Luca.Lussardi":
Per non parlare del fatto che afferma che la lunghezza della circonferenza non è proporzionale al raggio!!! Ma siamo ripiombati ai tempi di Pitagora???

Mi sono fermato al primo erroraccio per non levare il gusto della scoperta agli utenti... :twisted:
Povera Matematica. :?

Luca.Lussardi
Per non parlare del fatto che afferma che la lunghezza della circonferenza non è proporzionale al raggio!!! Ma siamo ripiombati ai tempi di Pitagora???

gugo82
"Luca.Lussardi":
Io invece da matematico posso solo commentare il link all'articolo apparso su famiglia cristiana relativo al cerchio che non quadra....
ad un certo punto ho perso il conto degli errori!

L'ho trovato qui.
Speravo esagerassi, Luca, invece... "Lunghezza del cerchio" (sic!). :shock: :? :cry:

Ricordo Einstein: Everything should be made as simple as possible, but not simpler.

"Alexp":
Ragazzi, se non lo avete ancora fatto, leggetevi "Zichicche II" (di Odifreddi)

Ho trovato i link ad entrambi gli Zichicche alla fine dell'omonima pagina di WIKIpedia.

simfanc
"Luca.Lussardi":
Io invece da matematico posso solo commentare il link all'articolo apparso su famiglia cristiana relativo al cerchio che non quadra....
ad un certo punto ho perso il conto degli errori!


La migliore di tutte resta però l'affermazione:

"Che questa relazione non poteva essere espressa da alcuna equazione algebrica. Il che vuol dire un’espressione con un numero finito di termini."

mircoFN1
"Alexp":
".... Bere dieci litri di vino non è come berne uno solo. .....'' (p. 207).


Adesso tutto si spiega, deve dimostrare tale affermazione sperimentalmente prima di sottoscriverla... e tempo lo faccia spesso!
Forse, almeno in questo, segue le indicazioni di Galileo: provare e riprovare!

Luca.Lussardi
Io invece da matematico posso solo commentare il link all'articolo apparso su famiglia cristiana relativo al cerchio che non quadra....
ad un certo punto ho perso il conto degli errori!

Eredir
"wedge":
No, perchè come qualunque studente di Fisica del terzo anno sa, non esistono antistelle e antigalassie, per una proprietà delle particelle chiamata violazione CP, che si presume uno scienziato che "ha scoperto l'antimateria nucleare" conosca bene!


Con tutta la poca stima che ho per Zichichi posso dire che forse in questo caso è stato interpretato male. Probabilmente parla dell'esistenza di anti-stelle e anti-galassie nello stesso modo in cui parliamo dell'esistenza di anti-idrogeno, ovvero una cosa che non troviamo in natura ma che possiamo produrre in laboratorio. Quindi anche se non abbiamo evidenza per anti-stelle e anti-galasse (e non siamo senz'altro in grado di produrle) l'apparato teorico della fisica delle particelle non esclude che possano esistere.

Poi su questo non sono troppo esperto, ma la sola violazione CP è in grado di spiegare l'estrema abbondanza di materia rispetto all'anti-materia? Essendo una piccola violazione mi aspetterei che la prima sia senz'altro favorita rispetto alla seconda, ma non in maniera così netta. C'è bisogno di inserire anche altri effetti (tipo violazione del numero barionico) per tenere conto delle percentuali che abbiamo?

Alexp1
Ragazzi, se non lo avete ancora fatto, leggetevi "Zichicche II" (di Odifreddi), fa un'approfondita recensione del libro "Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo" di A.Zichichi, all'interno si trovano perle di saggezza, scritte dall'esimio A.Z., tipo queste: "Ancora oggi sorprende la velocità con cui cadono le pietre: troppo veloci per essere misurate. E invece no.'' (p. 191). Oppure: "Galileo libera la terra dall'incubo di dover stare ferma al centro del mondo. Non serve a nulla star fermi al centro del mondo. Velocità costante zero equivale a velocità costante qualsiasi'' (p. 196). E ancora: "Mangiare dieci chili di pane non è come mangiarne un chilo. Bere dieci litri di vino non è come berne uno solo. Però, anche se pane e vino hanno sapore diverso, la loro massa può essere esattamente la stessa'' (p. 207).

Esilarante!!!! :lol: :lol: :lol:

gugo82
"wedge":
[quote="gugo82"][quote="wedge"]Una citazione che resterà nella storia:
La scoperta dell'antimateria nucleare, mi portò a conoscere un altra figura mitica, l'autore della famosa equazione prima citata, Paul Dirac, che ci aprì gli occhi sulla esistenza di antiparticelle, antimateria, antistelle e antigalassie.

Passerà alla storia per la mancanza dell'apostrofo?[/quote]
No, perchè come qualunque studente di Fisica del terzo anno sa, non esistono antistelle e antigalassie, per una proprietà delle particelle chiamata violazione CP, che si presume uno scienziato che "ha scoperto l'antimateria nucleare" conosca bene![/quote]
Proprietà che però è del tutto sconosciuta a chi non ha mai visto in faccia la Fisica Nucleare... Avresti fatto meglio a specificare nel post iniziale, IMHO.

Ad ogni modo, che dire... Zichicco non è nuovo a super****le del genere (vedi il vecchio thread di FP).
Fortunatamente era su Il Giornale e non sul Corsera o su qualche altro foglio più serio. :twisted:

Benny24
Non ho la competenza per giudicare le sue conoscenze di Fisica. Sui contenuti vict85 ha già espresso il mio pensiero: parla di Muro di Berlino come i clienti del bar Sport del 4-4-2.

"gugo82":
[quote="wedge"]Una citazione che resterà nella storia:
La scoperta dell'antimateria nucleare, mi portò a conoscere un altra figura mitica, l'autore della famosa equazione prima citata, Paul Dirac, che ci aprì gli occhi sulla esistenza di antiparticelle, antimateria, antistelle e antigalassie.

Passerà alla storia per la mancanza dell'apostrofo?[/quote]
Pure per l'uso del tutto arbitrario della virgola (che manca in un'altra frase dopo "Pci").

wedge
"gugo82":
[quote="wedge"]Una citazione che resterà nella storia:
La scoperta dell'antimateria nucleare, mi portò a conoscere un altra figura mitica, l'autore della famosa equazione prima citata, Paul Dirac, che ci aprì gli occhi sulla esistenza di antiparticelle, antimateria, antistelle e antigalassie.

Passerà alla storia per la mancanza dell'apostrofo?[/quote]

No, perchè come qualunque studente di Fisica del terzo anno sa, non esistono antistelle e antigalassie, per una proprietà delle particelle chiamata violazione CP, che si presume uno scienziato che "ha scoperto l'antimateria nucleare" conosca bene!

PS fa il pari con http://www.sanpaolo.org/fc05/0541fc/0541fc96.htm
“Il ‘senso comune’ avrebbe suggerito che le due cose fossero legate: se aumento il raggio di 10 volte, la lunghezza del cerchio corrispondente a quel raggio dovrebbe aumentare anch’essa di 10 volte. Invece no”.

Fioravante Patrone1

gugo82
"wedge":
Una citazione che resterà nella storia:
La scoperta dell'antimateria nucleare, mi portò a conoscere un altra figura mitica, l'autore della famosa equazione prima citata, Paul Dirac, che ci aprì gli occhi sulla esistenza di antiparticelle, antimateria, antistelle e antigalassie.

Passerà alla storia per la mancanza dell'apostrofo?

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.