A parte il genio e la predisposizione...
secondo la vostra esperienza o esperienza di altri,
quali sono le variabili su cui possiamo intervenire per migliorare nello studio?
Non tutti nasciamo come piccoli Gaussini, anzi magari qualcuno era proprio scarsetto in matematica prima di un certo periodo, poi magari è migliorato volendolo fortemente, ponendosi obiettivi sfidanti.
Cos'è cambiato?
Inizialmente volevo aprire un topic, chiedendo cosa si potesse fare praticamente per concentrarsi maggiormente su un'esercizio ostico. Poco dopo mi sono reso conto che sarebbe stato riduttivo. Se volete, potete dare anche una risposta al quesito "riduttivo"
quali sono le variabili su cui possiamo intervenire per migliorare nello studio?
Non tutti nasciamo come piccoli Gaussini, anzi magari qualcuno era proprio scarsetto in matematica prima di un certo periodo, poi magari è migliorato volendolo fortemente, ponendosi obiettivi sfidanti.
Cos'è cambiato?
Inizialmente volevo aprire un topic, chiedendo cosa si potesse fare praticamente per concentrarsi maggiormente su un'esercizio ostico. Poco dopo mi sono reso conto che sarebbe stato riduttivo. Se volete, potete dare anche una risposta al quesito "riduttivo"

Risposte
Io penso che anche sul piano teorico il confronto sia importante e, come spesso mi e' capitato, essenziale per chiarirsi le idee, oppure per sviluppare meglio l'esposizione del concetto stesso, soprattutto se devi far capire qualcosa a qualcuno che non ha idea di quello che vuoi dire

"giulia.cona":
le più buone intenzioni...
la grammatica...

comunque io credo che il confronto sia molto utile anche per quel che riguarda la teoria, non è solo negli esercizi che si fanno errori sciocchi, e poi sono convinto che gli altri possano sempre insegnarci molto, anche su noi stessi.
"Gatto89":
Mi aggiungo a Dissonance, Steven e Gundam... lo studio con gli altri sicuramente può essere un aggiunta importante specie a livello di esercizi, ma il lavoro maggiore va fatto da solo (in my opinion)...
Sono d'accordo!! per quanto riguarda lo studio della teoria io non riesco a farne una cosa "di gruppo"...serve una concentrazione che stando con altri non si riesce a tenere, nemmeno con le più buone intenzioni...


Mi aggiungo a Dissonance, Steven e Gundam... lo studio con gli altri sicuramente può essere un aggiunta importante specie a livello di esercizi, ma il lavoro maggiore va fatto da solo (in my opinion)...
"Steven":
Anche io studio male con le altre persone.
Molto utile è spiegare qualcosa a qualcuno, aiuta a consolidare la padronanza della materia, e ugualmente è utile l'opposto, farsi spiegare qualcosa da un collega (dove magari non c'è il timore di fare domande sceme, timore che con un prof può venire).
Però appunto lo studio che c'è dietro deve essere, per me, individuale.
si, pure io devo studiare da solo, pero' per vedere se ho capito ho bisogno di confrontarmi con altri, come voi qui sul forum

Si, non raramente provo un esercizio dello stesso tipo, per vedere se è un problema di teoria o di calcolo. Se non viene manco quello allora o sono fuso completamente, oppure è carente la teoria.
Il discorso degli errori di calcolo meriterebbe un topic a parte
ma prima devo controllare se non se ne sia gia' parlato!
Il discorso degli errori di calcolo meriterebbe un topic a parte

"Little58":
ma all'inizio l'impeto ad alzarsi dalla scrivania per un esercizio che non veniva era grande
E non è nemmeno una cosa tanto sbagliata, sai?
Se un esercizio non ti viene, è inutile sbattere la testa sul foglio: la soluzione non verrà fuori in quel modo!
Piuttosto, distraiti un attimo, fai un altro esercizio o ripassa rapidamente la teoria [generalmente è quella che non è perfetta, se un esercizio non viene] e solo dopo riprova. Ah certo, poi c'è sempre l'errore di segno

Si sono d'accordo quel tipo di studio, costante fisso, me lo sono imposto come autodisciplina, magari lo studio fisso sara' inferiore come quantita' e maggiore come qualita', ma all'inizio l'impeto ad alzarsi dalla scrivania per un esercizio che non veniva era grande 
Un po' come Alfieri

Un po' come Alfieri

"Little58":
Ad esempio da quando ho scelto di fare Ing. mi sono fatto da Agosto fino a due giorni fa 4-5 ore al giorno di matematica, cascasse il mondo! Ho preso una pausa di un giorno per intero e ieri ho fatto solo un due ore.
Io personalmente non sono d'accordo con questo modo di lavorar: non è la quantità di lavoro, ma la qualità che conta!
Ok, non si può vivere facenzo 0 [zero] esercizi, ma cinque ore sono troppe, alla fine finisci per andare in overdose, e questo non va bene!
Più che altro, ritengo fondamentale concentrarsi sulla teoria fino ad averla capita in pieno, per poi, e solo poi, iniziare ad applicarla; inoltre il riposo è essenziale, perché dopo più di un mese a ritmi così serrati, se ora inizi un altro anno non sarai di certo nel massimo della condizione!
In definitiva, penso che la chiave stia nel capire la matematica in quanto tale: non le regole dei singoli argomenti, ma la matrice che sta alla base di tutta la disciplina. na volta compreso questo, il resto diverrà più facile, perché avrai un metodo con cui interpretarlo!
"Steven":
Anche io studio male con le altre persone.
Molto utile è spiegare qualcosa a qualcuno, aiuta a consolidare la padronanza della materia, e ugualmente è utile l'opposto, farsi spiegare qualcosa da un collega (dove magari non c'è il timore di fare domande sceme, timore che con un prof può venire).
Però appunto lo studio che c'è dietro deve essere, per me, individuale.
Su questo sono, personalmente, molto d'accordo!
quello va bene il sabato pomeriggio quando non si ha proprio voglia di fare niente e allora si dice: tutti da me a studiare, con la playstation e il poker!
un po' di cazzeggio insomma, che non fa mai male
io intendevo il lato produttivo del vero studio in gruppo, mettendosi seriamente. vedo che siamo tutti d'accordo.
un po' di cazzeggio insomma, che non fa mai male
io intendevo il lato produttivo del vero studio in gruppo, mettendosi seriamente. vedo che siamo tutti d'accordo.

Pensavo più o meno quel che dice fu^2
E la previsione di metà del tempo perso in battute sceme penso sia fin troppo ottimistica, almeno per la mia magra esperienza di studio di gruppo.

E la previsione di metà del tempo perso in battute sceme penso sia fin troppo ottimistica, almeno per la mia magra esperienza di studio di gruppo.
penso intendesse tutti in cerchio con un libro davanti 
In questo modo si finisce per perdere più della metà del tempo in battute...

In questo modo si finisce per perdere più della metà del tempo in battute...
"Steven":
Molto utile è spiegare qualcosa a qualcuno, aiuta a consolidare la padronanza della materia, e ugualmente è utile l'opposto, farsi spiegare qualcosa da un collega (dove magari non c'è il timore di fare domande sceme, timore che con un prof può venire).
questo è proprio ciò che io chiamo studiare insieme, cosa intendi tu scusa?

Anche io studio male con le altre persone.
Molto utile è spiegare qualcosa a qualcuno, aiuta a consolidare la padronanza della materia, e ugualmente è utile l'opposto, farsi spiegare qualcosa da un collega (dove magari non c'è il timore di fare domande sceme, timore che con un prof può venire).
Però appunto lo studio che c'è dietro deve essere, per me, individuale.
Molto utile è spiegare qualcosa a qualcuno, aiuta a consolidare la padronanza della materia, e ugualmente è utile l'opposto, farsi spiegare qualcosa da un collega (dove magari non c'è il timore di fare domande sceme, timore che con un prof può venire).
Però appunto lo studio che c'è dietro deve essere, per me, individuale.
Comunque sono cose soggettive. Io ad esempio non mi trovo bene a studiare con altre persone, ci ho provato varie volte ma tutte sono rimasto con la sensazione di avere perso tempo.
"blackbishop13":
ovviamenteè sottintesa la quantità dello studio.
Grazie della risposta ma non lasciare niente sottinteso


Condivido, per migliorare in qualcosa bisogna sempre cercare di fare una cosa un po' piu' difficile della precedente.
Conoscenza di base e confronto sono sicuramente le armi migliori che abbiamo a disposizione
Conoscenza di base e confronto sono sicuramente le armi migliori che abbiamo a disposizione

secondo me è fondamentale studiare con altre persone, possibilmente che abbiano passione, conoscenze e competenze se non proprio uguali alle tue, almeno simili. da quando faccio l'università ho avuto la possibilità di incontrare persone del genere, e sono migliorato molto grazie alla collaborazione, perchè sono davvero convinto che saper capire i dubbi di un'altra persona e saper spiegare per bene le cose capite siano passi fondamentali nello studio.
poi la qualità dello studio: proponiti sempre sfide nuove, affronta esercizi e argomenti anche se li ritieni difficili, ti aiuteranno, ma non trascurare mai la completezza in cià che studi: magari fai poco di un argomento particolarmente ostico, ma fallo bene.
ovviamente è sottintesa la quantità dello studio.
poi la qualità dello studio: proponiti sempre sfide nuove, affronta esercizi e argomenti anche se li ritieni difficili, ti aiuteranno, ma non trascurare mai la completezza in cià che studi: magari fai poco di un argomento particolarmente ostico, ma fallo bene.
ovviamente è sottintesa la quantità dello studio.
