Università, meritocrazia

GIBI1
Dal Corrire delle Sera.
“Studenti e professori protestano contro una riforma che non esiste; il ministro, preoccupato dalle proteste, non si decide a spiegare quel che intende fare per riformare l'università. L'unica certezza è che nei prossimi mesi si svolgeranno nuovi concorsi per 2.000 posti di ricercatore e 4.000 posti di professore ordinario e associato, ai quali seguiranno, entro breve, altri 1.000 posti di ricercatore. In tutto 7.000 posti, più del dieci per cento dei docenti oggi di ruolo. I 4.000 posti di professore saranno semplicemente promozioni di persone che sono dentro l'università. Le promozioni avverranno secondo le vecchie regole, cioè con concorsi finti. E' assolutamente inutile che un giovane ricercatore che consegue il dottorato a Chicago o a Heidelberg faccia domanda: di ciascun concorso già si conosce il vincitore.”
Sarà l’ultima volta? Quando la gente comincerà ad aprire gli occhi?

Risposte
GIBI1
Lo sai meglio di me che i concorsi attuali sono “finti” e non hanno ragione di essere, tanto vale che ogni Università nomini direttamente chi gli pare, senza tutta la manfrina delle commissioni formate esclusivamente per procurasi una formale foglia di fico (che dopotutto non copre proprio niente).
Ci sarà qualcuno in grado di spezzare questo andazzo? Non certo la Gelmini.

Fioravante Patrone1
Un elemento di riflessione.

Che in un concorso da ordinario si possa predire chi è il vincitore, prima che il concorso avvenga, è normale.
Io sarei un pessimo ricercatore se non sapessi chi sono, al momento, le persone "emergenti" migliori nel mio settore.
E ricordo che un concorso da ordinario avviene per soli titoli (di fatto, per titoli scientifici).

Quando c'erano i vecchi concorsi nazionali, sciaguratamente tolti per far posto a questa chimera orribile che sono gli attuali concorsi, sui 10 posti disponibili, almeno 5 o 6 era ovvio, giusto, doveroso, che si sapesse già chi li sarebbe andati ad occupare.
Al mio concorso, era molto facile, onesto, serio, predire che Dal Maso avrebbe vinto.

Diverso, ben diverso, è il discorso di commissioni formate col metodo del commercio delle vacche. Esistono e vanno contrastati i metodi mafiosi o paramafiosi.
Dico solo di stare attenti a non "esagerare"

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