Tre domande su \( \LaTeX \)

marco2132k
Buondì. Ho... tre domande su \( \LaTeX \).

Prima domanda. Cerco di non terminare mai una frase con una formula in display, ma a volte mi serve farlo. Dopo la formula ci va il punto, ma non so come si mette. Di solito scrivo così:
\begin{equation}
  a + c = c\text{.}
\end{equation}
ma non so se sia giusto. Lo è?

Seconda domanda. Che differenza c'è tra
(a + b)^c
e
{(a + b)}^c
e quale delle due è più corretta?

Terza domanda. Nelle formule che utilizzano il [inline]-[/inline] non come operatore binario ma come "segnetto" (?) per denotare una funzione (intendo cose tipo \( \hom({-},b) \)), va bene scrivere
\hom({-},b)
oppure mettere le graffe non serve a nulla e fa solo perdere tempo?

Risposte
marco2132k
Grazie a tutti, davvero :)

3.
"gugo82":
\cdot
"vict85":
\bullet
Il problema con [inline]\cdot[/inline] è che è anche lui un operatore binario (sicuramente c'è un nome più corretto; comunque quello che voglio dire è che prima e dopo di lui c'è il giusto spazio che ci vuole in \( a\cdot b \) tra \( a \) e \( b \) e il puntino). Forse [inline]\bullet[/inline] è la cosa più appropriata, ma non mi piace. Mi sa che per ora copio e incollo nel preambolo quello che ha scritto @megas_archon anche se non mi fa impazzire come viene fuori.

vict85
1. Per i miei lavori personali, faccio come Gugo perché altrimenti il punto risulta troppo attaccato alla formula e potrebbe sembrare parte della formula stessa. Suppongo che i giornali di matematica abbiano le loro preferenze, quindi poi dovrai seguire il loro stile.

2. Personalmente uso [inline]$(a + b)^n$[/inline] e trovo che [inline]${(a + b)}^n$[/inline] sia sbagliato. Ma è una opinione personale. Il punto è che l'elevazione va a mio avviso adattata alla dimensione delle parentesi scelte. Esempio estremo:
\[ \bigl(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\bigr)^n \quod {\bigl(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\bigr)}^n \]

\[ \bigl(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\bigr)^n \quad {\bigl(\frac{\log^{\sin^2(x)}(e^x)}{2 x }\bigr)}^n\;. \]
Come si vede l'elevazione non si capisce più a cosa sia legata.

Ovviamente le parentesi sono di dimensione sbagliata (apposta). Usando invece [inline]\left[/inline] e [inline]\right[/inline] le differenze si annullano.
\[ \left(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\right)^n \quod {\left(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\right)}^n \]

\[ \left(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\right)^n \quad {\left(\frac{\log^{\sin^2(x)}(e^x)}{2 x }\right)}^n\;, \]
ma può avere senso usare una dimensione leggermente più piccola:
\[ \biggl(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\biggr)^n \quod {\biggl(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\biggr)}^n \]

\[ \biggl(\frac{\sin^{\log^2(x)}(e^x)}{2 x }\biggr)^n \quad {\biggl(\frac{\log^{\sin^2(x)}(e^x)}{2 x }\biggr)}^n\;. \]

3. Io uso \(\bullet\) per questo tipo di cose. Comunque puoi provare tutte le opzioni e vedere cosa succede. Io personalmente non vedo differenze qui sul forum:
\[\hom(-, b) \quad \hom({-}, b) \quad \hom(\mathrm{-}, b) \quad\]

\[\hom(-, b) \quad \hom({-}, b) \quad \hom(\mathrm{-}, b)\,.\]
Puoi vedere se preferisci eliminando spazi con [inline]\![/inline]. Se invece vuoi usare il trattino invece del segno meno (è un diverso carattere) allora ti consiglio di vedere le opzioni qui https://www.logic.at/staff/salzer/etc/m ... hyphen.pdf anche se il risultato non è bellissimo per via del kerning del trattino.

megas_archon
1. La maniera in cui il punto viene trattato in testo e in matematica da TeX non cambia per le regole italiane e anglofone; l'ortografia dei paesi francofoni prevede che prima e dopo alcuni simboli di punteggiatura e non, ci sia uno spazio nel testo in prosa, e questo -se ricordo- viene rispettato anche nel testo matematico, quando questo appaia in una scrittura del tipo [inline]$(a + b)^n$[/inline]. Dove questa sciocca regola, che i francesi hanno scelto solo per poter dire di essere diversi -come il SECAM-, non si applica, [inline]$(a + b)^n$.[/inline] e [inline]$(a + b)^n.$[/inline] sono indistinguibili nel documento compilato.

2. Tra [inline]$(a + b)^n$[/inline] e [inline]${(a + b)}^n$[/inline] passa invece una enorme differenza: il secondo tratta [inline](a + b)[/inline] come un blocco insecabile, nel senso che TeX non potrà mai andare a capo ad un simbolo interno al gruppo di graffe. Anche la spaziatura tra l'esponente e le parentesi cambia -sebbene in maniera impercettibile a un occhio non allenato- perché nel primo caso il caret (il simbolo ^) alza la n relativamente alla parentesi tonda chiusa, laddove invece nel secondo caso la alza relativamente all'intero gruppo chiuso tra le {}.

3. Ogni soluzione che non sia custom fa schifo, perché stiamo parlando di TeX: io faccio così

\newlength{\seplen}
\setlength{\seplen}{5pt}
\newlength{\sepwid}
\setlength{\sepwid}{.4pt}
\def\firstblank{\,\rule{\seplen}{\sepwid}\,}
\def\sndblank{\firstblank\llap{\raisebox{2pt}{\firstblank}}}

gugo82
1. Per me le formule fuori corpo fanno parte del testo e perciò uso sempre la punteggiatura, facendole seguire dal segno che ci va.
Usualmente, separo un po' il segno d'interpunzione dalla formula usando un \; e non uso \text{} (tanto la differenza non si vede granché).

2. Per il compilatore non so, ma per me nessuna; quindi utilizzo la prima.

3. Mai usato il trattino così. Piuttosto, uso il \cdot.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.