Svizzera: si vota per legalizzare la Cannabis

Steven11
Notizie dai nostri vicini elvetici:
http://www.agenziaradicale.com/index.ph ... &Itemid=54

In Svizzera la prossima domenica si terrà una consultazione referendaria assai importante e significativa. I cittadini svizzeri saranno chiamati a pronunciarsi su cinque quesiti referendari, uno dei quali riguarda la modifica della costituzione di questo Paese per depenalizzare l’acquisto e l’uso della cannabis.

I referendum sono stati indetti grazie alla iniziativa popolare promossa dal comitato della gioventù contro la narcocriminalità. Questa iniziativa, il cui valore è di notevole importanza, mira a legalizzare il consumo della cannabis, in modo da sottrarre alla criminalità il controllo illegale su questa tipologia di droghe.

Dalle ricerche demoscopiche effettuate in Svizzera, sulla cui attendibilità non si possono nutrire dubbi, risulta che una parte consistente delle nuove generazioni, comprese nella fascia di età che va dai diciotto ai trenta nove anni, ha fatto uso di queste sostanze.

Il comitato che ha promosso l’iniziativa popolare per ottenere la depenalizzazione dell’uso e del consumo della cannabis, prevede una serie di limiti e restrizioni, nel caso in cui il referendum dovesse raccogliere i consensi necessari per modificare la costituzione.

Infatti, l’uso legalizzato della cannabis verrebbe ammesso soltanto per i cittadini che abbiano superato i diciotto anni e che siano disposti a seguire una rigida procedura di controlli affidati alle autorità elvetiche. Gli esponenti politici di questa iniziativa, volta a proteggere le giovani generazioni dalle grinfie della criminalità, hanno fatto notare che, perché il referendum produca l’effetto giuridico desiderato, è necessario che vi sia una doppia maggioranza, non solo il 51% degli aventi diritto al voto, ma la maggioranza tra i cantoni che formano lo stato svizzero.

Risposte
Faussone
Sottoscrivo in pieno quanto detto da Rubik, ma in Italia la cultura della proibizione è difficilmente superabile.... :(
Non arriveremo presto non dico alla non proibizione della canna, ma neanche a un referendum come quello svizzero...

rubik2
Io ho votato a favore e posso portare anche la mia esperienza personale:
io a sedici anni sono stato fermato con due miei amici dalla guardia di finanza per possesso di hashish, ci hanno portato in caserma e costretti a fare le flessioni mentre il tizio di grado più alto ci leggeva gli articoli che riguardavano la detenzione di sostanze stupefacenti, poi ci hanno fatto stare su una gamba tenendo in equilibrio dei rotoli di scotch in testa e una scopa sulle braccia, infine ci hanno ammanettato ai termosifoni ed intimidito con le pistole. Poi hanno chiamato i nostri genitori.

Tutto ciò non mi ha impedito di continuare per la mia strada, ha fatto solamente nascere una profonda insofferenza per i tutori della legge.

Secondo me nel topic sono stati già toccati molti argomenti importanti, aggiungo solo che per quanto mi riguarda non mi ha creato grossissimi problemi (a parte con la legge forse), mi sono laureato in matematica quindi il cervello dovrebbe essere intatto quanto basta.
qui http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16711 dice che nel 2007 sono morte 517 persone per droga e 24000 per l'alcool (conta anche gli incidenti causati dall'alcool, sul sito corriere.it leggo che gli incidenti stradali provocano in italia più di 5000 morti quindi molte morti dovrebbe rimanere imputate al solo uso di alcool. non ho verificato l'attendibilità delle fonti quindi vedete voi :-D )
quindi secondo me se c'è un "problema sociale" non è certo la cannabis.

Se la legalizzano i ragazzi saranno più tranquilli e meno avversi alla polizia, incoraggiando l'autoproduzione toglierebbero soldi a mafia & co. e le forze dell'ordine forse riuscirebbero a far fronte alla vaneggiate emergenze sicurezza non dovendo controllare i 15enni alle stazioni dei treni.

IMHO

giacor86
ok :D

Fioravante Patrone1
@giacor86
Non mi riferivo a te, assolutamente! Anzi, ho apprezzato il tuo intervento. Mi spiace per l'equivoco.

L'ascia era per dire che temi come quelli non possono essere tagliati con l'accetta. E sono temi difficili da trattare in modo appropriato in un forum.

giacor86
A parte che non mi sembra una domanda da bar.. Assolutamente non è una domanda da ascia in mano! ci mancherebbe.. però non posso farci niente, davvero mi è sorta spontanea. Se ho sbagliato mi scuso.

Fioravante Patrone1
Sarà la mia veneranda età, ma credo che temi così delicati, che riguardano il patto sociale, diritti e doveri universalisatici, vadano trattati deponendo l'ascia.

E la domanda di giacor86 mette il dito in una piaga.
Attenzione ai discorsi da bar o da forum.

giacor86
a questo punto mi sorge spontaneo fare una domanda a Cozza e a Steven: voi vi sentite la coscienza così a posto da poter ritenere che a voi l'assistenza medica debba essere garantita?

cozzataddeo
"Steven":

[quote="Cheguevilla"]Inoltre, siamo sicuri che dopo il pestaggio il soggetto esca fuori bello tranquillo e contento di essere stato rimesso sulla dritta via?

Sono d'accordo completamente.
Caro Cozza, se poi ci scappa il morto o il ferito permanente, che gli raccontiamo? Che era per il suo bene?[/quote]
No. Che era per il bene della società. Servono a questo le leggi e le relative sanzioni: se trasgredisci una legge e le sanzioni sono chiare lo sai a cosa vai incontro.

Steven11
"Lorenzo Pantieri":
Il punto è proprio questo. Penso che con la propria vita uno possa fare quello che vuole. Chi si fa una canna non fa male a nessuno (al limite, a sé stesso: ma è una sua decisione, libera e consapevole!).

Il dramma è proprio questo: non è vero che le sue scelte non hanno ricadute su chi sta intorno.
Se io esco per andare a lezione, e al primo semaforo mi mettono sotto, devo pregare che all'ospedale di Catania ci sia sufficiente posto e assistenza, altrimenti corro il serio rischio di andarmene dall'altra parte mentre mi portano in elicottero a Palermo.
Per intenderci, sono cose accadute, non chiacchiere.
E se io poi vengo a sapere che nell'ospedale di Catania c'erano anche uomini ben pasciuti, che occupavano il mio posto letto perché da quando sono nati al giorno prima si sparavano patate fritte tutti i giorni, o 2 pacchetti di Malboro, beh, se permetti, muoio anche abbastanza innervosito.

Esulando dall'esempio isolato, ritengo abbastanza scontato che un miglioramento globale della salute dei cittadini sia collegata ad un vantaggio per la nazione (fatti salvi i farmacisti, magari).
In questo abbraccio l'ideale spartano della cura del propria salute non solo per se stessi, ma anche per la polis.
Deve essere considerato un dovere civico, o ancora meglio un atto d'amore verso chi sta intorno.

Mi pare abbastanza scontata quindi la risposta a
"giacor86":
questo discorso può essere applicato a chiunque: uno ha il vizietto di mangiarsi le braciole di maiale intrise di burro spesso e a 50 anni ha un infarto. deve pagarsi da solo i bypass?


"Cheguevilla":
Inoltre, siamo sicuri che dopo il pestaggio il soggetto esca fuori bello tranquillo e contento di essere stato rimesso sulla dritta via?

Sono d'accordo completamente.
Caro Cozza, se poi ci scappa il morto o il ferito permanente, che gli raccontiamo? Che era per il suo bene?

Ritengo appunto molto più efficace che quando poi avrà bisogno di cure mediche, una volta uscito dall'ospedale trova il carro attrezzi che si sta portando via la macchina, sicché i suoi debiti con la popolazione siano saldati, e si pigli le sue responsabilità.

cozzataddeo
"Cheguevilla":
Ma efficace non necessariamente significa civile.

Ecco, appunto. Penso che il problema sia questo. Tutta dipende da cosa si intende per "civile".

"Cheguevilla":
Inoltre, siamo sicuri che dopo il pestaggio il soggetto esca fuori bello tranquillo e contento di essere stato rimesso sulla dritta via?

Invece adesso i soggetti che escono dal carcere sono dei cittadini modello...

"Cheguevilla":
Secondo me, una cosa simile causerebbe solamente una pericolosa escalation di violenze e rischierebbe di perdere ulteriormente il controllo della situazione.

E qui siamo allo scontro di pure opinioni. Nessuno di noi due ha dei fatti per avvallare le proprie ragioni dal momento che le pene corporali nella nostra società non sono mai state legalmente adottate. Quindi credo che procedere oltre in questa discussione (anche OT rispetto all'argomento principale del thread) non sia di grande interesse.

Cheguevilla
Le pene corporali secondo me hanno un forte potere deterrente per reati minori.
Per carità, sono molte le cose "efficaci".
Anche essere sorvegliati 24 ore su 24 è efficace.
Ma efficace non necessariamente significa civile.
Inoltre, siamo sicuri che dopo il pestaggio il soggetto esca fuori bello tranquillo e contento di essere stato rimesso sulla dritta via?
Secondo me, una cosa simile causerebbe solamente una pericolosa escalation di violenze e rischierebbe di perdere ulteriormente il controllo della situazione.

cozzataddeo
"Cheguevilla":
Le pene corporali sono escluse anche dalla carta dei diritti umani e credo che abbiano poco a che vedere con la civiltà.

La carta dei diritti umani è stata scritta da uomini.
Non è un teorema quindi non è necessariamente perfetta, giusta e immutabile nei secoli dei secoli.
Oltretutto buona parte del mondo mussulmano non la condivide neppure, tanto che ne è stata scritta un'altra a sua misura.
Le pene corporali secondo me hanno un forte potere deterrente per reati minori. Se la loro reintroduzione comportasse una riduzione effettiva del numero di tali reati, con un conseguente miglioramento della convivenza civile, non vedo motivo per non adottarle.

Cheguevilla
"Cozza Taddeo":
[quote="Cheguevilla"]
Viviamo in una società in cui un ubriaco può prendere in mano la macchina e investire il primo che gli capita sotto tiro e poi godere delle attenuanti perché era in stato di ebbrezza e quindi non capiva cosa stava facendo.
No, fortunatamente lo stato di ebbrezza alla guida è un'aggravante e non un'attenuante.

Dopo una brevisisma ricerca ho trovato questo link
http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2008/11/26/incidente-legato-allalcol-e-omicidio-volontario/
da cui cito
"soprattutto se consideriamo che fino a qualche anno fa l’abbinamento alcol e droga con un reato era rilevato spesso come una attenuante nel comportamento del pirata della strada…".
che, nella sostanza, è quello che avevo sentito piú di una volta quando nei telegiornali vengono date notizie del genere.
Lo stato di ebbrezza consente (o consentiva, forse adesso qualcosa sta cambiando) di evitare l'imputazione di volontarietà nel commettere il reato per cui, in caso di morte dell'investito non si può essere processati per "omicidio volontario". In questo senso lo stato di ebbrezza costituisce, seppur indirettamente, una forma di attenuante.[/quote]Di fatto, la guida in stato di ebbrezza è un reato penale, pertanto se tale situazione è concorrente ad un altro reato più grave, la stessa funge da aggravante.

"Cheguevilla":
[quote]Il problema è che non viviamo in una società civile.
Si, è vero.
Ma appunto per questo, converrebe cercare di rendere civile la società, piuttosto che adattarsi al fatto che civile non lo sia.

La mia proposta puntava a quello, infatti.[/quote]Le pene corporali sono escluse anche dalla carta dei diritti umani e credo che abbiano poco a che vedere con la civiltà.

cozzataddeo
"Cheguevilla":
Viviamo in una società in cui un ubriaco può prendere in mano la macchina e investire il primo che gli capita sotto tiro e poi godere delle attenuanti perché era in stato di ebbrezza e quindi non capiva cosa stava facendo.
No, fortunatamente lo stato di ebbrezza alla guida è un'aggravante e non un'attenuante.

Dopo una brevisisma ricerca ho trovato questo link
http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2008/11/26/incidente-legato-allalcol-e-omicidio-volontario/
da cui cito
"soprattutto se consideriamo che fino a qualche anno fa l’abbinamento alcol e droga con un reato era rilevato spesso come una attenuante nel comportamento del pirata della strada…".
che, nella sostanza, è quello che avevo sentito piú di una volta quando nei telegiornali vengono date notizie del genere.
Lo stato di ebbrezza consente (o consentiva, forse adesso qualcosa sta cambiando) di evitare l'imputazione di volontarietà nel commettere il reato per cui, in caso di morte dell'investito non si può essere processati per "omicidio volontario". In questo senso lo stato di ebbrezza costituisce, seppur indirettamente, una forma di attenuante.

"Cheguevilla":
Il problema è che non viviamo in una società civile.
Si, è vero.
Ma appunto per questo, converrebe cercare di rendere civile la società, piuttosto che adattarsi al fatto che civile non lo sia.

La mia proposta puntava a quello, infatti.

Cheguevilla
Viviamo in una società in cui un ubriaco può prendere in mano la macchina e investire il primo che gli capita sotto tiro e poi godere delle attenuanti perché era in stato di ebbrezza e quindi non capiva cosa stava facendo.
No, fortunatamente lo stato di ebbrezza alla guida è un'aggravante e non un'attenuante.

Il problema è che non viviamo in una società civile.
Si, è vero.
Ma appunto per questo, converrebe cercare di rendere civile la società, piuttosto che adattarsi al fatto che civile non lo sia.

cozzataddeo
"giacor86":
Ma se non fa da deterrente la pena di morte, pensi davvero che la tortura sia meglio?

Premesso che sono del tutto contrario alla pena di morte, non mi pare proprio il caso di tirarla in ballo per i reati di cui stiamo parlando! Per questo tipo di reati secondo me la sofferenza fisica è un buon deterrente.

"giacor86":
Poi perchè non hai risposto anche al resto del mio post? Se non sbaglio tocco un argomento che non ha trattato solo stephen ma hai detto anche te...


Ti accontento subito.

"giacor86":
uno ha il vizietto di mangiarsi le braciole di maiale intrise di burro spesso e a 50 anni ha un infarto. deve pagarsi da solo i bypass? un bambino si strafoga di kinder delice e fiesta e diventa obeso. Gli vietiamo di andare dal dietologo della mutua? uno si mangia tante caramelle, gli si guastano i denti, e va dal dentista del policlinico dove paghi solo il ticket. è sbagliato? Uno ha il vizio di attraversare non sulle strisce, lo investono. deve pagarsi da solo l'operazione da migliaia e migliaia di € che gli fanno per salvargli la vita? Una ragazza diventa anoressica perchè vuole fare la modella, basta. Si paga coi suoi soldi tutto quello che ne consegue?

A voler essere coerenti direi che hai inteso bene il mio pensiero. L'unica eccezione riguarda il bambino: se un bimbo mangia tante caramelle la colpa ricade sull'adulto che lo accudisce, mi sembra ovvio.
In ogni caso, spetta al legislatore quali comportamenti inserire nella "lista nera" e le modalità di punizione diciamo cosí, come accade attualmente. Poi si può discutere su quali comportamenti considerare dannosi o meno ma questo fa parte della vita legislativa di un paese.

"giacor86":
L'assistenza sanitaria va assicurata a tutti, questa è la base di una società civile.

Be', piú che la base direi che è una conquista.
Il problema è che non viviamo in una società civile.
Viviamo in una società in cui un ubriaco può prendere in mano la macchina e investire il primo che gli capita sotto tiro e poi godere delle attenuanti perché era in stato di ebbrezza e quindi non capiva cosa stava facendo.
Una società che consente una legislazione del genere non è, secondo me, una società civile.

"giacor86":
E poi, in che modo un consumatore di cannabis graverebbe sulle tasche dei cittadini non + di quello che gravano tutti gli altri? Mica uno che si fa canne ha bisogno di chissà quale assistenza medica. La marjuana non è l'eroina, spero che su questo non ci siano dubbi.

Bene, se le canne non producono dei danni fisici allora chi la utilizza continuerà ad essere medicalmente assistito.
Lo ripeto ancora: nel mio primo post non mi sono accanito contro i fumatori di cannabis.

E comunque anche se uno è tanto imbecille da diventare un eroinomane all'alba del 2008 (e non parliamo di disinformazione, perchè chi si droga in Italia al giorno d'oggi non è di certo disinformato), va aiutato lo stesso. Almeno questo è quello che penso io.

giacor86
"GIBI":
I risultati del sondaggio di questo post sono sconcertanti, evidenziano la scarsa coscienza del problema.


Secondo me è sconcertante il tuo post ed evidenzia la tua scarsa conoscenza del problema. Al di la dei danni positivi al cervello o meno, dire che gli spinelli sono il trampolino di lancio per le droghe pesanti è sbagliato. Ma basta la matematica per dirlo: La frase "chi si droga pesante, ha iniziato con gli spinelli" è sicuramente vera. non c'è dubbio. Ma come te ben saprai il fatto che sia vera questa non implica assolutamente che sia vero il vice versa ossia "chi inizia a fumare spinelli, passa a drogarsi pesante". E questa ti sfido a convincermi che sia vera.

giacor86
"Cozza Taddeo":

No non scherzo.
Diciamo che quella mia proposta è per il 50% provocazione e per il 50% convinzione.
Ritengo che le punizioni corporali abbiano un forte effetto deterrente sopratutto sui giovani di una società moderna e benestante come la nostra.
Fino a prova contraria non mi sento di recedere da questa mia opinone.


Ma se non fa da deterrente la pena di morte, pensi davvero che la tortura sia meglio? Io spero che la tuo opinione non cambi mai, il che significa che non hai avuto prove contrarie, e quindi che non sono mai stati fatti dei tentativi.
Poi perchè non hai risposto anche al mio post successivo? Se non sbaglio tocco un argomento che non ha trattato solo stephen ma hai detto anche te...

Cheguevilla
"GIBI":

Purtroppo Shakespeare aveva torto: non solo “c’è del marcio in Danimarca”, ma il marcio è diffuso in tutte le latitudini.
È vero, c'è del marcio anche nel cervello di alcuni partecipanti del forum.

I risultati del sondaggio di questo post sono sconcertanti, evidenziano la scarsa coscienza del problema.
Spero intendessi conoscenza. Hai ragione, è sconcertante che molte persone non capiscano che uno spinello non è molto diverso da una sigaretta o un bicchiere di vino.
Prova a prendere due persone che non bevono e non fumano e fai bere un bicchiere di vino a uno e fai fumare uno spinello all'altro, poi mi racconti quale dei due è messo peggio.

L’uso della cannabis danneggia le cellule del cervello (anche se in modo non grave, per correttezza è bene dirlo) ed è il viatico per le droghe vere, le quali producono effetti deleteri su chi le usa e, soprattutto, sulle persone a contatto col malcapitato, creando drammi nelle famiglie inimmaginabili.
Il fatto che danneggi le cellule del cervello non è assolutamente provato, ed è uno di quei messaggi propagandistici come "i comunisti mangiano i bambini".
È quantomai falso che siano il viatico per le droghe vere.

E’ la mancanza di rispetto verso prossimo, base d’ogni convivenza civile, che più mi preoccupa.
Anche a me.
Se a te piace berti un bicchiere di vino o una birra, lo puoi fare tranquillamente, mentre se a caio piace fumarsi uno spinello, lui non può farlo.

Non vi sembra allora un po' contradditorio che il tabacco venga venduto regolarmente, e che lo Stato ci incassi la sua brava (e cospicua) IVA?
L'IVA è il meno. Un largo introito è dovuto dall'accisa del Monopolio che incide per circa il 60% del costo delle sigarette. L'IVA costituisce circa il 17% del costo. Quindi, il 77% del costo di un pacchetto di sigarette oggi è costituito da tasse.
Ma la cosa ha senso. Qui in Danimarca (ma anche in Norvegia, Svezia e Inghilterra) le tasse hanno un impatto ancora maggiore.
Da un punto di vista sociale, costituisce un fortissimo disincentivo, molto più di tanti spot in TV o minacce di arresto o pene corporali.
Da un punto di vista economico, dovrebbe costituire il markup fiscale per l'aggravio dei costi a carico del SSN. Questo è un po' il concetto scientifico del federalismo.

Che facciamo allora, mettiamo in galera chi si gusta un bicchiere di sangiovese, a cena, a casa sua?
Menomale che ieri sera ho bevuto barolo!!!

Lorenzo Pantieri
"Cozza Taddeo":

Non posso che essere d'accordo, come già evidenziato in un altro mio post. Non ha senso tirare su un putiferio per la cannabis quando c'è gente che si ammazza con l'alcol e, cosa peggiore, che si mette al volante in stato di ebbrezza e ammazza qualcun'altro.

Il punto è proprio questo. Penso che con la propria vita uno possa fare quello che vuole. Chi si fa una canna non fa male a nessuno (al limite, a sé stesso: ma è una sua decisione, libera e consapevole!).

Se una persona non vuole assumere cannabis (o alcol; o carne di maiale; o carne al venerdì, ...), liberissima di (non) farlo.

Ma non trovo giusto che altri si arroghino il diritto di decidere anche che cosa posso fare o non fare io della mia vita, imponendo a me la loro morale, o princpii, o religione, o visione del mondo.

Ciao,
L.

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