Riflessioni sul Dottorato/PhD

Intermat
Dopo poco più di un anno, probabilmente alcuni di voi (quelli che risposero) se lo ricordano, ripropongo un topic sul dottorato.

Vorrei invitare a partecipare soprattutto coloro che abbiano già vissuto o stiano attualmente vivendo questa situazione. Oltre a coloro che magari, essendosi laureati prima dell'istituzione del dottorato, siano nell'università senza però aver seguito questo specifico percorso.

Essendo passato un anno e dovendomi laureare (ovviamente alla magistrale!) nei primi mesi del prossimo anno, mi si ripropone nella testa il tarlo del dottorato in Italia o di un PhD all'estero. I motivi che, principalmente, mi spingono a questa riflessione sono:
- un paio di materie che ho studiato mi hanno interessato particolarmente;
- l'ambiente universitario (specie i dipartimenti dove ci sono gli studi dei professori, a cui ho rotto le scatole frequentemente [nota]Ovviamente con accezione positiva, soprattutto alla magistrale sono andato a ricevimento da quasi tutti i docenti per chiarirmi i dubbi. In alcuni casi sono rimasto anche un'ora a parlarci... :-D
Ancora mi sorprende la pazienza e la cordialità che mi hanno mostrato![/nota]) mi piace molto, lo trovo assolutamente stimolante;
- l'idea di lavorare in una azienda non mi entusiasma, sono abituato a studiare soprattutto per me stesso e l'idea di dover lavorare per un fine diverso mi immalinconisce un pochino (ovviamente lo farei, se necessario, non voglio apparire uno scansafatiche!);

Detto questo ci sono molti dubbi, sia tecnici/pratici sia psicologici!

Dubbi tecnico-pratici:
- Almeno in Italia (e almeno per quanto riguarda la vostra esperienza), è lo studente a parlare col docente dicendogli qualcosa del tipo "professore sarei interessato a continuare gli studi con un dottorato" oppure, piuttosto, è il professorer (relatore) a dire "hai lavorato bene su questa tesi, il progetto potrebbe essere portato avanti, perché non continui con un dottorato"?
- Laureandosi con 110 e Lode [nota]non vorrei sembrare presuntuoso ma, presentandomi con un voto di base pari a 110 e auspicando di fare una tesi decente - dato che sto lavorando su una cosa su cui già ci stanno facendo una tesi di dottorato-, spero vivamente me la concedano[/nota] si hanno speranze (nel caso di partecipazione al bando) di ottenere la borsa di studio?

Dubbi psicologici:
- Fondamentalmente si concentrano sul dopo. Una volta terminato il dottorato o si esce definitivamente dall'università (e allora, nel mio caso, tanto varrebbe lo facessi ora!) oppure si prova a rimanerci dentro. In questo ultimo caso, ci sono speranze? In pratica, dopo aver campato tre anni con circa 1000€/mese si hanno delle prospettive migliori nel mondo accademico? O meglio ancora, è credibile diventare ricercatori e magari seguire il "cursus honorum" per diventare professori (quantomeno associati!)?
- Sempre in ottica futura: immaginando di aver completato il dottorato e di voler continuare la carriera accademica, il post dottorato è un qualcosa di vivibile? Ovvero, a quanti anni è credibile che si abbia una certa stabilità? In pratica, a che età è credibile poter pensare di dire "ah bella questa città X, sono contento di dover vivere qui per i prossimi (molti) anni"?

In pratica, un riassunto di questa seconda tipologia di dubbi potrebbe essere:
- E' credibile auspicare di rimanere nel mondo accademico (pur non avendo santi in paradiso)?
- Lo stipendio (eventuale) di un ricercatore è un qualcosa di buono (del tipo 1800-2000 €/mese verso i 35 anni, supponendo di finire il dottorato a 27/28)?

Per concludere: voi rifareste il percorso che avete fatto? la carriera accademica vi sembra (nel vostro caso) un qualcosa di percorribile sia in termini di fattibilità economica (stipendio) sia in termini di possibilità di accesso (presenza/assenza di meritocrazia)?

Insomma, spero che chi di voi abbia seguito questo percorso o che sia all'interno del mondo accademico mi possa rispondere per chiarire almeno alcuni punti. Non faccio i nomi degli utenti da cui mi piacerebbe avere una risposta e con cui avere un dialogo perché tanto mi sembra evidente a chi, principalmente, mi riferisca... :-D

Risposte
Pesca321
@Intermat, non so se la mia esperienza possa essere utile in questo post, ma spero di sì.

Io ho una laurea magistrale in matematica, niente dottorato, ma caso vuole che lavori in un campo "affine" a quello da te citato: parlo di Business Intelligence e Big Data.
Lavoro in un'azienda italiana di medie dimensioni che ha anche sedi all'estero, ma non è una multinazionale. Purtroppo faccio cose che potrebbe fare anche un diplomato, e sono molto delusa dalla piega che la mia situazione lavorativa ha preso: mi mancano lo studio e la matematica, faccio tutti i giorni attività ripetitive, mi sto alienando e non provo alcuna soddisfazione in quello che faccio tutti i giorni.

Penso alle offerte lavorative che vedo ogni giorno su LinkedIn (o ricevo per mail) riguardo a posizioni simili alle mie (parlo di Data Scientist, ad esempio), e che spesso richiedono un dottorato o almeno un master. Io sono allibita. Qui in Italia non c'è rispetto per chi ha studiato per tanti anni con passione, perchè le aziende possono permettersi di scegliere tra la folla qualcuno di superquotato per un lavoro per cui basterebbe una laurea triennale.

Concludo consigliandovi caldamente di prendere con le pinze questo tipo di offerte di lavoro: sono specchietti per le allodole. Piuttosto cercate all'estero.

P.S. Scusate lo sfogo.

Fioravante Patrone1
"Intermat":

...
tra l'altro per il suo corso aveva suggerito anche "An introduction to Game Theory, Martin J. Osborne; Oxford University press" ma ho trovato commenti molto vari su questo libro.


L'avevo sfogliato "in anteprima" paaareeeeeccchio tempo fa. Direi un onesto libro di testo, come ce ne sono tanti. Altro livello (e altro target!) quello scritto con Rubinstein

Quanto ad Osborne, vedo che la rete conserva ancora traccia di un nostro vecchio scambio "epistolare" su LaTeX e i giochi in forma estesa :D
http://www.ucl.ac.uk/~zctpep9/Archived% ... borne.html

Intermat
"Zurzaza":

Beh, sicuramente avere il proprio nome scritto da qualche parte, accanto a quello di altri, è una gran soddisfazione. Poi dopo averci lavorato un anno...penso che ripaghi più della borsa di studio stessa!

Eh, in effetti si. Sicuramente gli altri autori ci hanno lavorato di più, io ho iniziato a contribuire dalla seconda metà del lavoro sulla tesi di laurea. Ovviamente poi ho continuato però ammetto che è più il lavoro degli altri... :-D
"Zurzaza":

[quote="Intermat"]Tu su cosa lo farai il dottorato?


Io avrò il piacere di lavorare sulle comunicazioni quantiche. Avendo già approfondito l'argomento nella tesi magistrale (che discuterò martedì della settimana prossima, ndr) sono carichissimo come un bambino al luna park e non vedo l'ora di cominciare :-D. Quale eresia, avrei pensato 5 anni fa.
Comunque alla fine ho deciso di cambiare, rispetto al progetto di cui parlavamo un annetto fa. Incredibile come possano cambiare le cose nell'arco di qualche mese...

Chissà...magari ci beccheremo in giro a qualche conferenza![/quote]
Anche io sono molto contento di iniziare "questa avventura". L'ambiente per ora mi sembra ottimo, in parte lo conoscevo già, e questo è importante. Fare una cosa che ti piace in un posto in cui ti trovi bene è veramente il massimo. Speriamo continui così per i prossimi tre anni!

Sul vederci a qualche conferenza, magari, ma la vedo complicata. Ci occuperemo di cose un po' diverse... :-D
Però se passi a Roma..."io qua sto!"... 8-)

In bocca al lupo per la discussione della tesi e, ovviamente, congratulazioni... :smt023

"Fioravante Patrone":
[quote="Intermat"]
...
PS: @FioravantePatrone in questo inizio di dottorato sto anche riseguendo un corso di Teoria dei Giochi, uno dei professori con cui sto lavorando insegna in questo corso. Io l'ho già studiata alla magistrale però me la vorrei rivedere, mi sapresti consigliare qualche libro per approfondire qualche argomento (io pensavo a Algorithmic Game Theory, Noam Nisan, Tim Roughgarden, Eva Tardos, Vijay V. Vazirani; Cambridge University Press)?


Ottima idea AGT, visto quello che sembra tu abbia in mente di fare!
In generale, non posso altro che consigliare "i classici" (secondo me...): Luce e Raiffa (sì, quel libro di sessant'anni fa), Myerson 1991, Osborne e Rubinstein 1994.
Ma c'è il tuo prof, fatti consigliare direttamente da lui![/quote]
Grazie dei suggerimenti, comunque con il professore ne avevo già parlato. E' lui che mi ha consigliato AGT, tra l'altro per il suo corso aveva suggerito anche "An introduction to Game Theory, Martin J. Osborne; Oxford University press" ma ho trovato commenti molto vari su questo libro.

Zurzaza
"Intermat":

Il posto l'ho vinto più o meno ovunque, Tor Vergata, Parma, La Sapienza e Roma Tre. Alla fine ho scelto Roma Tre per via del fatto che lì avevo anche la borsa!


Grande! Sono contento per te! Con la burocrazia non si è mai sicuri di quello che si fa...oggi sono andato in segreteria e fortunatamente andava tutto bene :-D

"Intermat":
Il progetto, di base, è un misto di Ricerca Operativa e Data Mining. Inoltre spero di continuare a collaborare con i miei "vecchi" professori a Tor Vergata, se tutto va bene già a dicembre dovremmo sottomettere un paper ad un journal (ormai è circa un anno che ci stiamo lavorando e una parte è finita in un paper per una conferenza).

Insomma, per ora sembra che stiamo sulla stessa barca.


Beh, sicuramente avere il proprio nome scritto da qualche parte, accanto a quello di altri, è una gran soddisfazione. Poi dopo averci lavorato un anno...penso che ripaghi più della borsa di studio stessa!

"Intermat":
Tu su cosa lo farai il dottorato?


Io avrò il piacere di lavorare sulle comunicazioni quantiche. Avendo già approfondito l'argomento nella tesi magistrale (che discuterò martedì della settimana prossima, ndr) sono carichissimo come un bambino al luna park e non vedo l'ora di cominciare :-D. Quale eresia, avrei pensato 5 anni fa.
Comunque alla fine ho deciso di cambiare, rispetto al progetto di cui parlavamo un annetto fa. Incredibile come possano cambiare le cose nell'arco di qualche mese...

Chissà...magari ci beccheremo in giro a qualche conferenza!

Fioravante Patrone1
"Intermat":

...
PS: @FioravantePatrone in questo inizio di dottorato sto anche riseguendo un corso di Teoria dei Giochi, uno dei professori con cui sto lavorando insegna in questo corso. Io l'ho già studiata alla magistrale però me la vorrei rivedere, mi sapresti consigliare qualche libro per approfondire qualche argomento (io pensavo a Algorithmic Game Theory, Noam Nisan, Tim Roughgarden, Eva Tardos, Vijay V. Vazirani; Cambridge University Press)?


Ottima idea AGT, visto quello che sembra tu abbia in mente di fare!
In generale, non posso altro che consigliare "i classici" (secondo me...): Luce e Raiffa (sì, quel libro di sessant'anni fa), Myerson 1991, Osborne e Rubinstein 1994.
Ma c'è il tuo prof, fatti consigliare direttamente da lui!

Intermat
"Zurzaza":
Riesumo questo post a fin di bene, e per chiudere alcuni discorsi che erano iniziati proprio qua.

Questa settimana sono usciti i risultati del concorso, e sono stato ammesso con borsa al corso di dottorato. Inizierà così un nuovo percorso di vita, che fino a due anni fa non mi sarei mai immaginato di percorrere.
Controllo il mio profilo e mi accorgo di essere iscritto da cinque anni al forum, sebbene abbia partecipato piuttosto poco e sebbene mi sia accorto di aver ricevuto più consigli di quanti ne ho potuti dare io. Ho imparato diverse cose qua, e spero di poter recuperare. Grazie di cuore a tutti!

----
@intermat: tu cosa hai deciso alla fine?


Ottimo... :smt023

Io alla fine, nell'ultimo anno, ho fatto un po' di cose: laurea, erasmus post-laurea con stage e colloqui per i dottorati (ormai sono un professionista in questa disciplina!).
Il posto l'ho vinto più o meno ovunque, Tor Vergata, Parma, La Sapienza e Roma Tre. Alla fine ho scelto Roma Tre per via del fatto che lì avevo anche la borsa!
Ne consegue che, a meno di errori burocratici miei, dovrei immatricolarmi a Roma Tre. Il progetto, di base, è un misto di Ricerca Operativa e Data Mining. Inoltre spero di continuare a collaborare con i miei "vecchi" professori a Tor Vergata, se tutto va bene già a dicembre dovremmo sottomettere un paper ad un journal (ormai è circa un anno che ci stiamo lavorando e una parte è finita in un paper per una conferenza).

Insomma, per ora sembra che stiamo sulla stessa barca.

Tu su cosa lo farai il dottorato?

PS: @FioravantePatrone in questo inizio di dottorato sto anche riseguendo un corso di Teoria dei Giochi, uno dei professori con cui sto lavorando insegna in questo corso. Io l'ho già studiata alla magistrale però me la vorrei rivedere, mi sapresti consigliare qualche libro per approfondire qualche argomento (io pensavo a Algorithmic Game Theory, Noam Nisan, Tim Roughgarden, Eva Tardos, Vijay V. Vazirani; Cambridge University Press)?

Fioravante Patrone1
"Zurzaza":
Riesumo questo post a fin di bene, e per chiudere alcuni discorsi che erano iniziati proprio qua.

Questa settimana sono usciti i risultati del concorso, e sono stato ammesso con borsa al corso di dottorato. Inizierà così un nuovo percorso di vita, che fino a due anni fa non mi sarei mai immaginato di percorrere.
Controllo il mio profilo e mi accorgo di essere iscritto da cinque anni al forum, sebbene abbia partecipato piuttosto poco e sebbene mi sia accorto di aver ricevuto più consigli di quanti ne ho potuti dare io. Ho imparato diverse cose qua, e spero di poter recuperare. Grazie di cuore a tutti!


[size=150]Evvai![/size]
Non preoccuparti per gli aiuti non dati, e neanche di "recuperare". Qui ognuno interviene come e quando può

Zurzaza
Riesumo questo post a fin di bene, e per chiudere alcuni discorsi che erano iniziati proprio qua.

Questa settimana sono usciti i risultati del concorso, e sono stato ammesso con borsa al corso di dottorato. Inizierà così un nuovo percorso di vita, che fino a due anni fa non mi sarei mai immaginato di percorrere.
Controllo il mio profilo e mi accorgo di essere iscritto da cinque anni al forum, sebbene abbia partecipato piuttosto poco e sebbene mi sia accorto di aver ricevuto più consigli di quanti ne ho potuti dare io. Ho imparato diverse cose qua, e spero di poter recuperare. Grazie di cuore a tutti!

----
@intermat: tu cosa hai deciso alla fine?

Luca.Lussardi
Non ho capito le considerazioni che fai sui politecnici, sempre che stiamo parlando in un dottorato in matematica. La qualita' della ricerca matematica italiana e' molto elevata quasi dappertutto, la matematica la fanno le persone e non servono strumentazioni particolari, puoi trovare ottime persone dappertutto. E' indubbio che la strada verso la carriera accademica sia molto in salita, questo pero' non deve scoraggiare, anzi deve incoraggiare a fare del proprio meglio e a essere molto determinati.

Maria___921
Ciao,
mi trovo in una situazione analoga.
Ho conseguito la laurea magistrale in matematica a Luglio 2016, mi sono laureata in tempo e con il massimo dei voti sia alla triennale che alla magistrale.
Anche se negli ultimi due anni avevo preso la decisione di provare ad accedere al dottorato una volta terminato il percorso universitario, alla fine ho desistito perché scoraggiata dai pareri negativi sul dottorato in Italia e su quello che mi avrebbe adpettato eventualmente dopo i 3 anni.
Ho iniziato a lavorare in un'azienda di consulenza informatica da ottobre; in termini economici, guadagno già più di quello che guadagnerei vincendo una borsa di dottorato, ma non lo sento il mio mondo, mi sembra di aver "buttato" 5 anni a studiare cose bellissime ma che non vedrò più nella mia carriera.
Sto seriamente valutando l'ipotesi di tentare l'accesso al dottorato ma unicamente ai politecnici, perché credo che questo "salto all'indietro" valga la pena se fatto in università che diano maggiori possibilità di apertura verso l'estero e maggior qualità nella ricerca (tutto ciò nella rosea ipotesi in cui riesca a vincere una borsa, ovviamente).
Mi interesserebbe il vostro parere.
Grazie mille

Zurzaza
In bocca al lupo per tutto allora.E buone feste :-D Io conto di prendere una decisione entro gennaio per cui, ti farò sapere come è andata! Ovviamente altri punti di vista sono sempre ben accetti.

[ot]
"Intermat":
[quote="Zurzaza"]
@Intermat: Per la cronaca, siamo colleghi, anche io sono di ingegneria (TLC però) :-D

:smt023
Dove?[/quote]

Ferrara :D[/ot]

Intermat
"Zurzaza":
[quote="Intermat"]PS: La cosa che mi trattiene di più dal parlarne col relatore è che quest'anno (A.A. 2016/2017) ha preso un dottorando quindi non so se può/vuole averne due l'anno prossimo (A.A. 2017/2018)... :?


Su questo ti posso dare il mio personalissimo punto di vista: alla magistrale i prof hanno senza dubbio un altro punto di vista degli studenti, per cui una chiacchieratina non fa mai male, sono stati dall'altro lato anche loro qualche anno fa :-D Il fatto che abbia un altro dottorando secondo me non è sempre un male, anzi...potrebbero essere alla ricerca di "menti fresche" per mettere in piedi un gruppo di ricerca su un argomento magari molto nuovo... per cui dal mio punto di vista faresti bene a parlarci in ogno modo. Comunque ti ha già risposto luca. [/quote]
Guarda su questo concordo in pieno. Ho avuto un ottimo rapporto con la stragrande maggioranza dei docenti, alla magistrale praticamente con tutti. Io tendenzialmente sono un po' rompiscatole (eufemismo!), ma in senso buono quindi praticamente con tutti i professori sono andato almeno una volta a ricevimento e, tendenzialmente, ho sempre esposto io le cose come le avevo capite e ho chiesto conferme. Questo, devo dire, ha fatto sì che ogni volta il ricevimento diventasse una conversazione che, praticamente sempre, andava oltre i confini del corso (ovviamente sempre in tema). Quindi effettivamente posso dire che condivido l'idea che i professori sono, per la maggior parte, molto disponibili a parlare con gli studenti (soprattutto, immagino, quelli che non gli diano l'impressione di essere lì solo per rompere o per capire il minimo indispensabile per passare l'esame!).

"Zurzaza":

Comunque inizio gennaio è davvero troppo presto :? Se sei messo come me, ti manca comunque tutto il quinto anno di esami...e quello ha senza dubbio la priorità :-D :-D Comunque sia, dal mio punto di vista è necessario partire con un certo anticipo su queste cose.

Non sono messo come te, sono un anno più avanti! Ho finito tutti gli esami a luglio 2016 e sto lavorando alla tesi che, spero, di discutere a febbraio 2017.

"Zurzaza":

Faccio presente che comunque a me non è stato offerto il posto certo (anche perchè giustamente c'è il bando), per cui tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...la cosa che mi ha fatto riflettere è stato il primo passo da parte sua (visto che comunque io non mi reputo un genio) in un momento abbastanza delicato della mia "vita studentesca".

Vabbe'...ma considera che se te lo ha chiesto saprà praticamente per certo che ti potrà scegliere per i motivi di cui sopra:
- ci sono sempre relativamente pochi candidati (se è così lui lo sa)
- può parlare bene di te alla commissione (che sarà composta anche, o forse solo, da membri interni all'ateneo)
- se puoi dire di aver collaborato con un professore dell'ateneo (che sicuramente la commissione consocerà!) per un progetto e dimostri di essere intelligente non vedo perché ti dovrebbero dare un punteggio basso al colloquio
Insomma, la vedo veramente complicata non vincere la borsa. L'unica cosa che te la potrebbe far perdere è se ci sono poche borse (sono 2/3 dei posti banditi solitamente!) e molti candidati (ma, mediamente, non è così ad ingegneria).

"Zurzaza":

@Intermat: Per la cronaca, siamo colleghi, anche io sono di ingegneria (TLC però) :-D

:smt023
Dove?

Zurzaza
"Intermat":
PS: La cosa che mi trattiene di più dal parlarne col relatore è che quest'anno (A.A. 2016/2017) ha preso un dottorando quindi non so se può/vuole averne due l'anno prossimo (A.A. 2017/2018)... :?


Su questo ti posso dare il mio personalissimo punto di vista: alla magistrale i prof hanno senza dubbio un altro punto di vista degli studenti, per cui una chiacchieratina non fa mai male, sono stati dall'altro lato anche loro qualche anno fa :-D Il fatto che abbia un altro dottorando secondo me non è sempre un male, anzi...potrebbero essere alla ricerca di "menti fresche" per mettere in piedi un gruppo di ricerca su un argomento magari molto nuovo... per cui dal mio punto di vista faresti bene a parlarci in ogno modo. Comunque ti ha già risposto luca.

Io personalmente, dopo le vacanze, andrò a fare un salto da un altro prof che fa ricerca su altri argomenti (completamenti diversi dal primo) di mio interesse..giusto per mettere sul tavolo le diverse offerte
Comunque inizio gennaio è davvero troppo presto :? Se sei messo come me, ti manca comunque tutto il quinto anno di esami...e quello ha senza dubbio la priorità :-D :-D Comunque sia, dal mio punto di vista è necessario partire con un certo anticipo su queste cose.
Faccio presente che comunque a me non è stato offerto il posto certo (anche perchè giustamente c'è il bando), per cui tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...la cosa che mi ha fatto riflettere è stato il primo passo da parte sua (visto che comunque io non mi reputo un genio) in un momento abbastanza delicato della mia "vita studentesca". @Intermat: Per la cronaca, siamo colleghi, anche io sono di ingegneria (TLC però) :-D

Luca.Lussardi
"Intermat":
Detto ciò, un professore può essere referente di più di un dottorando contemporaneamente?

Certo

Intermat
Grazie per la risposta. Probabilmente matematica è un po' diversa da ingegneria, non fosse altro per i numeri di potenziali dottorandi. Per dire, solo il 2% degli ing. gestionali della mia università prosegue con un dottorato. Io, molti di quelli che conosco che fanno il dottorato sono stati convinti dai relativi relatori che, ovviamente, non gli hanno detto "hai il posto" ma qualcosa del tipo "partecipa, tanto sono quattro gatti a partecipare e molto probabilmente entri". Tra l'altro essendo la valutazione per l'ammissione abbastanza soggettiva (voto di laurea, tempi, argomenti della tesi etc valgono solitamente meno del 50%) non credo sia molto difficile che un candidato già noto vinca il posto, non per cattiveria o raccomandazione ma semplicemente perché è già nota la sua propensione, le sue qualità e altro.

PS: Detto ciò, un professore può essere referente di più di un dottorando contemporaneamente?

Luca.Lussardi
Posso provare a dire la mia ma i dottorati sono profondamente diversi a seconda della disciplina del corso di dottorato stesso. Io vi posso dire cio' che normalmente succede per un dottorato in matematica. In realta', non succede quasi nulla.... nel senso che si lo studente interessato puo' chiedere al relatore di tesi cosa ne pensa ma di norma piu' che "si prepari e faccia i concorsi" non viene detto; magari il relatore puo' consigliare qualche sede dove si fa una ricerca in linea con gli interessi dello studente anche se cambiare argomenti fa molto bene. Faccio comunque presente che in Italia non si puo' offrire un posto di dottorato senza passare da un concorso aperto in linea di principio a tutti quelli che possono parteciparvi. Per la matematica in particolare di solito funziona proprio che uno prova N concorsi e prima o poi si piazza da qualche parte, magari i piu' bravi si piazzano prima perche' finiscono in cima alle graduatorie e man mano si piazzano gli altri.

Intermat
I bandi variano, come scadenza, da università in università quindi è difficile a priori darsi una scadenza. In media, la maggior parte, sono verso maggio/giugno/luglio ma ce ne sono, pochi, anche a settembre. La cosa, secondo me più stringente, è la scadenza per le posizioni all'estero. Ad esempio ad Edimburgo (un posto che avevo visto perché c'era un dottorato che mi sembrava interessante) scade ad inizio gennaio... :shock:

PS: La cosa che mi trattiene di più dal parlarne col relatore è che quest'anno (A.A. 2016/2017) ha preso un dottorando quindi non so se può/vuole averne due l'anno prossimo (A.A. 2017/2018)... :?

Zurzaza
"Intermat":
secondo voi posso andare a parlare col relatore dicendo semplicemente "pensavo di continuare a studiare, facendo un dottorato, volevo sapere cosa ne pensava?". Per voi sarebbe una cosa normale oppure è il professore a dover fare il primo passo?


Questa era la mia principale preoccupazione devo dire, più che altro perchè ci sono molte cose su cui mi piacerebbe fare dottorato. Io personalmente avrei fatto proprio così, anche perchè un mio collega l'ha fatto ed ha avuto risposte piuttosto sincere (del tipo: al momento non prendo dottorandi perchè ..., piuttosto che risposte abbastanza convincenti). Sarei comunque curioso anche io di sapere come è vista questa cosa dall'altro lato della cattedra, per cui mi aggrego al tuo appello...

In ogni modo io spero vivamente di prendere una decisione entro gennaio massimo febbraio, aldilà di tutti i dubbi, perchè comunque l'iscrizione al bando dalle mie parti scade a fine maggio anche se il dottorato comincia a novembre. Non so personalmente quali obbiettivi tu abbia, però penso che la finestra temporale non sia poi così ampia rispetto al "peso" di una decisione del genere...

Intermat
Sinceramente la mia situazione attuale è identica a quella di qualche settimana/mese fa. Il dottorato continua ad intrigarmi come idea ma, non avendo comunque ricevuto proposte come nel tuo caso, ci sto pensando molto e le perplessità su alcuni punti restano. Anche per me sarebbero tre anni divertenti ma, forse, è proprio lì il problema. Come dicevo prima il timore riguarda il periodo subito successivo alla fine del dottorato, a cosa si andrà a fare e alle possibilità esistenti. Guardando su LinkedIn devo dire che ho visto molte posizioni aperte solamente a persone col dottorato, principalmente all'estero, e questo mi conforta. Detto ciò sono sempre più convinto che ne vorrei parlare con il relatore ma, al momento, non ce ne sono state le occasioni.

PS: Soprattutto per quelli che tra voi sono ricercatori/professori, secondo voi posso andare a parlare col relatore dicendo semplicemente "pensavo di continuare a studiare, facendo un dottorato, volevo sapere cosa ne pensava?". Per voi sarebbe una cosa normale oppure è il professore a dover fare il primo passo (come nel caso di Zurzaza)?

Zurzaza
Ciao ragazzi,
Riesumo questo topic sperando che abbia suscitato un po' di riflessioni durante queste settimane.
La situazione per quanto mi riguarda si è aggravata ( :-D ) in quanto inaspettatamente mi è stata fatta la proposta di un dottorato direttamente da parte di un professore (fra l'altro con condizioni abbastanza interessanti) , in seguito a un progetto che ho svolto per un suo corso.
La cosa sinceramente mi ha spiazzato (in senso positivo), e in un certo senso mischia un po' le carte in tavola. Ammetto che questa proposta ha spostato la bilancia, e anche di molto.

Al di là di questo, devo dire che in questi mesi l'idea di fare il dottorato è comunque maturata molto. Come dicevo secondo me si ha molto di più da guadagnare che da perdere, oltre al fatto che l'idea personalmente mi affascina moltissimo (personalmente li vedo come tre anni di 'divertimento', passatemi il termine, facendo ciò che davvero ti piace) e, fortunatamente, la mia famiglia è comunque in grado di sostenermi nel caso la borsa di dottorato non fosse sufficiente (è chiaro che un posto senza borsa non è umanamente possibile, a mio parere).

Oltre a questo ho considerato un attimo il futuro a lungo termine...è vero che al momento in Italia il PhD conta relativamente poco ma dal mio modestissimo punto di vista, entro una decina d'anni le cose potrebbero decisamente cambiare.
Ammetto comunque che il mio punto di vista è stato decisamente polarizzato dall'ultima proposta, veramente spiazzante.

Visto che siamo un po' tutti su questa barca, volevo sapere se in queste settimane anche in voi è maturato qualche nuovo punto di vista, perchè penso che confrontarsi sia comunque la soluzione migliore.

Ne approfitto per fare gli auguroni di buone feste a tutti!

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