Questa del papa mi era sfuggita

Zkeggia
Ragazzi, il papa sta degenerando, avete letto la sua ultima enciclica? La parte in cui afferma che essere atei è pericoloso QUANTO ESSERE TERRORISTI:
"Sia l’ateismo che il terrorismo a sfondo fondamentalista frenano lo sviluppo dei popoli: lo afferma il Papa nella sua nuova enciclica “Caritas in veritate”, in cui ribadisce l’importanza del diritto alla libertà religiosa. Le violenze, sottolinea Benedetto XVI, “frenano lo sviluppo autentico”, e ciò “si applica specialmente al terrorismo a sfondo fondamentalista”. Al tempo stesso, la promozione dell’ateismo da parte di molti paesi “contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane”. Per lo sviluppo, sottolinea, serve l’interazione dei diversi livelli del sapere “armonizzati dalla carità”."

(http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/it ... cari.shtml)

Io sono sconvolto da questo omuncolo.

Risposte
stepper1
Un ultimo episodio può farci riflettere e ricollegare anche al tema della libertà di stampa in Italia.
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/esteri/benedetto-xvi-35/servizio-tg3/servizio-tg3.html

Sembra che le parole un po' "sibilline" del vaticanista del TG3 abbiano svegliato il cane (da guardia) che dorme. Non contenti della bocciatura di Leoluca Orlando alla presidenza della commissione parlamentare di vigilanza RAI, spunta un vicepresidente che si arroga il diritto di interpretare quelle parole, inopportune solo perchè sucettibili di una interpretazione negativa. "Omnia munda mundis" diceva Manzoni, ma qui è il caso di dire "omnia immunda immundis"!

Cheguevilla
"Cmax":
[quote="Benedetto XVI"]Va però aggiunto che, oltre al fanatismo religioso che in alcuni contesti impedisce l'esercizio del diritto di libertà di religione, anche la promozione programmata dell'indifferenza religiosa o dell'ateismo pratico da parte di molti Paesi contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane.

La frase si presta a pochi fraintendimenti, e mi sembra che il titolo citato, anche se orientato al sensazionalismo come la maggior parte dei titoli, ne ricalca perfettamente lo spirito. Ma non c'è niente di scandaloso in quello che dice: il pontefice ha un lavoro fa svolgere e cerca di svolgerlo nel migliore dei modi. Il suo obiettivo, come responsabile dello sviluppo della chiesa cattolica, è il mantenimento delle posizioni dominanti nei mercati già occupati (ed in questo consegue risultati brillanti), e la diffusione negli altri (e qui invece incontra maggiori difficoltà). La religione è una merce come tutte le altre, forse con maggiori affinità con l'industria dello spettacolo e dell'informazione, e non capisco perchè ci si scandalizzi che sia soggetta alle stesse regole.[/quote]Forse perchè pretende di appartenere ad un non-mercato e pretende di essere ritenuta tale.
A me sta bene il tuo ragionamento Cmax, e sono sostanzialmente d'accordo con la tua visione. Proprio per questo, mi piacerebbe vedere la Chiesa trattata come un'azienda che produce reddito, quindi sottoposta a tutte le regolamentazioni del caso. Soprattutto, non capisco perchè lo Stato debba finanziare la Chiesa; è una cosa contraria ad ogni principio democratico.
Mi fa un po' ridere il fatto che il Liechtenstein è considerato un paradiso fiscale, mentre a Città del Vaticano si associa un altro genere di paradiso. Coincidenze sintattiche.
Ma forse è meglio così: se la Chiesa fosse un'azienda, con gli elementi che ha a capo sarebbe capace di licenziare suore e frati e pretendere la cassa integrazione...

stepper1
"Cmax":
il pontefice ha un lavoro da svolgere e cerca di svolgerlo nel migliore dei modi. Il suo obiettivo, come responsabile dello sviluppo della chiesa cattolica, è il mantenimento delle posizioni dominanti nei mercati già occupati

E allora, rimanendo sul tuo ragionamento, perchè non c'è un antitrust? Il risultato è che a pagare siamo sempre noi senza libertà di scelta. Anche perchè alla Rai omettono notizie importanti, ma quando parla il papa puoi star certo che lo mettono subito in evidenza.

Cmax1
"Benedetto XVI":
Va però aggiunto che, oltre al fanatismo religioso che in alcuni contesti impedisce l'esercizio del diritto di libertà di religione, anche la promozione programmata dell'indifferenza religiosa o dell'ateismo pratico da parte di molti Paesi contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane.

La frase si presta a pochi fraintendimenti, e mi sembra che il titolo citato, anche se orientato al sensazionalismo come la maggior parte dei titoli, ne ricalca perfettamente lo spirito. Ma non c'è niente di scandaloso in quello che dice: il pontefice ha un lavoro fa svolgere e cerca di svolgerlo nel migliore dei modi. Il suo obiettivo, come responsabile dello sviluppo della chiesa cattolica, è il mantenimento delle posizioni dominanti nei mercati già occupati (ed in questo consegue risultati brillanti), e la diffusione negli altri (e qui invece incontra maggiori difficoltà). La religione è una merce come tutte le altre, forse con maggiori affinità con l'industria dello spettacolo e dell'informazione, e non capisco perchè ci si scandalizzi che sia soggetta alle stesse regole.

orazioster
"@melia":


Io lo riassumerei così: è da combattere ogni forma di fondamentalismo, sia essa religiosa o atea, perché impedisce la formazione e lo sviluppo personale, in quanto priva l'umanità della libertà necessaria per una crescita completa sia materiale che spirituale e morale.


Questo è! (non dico che R.- "aatzinger" -ah! ho già detto che neppure
un nome umano , ne sia degno. ... l'abbia effettivamente detto).

Ma lo diciamo noi.


Evviva!

/Bere vino e starsene Lieti, il credo nostro è questo.
Andare! Liberi, da empietà e creduloneria, la nostra condotta è questa.
Domandai alla Sposa del tempo: "Cosa è dovuto per Te?".
"Il Cuore tuo Lieto, questo per me è dovuto"./

Omar Khayyam. (circa il quale, a proposito, avrei a porre una querelle storico-matematica circa le parabole (/luogo dei
punti del piano per ciascuno dei quali...) e la guerra; e la persecusione.).

Orazio.

stepper1
Questa era la frase incriminata: "Va però aggiunto che, oltre al fanatismo religioso che in alcuni contesti impedisce l'esercizio del diritto di libertà di religione, anche la promozione programmata dell'indifferenza religiosa o dell'ateismo pratico da parte di molti Paesi contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane." In essa si riscontra una presunzione generica di colpevolezza che contrasta con qualche secolo di storia dell'occidente, che evidentemente il papa disprezza perchè troppo influenzata dall'illuminismo e senza il suo imprimatur. Ma a me basta riconoscere l'imprimatur biblico:"Ma scorra il diritto come acqua e la giustizia come un corso d'acqua perenne." (Amos, 5:24). Purtroppo questo papa è il frutto avvelenato della politica di W.Bush che ha fatto la lista dei Paesi canaglia, dimenticandosi di inserire il suo. Il punto è che senza quel "molti" riferito ai Paesi che promuovono l'ateismo, la frase sarebbe risultata quello che è: una donchisciottesca battaglia contro i mulini a vento. Ed ecco la dimostrazione della mia affermazione (cosa che il Papa non fa sistematicamente)
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/55661

@melia
Fino ad ora non sono intervenuta nella conversazione perché non mi fido dei giornali, soprattutto di quelli italiani, e prima di parlare ho voluto leggermi l'enciclica per poter fare le mie considerazioni personali. Mi pare, invece, che il giornalista che ha portato i commenti allo scritto del papa non abbia fatto altrettanto.
La frase che il giornalista intitola "ATEISMO PERICOLOSO COME TERRORISMO FONDAMENTALISTA" è il paragrafo 29 dell'enciclica:

29. C'è un altro aspetto della vita di oggi, collegato in modo molto stretto con lo sviluppo: la negazione del diritto alla libertà religiosa. Non mi riferisco solo alle lotte e ai conflitti che nel mondo ancora si combattono per motivazioni religiose, anche se talvolta quella religiosa è solo la copertura di ragioni di altro genere, quali la sete di dominio e di ricchezza. Di fatto, oggi spesso si uccide nel nome sacro di Dio, come più volte è stato pubblicamente rilevato e deplorato dal mio predecessore Giovanni Paolo II e da me stesso. Le violenze frenano lo sviluppo autentico e impediscono l'evoluzione dei popoli verso un maggiore benessere socio-economico e spirituale. Ciò si applica specialmente al terrorismo a sfondo fondamentalista, che genera dolore, devastazione e morte, blocca il dialogo tra le Nazioni e distoglie grandi risorse dal loro impiego pacifico e civile. Va però aggiunto che, oltre al fanatismo religioso che in alcuni contesti impedisce l'esercizio del diritto di libertà di religione, anche la promozione programmata dell'indifferenza religiosa o dell'ateismo pratico da parte di molti Paesi contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane. Dio è il garante del vero sviluppo dell'uomo, in quanto, avendolo creato a sua immagine, ne fonda altresì la trascendente dignità e ne alimenta il costitutivo anelito ad “essere di più”. L'uomo non è un atomo sperduto in un universo casuale, ma è una creatura di Dio, a cui Egli ha voluto donare un'anima immortale e che ha da sempre amato. Se l'uomo fosse solo frutto o del caso o della necessità, oppure se dovesse ridurre le sue aspirazioni all'orizzonte ristretto delle situazioni in cui vive, se tutto fosse solo storia e cultura, e l'uomo non avesse una natura destinata a trascendersi in una vita soprannaturale, si potrebbe parlare di incremento o di evoluzione, ma non di sviluppo. Quando lo Stato promuove, insegna, o addirittura impone, forme di ateismo pratico, sottrae ai suoi cittadini la forza morale e spirituale indispensabile per impegnarsi nello sviluppo umano integrale e impedisce loro di avanzare con rinnovato dinamismo nel proprio impegno per una più generosa risposta umana all'amore divino. Capita anche che i Paesi economicamente sviluppati o quelli emergenti esportino nei Paesi poveri, nel contesto dei loro rapporti culturali, commerciali e politici, questa visione riduttiva della persona e del suo destino. È il danno che il « supersviluppo » procura allo sviluppo autentico, quando è accompagnato dal « sottosviluppo morale ».

Io lo riassumerei così: è da combattere ogni forma di fondamentalismo, sia essa religiosa o atea, perché impedisce la formazione e lo sviluppo personale, in quanto priva l'umanità della libertà necessaria per una crescita completa sia materiale che spirituale e morale.

GPaolo1
"Gatto89":

Non esageriamo ora... alla fine ha solo espresso le sue -discutibili- idee come ha il diritto di fare chiunque. Il problema non è lui ma le tantissime persone che lo seguono e come già detto, con queste affermazioni, non fa altro che dar credito ai sempre più ex-fedeli che si distaccano dalla chiesa.


Vuoi dire che il "miglior" nemico di B. XVI è B. XVI stesso? Lunga vita a B. XVI in ogni caso.

Zkeggia
Personalmente mi sento offeso dall'essere acccomunato ad un terrorista. No dico stiamo scherzando? Sinceramente ognuno pensa quel che vuole, ma il cristianesimo insegna essenzialmente la tolleranza. E queste frasi sono intrise di un odio che non è minimamente cristiano. Posso pensare che tutti i cristiani siano delle persone senza cervello, ma di qui ad affermarlo c'è un mare. E non mi permetterei mai di dire una cosa simile. Per rispetto nei confronti di chi la pensa diversamente. E io, che sono ateo, in questo mi sento molto più cristiano di questo nostro papa. Sinceramente sono amareggiato e schifato da questa esemplare manifestazione di intolleranza. Questa ipocrisia mi fa male alle ossa. Vergogna a chi su questo la pensa come il papa.

Gatto891
"GPaolo":

Spero che il suo dio lo tenga in vita a lungo perché debba poter "godere" delle sofferenze della vecchiaia, orinare con un catetere, defecare con un tubo nell'intestino, mangiare con una siringa nell'intestino

Non esageriamo ora... alla fine ha solo espresso le sue -discutibili- idee come ha il diritto di fare chiunque. Il problema non è lui ma le tantissime persone che lo seguono e come già detto, con queste affermazioni, non fa altro che dar credito ai sempre più ex-fedeli che si distaccano dalla chiesa.

GPaolo1
"Zkeggia":
Ragazzi, il papa sta degenerando, avete letto la sua ultima enciclica? La parte in cui afferma che essere atei è pericoloso QUANTO ESSERE TERRORISTI:
"Sia l’ateismo che il terrorismo a sfondo fondamentalista frenano lo sviluppo dei popoli: lo afferma il Papa nella sua nuova enciclica “Caritas in veritate”, in cui ribadisce l’importanza del diritto alla libertà religiosa. Le violenze, sottolinea Benedetto XVI, “frenano lo sviluppo autentico”, e ciò “si applica specialmente al terrorismo a sfondo fondamentalista”. Al tempo stesso, la promozione dell’ateismo da parte di molti paesi “contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane”. Per lo sviluppo, sottolinea, serve l’interazione dei diversi livelli del sapere “armonizzati dalla carità”."

(http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/it ... cari.shtml)

Io sono sconvolto da questo omuncolo.

Quest'omuncolo ha così tanto potere che ci darà del filo da torcere ancora per molti anni. Spero che il suo dio lo tenga in vita a lungo perché debba poter "godere" delle sofferenze della vecchiaia, orinare con un catetere, defecare con un tubo nell'intestino, mangiare con una siringa nell'intestino, e pregare a lungo per il bene dell'umanità. Lunga vita a Benny XVI.

Gatto891
"Leonardo89":
Personalmente non mi stupisco per niente delle parole del papa. Da un certo punto di vista parole simili sono un bene: apriranno gli occhi ad un numero sempre maggiore di persone. Secondo me, quindi, il papa parlando così promuove l'agnosticismo e l'ateismo.


Sono d'accordo, magari non per i devoti sudditi del papato ma per le menti cattoliche semi-indipendenti che iniziano a porsi delle domande sulla ragionevolezza delle cose che dice il papa.

orazioster
Premetto che quel tale...nosisache
con sopra quell'abito, ho riottosità
a chiamarlo perfino con un nome come "Ratzinger", poichè
manco le sembianze umane ha. Ciò detto, non
capisco perchè sembrino stramapalate quelle asserzioni. E' ovvio
che "il Papa" ritenga lo "ateismo" un errore, da cui, come
per ogni errore, nulla può venire di buono.

Questo da un punto di vista completamente imparziale.

Poi, se c'è da discutere...sul Papato, o sulla Religione, o sulla Scienza (ho i miei motivi per le maiuscole -e perchè no? -è letterario, altresì)... matri!
e che, lo si farebbe in sì poche righe, e tempo?

Che "essi" ritengano "peccatore" chiunque...non solo non sa il 'catechismo' a memoria, ma non
lo vomita giù insieme ai rimasugli del cervello, si sa.

Ma non possiamo estendere la critica ad un 'messaggio': una cosa
è il predicatore, una è la predica. E, semmai, invito
a "giustificare scientificamente" asserzioni secondo cui
tutti gli uomini "religiosi", per loro stesse dichiarazioni, erano e sono:
1) frodolenti.
2) matti.
3) 'sempliciotti' ingannati dai 1).
4) gente che dichiarava per convenienze sociali, etc.
Tutti?!? -oppure: "tutto" in una persona, in tutte le persone è così?

note:
-l'argomentazione del perchè lo "ateismo" sia rovina della società è
svolta, in un romanzo, da uno che lo fa semnza lui stesso crederci.
-Schopenauer, difatti, è ammirato per ciò che dice e schifato per i suoi costumi.

Leonardo891
Personalmente non mi stupisco per niente delle parole del papa. Da un certo punto di vista parole simili sono un bene: apriranno gli occhi ad un numero sempre maggiore di persone. Secondo me, quindi, il papa parlando così promuove l'agnosticismo e l'ateismo.
Detto da un ex-cattolico praticante diventato agnostico con una forte antipatia per le gerarchie ecclesiastiche, chissà perché?

Optimus Prime
Io non mi voglio sbilanciare sulle mie credenze però vorrei solo dire una cosa:

L'ateismo che io sappia non è mai stato la causa (o scusa) di una guerra, la religione invece (quella cosa che dovrebbe solamente unire le persone) ha causato più guerre che pacificazioni, e credo che la guerra non aiuti lo sviluppo dei popoli, aumentando loro risorse spirituali e UMANE.

G.D.5
"Sergio":
[quote="Zkeggia"]@GIBI: [...] Se tu mi ampliassi un po' il discorso sul perché uno che non crede in Dio dovrebbe frenare lo sviluppo della società magari si potrebbe anche discuterne.

Andiamo, su, non è difficile! Basta ricordare che non si parla tanto di sviluppo della "società", si dice piuttosto che l'ateismo "contrasta con le necessità dello sviluppo dei popoli, sottraendo loro risorse spirituali e umane". Se fossimo tutti atei, chi mai darebbe l'8 per mille alla chiesa? E lo sviluppo del popolo della Città del Vaticano verrebbe frenato da mancanza di risorse.... ;-)[/quote]

Acuta osservazione, Sergio... acuta osservazione!

apatriarca
"Zkeggia":
@GIBI: ho sempre meno parole nei riguardi di ciò che dici. Spero davvero tu faccia come faceva Shopenhauer, che sosteneva tesi che lui stesso riteneva falsissime, solo per farsi vedere e fare il diverso... Se tu mi ampliassi un po' il discorso sul perché uno che non crede in Dio dovrebbe frenare lo sviluppo della società magari si potrebbe anche discuterne.

Sarei inoltre curioso di sapere in che modo una istituzione che da sempre è legata alle tradizioni, che sembra incapace di stare al passo con i tempi e in grado di prendere posizioni assurde come promuovere il sesso non protetto in Africa favorisca lo sviluppo dei popoli. Personalmente ho perso qualsiasi rispetto per il vaticano e il papa ( :twisted: ho perso anche la voglia di mettere le maiuscole...). Una volta non condividevo molte delle loro opinioni ma comunque ne provavo rispetto e vedevo del buono, ormai fatico a vederne.

leena1
"Zkeggia":
@GIBI: ... Se tu mi ampliassi un po' il discorso sul perché uno che non crede in Dio dovrebbe frenare lo sviluppo della società magari si potrebbe anche discuterne.

Sono d'accordo..

Zkeggia
@GIBI: ho sempre meno parole nei riguardi di ciò che dici. Spero davvero tu faccia come faceva Shopenhauer, che sosteneva tesi che lui stesso riteneva falsissime, solo per farsi vedere e fare il diverso... Se tu mi ampliassi un po' il discorso sul perché uno che non crede in Dio dovrebbe frenare lo sviluppo della società magari si potrebbe anche discuterne.

stepper1
Quelle di Ratzinger sono solo chiacchiere: alla chiesa cattolica non ha mai fatto paura l'ateismo come dimostra la scarsa preoccupazione che ha manifestato dopo la rivoluzione francese e al contrario la grande paura che ha manifestato dopo l'unità d'Italia con la perdita del potere temporale e dopo l'affermazione del comunismo che rappresentava una vera minaccia per il clero se si fosse diffuso anche in Europa (come è successo ad esempio in Spagna prima dell'affermazione di Franco ed in Messico).

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