Problema fine secondo millennio
Non è più di stretta attualità, d'accordo, ma qualche giorno fa mi è capitato di ritornare sull'argomento con degli amici a distanza di 8 anni. Quella che sembrava un'oziosa conversazione estiva si è presto trasformata in un acceso scontro di logiche non conciliabili. A distanza di tanti anni questa volta non ero solo tra tanti a sostenere la mia tesi (che, per non influenzarvi, non dirò al momento), ma una buona parte dei presenti ha cambiato posizione riguardo al problema.
Dunque: il secondo millennio si è concluso alle 23h 59m 59s del 31 dicembre 1999 oppure alla stessa ora del 31 dicembre 2000? C'est à dire, l'anno 2000 è il primo anno del terzo millennio o l'ultimo del secondo? All'epoca si lessero pareri opposti sull'argomento, sostenuti da "esperti" più o meno autorevoli. La parola a voi.
Dunque: il secondo millennio si è concluso alle 23h 59m 59s del 31 dicembre 1999 oppure alla stessa ora del 31 dicembre 2000? C'est à dire, l'anno 2000 è il primo anno del terzo millennio o l'ultimo del secondo? All'epoca si lessero pareri opposti sull'argomento, sostenuti da "esperti" più o meno autorevoli. La parola a voi.
Risposte
P.S. Andreotti era gia vivo, e gia anziano allora, e gia allora "maligni" lo vedevano implicato nella faccenda del nazarenoOvvio.
E secondo te, perchè hanno crocifisso Gesù Cristo?
Ai tempi non usava ancora far mettere i piedi nel secchio...
Non chiudete il topic, è quando c'è confronto che nascono le cose più belle, anche quando nel confronto si giuoca un pò "sporco".
Se la convenzione che usiamo ora per discutere è "l'anno 1 è l'insieme delle unità infinitesime di tempo fra l'istante 0 (*) e l'istante 1" ora siamo nell'anno .... contate voi
(*) la nascita di Cristo? Ma che convenzione usiamo per la nascita? La fuoriuscita fisica dal grembo materno? Il momento del concepimento (**), come è convenzione fra i giapponesi? E cosa intendiamo per nascita? L'inizio della vita biologica (**) o un gruppo sufficentemente strutturato di cellule, ovvero un feto sviluppato, oppure la fuoriuscita fisica come dice la legge, ma nemmeno qui tanto chiara, pochè preserva taluni diritti anche a gruppi di cellule strutturati...
(**) unione fra i 2 gameti, tanto pe ressere precisi, visto che ultimamente c'è gente vestita di bianco e rosso con manie di protaginsmo
... ma anche qui quando avviene l'inizio della vita biologica: quando i 2 gameti si toccano e iniziano a fondersi o quando una volta fuso il dna è creata una sola cellula? e i passaggi intermedi? quale convenzione usare?
P.S. Andreotti era gia vivo, e gia anziano allora, e gia allora "maligni" lo vedevano implicato nella faccenda del nazareno
Se la convenzione che usiamo ora per discutere è "l'anno 1 è l'insieme delle unità infinitesime di tempo fra l'istante 0 (*) e l'istante 1" ora siamo nell'anno .... contate voi

(*) la nascita di Cristo? Ma che convenzione usiamo per la nascita? La fuoriuscita fisica dal grembo materno? Il momento del concepimento (**), come è convenzione fra i giapponesi? E cosa intendiamo per nascita? L'inizio della vita biologica (**) o un gruppo sufficentemente strutturato di cellule, ovvero un feto sviluppato, oppure la fuoriuscita fisica come dice la legge, ma nemmeno qui tanto chiara, pochè preserva taluni diritti anche a gruppi di cellule strutturati...
(**) unione fra i 2 gameti, tanto pe ressere precisi, visto che ultimamente c'è gente vestita di bianco e rosso con manie di protaginsmo

P.S. Andreotti era gia vivo, e gia anziano allora, e gia allora "maligni" lo vedevano implicato nella faccenda del nazareno

OK vindemit, vediamo di finirla con questo atteggiamento strafottente.
Cheguevilla ti ha proposto la sua opinione e tu hai subito polemizzato. Non mi interessa sapere altro sui vostri battibecchi. Ti sei ostinato a cercare non si sa quale spiegazione (credo nessuno qui lo abbia capito), nonostante Cmax, Bryce, @melia ed io ti avessimo ampiamente fatto capire quale sia la soluzione al tuo presunto problema (visto che l'unico dubbio possibile, ovvero l'anno di partenza, veniva eliminato da evidenti ragioni storiche).
Credo che la discussione possa benissimo finire qui, dato che non ha portato a niente di costruttivo.
Anzi, non so cosa ne pensiate, ma per me se un moderatore potesse chiudere il topic farebbe un grosso favore a tutti.
Saluti
Cheguevilla ti ha proposto la sua opinione e tu hai subito polemizzato. Non mi interessa sapere altro sui vostri battibecchi. Ti sei ostinato a cercare non si sa quale spiegazione (credo nessuno qui lo abbia capito), nonostante Cmax, Bryce, @melia ed io ti avessimo ampiamente fatto capire quale sia la soluzione al tuo presunto problema (visto che l'unico dubbio possibile, ovvero l'anno di partenza, veniva eliminato da evidenti ragioni storiche).
Credo che la discussione possa benissimo finire qui, dato che non ha portato a niente di costruttivo.
Anzi, non so cosa ne pensiate, ma per me se un moderatore potesse chiudere il topic farebbe un grosso favore a tutti.
Saluti
Buonasera signori, finalmente avete smesso di parlare di convenzioni e state rispondendo al quesito nei termini da me richiesti. Mi aspetto qualche altro parere, intanto vado a gustarmi un gelato.
...Popper... hi hi hi...
...Popper... hi hi hi...
"Cheguevilla":
estrapoliamo il concetto di MILLENNIO o, per così dire, lo destoricizziamo. Consideriamo una semplice successione di mille anni, concorderemo che avrà un inizio che fisseremo in 0. Ora, questo millennio avrà come ultimo anno il 999 o il 1000?Non concordiamo assolutamente!
Se un millennio è un insieme di mille anni consecutivi ed è stabilito che l'anno 0 non esiste, ti suggerisco questo semplice esercizio da prima elementare (però di matematica, così sarai contento). Conta mille numeri. Dove arrivi?
"vindemit":
Dice bene Benny, di matematico c’è ben poco (è evidente che egli consideri la matematica dal calcolo differenziale in su)
Puo' darsi, sara' perche' dopo anni di studi mi aspetto di saper fare qualcosa di piu' di contare fino a mille e di capire una voce del dizionario (MILLENNIO: intervallo di tempo di 1000 anni).
c’è però quel tanto che basta per classificare coloro che contano gli anni come intervalli e chi li conta come fossero patateE dove sarebbe la differenza?
Nel momento in cui si definiscono gli anni come degli intervalli, l'insieme degli anni non è più discreto?
Questa discussione è possibile grazie a una serie di convenzioni se è vero che, scrivendo, attribuisco un simbolo grafico ad ogni fonema e ad ogni stringa di simboli grafici un significato. Ma tali convenzioni sono valide tra noi che parliamo italiano, un inglese non coglie il significato di ciò che scriviamo e, per di più, leggerebbe il testo con regole fonetiche diverse dalle nostre. Ciò non vuol dire che gli inglesi non sappiano scrivere o parlare: USANO CONVENZIONI DIFFERENTI.Verissimo.
Infatti, a più riprese:
"Cheguevilla":
Non ti piace?
Puoi sempre definire un tuo sistema numerico.
Quando hai fatto, facci sapere.
"Cmax":
visto che le risposte fornite non sembrano soddisfarti, puoi scegliere tu quella che preferisci. Se le limiti all'uso personale nessuno le discuterà.
se oggi emetto una fattura a trenta giorni, non voglio che il mio debitore mi paghi il 13 settembre 2009 perché ha deciso di usare una diversa convenzioneFortunatamente, le convenzioni di questo tipo sono determinate con forza di legge. Forse questo passaggio ti sfugge.
estrapoliamo il concetto di MILLENNIO o, per così dire, lo destoricizziamo. Consideriamo una semplice successione di mille anni, concorderemo che avrà un inizio che fisseremo in 0. Ora, questo millennio avrà come ultimo anno il 999 o il 1000?Non concordiamo assolutamente!
Se un millennio è un insieme di mille anni consecutivi ed è stabilito che l'anno 0 non esiste, ti suggerisco questo semplice esercizio da prima elementare (però di matematica, così sarai contento). Conta mille numeri. Dove arrivi?
Ah, già, Cheguevilla, è davvero una fortuna se dopo Kant c'è stato Popper? Sei un discepolo di Marcello Pera?Sostenere che Popper è il filosofo che ha rivoluzionato il pensiero scientifico significa essere discepoli di Pera? Secondo me, hai perso qualche passaggio e qualche connessione causa-effetto.
Non sono intervenuta sino ad ora perché mi sono sempre posta il problema se fosse esistito o no l'anno 0, ma se non è esistito nel senso che non è stato inserito nel calcolo degli anni, passando dall'anno -1 (1 A.C.) all'anno 1 D.C., allora gli anni si contano in primo, secondo, terzo,... millesimo. Quindi il primo millennio finisce quando finisce il millesimo anno, ossia alla mezzanotte del 31 dicembre dell'anno 1000.
Mi chiedo se chi interviene in questo thread abbia chiari i termini della questione. Dice bene Benny, di matematico c’è ben poco (è evidente che egli consideri la matematica dal calcolo differenziale in su), c’è però quel tanto che basta per classificare coloro che contano gli anni come intervalli e chi li conta come fossero patate (un anno, due anni, tre anni…una patata, due patate, tre patate…).
Mi si rinfaccia di avere in scarsa considerazione il concetto di convenzione. Questa discussione è possibile grazie a una serie di convenzioni se è vero che, scrivendo, attribuisco un simbolo grafico ad ogni fonema e ad ogni stringa di simboli grafici un significato. Ma tali convenzioni sono valide tra noi che parliamo italiano, un inglese non coglie il significato di ciò che scriviamo e, per di più, leggerebbe il testo con regole fonetiche diverse dalle nostre. Ciò non vuol dire che gli inglesi non sappiano scrivere o parlare: USANO CONVENZIONI DIFFERENTI.
Tornando a noi, non mi interessa quale tipo di convenzione sia stata usata per stabilire l’inizio dell’era volgare, la cosa importante è che da tutti venga accettata (se oggi emetto una fattura a trenta giorni, non voglio che il mio debitore mi paghi il 13 settembre 2009 perché ha deciso di usare una diversa convenzione).
Altra cosa che mi si attribuisce, l’esistenza dell’anno 0. Possiamo tutti convenire (e quindi fare convenzione) che esso non può esistere: sarebbe come dire che, nel passaggio tra un anno ed un altro, esiste un giorno 0.
Allora, facciamo così, e spero di non essere più frainteso: estrapoliamo il concetto di MILLENNIO o, per così dire, lo destoricizziamo. Consideriamo una semplice successione di mille anni, concorderemo che avrà un inizio che fisseremo in 0. Ora, questo millennio avrà come ultimo anno il 999 o il 1000?
Ah, già, Cheguevilla, è davvero una fortuna se dopo Kant c'è stato Popper? Sei un discepolo di Marcello Pera? Saluti, va'.
Mi si rinfaccia di avere in scarsa considerazione il concetto di convenzione. Questa discussione è possibile grazie a una serie di convenzioni se è vero che, scrivendo, attribuisco un simbolo grafico ad ogni fonema e ad ogni stringa di simboli grafici un significato. Ma tali convenzioni sono valide tra noi che parliamo italiano, un inglese non coglie il significato di ciò che scriviamo e, per di più, leggerebbe il testo con regole fonetiche diverse dalle nostre. Ciò non vuol dire che gli inglesi non sappiano scrivere o parlare: USANO CONVENZIONI DIFFERENTI.
Tornando a noi, non mi interessa quale tipo di convenzione sia stata usata per stabilire l’inizio dell’era volgare, la cosa importante è che da tutti venga accettata (se oggi emetto una fattura a trenta giorni, non voglio che il mio debitore mi paghi il 13 settembre 2009 perché ha deciso di usare una diversa convenzione).
Altra cosa che mi si attribuisce, l’esistenza dell’anno 0. Possiamo tutti convenire (e quindi fare convenzione) che esso non può esistere: sarebbe come dire che, nel passaggio tra un anno ed un altro, esiste un giorno 0.
Allora, facciamo così, e spero di non essere più frainteso: estrapoliamo il concetto di MILLENNIO o, per così dire, lo destoricizziamo. Consideriamo una semplice successione di mille anni, concorderemo che avrà un inizio che fisseremo in 0. Ora, questo millennio avrà come ultimo anno il 999 o il 1000?
Ah, già, Cheguevilla, è davvero una fortuna se dopo Kant c'è stato Popper? Sei un discepolo di Marcello Pera? Saluti, va'.
Non vedo quale sia il problema in questione. Tutto e' convenzionale: il sistema di datazione, il concetto di giorno, di anno, di millennio, ecc. Di matematica c'e' poco in questo argomento: la numerazione inizia nel momento in cui i cristiani stimano sia nato Cristo. Bryce ha giustamente osservato che all'epoca il concetoto di 0 non esisteva e quindi sono partiti necessariamente dal numero 1. Dubito abbiano cambiato la datazione solo perche' i matematici arabi esportarono il concetto di 0. Soddisfatti tutti?
il secondo millennio si è concluso alle 23h 59m 59s del 31 dicembre 1999 oppure alla stessa ora del 31 dicembre 2000? C'est à dire, l'anno 2000 è il primo anno del terzo millennio o l'ultimo del secondo?
avevo chiesto una posizione più libera dalle strettoie delle convenzioni
Vista la natura essenzialmente convenzionale di un sistema di datazione, non vedo come conciliare le due richieste. Però visto che le risposte fornite non sembrano soddisfarti, puoi scegliere tu quella che preferisci. Se le limiti all'uso personale nessuno le discuterà.
"Cheguevilla":
P.S. Se ti danno così fastidio le convenzioni, ti ricordo che tutte le unità di misura sono convenzioni. Il metro, il litro, il chilo, il grado e chissà quante unità di misura, sono definiti convenzionalmente. Chi garantisce la veridicità di questa tesi?
Ben di più: ogni grandezza fisica (e quindi la Fisica stessa) è una convenzione che definisce la sua modalità di misura!
Fortunatamente, dopo Kant c'è stato Popper.
Per il problema che stiamo discutendo, non esiste soluzione senza convenzione.
Quando la soluzione coincide con la convenzione (perchè questa è stata appositamente creata), il solo modo per mettere in discussione la soluzione è alterare la convenzione.
Ora, tu puoi decidere di considerare o meno l'esistenza dell'anno 0 e di stabilire il giorno di inizio dell'anno 1.
L'unico modo di farlo è attraverso una convenzione (o scelta arbitraria, se il termine ti aggrada maggiormente).
Grazie per avermi fatto da psicologo, ora che conosco i miei limiti riuscirò ad abbatterli.
P.S. Se ti danno così fastidio le convenzioni, ti ricordo che tutte le unità di misura sono convenzioni. Il metro, il litro, il chilo, il grado e chissà quante unità di misura, sono definiti convenzionalmente. Chi garantisce la veridicità di questa tesi?
Per il problema che stiamo discutendo, non esiste soluzione senza convenzione.
Quando la soluzione coincide con la convenzione (perchè questa è stata appositamente creata), il solo modo per mettere in discussione la soluzione è alterare la convenzione.
Ora, tu puoi decidere di considerare o meno l'esistenza dell'anno 0 e di stabilire il giorno di inizio dell'anno 1.
L'unico modo di farlo è attraverso una convenzione (o scelta arbitraria, se il termine ti aggrada maggiormente).
Grazie per avermi fatto da psicologo, ora che conosco i miei limiti riuscirò ad abbatterli.
P.S. Se ti danno così fastidio le convenzioni, ti ricordo che tutte le unità di misura sono convenzioni. Il metro, il litro, il chilo, il grado e chissà quante unità di misura, sono definiti convenzionalmente. Chi garantisce la veridicità di questa tesi?
Intervengo in questo thread riportando alcune cose che potrebbero far ragionare.
[Inizio premessa]
Innanzitutto, una premessa doverosa ma importante. Il discorso della "convenzione" è puramente una scelta fatta a suo tempo da "qualcuno". Cesare iniziò col porre le radici dell'"anno" in termini di mesi, poi venne Augusto che sistemò certi errori. C'é da dire i romani contavano gli anni dalla cosidetta "fondazione di Roma". Dopo l'impero Romano svanì... e tutto il sistema degli anni passò in mano alla chiesa cristiana che assiomaticamente impose l'istante della "anno di cristo" che separa gli anni PRIMA e DOPO cristo. Questo suggerisce che l'anno zero non esista, anche dalle datazioni storiche e dalla loro convenzione.
Quindi si arriva al 1582 e qui Papa Gregorio riuscì a sistemare meglio gli anni del calendario, o meglio, ad allineare il calendario in uso alla posizione del sole. Gregorio intervenne saltando di 10 giorni in avanti nel mese di ottobre e sulla convezione degli anni bisestili. Da allora, l'errore rispetto al calendario solare è assai piccolo e lo rimarrà ancora per molti anni (secoli).
[Fine premessa]
Questo per poter arrivare al senso che ha il calendario e gli anni. La ragione di fondo, a mio parere, è quella di restare allineati con il sole e le stagioni, facendo in modo di avere equinozi e il solstizi sempre regolari (per quanto possibile). Ma perché è sempre stata la Chiesa, dopo l'Impero Romano, a definire la convenzione del tempo nei paesi occidentali? La risposta è una sola: perché erano le "superpotenze" dell'epoca e potevano intervenire per migliorare la "misura del tempo" in modo radicale.
Nell'epoca moderna ci ritroviamo con un sistema del calendario basato sul calendario solare (gregoriano/cristiano). Alcuni paesi però seguono anche la luna (India, Iran,... altri ancora) e sempre per motivi religiosi. Poi i cinesi ne hanno un altro ancora.
Visto questo si può derivare che il sistema "calendario" è uno strumento di misura relativo ed impreciso (alla stessa stegua del "metro" e del "pollice"). Ci sono innovazoni possibili (calendario astronomico, convenzione decimale, ...) ma applicarle adesso significherebbe scombussolare il mondo intero senza alcun motivo. Senza valide ragioni e senza una "superpotenza" mondiale che imponga questo cambiamento... la convenzione degli anni rimane quella che è: quella su base cristiana. Finché non ci sarà necessità di cambiare, l'unico modo per capirsi (con le date e gli anni) è mantenere questa vecchia e antiquata convenzione. Magari fra qualche decennio un gruppo di scienziati (mondiale) proporrà al mondo una nuova convenzione basata su chissà quale "istante zero" scelto in qualche modo.
Da qui scaturisce tutto fra cui il calcolo dei secoli e dei millenni. Meglio parlare tutti la stessa lingua (sistema di datazione) piuttosto che diventare pazzi con uno nuovo. Tanto per farvi capire... provate a convertire una data "cristiana convenzionale" nel calendario cinese o islamico. Anche loro hanno la loro convenzione che è molto diversa dalla nostra.
Purtroppo nel nostro mondo è tutto relativo. Come per le distanze (il metro) abbiamo bisogno di convenzioni anche per il tempo. E le convenzioni richiedono un "istante iniziale" fittizio. Senza di questo... siamo perduti.
[Inizio premessa]
Innanzitutto, una premessa doverosa ma importante. Il discorso della "convenzione" è puramente una scelta fatta a suo tempo da "qualcuno". Cesare iniziò col porre le radici dell'"anno" in termini di mesi, poi venne Augusto che sistemò certi errori. C'é da dire i romani contavano gli anni dalla cosidetta "fondazione di Roma". Dopo l'impero Romano svanì... e tutto il sistema degli anni passò in mano alla chiesa cristiana che assiomaticamente impose l'istante della "anno di cristo" che separa gli anni PRIMA e DOPO cristo. Questo suggerisce che l'anno zero non esista, anche dalle datazioni storiche e dalla loro convenzione.
Quindi si arriva al 1582 e qui Papa Gregorio riuscì a sistemare meglio gli anni del calendario, o meglio, ad allineare il calendario in uso alla posizione del sole. Gregorio intervenne saltando di 10 giorni in avanti nel mese di ottobre e sulla convezione degli anni bisestili. Da allora, l'errore rispetto al calendario solare è assai piccolo e lo rimarrà ancora per molti anni (secoli).
[Fine premessa]
Questo per poter arrivare al senso che ha il calendario e gli anni. La ragione di fondo, a mio parere, è quella di restare allineati con il sole e le stagioni, facendo in modo di avere equinozi e il solstizi sempre regolari (per quanto possibile). Ma perché è sempre stata la Chiesa, dopo l'Impero Romano, a definire la convenzione del tempo nei paesi occidentali? La risposta è una sola: perché erano le "superpotenze" dell'epoca e potevano intervenire per migliorare la "misura del tempo" in modo radicale.
Nell'epoca moderna ci ritroviamo con un sistema del calendario basato sul calendario solare (gregoriano/cristiano). Alcuni paesi però seguono anche la luna (India, Iran,... altri ancora) e sempre per motivi religiosi. Poi i cinesi ne hanno un altro ancora.
Visto questo si può derivare che il sistema "calendario" è uno strumento di misura relativo ed impreciso (alla stessa stegua del "metro" e del "pollice"). Ci sono innovazoni possibili (calendario astronomico, convenzione decimale, ...) ma applicarle adesso significherebbe scombussolare il mondo intero senza alcun motivo. Senza valide ragioni e senza una "superpotenza" mondiale che imponga questo cambiamento... la convenzione degli anni rimane quella che è: quella su base cristiana. Finché non ci sarà necessità di cambiare, l'unico modo per capirsi (con le date e gli anni) è mantenere questa vecchia e antiquata convenzione. Magari fra qualche decennio un gruppo di scienziati (mondiale) proporrà al mondo una nuova convenzione basata su chissà quale "istante zero" scelto in qualche modo.
Da qui scaturisce tutto fra cui il calcolo dei secoli e dei millenni. Meglio parlare tutti la stessa lingua (sistema di datazione) piuttosto che diventare pazzi con uno nuovo. Tanto per farvi capire... provate a convertire una data "cristiana convenzionale" nel calendario cinese o islamico. Anche loro hanno la loro convenzione che è molto diversa dalla nostra.
Purtroppo nel nostro mondo è tutto relativo. Come per le distanze (il metro) abbiamo bisogno di convenzioni anche per il tempo. E le convenzioni richiedono un "istante iniziale" fittizio. Senza di questo... siamo perduti.
Ognuno ha i suoi limiti (grazie a dio, mi verrebbe da dire). Il tuo è un limite di prossimità, non riesci ad uscire dal recinto delle tue convinzioni per andare a curiosare nelle opinioni altrui. Che si tratti di "convenzione" è assolutamente evidente, per il semplice fatto che un certo numero di persone abbiano scelto di "convenire" in base alla condivisione delle loro personali esperienze. Ora, per quanto grande sia il numero di quelle persone, chi garantisce la veridicità della loro tesi? Tale convincimento bazzica nei dintorni della ragion pratica, la SOLUZIONE abita il dominio della ragion pura. Succede a volte che convincimento e soluzione si sovrappongono fino a coincidere, ma noi, da cosa siamo garantiti? Suppongo che sia sufficiente una struttura ordinata e coerente che per intenderci chiameremo "sistema numerico". Al di fuori di esso ogni soluzione è possibile, basta "convenire".
se l'inizio è 0, quale sarà la fine?Immagino un numero molto, molto grande.
Ad ogni modo, se la mia posizione è "ideologica", se la soluzione "matematica" non è poi così astrusa, se è sufficiente "considerare" che esiste il concetto di zero, allora, fatti una domanda e datti una risposta.
Se l'anno zero non è mai esistito, nel senso che si è passati dall'anno -1 all'anno 1, il millennio finisce con il 31 dicembre 2000.
Se l'anno zero è esistito realmente, il millennio finisce con il 31 dicembre 1999.
Soddisfatto?
Ora, for the sake of good order, va sottolineato che CONVENZIONALMENTE si opta per una interpretazione o un'altra.
Se poi uno non vuol capire...
Se il problema si riduce a convenzione, allora definire un sistema numerico serve a poco, restiamo nell'ambito delle decisioni umane prese in modo arbitrario (longitudine 0 del meridiano di Greenwich, ad esempio).
La cosa che meno mi interessa è un ping pong tra me e Cheguevilla. Tu ti ostini ad assumere una posizione ideologica, a me interessa una soluzione matematica che non è poi così astrusa. E' sufficiente considerare che, dalla supposta nascita di Cristo, nella nostra conoscenza è stata introdotto dall'India, attraverso gli arabi, il concetto di 0. Quindi gli anni, come qualsiasi altro tipo di intervallo, non si contano col sistema numerico dei romani, ma vanno considerati delle estensioni con un inizio e una fine. Ripeto: se l'inizio è 0, quale sarà la fine?
Se poi uno non vuol capire...
La cosa che meno mi interessa è un ping pong tra me e Cheguevilla. Tu ti ostini ad assumere una posizione ideologica, a me interessa una soluzione matematica che non è poi così astrusa. E' sufficiente considerare che, dalla supposta nascita di Cristo, nella nostra conoscenza è stata introdotto dall'India, attraverso gli arabi, il concetto di 0. Quindi gli anni, come qualsiasi altro tipo di intervallo, non si contano col sistema numerico dei romani, ma vanno considerati delle estensioni con un inizio e una fine. Ripeto: se l'inizio è 0, quale sarà la fine?
Se poi uno non vuol capire...
Mi pare di avertelo già detto più volte.
Convenzione.
Non ti piace?
Puoi sempre definire un tuo sistema numerico.
Quando hai fatto, facci sapere.
Convenzione.
Non ti piace?
Puoi sempre definire un tuo sistema numerico.
Quando hai fatto, facci sapere.
E allora, se arrivi a porti un quesito così profondo, sicuramente saprai approdare ad una elegante soluzione. Facci sapere.
Per nulla.
Faceto il ragazzo!