PhD: si, ma come?
Salve a tutti!
Il titolo del topic è abbastanza chiaro, ma mi spiego meglio: immaginate che vi manchino una decina di mesi al termine della laurea magistrale, e di sapere già con certezza di voler fare un PhD, e come se non bastasse di sapere già in quale città e quindi quale università estera farlo (ovviamente al momento niente di tutto ciò è chiaro, tantomeno se fare un Phd o no).
Ora, dopo aver perso ore nel portale dell'università prescelta, trovate un gruppo di ricerca che vi interessa, al quale vorreste prendere parte. Ecco, per almeno provare a prenderne parte, quali sono i passi da seguire?
So che bisogna passare un concorso (non ovunque), ma come ci si arriva a farlo? come si contatta il docente che offre il posto, direttamente, o tramite un professore del proprio ateneo? Si può far richiesta solo a laurea conseguita? Dalla chiusura del bando, quanto passa all'inizio del PhD? Nel senso, lo si richiede adesso per iniziarlo tra 10 mesi o è una cosa più immediata?
Ecco, come vedete sono molto ignorante in materia, perciò chiedo a qualcuno più esperto se ha la pazienza di fornirmi qualche dettaglio in più.
P.S: mi riferisco a un PhD che si terrà in un università diversa da quella in cui ci si è laureti, dove quindi non si hanno contatti e non si è conosciuti.
Grazie in anticipo.
Il titolo del topic è abbastanza chiaro, ma mi spiego meglio: immaginate che vi manchino una decina di mesi al termine della laurea magistrale, e di sapere già con certezza di voler fare un PhD, e come se non bastasse di sapere già in quale città e quindi quale università estera farlo (ovviamente al momento niente di tutto ciò è chiaro, tantomeno se fare un Phd o no).
Ora, dopo aver perso ore nel portale dell'università prescelta, trovate un gruppo di ricerca che vi interessa, al quale vorreste prendere parte. Ecco, per almeno provare a prenderne parte, quali sono i passi da seguire?
So che bisogna passare un concorso (non ovunque), ma come ci si arriva a farlo? come si contatta il docente che offre il posto, direttamente, o tramite un professore del proprio ateneo? Si può far richiesta solo a laurea conseguita? Dalla chiusura del bando, quanto passa all'inizio del PhD? Nel senso, lo si richiede adesso per iniziarlo tra 10 mesi o è una cosa più immediata?
Ecco, come vedete sono molto ignorante in materia, perciò chiedo a qualcuno più esperto se ha la pazienza di fornirmi qualche dettaglio in più.
P.S: mi riferisco a un PhD che si terrà in un università diversa da quella in cui ci si è laureti, dove quindi non si hanno contatti e non si è conosciuti.
Grazie in anticipo.
Risposte
"Zurzaza":
La tematica di ricerca è "libera", nel senso che non sei vincolato a scegliere un argomento di interesse già presente nei gruppi di ricerca del dipartimento.
Bene, questa cosa non la sapevo!
"Zurzaza":
(e le tue capacità)
Partendo da questa frase, mi viene in mente solo più un ultima (e questa volta ne sono quasi sicuro) domanda. Va bene avere la passione per la materia, la passione per lo studio e tutto ciò che un PhD richiede, ma, quali sono le caratteristiche intrinseche e non che uno deve possedere per poterlo affrontare? In altre parole, come si può approssimativamente prevedere di essere capaci prima di iniziare? Se è possibile farlo.
Ovviamente è una domanda rivolta solo a chi ha già fatto o sta facendo un dottorato/PhD.
Vi ringrazio.
"luc27":
Ti ringrazio. Mi ricollego al progetto di ricerca, che hai tirato in ballo nella discussione. Ora, se uno vuole fare un PhD da quanto ho capito deve individuare l'università e di conseguenza il gruppo di ricerca a cui vuole partecipare e far richiesta al capogruppo/referente; quindi se uno vuole unirsi ad un gruppo di ricerca, che senso ha dover scrivere il proprio progetto di ricerca? Oppure esiste anche la possibilità di richiedere un PhD, avere un tutor, ed iniziare un proprio progetto di ricerca, benchè venga accettato a priori da qualcuno? Ecco, vorrei capire se sto dicendo la stessa cosa o se sono due situazioni diverse entrambe valide (sperando di essermi spiegato bene).
Il progetto di ricerca viene valutato dalla commissione e credo che l'idea sia quella di far trasparire il tuo "amore" e la tua conoscenza per l'argomento che poi ti piacerebbe trattare nel tuo dottorato (e le tue capacità), anche se il progetto di ricerca non è vincolante alla tua futura attività (non credo però abbia molto senso scrivere un progetto su un altro argomento, anche perchè poi le domande all'orale spesso vertono sul contenuto e sull'originalità della tua proposta). La tematica di ricerca è "libera", nel senso che non sei vincolato a scegliere un argomento di interesse già presente nei gruppi di ricerca del dipartimento.
"luc27":
Un'ultima (ma non si sa mai) domanda: mettendo le mani avanti, nel caso uno inizia un PhD e dopo qualche mese o anche un anno, si accorge che proprio non fa per lui, è possibile ritirarsi, o si va in contro a molte problematiche? So che non è una domanda che uno che decide di affrontare un PhD si pone, ma ecco, dato che non ho ancora deciso, e giusto per capire, mi interessa; sempre che la risposta univoca esista, perchè posso pensare che dipenda dal contratto.
La rinuncia è prevista dai regolamenti di dottorato (parlo sempre per l'Italia), e non comporta nessun tipo di penale. In fondo sei uno studente, paghi le tasse, e ricevi in cambio una borsa di studio (se la vinci

"killing_buddha":
Non c'è nessuna relazione tra relatore e tutor
In che senso? Il tutor non è colui che supervisiona il dottorando, quindi il docente a cui si fa rifermento nel caso di dubbi, consigli, ecc, ecc..? Oppure tutor e docente sono due persone diverse?
"Zurzaza":
Ciao, ti porto anche io, per quanto posso i miei "2 cent" sperando ti possano servire.
Ti ringrazio. Mi ricollego al progetto di ricerca, che hai tirato in ballo nella discussione. Ora, se uno vuole fare un PhD da quanto ho capito deve individuare l'università e di conseguenza il gruppo di ricerca a cui vuole partecipare e far richiesta al capogruppo/referente; quindi se uno vuole unirsi ad un gruppo di ricerca, che senso ha dover scrivere il proprio progetto di ricerca? Oppure esiste anche la possibilità di richiedere un PhD, avere un tutor, ed iniziare un proprio progetto di ricerca, benchè venga accettato a priori da qualcuno? Ecco, vorrei capire se sto dicendo la stessa cosa o se sono due situazioni diverse entrambe valide (sperando di essermi spiegato bene).
"killing_buddha":.
in cosa lo vuole fare?
Se la domanda è rivolta a me, lo vorrei fare nel campo della matematica applicata ai mercati finanziari, in particolare usando un approccio basato su modelli stocastici (o cinetici). Nel caso mi decidi a farlo, sarebbe una continuazione del lavoro che sto facendo/farò per la tesi.
Un'ultima (ma non si sa mai) domanda: mettendo le mani avanti, nel caso uno inizia un PhD e dopo qualche mese o anche un anno, si accorge che proprio non fa per lui, è possibile ritirarsi, o si va in contro a molte problematiche? So che non è una domanda che uno che decide di affrontare un PhD si pone, ma ecco, dato che non ho ancora deciso, e giusto per capire, mi interessa; sempre che la risposta univoca esista, perchè posso pensare che dipenda dal contratto.
Errore mio, davo per scontato che il dottorato che vuole fare OP sia in matematica. Del resto la domanda sorge spontanea, visto che la risposta su come muoversi, a parte pochi vaghi consigli generali, cambierà di conseguenza: in cosa lo vuole fare?
"killing_buddha":Mi dispiace ma non sei aggiornato. Io ho fatto domanda in 4 università ed in 3 di queste ho dovuto presentare il progetto di ricerca.
Non è che non sono aggiornato; è che facciamo matematica diversa (fai matematica?). Una certa parte di matematica è troppo difficile -e troppo poco insegnata- per poter pensare che uno studente che esce dalla 3+2 ne abbia una conoscenza sufficiente a scrivere un progetto appena laureato. Se vuoi fare analisi numerica grazie al **** che dopo la magistrale ne sai abbastanza per scrivere un progettola materia è tecnicamente molto meno ramificata de (diciamo) la teoria dell'omotopia razionale o la teoria dei modelli o la teoria della rappresentazione di gruppi topologici.
Da come l'hai scritto tu sembrava come se per fare domanda per un PhD, sicuramente, non sarebbe servito un progetto di ricerca. Non è così. Ovviamente accetto, e mi sembra anche sensato, che in alcune discipline non venga richiesto alcun progetto di ricerca. Però non è così per tutti i dottorati e, soprattutto, non c'è una uniformità tra le diverse università. Tutto qui.
PS: Io non faccio matematica, il mio dottorato è in Informatica.
Mi dispiace ma non sei aggiornato. Io ho fatto domanda in 4 università ed in 3 di queste ho dovuto presentare il progetto di ricerca.
Non è che non sono aggiornato; è che facciamo matematica diversa (fai matematica?). Una certa parte di matematica è troppo difficile -e troppo poco insegnata- per poter pensare che uno studente che esce dalla 3+2 ne abbia una conoscenza sufficiente a scrivere un progetto appena laureato. Se vuoi fare analisi numerica grazie al **** che dopo la magistrale ne sai abbastanza per scrivere un progetto

"killing_buddha":Questo peraltro ti può servire anche a scrivere un migliore progetto di ricerca.Quando si accede a un dottorato non bisogna scrivere alcun progetto di ricerca.
Mi dispiace ma non sei aggiornato. Io ho fatto domanda in 4 università ed in 3 di queste ho dovuto presentare il progetto di ricerca. In una mi hanno chiesto, durante il colloquio, con quali tecniche pensavo di risolvere il problema. Che tipo di algoritmi già erano esistenti e cosa pensavo di poter fare io. In un'altra mi hanno chiesto come quel progetto potesse essere sviluppato nella loro università e nel loro gruppo di ricerca. Quindi il progetto, spesso, serve ed è lo strumento che usano per assegnarti ad un tutor.
Tra l'altro io ho vinto la borsa in 3 di quelle università pur non avendo mai parlato con nessun docente di loro. L'unica dove non l'ho vinta era proprio l'università dove mi sono laureato!
PS: effettivamente, per il discorso lettere di referenze, ai tuoi professori non interessa assolutamente quante domande farai. Al max devono inviare nuovamente una email con un allegato scritto una volta.
Secondo il *mio* punto di vista, fare un PhD non è come giocare al lotto per cui aumentare il numero di schedine aumenta la probabilità di successo.Questa affermazione, presa così, non significa niente

Oltre alla mia convizione personale che, per fare un PhD (che non è obbligatorio) devi avere una convinzione totale rispetto all'argomento di ricerca e all'ateneo che scegliAl contrario, può essere proprio la determinazione a continuare a farti accettare di fare un dottorato in un'altra sede che non è quella, proprio perché sei motivato a continuare nonostante tutto (la scarsità dei posti disponibili, il costante senso di "stare sul ciglio di un burrone franante", l'obbligo di vivere da apolide per molto tempo...). Anche qui però senza maggior contesto quello che dici significa poco. E' chiaro che ci sono alternative di cui si è convinti in percentuale minore di 100, ma è suicida, inutilmente rigido e infantile depennarle "perché non sono abbastanza". La carriera accademica si approccia, e si scala, gradualmente nella quasi totalità dei casi.
"killing_buddha":
Quando si accede a un dottorato non bisogna scrivere alcun progetto di ricerca.
Sicuramente, vista la differenza di età, avrai più esperienza di me in campo, e infatti io ho espresso una mia opinione.
Come dicevo io avevo considerato due opzioni presso due diversi atenei. In entrambi bisognava obbligatoriamente scrivere un progetto di ricerca, non vincolante, inteso come presentazione della tematica di ricerca di proprio interesse e di ciò che si pensa di fare nei tre anni a venire.
"killing_buddha":
Che puttanata! Non ascoltare questo consiglio, il rate di successo in domande di questo tipo è approssimativamente del 10%: partecipare ad almeno 10 selezioni è l'unico modo di avere una discreta probabilità di vincerne uno. "Lo stato d'animo del* professor*" che riceve due richieste diverse da due atenei diversi sarà "ok, devo mandare la stessa email allegando lo stesso pdf a due indirizzi invece che a uno; mi faccio un caffè e poi lo faccio".
Perché hey, vi svelo un segreto segretissimo: la lettera che l*i scrive è sempre la stessa; viene aggiornata periodicamente, contiene grossomodo delle locuzioni standard che nessuno legge se non alla ricerca di keyword vicine al proprio campo di ricerca, o leggendo il cognome di chi l'ha scritta; ci sono dei controesempi eccellenti dove il contenuto varia, ma sono appunto casi eccezionali (e Nash ha ottenuto questa reference letter come conferma della sua genialità, più che come dimostrazione).
Soprattutto tieni a mente che tutto questo andrà peggiorando: io ho superato la trentina, sia d'anni che di domande di doc+postdoc fatte.
Il mio non era un consiglio ma una opinione personale. Secondo il *mio* punto di vista, fare un PhD non è come giocare al lotto per cui aumentare il numero di schedine aumenta la probabilità di successo. In genere, in Italia, si viene valutati per il proprio curriculum e per la qualità dei titoli presentati (e poi per il colloquio motivazionale, che se vogliamo è la fase meno "oggettiva" di tutta la selezione). Oltre alla mia convizione personale che, per fare un PhD (che non è obbligatorio) devi avere una convinzione totale rispetto all'argomento di ricerca e all'ateneo che scegli e, sinceramente, la vedo difficile avere più di 2 alternative di cui si è convinti al 101%.
Il considerare lo stato d'animo del professore a cui si richiede la recommendation letter era solo un punto in più da considerare, di natura più pratica. Ripeto, non è che non si può fare, semplicemente io non lo farei.
Questo peraltro ti può servire anche a scrivere un migliore progetto di ricerca.Quando si accede a un dottorato non bisogna scrivere alcun progetto di ricerca.
Personalmente non condivido troppo l'idea di tentare la fortuna su più bandi (anche se la tentazione di farlo spesso viene, per diverse ragioni) come altri ti hanno proposto, anche perchè spesso nella fase di valutazione vengono valutate anche le lettere di presentazioni, che vengono richieste direttamente al professore da te indicato (non le presenti tu) per cui puoi immaginarti lo stato d'animo del Prof, che riceve due richieste diverse da due atenei diversi.Che puttanata! Non ascoltare questo consiglio, il rate di successo in domande di questo tipo è approssimativamente del 10%: partecipare ad almeno 10 selezioni è l'unico modo di avere una discreta probabilità di vincerne uno. "Lo stato d'animo del* professor*" che riceve due richieste diverse da due atenei diversi sarà "ok, devo mandare la stessa email allegando lo stesso pdf a due indirizzi invece che a uno; mi faccio un caffè e poi lo faccio".
Perché hey, vi svelo un segreto segretissimo: la lettera che l*i scrive è sempre la stessa; viene aggiornata periodicamente, contiene grossomodo delle locuzioni standard che nessuno legge se non alla ricerca di keyword vicine al proprio campo di ricerca, o leggendo il cognome di chi l'ha scritta; ci sono dei controesempi eccellenti dove il contenuto varia, ma sono appunto casi eccezionali (e Nash ha ottenuto questa reference letter come conferma della sua genialità, più che come dimostrazione).
Soprattutto tieni a mente che tutto questo andrà peggiorando: io ho superato la trentina, sia d'anni che di domande di doc+postdoc fatte.

"luc27":
Ma davvero?! Quindi, volessi far un dottorato qui in Italia, faccio il concorso, e se lo vinco, vengo poi assegnato ad un professore qualsiasi del dipartimento che si occupa del mio argomento di ricerca? Se l'ho capita bene, questa cosa la trovo sconvolgente, anche perchè si tratta di un periodo di almeno 4 anni!
Ciao, ti porto anche io, per quanto posso i miei "2 cent" sperando ti possano servire.
Partendo dal presupposto che, personalmente, trovo molto difficile la possibilità di partecipare a un bando di dottorato (parlo per l'Italia) senza prima aver scambiato due parole con il professore che si occupa dell'argomento di ricerca a cui sei interessato. Non tanto per cercare favoritismi, ma piuttosto per capire tutte le sfaccettature rispetto al topic, all'ambiente in cui ti troverai a lavorare, ai contatti internazionali che ti possono essere offerti e così via. Questo peraltro ti può servire anche a scrivere un migliore progetto di ricerca. E' chiaro che nel momento in cui dovessi vincere il bando, vedo molto improbabile che tu possa essere assegnato ad altri professori, a meno che non ti sia già stato reso noto fin dall'inizio.
Per rispondere a un altra domanda che avevi fatto...in genere in Italia i bandi escono a primavera\inizio estate. Se ti interessa una università in particolare il mio consiglio è quello di andare a vedere il periodo in cui sono usciti nel 2017, e rimanere con gli occhi aperti nello stesso periodo nel 2018. Personalmente non condivido troppo l'idea di tentare la fortuna su più bandi (anche se la tentazione di farlo spesso viene, per diverse ragioni) come altri ti hanno proposto, anche perchè spesso nella fase di valutazione vengono valutate anche le lettere di presentazioni, che vengono richieste direttamente al professore da te indicato (non le presenti tu) per cui puoi immaginarti lo stato d'animo del Prof, che riceve due richieste diverse da due atenei diversi.
"luc27":
Un ultima cosa, quando ci si rivolge per un PhD, la tesi di laurea da 1 a 10 che valore ha? Non so se esite una risposta univoca a tale domanda, ma giusto per avere un'idea.
Grazie ancora per le risposte, se qualcuno ha esperienza in merito o ha qualcosa da aggiungere, ben venga.
Dipende molto dal bando. In genere la carriera accedemica incide comunque per un buon 20-30% nella valutazione titoli.
"luc27":Non c'è nessuna relazione tra relatore e tutor; ed è una assegnazione abbastanza inutile, che si può (e si deve) bypassare.
Quindi, volessi far un dottorato qui in Italia, faccio il concorso, e se lo vinco, vengo poi assegnato ad un professore qualsiasi del dipartimento che si occupa del mio argomento di ricerca? Se l'ho capita bene, questa cosa la trovo sconvolgente, anche perchè si tratta di un periodo di almeno 4 anni!
Grazie Intermat per la risposta.
Ma davvero?! Quindi, volessi far un dottorato qui in Italia, faccio il concorso, e se lo vinco, vengo poi assegnato ad un professore qualsiasi del dipartimento che si occupa del mio argomento di ricerca? Se l'ho capita bene, questa cosa la trovo sconvolgente, anche perchè si tratta di un periodo di almeno 4 anni!
La cosa è ancora diversa, può darsi che mi dovrò trasferire in questa città, e di conseguenza ne deriva la scelta dell'università. So che per fare un PhD normalmente il percoso è inverso, ma si tratta comunque di un università buona. Poi per ora niente è deterministico purtroppo, quindi chissà.
Per tirare qualche conclusione, dalle vostre risposte mi sembra chiaro che conviene scrivere direttamente al docente capo del gruppo ricerca, a prescindere se offre un posto o meno, e poi a lui rivolegere domande come quando si inizia, come ci si accede, ecc ecc..
Un ultima cosa, quando ci si rivolge per un PhD, la tesi di laurea da 1 a 10 che valore ha? Non so se esite una risposta univoca a tale domanda, ma giusto per avere un'idea.
Grazie ancora per le risposte, se qualcuno ha esperienza in merito o ha qualcosa da aggiungere, ben venga.
"Intermat":
lo decide il collegio del dottorato e lo studente non ha potere decisionale
Ma davvero?! Quindi, volessi far un dottorato qui in Italia, faccio il concorso, e se lo vinco, vengo poi assegnato ad un professore qualsiasi del dipartimento che si occupa del mio argomento di ricerca? Se l'ho capita bene, questa cosa la trovo sconvolgente, anche perchè si tratta di un periodo di almeno 4 anni!
"Intermat":
Dato che ci tieni parecchio ad andare in quella università perché ti vuoi trasferire in quella particolare città,
La cosa è ancora diversa, può darsi che mi dovrò trasferire in questa città, e di conseguenza ne deriva la scelta dell'università. So che per fare un PhD normalmente il percoso è inverso, ma si tratta comunque di un università buona. Poi per ora niente è deterministico purtroppo, quindi chissà.
Per tirare qualche conclusione, dalle vostre risposte mi sembra chiaro che conviene scrivere direttamente al docente capo del gruppo ricerca, a prescindere se offre un posto o meno, e poi a lui rivolegere domande come quando si inizia, come ci si accede, ecc ecc..
Un ultima cosa, quando ci si rivolge per un PhD, la tesi di laurea da 1 a 10 che valore ha? Non so se esite una risposta univoca a tale domanda, ma giusto per avere un'idea.
Grazie ancora per le risposte, se qualcuno ha esperienza in merito o ha qualcosa da aggiungere, ben venga.
Solitamente all'estero il rapporto dottorando/tutor è molto più stretto che in Italia, nel senso che qui devi vincere un bando (generico, indetto dal dipartimento) e solo successivamente ti viene assegnato un tutor (lo decide il collegio del dottorato e lo studente non ha potere decisionale) mentre all'estero spesso è il tutor a bandire la posizione e a scegliersi il dottorando. Questo vuol dire che se tu dovessi scrivere al coordinatore del gruppo di ricerca lui non la dovrebbe vedere come una cosa strana quanto piuttosto come una legittima richiesta di informazioni. Ovviamente lui ti dirà se pensa di dover cercare un nuovo dottorando o se, a breve, non ne avrà bisogno. Insomma dovrebbe essere una cosa molto tranquilla.
PS: Dato che ci tieni parecchio ad andare in quella università perché ti vuoi trasferire in quella particolare città, magari leggiti un po' di lavori di quel gruppo di ricerca in modo tale da poter motivare in maniera diversa il tuo interesse. Non credo che il professore rimarrebbe colpito positivamente qualora al colloquio tu dovessi rispondere "mi sono candidato perché volevo fare un PhD e dovevo necessariamente trasferirmi in questa città".
PPS: Per quando decidere, dipende da quando ti laurei e da quando inizia il dottorato in quella università. Ci sono posti in UK che hanno deadline diverse tra scholarship e bando di dottorato, in certi casi entro (per dire un mese) marzo devi richiedere la scholarship mentre hai tempo fino a giugno per candidarti come dottorando. Insomma devi informarti bene. In generale, all'estero, non c'è un inizio standard. Ci sono posti che ti permettono di iniziare sia in autunno (Ottobre, Novembre) sia in primavera (Marzo/Aprile). In Italia, praticamente ovunque, il ciclo di dottorato inizia a Novembre.
PS: Dato che ci tieni parecchio ad andare in quella università perché ti vuoi trasferire in quella particolare città, magari leggiti un po' di lavori di quel gruppo di ricerca in modo tale da poter motivare in maniera diversa il tuo interesse. Non credo che il professore rimarrebbe colpito positivamente qualora al colloquio tu dovessi rispondere "mi sono candidato perché volevo fare un PhD e dovevo necessariamente trasferirmi in questa città".
PPS: Per quando decidere, dipende da quando ti laurei e da quando inizia il dottorato in quella università. Ci sono posti in UK che hanno deadline diverse tra scholarship e bando di dottorato, in certi casi entro (per dire un mese) marzo devi richiedere la scholarship mentre hai tempo fino a giugno per candidarti come dottorando. Insomma devi informarti bene. In generale, all'estero, non c'è un inizio standard. Ci sono posti che ti permettono di iniziare sia in autunno (Ottobre, Novembre) sia in primavera (Marzo/Aprile). In Italia, praticamente ovunque, il ciclo di dottorato inizia a Novembre.
Vi ringrazio molto per le risposte.
Il mio caso è un po' diverso, in quanto una volta conseguita la laurea, penso che mi dovrò trasferire in una precisa città estera, quindi l'università è presto individuata, e il gruppo di ricerca (a grandi linee) anche. Ma pur sapendo questo, uno si trova di fronte ad un muro se non sa come muoversi, e da qui è nata l'esigenza di scrivere questo post. Perciò il sapere o meno se fare il PhD non mi aiuterebbe molto, anzi, il non sapere queste risposte mi porterebbe ad escluderlo, e il saperle magari a provarci.
Quindi scrivere direttamente in prima persona al docente che pare occuparsi di ciò che mi interessa? Anche se nessun bando è presente? Ci ho pensato, ma mi sembrava un gesto fuori luogo, visto da un docente come "Ma questo che vuole?". Però se mi dici che non è una cosa vista male, lo tengo in conto.
Condivido, il livello di non chiarezza è esagerato.
Quindi penso sia sconsigliato aspettare di laurearsi e poi decidere se fare un PhD o meno. O sbaglio?
Vi ringrazio ancora per la pazienza.
"Martino":
Secondo me la tua confusione non riguarda tanto le domande che poni ma riguarda piuttosto il fatto che non sai se vuoi fare un dottorato né eventualmente dove. Sapere cosa vuoi fare risolverà quasi tutti questi tuoi dubbi.
Il mio caso è un po' diverso, in quanto una volta conseguita la laurea, penso che mi dovrò trasferire in una precisa città estera, quindi l'università è presto individuata, e il gruppo di ricerca (a grandi linee) anche. Ma pur sapendo questo, uno si trova di fronte ad un muro se non sa come muoversi, e da qui è nata l'esigenza di scrivere questo post. Perciò il sapere o meno se fare il PhD non mi aiuterebbe molto, anzi, il non sapere queste risposte mi porterebbe ad escluderlo, e il saperle magari a provarci.
"killing_buddha":
con una email anche molto diretta:
Quindi scrivere direttamente in prima persona al docente che pare occuparsi di ciò che mi interessa? Anche se nessun bando è presente? Ci ho pensato, ma mi sembrava un gesto fuori luogo, visto da un docente come "Ma questo che vuole?". Però se mi dici che non è una cosa vista male, lo tengo in conto.
"killing_buddha":
algoritmo molto inefficiente
Condivido, il livello di non chiarezza è esagerato.
"killing_buddha":
L'ordine di grandezza varia dai 3 ai 9 mesi.
Quindi penso sia sconsigliato aspettare di laurearsi e poi decidere se fare un PhD o meno. O sbaglio?
Vi ringrazio ancora per la pazienza.
"luc27":
come si contatta il docente che offre il posto
con una email anche molto diretta: Ciao sono Tizio, mi piace la matematica verde, ho visto che tutti i tuoi paper sono verdi, facciamo matematica verde insieme? Hai del denaro? Quanto me ne dai?
tramite un professore del proprio ateneo?
Al massimo, se un professore ne conosce un altro, ci si può avvertire di bandi che sfuggono al setaccio delle mailing list. Fare vedetta sui siti delle università è un algoritmo molto inefficiente (ogni sito mette le informazioni e gli advertisemement in posti diversi, spesso non sai quando cercare e trovi solo bandi scaduti...)
Si può far richiesta solo a laurea conseguita?
No, quasi mai c'è questo vincolo: devi poterti laureare entro una certa data, però.
Dalla chiusura del bando, quanto passa all'inizio del PhD? Nel senso, lo si richiede adesso per iniziarlo tra 10 mesi o è una cosa più immediata?
L'ordine di grandezza varia dai 3 ai 9 mesi.
In linea generale è una prassi ESTREMAMENTE sconsigliata quella di puntare tutto, o la maggioranza della propria fortuna, su un cavallo solo.
Ciao, di solito il bando spiega tutte queste cose. In altre parole le risposte alle tue domande dipendono tutte dal posto e dalle circostanze. Se non esiste un bando proverei a contattare il gruppo di ricerca in questione rivolgendo a loro queste domande.
Secondo me la tua confusione non riguarda tanto le domande che poni ma riguarda piuttosto il fatto che non sai se vuoi fare un dottorato né eventualmente dove. Sapere cosa vuoi fare risolverà quasi tutti questi tuoi dubbi.
Secondo me la tua confusione non riguarda tanto le domande che poni ma riguarda piuttosto il fatto che non sai se vuoi fare un dottorato né eventualmente dove. Sapere cosa vuoi fare risolverà quasi tutti questi tuoi dubbi.