Pensiero filosofico e matematica

oleg.fresi
Ho una domanda da porre riguardo la filosofia: il nostro pensiero si può condensare in un'equazione matematica? E' possibile costruire una formula che esprima il nostro pensiero e determinare se è corretto o no?

Risposte
Luca.Lussardi
"alextimes":

Tanto per fare qualche altro volo pindarico, ho sentito la citazione su Leibniz e la pretesa di risolvere i problemi tra filosofi con il calcolemus: magari fosse davvero così!

Grazie al cielo non e' cosi'! il bello e' che, in un certo senso, la matematica dimostra che essa stessa ha dei profondi limiti...

alextimes
Beh, la questione potrebbe essere ribaltata pensando alla matematica come un "frutto" della filosofia.
Più correttamente, se analizziamo la storia, notiamo come la sapienza (sophia presso i Greci) includeva nella concezione comune tantissimi (se non tutti) gli ambiti del sapere, misti ad una solida formazione morale.
Con lo svilupparsi del pensiero, si è anche giunti ad una settorializzazione del sapere; la prima che mi torna in mente è quella attuata da Aristotele, che fu tra i primi ad identificare le differenze metodologiche delle varie branche del sapere, a formulare sillogismi (che altro non sono che proto-algoritmi... se vogliamo) e a sistematizzare le diverse sezioni dello scibile in categorie più ristrette.
Sebbene sia certo, grazie soprattutto ai ritrovamenti archeologici e papiracei, che la matematica era già stata da secoli campo d'indagine della stragrande maggioranza delle culture sulla Terra (vd. papiro di Rhind, matematica vedica etc...), è altrettanto indubbio che lo sviluppo che si avvicinò più prossimamente alla sensibilità matematica dei nostri giorni fu quello inaugurato dall'ellenismo; il merito è di Eratostene, Teeteto, Archimede ed Euclide: questa geometria ci basterà per due millenni!

Così la matematica e la filosofia sono sempre andate - per così dire - a braccetto, se non di pari passo nella loro evoluzione storica (con le dovute approssimazioni). E come la matematica si distanziava sempre di più dal generico "sapere" e iniziava ad esigere strutture espressive sempre più rigorose e prive di ambiguità, parimenti la filosofia iniziava a delimitare il suo campo al puro pensiero, fino a ripartirsi, come oggi sappiamo in teoretica, estetica, morale e politica.

Tanto per fare qualche altro volo pindarico, ho sentito la citazione su Leibniz e la pretesa di risolvere i problemi tra filosofi con il calcolemus: magari fosse davvero così! E sarà proprio Leibniz successivamente a distinguere verità difatti da verità di ragione: le prime variamente interpretabili, mentre le altre binarie: vero o falso, bianco o nero...

Se si possa rappresentare tutto ciò che conosciamo con una formula?
Ovviamente la matematica, o la fisica, come abbiamo detto, non possono dare una risposta che soddisfi qualsiasi esigenza conoscitiva, e, proprio per il fatto che è delimitata in un ambito ben circoscritto, sarebbe anche fuorviante provarci.
Tempo fa sentii una conferenza di Neil Turok, davvero profonda. Spiegò come di fatto il lavoro degli scienziati è proprio quello di sintetizzare tutto ciò che vediamo con delle formule... a questo proposito ne suggeriva una che dovrebbe rappresentare tutte le conquiste della fisica contemporanea condensate in un'unica equazione, ma non chiedermi di spiegartela approfonditamente :-D

[size=170]\(\displaystyle \Psi= \int {e^{{\frac{i}{\hbar}{\int{{\frac{R}{16\pi G}}-\frac{1}{4}F^2+\bar{\psi}i\mathfrak{D}\psi-\lambda\phi\psi\bar{\psi}+{|D\phi|}^2-V(\phi)}}}}} \)[/size]

Neil Turok, the Astonishing Simplicity of Everything:
https://www.youtube.com/watch?v=f1x9lgX8GaE



Ciauz! :smt039

Alextimes :wink:

mgrau
Ho sempre trovato molto fantasiosa l'equazione di Drake (per usare un eufemismo che mi metta al riparo dai fulmini dei moderatori), in particolare il fattore " la frazione dei pianeti ne su cui si è effettivamente sviluppata la vita".
Chissà Chi gliela ha rivelata... nel link non mette il valore "stimato", ma mi pare di ricordare che assume un valore ridicolmente alto, tipo $1/10$ o giù di lì

donald_zeka
Non vedo il nesso tra l'equazione di Drake e il pensiero filosofico-matematico, l'equazione di drake è solo una stima molto stupida delle civiltà intelligenti nell'universo, che si basa sul "ragionamento di Fermi" (vedasi "accordatori di pianoforte a chicago")

myriam.92
C'è di più :lol:

https://science.closeupengineering.it/l ... ita/10308/

[Pubblicato nella pagina ufficiale fb del sito e mi è ritornato in mente questo thread :-D ]

mgrau
Certo che no!

oleg.fresi
"olegfresi":
[quote="mgrau"]Era la speranza (illusoria ) di Leibniz. Pensava che, in una qualsiasi divergenza di opinioni, si potesse sedersi ad un tavolo e dire "Calcoliamo". Come se si dovesse verificare l'esattezza di una somma.
Qui ti metto il primo link che ho trovato sull'argomento
http://www.homolaicus.com/teorici/leibniz/leibniz8.htm


grazie mille[/quote]


ma poi quacuno c'è mai riuscito?

oleg.fresi
"mgrau":
Era la speranza (illusoria ) di Leibniz. Pensava che, in una qualsiasi divergenza di opinioni, si potesse sedersi ad un tavolo e dire "Calcoliamo". Come se si dovesse verificare l'esattezza di una somma.
Qui ti metto il primo link che ho trovato sull'argomento
http://www.homolaicus.com/teorici/leibniz/leibniz8.htm


grazie mille

mgrau
Era la speranza (illusoria ) di Leibniz. Pensava che, in una qualsiasi divergenza di opinioni, si potesse sedersi ad un tavolo e dire "Calcoliamo". Come se si dovesse verificare l'esattezza di una somma.
Qui ti metto il primo link che ho trovato sull'argomento
http://www.homolaicus.com/teorici/leibniz/leibniz8.htm

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