La scuola italiana si è evoluta !
Si potranno usare i telefoni a scuola !
Ora sì che l'Italia ha fatto passi avanti , non siete contenti che i vostri , per dire , futuri ed attuali figli un giorno durante le ore di lezione useranno il telefono ? Eh ! Grazie mio Ministro ,io che qui ti degno anche di una lettera maiuscola : ti lodo ! comunque dopo questo sfogo io dico di sentirmi un po' perso a questa notizia se non di vergognarmi di ciò .
Voi avete sentito ciò ? Che ne pensate ? Io per ora so solo lamentarmi , non riesco a ragionarci su .
Ora sì che l'Italia ha fatto passi avanti , non siete contenti che i vostri , per dire , futuri ed attuali figli un giorno durante le ore di lezione useranno il telefono ? Eh ! Grazie mio Ministro ,io che qui ti degno anche di una lettera maiuscola : ti lodo ! comunque dopo questo sfogo io dico di sentirmi un po' perso a questa notizia se non di vergognarmi di ciò .
Voi avete sentito ciò ? Che ne pensate ? Io per ora so solo lamentarmi , non riesco a ragionarci su .
Risposte
Non condivido la parte sulle LIM, le ho trovate lente e quasi inutilizzabili. Tra l'altro un proiettore con una tavoletta per disegnare sono molto più comode, il docente le usa da seduto, i disegni escono meglio e non c'è un ritardo tra disegno sulla lavagna ed apparizione della scritta. A parte ciò condivido questo:
Io non ho problemi a dire che durante le ore di filosofia e storia, la cui professoressa che stimo tantissimo (è l'unica che mi piacerebbe rincontrare) era incredibilmente noiosa, o leggevo un libro (mi sono letto un libro su Moliere e uno su Goldoni interamente a lezione) oppure giocavo a battaglia navale col mio compagno di banco. Detto ciò ascoltavo e avevo puntualmente 7/7.5 a filosofia e 8/9 a storia. Senza vanterie, ero il più bravo in classe in storia e il secondo in filosofia, a detta della professoressa. Quindi pur non avendo lo smartphone di cose alternative ne facevo parecchie!
Da docente non ti sei sentita un po', non so se il termine è adatto, frustrata?
Te lo chiedo perché io percepisco che mi piacerebbe insegnare ciò che ho imparato in tutti questi anni (lo vedo quando lo faccio col mio nipotino!) ma ad avere davanti una classe di liceo penso che rimarrei depresso. Di 20/25 persone ci saranno si e no 5/6 cervelli funzionanti, da un punto di vista culturale. Gli altri sono destinati a lasciar perdere, a fare altro. Non solo la maggior parte non sarebbero interessati (l'assenza di download mi pare lo dimostri) ma non sono proprio in grado di capirle certe cose. In pratica insegnando al liceo mi sembrerebbe essere una specie di Don Chisciotte che deve combattere contro dei mulini a vento.
"vict85":
Insomma non importa se c'è o meno il cellulare, uno studente poco motivato e svogliato non imparerà né con né senza cellulare. E poi ad essere sinceri, io e i miei compagni del liceo non avevamo lo smartphone ma di attività alternative all'ascoltare la lezione le trovavamo senza problemi.
Io non ho problemi a dire che durante le ore di filosofia e storia, la cui professoressa che stimo tantissimo (è l'unica che mi piacerebbe rincontrare) era incredibilmente noiosa, o leggevo un libro (mi sono letto un libro su Moliere e uno su Goldoni interamente a lezione) oppure giocavo a battaglia navale col mio compagno di banco. Detto ciò ascoltavo e avevo puntualmente 7/7.5 a filosofia e 8/9 a storia. Senza vanterie, ero il più bravo in classe in storia e il secondo in filosofia, a detta della professoressa. Quindi pur non avendo lo smartphone di cose alternative ne facevo parecchie!
"@melia":
Parli da adulto, non da ragazzo di 15-16 anni. Anch'io da adulta credevo che la lezione con la LIM già preparata a casa fosse efficace, ma ho dovuto ricredermi: nessuno si è scaricato il materiale dal sito dove lo avevo postato e nessuno aveva preso appunti.
Da docente non ti sei sentita un po', non so se il termine è adatto, frustrata?
Te lo chiedo perché io percepisco che mi piacerebbe insegnare ciò che ho imparato in tutti questi anni (lo vedo quando lo faccio col mio nipotino!) ma ad avere davanti una classe di liceo penso che rimarrei depresso. Di 20/25 persone ci saranno si e no 5/6 cervelli funzionanti, da un punto di vista culturale. Gli altri sono destinati a lasciar perdere, a fare altro. Non solo la maggior parte non sarebbero interessati (l'assenza di download mi pare lo dimostri) ma non sono proprio in grado di capirle certe cose. In pratica insegnando al liceo mi sembrerebbe essere una specie di Don Chisciotte che deve combattere contro dei mulini a vento.
@vict85
Parli da adulto, non da ragazzo di 15-16 anni. Anch'io da adulta credevo che la lezione con la LIM già preparata a casa fosse efficace, ma ho dovuto ricredermi: nessuno si è scaricato il materiale dal sito dove lo avevo postato e nessuno aveva preso appunti.
Parli da adulto, non da ragazzo di 15-16 anni. Anch'io da adulta credevo che la lezione con la LIM già preparata a casa fosse efficace, ma ho dovuto ricredermi: nessuno si è scaricato il materiale dal sito dove lo avevo postato e nessuno aveva preso appunti.
L'ultimo anno dell'università che ho seguito erano state installate delle LIM in un'aula e sinceramente non ho percepito molta differenza con quelle normali, mancanza della polvere del gessetto a parte. A me sembra che se usate bene possano portare benefici e che senza dubbio, costo a parte, non abbiano nessun lato negativo rispetto alle lavagne tradizionali.
Non mi trovo d'accordo con le ragioni addotte da Quinzio. Di per sé il prendere appunti è una attività che distrae di suo: l'attenzione che presti sul foglio di carta è una porzione della tua attenzione che non dai al professore. E se il professore scrive alla lavagna allora molti finiranno per copiare la lavagna acriticamente senza alcun ragionamento (altri ci aggiungeranno un paio di commenti aggiuntivi del professore e poco più). Ho avuto compagni di corso all'università che alla fine della lezione non sapevano neanche che cosa era stato detto a lezione (seppure avessero scritto 10 pagine di appunti), come anche altri che ragionando durante la lezione erano in grado di correggere il professore o concluderne il ragionamento. Questi ultimi avranno tratto dalla lezione più di chi prende solo appunti.
Quindi il problema in fondo non è tanto il non prendere appunti ma nel fatto che gli alunni hanno poco interesse ad imparare a lezione. Questi ultimi prenderanno distrattamente appunti sulle lezioni in mancanza di altro materiale e giocheranno con il cellulare in sua presenza. Insomma non importa se c'è o meno il cellulare, uno studente poco motivato e svogliato non imparerà né con né senza cellulare. E poi ad essere sinceri, io e i miei compagni del liceo non avevamo lo smartphone ma di attività alternative all'ascoltare la lezione le trovavamo senza problemi.
Non mi trovo d'accordo con le ragioni addotte da Quinzio. Di per sé il prendere appunti è una attività che distrae di suo: l'attenzione che presti sul foglio di carta è una porzione della tua attenzione che non dai al professore. E se il professore scrive alla lavagna allora molti finiranno per copiare la lavagna acriticamente senza alcun ragionamento (altri ci aggiungeranno un paio di commenti aggiuntivi del professore e poco più). Ho avuto compagni di corso all'università che alla fine della lezione non sapevano neanche che cosa era stato detto a lezione (seppure avessero scritto 10 pagine di appunti), come anche altri che ragionando durante la lezione erano in grado di correggere il professore o concluderne il ragionamento. Questi ultimi avranno tratto dalla lezione più di chi prende solo appunti.
Quindi il problema in fondo non è tanto il non prendere appunti ma nel fatto che gli alunni hanno poco interesse ad imparare a lezione. Questi ultimi prenderanno distrattamente appunti sulle lezioni in mancanza di altro materiale e giocheranno con il cellulare in sua presenza. Insomma non importa se c'è o meno il cellulare, uno studente poco motivato e svogliato non imparerà né con né senza cellulare. E poi ad essere sinceri, io e i miei compagni del liceo non avevamo lo smartphone ma di attività alternative all'ascoltare la lezione le trovavamo senza problemi.
"@melia":
[quote="Quinzio"]io personalmente trovo sbagliato l'uso del cellulare per fotografare appunti, lavagne di calcoli, registrare l'audio delle lezioni, ecc...
Anch'io.
Anni fa ho seguito un corso di didattica sulla LIM, ho lavorato come non mai per preparare alcune lezioni. Quando le ho proposte alla classe mi sono accorta che nessuno prendeva appunti, ho dovuto minacciarli per far tirar fuori i quaderni e poi ... ho dovuto ripetere la lezione senza orpelli digitali.
Anche la LIM, come lo smartfhone, è utile se usata in modo consapevole:
- testi degli esercizi già caricati su dropbox, invece di girare per la scuola con 5 libri, uno per ogni ora di lezione;
- immagini per problemi o dimostrazioni già caricate senza mettere in risalto la mia assoluta incapacità a disegnare alla lavagna;
- brevi filmati introduttivi o conclusivi di un argomento, senza perdere tempo a spostarsi in aula video.[/quote]
Il bello è che per fare quelle stesse cose basta un proiettore e uno sfondo bianco. La LIM è inutile nonché lenta e macchinosa da utilizzare. Almeno questa la mia esperienza durante il 5° anno (ormai 5 anni fa).
"@melia":
[quote="Zero87"] "ti diamo il tablet e lo devi usare per quello che serve"
L'eperimento con la classe 2.0 proposto dal Ministero 3 anni fa è stato un vero flop. Tutti gli studenti avevano il tablet con i libri caricati, l'insegnante lavorava da LIM e, a richiesta, mandava le lezioni via e-mail oppure c'era un'area in cui caricarle.
È stata la classe con più bocciati della scuola, sono partiti in prima con 30 studenti e quest'anno in terza erano in 16.[/quote]
Ma non andrebbero usati in quel modo. In classe gli studenti dovrebbero fare tutto come prima, al massimo usano il tablet per leggere il testo degli esercizi che vengono svolti a lezione. La differenza sta nello studio a casa dove invece di dover comprare i libri si può studiare da tablet (come fosse un ereader). Io dico che è meglio il portatile perché permette di fare più cose ed è meno fonte di svago di un tablet, però, di base, mi sembra fosse stato sbagliato l'approccio con la tecnologia. In classe io sono per carta e penna e lezione col gessetto (la preferisco così anche all'università!), a casa il fatto di avere un pc (più che un tablet) lo trovo utile, inoltre si eviterebbe di portare chili di libri ogni giorno.
In linea generale sono d'accordo sia con Quinzio che con Zero87, infatti ne concedo l'uso soprattutto in laboratorio per fotografare le varie fasi di esperimenti che conducono loro, piuttosto che cercare immagini su internet di esperimenti fatti da altri. Anni fa si facevano le stesse foto con le macchine digitali e prima ancora bisognava fare degli schizzi e, a volte, si doveva ripetere l'esperimento.
La foto alla lavagna vale solo per gli esercizi assegnati per casa o per il link agli approfondimenti.
Anch'io.
Anni fa ho seguito un corso di didattica sulla LIM, ho lavorato come non mai per preparare alcune lezioni. Quando le ho proposte alla classe mi sono accorta che nessuno prendeva appunti, ho dovuto minacciarli per far tirar fuori i quaderni e poi ... ho dovuto ripetere la lezione senza orpelli digitali.
Anche la LIM, come lo smartfhone, è utile se usata in modo consapevole:
- testi degli esercizi già caricati su dropbox, invece di girare per la scuola con 5 libri, uno per ogni ora di lezione;
- immagini per problemi o dimostrazioni già caricate senza mettere in risalto la mia assoluta incapacità a disegnare alla lavagna;
- brevi filmati introduttivi o conclusivi di un argomento, senza perdere tempo a spostarsi in aula video.
L'eperimento con la classe 2.0 proposto dal Ministero 3 anni fa è stato un vero flop. Tutti gli studenti avevano il tablet con i libri caricati, l'insegnante lavorava da LIM e, a richiesta, mandava le lezioni via e-mail oppure c'era un'area in cui caricarle.
È stata la classe con più bocciati della scuola, sono partiti in prima con 30 studenti e quest'anno in terza erano in 16.
La foto alla lavagna vale solo per gli esercizi assegnati per casa o per il link agli approfondimenti.
"Quinzio":
io personalmente trovo sbagliato l'uso del cellulare per fotografare appunti, lavagne di calcoli, registrare l'audio delle lezioni, ecc...
Anch'io.
Anni fa ho seguito un corso di didattica sulla LIM, ho lavorato come non mai per preparare alcune lezioni. Quando le ho proposte alla classe mi sono accorta che nessuno prendeva appunti, ho dovuto minacciarli per far tirar fuori i quaderni e poi ... ho dovuto ripetere la lezione senza orpelli digitali.
Anche la LIM, come lo smartfhone, è utile se usata in modo consapevole:
- testi degli esercizi già caricati su dropbox, invece di girare per la scuola con 5 libri, uno per ogni ora di lezione;
- immagini per problemi o dimostrazioni già caricate senza mettere in risalto la mia assoluta incapacità a disegnare alla lavagna;
- brevi filmati introduttivi o conclusivi di un argomento, senza perdere tempo a spostarsi in aula video.
"Zero87":
"ti diamo il tablet e lo devi usare per quello che serve"
L'eperimento con la classe 2.0 proposto dal Ministero 3 anni fa è stato un vero flop. Tutti gli studenti avevano il tablet con i libri caricati, l'insegnante lavorava da LIM e, a richiesta, mandava le lezioni via e-mail oppure c'era un'area in cui caricarle.
È stata la classe con più bocciati della scuola, sono partiti in prima con 30 studenti e quest'anno in terza erano in 16.
"@melia":
Nonostante la normativa impedisca l'uso del cellulare, il mio preside ci raccomanda sempre di permetterne l'uso consapevole. ....
Premetto che le mie 2 critiche non sono rivolte a te che sei un'insegnante assolutamente degna di questo ruolo, io personalmente trovo sbagliato l'uso del cellulare per fotografare appunti, lavagne di calcoli, registrare l'audio delle lezioni, ecc...
Il primo motivo è quello forse piu' antipatico ed è: come mai avremo fatto noi, senza internet, cellulari, ecc...
Il secondo, piu' valido, forse, è che sapere di poter fare la foto, la registrazione, ecc.. porta a non fare attenzione e sforzo durante la lezione. Tanto faccio una foto alla fine, tanto ho gli appunti in PDF, ecc...
Prendere i propri appunti significa iniziare a digerire la lezione gia' mentre la si ascolta e ci si allena a capire mentre si ascolta una persona che parla. Ancora oggi mi accorgo che riesco benissimo a seguire un discorso e a prendere appunti.
Sebbene sappia la stima che nutro verso di lei, mi vedo completamente contrario a quanto dice @melia, ma per un solo motivo. Nei suoi post si legge "l'abitudine" o "l'abituarsi" al fatto che ormai tutti hanno il cellulare quindi tanto vale farlo usare sebbene con alcune limitazioni.
Eh no! Allora perché non legalizziamo pure il telefonare o il mandare messaggi quando si guida allora?
Non è che perché lo fanno tutti è giusto fare qualcosa. Si prendono appunti come abbiamo sempre fatto noi, al massimo posso essere parzialmente d'accordo con quanto dice vict85
Esattamente, quindi si tagliano dal punto di vista hardware e software le funzioni inutili con risparmio anche di soldi. Inoltre gli ebook costano meno di quelli cartacei quindi è una spesa (il tablet) ampiamente ammortizzata con questo successivo risparmio. Inoltre il taglio delle funzioni inutili evita distrazioni: con "funzioni inutili" penso anche all'avere un account google con cui poter scaricare app e altra roba che lo collega ad un mondo esterno a quello didattico.
Nel senso, "ti diamo il tablet e lo devi usare per quello che serve".
[size=80]Inutile sperare qualcosa del genere in un paese come l'Italia.[/size]
Eh no! Allora perché non legalizziamo pure il telefonare o il mandare messaggi quando si guida allora?

Non è che perché lo fanno tutti è giusto fare qualcosa. Si prendono appunti come abbiamo sempre fatto noi, al massimo posso essere parzialmente d'accordo con quanto dice vict85
"vict85":
Sinceramente penso che come mezzo didattico il tablet abbia più utilità del cellulare. [...] A livello didattico sarebbe quindi penso più appropriato usare dei tablet custumizzati e forniti dal ministero (cercando di costruire dispositivi sufficientemente potenti ma senza fronzoli). Per esempio non ci sarebbe bisogno di gps, sim card e telecamera frontale. Il livello di calcolo può essere più limitato e ottimizzato verso la durata della batteria e i materiali costruttivi possono non essere di lusso (ma dovrebbero essere sufficientemente solidi).
Esattamente, quindi si tagliano dal punto di vista hardware e software le funzioni inutili con risparmio anche di soldi. Inoltre gli ebook costano meno di quelli cartacei quindi è una spesa (il tablet) ampiamente ammortizzata con questo successivo risparmio. Inoltre il taglio delle funzioni inutili evita distrazioni: con "funzioni inutili" penso anche all'avere un account google con cui poter scaricare app e altra roba che lo collega ad un mondo esterno a quello didattico.
Nel senso, "ti diamo il tablet e lo devi usare per quello che serve".
[size=80]Inutile sperare qualcosa del genere in un paese come l'Italia.[/size]
"vict85":
Sinceramente penso che come mezzo didattico il tablet abbia più utilità del cellulare. Insomma non puoi certo leggerti il libro di testo sul cellulare (anche se di 5 pollici e mezzo). A livello didattico sarebbe quindi penso più appropriato usare dei tablet custumizzati e forniti dal ministero (cercando di costruire dispositivi sufficientemente potenti ma senza fronzoli). Per esempio non ci sarebbe bisogno di gps, sim card e telecamera frontale. Il livello di calcolo può essere più limitato e ottimizzato verso la durata della batteria e i materiali costruttivi possono non essere di lusso (ma dovrebbero essere sufficientemente solidi).
Sicuramente, infatti secondo me la cosa migliore sarebbe fornire (o comunque rendere obbligatorio avere a disposizione) un portatile. Anche un tablet potrebbe essere una idea, insomma qualche device che è in grado di connettersi ad internet, fare calcoli, usare l'email e simili.
PS: La cosa assurda è che le scuole italiane sono decenni indietro. Ad oggi ripensare agli edifici scolastici privi di wifi, aria condizionata e computer è veramente incredibile. Però installano le lavagne elettroniche...

Sinceramente penso che come mezzo didattico il tablet abbia più utilità del cellulare. Insomma non puoi certo leggerti il libro di testo sul cellulare (anche se di 5 pollici e mezzo). A livello didattico sarebbe quindi penso più appropriato usare dei tablet custumizzati e forniti dal ministero (cercando di costruire dispositivi sufficientemente potenti ma senza fronzoli). Per esempio non ci sarebbe bisogno di gps, sim card e telecamera frontale. Il livello di calcolo può essere più limitato e ottimizzato verso la durata della batteria e i materiali costruttivi possono non essere di lusso (ma dovrebbero essere sufficientemente solidi).
"@melia":
[quote="Intermat"]
[quote="@melia"]Se uno non ha lo smartfone? In laboratorio si mette in gruppo con uno che ce l'ha oppure si fa uno schizzo dello strumento montato. In classe si copia con un po' di attenzione sia i numeri degli esercizi e delle pagine scritti alla lavagna, sia i link utili.
Per curiosità, quanti dei tuoi studenti non hanno uno smartphone? Se fossero più di 2 sarei veramente stupito![/quote]
In prima sicuramente più di due. Una credo proprio che non abbia il telefonino, suppongo per motivi religiosi, altri ho visto che hanno dei piccoli catorci, ad altri ancora non l'ho mai visto e quindi non so.
Se parli del triennio allora le cose sono diverse. Tutti hanno lo smartphone, il gruppo su whatsapp, magari anche su facebook.[/quote]
In parte mi sorprende. In ogni caso sono decisamente pochi e quindi non mi sembra impossibile quello che dicevo sopra. Soprattutto il discorso del portatile più che dello smartphone.
"Intermat":
[quote="@melia"]Se uno non ha lo smartfone? In laboratorio si mette in gruppo con uno che ce l'ha oppure si fa uno schizzo dello strumento montato. In classe si copia con un po' di attenzione sia i numeri degli esercizi e delle pagine scritti alla lavagna, sia i link utili.
Per curiosità, quanti dei tuoi studenti non hanno uno smartphone? Se fossero più di 2 sarei veramente stupito![/quote]
In prima sicuramente più di due. Una credo proprio che non abbia il telefonino, suppongo per motivi religiosi, altri ho visto che hanno dei piccoli catorci, ad altri ancora non l'ho mai visto e quindi non so.
Se parli del triennio allora le cose sono diverse. Tutti hanno lo smartphone, il gruppo su whatsapp, magari anche su facebook.
Aggiungo inoltre che le citazioni sono un tipo di conoscenza molto sterile, soprattutto se copiate frettolosamente dallo smartphone per metterle nel tema senza sapere nulla di chi siano quelle citazioni e quale possa essere il loro significato. Insomma, chi sa sa fare ottimamente un tema di italiano anche senza smartphone, chi non sa non lo sa fare né con lo smartphone né senza lo smartphone.
Ma cosa si pensa che gli studenti delle superiori siano scansafatiche? Il cellulare nei compiti lo userebbero come brainstorming, per ricordarsi magari quella citazione di cicerone, autore che hanno letto per diletto durante le vacanze, che non si ricordano più, lo userebbero per confrontare varie tesi su un argomento e poi rielaborarle con propri spunti originali e idee personali. Guarda te se bisogna sempre pensare male, con tutti quegli autori che conoscono, mica si ricorderanno tutto, perché si sa, se sul tema non si cita per bene il verso 37 del canto quindicesimo della terza cantica della Divina Commedia, allora il tema è insufficiente.
Che disparità ci sarebbero? Un motorola o un alcatel fanno la stessa funzione di un iphone. Se lo stato si prendesse la responsabilità di garantire uno strumento importante per lo studio non vedo che controindicazioni ci sarebbero. Il resto, secondo me, sono opinioni che non reggono.
[ot]Qualunquista per cosa? Per il discorso su chi si lamenta? Forse. Ma l'italia è un paese in cui tutti i temi in cui c'è di mezzo il "percepito" presentano situazioni disastrose, in alcuni casi sensatamente in altri meno. Ad esempio vale sia per la percezione di sicurezza, sia per la corruzione etc.. Insomma è connaturato in noi il lamento e molti stranieri lo vedono come elemento distintivo degli italiani. Tra l'altro vedi le polemiche del tipo "come fanno i bangladesh a non chiudere le frutterie se gli italiani chiudono?". Insomma a me sembra evidente ma posso capire che puoi non condividerlo.[/ot]
Il resto che dici non credo abbia senso. Non tutto si studia a scuola e a volte si ricorda il concetto e non la frase ma senza quella frase in un tema il discorso non sarebbe chiaro. Tu dimentichi come funzionavano i temi al liceo, non erano svolti necessariamente su argomenti tenuti a lezione ma su temi generici. Io la maggior parte dei temi che ho fatto erano su argomenti generici, mai su un autore. Al massimo quello lo facevamo per l'analisi del testo ma è un altro paio di maniche. In quei temi poteva capitare di citare Cicerone o Benni, senza averli mai visti a scuola ma solo per conoscenze personali. Tu saresti in grado di riportare una frase anche un minimo simile a quella di Cicerone? Non credo. Il senso invece è tutto il resto del tema quindi di cosa vogliamo parlare?
In ogni caso sono d'accordo che l'abuso sia sbagliato ma non nel senso che intendi porre tu. Tu poni divieti laddove non ci dovrebbero stare, te lo ha fatto capire anche melia. Lo smartphone è, indubbiamente, utile per moltissime cose tra cui fare foto (ad appunti, immagini, libri), cercare informazioni ed altro. Non vedo perché a scuola si dovrebbe essere limitati per legge. Il divieto dovrebbe rimanere per tutto ciò che concerne la privacy (e quindi indirettamente già esiste) e l'uso durante le lezioni se non autorizzato dal docente.
Secondo me ti continua a sfuggire che, tra "gli studenti in formazione", gli unici che non traggono vantaggio dal divieto di usare il telefono sono proprio i più bravi perché tanto gli scansafatiche, infrangendo le regole, lo usano lo stesso. Andrebbero puniti? Sicuro. Ma perché, se non ci sono danni collaterali, vietare una cosa che potrebbe fare andare meglio tutti? I più bravi sarebbero più creativi e avrebbero delle fonti per un breve brainstorming prima di iniziare un tema (ad esempio) mentre i più scarsi magari smetterebbero di copiare i temi (sapendo che il telefono è ammesso i docenti un'occhiata alle cose presenti in rete la potrebbero dare) e trarrebbero semplicemente spunto per una propria riflessione. Insomma mi sembra che tu stia demonizzando l'uso in classe mentre sarebbe una cosa positiva, se gestita in modo accurato dal docente.
PS: Tra l'altro, per quanto riguarda il discorso "sarebbe una disparità per chi non lo ha": io sarei dell'idea che avere un portatile debba essere obbligatorio. In questo modo, nel caso di ISEE al di sotto di una derminata soglia, lo stato potrebbe garantire l'accesso ai libri per tutti gli studenti ad un prezzo accessibile. Mi spiego, dovrebbe essere imposto che i libri dati in adozione siano disponibili anche in version ereader e, se una famiglia fosse bisognosa, la scuola dovrebbe fornire tale versione ad un costo limitatissimo. Ovviamente la spesa per il PC dovrebbe poter essere detratta oppure, per chi è veramente bisognoso, dovrebbe essere sostenuta dal comune/stato. Per le famiglie i costi si ridurrebbero drasticamente: un portatile si trova con 250/300€, supponendo che l'ereader costi la metà di un libro normale (come solitamente avviene) la spesa verrebbe recuperata in due/tre anni. In questo modo ogni famiglia avrebbe almeno un pc in casa e ogni studente si troverebbe nella situazione di avere libri e computer. Però meglio demonizzare la tecnologia.
NB: Te lo dico io che preferisco la carta e lo smartphone me lo hanno dovuto regalare gli amici dopo la laurea! Insomma non sono di certo un appassionato.
[ot]Qualunquista per cosa? Per il discorso su chi si lamenta? Forse. Ma l'italia è un paese in cui tutti i temi in cui c'è di mezzo il "percepito" presentano situazioni disastrose, in alcuni casi sensatamente in altri meno. Ad esempio vale sia per la percezione di sicurezza, sia per la corruzione etc.. Insomma è connaturato in noi il lamento e molti stranieri lo vedono come elemento distintivo degli italiani. Tra l'altro vedi le polemiche del tipo "come fanno i bangladesh a non chiudere le frutterie se gli italiani chiudono?". Insomma a me sembra evidente ma posso capire che puoi non condividerlo.[/ot]
Il resto che dici non credo abbia senso. Non tutto si studia a scuola e a volte si ricorda il concetto e non la frase ma senza quella frase in un tema il discorso non sarebbe chiaro. Tu dimentichi come funzionavano i temi al liceo, non erano svolti necessariamente su argomenti tenuti a lezione ma su temi generici. Io la maggior parte dei temi che ho fatto erano su argomenti generici, mai su un autore. Al massimo quello lo facevamo per l'analisi del testo ma è un altro paio di maniche. In quei temi poteva capitare di citare Cicerone o Benni, senza averli mai visti a scuola ma solo per conoscenze personali. Tu saresti in grado di riportare una frase anche un minimo simile a quella di Cicerone? Non credo. Il senso invece è tutto il resto del tema quindi di cosa vogliamo parlare?
In ogni caso sono d'accordo che l'abuso sia sbagliato ma non nel senso che intendi porre tu. Tu poni divieti laddove non ci dovrebbero stare, te lo ha fatto capire anche melia. Lo smartphone è, indubbiamente, utile per moltissime cose tra cui fare foto (ad appunti, immagini, libri), cercare informazioni ed altro. Non vedo perché a scuola si dovrebbe essere limitati per legge. Il divieto dovrebbe rimanere per tutto ciò che concerne la privacy (e quindi indirettamente già esiste) e l'uso durante le lezioni se non autorizzato dal docente.
Secondo me ti continua a sfuggire che, tra "gli studenti in formazione", gli unici che non traggono vantaggio dal divieto di usare il telefono sono proprio i più bravi perché tanto gli scansafatiche, infrangendo le regole, lo usano lo stesso. Andrebbero puniti? Sicuro. Ma perché, se non ci sono danni collaterali, vietare una cosa che potrebbe fare andare meglio tutti? I più bravi sarebbero più creativi e avrebbero delle fonti per un breve brainstorming prima di iniziare un tema (ad esempio) mentre i più scarsi magari smetterebbero di copiare i temi (sapendo che il telefono è ammesso i docenti un'occhiata alle cose presenti in rete la potrebbero dare) e trarrebbero semplicemente spunto per una propria riflessione. Insomma mi sembra che tu stia demonizzando l'uso in classe mentre sarebbe una cosa positiva, se gestita in modo accurato dal docente.
PS: Tra l'altro, per quanto riguarda il discorso "sarebbe una disparità per chi non lo ha": io sarei dell'idea che avere un portatile debba essere obbligatorio. In questo modo, nel caso di ISEE al di sotto di una derminata soglia, lo stato potrebbe garantire l'accesso ai libri per tutti gli studenti ad un prezzo accessibile. Mi spiego, dovrebbe essere imposto che i libri dati in adozione siano disponibili anche in version ereader e, se una famiglia fosse bisognosa, la scuola dovrebbe fornire tale versione ad un costo limitatissimo. Ovviamente la spesa per il PC dovrebbe poter essere detratta oppure, per chi è veramente bisognoso, dovrebbe essere sostenuta dal comune/stato. Per le famiglie i costi si ridurrebbero drasticamente: un portatile si trova con 250/300€, supponendo che l'ereader costi la metà di un libro normale (come solitamente avviene) la spesa verrebbe recuperata in due/tre anni. In questo modo ogni famiglia avrebbe almeno un pc in casa e ogni studente si troverebbe nella situazione di avere libri e computer. Però meglio demonizzare la tecnologia.
NB: Te lo dico io che preferisco la carta e lo smartphone me lo hanno dovuto regalare gli amici dopo la laurea! Insomma non sono di certo un appassionato.
"Intermat":
... Il problema di chi non lo ha sarebbe un problema superabile in una scuola moderna, l'Italia su questo però è ancora indietro. Detto ciò, che mi sembra il minor problema (dato che in Italia chi si lamenta di non arrivare a fine mese poi si compra il samsung da 500€, evidentemente non tutti ma tanti!
Se permetti questa è una parte un pochino qualunquista ...

Sinceramente non capisco le perplessità nell'usare la "memoria": preferirei di gran lunga citazioni imperfette ma che mi dimostrano che la persona ha letto e recepito (o quantomeno ha tentato di farlo) quello che ha letto piuttosto che un "copia e incolla" furioso collettivo senza un minimo di sforzo; il fatto che lo facciano in tanti non è una giustificazione ma un'aggravante ... ormai sembra che "sforzarsi" sia diventata una parolaccia ...

Forse ti sfugge il fatto che non stiamo parlando di ricercatori/universitari che hanno (si spera) la padronanza degli strumenti che usano e la coscienza di ciò che fanno ma di adolescenti in formazione ...
Io, l'ho detto, non sono contrario all'uso ma all'abuso che se ne fa; anche una volta gli studenti ne inventavano una dietro l'altra, la differenza con oggigiorno consiste nel fatto che allora se ti beccavano eri cosciente di essere nel torto (almeno formalmente) mentre ora nemmeno se ne rendono conto, convinti pure di aver subito un'ingiustizia ...
Cordialmente, Alex
"Vulplasir":
Esami in cui si usa il cellulare? Gestionali...![]()
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Qui hai ragione, l'esame in questione era diritto commerciale! Quindi decisamente da gestionali! In ogni caso il professore aveva colto chiaramente lo scopo, tra l'altro a mio avviso importante, di un tale corso all'interno di ingegneria. In quel caso non era importante imparare gli articoli a memoria, non aspiriamo ad essere giuristi, ma sapere come funziona il diritto che regola le società di persone e giuridiche. A tale fine il poter usare internet per risolvere i quesiti dati era una cosa più che giusta. Detto ciò, onde evitare di pensare che poi i voti erano inflazionati, la media degli scritti era sul 23/24. Quindi internet non è la panacea di ogni male!
"axpgn":
E chi non c'è l'ha? È obbligatorio averlo? Non sarebbe meglio citare o commentare a memoria, avendo magari letto quello che si vuole riportare invece di scopiazzare da Wikipedia? Un tema in seconda superiore non è una tesi con tanto di bibliografia ...... non credo che un invito ad usarlo un po' meno sia un attentato al "progresso" ...
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Detto ciò, il problema è l'abuso, non l'uso ...
Cordialmente, Alex
Il problema di chi non lo ha sarebbe un problema superabile in una scuola moderna, l'Italia su questo però è ancora indietro. Detto ciò, che mi sembra il minor problema (dato che in Italia chi si lamenta di non arrivare a fine mese poi si compra il samsung da 500€, evidentemente non tutti ma tanti![nota]L'Italia è un paese di gente lagnante che ama piangersi addosso e, facendo in tal modo, fa screditare chi veramente non ce la fa ad arrivare a fine mese. Questi evidentemente hanno problemi già a comprare i libri, figuriamoci uno smartphone, però sono una minima parte. La maggioranza dei lagnanti sono unicamente persone che decidono di spendere i loro soldi come meglio credono per poi lamentarsi di tasse, ticket, canoni e simili. Per le persone veramente bisognose mi piacerebbe che lo stato intervenisse, anche fornendo uno smartphone in quanto è indubbiamente utile, per gli altri nessuna pietà.[/nota]), citare a memoria è ridicolo. Ora se tu mi citi a memoria i versi di Dante quando incontra Virgilio per sostenere una qualsiasi tesi penso che rimarrei sbalordito. Perché non consentire di poter vedere in internet le due righe necessarie? I temi scritti sarebbero sicuramente più interessanti delle mediocri opere degli studenti (ho letto brutte copie di compagni di classe che erano veramente illeggibili ed io stesso, spesso, ero di una noia pazzesca nei miei temi). Insomma quale è il problema? Il fatto che possano copiare? Già lo fanno, se vogliono! Quindi cosa cambia?
PS: Ad ingegneria non ho mai visto un ragazzo senza smarphone. Io credo di essere stato l'unico a non avere uno smartphone fino alla fine della laurea triennale. Detto ciò ormai uno smartphone costa tra i 60 e i 90€, non mi pare che sia questo il problema per una famiglia dato che lo smartphone può durare tutti e cinque gli anni di studio (costo annuo 12/18€) e quindi si riduce a metà del costo di un libro.
"@melia":
Se uno non ha lo smartfone? In laboratorio si mette in gruppo con uno che ce l'ha oppure si fa uno schizzo dello strumento montato. In classe si copia con un po' di attenzione sia i numeri degli esercizi e delle pagine scritti alla lavagna, sia i link utili.
Per curiosità, quanti dei tuoi studenti non hanno uno smartphone? Se fossero più di 2 sarei veramente stupito!
Nonostante la normativa impedisca l'uso del cellulare, il mio preside ci raccomanda sempre di permetterne l'uso consapevole. In laboratorio di fisica permetto le foto dello strumento montato e di tutto quello che serve per agevolare la relazione finale. L'unica raccomandazione che faccio è di non fotografare le facce, e li sento spesso dire a qualche compagno "Voltati, che devo fare una foto". Con me hanno anche il permesso di fotografare la lavagna con gli esercizi per casa e i link utili. Quello che assolutamente non devono fare senza autorizzazione è andare su internet, mandare messaggi, fotografare persone ...
Se uno non ha lo smartfone? In laboratorio si mette in gruppo con uno che ce l'ha oppure si fa uno schizzo dello strumento montato. In classe si copia con un po' di attenzione sia i numeri degli esercizi e delle pagine scritti alla lavagna, sia i link utili.
Se uno non ha lo smartfone? In laboratorio si mette in gruppo con uno che ce l'ha oppure si fa uno schizzo dello strumento montato. In classe si copia con un po' di attenzione sia i numeri degli esercizi e delle pagine scritti alla lavagna, sia i link utili.
[ot]Esami in cui si usa il cellulare? Gestionali...
[/ot]




E chi non c'è l'ha? È obbligatorio averlo? Non sarebbe meglio citare o commentare a memoria, avendo magari letto quello che si vuole riportare invece di scopiazzare da Wikipedia? Un tema in seconda superiore non è una tesi con tanto di bibliografia ...
... non credo che un invito ad usarlo un po' meno sia un attentato al "progresso" ...
Detto ciò, il problema è l'abuso, non l'uso ...
Cordialmente, Alex


Detto ciò, il problema è l'abuso, non l'uso ...
Cordialmente, Alex
"Gioip4d":
Sì , ho errato , questo che avevo udito e letto era un commento del sotto ministro , ero già caduto in critica scusatemi , comunque : esso vorrebbe far usare il telefono durante le lezioni scolastiche , sono stati i titoli televisivi , anche qui andrei in un lamento che sa d'infinito , a ingannarmi ,li , nei titoli , vi era l'indicativo .
Comunque a me sembra una cosa non giusta , io da liceale vi dico che le lezioni , almeno per quanto riguarda me , giacevano in una totale confusione , il solito baccano " distraente " ...
(Un giorno lo faremo usare anche nelle verifiche ?!ahahah )
Io mi ricordo che a scuola, nonostante il divieto, il cellulare (e negli ultimi tempi lo smartphone) lo usavano tutti. Mi ricordo benissimo la gente con una cuffietta nell'orecchio a sentire il sorteggio della Champions League e a dire a tutti gli altri che succedeva. Insomma, non è che fino ad oggi la situazione fosse diversa.
Inoltre per alcune verifiche il cellulare potrebbe anche essere usato, non vedo che male ci sia. Io l'ho usato per alcuni esami all'università (nel quale era consentito) quindi non vedo perché dovrebbe essere bandito per legge da ogni tipo di verifica di un liceo. Ad esempio un tema di Italiano potrebbe essere benissimo fatto con l'uso del cellulare, cercando citazioni o commenti. Ovvio che altre materie prevedano il divieto dell'uso dello smartphone, ad esempio matematica, inglese e altre.