La fine della scienza
avete letto questo libro (di John Horgan mi pare)?
che ne pensate? non solo del libro intendo, ma dell'argomento
che ne pensate? non solo del libro intendo, ma dell'argomento
Risposte
"nickstu85":
La fine della scienza
avete letto questo libro (di John Horgan mi pare)?
che ne pensate? non solo del libro intendo, ma dell'argomento
non ho letto il libro, ma se l'argomento è quello che mi viene in mente leggendo il titolo ti rispondo con un altro titolo "La ricerca non ha fine" di popper. Secondo lui, e ha convinto pure me (anche se questo è di minore importanza

"nickstu85":
credo però che alcuni punti sensibili su cui discutere ci siano:
1)la ricerca libera è sempre più bistrattata e poco finanziata. la ricerca tecnologica è fatta da imprese che ben poco interesse hanno nella scienza se non quello di brevettare tecnologie per ricavarne profitto.
2)il proporre teorie rivoluzionare oggi sembra più un modo per attirare l'attenzione generale ed uscire dalla massa
il punto 1 non è filosofico, amen.
il punto 2 se è proprio quello non mi sembra un granchè. Io posso lanciare, proporre una teoria rivoluzionaria quanto voglio, posso proporre che gli atomi siano in reltà dei semi di mais, ma se la mia teoria è scientifica (se non lo è allora non parliamo più di scienza) allora deve avere già dentro di sè, nella sua formulazione e nelle sue implicazioni dedotte, un evento che la falsifichi (dicendola con popper). Io posso controllare se scaldando i miei atomi diventano pop corn, non succede quindi la mia teoria è falsificata.
"remo":
per definizione la scienza è ricerca,e come tale non potrà mai finire!
per il semplice fatto che ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire o da inventare!
quando non sarà più così(mi rivolgo ai più religiosi del forum)fate ammenda dei vostri peccati ,perchè il giudizio universale starà per arrivare!
A quest'ora non sono molto lucido e non sto a pensarci troppo su


Tenendoci aggrappati a questa teoria, il giorno del giudizio mi sa che non lo vedremo proprio più!

Salve
per il primo punto,sono d'accordo fino ad un crto punto...
è vero che,oggigiorno,la ricerca viene principalmente fatta a scopi lucrosi.
ma è anche vero che ad una invenzione ,corrisponde uno studio scientifico,credo quindi che,lo sviluppo scientifico,non dipenda dal fatto che la ricerca sia stata fatta a scopo di lucro o meno...esempio,si è scoperta l'energia atomica per produrre benessere,ma a ciò ha corrisposto uno sviluppo teorico delle scienze...
sul secondo punto sono "abbastanza" d'accordo,anche se di santoni e pazzi che inneggiano alla grande scoperta,se ne sono visti tanti nella storia,in tutte le ere
diciamo quindi che sono fiducioso!
è vero che,oggigiorno,la ricerca viene principalmente fatta a scopi lucrosi.
ma è anche vero che ad una invenzione ,corrisponde uno studio scientifico,credo quindi che,lo sviluppo scientifico,non dipenda dal fatto che la ricerca sia stata fatta a scopo di lucro o meno...esempio,si è scoperta l'energia atomica per produrre benessere,ma a ciò ha corrisposto uno sviluppo teorico delle scienze...
sul secondo punto sono "abbastanza" d'accordo,anche se di santoni e pazzi che inneggiano alla grande scoperta,se ne sono visti tanti nella storia,in tutte le ere
diciamo quindi che sono fiducioso!



allora, diciamo che il libro non cerca a mio avviso di proporre una tesi secondo cui la scienza sia destinata a fallire o cose del genere. io posso provare a riassumere la posizione dell'autore, o almeno posso darne una mia interpretazione.
Horgan è un giornalista scientifico, e nel libro propone una serie di incontri e interviste con varie personalità della scienza. quello che intende fare quindi è indurre una sensazione di deriva nel lettore, o un'immagine della scienza piuttosto simile alla politica, per certi versi.
preciso che il libro l'ho letto tempo fa, quindi fermo qui la descrizione.
credo però che alcuni punti sensibili su cui discutere ci siano:
1)la ricerca libera è sempre più bistrattata e poco finanziata. la ricerca tecnologica è fatta da imprese che ben poco interesse hanno nella scienza se non quello di brevettare tecnologie per ricavarne profitto.
2)il proporre teorie rivoluzionare oggi sembra più un modo per attirare l'attenzione generale ed uscire dalla massa
Horgan è un giornalista scientifico, e nel libro propone una serie di incontri e interviste con varie personalità della scienza. quello che intende fare quindi è indurre una sensazione di deriva nel lettore, o un'immagine della scienza piuttosto simile alla politica, per certi versi.
preciso che il libro l'ho letto tempo fa, quindi fermo qui la descrizione.
credo però che alcuni punti sensibili su cui discutere ci siano:
1)la ricerca libera è sempre più bistrattata e poco finanziata. la ricerca tecnologica è fatta da imprese che ben poco interesse hanno nella scienza se non quello di brevettare tecnologie per ricavarne profitto.
2)il proporre teorie rivoluzionare oggi sembra più un modo per attirare l'attenzione generale ed uscire dalla massa
"L'immaginazione si stancherà di capire prima che la natura di fornire" Blaise Pascal
Fin quando ci sarà chi difende la spregiudicatezza, la libera ricerca, il bisogno di conoscenza, la scienza sarà il primo vero mezzo per tendere al risultato.
Fin quando ci sarà chi difende la spregiudicatezza, la libera ricerca, il bisogno di conoscenza, la scienza sarà il primo vero mezzo per tendere al risultato.
"remo":
quando non sarà più così(mi rivolgo ai più religiosi del forum)fate ammenda dei vostri peccati ,perchè il giudizio universale starà per arrivare!
Allora siamo al sicuro dal giorno del giudizio per un bel po' di tempo.

per definizione la scienza è ricerca,e come tale non potrà mai finire!
per il semplice fatto che ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire o da inventare!
quando non sarà più così(mi rivolgo ai più religiosi del forum)fate ammenda dei vostri peccati ,perchè il giudizio universale starà per arrivare!
per il semplice fatto che ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire o da inventare!
quando non sarà più così(mi rivolgo ai più religiosi del forum)fate ammenda dei vostri peccati ,perchè il giudizio universale starà per arrivare!

Non ho letto il testo in oggetto, ma se con fine della scienza si intende la perdita della capacità del metodo scientifico di essere strumento di indagine della natura sono fortemente convinto che non sia possibile.
C'è da dire che la scienza e la matematica non sono discipline fossili, nè sono sclerotizzate su posizioni dogmatiche.
Ad esempio i metodi di dimostrazione e il rigore che si adottavano nell'800 in alcuni settori quali analisi e fisica ora sono considerati totalmente inadeguati, deboli.
C'è da dire che la scienza e la matematica non sono discipline fossili, nè sono sclerotizzate su posizioni dogmatiche.
Ad esempio i metodi di dimostrazione e il rigore che si adottavano nell'800 in alcuni settori quali analisi e fisica ora sono considerati totalmente inadeguati, deboli.