In paesi in via di sviluppo l'OMS ha condotto campagne di vaccinazioni "abortive" all'insaputa delle donne?
Non so quanti do voi siano a conoscenza della seguente, più o meno controversa, questione.
A partire dagli anni '70 l'OMS ha finanziato la ricerca e lo sviluppo di vaccini per la "regolazione" della fertilità nelle donne. Il miglior risultato è stato ottenuto combinando il tossoide tetanico con la subunità beta dell'HCG (Gonadotropina Corionica Umana), un ormone fondamentale al mantenimento della gestazione; in pratica i destinatari di questi vaccini oltre a sviluppare anticorpi contro il tetano, sviluppano anche anticorpi contro l'HCG, il che di fatto, nel caso delle donne, si traduce in aborti spontanei precoci e quindi in una sorta di sterilità indotta più o meno persistente.
Nel 1995 l'OMS lanciò in Kenya una campagna di vaccinazione contro il tetano rivolta a tutte le donne in età fertile. La motivazione addotta era quella di voler combattere il tetano neonatale, anche se le linee guida del paese già prevedevano l'antitetanica per le donne incinte; senza poi dimenticare che il nuovo vaccino era costantemente scortato dalla polizia e che il nuovo protocollo vaccinale prevedeva 5 iniezioni a distanza di 6 mesi l'una dall'altra, e quindi una metodologia molto diversa dalla classica antitetanica. La cosa insospettì il dottor Karanja, ex presidente della Kenya Catholic Doctors Associatiocon, che nel frattempo aveva appreso di altre campagne simili in paesi in via di sviluppo in cui sarebbe stato utilizzato il tossoide tetanico combinato con l'HCG. Karanja convinse i leader della Chiesa cattolica, uno dei maggiori fornitori di assistenza sanitaria in Kenya, a testare quei vaccini, ma prima che la cosa potesse andare avanti l'OMS interruppe tutto senza alcuna spiegazione, per poi ripresentarsi nel 2014 con una nuova campagna contro il tetano neonatale, che viene ben raccontata nel seguente breve documentario:
https://ms-my.facebook.com/corvelva/vid ... 882889730/
Relativamente ai titoli di coda:
- molto interessante la questione relativa alla diffusione da parte dell'OMS in Africa di gran quantità di Depo-Provera, un anticoncezionale iniettabile da ripetere ogni 3 mesi che presenta effetti collaterali non da poco, tra cui un'infertilità che può perdurare per più di un anno e un forte incremento dell’incidenza dell’osteoporosi, oltre al fatto che secondo alcuni studi tale farmaco provocherebbe un abbassamento delle difese immunitarie e raddoppierebbe il rischio di contrarre l'Aids;
- il riferimento finale agli attuali "vaccini" contro la covid-19 lascia un po' il tempo che trova, non perché i rischi sollevati siano inesistenti (sono per esempio riconosciute alterazioni del ciclo mestruale in seguito alla vaccinazione), ma perché avrebbe richiesto un maggior approfondimento.
Per chi volesse approfondire le questioni affrontate nel documentario suggerisco il seguente dettagliato articolo:
https://www.scirp.org/journal/paperinfo ... erid=81838
Tra le varie cose viene anche fatta un'introduzione al contesto ideologico che ha portato molte istituzioni statunitensi ed internazionali a lavorare alla produzione di un vaccino anticoncezionale; riporto di seguito la parte incriminata (traduzione fatta con google translate):
Ci sono poi tante altre citazioni di uomini molto potenti ed influenti che parlano della sovrappopolazione in termini davvero inquietanti, oltre che di metodi per la sua riduzione che passano per guerre, carestie ed epidemie indotte.
Tornando al documentario, mi rendo conto che l'opinione che ognuno di noi può farsi su questioni del genere dipende molto dal grado di sfiducia che si ha nei confronti dell'umanità e della società in cui viviamo, e ovviamente non ho la pretesa di aver riportato chissà quale pistola fumante (forse il fatto delle etichette ci si avvicina, ma non riesco a trovare nulla in rete per approfondire la questione), ma penso comunque che questo possa essere un punto di partenza per un ragionamento più ampio sulla sovrappopolazione mondiale. E' davvero un problema? In tal caso come andrebbe approcciato? E' impensabile che sulla scorta di teorie neo-malthusiane alcune élite con immense risorse finanziarie possano essere state tentate a giocare a fare Dio?
Provo a dire la mia...
Per come la vedo io quello della sovrappopolazione è un problema concreto. Non credo infatti che un tenore di vita come quello di noi occidentali sarebbe sostenibile se a beneficiarne fosse l'intera popolazione mondiale, o almeno non a lungo. E anche nell'ipotesi di utilizzare tecnologie non inquinanti, il consumo di suolo, inteso come spazio sottratto alla natura, resterebbe comunque. Dal momento quindi che noi uomini, almeno nel mondo "civilizzato", non siamo più soggetti ai naturali processi di livellamento della popolazione, dovremmo essere altrettanto intelligenti e responsabili nel tenere sotto controllo il numero di nascite. Per stabilire un ipotetico tetto si dovrebbe secondo me fissare un certo standard di vita sostenibile (di cui dovrà godere l'intera popolazione mondiale, senza quelle inaccettabili storture che siamo costretti a vedere oggi nei paesi del terzo mondo), tenendo conto sia della velocità di rigenerazione delle risorse, che degli spazi vitali delle altre creature che come noi vivono su questo pianeta.
Purtroppo però penso proprio che la mia resterà un'utopia, in quanto l'essere umano difficilmente raggiungerà un tale livello di consapevolezza e altrettanto difficilmente rinuncerà agli "agi" della modernità. Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono certi megalomani psicopatici, i quali con guerre, epidemie e "cure" potrebbero raggiungere il duplice scopo di contenimento della popolazione e di rafforzamento del proprio predominio sugli spaventati superstiti.
P.S.
Al netto di altri utenti che nei propri topic hanno avanzato pretese sulla tipologia di risposte consentite, qui non voglio censurare nessuno, ci mancherebbe, ma vi prego evitate le solite osservazioni ad hominem sulle fonti e i soliti commenti del tipo "gomblotto", "poteri 4ti", ecc... Grazie!
A partire dagli anni '70 l'OMS ha finanziato la ricerca e lo sviluppo di vaccini per la "regolazione" della fertilità nelle donne. Il miglior risultato è stato ottenuto combinando il tossoide tetanico con la subunità beta dell'HCG (Gonadotropina Corionica Umana), un ormone fondamentale al mantenimento della gestazione; in pratica i destinatari di questi vaccini oltre a sviluppare anticorpi contro il tetano, sviluppano anche anticorpi contro l'HCG, il che di fatto, nel caso delle donne, si traduce in aborti spontanei precoci e quindi in una sorta di sterilità indotta più o meno persistente.
Nel 1995 l'OMS lanciò in Kenya una campagna di vaccinazione contro il tetano rivolta a tutte le donne in età fertile. La motivazione addotta era quella di voler combattere il tetano neonatale, anche se le linee guida del paese già prevedevano l'antitetanica per le donne incinte; senza poi dimenticare che il nuovo vaccino era costantemente scortato dalla polizia e che il nuovo protocollo vaccinale prevedeva 5 iniezioni a distanza di 6 mesi l'una dall'altra, e quindi una metodologia molto diversa dalla classica antitetanica. La cosa insospettì il dottor Karanja, ex presidente della Kenya Catholic Doctors Associatiocon, che nel frattempo aveva appreso di altre campagne simili in paesi in via di sviluppo in cui sarebbe stato utilizzato il tossoide tetanico combinato con l'HCG. Karanja convinse i leader della Chiesa cattolica, uno dei maggiori fornitori di assistenza sanitaria in Kenya, a testare quei vaccini, ma prima che la cosa potesse andare avanti l'OMS interruppe tutto senza alcuna spiegazione, per poi ripresentarsi nel 2014 con una nuova campagna contro il tetano neonatale, che viene ben raccontata nel seguente breve documentario:
https://ms-my.facebook.com/corvelva/vid ... 882889730/
Relativamente ai titoli di coda:
- molto interessante la questione relativa alla diffusione da parte dell'OMS in Africa di gran quantità di Depo-Provera, un anticoncezionale iniettabile da ripetere ogni 3 mesi che presenta effetti collaterali non da poco, tra cui un'infertilità che può perdurare per più di un anno e un forte incremento dell’incidenza dell’osteoporosi, oltre al fatto che secondo alcuni studi tale farmaco provocherebbe un abbassamento delle difese immunitarie e raddoppierebbe il rischio di contrarre l'Aids;
- il riferimento finale agli attuali "vaccini" contro la covid-19 lascia un po' il tempo che trova, non perché i rischi sollevati siano inesistenti (sono per esempio riconosciute alterazioni del ciclo mestruale in seguito alla vaccinazione), ma perché avrebbe richiesto un maggior approfondimento.
Per chi volesse approfondire le questioni affrontate nel documentario suggerisco il seguente dettagliato articolo:
https://www.scirp.org/journal/paperinfo ... erid=81838
Tra le varie cose viene anche fatta un'introduzione al contesto ideologico che ha portato molte istituzioni statunitensi ed internazionali a lavorare alla produzione di un vaccino anticoncezionale; riporto di seguito la parte incriminata (traduzione fatta con google translate):
Ci sono poi tante altre citazioni di uomini molto potenti ed influenti che parlano della sovrappopolazione in termini davvero inquietanti, oltre che di metodi per la sua riduzione che passano per guerre, carestie ed epidemie indotte.
Tornando al documentario, mi rendo conto che l'opinione che ognuno di noi può farsi su questioni del genere dipende molto dal grado di sfiducia che si ha nei confronti dell'umanità e della società in cui viviamo, e ovviamente non ho la pretesa di aver riportato chissà quale pistola fumante (forse il fatto delle etichette ci si avvicina, ma non riesco a trovare nulla in rete per approfondire la questione), ma penso comunque che questo possa essere un punto di partenza per un ragionamento più ampio sulla sovrappopolazione mondiale. E' davvero un problema? In tal caso come andrebbe approcciato? E' impensabile che sulla scorta di teorie neo-malthusiane alcune élite con immense risorse finanziarie possano essere state tentate a giocare a fare Dio?
Provo a dire la mia...
Per come la vedo io quello della sovrappopolazione è un problema concreto. Non credo infatti che un tenore di vita come quello di noi occidentali sarebbe sostenibile se a beneficiarne fosse l'intera popolazione mondiale, o almeno non a lungo. E anche nell'ipotesi di utilizzare tecnologie non inquinanti, il consumo di suolo, inteso come spazio sottratto alla natura, resterebbe comunque. Dal momento quindi che noi uomini, almeno nel mondo "civilizzato", non siamo più soggetti ai naturali processi di livellamento della popolazione, dovremmo essere altrettanto intelligenti e responsabili nel tenere sotto controllo il numero di nascite. Per stabilire un ipotetico tetto si dovrebbe secondo me fissare un certo standard di vita sostenibile (di cui dovrà godere l'intera popolazione mondiale, senza quelle inaccettabili storture che siamo costretti a vedere oggi nei paesi del terzo mondo), tenendo conto sia della velocità di rigenerazione delle risorse, che degli spazi vitali delle altre creature che come noi vivono su questo pianeta.
Purtroppo però penso proprio che la mia resterà un'utopia, in quanto l'essere umano difficilmente raggiungerà un tale livello di consapevolezza e altrettanto difficilmente rinuncerà agli "agi" della modernità. Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono certi megalomani psicopatici, i quali con guerre, epidemie e "cure" potrebbero raggiungere il duplice scopo di contenimento della popolazione e di rafforzamento del proprio predominio sugli spaventati superstiti.
P.S.
Al netto di altri utenti che nei propri topic hanno avanzato pretese sulla tipologia di risposte consentite, qui non voglio censurare nessuno, ci mancherebbe, ma vi prego evitate le solite osservazioni ad hominem sulle fonti e i soliti commenti del tipo "gomblotto", "poteri 4ti", ecc... Grazie!
Risposte
"Quinzio":
TLDR
Mi concentro su un piccolo pezzo che forse e' il nocciolo della questione.
[quote]ma penso comunque che questo possa essere un punto di partenza per un ragionamento più ampio sulla sovrappopolazione mondiale. E' davvero un problema?
Dipende.
Una possibile definizione di "problema"e' quella di "ostacolo che impedisce il raggiungimento di un obbiettivo".
Immaginiamo che oggi volevo andare a fare una gita in montagna, ma dopo pochi kilometri il motore della mia auto si e' rotto.
Questo io lo definisco un problema. Il mio obbiettivo era la gita in montagna e l'ostacolo e' il motore rotto.
Ora, tu hai pensato a qual e' l'obbiettivo di cui la sovrappopolazione e' un ostacolo ? Che risposte ti sei dato ?
"utente__medio":[/quote]
@Quinzio
dal momento che non hai letto tutto quello che ho scritto, ti faccio notare che il seguente frammento potrebbe rispondere almeno in parte alle tue domande:
[quote="utente__medio"]Per come la vedo io quello della sovrappopolazione è un problema concreto. Non credo infatti che un tenore di vita come quello di noi occidentali sarebbe sostenibile se a beneficiarne fosse l'intera popolazione mondiale, o almeno non a lungo. E anche nell'ipotesi di utilizzare tecnologie non inquinanti, il consumo di suolo, inteso come spazio sottratto alla natura, resterebbe comunque. Dal momento quindi che noi uomini, almeno nel mondo "civilizzato", non siamo più soggetti ai naturali processi di livellamento della popolazione, dovremmo essere altrettanto intelligenti e responsabili nel tenere sotto controllo il numero di nascite. Per stabilire un ipotetico tetto si dovrebbe secondo me fissare un certo standard di vita sostenibile (di cui dovrà godere l'intera popolazione mondiale, senza quelle inaccettabili storture che siamo costretti a vedere oggi nei paesi del terzo mondo), tenendo conto sia della velocità di rigenerazione delle risorse, che degli spazi vitali delle altre creature che come noi vivono su questo pianeta.
Purtroppo però penso proprio che la mia resterà un'utopia, in quanto l'essere umano difficilmente raggiungerà un tale livello di consapevolezza e altrettanto difficilmente rinuncerà agli "agi" della modernità. Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono certi megalomani psicopatici, i quali con guerre, epidemie e "cure" potrebbero raggiungere il duplice scopo di contenimento della popolazione e di rafforzamento del proprio predominio sugli spaventati superstiti.
"utente__medio":
[quote="Quinzio"]Ora, tu hai pensato a qual e' l'obbiettivo di cui la sovrappopolazione e' un ostacolo ? Che risposte ti sei dato ?
Non so se col precedente post ho risposto alla tua domanda, e soprattutto non ho capito se la tua domanda era mirata a capire meglio il mio punto di vista prima di dire la tua sull'argomento, oppure aveva come scopo solo quello di innescare in me una sorta di riflessione e chiarimento interiore?![/quote][/quote]
@Quinzio probabilmente nella diatriba che si è consumata in precedenza in questo topic ti sei perso la mia precedente domanda, colgo quindi l'occasione per rinnovartela.
"utente__medio":
Non so voi come la pensiate, ma temo che i vari scandali che sono venuti a galla nel corso degli anni siano solo la punta di un grosso iceberg...
Ironia della sorte ti rispondo io, l'unico di cui conosci già il pensiero.

No dai, scherzo, non ti rispondo chè tanto non ne sento il bisogno io, e tanto meno tu.
In realtà volevo solo approfittare di questo sotto filone, per così dire, per consigliare a giuliofis, e non solo ovviamente, di leggere "Salute e bugie" di Salvo Di Grazia che parla (anche) degli errori e delle frodi connesse alla scienza medica, solo che lì il punto di vista è soprattutto quello di rimarcarne la differenza con varie pratiche pseudoscientifiche.
La scienza medica infatti ha tratto spesso vantaggio da quei tremendi fatti per migliorare le proprie procedure, emblematico lo scandalo del Talomide, anche se quella neanche si può definire del tutto frode, visto che l'assunto era "ciò che non fa male alla futura mamma non fa male neanche al feto", purtroppo è costato tanto, ma per fortuna ora la filosofia e la sensibilità è ben diversa.
Persino le cellule HeLa, seppure originate in modo assai discutibile, sono alla fine risultate preziose: in tanti anni hanno contribuito tantissimo alla ricerca medica e indirettamente magari hanno salvato anche tante donne come Henrietta malate di cancro.
Ovviamente il fatto che da errori, abusi e frodi si possano avere anche ricadute positive non giustifica nulla, ma il fatto che se ne sia spesso tratto vantaggio può dare, secondo me, almeno un poco di fiducia nell'umanità, prima che nella scienza.
Vabbè, è una riflessione ispiratami dalla reazione alla negatività sottesa dal titolo di questa discussione, lo confesso.
"otta96":
@giuliofis se ti interessa guarda questo ma soprattutto questo.
Interessante, lo "studio" sui malati di sifilide non lo conoscevo.
Non so voi come la pensiate, ma temo che i vari scandali che sono venuti a galla nel corso degli anni siano solo la punta di un grosso iceberg...
"utente__medio":
Premetto che questo scambio di battute non mi entusiasma per niente, però mi dà fastidio che deve passare l'idea che io utilizza parole a caso e offenda la gente senza motivo.
Sei molto bravo a citare solo una parte del discorso per poi costruire un'accusa su una questione di comodo che in realtà il tuo interlocutore non ha mai posto nei termini da te sottintesi... nel caso specifico l'accusa di ipocrisia era dovuta alla seguente tua affermazione:
[quote="utente__medio"][quote="Faussone"]Pensala come vuoi, non è che mi interessi molto, d'altronde già ti avevo riconosciuto, dalla tua prospettiva, un punto a favore, visto che non sto entrando nel merito di nulla qui. Goditelo pure.
Ma dai, quanta ipocrisia... cioè tu stesso hai detto di non voler approfondire la questione, e ora stai tentando di far passare ciò come una sorta di favore indiretto nei miei confronti?! [/quote]
Quindi, come vedi, non c'entra proprio nulla tutta la questione sulla libertà di pensiero di cui tanto sparli...
[/quote]
A parte che non è la prima volta che usi quell'espressione verso di me, quindi penso che sia dovuto più a quello a cui accennavo..
Comunque dove è che vorrei far passare la cosa come favore nei tuoi confronti? Guarda proprio per niente.
Semmai stavo riconoscendo che sarebbe legittimo da parte tua dedurre che non sto rispondendo ai tuoi argomenti sul tema perché non ne sono in grado e che questo è un punto a tuo favore nel merito della discussione. Altro che ipocrita, era un mettersi dal tuo punto di vista.
Ovviamente il "goditelo" era polemico, ma mi pare sia abbastanza reciproco al tuo modo di rapportarti a me, e non gratuito.
Postmetto che neanche a me appassiona più di tanto questo scambio.
"Faussone":
[quote="utente__medio"]
Che vuoi che ti dica?! Non mi sembra che le tue parole possano prestarsi a chiavi di lettura diverse...
Notevole risposta.
Vabbè non essere d'accordo con qualcuno e non condividerne il punto di vista, e vabbè pure criticare aspramente il pensiero altrui, ma dare dell'ipocrita a qualcuno solo con questi presupposti lo trovo profondamente scorretto, e sinceramente qualifica chi lo fa.
[...]
O ipocrita è ritenere che gli altri hanno libertà e ampie facoltà di farsi la loro idea e scriverlo? Al massimo mi puoi dare del banale, non dell'ipocrita. Riconosco che banale spesso lo sono, altroché![/quote]
Premetto che questo scambio di battute non mi entusiasma per niente, però mi dà fastidio che deve passare l'idea che io utilizza parole a caso e offenda la gente senza motivo.
Sei molto bravo a citare solo una parte del discorso per poi costruire un'accusa su una questione di comodo che in realtà il tuo interlocutore non ha mai posto nei termini da te sottintesi... nel caso specifico l'accusa di ipocrisia era dovuta alla seguente tua affermazione:
"utente__medio":
[quote="Faussone"]Pensala come vuoi, non è che mi interessi molto, d'altronde già ti avevo riconosciuto, dalla tua prospettiva, un punto a favore, visto che non sto entrando nel merito di nulla qui. Goditelo pure.
Ma dai, quanta ipocrisia... cioè tu stesso hai detto di non voler approfondire la questione, e ora stai tentando di far passare ciò come una sorta di favore indiretto nei miei confronti?! [/quote]
Quindi, come vedi, non c'entra proprio nulla tutta la questione sulla libertà di pensiero di cui tanto sparli...
Non penso poi abbia molto senso aggiungere altro sul dibattito che si è consumato negli ultimi post, mi limito solo a dire @megas_archon che, nonostante ognuno possa fare quello che vuole, non penso che fregarsene altamente di certe questioni sia qualcosa di cui andare fieri, anzi a mio modo di vedere ciò impedisce anche di avere gli strumenti per interpretare correttamente il contesto politico e sociale in cui viviamo, con tutte le conseguenze che poi ne derivano ovviamente...
Detto ciò, chiedo cortesemente se si può tornare in-topic e parlare, oltre che della vicenda che dà il titolo alla discussione, anche della più vasta questione della sovrappopolazione mondiale, grazie.
"utente__medio":
[quote="giuliofis"]Chiedere sarebbe una provocazione?
Scusami se visti i tuoi precedenti sono giunto a conclusioni affrettate che non rispecchiavano le tue reali motivazioni. Quindi se la tua era una sincera curiosità presumo che lo hai letto l'articolo che ti ho postato, giusto? Te l'ho chiesto già in precedenza, ma non mi hai risposto.[/quote]
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più sintetico, giusto per sapere qualche caso e, eventualmente, approfondire poi. D'altra parte, se sono eventi stranoti (ma non a me, sennò non chiedevo, mica posso sapere tutto), mi fido anche con cose meno chilometriche.
Ma l'ho salvato.
"utente__medio":
Che vuoi che ti dica?! Non mi sembra che le tue parole possano prestarsi a chiavi di lettura diverse...
Notevole risposta.
Vabbè non essere d'accordo con qualcuno e non condividerne il punto di vista, e vabbè pure criticare aspramente il pensiero altrui, ma dare dell'ipocrita a qualcuno solo con questi presupposti lo trovo profondamente scorretto, e sinceramente qualifica chi lo fa.
Che poi qui mi sono limitato a dire che non era corretto secondo me far partire un dibattito dando per scontata la risposta alla domanda del titolo di questo thread.
La mia colpa è di aver messo un link che rispondeva in modo diverso a quella domanda, a ragione o a torto ognuno può decidere da sé, e averlo pure sottolineato?
O ipocrita è ritenere che gli altri hanno libertà e ampie facoltà di farsi la loro idea e scriverlo? Al massimo mi puoi dare del banale, non dell'ipocrita. Riconosco che banale spesso lo sono, altroché!
Sulla questione del che senso abbia questa sezione, concordo con quanto detto da Gabriella, ho letto qui scambi interessanti negli anni, anche se è vero che il rischio di finire in interminabili dispute esiste e accade di frequente in effetti, ma secondo me solo per questo non vale la pena abolire questa sezione.
Poi che a me dia fastidio leggere un certo tipo di posizioni, che trovo molto fuori luogo in un forum come questo, e che per questo mi impelago spesso in dispute sterili, poco interessanti e inconcludenti, è colpa mia, lo so bene. Mi spiace per chi legge

Sì, scusate, mi riferivo a australopitechio 
[edit] ho corretto.

[edit] ho corretto.
"ElementareWatson":
[quote="gabriella127"](anche se certe perplessità come quelle di megas_archon e di ElementareWatson sono comprensibili)
Mi sono perso qualcosa…

Ha semplicemente confuso i nomi

"gabriella127":
(anche se certe perplessità come quelle di megas_archon e di ElementareWatson sono comprensibili)
Mi sono perso qualcosa…

"megas_archon":
Ma sì, io ho espresso la mia opinione dopo che mi è stato chiesto, you do you.
Sì, sì, mica ti davo tutti i torti, io ho risposto, come dire, indossando il vestito di moderatore, cioè di chi deve curare il buon andamento del Forum nel tempo.
Quella sotto sarebbe una scritta ascetica?

Ma sì, io ho espresso la mia opinione dopo che mi è stato chiesto, you do you.
mica siamo asceti immolati sull'altare della matematica¯\_(ツ)_/¯
La sezione Generale è esistita da sempre, che io sappia, ed è stata introdotta, immagino, dal fondatore del Forum, Antonio Bernardo. Che avrà avuto le sue motivazioni.
Nella sezione Generale si è in passato parlato di tutto, con discussioni anche chilometriche, anche accese, dal referendum di Renzi, al Covid (in era pre-utente_medio
), alla musica, all'elenco di stupidate fatte nella vita, alle citazioni preferite, e simili, che ora non ricordo a memoria. Qualcuna pure finita a pesci in faccia e con porte sbattute.
Quindi o si decide che in Generale ci vanno solo certe discussioni, e si mettono paletti, tipo che bisogna parlare solo di matematica (ma poi a che serve Generale?), o si lascia continuare così come in passato.
O si elimina la sezione Generale, ma penso che sarebbe un grosso danno per il Forum.
Una sezione Generale (anche se certe perplessità come quelle di megas_archon e di australopitechio sono comprensibili) anche in un Forum di matematica, ha l'utilità di permettere uno scambio più personale tra utenti, che possono così conoscersi meglio, rafforzando la natura di 'comunità' di Matematicamente, natura che è scritta proprio nella definizione fondativa del Forum.
Comunità certo in primis fondata sulla matematica, ma non solo tramite la matematica si rafforza questo aspetto.
Senza contare che esiste un aspetto di 'piacevolezza' nel partecipare a un Forum, mica siamo asceti immolati sull'altare della matematica, e la sezione Generale può anche in questo favorire la partecipazione complessiva.
Credo che questo essere 'comunità' sia una caratteristica importante che differenzia Matematicamente da altri siti, in particolare da siti di Question &Answer, e penso che una conoscenza nel tempo tra utenti favorisca il dibattito e la comprensione reciproca anche nei temi matematici. E questa diversità è cruciale, altrimenti Matematicamente diventa una cosa come altre, e finisce probabilmente male.
Credo che sia importante non rischiare di snaturare la natura del Forum, rischiando di farlo con paletti e cambiamenti di esito incerto.
Nella sezione Generale si è in passato parlato di tutto, con discussioni anche chilometriche, anche accese, dal referendum di Renzi, al Covid (in era pre-utente_medio

Quindi o si decide che in Generale ci vanno solo certe discussioni, e si mettono paletti, tipo che bisogna parlare solo di matematica (ma poi a che serve Generale?), o si lascia continuare così come in passato.
O si elimina la sezione Generale, ma penso che sarebbe un grosso danno per il Forum.
Una sezione Generale (anche se certe perplessità come quelle di megas_archon e di australopitechio sono comprensibili) anche in un Forum di matematica, ha l'utilità di permettere uno scambio più personale tra utenti, che possono così conoscersi meglio, rafforzando la natura di 'comunità' di Matematicamente, natura che è scritta proprio nella definizione fondativa del Forum.
Comunità certo in primis fondata sulla matematica, ma non solo tramite la matematica si rafforza questo aspetto.
Senza contare che esiste un aspetto di 'piacevolezza' nel partecipare a un Forum, mica siamo asceti immolati sull'altare della matematica, e la sezione Generale può anche in questo favorire la partecipazione complessiva.
Credo che questo essere 'comunità' sia una caratteristica importante che differenzia Matematicamente da altri siti, in particolare da siti di Question &Answer, e penso che una conoscenza nel tempo tra utenti favorisca il dibattito e la comprensione reciproca anche nei temi matematici. E questa diversità è cruciale, altrimenti Matematicamente diventa una cosa come altre, e finisce probabilmente male.
Credo che sia importante non rischiare di snaturare la natura del Forum, rischiando di farlo con paletti e cambiamenti di esito incerto.
"utente__medio":
@megas_archon & @austalopitechio ma, viste le altre discussioni che ospita la sezione, non vedo perché questa non dovrebbe essere degna di farne parte.
Certamente. Messa così la sezione "generali" ha tutto il diritto la tua discussione di stare qui, quanto altre discussioni che ho letto.
Però solo mi stupiva che uno si prendesse la briga di scrivere in una sottosezione di un forum che ha tutt'altri scopi: capisco uno che ha altre mille discussioni aperte di matematica o fisica e finisce poi qui... ci stà, becca la sezione bazzicando il forum.
Ma registrarsi per finire in un sotto-sotto forum per aprire discussioni al di fuori del macrotopic matematico mi incuriosisce, tutto lì.
Poi come dice megas alla fine è una sezione piuttosto inutile ad ora, in realtà credo fosse nata per parlare di qualcosa d'altro tra gli utenti con una passione comune: la matematica. Lasciar andare un po' il cervello e conoscersi poteva starci, ma alla fine anziché essere collante della community ha prodotto più cancellazioni di account che altro per vari litigi

Infatti è con l'intera sezione che ho dei problemi; non vedo alcun motivo di ospitare, in un forum che si occupa di matematica, una discussione sulle campagne di vaccinazioni abortive condotte nei paesi del terzo mondo, così come non vedo alcun motivo di parlare di qualsiasi cosa non sia il tema fondante che raccoglie la comunità.
Delineare la mia opinione in proposito è abbastanza irrilevante (è una totale, adamantina indifferenza verso la questione), perché il mio punto non è intervenire nel discorso, di cui appunto non mi importa assolutamente nulla, così come non mi importa delle alluvioni a Sumatra o delle violenze perpetrate dal cartello di Sinaloa, ma analizzare un modus operandi che mi pare peculiare: al contrario di me, a te la cosa sta talmente tanto a cuore da postare una discussione, tenerla viva per molte pagine (sebbene dopo un po' si degradi verso il "perché non mi stai rispondendo?" "sei tu che non capisci quel che dico", eccetera), in un contesto il cui scopo primario è parlare di tutt'altro.
Ci sono maniere più ottimali di investire il proprio tempo, come ad esempio agire verso la soluzione del problema, se esso ti sta a cuore, o parlarne in un contesto dove puoi associarti a dei consimili a cui la questione sta altrettanto a cuore. Non stai facendo niente di tutto ciò, addirittura indignandoti con chi ti risponde. Ma a un forum di matematici, che gliene fotte delle campagne abortive nel terzo mondo?
(Uno spunto per un'altra discussione da aprire: https://www.bmj.com/content/378/bmj.o2046 )
Delineare la mia opinione in proposito è abbastanza irrilevante (è una totale, adamantina indifferenza verso la questione), perché il mio punto non è intervenire nel discorso, di cui appunto non mi importa assolutamente nulla, così come non mi importa delle alluvioni a Sumatra o delle violenze perpetrate dal cartello di Sinaloa, ma analizzare un modus operandi che mi pare peculiare: al contrario di me, a te la cosa sta talmente tanto a cuore da postare una discussione, tenerla viva per molte pagine (sebbene dopo un po' si degradi verso il "perché non mi stai rispondendo?" "sei tu che non capisci quel che dico", eccetera), in un contesto il cui scopo primario è parlare di tutt'altro.
Ci sono maniere più ottimali di investire il proprio tempo, come ad esempio agire verso la soluzione del problema, se esso ti sta a cuore, o parlarne in un contesto dove puoi associarti a dei consimili a cui la questione sta altrettanto a cuore. Non stai facendo niente di tutto ciò, addirittura indignandoti con chi ti risponde. Ma a un forum di matematici, che gliene fotte delle campagne abortive nel terzo mondo?
(Uno spunto per un'altra discussione da aprire: https://www.bmj.com/content/378/bmj.o2046 )
"giuliofis":
Chiedere sarebbe una provocazione?
Scusami se visti i tuoi precedenti sono giunto a conclusioni affrettate che non rispecchiavano le tue reali motivazioni. Quindi se la tua era una sincera curiosità presumo che lo hai letto l'articolo che ti ho postato, giusto? Te l'ho chiesto già in precedenza, ma non mi hai risposto.
@megas_archon & @austalopitechio prendo atto della vostra perplessità, ma, viste le altre discussioni che ospita la sezione, non vedo perché questa non dovrebbe essere degna di farne parte.
Detto ciò, mi avrebbe fatto piacere se, oltre ad elargire queste interessanti osservazioni, aveste anche detto la vostra relativamente all'argomento che è oggetto del topic.
"megas_archon":
Ma più che altro, al di là di tutta la diatriba, perché fare queste discussioni da canale di Liberi Oltre su un forum il cui scopo è, almeno allegedly, parlare di matematica?
Ma sai che me lo chiedevo anche io, più che altro mi chiedevo come sia arrivata una utenza che prettamente usa la discussione "generale"[nota]per argomenti fuori dalla mate[/nota] su un forum di matematica/scienze.

Non per far polemica eh, ma per mera curiosità: mi immagino una storia super arzigogolata di approdo in questo lido

Ma più che altro, al di là di tutta la diatriba, perché fare queste discussioni da canale di Liberi Oltre su un forum il cui scopo è, almeno allegedly, parlare di matematica?