Il mio sogno? Fare il notaio.

Sk_Anonymous
Salve a tutti. Qualche giorno fa, guardando una trasmissione televisiva, mi sono imbattuto in un giovane concorrente iscritto alla facoltà di giurisprudenza. Interrogato dal conduttore su quale fosse il suo sogno, il giovane ha risposto che il suo sogno sarebbe stato quello di fare il notaio. Ora, io capisco perfettamente uno studente di giurisprudenza che sogni di fare il magistrato (Falcone, Borsellino,...), io capisco perfettamente uno studente di giurisprudenza che sogni di fare l'avvocato (Ambrosoli,...), io non capisco assolutamente uno studente di giurisprudenza che sogni di fare il notaio. Ok, tutti sappiamo che cosa voglia dire fare il notaio ma, per favore, lasciamo stare i sogni!

Risposte
Sk_Anonymous
"nato_pigro":
@speculor: se volevi parlare dei privilegi di cui godono i notai e del particolare lavoro che svolgono dovevi impostare molto diversamente sia il titolo sia le sottolineature del tuo primo intervento. Mi sembra che tu stia cambiando le carte in tavola.

Ma sono gli stessi motivi per i quali io, e sottolineo io, non riesco a definirlo un sogno. Volevo un vostro parere, tutto qui. Mi dispiace di non essere stato sufficientemente chiaro. :(

Faussone
"nato_pigro":

@Faussone: che tutti i lavori godano (o debbano godere) della stessa dignità è palesemente falso. Non puoi venirmi a dire che lavorare in un call center, fare quello che si piglia le torte in faccia o rispondere in una linea erotica sia dignitoso. Non mi si può neanche dire "pensa a quelli che ci lavorano" perchè neanche loro pensano di fare un lavoro dignitoso.



L'esempio che fai sul lavoratore di call center che "prende torte in faccia", (in quanto sottopagato e non garantito, non tanto in quanto costretto ad ascoltare lamentele o mugugni secondo me) è proprio il classico esempio di sfruttamento, non di lavoro, c'è un enorme differenza tra lavorare e essere sfruttati.
Il termine lavoro è contenuto nell'articolo 1 della nostra costituzione e a quell'accezione di lavoro che mi riferisco nel dire che qualunque lavoro, in quanto lavoro, è dignitoso.

Anche qui siamo ormai OT abbondantemente.... Il mio intervento iniziale sulla dignità era solo per rimarcare che lo stupore per il sogno di fare il notaio non era legato al ritenere questo o quel lavoro meno dignitoso e rispettabile di un altro.
Comunque dire che tutti i lavori hanno pari dignità non è equivalente a considerarli tutti uguali, mi sembrava ovvio. Altrimenti non si capisce perché per me è così singolare definire sogno il voler essere notaio.

Seneca1
"nato_pigro":

@seneca: vorrei che la tua personalissima opionioe si confrontasse con questo mio intervento
[quote="nato_pigro"][quote="Seneca"]Dirò la mia personalissima opinione. Se si parla di sogni (o meglio: aspirazioni) io disprezzo qualsiasi ambizione che non c'entri con la cultura.


E chi vuole fare il falegname? il medico? lo scarpaio? l'alpinista? il mastro della spada? il ciclista? il presentatore tv? il missionario? il sindaco? l'assistente sociale? il ballerino? il geometra? l'attore? il contadino? il marinaio?
meritano tutti il tuo disprezzo? :shock:[/quote][/quote]

Il merito non c'entra in questo discorso. Io non considero tutte le professioni sullo stesso piano dal punto di vista della dignità intellettuale...

nato_pigro1
@speculor: se volevi parlare dei privilegi di cui godono i notai e del particolare lavoro che svolgono dovevi impostare molto diversamente sia il titolo sia le sottolineature del tuo primo intervento. Mi sembra che tu stia cambiando le carte in tavola.

@Faussone: che tutti i lavori godano (o debbano godere) della stessa dignità è palesemente falso. Non puoi venirmi a dire che lavorare in un call center, fare quello che si piglia le torte in faccia o rispondere in una linea erotica sia dignitoso. Non mi si può neanche dire "pensa a quelli che ci lavorano" perchè neanche loro pensano di fare un lavoro dignitoso.

@seneca: vorrei che la tua personalissima opionioe si confrontasse con questo mio intervento
"nato_pigro":
[quote="Seneca"]Dirò la mia personalissima opinione. Se si parla di sogni (o meglio: aspirazioni) io disprezzo qualsiasi ambizione che non c'entri con la cultura.


E chi vuole fare il falegname? il medico? lo scarpaio? l'alpinista? il mastro della spada? il ciclista? il presentatore tv? il missionario? il sindaco? l'assistente sociale? il ballerino? il geometra? l'attore? il contadino? il marinaio?
meritano tutti il tuo disprezzo? :shock:[/quote]

garnak.olegovitc1
Salve a tutti,
la discussione è fuorviante e per tale ragione l'abbandono.
Cordiali saluti

Sk_Anonymous
Nel frattempo, ho trovato dei dati ufficiali, fonte l’Agenzia delle Entrate:

Nel 2006 i notai italiani avevano un reddito medio lordo pari a € 436.000 all’anno.

Faccio notare che, al netto delle tasse, si tratta di non meno di € 20.000 al mese. Quanto basta per dormire sonni tranquilli, aggiungo io, e continuare a sognare! :smt023

Faussone
"nato_pigro":
Ci sono un sacco di stimoli per parlare male degli altri e io ne condividerei parecchi, ma questo proprio no.
State veramente cercando di differenziare i sogni legittimi da quelli non legittimi? Quelli che si possono chiamare tali da quelli che non ne hanno il diritto? Se è così mi sembra una discussione troppo oziosa per prenderla così seriamente. E' anche piuttosto arrogante pretendere di fare una cosa del genere, soprattutto per chi dice che tutti i lavori hanno la stessa dignità (cosa che tra l'altro io non credo).


O mamma... Sì io l'ho presa come una riflessione leggere e se vuoi oziosa. Differenziare sogni legittimi da quelli illegittimi neanche mi passava per la testa, ognuno è libero di sognare di fare il lavoro che vuole, certo che però il fatto che qualcuno sogni di diventare notaio è molto singolare e mi pare innegabile che lo sia. Tutto qui. ...a meno che intendiamo in maniera diversa il termine sogno.
Ci si può poi anche addentrare in una discussione sulle aspirazioni al lavoro che possono avere i giovani di oggi (sottolineo che ho scritto "possono avere ", non "hanno") e come questo si rifletta sui loro sogni, , ma sarebbe temo triste e spero una errata generalizzazione.
Ribadisco che tutti i lavori riconosciuti come tali hanno pari dignità e meritano il medesimo rispetto, non credo si possa discutere su questo.

Seneca1
"garnak.olegovitc":
Vorrei dire anche che tutti coloro che svolgono una professione hanno, quella che Ludovico Geymonant chiamerebbe la ragion pratica moderna, la cultura della professione, rispondendo al disprezzo di Seneca (utente del forum) nei confronti della sovrastruttura sociale-economica (il cui termine è bello a dirsi, soprattutto se và inteso in maniera marxista, ma il cui utilizzo è un abuso o uso improprio in questo contesto).


Mi sono ben guardato dal definire esattamente quali sono le ambizioni che non condivido. Comunque la cultura a cui mi riferivo io non ha a che fare con la cultura di professione, ovviamente. E qui si chiude il mio intervento, dal momento che le premesse dell'argomento discusso si sono orientate altrimenti.

Perché sovrastruttura sarebbe un termine improprio in questo contesto? Io volevo esprimere proprio quel concetto.

Sk_Anonymous
"garnak.olegovitc":
Salve speculor, mi elencheresti, cortesemente, le "odiose rendite di posizione" (come tu le chiami). Cordiali saluti

Per esempio, possiamo adottare la seguente definizione:

Rendita di posizione. Provento aggiuntivo ricavato da un bene per la sua posizione particolarmente favorevole; fig. il godere di un privilegio per tradizione o per l'appartenenza.

Certo, trovare un ordine professionale che superi quello dei notai è impossibile.

garnak.olegovitc1
Salve speculor,
mi elencheresti, cortesemente, le "odiose rendite di posizione" (come tu le chiami).
Cordiali saluti

Sk_Anonymous
"garnak.olegovitc":
Salve speculor, oramai il danno fu fatto, a mio avviso, cercare di riparare non è cosa buona (anche perchè sei contraddittorio col titolo del forum, a meno chè fai "di ogni erba un fascio"). Cordiali saluti

Mi dispiace che tu non veda il nesso.

Blackorgasm
magari viene da una famiglia non troppo agiata, e che ha avuto problemi economici, così la professione di notaio gli può sembrare un traguardo da raggiungere per avere tranquillità economica ed un lavoro onesto (o almeno si spera che lo faccia), studiando una cosa che gli piace. E magari lo fa perché vuole garantire un futuro sereno senza troppe privazioni ai suoi figli, cosa che forse lui non ha potuto avere, ecc ecc...
Non possiamo in questa sede stabilire la giustezza di un sogno, e in nessun'altra sede penso...

garnak.olegovitc1
Salve speculor,
oramai il danno fu fatto, a mio avviso, cercare di riparare non è cosa buona (anche perchè sei contraddittorio col titolo del forum, a meno chè fai "di ogni erba un fascio" o sei in grado di mostrare, con inferenza statistica, che a partire dai notai è possibile criticare tutto l'asseto sociale relativo alle "odiose rendite di posizione" (come tu le chiami)).
La tua volontà di pensiero, secondo me, è di stampo fortemente discriminatorio.
Cordiali saluti

Sk_Anonymous
Mi pare che, da parte vostra, non ci sia la volontà di affrontare il nocciolo della questione. Qui non si tratta di dare giudizi negativi su questa o quella professione o aspirazione, qui si tratta di eliminare odiose rendite di posizione che soffocano la crescita economica di un paese. Quello dei notai è solo un esempio, anche se, probabilmente, il più significativo.

garnak.olegovitc1
Salve speculor,
condivido pienamente l'osservazione sui sogni o ambizioni di nato_pigro, ma non quelle sulla dignitià lavorativa di una persona professionale.
Cordiali saluti

Sk_Anonymous
"garnak.olegovitc":
Salve speculor, sinceramente non capisco più il motivo del tuo quesito, a mio avviso sono discorsi privi di fondamento. Gli studi notarili seguono una particolare ripartizione nel territorio nazionale, a differenza degli studi legali. Cordiali saluti

Ovviamente. Questo non significa che le cose non possano e non debbano cambiare.

nato_pigro1
Ci sono un sacco di stimoli per parlare male degli altri e io ne condividerei parecchi, ma questo proprio no.
State veramente cercando di differenziare i sogni legittimi da quelli non legittimi? Quelli che si possono chiamare tali da quelli che non ne hanno il diritto? Se è così mi sembra una discussione troppo oziosa per prenderla così seriamente. E' anche piuttosto arrogante pretendere di fare una cosa del genere, soprattutto per chi dice che tutti i lavori hanno la stessa dignità (cosa che tra l'altro io non credo).

garnak.olegovitc1
Salve speculor,
sinceramente non capisco più il motivo del tuo quesito, a mio avviso sono discorsi privi di fondamento. Stai quasi legittimando il sogno di diventare notai (ma non li criticavi, oppure critichi chi vuole diventare notaio poichè è un'ambizione invana o giammai realizzabile, ossia una utopia)... Gli studi notarili seguono una particolare ripartizione nel territorio nazionale, a differenza degli studi legali.
Cordiali saluti

P.s.= Mi sento ubriacato dalle tue osservzione prive corrispondenze tra di loro. Si precisa che il tutto è una mia opinione.

Sk_Anonymous
"garnak.olegovitc":
Salve speculor, il tariffario degli studi notarili è la medesima cosa delle parcelle degli avvocati, non te la prendere coi notai, se essi percepiscono un elevato guadagno, ma con il governo statale che non pone frontiere o cartelli di concorrenza. Vorrei dire anche che tutti coloro che svolgono una professione hanno, quella che Ludovico Geymonant chiamerebbe la ragion pratica moderna, la cultura della professione, rispondendo al disprezzo di Seneca (utente del forum) nei confronti della sovrastruttura sociale-economica (il cui termine è bello a dirsi, soprattutto se và inteso in maniera marxista, ma il cui utilizzo è un abuso o uso improprio in questo contesto). Cordiali saluti

Non ritengo corretto equiparare l'ordine degli avvocati a quello dei notai. In Italia, fonte http://www.notariato.it/it/utilita/cerc ... &localita=, abbiamo la bellezza di $4643$ notai, circa $1$ ogni $13000$ abitanti :shock: , contro diverse centinaia di migliaia di avvocati. Ovviamente, le $2$ "torte" saranno significativamente differenti ma, pur non avendo i dati, posso facilmente immaginare per quale motivo questa professione sia considerata un sogno. Tra l'altro, mentre sono libero di decidere se avvalermi della consulenza di un avvocato, lo stesso non si può dire del notaio.

garnak.olegovitc1
Salve speculor,
il tariffario degli studi notarili è la medesima cosa delle parcelle degli avvocati, non te la prendere coi notai, se essi percepiscono un elevato guadagno, ma con il governo statale che non pone frontiere o cartelli di concorrenza. Vorrei dire anche che tutti coloro che svolgono una professione hanno, quella che Ludovico Geymonant chiamerebbe la ragion pratica moderna, la cultura della professione, rispondendo al disprezzo di Seneca (utente del forum) nei confronti della sovrastruttura sociale-economica (il cui termine è bello a dirsi, soprattutto se và inteso in maniera marxista, ma il cui utilizzo è un abuso o uso improprio in questo contesto).
Cordiali saluti

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