Elezioni 4 marzo 2018
Manca praticamente un mese alle prossime elezioni: per chi votereste?
Ho inserito tra parentesi il nome di una tra le persone salienti dei partiti elencati (che può essere il segretario o il presidente del partito, il candidato presidente del consiglio, ecc...).
Ho inserito tra parentesi il nome di una tra le persone salienti dei partiti elencati (che può essere il segretario o il presidente del partito, il candidato presidente del consiglio, ecc...).
Risposte
"PadreBishop":
[quote="francicko"]Condivido a pieno i commenti di @mgrau, personalmente penso che oggi siamo di fronte ad un ordine mondiale, vera e propria "dittatura" camuffata da "democrazia " , composto da poteri forti , multinazionali, lobby , alta finanza, criminalità, che condiziona il voto delle democrazie, facendo leva su parametri economici , a volte artificiosi, e discutibili, a volte disumani, imposti e quindi incontestabili , il cui unico scopo è quello di allargare la forbice di disuguaglianza ed ingiustizia sociale, in modo da esercitare sempre un maggiore controllo, quasi capillare, sui vari paesi, finanche sulle democrazie più evolute, ed anche se il cittadino "avveduto" votasse, per qualche partito, che almeno sulla carta , propone riforme e leggi contro il sistema, al momento in cui questo riuscisse a diventare forza di governo, inevitabilmente verrebbe messo nelle condizioni di fallire, oppure diventerebbe, nella migliore veste del gattopardo, parte del sistema, ed le speranze dei suoi elettori, verrebbero disattese. Quindi ritengo nelle condizioni attuali il voto uno strumento inutile per il cambiamento, il sistema di potere attuale è inattaccabile, comunque implodera da solo, perché ormai marcio, anche se ci vorrà del tempo, ed intanto le maggiori conseguenze le pagheranno come al solito le masse. Concludendo alla fine ci ritroveremo con un governo di burocrati, di mediocre intelligenza, ma ipocriti di sottilissima cattiveria (Monti, Fornaro, ecc.ecc.).
Senza offesa, ma non ce l'ho fatta ad arrivare a fine messaggio. Leggendolo ad alta voce vengono crisi d'ansia, e non per i temi bensì per la punteggiatura! Ogni tanto, un punto ci andrebbe: solo con le virgole sembra un discorso di Baffo, il signore delle Televendite...[/quote]
x@PadreBishop.
I veri signori delle televendite sono i burocrati dell'Europa, asserviti alle lobby mondiali, multinazionali, mafie, ecc.ecc.,che cercano di vendere, anzi sarebbe più giusto dire imporre, un modello neoliberista, dove aumenti sempre più la forbice di ingiustizia sociale, la povertà sia materiale che morale, con la perdita di ogni forma di ideale, aumentando ansia ed insoddisfazionenel popolo, e dal misero spettacolo che fornisce la politica, sopratutto nei frangenti di questi giorni dopo le elezioni, sembra proprio che vi stiano riuscendo;
Dividi et impera!
Quanto chiasso ed entusiasmo inutile per l'elezione di due manichini, rispettivamente presidenti di camera e senato, adesso viene il punto, la formazione di un governo, che rispetti le promesse elettorali, di ambedue gli schieramenti più votati dai cittadini, in primis il taglio di spese inutili, tra cui il tanto sventolato taglio dei costi della politica, con annullamento dei vitalizi , e drastica riduzioni di assegni pensionistici e stipendi a funzionari e burocrati, Boeri compreso, nullafacenti , presenti nei vari enti ministeriali, regioni, ecc.ecc., riforma del sistema pensionistico, con ripristino di un età limite ragionevole , 65 anni lo sarebbe eccome, e sarebbe in linea con altri paesi europei, ma come faranno visto le minacce dei burocrati europei, che stranamente mai menzionano tagli ai privilegi e prebende, anzi spingono ad aumentare la forbice di ingiustizia sociale, in linea con il neoliberismo imposto dalle lobby mondiali?
Per non parlare poi del reddito di cittadinanza, proposta di assurdo assistenzialismo retrogrado, cosa francamente irrealizzabile in un paese come il nostro , in cui non esiste un minimo senso civico, composto da furbi e furbetti, dentro sindacati obsoleti e corrotti;
In tutto questo contesto deprimente, che porterà solo ad un ulteriore impoverimento del paese, i renziani attendono il momento del ritorno, addossando gli insuccessi ad una classe politica dirigente, inesperta ed incapace, come dargli torto?
Per non parlare poi del reddito di cittadinanza, proposta di assurdo assistenzialismo retrogrado, cosa francamente irrealizzabile in un paese come il nostro , in cui non esiste un minimo senso civico, composto da furbi e furbetti, dentro sindacati obsoleti e corrotti;
In tutto questo contesto deprimente, che porterà solo ad un ulteriore impoverimento del paese, i renziani attendono il momento del ritorno, addossando gli insuccessi ad una classe politica dirigente, inesperta ed incapace, come dargli torto?
Già 
Immaginando una sola camera di 100 deputati:
[bgcolor=#FF0000]Partito Comunista[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#8000BF]Potere al Popolo[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#FF00BF]+Europa[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#BF0000]Liberi e Uguali[/bgcolor]: 28
[bgcolor=#FF8040]Partito Democratico[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#FFFF00]Movimento 5 Stelle[/bgcolor]: 28
[bgcolor=#008000]Lega[/bgcolor]: 12

Immaginando una sola camera di 100 deputati:
[bgcolor=#FF0000]Partito Comunista[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#8000BF]Potere al Popolo[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#FF00BF]+Europa[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#BF0000]Liberi e Uguali[/bgcolor]: 28
[bgcolor=#FF8040]Partito Democratico[/bgcolor]: 8
[bgcolor=#FFFF00]Movimento 5 Stelle[/bgcolor]: 28
[bgcolor=#008000]Lega[/bgcolor]: 12
Vedendo i risultati del nostro "sondaggio" si può dire con assoluta certezza che il forum di matematicamente è un campione significativo dell'elettorato italiano...



Ti pareva che jack22 non fosse a favore dell'uso delle armi, scontato come il numero delle natiche
"francicko":Il messaggio che hai postato non è qualunquista, è solo ignorante, perché non si tratta di nuocere al mercato ma alla costituzione americana
Quello a cui ti riferisci è il secondo emendamento della costituzione americana, un pezzo di carta che è stato redatto all'epoca in cui i fucili erano ancora a carica singola , che gli americani usavano per difendersi dal governo, e non gli uni contro gli altri, quindi di discutibile interpretazione, visto il contesto storico dove è nata, ,detto questo le lobby o le associazioni ad esse vicine, fanno finta di ignorare tale contesto, anzi si appellano a tale emendamento per ostacolare il proclamo di leggi meno permissive, quindi piu restrittive, che potrebbero nuocere al mercato, pertanto risulta lecito vendere armi finanche a persone che magari hanno una riconosciuta instabilità psichica , o che hanno precedenti nell'uso improprio di armi.
La risposta di Trump è ovviamente indirizzata a tutelare gli interessi criminali dell a sua casta, che lo ha portato ad essere presidente degli Stati uniti.
Il secondo emendamento quello è e tale rimane finchè non viene cambiata.
La retorica sul non nuocere al mercato mi spiace ma non attacca: nel libero mercato, non nuocere al mercato è obiettivo sacrosanto, ovviamente da bilanciare con gli altri obiettivi che la società si pone (non penso che dovremmo avere un mercato delle armi nucleari, o un mercato delle bambine, per capirci).
Tornando con i piedi per terra, in realtà i background checks su chi vuole acquistare le armi già ci sono, e molti stati, oltre a non vendere armi a persone con instabilità psichica (l'attentatore in questione non aveva valutazioni psichiche pregresse) hanno anche leggi che impediscono di compare armi anche per semplici misdemeanor (quindi ben meno gravi che "uso improprio delle armi) (esempio). Quindi mi spiace ma quello che dici non è esatto.
Sull'efficacia del piano proposto da Trump non mi pare tu abbia alcuni elementi. Per ora sappiamo solo che la soluzione attuale, con il resto che ha le armi ma le scuole "gun free", non funziona. Cosa succederebbe se nelle scuole i docenti fossero armati non lo sappiamo.
Secondo: molti giuristi osservano come una legge che restringesse l'uso delle armi sia efficace solo sui cittadini che sono ossequiosi delle leggi. I criminali troverebbero comunque il modo di avere le armi. Il risultato sarebbe che i criminali continuano ad avere le armi, e solo i cittadini ossequiosi delle leggi ne vengono privati. Evidenza empirica? Non mi pare che a Parigi ci sia un mercato delle armi, eppure i terroristi le avevano lo stesso, sia nel 2015 sia nel 2017 (quindi in 3 circostanze). Copenhagen idem. Per non parlare della Turchia e degli attentati in Iran (in nessuno dei due Stati c'è un mercato delle armi).
P.S. E comunque il secondo emendamento protegge il diritto di possedere armi per scopi legittimi, come la difesa personale, la caccia (link)
Il messaggio che hai postato non è qualunquista, è solo ignorante, perché non si tratta di nuocere al mercato ma alla costituzione americana
Quello a cui ti riferisci è il secondo emendamento della costituzione americana, un pezzo di carta che è stato redatto all'epoca in cui i fucili erano ancora a carica singola , che gli americani usavano per difendersi dal governo, e non gli uni contro gli altri, quindi di discutibile interpretazione, visto il contesto storico dove è nata, ,detto questo le lobby o le associazioni ad esse vicine, fanno finta di ignorare tale contesto, anzi si appellano a tale emendamento per ostacolare il proclamo di leggi meno permissive, quindi piu restrittive, che potrebbero nuocere al mercato, pertanto risulta lecito vendere armi finanche a persone che magari hanno una riconosciuta instabilità psichica , o che hanno precedenti nell'uso improprio di armi.
La risposta di Trump è ovviamente indirizzata a tutelare gli interessi criminali dell a sua casta, che lo ha portato ad essere presidente degli Stati uniti.
"ilgi":
ad alimentare il senso di insoddisfazione delle persone (ad esempio....banalmente.... il voler cambiare sempre telefono cellulare) di cui l'economia si nutre. Questo senso di insoddisfazione poi non riguarda solo la 'sfera materiale', ma si diffonde anche in quella più intima.
Ne deduciamo quindi che questo è il tuo cellulare
[img]https://www.matematicamente.it/forum/download/file.php?id=2530[/img]
"francicko":
Stamani i telegiornali e giornali , riportavano i contenuti della risposta del presidente Trump ad un alunno di una scuola che ha subito l'assalto da parte di uno squilibrato munito di una potente arma semiautomatica, ebbene, il presidente degli stati uniti, che dovrebbe rappresentare la maggiore democrazia del pianeta, in sostanza rispondeva " l'errore sta nel fatto , che gli insegnanti non si sono muniti di armi, ed addestrati adeguatamente, dovevano sparare, rispondere al fuoco" aggiungo come nel far West, questo perché non bisogna nuocere agli interessi supremi del mercato delle armi, dominato dalle lobby, che il neoliberismo vuole svincolato da ogni regola.
Meno male che il messaggio che ho postato è banale e qualunquista
Il messaggio che hai postato non è qualunquista, è solo ignorante, perché non si tratta di nuocere al mercato ma alla costituzione americana
Stamani i telegiornali e giornali , riportavano i contenuti della risposta del presidente Trump ad un alunno di una scuola che ha subito l'assalto da parte di uno squilibrato munito di una potente arma semiautomatica, ebbene, il presidente degli stati uniti, che dovrebbe rappresentare la maggiore democrazia del pianeta, in sostanza rispondeva " l'errore sta nel fatto , che gli insegnanti non si sono muniti di armi, ed addestrati adeguatamente, dovevano sparare, rispondere al fuoco" aggiungo come nel far West, questo perché non bisogna nuocere agli interessi supremi del mercato delle armi, dominato dalle lobby, che il neoliberismo vuole svincolato da ogni regola.
Meno male che il messaggio che ho postato è banale e qualunquista
Meno male che il messaggio che ho postato è banale e qualunquista

x@ilgi. Grazie per l'approvazione!
Condivido a pieno le tue considerazioni, il capitalismo in se ha degli aspetti positivi, ma quello attuale senza alcuna etica, e regole sta producendo disastri, e prospera grazie al nichilismo che pervade la società.
x@intermat.
Il messaggio che ho postato è tanto banale quanto veritiero!
Ormai tali poteri condizionano le scelte politiche ed economiche, approfittando del vuoto di ideali persistente nella società attuale, e del conseguente scadimento della politica che ne è l'espressione, non capisco tutto questo sorprendersi, burattini e burattinai ci sono sempre stati nella storia dei tempi, per portare un esempio basta guardare l'attuale presidente degli Stati uniti, ritornando alla questione , la situazione non cambierà mettendo un segno su un simbolo, destra o sinistra che sia, ci vuole un autentico risveglio delle coscienze, che oggi purtroppo non c'è.
Condivido a pieno le tue considerazioni, il capitalismo in se ha degli aspetti positivi, ma quello attuale senza alcuna etica, e regole sta producendo disastri, e prospera grazie al nichilismo che pervade la società.
x@intermat.
Il messaggio che ho postato è tanto banale quanto veritiero!
Ormai tali poteri condizionano le scelte politiche ed economiche, approfittando del vuoto di ideali persistente nella società attuale, e del conseguente scadimento della politica che ne è l'espressione, non capisco tutto questo sorprendersi, burattini e burattinai ci sono sempre stati nella storia dei tempi, per portare un esempio basta guardare l'attuale presidente degli Stati uniti, ritornando alla questione , la situazione non cambierà mettendo un segno su un simbolo, destra o sinistra che sia, ci vuole un autentico risveglio delle coscienze, che oggi purtroppo non c'è.
"ilgi":
Beh ragazzi ha ragione....anche se sembra un messaggio banale... Aggiungo...
Le crisi economiche (pure culturali) di questi anni sono il risultato di una politica liberista che proietta tutto il marcio che c'è nell'essere umano. Essa mira a mette gli uni contro gli altri (individualismo) e ad alimentare il senso di insoddisfazione delle persone (ad esempio....banalmente.... il voler cambiare sempre telefono cellulare) di cui l'economia si nutre. Questo senso di insoddisfazione poi non riguarda solo la 'sfera materiale', ma si diffonde anche in quella più intima.
Supponiamo che tu abbia ragione, cosa c'entra questo con le lobby, l'alta finanza, la criminalità e "i poteri forti"? Dove sarebbe questa "dittatura camuffata da democrazia"? Al massimo sarebbero delle politiche sbagliate, ma di più non vedo. Un conto è non essere d'accordo con la politica attuale, molto condivisibile, un altro conto è vedere complotti e lobby più o meno potenti che tirano le fila del mondo.
Beh ragazzi ha ragione....anche se sembra un messaggio banale... Aggiungo...
Le crisi economiche (pure culturali) di questi anni sono il risultato di una politica liberista che proietta tutto il marcio che c'è nell'essere umano. Essa mira a mette gli uni contro gli altri (individualismo) e ad alimentare il senso di insoddisfazione delle persone (ad esempio....banalmente.... il voler cambiare sempre telefono cellulare) di cui l'economia si nutre. Questo senso di insoddisfazione poi non riguarda solo la 'sfera materiale', ma si diffonde anche in quella più intima.
Le crisi economiche (pure culturali) di questi anni sono il risultato di una politica liberista che proietta tutto il marcio che c'è nell'essere umano. Essa mira a mette gli uni contro gli altri (individualismo) e ad alimentare il senso di insoddisfazione delle persone (ad esempio....banalmente.... il voler cambiare sempre telefono cellulare) di cui l'economia si nutre. Questo senso di insoddisfazione poi non riguarda solo la 'sfera materiale', ma si diffonde anche in quella più intima.
"Vulplasir":oggi siamo di fronte ad un ordine mondiale, vera e propria "dittatura" camuffata da "democrazia " , composto da poteri forti , multinazionali, lobby , alta finanza, criminalità
E non ci sono più neanche le mezze stagioni
Un messaggio dal contenuto talmente banale e qualunquista che mi riesce a far essere d'accordo persino con Vulplasir. Clamoroso.
oggi siamo di fronte ad un ordine mondiale, vera e propria "dittatura" camuffata da "democrazia " , composto da poteri forti , multinazionali, lobby , alta finanza, criminalità
E non ci sono più neanche le mezze stagioni
"francicko":
Condivido a pieno i commenti di @mgrau, personalmente penso che oggi siamo di fronte ad un ordine mondiale, vera e propria "dittatura" camuffata da "democrazia " , composto da poteri forti , multinazionali, lobby , alta finanza, criminalità, che condiziona il voto delle democrazie, facendo leva su parametri economici , a volte artificiosi, e discutibili, a volte disumani, imposti e quindi incontestabili , il cui unico scopo è quello di allargare la forbice di disuguaglianza ed ingiustizia sociale, in modo da esercitare sempre un maggiore controllo, quasi capillare, sui vari paesi, finanche sulle democrazie più evolute, ed anche se il cittadino "avveduto" votasse, per qualche partito, che almeno sulla carta , propone riforme e leggi contro il sistema, al momento in cui questo riuscisse a diventare forza di governo, inevitabilmente verrebbe messo nelle condizioni di fallire, oppure diventerebbe, nella migliore veste del gattopardo, parte del sistema, ed le speranze dei suoi elettori, verrebbero disattese. Quindi ritengo nelle condizioni attuali il voto uno strumento inutile per il cambiamento, il sistema di potere attuale è inattaccabile, comunque implodera da solo, perché ormai marcio, anche se ci vorrà del tempo, ed intanto le maggiori conseguenze le pagheranno come al solito le masse. Concludendo alla fine ci ritroveremo con un governo di burocrati, di mediocre intelligenza, ma ipocriti di sottilissima cattiveria (Monti, Fornaro, ecc.ecc.).
Senza offesa, ma non ce l'ho fatta ad arrivare a fine messaggio. Leggendolo ad alta voce vengono crisi d'ansia, e non per i temi bensì per la punteggiatura! Ogni tanto, un punto ci andrebbe: solo con le virgole sembra un discorso di Baffo, il signore delle Televendite...
Condivido a pieno i commenti di @mgrau, personalmente penso che oggi siamo di fronte ad un ordine mondiale, vera e propria "dittatura" camuffata da "democrazia " , composto da poteri forti , multinazionali, lobby , alta finanza, criminalità, che condiziona il voto delle democrazie, facendo leva su parametri economici , a volte artificiosi, e discutibili, a volte disumani, imposti e quindi incontestabili , il cui unico scopo è quello di allargare la forbice di disuguaglianza ed ingiustizia sociale, in modo da esercitare sempre un maggiore controllo, quasi capillare, sui vari paesi, finanche sulle democrazie più evolute, ed anche se il cittadino "avveduto" votasse, per qualche partito, che almeno sulla carta , propone riforme e leggi contro il sistema, al momento in cui questo riuscisse a diventare forza di governo, inevitabilmente verrebbe messo nelle condizioni di fallire, oppure diventerebbe, nella migliore veste del gattopardo, parte del sistema, ed le speranze dei suoi elettori, verrebbero disattese. Quindi ritengo nelle condizioni attuali il voto uno strumento inutile per il cambiamento, il sistema di potere attuale è inattaccabile, comunque implodera da solo, perché ormai marcio, anche se ci vorrà del tempo, ed intanto le maggiori conseguenze le pagheranno come al solito le masse. Concludendo alla fine ci ritroveremo con un governo di burocrati, di mediocre intelligenza, ma ipocriti di sottilissima cattiveria (Monti, Fornaro, ecc.ecc.).
Non c'è di che

Grazie Brancaleone, mediterò sul tuo intervento.

Beh se non trovi davvero, veramente, proprio e assolutamente nulla che ti faccia pensare: "Questo partito qui, con questi candidati qui che avanzano queste proposte qui, tutto sommato, è meno malvagio degli altri perché mi convincono i candidati, e le loro idee (una buona parte almeno) le trovo riconducibili alle mie", allora la risposta - altrettanto non sarcastica - sarebbe sì. Ma non un sì del tipo: "Mi fondo un partito e va bene così, solo per il fatto che l'ho fondato posso starmene in pace con la coscienza", ma un sì impegnato, indagatore, uno di quelli che ti tolgono il tempo libero per dedicarti ai problemi del Paese (e che naturalmente trovi il consenso di altre persone che siano quindi disposte a votare il tuo sì).
Appare evidente però che non tutti possono o vogliono fare questa scelta (o perché non ci si sente portati, o perché in effetti non si è portati, o perché il proprio progetto di futuro non prevede né vuole prevedere un'entrata diretta nella vita politica): e allora quali scelte rimangono? Essenzialmente due: delegare qualcun altro che è invece disposto a farsi carico (per davvero, s'intende) dell'onere, oppure abbandonarsi all'ignavia e lasciare decidere del proprio futuro quelli che invece andranno a votare. Bisogna però essere coerenti e franchi con sé stessi: al momento attuale è legittimo non andare a votare,[nota]Benché, secondo la nostra costituzione (art. 48), sia un dovere. Anzi, ho scoperto che nel DPR n.361 del 30 marzo 1957 esisteva l'articolo 115 (abrogato nel 1993 sotto il Governo Ciampi) che prevedeva come sanzione più o meno simbolica:
"L'elenco di coloro che si astengono dal voto nelle elezioni per la Camera dei deputati, senza giustificato motivo, è esposto per la durata di un mese nell'albo comunale. [...] Per il periodo di cinque anni la menzione «non ha votato» è iscritta nei certificati di buona condotta che vengano rilasciati a chi si è astenuto dal voto senza giustificato motivo.".
Cioè alle urne ci si doveva recare a prescindere, proprio perché dovere civico, poi una volta che ti trovavi lì potevi comunque votare scheda bianca o nulla se non volevi esprimere una preferenza - ma forse, già che ti eri trascinato lì, alla fine un voto sul meno peggio lo esprimevi... Però credo che il fatto che ci fosse una legge che obbligava l'elettorato a recarsi alle urne abbia plasmato inconsciamente nella testa dei nostri connazionali più adulti una sorta di "istinto" istituzionale: difatti oggigiorno vediamo che chi va a votare sono più quelli avanti con gli anni (proprio perché credono nell'espressione del voto) che i più giovani (mi ricordo che Intermat, come membro del suo seggio, lamentava proprio questo giusto dopo il referendum del 4 dicembre).[/nota] ma chi non si esprime (astensione/scheda bianca/scheda nulla) non può poi lamentarsi dicendo che "non cambia mai nulla se non in peggio" o frasi simili. Tizio rinuncia al proprio diritto di esprimersi? Bene! Allora quando Tizio si lamenta deve sapere che non ne ha diritto perché vi ha rinunciato. Se Tizio non vuole esprimere la propria preferenza su chi e cosa preferisce al governo (cioè su qualcosa che influenzerà sicuramente la sua vita), non può a maggior ragione lamentarsi (perché è un esprimersi nel merito) delle conseguenze che ne deriveranno (cioè sempre su quel qualcosa che influenzerà la sua vita).
Vorrei citare un esempio di cosa succede quando la maggior parte delle persone rinunciano a schierarsi, e richiamo una vicenda che espressi in questo forum quasi 3 anni fa:
In parole povere gli Ateniesi, che scelsero di non scegliere (perché non fecero nulla, né pro né contro Filippo) e di mostrare così il ventre molle, alla fine persero completamente la loro possibilità di scegliere. È un estremismo il mio? Mah... non dimentichiamoci che l'Italia ha già sperimentato cosa significa non esprimersi, che dovrebbe quindi essere sprono per agire nell'esatto opposto.
I politici che ci hanno governato negli ultimi decenni hanno giovato dell'astensionismo e dei voti bianchi e nulli perché questo fatto non arriva loro col significato di "forma di protesta", ma piuttosto di "mancanza di interesse ed attenzione", e quando un poco di buono (che tra l'altro è andato su proprio per mancanza di attenzione!) sa che il livello di guardia è basso, è addirittura istigato sia ad andare contro la morale che a delinquere. Io penso che se ci fosse un'esplosione di partecipazione, con una percentuale di voti espressi al 100% (...lasciatemi sognare, tanto l'ho già sparata grossa con l'esplosione di partecipazione), tutti i nostri politici rischierebbero di farsela nei pantaloni, perché capirebbero che la presa di coscienza e il grado di attenzione su certi aspetti (e su loro) sarebbero terribilmente aumentati.
Appare evidente però che non tutti possono o vogliono fare questa scelta (o perché non ci si sente portati, o perché in effetti non si è portati, o perché il proprio progetto di futuro non prevede né vuole prevedere un'entrata diretta nella vita politica): e allora quali scelte rimangono? Essenzialmente due: delegare qualcun altro che è invece disposto a farsi carico (per davvero, s'intende) dell'onere, oppure abbandonarsi all'ignavia e lasciare decidere del proprio futuro quelli che invece andranno a votare. Bisogna però essere coerenti e franchi con sé stessi: al momento attuale è legittimo non andare a votare,[nota]Benché, secondo la nostra costituzione (art. 48), sia un dovere. Anzi, ho scoperto che nel DPR n.361 del 30 marzo 1957 esisteva l'articolo 115 (abrogato nel 1993 sotto il Governo Ciampi) che prevedeva come sanzione più o meno simbolica:
"L'elenco di coloro che si astengono dal voto nelle elezioni per la Camera dei deputati, senza giustificato motivo, è esposto per la durata di un mese nell'albo comunale. [...] Per il periodo di cinque anni la menzione «non ha votato» è iscritta nei certificati di buona condotta che vengano rilasciati a chi si è astenuto dal voto senza giustificato motivo.".
Cioè alle urne ci si doveva recare a prescindere, proprio perché dovere civico, poi una volta che ti trovavi lì potevi comunque votare scheda bianca o nulla se non volevi esprimere una preferenza - ma forse, già che ti eri trascinato lì, alla fine un voto sul meno peggio lo esprimevi... Però credo che il fatto che ci fosse una legge che obbligava l'elettorato a recarsi alle urne abbia plasmato inconsciamente nella testa dei nostri connazionali più adulti una sorta di "istinto" istituzionale: difatti oggigiorno vediamo che chi va a votare sono più quelli avanti con gli anni (proprio perché credono nell'espressione del voto) che i più giovani (mi ricordo che Intermat, come membro del suo seggio, lamentava proprio questo giusto dopo il referendum del 4 dicembre).[/nota] ma chi non si esprime (astensione/scheda bianca/scheda nulla) non può poi lamentarsi dicendo che "non cambia mai nulla se non in peggio" o frasi simili. Tizio rinuncia al proprio diritto di esprimersi? Bene! Allora quando Tizio si lamenta deve sapere che non ne ha diritto perché vi ha rinunciato. Se Tizio non vuole esprimere la propria preferenza su chi e cosa preferisce al governo (cioè su qualcosa che influenzerà sicuramente la sua vita), non può a maggior ragione lamentarsi (perché è un esprimersi nel merito) delle conseguenze che ne deriveranno (cioè sempre su quel qualcosa che influenzerà la sua vita).
Vorrei citare un esempio di cosa succede quando la maggior parte delle persone rinunciano a schierarsi, e richiamo una vicenda che espressi in questo forum quasi 3 anni fa:
"Brancaleone in questo post":1xihx0v1:
[...]
C'è da rimarcare che con tutta probabilità la situazione attuale è da imputare a noi stessi, e a tal proposito mi viene in mente l'incipit della Prima Filippica di quel grande oratore che è stato Demostene:
1 Se l'argomento all'ordine del giorno fosse nuovo, o Ateniesi, avrei atteso finché la maggior parte degli oratori abituali avessero espresso il loro parere, e se qualcuna delle loro proposte avesse avuto la mia approvazione, avrei evitato di intervenire; in caso contrario, a quel punto avrei cercato di esporre anch'io il mio parere. Poiché però anche ora accade di discutere su questioni riguardo alle quali costoro hanno già parlato spesso in precedenza, ritengo di avere diritto alla vostra comprensione anche se mi sono alzato a parlare per primo. Se infatti in passato costoro avessero dato i consigli necessari, ora voi non vi trovereste affatto nella necessità di deliberare.
2 Dunque prima di tutto, o Ateniesi, non bisogna scoraggiarsi per la situazione attuale, anche se all'apparenza è del tutto sfavorevole. Perché proprio quello che in passato è stato il suo aspetto più negativo, è quello che risulta il più positivo per l'avvenire. Di che si tratta? Del fatto che le cose vanno male perché voi, o Ateniesi, non fate nulla di ciò che è necessario; perché, se tale fosse la situazione pur compiendo voi tutto il vostro dovere, non si potrebbe nemmeno sperare in un miglioramento.
"Brancaleone in quest'altro post":1xihx0v1:
Come tutti i classici, anche Demostene è attuale in qualunque epoca storica: cambiano gli attori, ma i personaggi da interpretare e le cause che entrano in scena sono sempre gli stessi.
Demostene scrisse la Prima Filippica tra la prima e la seconda metà del IV secolo a.C, quando le πόλεις (che già da tempo bisticciavano tra loro, e tra le quali prima Atene, poi Sparta e quindi Tebe si erano passate il testimone di "guida egemone" della Grecia) erano minacciate dalle forze di Filippo II di Macedonia. Con la sua oratoria Demostene cercò in tutti i modi di spronare i suoi concittadini (e le altre città) ad opporsi al barbaro, ad agire e concentrare gli sforzi in maniera mirata al problema, e li imputava di essere colpevoli del brutto guaio in cui si stavano cacciando, perché avevano permesso al macedone di diventare più potente. Ci vollero tre Filippiche (e più o meno 10 anni) prima che gli Ateniesi si svegliassero dalla loro titubanza, ma ormai era troppo tardi: Filippo, approfittando delle ostilità tra le città della penisola, riuscirà a sottometterli. Qualche anno più tardi (336 a.C.) gli succederà suo figlio Alessandro Magno.
Come trasporla al caso in esame? [...]
Se ci svegliassimo da questo coma in cui siamo sprofondati e ci interessassimo realmente della cosa pubblica, allora la situazione davvero non potrebbe che migliorare.
In parole povere gli Ateniesi, che scelsero di non scegliere (perché non fecero nulla, né pro né contro Filippo) e di mostrare così il ventre molle, alla fine persero completamente la loro possibilità di scegliere. È un estremismo il mio? Mah... non dimentichiamoci che l'Italia ha già sperimentato cosa significa non esprimersi, che dovrebbe quindi essere sprono per agire nell'esatto opposto.
I politici che ci hanno governato negli ultimi decenni hanno giovato dell'astensionismo e dei voti bianchi e nulli perché questo fatto non arriva loro col significato di "forma di protesta", ma piuttosto di "mancanza di interesse ed attenzione", e quando un poco di buono (che tra l'altro è andato su proprio per mancanza di attenzione!) sa che il livello di guardia è basso, è addirittura istigato sia ad andare contro la morale che a delinquere. Io penso che se ci fosse un'esplosione di partecipazione, con una percentuale di voti espressi al 100% (...lasciatemi sognare, tanto l'ho già sparata grossa con l'esplosione di partecipazione), tutti i nostri politici rischierebbero di farsela nei pantaloni, perché capirebbero che la presa di coscienza e il grado di attenzione su certi aspetti (e su loro) sarebbero terribilmente aumentati.