Diatriba sulla compatibilità tra scienza e religione
Limiterei questo post iniziale alla questione: "ha senso la domanda -esiste Dio?-" Credo, in prima battuta, che la domanda non abbia senso o sia mal posta, perchè Dio è chiaramente una singolarità che sembra collocabile, ad un tempo, internamente ed esternamente all'IO. Mi piacerebbe leggere i pareri degli amici di questo forum purchè seriamente interessati a questa discussione. Personalmentop sono convinto che Dio, come ho prima detto, possa entrare nelle questioni scientifiche sempre che sia inteso come una "singolarità" limite.
Grazie a chiunque voglia dare il suo parere.
Grazie a chiunque voglia dare il suo parere.
Risposte
Concordo con Sergio.
Se abbia senso o meno chiedersi se Dio esiste, questo non lo so, dipende dai casi, non ha meno senso di molte altre domande.
Riguardo alle questioni scientifiche, invece, io credo che non abbia senso farcelo entrare, perchè sono appunto "scientifiche", perciò presuppongono problemi e risposte che devono essere provate dai fatti. Se si cerca una risposta a un problema che ancora non è stato risolto scientificamente, ricorrere a Dio come spiegazione è sbagliato, o comunque è una soluzione provvisoria, destinata prima o poi a cadere. Le uniche "questioni" in cui si può far entrare Dio sono quelle che sappiamo già "scientificamente" che non potranno mai essere dimostrate.
Personalmente io ritengo che un qualsiasi Dio, casomai esistesse, e avesse creato il mondo, non si porrebbe certamente il problema di intervenire su questioni etiche o sociali, o di "minacciarci" di dannazione eterna nel caso dovessimo contravvenire a ipotetiche regole, contrariamente a quanto le varie religioni cercano invece di fare da sempre. Le religioni utilizzano Dio come uno strumento per esercitare il loro potere. Se le cose stanno così, il fatto di credere o meno, di avere "fede" o meno, non cambia la nostra vita, nè adesso, nè tantomeno dopo la morte...
Se abbia senso o meno chiedersi se Dio esiste, questo non lo so, dipende dai casi, non ha meno senso di molte altre domande.
Riguardo alle questioni scientifiche, invece, io credo che non abbia senso farcelo entrare, perchè sono appunto "scientifiche", perciò presuppongono problemi e risposte che devono essere provate dai fatti. Se si cerca una risposta a un problema che ancora non è stato risolto scientificamente, ricorrere a Dio come spiegazione è sbagliato, o comunque è una soluzione provvisoria, destinata prima o poi a cadere. Le uniche "questioni" in cui si può far entrare Dio sono quelle che sappiamo già "scientificamente" che non potranno mai essere dimostrate.
Personalmente io ritengo che un qualsiasi Dio, casomai esistesse, e avesse creato il mondo, non si porrebbe certamente il problema di intervenire su questioni etiche o sociali, o di "minacciarci" di dannazione eterna nel caso dovessimo contravvenire a ipotetiche regole, contrariamente a quanto le varie religioni cercano invece di fare da sempre. Le religioni utilizzano Dio come uno strumento per esercitare il loro potere. Se le cose stanno così, il fatto di credere o meno, di avere "fede" o meno, non cambia la nostra vita, nè adesso, nè tantomeno dopo la morte...
"Sergio":
meno la scienza si interroga su questioni che non può decidere col metodo che le è proprio e meglio è".
E dovrebbe essere ovvio.
...
Altro aspetto della faccenda. Un altro salto enorme sarebbe: "può Dio entrare nelle questioni del vivere sociale?". Anche qui la riposta è "meglio no". Perché? Perché non "esiste" (non si crede in) un solo dio. E se chi crede in un dio pretende che le regole che dalla sua convinzione derivano valgano per tutti, scatta subito il conflitto con chi crede in un altro dio e in altre regole.
...
Che rimanga una questione individuale.
oro colato per me come sapete

sul fatto di dire "ha senso la domanda -esiste Dio?-" io risponderei di sì, anche se ora come ora l'unica buona ragione che potrebbe lontanamente venire in mente per porla è il fatto che miliardi di persone si sono date una risposta di cui sono convinte, e quindi sembrerebbe per lo meno interessante.
Osservando il mondo sensibile non mi viene però affatto spontaneo chiedermelo, figuriamoci rispondere.
Con tutta questa abbondanza di aspetti della realtà osservabile che aspettano di avere un'interpretazione mi sembra un'offesa alla natura e alla nostra intelligenza congetturare su un'entità per definizione inconoscibile e insensibile-
Sono molto convinto in quanto Sergio ha scritto. Se vogliamo proseguire con logica, Dio è fede e quindi qualcosa di individuale e molto intimo, appena esce dall'individualità cominciano a nascere conflitti come giustamente fatto notare.
La scienza, non essendo di per sè individuale ma costruita sulla condivisione di conoscenza e sul progresso globale, credo sia all'opposto della fede! Nel mio modo di ragionare la fede è diciamo molto lontana dalla ragione che guida la scienza.
La domanda quindi è da porre a sè stessi nei limiti del "Dio, per me, esiste???", quale che sia la risposta è la risposta giusta, poichè è nella propria individualità! Anche qui, convincere qualcun altro (e quindi uscire dal nostro io) di questo fatto è scorretto e fuori luogo, sempre per gli asserti precedenti e genera aberrazioni mentali come lo sono il fondamentalismo islamico e quello cristiano (o di qualunque altrqa religione si parli che sfocia in questo)
La scienza, non essendo di per sè individuale ma costruita sulla condivisione di conoscenza e sul progresso globale, credo sia all'opposto della fede! Nel mio modo di ragionare la fede è diciamo molto lontana dalla ragione che guida la scienza.
La domanda quindi è da porre a sè stessi nei limiti del "Dio, per me, esiste???", quale che sia la risposta è la risposta giusta, poichè è nella propria individualità! Anche qui, convincere qualcun altro (e quindi uscire dal nostro io) di questo fatto è scorretto e fuori luogo, sempre per gli asserti precedenti e genera aberrazioni mentali come lo sono il fondamentalismo islamico e quello cristiano (o di qualunque altrqa religione si parli che sfocia in questo)