Come mai non capisco la matematica ?

hoffman1
Salve ragazzi , vi chiedo come mai non capisco la matematica. Lo so , è una domanda troppo generica.. ALcuni di voi risponderanno perchè son scemo , altri perchè sbaglio metodo e altri perchè non sono portato . Ma io vi chiedo .. ok che non potrò mai essere un luminare della matematica ma perchè dopo tutto lo sforzo messo non riesco . Ho comprato libri su libri , seguito video su youtube ma niente ..non riesco. Non è un topic per lamentarmi ma per chiedere aiuto . Passatemi qualche pdf , qualche esercizio guida o altro ( si lo so, su internet ce ne sono un sacco) ma ditemi come posso fare..

Risposte
anto_zoolander
"gmorkk":
avresti risparmiato tempo

Sicuramente avrei potuto farlo adesso, sarà un vizio.

:smt039

Otto_Lidenbrock
"anto_zoolander":

Anche io ho avuto a che fare con molte persone che mi dicevano 'smettila di piangerti addosso', 'non si piange sul latte versato', quando il silenzio forse sarebbe stato più gratificante di qualsiasi parto neuronale potessero offrirmi.



"anto_zoolander":
Credi in te stesso, sei la persona che più di chiunque altro ti starà vicino e ti sorreggerà



In queste due frasi è racchiuso il nonsense del tuo post. Sforzati di comprendere dove sta la clamorosa contraddizione in quello che affermi. E non lo faccio con intento polemico, guarda.

Sarò dunque più esplicito: quelle persone che ti dicevano di non piangerti addosso dovresti idolatrarle, perché se solo avessi scisso il valore (assolutamente) soggettivo che hai attribuito alla frase "smettila di piangerti addosso" e ti fossi soffermato su cosa realmente quella frase vuole dire, avresti risparmiato tempo, soldi e fatica.
E oggi la penseresti diversamente su parecchie cose.
Detto ciò, buono studio.

Otto_Lidenbrock
"hoffman":
Qualcuno mi ha detto di non frignare e studiare ma io non mi sto lamentando dei miei insuccessi anche perché ho superato analisi 1 al primo appello non con un bel voto ma siamo passati i 12 su 88


E allora qual è lo scopo di questo tuo thread, Hoffman?

Leggiamo un po' di tue frasi sparse:

Sono sempre stato considerato una capre da molte persone lasciando molte persone sbalordite dalla mia iscrizione all'università . Mi abbatto molto facilmente e sembra quasi che il mio cervello non reagisca agli impulsi di studio quando sono demoralizzato , mentre riesco a capire quando sono motivato.



A me la matematica piace e non piace. Mi piace l'idea di risolvere un esercizio ma non mi piace il dimostrare perchè non riesco. Capisco la teoria ma non la so ripetere o applicare ad una dimostrazione.


In sostanza, siccome non riesci a fare una cosa, mandi tutto affanculo. Va bene. Perfetto. Allora qual è lo scopo di un thread il cui titolo è Come mai non capisco la Matematica? quando l'autore stesso afferma di non volere fare nemmeno uno sforzo per apprenderla?

Pensi che serva a qualcosa cercare la compassione di qualcuno o l'empatia trasmessa da qualche altro utente che ha vissuto/vive una condizione simile alla tua? In sostanza è il sapere di non essere l'unico in tali condizioni a darti una sensazione di conforto? E di questo conforto, cosa te ne fai? Servirà in qualche modo per risolvere gli esercizi che avrai all'esame?

E se questo conforto non dovesse dartelo nessuno, cosa faresti, Hoffman? Cambieresti idea e atteggiamenti comunque o asseconderesti ciò che un numero finito $n$ di persone dicono di te?

Hai preso un buon voto all'esame di Analisi 1, dici. Dimmi: questo per te cosa rappresenta?


"anto_zoolander":
Tranquillo è tutto normale, nella maggior parte dei casi troverai gente che ti dirà "come dovresti fare a.." piuttosto che "come ho fatto a.."


Soprattutto si trovano un sacco di persone nell'internet che chiedono ad altri cose che dovrebbero fare nella maniera più naturale e originale.

anto_zoolander
"hoffman":
Qualcuno mi ha detto di non frignare e studiare ma io non mi sto lamentando dei miei insuccessi anche perché ho superato analisi 1 al primo appello non con un bel voto ma siamo passati i 12 su 88


Tranquillo è tutto normale, nella maggior parte dei casi troverai gente che ti dirà "come dovresti fare a.." piuttosto che "come ho fatto a.." . Purtroppo l'internet ha creato la figura dell'opinionista seriale

Quello che ti ho scritto è diciamo 'frutto' di cattive decisioni e nessun aiuto(se non qualcuno morale)
Anche io ho avuto a che fare con molte persone che mi dicevano 'smettila di piangerti addosso', 'non si piange sul latte versato', quando il silenzio forse sarebbe stato più gratificante di qualsiasi parto neuronale potessero offrirmi.

Ho spesso visto persone non ferrate in un certo argomento prendere in mano lo scettro della conoscenza e usarlo come se fosse una bacchetta magica capace di incantare gli altri con la propria ignoranza.
L'unico consiglio che voglio darti è proprio quello di scappare da questa tipologia di persone, perché non fanno altro che abbattere quel piccolo barlume di speranza che ancora oggi spinge le persone a credere nella possibilità di trovare un aiuto senza doversi per forza sentire ridicoli solo per averlo pensato.

Credi in te stesso, sei la persona che più di chiunque altro ti starà vicino e ti sorreggerà

hoffman1
"gmorkk":
[quote="Indrjo Dedej"][quote="gmorkk"]
La Matematica è PRATICA. Avere tante belle nozioni di Matematica senza saperle mettere in pratica è inutile.

Veramente?[/quote]
E mi riferivo a te. Io ammetto semplicemente di avere paura della matematica. L'anno scorso non mi sono iscritto all'università proprio per gli esami di matematica. Tipo ora ho visto le slide dei corsi che dovrò fare l'anno prossimo e ho visto calcoli e numeri che non ho mai visto in vita mia ( fisica 2 e chimica fisica 1)


Pratica ha un significato assai diverso da applicata.
Sempre se ho capito bene da dove nasce l'obiezione.

Ad ogni modo, torno a ripetere: conoscere tutta la teoria del mondo e non sapere poi metterla in pratica equivale a non sapere niente.
Poco importa se nei circoli letterari/caffè qualcuno potrà rimanere impressionato da tanta dialettica ... (scene che, sinceramente, mi danno un senso di compassione e disgusto allo stesso tempo).


Rinnovo l'invito all'autore del post, comunque: smettila di lamentarti e cercare qualcuno o qualcosa a cui additare la tua condizione. Piuttosto, mettiti all'opera.[/quote]

hoffman1
Qualcuno mi ha detto di non frignare e studiare ma io non mi sto lamentando dei miei insuccessi anche perché ho superato analisi 1 al primo appello non con un bel voto ma siamo passati i 12 su 88

anto_zoolander
@gmorkk
giusto per contestualizzare: cosa studi(o cosa hai studiato)?

Otto_Lidenbrock
"Indrjo Dedej":
[quote="gmorkk"]
La Matematica è PRATICA. Avere tante belle nozioni di Matematica senza saperle mettere in pratica è inutile.

Veramente?[/quote]


Pratica ha un significato assai diverso da applicata.
Sempre se ho capito bene da dove nasce l'obiezione.

Ad ogni modo, torno a ripetere: conoscere tutta la teoria del mondo e non sapere poi metterla in pratica equivale a non sapere niente.
Poco importa se nei circoli letterari/caffè qualcuno potrà rimanere impressionato da tanta dialettica ... (scene che, sinceramente, mi danno un senso di compassione e disgusto allo stesso tempo).


Rinnovo l'invito all'autore del post, comunque: smettila di lamentarti e cercare qualcuno o qualcosa a cui additare la tua condizione. Piuttosto, mettiti all'opera.

hoffman1
"anto_zoolander":
@indrjo
[ot]ho lo scherzo continuo con gli ingegneri, solo perché qui a Palermo solitamente escono ‘fatti male’.

Diciamo che sono ancora indeciso, al momento sono uno studente di matematica ma non so come andrà in futuro. Da un lato vorrei continuare con la matematica, per quanto mi ha dato e per quanto mi piace ma sento di dover applicarmi da qualche parte, mi piacerebbe molto il mondo della finanza come settore di applicazione.
Purtroppo in pochi anni mi è cambiata del tutto la vita e ancora mi sento spaesato da quella che voglio chiamare ‘evoluzione’, più che cambiamento. Purtroppo è un continuo scegliere tra virtù e desideri[/ot]



Grazie per la risposta ma avrei delle considerazioni. Sulla prima parte mi rispecchio . Sono sempre stato considerato una capre da molte persone lasciando molte persone sbalordite dalla mia iscrizione all'università . Mi abbatto molto facilmente e sembra quasi che il mio cervello non reagisca agli impulsi di studio quando sono demoralizzato , mentre riesco a capire quando sono motivato.
Ho spesso questi sbalzi d'umore ... Sono felice quando capisco e vado avanti ma mi verrebbe da piangere all'idea che esistono cose più difficili da imparare che mi aspettano .

Se ti sei iscritto a matematica vuol dire che non eri così capra o quantomeno credevi in te stesso. Non credo che uno si iscrivi ad una facoltà così tosta dal nulla.

A me la matematica piace e non piace. Mi piace l'idea di risolvere un esercizio ma non mi piace il dimostrare perchè non riesco. Capisco la teoria ma non la so ripetere o applicare ad una dimostrazione.

anto_zoolander
@indrjo
[ot]ho lo scherzo continuo con gli ingegneri, solo perché qui a Palermo solitamente escono ‘fatti male’.

Diciamo che sono ancora indeciso, al momento sono uno studente di matematica ma non so come andrà in futuro. Da un lato vorrei continuare con la matematica, per quanto mi ha dato e per quanto mi piace ma sento di dover applicarmi da qualche parte, mi piacerebbe molto il mondo della finanza come settore di applicazione.
Purtroppo in pochi anni mi è cambiata del tutto la vita e ancora mi sento spaesato da quella che voglio chiamare ‘evoluzione’, più che cambiamento. Purtroppo è un continuo scegliere tra virtù e desideri[/ot]

Indrjo Dedej
[ot]Complimenti! :smile:

E questo è l'estremo monito?
"anto_zoolander":

PS: non ti iscrivere ad ingegneria!

Bhé, per carità questo varia dagli interessi e dalle incombenze della vita... Tu stesso hai ammesso di voler fare statistica e qualcosa sui mercati. È per una necessità, perché la matematica da sola non paga? Oppure è un semplice interesse?[/ot]

anto_zoolander
"Delirium":
Siamo in due.

Penso di non aver mai riso così tanto in vita mia.

Penso di essermi cavato gli occhi in un paio di occasioni nel leggere alcune affermazioni, lo ammetto.

@hoffman
Ti riporto una parte della mia vita che spero possa esserti utile ed esserlo anche ad altri.
Io ero una capra in Matematica.
Dalle elementari alle superiori ho avuto una triste realtà Matematica(e in generale scolastica), lungo la quale non ho fatto altro che collezionare delusioni intellettive, se così possiamo chiamarle.
Molto spesso alcune vicessitudini ti portano a dubitare delle tue capacità, della tua bravura e del tuo intelletto! Pensa che io ero preso come unità di misura del fannullone da molte persone, anche vicine: ti dicono così tante volte qualcosa, che poi finisci per chiederti se non abbiano ragione di pensarlo e da questo purgatorio è davvero difficile uscire.
Cominci perdendo fiducia in te stesso, finendo per perdere anche la tua stessa autostima e questo non deve accadere per un semplice motivo: pensa se molte delle persone che hanno rivoluzionato il mondo, si fossero arrese! pensa che molte persone che avrebbero potuto contribuire, si sono arrese.

Questo sommariamente è ciò che ho vissuto per tutta l’adolescenza, vedila come un’autobiografia ma scritta in terza persona.
Tutto questo è durato fino ai 21 anni, quando per necessità mi rincontrai con questa disciplina e da lì ci siamo cominciate ad amare per questo 4 anni.
Perché ti dico amare? Principalmente per i seguenti motivi

• mi ha dato la possibilità di riscattarmi
• ho scoperto un discreto ‘talento’

Cominciai a studiare matematica, come dissi, per necessità.
Dovevo studiare le derivate, non sapevo i limiti, sono passato indietro ai limiti.
Dovevo studiare i limiti, non conoscevo la Topologia dei numeri reali, sono passato indietro alla topologia.
Dovevo studiare la topologia, non conoscevo i numeri reali, sono passato indietro ai numeri reali.
... via discorrendo
Non conoscevo un tubo, sono saltato indietro finó ai numeri naturali.

È iniziato tutto con un ‘perché è così? cosa vuol dire questo?’ di lì a poco mi divorai tonnellate di teoria e consumai dozzine e dozzine di quaderni e di penne per esercizi di trigonometria, analisi liceale, probabilità.... passavo giornate intere a studiare, a non capire e prendermela con chiunque, avere crisi di nervi(studiavo 12 ore al giorno, quando non avevo mai toccato libro) al punto da perdere un sacco di capelli per lo stress(fortunatamente sono ricresciuti).
Stavo cercando di abbattere quell’idea, così forte e solida, che gli altri avevano instillato nel mio cervello al punto da farmi del male psicologicamente visto che non potevo reggere rittimi così serrati dal nulla.

Poi una persona ha deciso di dire una frase banale, ma che non dimenticherò mai: io credo in te.
Era quello che desideravo, che qualcuno anche soltanto per finta credesse in me.
Ho continuato a studiare, stare male, avere cambi di umore repentini ma ho avuto non solo delle enormi soddisfazioni su tutti i settori della mia vita ma anche una vagonata di autostima.
Ancora oggi, purtroppo, mi porto gli effetti dell’aver esagerato per tre anni negli studi ma sebbene possa sembrare una cosa negativa, ho avuto miglioramenti esponenziali in ogni ambito.
Lo afferma anche Platone!

Oggi mi ritengo un buon ‘matematico del secondo anno di università’ anche alcuni amano esagerate viziandomi.
Personalmente vorrei proseguire con gli studi sempre di matematica ma che mi avvicinino a statistica e mercati finanziari, sebbene io abbia uno stampo leggermente più teorico e meno pratico.
Spero che ti serva da dimostrazione che ognuno può arrivare dove vuole solo con il proprio impegno, superando l’ostacolo più difficile: l’inizio(da cui derivano tante cose).

PS: non ti iscrivere ad ingegneria!

oruam1
Caro hoffman,

questa scienza la si impara - come un mestiere - essendo scienza eminentemente empirica che di astratto non ha che il suo fondamento, la domanda sull'esistenza degli enti matematici: personalmente non ho mai saputo svolgere i menomi esercizi, ma me ne frego, accontentandomi dei pochi, rari successi del mio percorso di vita e di studio. Serve, tutto ciò? Lo saprai giorno per giorno. Un caro saluto.

gugo82
"hoffman":
La domanda che mi sono sempre fatta è '' ne vale pena ?'' Ne vale la pena sbattere su qualcosa , imparare qualcosa sapendo che ci saranno difficoltà o esercizi sempre maggiori ? Cosa invoglia la gente a mettersi in gioco in qualcosa di così grande e difficoltoso.
Per migliorare a calcio basta una palla e del tempo , per migliorare nella matematica non basta la voglia credo.

Sì, ne vale la pena. Fondamentalmente perché la vita è così: credi di aver risolto un problema, ma poi ne spuntano fuori sempre altri.

L'unica cosa su cui vale la pena riflettere è: è la Matematica ciò con cui voglio fare questo allenamento, oppure altro?

luc27
Stessa cosa per me, mi piace leggere la matematica, venire a conoscenza di quali strumenti esistono e vedere dove si è arrivati, senza magari capire granchè, ma con il tempo ho capito che non mi piace farla. O meglio, mi piace molto fare esercizi di analisi 1 2 o che altro, però quando si tratta di dimostrare, ho proprio una repulsione, mi sembra di perder tempo. Quindi posso dire che mi piace l'analisi, ma non la matematica..
Fortunatamente ho scelto un corso di ingegneria matematica, dove gli esami improntati sul "dimostrare che.." non sono più di due, però se tu hai scelto una facoltà di matematica, ti consiglio di cambiare approccio, altrimenti è dura (penso).

Per quanto riguarda l'inglese è più facile di quanto pensi, vai all'estero, fai amicizie, e almeno una cerca di prolungartela nel tempo (caso migliore, come mi è successo, fidanzarsi con una ragazza non italiana, ma un amicizia va più che bene); in 1 o 2 mesi vedrai che risultati ottieni. Se provi con i libri, penso che a chiunque venga quel senso di abbattimento, quindi tranquillo, non è colpa tua.

Purtroppo in Italia se "parli" Inglese vieni ancora visto come un'alieno, quando in qualsiasi altra nazione europea sei un'alieno se non sai parlarlo. Ma chiudo qui, altrimenti sembro troppo polemico.. e si va offtopic.

hoffman1
mi piace scopire le cose e capire il motivo per cui ci sono. Però quando mi spingo verso la conoscenza mi accorgo del mondo che c'è dietro e della difficoltà e questo un pò mi abbatte. Vorrei tanto imparare bene l'inglese ( lo so , a 22 anni dovrei già saperlo ) ma non appena penso che ci vorrà tantissimo tempo mi abbatto e preferisco arrendermi ..

gio73
mmm
io non gioco a calcio, faccio altri tipi di sport
anyway
giocare a calcio è divertente, ti diverti di più quanto più diventi abile, non è che poi si diventa un campione da serie A, ma qualche soddisfazione magari si riesce a ottenere.

anche la matematica è divertente, a me per dire piace.
Scommetto che si potrebbe trovare qualcuno a cui piace suonare uno strumento, e allora fa quello.
A te cosa piace hoffman?

hoffman1
"gio73":
Ciao è un po' che non seguo
quindi potrei dire qualcosa che comunque è già stato detto

Anyway io son sempre d'accordo con alex

se ti interessa il pallone (sostituisci con matematica) ci giochi quando ne hai occasione e incontri tutti i tipi di difficoltà che ti impegnerai a superare, se hai la fortuna di avere l'allenatore (sostituisci con insegnante) puoi sempre chiedere consiglio.
Se ti aspetti che il percorso sia predisposto da qualcun altro, tipo la società sportiva (sostituisci con la scuola), che anticiperà le difficoltà, che spianerà il terreno con i tornei più favorevoli (sostituisci con i metodi didattici più avanzati) e garantirà la vittoria (l'apprendimento), mi sa che sei fuori strada.


La domanda che mi sono sempre fatta è '' ne vale pena ?'' Ne vale la pena sbattere su qualcosa , imparare qualcosa sapendo che ci saranno difficoltà o esercizi sempre maggiori ? Cosa invoglia la gente a mettersi in gioco in qualcosa di così grande e difficoltoso.
Per migliorare a calcio basta una palla e del tempo , per migliorare nella matematica non basta la voglia credo.

gio73
Ciao è un po' che non seguo
quindi potrei dire qualcosa che comunque è già stato detto

Anyway io son sempre d'accordo con alex

se ti interessa il pallone (sostituisci con matematica) ci giochi quando ne hai occasione e incontri tutti i tipi di difficoltà che ti impegnerai a superare, se hai la fortuna di avere l'allenatore (sostituisci con insegnante) puoi sempre chiedere consiglio.
Se ti aspetti che il percorso sia predisposto da qualcun altro, tipo la società sportiva (sostituisci con la scuola), che anticiperà le difficoltà, che spianerà il terreno con i tornei più favorevoli (sostituisci con i metodi didattici più avanzati) e garantirà la vittoria (l'apprendimento), mi sa che sei fuori strada.

hoffman1
"luc27":
[quote="axpgn"]E perché dovrei dare la colpa a qualcuno o a qualcosa? Giocavo bene al pallone, allora se non gioco in serie A la colpa è del sistema?


Io la vedo più come: io gioco a calcio ma passo i primi anni in panchina, senza mai calciare un pallone, perciò la prima volta che mi mettono in campo veramente non so neanche cosa vuol dire tirare. Vorrei che almeno il "sistema" mi dicesse come calciare, e se non lo fa, giustamente ti arrabbi, con te stesso perchè magari una volta che impari a tirare scopri che non ti piace ed era molto meglio star in panchina, (in altre parole, che non ti piace la matematica) e con chi ti ha insegnato il calcio perchè non ti ha detto come le cose stavano davvero.
La prima volta che vidi esercizi del tipo "dimostrare che..." li saltavo, ma poi mi accorsi che la materia consisteva proprio in far ciò, ed ero li fermo a guardare la frase "dimostrare che" senza saper nemmeno come iniziare, il foglio bianco era e bianco rimaneva.[/quote]

cavolo ... Mi sembra di rileggere i miei pensieri. Nello studio della matematica mi sono sempre posto bene , capendo la teoria e facendo gli esercizi . Ma nel momento in cui dovevo dimostrario io qualcosa saltavo l'esercizio senza provarlo dato che non so neanche cosa voglia dire dimostrare qualcosa di punto in bianco

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