Come funziona la fisica
Ciao a tutti
Non so se avete letto due miei thread precedenti, nel caso mi scuso per essere un pochino ripetitivo.
Sono uno studente del primo anno di fisica, che nel primo semestre ha avuto un po una crisi riguardante la scelta del corso di laurea, e ho avuto momenti in cui ero fermamente convinto di voler mollare fisica e passare a matematica.
Dopo essere stato indeciso fino all'ultimo alla fine ho scelto di restare a fisica. Ma non è quello di cui vorrei parlare ora, ormai la scelta è fatta.
Quello di cui vorrei parlare è invece come riuscire a capire bene la fisica. Mi spiego meglio.
Per uno studente del primo anno (o almeno per me) la differenza di metodo tra i corsi di matematica e il corso di fisica 1 (che è l'unico corso di fisica che seguirò quest'anno) è abissale. Da una lato abbiamo corsi impostati in maniera definizione-teorema-dimostrazione (che è quella che prediligo), in cui ogni ente con il quale si lavora è definito in modo preciso e ogni passaggio è giustificato perfettamente. Dall'altro abbiamo la fisica, in cui si parla di "pezzettini" di corda lunghi dx, variazioni di massa dm, traffici con le derivate e con integrali che nessuno sa da dove diavolo arrivano, funzioni che non si capisce come sono definite, quale è il dominio, cosa associano a cosa, quali sono le variabili, cosa si può dare per trascurabile e cosa no, dimostrazioni affrontate senza mettere giù in modo preciso le ipotesi di ciò che si cerca di dimostrare e che quindi non si capisce quali sono poi i limiti di validità. Insomma per quanto mi riguarda un gran pasticcio, io personalmente faccio un sacco di fatica a riuscire a capire anche cose che sembrano semplici. Perché mi sembra fatto un po tutto campato per aria. Ora, sono certo che la fisica non è campata per aria, e che chi effettivamente spiega comprende a fondo il fenomeno. Quindi devo capire dove sta il problema. Sono io che sono stordito? Sono io che devo studiare di più e ragionare di più sulle cose (io ci sto provando ma spesso molte cose non riesco a capirle) Devo assillare il professore di domande per capire cosa sta succedendo?
Insomma, dato che ho scelto fisica, ora devo cercare di capire come comprenderla bene e vorrei aiuto da parte vostra per capire quale sia il modo migliore per farlo.

Non so se avete letto due miei thread precedenti, nel caso mi scuso per essere un pochino ripetitivo.
Sono uno studente del primo anno di fisica, che nel primo semestre ha avuto un po una crisi riguardante la scelta del corso di laurea, e ho avuto momenti in cui ero fermamente convinto di voler mollare fisica e passare a matematica.
Dopo essere stato indeciso fino all'ultimo alla fine ho scelto di restare a fisica. Ma non è quello di cui vorrei parlare ora, ormai la scelta è fatta.
Quello di cui vorrei parlare è invece come riuscire a capire bene la fisica. Mi spiego meglio.
Per uno studente del primo anno (o almeno per me) la differenza di metodo tra i corsi di matematica e il corso di fisica 1 (che è l'unico corso di fisica che seguirò quest'anno) è abissale. Da una lato abbiamo corsi impostati in maniera definizione-teorema-dimostrazione (che è quella che prediligo), in cui ogni ente con il quale si lavora è definito in modo preciso e ogni passaggio è giustificato perfettamente. Dall'altro abbiamo la fisica, in cui si parla di "pezzettini" di corda lunghi dx, variazioni di massa dm, traffici con le derivate e con integrali che nessuno sa da dove diavolo arrivano, funzioni che non si capisce come sono definite, quale è il dominio, cosa associano a cosa, quali sono le variabili, cosa si può dare per trascurabile e cosa no, dimostrazioni affrontate senza mettere giù in modo preciso le ipotesi di ciò che si cerca di dimostrare e che quindi non si capisce quali sono poi i limiti di validità. Insomma per quanto mi riguarda un gran pasticcio, io personalmente faccio un sacco di fatica a riuscire a capire anche cose che sembrano semplici. Perché mi sembra fatto un po tutto campato per aria. Ora, sono certo che la fisica non è campata per aria, e che chi effettivamente spiega comprende a fondo il fenomeno. Quindi devo capire dove sta il problema. Sono io che sono stordito? Sono io che devo studiare di più e ragionare di più sulle cose (io ci sto provando ma spesso molte cose non riesco a capirle) Devo assillare il professore di domande per capire cosa sta succedendo?
Insomma, dato che ho scelto fisica, ora devo cercare di capire come comprenderla bene e vorrei aiuto da parte vostra per capire quale sia il modo migliore per farlo.
Risposte
"Lucacs":
Poincare' era un ingegnere, un buon matematico, e un ottimo fisico.
La relatività si può dire sia nata dal problema della sincronizzazione degli orologi, problema molto pratico.
Mi puoi pure dire che era unico..... ok, Ma in genere non ci sono compartimenti blindati nella ricerca
La matematica è un linguaggio, mon serve essere dei grandi romanzieri per fare ricerca
Esatto, e direi che funziona anche al contrario, ad esempio Fourier era un matematico che lavorava sulla diffusione del calore. Si accorse che poteva essere scomposto in armoniche. Ora la sua teoria ha applicazione principalmente in abito ingegneristico. Anche lui non era un grande comunicatore.
Ma ci sono tantissimi altri esempi, due che mi vengono in mente sono Claude Shannon e John Nash.
Detto questo, è vero che uno scienziato può ottenere importanti risultati fuori dal suo campo di formazione ( Feynman per esempio ha lavorato anche con la biologia e l'informatica, ed è stato uno dei primi a "sentire l'esigenza" di un computer quantistico), ma è altrettanto vero che i casi di "scienziati amatoriali" autodidatti passati alla storia, si contano sulle dita di una mano. Il contatto con il mondo accademico è secondo me fondamentale per due motivi. Il primo è evitare di scoprire l'acqua calda (o il manico dell'ombrello, come si dice da me), il secondo è quello di confrontarsi costantemente per migliorare.
Poincare' era un ingegnere, un buon matematico, e un ottimo fisico.
La relatività si può dire sia nata dal problema della sincronizzazione degli orologi, problema molto pratico.
Mi puoi pure dire che era unico..... ok, Ma in genere non ci sono compartimenti blindati nella ricerca
La matematica è un linguaggio, mon serve essere dei grandi romanzieri per fare ricerca
La relatività si può dire sia nata dal problema della sincronizzazione degli orologi, problema molto pratico.
Mi puoi pure dire che era unico..... ok, Ma in genere non ci sono compartimenti blindati nella ricerca
La matematica è un linguaggio, mon serve essere dei grandi romanzieri per fare ricerca
Comunque è davvero ammirevole la passione e dedizione che hai per questa materia fab-30, complimenti

Purtroppo è l'errore che ho fatto.
Ho buttato letteralmente più di un anno della mia vita leggendo tutti i giorni testi divulgativi di fisica, per poi scoprire che non sapevo fare nulla e non capivo di fatto nulla, dato che spesso sono ipersemplificazioni lontane dalla realtà (l'unico scopo di quei libri puo' essere quello di far appassionare i ragazzini). Stavo sprecando il mio tempo.
Grazie per il link, altri mi hanno consigliato l'Arfker-Weber che mi sto procurando.
Ho buttato letteralmente più di un anno della mia vita leggendo tutti i giorni testi divulgativi di fisica, per poi scoprire che non sapevo fare nulla e non capivo di fatto nulla, dato che spesso sono ipersemplificazioni lontane dalla realtà (l'unico scopo di quei libri puo' essere quello di far appassionare i ragazzini). Stavo sprecando il mio tempo.
Grazie per il link, altri mi hanno consigliato l'Arfker-Weber che mi sto procurando.
Figurati, per quel che posso
!
Direi che sei sulla strada buona allora, perché l'errore che si fa spesso è approcciarsi subito agli argomenti più allettanti rimanendo vincolati a una pura trattazione divulgativa e non di certo rigorosa. Ma non è il tuo caso.
Sì, anche perché nella triennale di fisica la trattazione iniziale è più approssimata per poi passare a maggior rigore. Direi che è un consiglio valido. FOrse sai cosa, ti mancano le basi di metodi matematici per la fiisca, per arrivare a MQ si trattano questi argomenti, vediamo se trovo qualche pdf in rete per renderti l'idea: ecco.. https://drive.google.com/drive/folders/ ... W5GWGhHbWs se vai sul pdf ti trovi delle dispense del corso di unimi. Dovresti trovarti un testo, ovviamente, ma quello ti dà una buona traccia di un tipico corso propedeutico a MQ I.
PS: non so in che città vivi, però se hai un ateneo nella tua città i corsi potresti seguirli essendo aperti. Anche solo per farci un giro.

Direi che sei sulla strada buona allora, perché l'errore che si fa spesso è approcciarsi subito agli argomenti più allettanti rimanendo vincolati a una pura trattazione divulgativa e non di certo rigorosa. Ma non è il tuo caso.
"fab-30":
Sto avendo solo alcuni problemi con la matematica che sta dietro alla meccanica quantistica (l'analisi funzionale) e qui mi hanno consigliato un primo studio prendendo la matematica un po' alla leggera, per poi approfondire dopo aver afferrato i concetti fisici.
Sì, anche perché nella triennale di fisica la trattazione iniziale è più approssimata per poi passare a maggior rigore. Direi che è un consiglio valido. FOrse sai cosa, ti mancano le basi di metodi matematici per la fiisca, per arrivare a MQ si trattano questi argomenti, vediamo se trovo qualche pdf in rete per renderti l'idea: ecco.. https://drive.google.com/drive/folders/ ... W5GWGhHbWs se vai sul pdf ti trovi delle dispense del corso di unimi. Dovresti trovarti un testo, ovviamente, ma quello ti dà una buona traccia di un tipico corso propedeutico a MQ I.
PS: non so in che città vivi, però se hai un ateneo nella tua città i corsi potresti seguirli essendo aperti. Anche solo per farci un giro.
Ok grazie per il tempo che mi hai dedicato.
Sicuramente nei prossimi giorni farò una domanda sulla ricerca qui nel forum.
Si, sto seguendo un percorso graduale, ho già studiato analisi 1, 2, geometria, un po' di geometria differenziale e tensori (studiacchiati qua e la), fisica 1, 2, meccanica classica ed un po' di relatività ristretta. Adesso da un po' ho iniziato gravity (hartle) ed appena finisco passo a gravitation.
Sto avendo solo alcuni problemi con la matematica che sta dietro alla meccanica quantistica (l'analisi funzionale) e qui mi hanno consigliato un primo studio prendendo la matematica un po' alla leggera, per poi approfondire dopo aver afferrato i concetti fisici.
Sicuramente nei prossimi giorni farò una domanda sulla ricerca qui nel forum.
Si, sto seguendo un percorso graduale, ho già studiato analisi 1, 2, geometria, un po' di geometria differenziale e tensori (studiacchiati qua e la), fisica 1, 2, meccanica classica ed un po' di relatività ristretta. Adesso da un po' ho iniziato gravity (hartle) ed appena finisco passo a gravitation.
Sto avendo solo alcuni problemi con la matematica che sta dietro alla meccanica quantistica (l'analisi funzionale) e qui mi hanno consigliato un primo studio prendendo la matematica un po' alla leggera, per poi approfondire dopo aver afferrato i concetti fisici.
Beh la visione di fisici che scrivono alle lavagne è vera, ma è sicuramente un po' romanzata quella cui pensi tu! Ci sono lavagne nelle aule studio è vero, ci sono lavagne negli uffici è vero ma non è che un fisico teorico butti fuori solo certezze nei sui scritti. Siamo sempre esseri umani e la conoscenza e il progredire di essa è così per tutti: si parte con un pannolino sul sedere e si arriva dove si può amando quel che si fa.
Quel che puoi raggiungere tu non lo so, non ti conosco e non conosco la tua preparazione. Diciamo che senza guida e un mentore è difficile imparare l'arte, ma ci sono eccezioni e talenti innati.
Talenti innati ma non coltivati faranno meno di chi è poco portato ma sollevato su spalle da altri. Io la penso così, è una questione di opportunità e essere al momento giusto nel posto giusto è certe volte fondamentale.
Il fatto è che il bello dello studio non è tanto l'arrivo, ma il percorso... se a te piace studiare perché non farlo? (schiettamente) che te frega dove arrivi?
Non sono sicuramente la persona più adatta a risponderti dato che io stesso nutro dubbi sulla mia capacità, però amo fare quel che faccio. Quindi la mia risposta è: fatti guidare da questo e parlane sul forum quando incontri dubbi sullo studio, ci sono davvero persone MOLTO capaci
PS: non fare però l'errore di partire dal tetto per costruire la casa. Non iniziare dalla relatività se non sai la geometria che ne sta alla base. Ripeto, io non so il tuo grado di preparazione è difficile azzardare.
Magari prenditi un programma universitario e seguilo dall'inizio, da analisi 1.
Quel che puoi raggiungere tu non lo so, non ti conosco e non conosco la tua preparazione. Diciamo che senza guida e un mentore è difficile imparare l'arte, ma ci sono eccezioni e talenti innati.
Talenti innati ma non coltivati faranno meno di chi è poco portato ma sollevato su spalle da altri. Io la penso così, è una questione di opportunità e essere al momento giusto nel posto giusto è certe volte fondamentale.
Il fatto è che il bello dello studio non è tanto l'arrivo, ma il percorso... se a te piace studiare perché non farlo? (schiettamente) che te frega dove arrivi?
Non sono sicuramente la persona più adatta a risponderti dato che io stesso nutro dubbi sulla mia capacità, però amo fare quel che faccio. Quindi la mia risposta è: fatti guidare da questo e parlane sul forum quando incontri dubbi sullo studio, ci sono davvero persone MOLTO capaci

PS: non fare però l'errore di partire dal tetto per costruire la casa. Non iniziare dalla relatività se non sai la geometria che ne sta alla base. Ripeto, io non so il tuo grado di preparazione è difficile azzardare.
Magari prenditi un programma universitario e seguilo dall'inizio, da analisi 1.
Grazie. Ti faccio altre domande, se non disturbo.
Ed invece per quanto riguarda le ultime due domande del commento precedente che ne pensi?
Attualmente sto studiando la relatività generale e con qualche problema la meccanica quantistica, pensi che io possa mai arrivare almeno a studiare e capire (per capire intendo ricavare tutto con carta e penna e matematica) almeno una teoria unificatrice? Oppure è fuori dalla portata di chi non fa ricerca?
In questi minuti ne ho approfittato per cercare online "how does physics research work", secondo te la risposta che ho trovato (su un noto sito che non so se posso nominare, ma è uno dei primi che trovi su google) è affidabile? (Io pensavo che nelle università ci fossero studi con fisici teorici che scrivono sulle lavagne immaginando nuove teorie, invece scopro che non è così)
A questo punto che differenza c'è tra chi fa ricerca in matematica ed un fisico teorico?
Ed invece per quanto riguarda le ultime due domande del commento precedente che ne pensi?
Attualmente sto studiando la relatività generale e con qualche problema la meccanica quantistica, pensi che io possa mai arrivare almeno a studiare e capire (per capire intendo ricavare tutto con carta e penna e matematica) almeno una teoria unificatrice? Oppure è fuori dalla portata di chi non fa ricerca?
In questi minuti ne ho approfittato per cercare online "how does physics research work", secondo te la risposta che ho trovato (su un noto sito che non so se posso nominare, ma è uno dei primi che trovi su google) è affidabile? (Io pensavo che nelle università ci fossero studi con fisici teorici che scrivono sulle lavagne immaginando nuove teorie, invece scopro che non è così)
A questo punto che differenza c'è tra chi fa ricerca in matematica ed un fisico teorico?
Certo che fu aiutato, eccome se sedeva su spalle enormi!
Fu un lavoro a più mani la sudata relatività, un esempio è il grande aiuto che ebbe da https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Grossmann , altrettando famoso fu un carteggio con il matematico patavino Levi Civita https://it.wikipedia.org/wiki/Tullio_Levi-Civita (guarda online ci sono stralci del carteggio dove il Civita gli appunta degli errori nelle prime stesure della relatività); esilarante è la risposta che diede ad una domanda quando gli chiesero "cosa ami dell'italia?" Einstein risposte "spaghetti and Levi-Civita".
Nella pubblicazione della special relativity scrisse anche ringraziamenti a un ingegnere: https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Besso (suo amico).
Insomma, come ogni buona barzeletta la relatività inizia con "ci sono un matematico, un ingegnere e un fisico..." il resto è storia.
Fu un lavoro a più mani la sudata relatività, un esempio è il grande aiuto che ebbe da https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Grossmann , altrettando famoso fu un carteggio con il matematico patavino Levi Civita https://it.wikipedia.org/wiki/Tullio_Levi-Civita (guarda online ci sono stralci del carteggio dove il Civita gli appunta degli errori nelle prime stesure della relatività); esilarante è la risposta che diede ad una domanda quando gli chiesero "cosa ami dell'italia?" Einstein risposte "spaghetti and Levi-Civita".
Nella pubblicazione della special relativity scrisse anche ringraziamenti a un ingegnere: https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Besso (suo amico).
Insomma, come ogni buona barzeletta la relatività inizia con "ci sono un matematico, un ingegnere e un fisico..." il resto è storia.
Anche nel caso di fisica teorica è un lavoro di gruppo?
Io pensavo solo nel caso di esperimenti, nei laboratori lavorano in gruppo.
Come ha fatto Einstein scoprire la relatività? E' stato aiutato da altri fisici e da altri matematici?
Se io studiassi (come sto facendo da qualche tempo da autodidatta) potrei arrivare a scoprire qualcosa? Oppure essendo fuori dal giro della ricerca non potrei mai riuscirci?
Io pensavo solo nel caso di esperimenti, nei laboratori lavorano in gruppo.
Come ha fatto Einstein scoprire la relatività? E' stato aiutato da altri fisici e da altri matematici?
Se io studiassi (come sto facendo da qualche tempo da autodidatta) potrei arrivare a scoprire qualcosa? Oppure essendo fuori dal giro della ricerca non potrei mai riuscirci?
"fab-30":
Se la matematica a fisica è trattata in modo poco rigoroso, come fanno i fisici a inventare nuove teorie?
Chiedono ai matematici? Continuano ad utilizzare (ed assemblare) la matematica e vedere se funziona?
Secondo me questa è una visione un po' settoriale della cosa. Un "fisico" e un "matematico" non sono oggetti e prima di essere elaboratori atti a svolgere ciò per cui sono stati progettati sono persone: una persona approfondisce, ama quello che fa e questo amore per la materia lo porta ad approfondire gli aspetti che preferisce. Se pensi che l'università ti insegni tutto, in un singolo corso di poche ore, ti renderai presto conto conto che la gran parte della tua formazione la fai tu come individuo. Io ad esempio ho inserito e aprofondito algebra con due corsi a matematica, altri colleghi hanno fatto sperimentazioni di elettronica: siamo due aspiranti fisici completamente diversi per formazione.
Non è che un fisico ne sappia più di un ingegnere a prescindere e il quale ne sa più o meno (in assoluto e più rigorosamente) di un altro che è matematico; esiste al massimo un individuo (non perché fisico o matematico) che ne sa di più di altri: potrebbe essere perché più portato o perché ha avuto stimoli diversi in quella direzione. Inoltre una nuova scoperta è sempre un lavoro a più mani e non è una guerra, ricorda: "if I have seen further it is by standing on the sholders of giants".
Ama quello che fai e studia, solo così vedrai distante..
Beh, se qualcosa funziona vorrà pur significare qualcosa, ai matematici il dovere di capire perché

A questo punto una domanda sorge spontanea: come fanno i fisici (escluso quelli che fanno esperimenti) a fare le scoperte?
Se la matematica a fisica è trattata in modo poco rigoroso, come fanno i fisici a inventare nuove teorie?
Chiedono ai matematici? Continuano ad utilizzare (ed assemblare) la matematica e vedere se funziona?
Se la matematica a fisica è trattata in modo poco rigoroso, come fanno i fisici a inventare nuove teorie?
Chiedono ai matematici? Continuano ad utilizzare (ed assemblare) la matematica e vedere se funziona?
"Faussone":
[ot][quote="singularity"]
Non fare troppo caso alle frecciate di Vul.... serendipity00, compensa la sua grande competenza in materia di Fisica e Matematica con la sua grande incapacità di comunicare con le persone senza apparire odioso (caratteristica che io, però, trovo adorabile)

Il mondo è bello perché è vario.
De gustibus....[/ot][/quote]Tradotto è un uomo solo e senza vita sociale che passa il tempo a leggere libri impolverati studiando come far sentire gli altri inferiori, cercando così di sembrare un genio, non rendendosi conto di sembrare più che altro uno sfigato
Inviato dal mio EML-L09 utilizzando Tapatalk
[ot]@Faussone
Eh già
[/ot]
Eh già

[ot]
Il mondo è bello perché è vario.
De gustibus....[/ot]
"singularity":
Non fare troppo caso alle frecciate di Vul.... serendipity00, compensa la sua grande competenza in materia di Fisica e Matematica con la sua grande incapacità di comunicare con le persone senza apparire odioso (caratteristica che io, però, trovo adorabile)

Il mondo è bello perché è vario.
De gustibus....[/ot]
Lode alla tua capacità di sintesi
Vado a studiare le onde vah

Vado a studiare le onde vah

"LoreT314":
Non era mia intezione innescare una faida![]()
[xdom="gugo82"]Nessuna "faida"... Però mi è sembrato giusto ricordare le cose come stanno.[/xdom]
"LoreT314":
vivevo in una bolla tutta perfetta e non so poi districarmi appena provo ad usare quei concetti.
Il che ti porta direttamente qui:
"gugo82":
Devi studiare ed aspettare.
Non era mia intezione innescare una faida
Comunque, a quanto ho capito ciò che devo fare e studiare e una maggiore consapevolezza per la materia verrà da sè. Riguardo il fatto se la mia scelta di stare a fisica sia stata azzeccata o meno non lo so, lo si scoprirà con il tempo, so solo che sono davvero interessato a studiarla per bene, prima o poi mi abituerò al metodo poco matematico. Forsa ha ragione serendipity, vivevo in una bolla tutta perfetta e non so poi districarmi appena provo ad usare quei concetti.

Comunque, a quanto ho capito ciò che devo fare e studiare e una maggiore consapevolezza per la materia verrà da sè. Riguardo il fatto se la mia scelta di stare a fisica sia stata azzeccata o meno non lo so, lo si scoprirà con il tempo, so solo che sono davvero interessato a studiarla per bene, prima o poi mi abituerò al metodo poco matematico. Forsa ha ragione serendipity, vivevo in una bolla tutta perfetta e non so poi districarmi appena provo ad usare quei concetti.
Certo gugo, in effetti ragione: non tutti la prendiamo allo stesso modo e in un forum con molte persone si deve mantenere una linea di pacifica conversazione, pena la disintegrazione dello stesso.
(nota personale)
Stavo solo dicendo la mia, ovvero che non mi aveva infastidito e avevo accolto le frecciatine replicando.
Grazie per il tuo intervento, ho capito la situazione.
(nota personale)
Stavo solo dicendo la mia, ovvero che non mi aveva infastidito e avevo accolto le frecciatine replicando.
Grazie per il tuo intervento, ho capito la situazione.