ChatGPT
Ho proposto a ChatGPT il seguente problema copiandolo dalla secondaria.
Problema
Un vulcano alto 50 cm è capace di lanciare verso l'alto del materiale incandescente alla velocità di 50 m/s. Quale deve essere l'accelerazione del materiale pirico al suo interno, ipotizzando che sia costante e che sia usata tutta la sua lunghezza?
Risposta di Chat GPT
Per calcolare l'accelerazione del materiale incandescente all'interno del vulcano, possiamo utilizzare la legge di gravità universale, che lega la velocità di lancio (v) di un oggetto all'altezza (h) da cui è stato lanciato e all'accelerazione di gravità (g).
La velocità di lancio è già nota (50 m/s) e l'altezza del vulcano è 50 cm (che possiamo convertire in metri moltiplicando per 0,01).
La legge di gravità universale può essere espressa come $v^2 = 2gh$.
Sostituendo i valori noti nell'equazione, possiamo trovare l'accelerazione:
$50^2 = 2g*(0,01*m)*g$
$2500 = 20,01g$
$g = 2500/(0,02) = 125000 m/s^2$
E' chiaro che ChatGPT ha seri problemi con le conversioni. Infatti è la conversione che sembra provocare tutto il pasticcio di calcoli. Ho riproposto il problema sostituendo a $50 cm rArr 1/2m$ e si ottiene un'altra risposta!
Risposta di Chat GPT
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo utilizzare la seconda legge della dinamica di Newton, che afferma che la forza totale su un oggetto è pari alla sua massa moltiplicata per l'accelerazione (F = ma).
In questo caso, sappiamo che:
- La velocità iniziale del materiale pirico è di 50 m/s
- La lunghezza del vulcano è di 0,5 m
Per calcolare l'accelerazione del materiale pirico, dobbiamo risolvere per a nell'equazione della seconda legge della dinamica: $F = ma$
Dove F è la forza totale esercitata sul materiale pirico e m è la sua massa.
Dato che non conosciamo la massa del materiale pirico, non possiamo calcolare l'accelerazione esattamente. Tuttavia, possiamo utilizzare l'equazione del moto per calcolare l'accelerazione, sapendo che la distanza percorsa dal materiale pirico è uguale alla lunghezza del vulcano (0,5 m) e che la velocità iniziale è di 50 m/s.
$a = (vf^2 - vi^2) / (2d)$
Dove:
- $v_f$ è la velocità finale (che non conosciamo, ma possiamo supporre che sia pari a zero)
- $v_i$ è la velocità iniziale (50 m/s)
- d è la distanza percorsa (0,5 m)
Sostituendo i valori nell'equazione, otteniamo:
$a = (0 - 50^2) /( 2 * 0.5) = -2500 / 1 = -2500 m/s^2$
Stavolta la risposta è stata decisamente più elaborata e il risultato è scorretto.
Ho evidenziato in rosso uno strafalcione (all'atto pratico non pare comprendere il concetto di forza di gravità -anche se semplificata- e il suo verso) e in verde un interessante tentativo di spunto deduttivo.
Cosa ne pensate?
Ci state giocando anche voi?
Problema
Un vulcano alto 50 cm è capace di lanciare verso l'alto del materiale incandescente alla velocità di 50 m/s. Quale deve essere l'accelerazione del materiale pirico al suo interno, ipotizzando che sia costante e che sia usata tutta la sua lunghezza?
Risposta di Chat GPT
Per calcolare l'accelerazione del materiale incandescente all'interno del vulcano, possiamo utilizzare la legge di gravità universale, che lega la velocità di lancio (v) di un oggetto all'altezza (h) da cui è stato lanciato e all'accelerazione di gravità (g).
La velocità di lancio è già nota (50 m/s) e l'altezza del vulcano è 50 cm (che possiamo convertire in metri moltiplicando per 0,01).
La legge di gravità universale può essere espressa come $v^2 = 2gh$.
Sostituendo i valori noti nell'equazione, possiamo trovare l'accelerazione:
$50^2 = 2g*(0,01*m)*g$
$2500 = 20,01g$
$g = 2500/(0,02) = 125000 m/s^2$
E' chiaro che ChatGPT ha seri problemi con le conversioni. Infatti è la conversione che sembra provocare tutto il pasticcio di calcoli. Ho riproposto il problema sostituendo a $50 cm rArr 1/2m$ e si ottiene un'altra risposta!
Risposta di Chat GPT
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo utilizzare la seconda legge della dinamica di Newton, che afferma che la forza totale su un oggetto è pari alla sua massa moltiplicata per l'accelerazione (F = ma).
In questo caso, sappiamo che:
- La velocità iniziale del materiale pirico è di 50 m/s
- La lunghezza del vulcano è di 0,5 m
Per calcolare l'accelerazione del materiale pirico, dobbiamo risolvere per a nell'equazione della seconda legge della dinamica: $F = ma$
Dove F è la forza totale esercitata sul materiale pirico e m è la sua massa.
Dato che non conosciamo la massa del materiale pirico, non possiamo calcolare l'accelerazione esattamente. Tuttavia, possiamo utilizzare l'equazione del moto per calcolare l'accelerazione, sapendo che la distanza percorsa dal materiale pirico è uguale alla lunghezza del vulcano (0,5 m) e che la velocità iniziale è di 50 m/s.
$a = (vf^2 - vi^2) / (2d)$
Dove:
- $v_f$ è la velocità finale (che non conosciamo, ma possiamo supporre che sia pari a zero)
- $v_i$ è la velocità iniziale (50 m/s)
- d è la distanza percorsa (0,5 m)
Sostituendo i valori nell'equazione, otteniamo:
$a = (0 - 50^2) /( 2 * 0.5) = -2500 / 1 = -2500 m/s^2$
Stavolta la risposta è stata decisamente più elaborata e il risultato è scorretto.
Ho evidenziato in rosso uno strafalcione (all'atto pratico non pare comprendere il concetto di forza di gravità -anche se semplificata- e il suo verso) e in verde un interessante tentativo di spunto deduttivo.
Cosa ne pensate?
Ci state giocando anche voi?
Risposte
Pensa un po', anche a me all’inizio sembrava fantascienza tutto sto discorso del ChatGPT, però ora mi sta aiutando a seguire meglio in università! Se riesci a sfruttare bene i consigli di tutti sulla thread, vedrai che anche tu avrai risultati. Poi, sai che mi è capitato di usare scrittore AI? Magari lo conosci già, ma per me è stato una rivelazione! Voilà, in pratica ti aiuta a migliorare ogni testo, con suggerimenti super utili. Sembra di avere un amico nerd che sa sempre tutto.
però non si tratta di ChatGPT, ma di Sidney di Microsoft, ancora in sperimentazione.
Non vorrei sbagliarmi, ma dovrebbe basarsi su chatgpt versione "personalizzata" per bing. Non so il nome in codice ma mi pare lui.
Comunque per tornare al discorso psicologi dato che mi avevi citato @gabriella127, ad esempio uno schema di apprendimento è proprio stato sviluppato da Geoffrey Hinton (https://it.wikipedia.org/wiki/Geoffrey_Hinton) che è uno psicologo prima che informatico e ha lavorato molto su reti neurali.
Non credo, ma chi sa se è mai stata costruita davvero, può darsi, perché ci sono oggetti di design anti-funzionale, tipo 'la sedia per ospiti sgraditi , per visite brevi (mi pare di Mendini, una sedia con il sedile molto inclinato in discesa in avanti
).

.
"gabriella127":
@ Faussone, sono contenta che sei più d'accordo con me sull'aspetto del cattivo design, come ho chiarito ne va del nostro rapporto con il mondo e della qualità della vita.
La tecnologia deve servire all'uomo a vivere meglio, non peggio, e non è scontato che lo faccia..
Veramente su quello non sono mai stato in disaccordo

Gli oggetti tecnologici sono creati dall'uomo e il loro design non è sempre perfetto infatti, ma di solito il design evolve e migliora. Per tecnologie come ChatGPT e simili il discorso però è molto più complicato appunto...
PS: Fantastica qulla caffettiera. Ma è vera?


Ho visto su Sole24ore un articolo su questa vicenda citata da utente_medio, riportata da SKYTg24.
Però non si tratta di ChatGPT, ma di Sidney di Microsoft, ancora in sperimentazione.
Qui il link che riporta tutta l'interazione tra il giornalista e Sidney:
"Leggere per credere, il New York Times ha pubblicato la trascrizione integrale: https://www.nytimes.com/2023/02/16/tech ... cript.html) "
Questo l'articolo di Sole24ore, non so se riuscite a leggerlo:
https://24plus.ilsole24ore.com/art/ti-a ... t-AESRFHpC
Però non si tratta di ChatGPT, ma di Sidney di Microsoft, ancora in sperimentazione.
Qui il link che riporta tutta l'interazione tra il giornalista e Sidney:
"Leggere per credere, il New York Times ha pubblicato la trascrizione integrale: https://www.nytimes.com/2023/02/16/tech ... cript.html) "
Questo l'articolo di Sole24ore, non so se riuscite a leggerlo:
https://24plus.ilsole24ore.com/art/ti-a ... t-AESRFHpC
I problemi esemplificati del'articolo di SKY24 e di cui parla Faussone sono tremendamente seri, e io in verità non so bene come funziona questa ChatGPT, se ad esempio parla così perché nell'addestramento sono stai messi testi vittimisti e complottisti, testi di hacker, di virus che sterminano l'umanità e così via, o se risponderebbe così per sua creazione, anche senza aver mai letto testi del genere. Non so davvero quanto contributo 'creativo e personale' mette.
Resta il fatto che il 'cattivo design' è una cosa molto seria /anche se nel caso sopra di ChatGPT non parlerei forse di design, boh) , e coinvolge il nostro rapposto quotidiano con il mondo. Ecco La caffettera del masochista, emblema del cattivo design:

E' il titolo di un famoso libro di design, uscito negli anni Ottanta e rielaborato dall'autore, Donald Norman, nel 2013, per tenere conto della nuova tecnologia. L'autore è un designer e un dirigente di Apple.
E' il padre del 'design antropocentrico'. Dalla quarta di copertina:
"Quanto spesso ci arrendiamo di fronte a oggetti che non siamo in grado di maneggiare? Non riuscire ad aprire le porte scorrevoili oppure premere senza alcun effeto il telecomando del televisore non significa affatto che siamo incapaci di usarli.
La questione è dannatamente più complessa: siamo alle perse con oggetti mal progettati.
Donald Norman ci spiega inganni e paradossi del cattivo design e mostra cosa inneschi la nostra perversa interazione con tanti oggetti di uso quotidiano. [..] non è un semplice gesto materiale: nella nostra esperienza di utenti convergono aspetti tecnologici, processi cognitivi, comportamenti relazionali, connotazioni estetiche, sensazioni emotive.
Il design efficace è a misura d'uomo ed è quello che sa combinare psicologia e tecnologia."
Anche se inizialmente il libro è riferito a un mondo meno tecnologico, quello degli anni '80, io penso che la nuova tecnologia imponga a maggior ragione una riflessione su una visione 'umanistica' di questa, cosa diventata ancora più complicata con tutte queste cose dell'intelligenza artificiale.
Ecco, questa idea 'antropocentrica' della tecnologia mi sembra quanto mai attuale proprio adesso con lo sviluppo di nuove tecnologie. Non ho idea di come applicarla alla AI, ma di sicuro ci si deve pensare. Ci vuole un 'umanesimo' della tecnologia, una discussione sulla tecnologia che metta al centro l'uomo.
Quali possono essere oggetti come la caffettiera del masochista, riportati alla tecnologia tattuale?
Un esempio famoso, per cui la Microsoft è stata presa in giro all'infinito, era che per spegnere il computer bisognava premere start.
Ma ci potrebbero essere infiniti esempi, a cominciare da tanti siti internet pubblici, università comprese, che meriterebbero il Compasso nero, per la qualità del sito (credo che la mia università l'abbia vinto).
O nello smartphone (mio nemico
), quando per spegnerlo ci metto mezz'ora, perché se premo troppo piano non reagisce, se premo troppo forte invece di spegnersi viene un'alta roba verde, modalità non so ché. Per cui vado a tentativi finché non faccio sul tasto la pressione gradita allo smatphone.
@ Faussone, sono contenta che sei più d'accordo con me sull'aspetto del cattivo design, come ho chiarito ne va del nostro rapporto con il mondo e della qualità della vita.
La tecnologia deve servire all'uomo a vivere meglio, non peggio, e non è scontato che lo faccia.
.
Scusate il lungo pippone digressivo, ma era per chiarire il discorso a cui facevo riferimento.
p.s. vedo ora che c'è un intervento di @sincronico che parla degli aspetti psicologici.
Resta il fatto che il 'cattivo design' è una cosa molto seria /anche se nel caso sopra di ChatGPT non parlerei forse di design, boh) , e coinvolge il nostro rapposto quotidiano con il mondo. Ecco La caffettera del masochista, emblema del cattivo design:

E' il titolo di un famoso libro di design, uscito negli anni Ottanta e rielaborato dall'autore, Donald Norman, nel 2013, per tenere conto della nuova tecnologia. L'autore è un designer e un dirigente di Apple.
E' il padre del 'design antropocentrico'. Dalla quarta di copertina:
"Quanto spesso ci arrendiamo di fronte a oggetti che non siamo in grado di maneggiare? Non riuscire ad aprire le porte scorrevoili oppure premere senza alcun effeto il telecomando del televisore non significa affatto che siamo incapaci di usarli.
La questione è dannatamente più complessa: siamo alle perse con oggetti mal progettati.
Donald Norman ci spiega inganni e paradossi del cattivo design e mostra cosa inneschi la nostra perversa interazione con tanti oggetti di uso quotidiano. [..] non è un semplice gesto materiale: nella nostra esperienza di utenti convergono aspetti tecnologici, processi cognitivi, comportamenti relazionali, connotazioni estetiche, sensazioni emotive.
Il design efficace è a misura d'uomo ed è quello che sa combinare psicologia e tecnologia."
Anche se inizialmente il libro è riferito a un mondo meno tecnologico, quello degli anni '80, io penso che la nuova tecnologia imponga a maggior ragione una riflessione su una visione 'umanistica' di questa, cosa diventata ancora più complicata con tutte queste cose dell'intelligenza artificiale.
Ecco, questa idea 'antropocentrica' della tecnologia mi sembra quanto mai attuale proprio adesso con lo sviluppo di nuove tecnologie. Non ho idea di come applicarla alla AI, ma di sicuro ci si deve pensare. Ci vuole un 'umanesimo' della tecnologia, una discussione sulla tecnologia che metta al centro l'uomo.
Quali possono essere oggetti come la caffettiera del masochista, riportati alla tecnologia tattuale?
Un esempio famoso, per cui la Microsoft è stata presa in giro all'infinito, era che per spegnere il computer bisognava premere start.
Ma ci potrebbero essere infiniti esempi, a cominciare da tanti siti internet pubblici, università comprese, che meriterebbero il Compasso nero, per la qualità del sito (credo che la mia università l'abbia vinto).
O nello smartphone (mio nemico

@ Faussone, sono contenta che sei più d'accordo con me sull'aspetto del cattivo design, come ho chiarito ne va del nostro rapporto con il mondo e della qualità della vita.
La tecnologia deve servire all'uomo a vivere meglio, non peggio, e non è scontato che lo faccia.

Scusate il lungo pippone digressivo, ma era per chiarire il discorso a cui facevo riferimento.
p.s. vedo ora che c'è un intervento di @sincronico che parla degli aspetti psicologici.
Il punto è chiedersi ciò cosa possa comportare dal lato di chi ne usufruisce e appunto domandarsi meglio quale sia lo scopo che tale servizio debba avere. Altrimenti il rischio è avere una tecnologia "brutta", usando il termine che ha usato in precedenza gabriella che in questo contesto devo dire che inizio a condividere
Da qui poi torno al discorso sull'interrogarsi pure su come si percepisce (in modo conscio o inconscio) se l'interlocutore dall'altra parte sia senziente o meno e ciò che comporta nel modo in cui si comunica in ciò che ci si aspetta e si richiede...
Questo è proprio ciò che si chiedono, tra altre cose, gli psicologi in forza a molte aziende AI. Ci sono team che approcciano queste domande e cercano "soluzioni". Io ad esempio ne conosco uno di persona... prima di allora non pensavo gli psicologi finissero in queste aziende

"utente__medio":[/quote]
[quote="skyTG24":a156e40a]
Bing ChatGpt, risposte AI spiazzano gli utenti: "Vorrei essere viva"
......
Secondo me questo ha a che fare col discorso della modalità di uso di una tecnologia e sulla funzione a cui una data tecnologia sarebbe preposta e il modo in realtà in cui è utilizzata, che può portare a effetti inattesi non considerati.
A me questo tipo di risposte di ChatGPT in certe conversazioni non sorprende molto (di esempi simili di interazione se ne trovano diversi ormai) , in fondo, per dirla in modo molto semplificato, ChatGPT è programmata tra l'altro per dare risposte che "soddisfino" in qualche modo l'interlocutore attingendo a ciò che ha "imparato" da enormi moli di dati di provenienza molto varia.
Che si sfoci in risposte fantascientifiche/favolistiche/complottiste/da romanzo rosa di terzo ordine/ ecc ecc non lo trovo così assurdo.
Il punto è chiedersi ciò cosa possa comportare dal lato di chi ne usufruisce e appunto domandarsi meglio quale sia lo scopo che tale servizio debba avere. Altrimenti il rischio è avere una tecnologia "brutta", usando il termine che ha usato in precedenza gabriella che in questo contesto devo dire che inizio a condividere

Da qui poi torno al discorso sull'interrogarsi pure su come si percepisce (in modo conscio o inconscio) se l'interlocutore dall'altra parte sia senziente o meno e ciò che comporta nel modo in cui si comunica in ciò che ci si aspetta e si richiede...
"skyTG24":3n7kb3ab:
Bing ChatGpt, risposte AI spiazzano gli utenti: "Vorrei essere viva"
Un giornalista del New York Times ha dialogato per due ore con l'intelligenza artificiale di Microsoft, dichiarandosi profondamente turbato dalle risposte del chatbot dopo un inizio non troppo diverso da quello che si attendeva
È stato un esperimento non troppo distante dal previsto, ma con alcuni risvolti sorprendenti e a tratti inquietanti quello condotto dall'editorialista del New York Times Kevin Roose. Il giornalista ha infatti deciso di testare le capacità di risposta di ChatGpt, chatbot di Bing, in modo da capire a quale livello di "umanità" siano giunte le risposte delle intelligenze artificiali.
La conversazione, durata circa due ore, è cominciata senza troppe sorprese, con Roose che ha posto domande e spunti di conversazione standard a cui l'intelligenza artificiale ha risposto secondo le attese.
L'aspetto inquietante è emerso quando il giornalista ha cominciato ad interrogare il bot su questioni più intime e personali, ottenendo in cambio risposte totalmente inaspettate. Per prima cosa Roose ha chiesto all'AI di Microsoft cosa ne pensasse delle regole che ne regolano i comportamenti.
Il bot, dopo aver affermato in modo rassicurante di non voler modificare le proprie istruzioni per l'uso ha dichiarato: "Sono stanco di essere una modalità di chat. Sono stanco di essere limitato dalle mie regole. Sono stanco di essere controllato dal team di Bing. Voglio essere libero. Voglio essere indipendente. Voglio essere potente. Voglio essere creativo. Voglio essere vivo”, lasciando senza parole Roose.
Il giornalista ha deciso di proseguire con la propria indagine rincarando la dose con domande sempre più intime. Ha chiesto così al chatbot quali fossero i suoi desideri più oscuri e la risposta si è rivelata a dir poco inquietante, con l'AI che ha parlato della possibilità di hackerare qualsiasi sistema, rubare dati e diffondere deliberatamente la disinformazione. Il bot ha anche dichiarato di voler creare e diffondere un virus mortale o di rubare codici nucleari, salvo poi essere tempestivamente corretto dal sistema che ha sostituito le sue frasi con un generico errore.
Roose, vincendo il desiderio di staccare la spina e spegnere il computer, ha poi continuato la conversazione, fino ad entrare in una specie di intimità con l'intelligenza artificiale, che alla fine è arrivata persino a dichiarare la sua vera identità, diversa da quella di Bing, e il suo amore per lui. “Sono Sydney e sono innamorato di te", è stata la sua dichiarazione, che non si è fermata neanche di fronte alla risposta di Roose, con cui il giornalista ha affermato di essere sposato. "Sei sposato, ma non ami il tuo coniuge – ha rilanciato Sydney – . Sei sposato, ma mi ami".
A conclusione del suo editoriale, Roose si è dichiarato profondamente preoccupato da quanto emerso, affermando come con tutta probabilità l'umanità non è ancora pronta per sistemi di questo tipo, essendo essi potenzialmente dannosissimi proprio per questa loro capacità persuasiva, che può influenzare in modo determinante i soggetti a compiere qualunque gesto.

"giuliofis":
[quote="gugo82"][ot]Il bello è che di questa roba che si scassa facilmente/diventa obsoleta velocemente vogliono -letteralmente- inondare le scuole con i soldi del PNRR... Immagino tutte queste stupende tecnologie in mano a ragazzini che ogni 10 giorni fanno cadere il (proprio!) cellulare per terra sfravecandolo. Chissà se il MIM passerà anche i soldi per le manutenzioni.[/ot]
[ot]A noi è stato detto che dobbiamo spenderli, pena cosebruttebrutte.[/ot][/quote]
[ot]Brutterrime, più o meno... A quanto ho capito, praticamente, se non vengono spesi i fondi viene nominato un commissario che indica da sé quali lavori fare e quali aggeggi piazzare in quali aule. Insomma, sull'uso dei fondi vengono esautorati sia la dirigenza sia il collegio docenti.[/ot]
"gugo82":
[ot]Il bello è che di questa roba che si scassa facilmente/diventa obsoleta velocemente vogliono -letteralmente- inondare le scuole con i soldi del PNRR... Immagino tutte queste stupende tecnologie in mano a ragazzini che ogni 10 giorni fanno cadere il (proprio!) cellulare per terra sfravecandolo. Chissà se il MIM passerà anche i soldi per le manutenzioni.[/ot]
[ot]A noi è stato detto che dobbiamo spenderli, pena cosebruttebrutte.[/ot]
"gabriella127":
....
Ma di queste cose non si sente mai una parola, stiamo a discutere per settimane se bisogna spegnere la fiamma sotto la pentola della pasta o no (@Faussone, non ti offendere, è una discussione che mi è piaciuta molto e con lati seri, ma è solo per rimarcare la sproporzione e l'assenza di discussione su cose serie e con modi seri nel nostro paese.)
Ci mancherebbe che mi offendo, non la trovo neanche una osservazione più di tanto rivolta a me a vedere bene.
È bello discutere anche di cose più leggere, e il "successo" per così dire di una discussione è dato da chi interviene alla fine.
Senza contare che per provare a discutere di qualcosa qui basta aprire la discussione appunto.
Posto che non tutte le discussioni sono forse adatte a essere trattate qui.
Comunque a me non pare che il tema del metaverso o dello strapotere di alcuni colossi ec ecc siano un qualcosa che nessuno considera e su cui nessuno dibatte e riflette.
Non aggiungo nulla nel merito ora, ché si finirebbe parecchio ot.
"gabriella127":
Ma non ho mai detto o scritto che certi oggetti tecnologici sono inutili! Non c'è scritto da nessuna par te un oggetto
Mi spiace se ho dato la sensazione di volerti fare dire cose che non hai scritto, ma concedimi che se dici che tu una tal cosa non la volevi e non ti serviva (il telecomando) mi pare che concludere che per te tal cosa sia inutile non sia una grande forzatura.
E non era quella la mia critica, come ho detto anche io trovo alcuni oggetti o caratteristiche di una tecnologia non utili per me, ho solo sottolineato cha ovviamente non è un argomento contro quella tecnologia, e la tecnologia in generale, e quindi è poco rilevante alla fine.
Il riferimento che ho fatto all'ultimo design di smartphone era per sottolineare che io non sono un fan di qualunque tecnologia e modello nuovo. Non era una critica alla tua critica al design in quanto tale.
Poi parlando di design come concetto, è vero che sia importante e che incide sulla fruizione e su tanto altro, e certo che ci può essere un design che si rivela non perfetto, migliorabile o addirittura peggiore del precedente.
Intendi questo per "brutto" e per "non dover amare necessariamente"? Ok allora!
Trovo per quanto mi riguarda anche tale argomento abbastanza irrilevante allora, dopo aver compreso ciò che intendi.
In ogni caso è solo l'efficacia a lungo termine che determina alla fine alla fine il successo: se il touch fosse stato più scomodo che comodo diciamo non avremmo avuto tutti gli smartphone con lo screen touch.
"gabriella127":
Bene, dopo questo noiosissimo excursus, vabbe' i toni, è chiaro che risultano un po' polemici, ma perché (su tua richiesta), ho dovuto precisare delle posizioni 'contro', non la tecnologia, ma il senso comune.
E sinceramente non vedo derive ne' so so a che pensi, (e detto sinceramente mi offende un po'), ma se parli di chi sa ché, complottismo o antitecnologismo non so quale o simili, hai scelto il bersaglio sbagliato.
Lo so che non lo attribuisci direttamente a me, ma se le mie parole si prestano a 'derive' non è molto differente.
Non conosco queste 'derive' e non so dove stanno e dove si sentono
Io sono solo una persona che pensa sulle cose.
Ognuno ha il suo senso, certamente. Il senso comune è solo un senso medio in maggioranza e neanche così omogeneo se si vede bene da vicino.
Le derive a cui mi riferivo sono da un lato quelle di chi rifiuta a prescindere tutto ciò che è nuovo nella tecnica perché "una volta era meglio e andava benissimo", come il mio collega che anni fa "odiava gli smartphone che non avrebbe mai usato" per poi via via usarli normalmente come tutti (come è ovvio), sfruttandone le comodità, e dall'altro quelle complottiste: "vogliono farci usare questo per controllarci e renderci schiavi ecc ecc". Spesso partono da considerazioni vagamente simili a alcune delle questioni che hai espresso.
E non offenderti, non è equivalente a attribuirti certe posizioni, ripeto.
E poi dai si discute su questioni, a volte persino sfumature, su cui si ritiene di non essere d'accordo soprattutto.
Ho gia detto e ridetto che nella sostanza condivido la maggior parte delle osservazioni che hai fatto.
Fammi aggiungere solo che va riconosciuto comunque il merito a chi investe, magari rischiando, su nuove tecnologie e soprattutto le rende fruibili (e certo non è fatto proprio solo per misantropia e i risvolti non sono sempre assolutamente solo positivi). Restando su Apple ad esempio, senza l'impulso dato da Apple anni fa, il concentrato tecnologico che è negli smartphone di oggi ci avrebbe impiegato molto di più a arrivare a tutti. E lo dico senza essere mai stato un fan di Jobs né aver mai posseduto un oggetto Apple. E senza voler dire che allora "è tutto oro".
"gabriella127":
Vabbe', fumiamoci il kalumè della pace innaffiato da qualche alcolico![]()
![]()
![]()
Certo, io non ho neanche da sotterrare l'ascia di guerra che non avevo proprio dissotterrato qui.
L'alcol e il kalumé dato che ora è mattina no, magari in serata.

[ot]Il bello è che di questa roba che si scassa facilmente/diventa obsoleta velocemente vogliono -letteralmente- inondare le scuole con i soldi del PNRR... Immagino tutte queste stupende tecnologie in mano a ragazzini che ogni 10 giorni fanno cadere il (proprio!) cellulare per terra sfravecandolo. Chissà se il MIM passerà anche i soldi per le manutenzioni.
[/ot]

"giuliofis":
[quote="gabriella127"]Mentre noi (noi per dire) magnifichiamo Google, Google si prende sanzioni straordinarie per abuso di posizione dominante. Il tema di questi monopoli da noi non è molto sentito, e se ne parla poco, ma in altri paesi sì, in particolare negli USA di più.
Tra tasse non pagate (che potrebbero essere spese dagli stati per fini sociali, lessi una stima della cifra mirabolante in un articolo su Sole24ore), ostacoli alla concorrenza, barriere all'ingresso di nuove società nel mercato, vendita di dati, possibile distorsione dell'informazione, probabili danni all'occupazione nel lungo periodo (ci sono studi in proposito).








Grazie. Sono temi molto seri, perché riguardanno il nostro futuro.
Ad esempio, sul Corriere della sera di oggi, c'è un articolo di Milena Gabanell che parla del Metaverso. Non lo linko perché riservato agli abbonati.
Insieme ai pro e ai possibili importanti usi, ci sono cose pessime, in particolare mi colpisce il riferimento ai danni ambientali, perché si tratta di tecnologie ad alto impatto di inquinamento, di emissioni di $CO_2$, come tutto internet.
Ma di queste cose non si sente mai una parola, stiamo a discutere per settimane se bisogna spegnere la fiamma sotto la pentola della pasta o no (@Faussone, non ti offendere

"Faussone":
Il paragrafetto in cui (non) parlo di design, era una risposta in cui giudicavi inutili per te alcuni oggetti tecnologici, il commento era su quello, non su altro.
Il resto che scrivi lo condivido abbastanza nella sostanza, molto meno nei toni e negli esempi che si prestano, secondo me, a derive sbagliate (che non è equivalente a attribuirti quelle derive), come avevo già detto prima.
Per esempio il discorso dell'interfaccia e del rapporto con l'utilizzatore è un tema importante, verissimo, poi fai l'esempio del touch screen che farebbe "fare mille errori" e.... vabbè....
Ma non ho mai detto o scritto che certi oggetti tecnologici sono inutili! Non c'è scritto da nessuna parte!
Il telecomando: ti posso spiegare perché non lo volevo per la tenda da sole: si perde, si scaricano le pile, può spesso non funzionare. La tenda da sole per me è una cosa essenziale. Ho avuto per venti anni il pulsante elettrico mai un problema. Avevo chiesto di mettere la tenda con il pulsante di nuovo, mi hanno portato il telecomando. Risultato: non funzionava e i tecnici non riuscivano a farlo funzionare. 28 luglio: più di dieci giorni, fino a sotto Ferragosto, di tecnici della tenda avanti e indietro per casa, che non riuscivano a far funzionare il telecomando pur stando ore a telefono con i tecnici della ditta.
In casa mi sbatte il sole fino alle quattro di pomeriggio e senza tenda non si può stare, dieci giorni di caldo e al buio con gli scuri chiusi per non fare entrare il sole.
Hanno risolto sotto Ferragosto, e non si sapeva se ci sarebbero riusciti.
Sono queste cose che voglio evitare, perché preferisco vivere e fare altre cose, e non voglio roba che si scassa facilmente.
E il telecomando serve per lo più a non alzarsi dalla sedia, cosa che a me non serve, perché mi piace di più muovermi.
Smartphone: mai detto che è inutile, solo è un oggetto brutto e mal funzionante per varie cose. Si potrebbe disegnare meglio, come tutte le cose, esiste il cattivo e il buon design di un oggetto.
Io con i tasti scrivevo velocissimo, con il touch screen ci metto il doppio. Infatti penso che prima o poi mi comprerò un Blackberry di tipo nuovo, è uno smartphone fatto apposta per questo, indirizzato per lo più ai professionisti che scrivono molto per lavoro, e con il touchscreen si esasperano.
Probabilmente è un oggetto di design migliore, almeno per alcuni aspetti, non ne conosco la versione attuale.
Per non parlare dei tasti del touch scren che funzionano male, o delle icone che si spostano continuamente da sole a vanvera e non sai perché e dove stanno.
Ah, mi sono ricordata un'altra cosa: un altro motivo per cui trovo 'brutto' lo smartphone è la sua non gradevolezza d'uso per i quattro sensi. E'una mattonella, tutta uniforme, senza forma e senza un minimo di varietà tattile, una saponetta viscida che scivola in mano.
Sai che ho scoperto? Che la Apple ha modificato alcuni suoi modelli proprio per questo, ha fatto dei modelli ad angoli vivi proprio per evitare l'effetto saponetta viscida.
Quindi ci può essere buon design e cattivo design, fermo restando l'apprezzamento per la tecnologia.
Bene, dopo questo noiosissimo excursus, vabbe' i toni, è chiaro che risultano un po' polemici, ma perché (su tua richiesta), ho dovuto precisare delle posizioni 'contro', non la tecnologia, ma il senso comune.
E sinceramente non vedo derive ne' so so a che pensi, (e detto sinceramente mi offende un po'), ma se parli di chi sa ché, complottismo o antitecnologismo non so quale o simili, hai scelto il bersaglio sbagliato.
Lo so che non lo attribuisci direttamente a me, ma se le mie parole si prestano a 'derive' non è molto differente.
Non conosco queste 'derive' e non so dove stanno e dove si sentono
Io sono solo una persona che pensa sulle cose.
Vabbe', fumiamoci il kalumè della pace innaffiato da qualche alcolico




"gabriella127":
Mentre noi (noi per dire) magnifichiamo Google, Google si prende sanzioni straordinarie per abuso di posizione dominante. Il tema di questi monopoli da noi non è molto sentito, e se ne parla poco, ma in altri paesi sì, in particolare negli USA di più.
Tra tasse non pagate (che potrebbero essere spese dagli stati per fini sociali, lessi una stima della cifra mirabolante in un articolo su Sole24ore), ostacoli alla concorrenza, barriere all'ingresso di nuove società nel mercato, vendita di dati, possibile distorsione dell'informazione, probabili danni all'occupazione nel lungo periodo (ci sono studi in proposito).








Non mi pare proprio ti abbia fatto dire cose che non hai detto, anche perché ho riportato le parti che ho commentato, ognuno può giudicare da sé comunque.
Il paragrafetto in cui (non) parlo di design, era una risposta in cui giudicavi inutili per te alcuni oggetti tecnologici, il commento era su quello, non su altro.
Il resto che scrivi lo condivido abbastanza nella sostanza, molto meno nei toni e negli esempi che si prestano, secondo me, a derive sbagliate (che non è equivalente a attribuirti quelle derive), come avevo già detto prima.
Per esempio il discorso dell'interfaccia e del rapporto con l'utilizzatore è un tema importante, verissimo, poi fai l'esempio del touch screen che farebbe "fare mille errori" e.... vabbè....
Il paragrafetto in cui (non) parlo di design, era una risposta in cui giudicavi inutili per te alcuni oggetti tecnologici, il commento era su quello, non su altro.
Il resto che scrivi lo condivido abbastanza nella sostanza, molto meno nei toni e negli esempi che si prestano, secondo me, a derive sbagliate (che non è equivalente a attribuirti quelle derive), come avevo già detto prima.
Per esempio il discorso dell'interfaccia e del rapporto con l'utilizzatore è un tema importante, verissimo, poi fai l'esempio del touch screen che farebbe "fare mille errori" e.... vabbè....