Carne di cavallo
Hanno proposto una legge per impedire la macellazione dei cavalli (per esempio clic), perché equiparabili a cani e gatti ("il cavallo, nelle intenzioni del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, verrà di fatto equiparato a cani e gatti, un modo per "assicurare dignità e rispetto").
Ora io dico, sono ovviamente contento di questo, ma che dire degli altri animali? Solo gli "amici dell'uomo" hanno diritto a restare vivi (solo gli amici dell'uomo!! cristo), gli altri devono morire? Il maiale è uno dei più begli animali esistenti, e guardate come viene trattato. Rendiamocene conto, per favore. Mi piacerebbe che chi è favorevole alla macellazione del maiale mi desse una spiegazione esauriente sul perché il maiale ha meno diritto del cavallo a restare in vita.
Amici dell'uomo... via, non scherziamo. Scusate la provocazione ma si tratta di una cosa che sento veramente tanto, e a volte non riesco a contenermi.
Ora io dico, sono ovviamente contento di questo, ma che dire degli altri animali? Solo gli "amici dell'uomo" hanno diritto a restare vivi (solo gli amici dell'uomo!! cristo), gli altri devono morire? Il maiale è uno dei più begli animali esistenti, e guardate come viene trattato. Rendiamocene conto, per favore. Mi piacerebbe che chi è favorevole alla macellazione del maiale mi desse una spiegazione esauriente sul perché il maiale ha meno diritto del cavallo a restare in vita.
Amici dell'uomo... via, non scherziamo. Scusate la provocazione ma si tratta di una cosa che sento veramente tanto, e a volte non riesco a contenermi.
Risposte
Quello che io intendo con sviare il discorso è quello che hai fatto in apertura del tuo intervento: cosa centra il discorso dei cinesi e del Kg di carne in frigo? È secondo te un problema alimentare?? Non magari culturale?
In questo caso temo proprio di no.
E semplice: mangiare all'occidentale costa, e tanto, in termini ambientali e agricoli. Oltre un tot non si può andare.
In un momento poi in cui si parla di prendere provvedimenti d'urgenza in materia ambientale (acqua, tagli emissioni, deforestazione, depredamento della fauna marina e così avanti), è abbastanza grave che invece un'enorme fetta della popolazione mondiale si muova nella direzione delle abitudini occidentali, con tutto quello che ne segue.
Il cinese ha ovviamente tutto il diritto di voler mangiare pollo oggi e maiale domani, guidare un'auto, usare 350L d'acqua al giorno e così via: perché lui no e noi sì? Allora tutti, accettando le conseguenze?
L'alimentazione è la più quotidiana delle azioni, ritengo che una modifica di questa sia un passo avanti.
Quando dici
La tua non è l’unica soluzione, penso tu lo riconosca!
non posso che assentire: io non dico che fatto questo stiamo a posto, possiamo, per citare Cheguevilla prima, prendere il suv e portare a spasso il cane

Non fraintendermi, non lo dico per elogiare la mia categoria: un vegetariano è estremamente probabile che, oltre alla sua scelta alimentare, adotti azioni quotidiane di salvaguardia ambientale (che sia pure la banalità del rubinetto aperto mentre ti radi).
Sarebbe strano (e stupido, direi) il contrario.
sarebbe bello vedere la volontà vostra non di convincerci che avete ragione e che sperate che un giorno tutti la pensino come voi, ma che siete disponibili a convivere, se in democrazia e con alcuni necessari compromessi.
Mi spiace che tu abbia questa visione.
Io ritengo di stare a fare una cosa corretta, più che andare all'attacco a convincere mi capita spesso di dovermi difendere da atteggiamenti spiacevoli anche da persone molto vicine.
Di norma non inizio mai il discorso veg con qualcuno, ma aspetto che gli interessati mi pongano domande: la parte dell' "attivista" che si mette là a spiegarti per un'ora quanto è sbagliato mangiare questo e quello ma l'ho fatta e non intendo iniziare ora perché temo sia controproducente.
Quello che mi piacerebbe vedere è un passo da parte vostra verso gli altri
Non so che idea hai dei veg(etari)ani, quelli che ho conosciuto io (diventati vegetariani appunto dopo avermi conosciuto), oltre me, erano persone perfettamente a norma e integrate.
Non mi capita mai di fare selezioni tra le persone in base a quante uova o pesci mangiano, per intenderci.

Forse non ho risposto ad altri punti che citavi, ora devo andare però.
Buona serata.
Ok diciamo che siamo uno a uno nelle frasi mal poste? mi scuso in effetti per il senso che poteva avere la mia frase, non era mia intenzione, ciò che volevo dire era che a me sembrate appunto persone intelligenti e consapevoli, e quindi volevo riuscire bene a capire le vostre motivazioni, sicuro che ponendovi di fronte a critiche (che almeno nelle intenzioni volevano essere) abbastanza ragionate e oggettive, mi avreste saputo rispondere bene.
Cerco di cambiare linea: passo ad una che spero sia costruttiva.
Io penso che: le motivazioni principali che ho sentito per diventare veg(etari)ano siano tentativi di opporsi a problemi della società.
Questa è un'ottima cosa, ma credo che siano dei "sottoproblemi" di altri maggiori (violenze su animali: problema culturale ; impatto ambientale allevamenti: problema ecologico ; fame nel mondo: culturale e sociale). da ciò ricavo che: è una scelta sensata, che si pone dei piccoli obiettivi intermedi, che potrebbe essere una scelta migliore che affrontare il "problemone" da solo.
Perciò nel mio "mondo ideale" può benissimo esserci una componente vegana, anzi ben venga.
Ma: non è una scelta che condivido se pone delle limitazioni ad altri esempio: appoggiare la legge sul cavallo: è sbagliato secondo me, che si lasci la libertà di scelta. Da qui un altro punto che non condivido: io non pongo in alcun modo la dignità e l'importanza degli animali su quella degli uomini. e terzo, credo che sia una battaglia che ha attrattiva su pochi, e quindi che non può portare grossi cambiamenti. Inoltre non so bene se una dieta senza carne sia salutare o meno.
Queste sono le mie critiche, non credo ci sia nulla di male, o di così campato in aria.
Quello che mi piacerebbe vedere è un passo da parte vostra verso gli altri: nessuno può pretendere di avere ragione su tutto (io ho ammesso che è una scelta positiva la vostra), e sarebbe bello vedere la volontà vostra non di convincerci che avete ragione e che sperate che un giorno tutti la pensino come voi, ma che siete disponibili a convivere, se in democrazia e con alcuni necessari compromessi.
Cerco di cambiare linea: passo ad una che spero sia costruttiva.
Io penso che: le motivazioni principali che ho sentito per diventare veg(etari)ano siano tentativi di opporsi a problemi della società.
Questa è un'ottima cosa, ma credo che siano dei "sottoproblemi" di altri maggiori (violenze su animali: problema culturale ; impatto ambientale allevamenti: problema ecologico ; fame nel mondo: culturale e sociale). da ciò ricavo che: è una scelta sensata, che si pone dei piccoli obiettivi intermedi, che potrebbe essere una scelta migliore che affrontare il "problemone" da solo.
Perciò nel mio "mondo ideale" può benissimo esserci una componente vegana, anzi ben venga.
Ma: non è una scelta che condivido se pone delle limitazioni ad altri esempio: appoggiare la legge sul cavallo: è sbagliato secondo me, che si lasci la libertà di scelta. Da qui un altro punto che non condivido: io non pongo in alcun modo la dignità e l'importanza degli animali su quella degli uomini. e terzo, credo che sia una battaglia che ha attrattiva su pochi, e quindi che non può portare grossi cambiamenti. Inoltre non so bene se una dieta senza carne sia salutare o meno.
Queste sono le mie critiche, non credo ci sia nulla di male, o di così campato in aria.
Quello che mi piacerebbe vedere è un passo da parte vostra verso gli altri: nessuno può pretendere di avere ragione su tutto (io ho ammesso che è una scelta positiva la vostra), e sarebbe bello vedere la volontà vostra non di convincerci che avete ragione e che sperate che un giorno tutti la pensino come voi, ma che siete disponibili a convivere, se in democrazia e con alcuni necessari compromessi.
Sì sono stato un po' scorretto lo riconosco, ma ho percepito degli attacchi seri da parte tua e non sono riuscito a contenermi. Attacchi a cominciare dal seguente:
Arriviamo ad un punto fermo. Il punto fermo non so quale sia ma deve coinvolgere coerenza e rispetto.
"blackbishop13":Dobbiamo essere d'accordo sul punto che come tu hai fatto le tue riflessioni, anche noi abbiamo fatto le nostre, e non puoi bocciare quello che diciamo insinuando che "sembreremmo intelligenti ma invece".
in modo davvero stupefacente per due persone che (per quel pochissimo che ho conosciuto io sul forum) mi sembrano intelligenti e consapevoli, Mart e Stev cambiano discorso, punto di vista e argomento pur di continuare a difendere la loro posizione.
"blackbishop13":Hai ragione, io divido gli animali tra serie A e serie B. La serie A consiste degli animali di cui comprendo la sofferenza perché uguale alla mia. Quelli di serie B sono gli altri, quelli minuscoli, per esempio. Questo non significa che non mi importa della vita degli animali di serie B, li considero solo meno importanti della mia sopravvivenza. Per esempio pur essendo la zanzara un animale di serie B, io non la ammazzo se mi punge o mi infastidisce.
@Martino. A me pare proprio che continui a riproporre gli stessi argomenti, come ad esempio:
mangiare animali $\Rightarrow$ farli soffrire: è evidentemente falso, ma mi pare che non vuoi ammetterlo. Mi spiego sui moscerini: tu parli di animali, e i moscerini sono animali, è una critica debole, lo riconosco, ma si cerca di farti vedere che anche tu dividi tra animali di serie a e serie b.
Ma forse il problema è proprio che ragioniamo in modo molto diverso. In conclusione, il tuo ideale di mondo vegano è magari una soluzione ad alcuni problemi dela nostra società, ma secondo me ce ne sarebbero di molto migliori.Sai non è facile per me digerire un commento di questo tipo. Forse tu nel dirlo sei mosso da ragioni personali, non so, ma è una critica davvero debole e la sua inconsistenza dovrebbe essere autoevidente. Secondo me non c'è dubbio che non servirsi di cose di origine animale porta un aiuto al pianeta, un aiuto sostanziale. Se secondo te ci sono cose migliori da poter fare allora primo, questa è la tua opinione, secondo, perché ti accanisci contro chi segue la propria causa, anche fosse meno importante di qualsiasi altra causa che tu possa immaginare?
Un piccolo commento a questa tua frase:Hai ragione mi scuso. Avrei dovuto sapermi controllare. Ma non sai quanto mi prende parlare di questo, e a volte perdo il controllo. Purtroppo ho imparato (recentemente) a perderlo.
"Dimenticati per un momento che tutto il mondo la pensa come te, e cerca di valutare la cosa in modo critico ed autonomo."
tu non hai la minima idea di come la pensi il mio mondo, le persone che io conosco, e di perchè ed in quale modo ed in quanto tempo io mi sia fatto la mia opinione. Io non ho detto una parola sulla tua scelta perchè la rispetto, fai altrettanto per favore, e cerca di parlare di ciò che conosci, di ciò che io scrivo, grazie.
Arriviamo ad un punto fermo. Il punto fermo non so quale sia ma deve coinvolgere coerenza e rispetto.
blackbishop, ti prego, l'ortografia
Non devi prendere la mira: centrare, ma restare in tema: entrarci.
"blackbishop13":
... cosa c'entra il discorso dei cinesi ...
Non devi prendere la mira: centrare, ma restare in tema: entrarci.
Mi pare che sia troppo difficile sostenere un discorso così complesso a distanza e per iscritto, ma rispondo volentieri, separatamente, a Martino e Steven che hanno preso in considerazione ciò che ho detto, e li ringrazio per questo, ma cerchiamo di arrivare a un punto fermo ok?
@Martino. A me pare proprio che continui a riproporre gli stessi argomenti, come ad esempio:
mangiare animali $\Rightarrow$ farli soffrire: è evidentemente falso, ma mi pare che non vuoi ammetterlo. Mi spiego sui moscerini: tu parli di animali, e i moscerini sono animali, è una critica debole, lo riconosco, ma si cerca di farti vedere che anche tu dividi tra animali di serie a e serie b.
Ma forse il problema è proprio che ragioniamo in modo molto diverso. In conclusione, il tuo ideale di mondo vegano è magari una soluzione ad alcuni problemi dela nostra società, ma secondo me ce ne sarebbero di molto migliori.
Un piccolo commento a questa tua frase:
"Dimenticati per un momento che tutto il mondo la pensa come te, e cerca di valutare la cosa in modo critico ed autonomo."
tu non hai la minima idea di come la pensi il mio mondo, le persone che io conosco, e di perchè ed in quale modo ed in quanto tempo io mi sia fatto la mia opinione. Io non ho detto una parola sulla tua scelta perchè la rispetto, fai altrettanto per favore, e cerca di parlare di ciò che conosci, di ciò che io scrivo, grazie.
@ Steven: in effetti ho sbagliato a voler raccogliere il pensiero di due persone diverse in una traccia sola. Ma fondamentalmente mi pare che non consideri le mie critiche nel modo in cui io le intendo, forse il nostro è un problema di comunicazione. Dici che io nego il nesso tra il problema della fame e il cibo ogni anno dato agli animali. Errore, io nego la complicazione. La tua non è l’unica soluzione, penso tu lo riconosca!
Quello che io intendo con sviare il discorso è quello che hai fatto in apertura del tuo intervento: cosa centra il discorso dei cinesi e del Kg di carne in frigo? È secondo te un problema alimentare?? Non magari culturale? Io propendo per la seconda.
Comunque mi pare che anche se con motivazioni un po’ diverse abbiamo dei punti di contatto, in fondo tutti dovremmo fare qualcosa per migliorare il nostro mondo, e mi pare che tu ti impegni seriamente per farlo, quindi anche se continuo a non condividere la tua scelta, e non ci sono dati che mi spingeranno a farlo, ti ammiro.
Io non me la sento di aggiungere altro, è difficile stare 1 contro 2! Ovviamente mi interessano i vostri commenti, ma non metto “altra carne al fuoco” (termine ad hoc…)
@Martino. A me pare proprio che continui a riproporre gli stessi argomenti, come ad esempio:
mangiare animali $\Rightarrow$ farli soffrire: è evidentemente falso, ma mi pare che non vuoi ammetterlo. Mi spiego sui moscerini: tu parli di animali, e i moscerini sono animali, è una critica debole, lo riconosco, ma si cerca di farti vedere che anche tu dividi tra animali di serie a e serie b.
Ma forse il problema è proprio che ragioniamo in modo molto diverso. In conclusione, il tuo ideale di mondo vegano è magari una soluzione ad alcuni problemi dela nostra società, ma secondo me ce ne sarebbero di molto migliori.
Un piccolo commento a questa tua frase:
"Dimenticati per un momento che tutto il mondo la pensa come te, e cerca di valutare la cosa in modo critico ed autonomo."
tu non hai la minima idea di come la pensi il mio mondo, le persone che io conosco, e di perchè ed in quale modo ed in quanto tempo io mi sia fatto la mia opinione. Io non ho detto una parola sulla tua scelta perchè la rispetto, fai altrettanto per favore, e cerca di parlare di ciò che conosci, di ciò che io scrivo, grazie.
@ Steven: in effetti ho sbagliato a voler raccogliere il pensiero di due persone diverse in una traccia sola. Ma fondamentalmente mi pare che non consideri le mie critiche nel modo in cui io le intendo, forse il nostro è un problema di comunicazione. Dici che io nego il nesso tra il problema della fame e il cibo ogni anno dato agli animali. Errore, io nego la complicazione. La tua non è l’unica soluzione, penso tu lo riconosca!
Quello che io intendo con sviare il discorso è quello che hai fatto in apertura del tuo intervento: cosa centra il discorso dei cinesi e del Kg di carne in frigo? È secondo te un problema alimentare?? Non magari culturale? Io propendo per la seconda.
Comunque mi pare che anche se con motivazioni un po’ diverse abbiamo dei punti di contatto, in fondo tutti dovremmo fare qualcosa per migliorare il nostro mondo, e mi pare che tu ti impegni seriamente per farlo, quindi anche se continuo a non condividere la tua scelta, e non ci sono dati che mi spingeranno a farlo, ti ammiro.
Io non me la sento di aggiungere altro, è difficile stare 1 contro 2! Ovviamente mi interessano i vostri commenti, ma non metto “altra carne al fuoco” (termine ad hoc…)

la carne di cavallo è il max..spero tanto che questa legge non venga approvata
Io sono curioso di vedere quando tutti i cinesi, seguiti poi dagli indiani e sud-americani, pretenderanno di avere come gli occidentali il loro chilo di carne in freezer, ottenuto avendo dato circa 16kg di cereali all'animale (fonte: Dipartimento agricoltura USA) e più di 5 tonnellate d'acqua.
Anche se mi sembra strano che serva, ricostruisco l'evoluzione della discussione per tentare di scioglierti questi nodi.
Si è partito parlando della proposta di legge in questione, senza che fosse subentrato il discorso vegano/vegetariano.
Io, come Martino, ho reso pubblico il pensiero che mi sembra irrazionale decidere quali animali debbano essere consumati in base al livello di simpatia: il cane no perché ti lecca la mano se lo accarezzi ed ha gli occhioni, il maiale invece siccome si rotola nel fango e fa dei versacci, al macello.
Non capisco perché un vegano che dice questa cosa debba cadere in contraddizione.
Al massimo è lecito aspettarsi che egli aggiunga: "penso una distinzione con tale criterio sia poco razionale, anche se io ho comunque scelto di essere veg per il motivo1, motivo2" etc.
In seguito che viene fuori il discorso veg(etari)ano, si chiarisce che questa scelta non ha la pretesa di ottenere la perfezione o l'annullamento del proprio "peso" ambientale e uccisioni, ma è un passo che darebbe un contributo non indifferente verso la causa.
Quando tu neghi il nesso tra il problema della fame e il cibo ogni anno dato agli animali, mostri di non comprendere bene le dimensioni della questione.
Le motivazioni "animaliste" e "ambientaliste" (come detto io guardo più alle seconde) non sono buttate là a caso, e non è come dici tu:
non c'è nessun "poi". Se ho spiegato dopo quest'aspetto è perché lo svolgersi del discorso evidentemente mi ha suggerito di fare così, non è un calcio d'angolo come stai dicendo.
Come già detto, i risvolti animalisti del mio essere vegano sono ben lontani dal costituire tutto il mio corpo di motivazioni.
Spero si capisca.
Si veda sopra. Non posso che essere d'accordo, ma resta la questione ambientale e dello sviluppo sostenibile.
E permettimi di dire: essere vegano non sottrae tempo ad altre attività di solidarietà come quelle che citi.
Se ti avessi detto "tra andare a fare volontariato all'orfanotrofio e al canile è meglio il canile" la tua osservazione sarebbe coerente.
Ma essere vegano è uno stile di vita, non mi porta via tutto questo tempo togliendolo ad altre eventuali azioni buone.
Cos'è che allora dà fastidio?
"blackbishop13":
Mart e Stev cambiano discorso, punto di vista e argomento pur di continuare a difendere la loro posizione.
Da: non distinguiamo le bestie in base alle nostre simpatie, a non facciamole soffrire, non si può ucciderle, ma poi subentra il buonsenso, e qualche morte va bene (secondo voi, magari c’è qualcuno che ci tiene alle formiche!), poi si dice di non mangiare animali perché si sprecano risorse, e alla fine Martino dice che il suo ideale è un mondo vegano.
Anche se mi sembra strano che serva, ricostruisco l'evoluzione della discussione per tentare di scioglierti questi nodi.
Si è partito parlando della proposta di legge in questione, senza che fosse subentrato il discorso vegano/vegetariano.
Io, come Martino, ho reso pubblico il pensiero che mi sembra irrazionale decidere quali animali debbano essere consumati in base al livello di simpatia: il cane no perché ti lecca la mano se lo accarezzi ed ha gli occhioni, il maiale invece siccome si rotola nel fango e fa dei versacci, al macello.
Non capisco perché un vegano che dice questa cosa debba cadere in contraddizione.
Al massimo è lecito aspettarsi che egli aggiunga: "penso una distinzione con tale criterio sia poco razionale, anche se io ho comunque scelto di essere veg per il motivo1, motivo2" etc.
In seguito che viene fuori il discorso veg(etari)ano, si chiarisce che questa scelta non ha la pretesa di ottenere la perfezione o l'annullamento del proprio "peso" ambientale e uccisioni, ma è un passo che darebbe un contributo non indifferente verso la causa.
Quando tu neghi il nesso tra il problema della fame e il cibo ogni anno dato agli animali, mostri di non comprendere bene le dimensioni della questione.
Le motivazioni "animaliste" e "ambientaliste" (come detto io guardo più alle seconde) non sono buttate là a caso, e non è come dici tu:
poi si dice di non mangiare animali perché si sprecano risorse
non c'è nessun "poi". Se ho spiegato dopo quest'aspetto è perché lo svolgersi del discorso evidentemente mi ha suggerito di fare così, non è un calcio d'angolo come stai dicendo.
Inoltre, due parole sul perché sono contrario alla lotta animalista:credo che ogni secondo che qualcuno di noi spende nel difendere i diritti degli animali sarebbe infinitamente meglio impiegato nel difendere i diritti degli uomini
Come già detto, i risvolti animalisti del mio essere vegano sono ben lontani dal costituire tutto il mio corpo di motivazioni.
Spero si capisca.
cerchiamo di costruire un mondo in cui gli animali non vengano torturati,
Si veda sopra. Non posso che essere d'accordo, ma resta la questione ambientale e dello sviluppo sostenibile.
E permettimi di dire: essere vegano non sottrae tempo ad altre attività di solidarietà come quelle che citi.
Se ti avessi detto "tra andare a fare volontariato all'orfanotrofio e al canile è meglio il canile" la tua osservazione sarebbe coerente.
Ma essere vegano è uno stile di vita, non mi porta via tutto questo tempo togliendolo ad altre eventuali azioni buone.
Cos'è che allora dà fastidio?
Ecco un po' di ragioni economiche (paragrafo "It's Fairer - SocioEconomic Reasons") che avevo promesso nell'intervento precedente.
"blackbishop13":
[quote="Martino"]Cambiamo discorso perché gli argomenti di discussione cambiano. Si è passati dai cavalli al veganesimo, e non credo che ora siamo "ot".
Blackbishop, mi indicheresti in modo specifico in che punti sono stato contraddittorio?
La contraddizione in un discorso che vorrebbe essere ben strutturato, è passare da un concetto a un altro solo quando questo diventa scomodo, e nel continuare imperterriti a parlare di cose che non centrano niente, solo perchè possono apparire utili alla causa. Non ci sono punti contradditori perché tutto quello che hai detto lo puoi assumere nel tuo ideale, evitando quindi ogni possibilità di contraddizione, ma siccome non consideri davvero le critiche, rimane la contraddizione non nei concetti, ma nella volontà di costruire un pensiero fondato e rigoroso.
Scusa se lo chiedo, ma hai letto il mio intervento?[/quote]Ma cosa stai dicendo? A quali critiche non ho risposto? Sembra che io debba per esempio associare la lotta contro lo sfruttamento degli animali ai moscerini che uccido quando cammino per strada. Ma cosa c'entra? Non ti sembra di essere tu quello che parla di cose che non c'entrano? E se rileggi tutto quanto dall'inzio scoprirai che si è scivolati naturalmente sul tema del vegetarianesimo/veganesimo, come sempre del resto quando si parla di questo.
Comunque è un passo verso quella direzione. Allora dimostrami che se tutti fossero vegani il problema della fame non sarebbe risolto. Ci sono studi che affermano il contrario, stasera ne cercherò dei riferimenti su internet e te li proporrò."Martino":
Una causa come la nostra fortemente legata al problema della fame (per non parlare degli altri problemi, ma sembra che verso gli sprechi la gente sia più sensibile) mi sembra già abbastanza importante.
la mia critica era proprio che non è smettendo di dare da mangiare agli animali che si pone fine alla fame nel mondo, quindi non potete appellarvi a questo!
puoi almeno commentare la mia asserzione che non è cercando di convincere tutti a smettere di mangiare animali che si riesce a evitar loro sofferenze, siccome tu sai che è un'utopia un mondo vegano, cerchiamo di costruire un mondo in cui gli animali non vengano torturati, che è molto ma molto diverso dal non mangiarli.L'ideale del mondo vegano ha un che di utopistico, ma non è del tutto impossibile. Io spero che un giorno questo ideale divenga realtà. A cosa devo rispondere? Al fatto che non è cercando di convincere tutti a smettere di mangiare animali che si riesce ad evitar loro sofferenze? Mi sembra proprio che se la gente avesse pietà per gli animali non li farebbe soffrire e non li ucciderebbe per i suoi scopi.
e tutti i miliardi di insetti che uccidiamo ogni momento?Ok, allora visto che devo rispondere colpo su colpo mi piacerebbe che qualcuno chiarisse che cavolo c'entrano gli insetti che uccideremmo ogni momento. Cosa c'entra? Mi devo sentire male se involontariamente vivendo uccido altri esseri viventi? La vita di un singolo essere vivente provoca necessariamente la morte di qualche altro. Ora mi pare che stiamo parlando di pietà per gli animali ed economia globale. Cosa c'entrano i moscerini e gli esseri unicellulari? Qualcuno me lo spiega?
non c’è alcun legame tra torturare gli animali e mangiarli!Ma stiamo scherzando? Ma lo sai come sono gli allevamenti di animali? Hai dato un'occhiata al sito? Ma dai per favore. Dimenticati per un momento che tutto il mondo la pensa come te, e cerca di valutare la cosa in modo critico ed autonomo.
Inoltre, due parole sul perché sono contrario alla lotta animalista:credo che ogni secondo che qualcuno di noi spende nel difendere i diritti degli animali sarebbe infinitamente meglio impiegato nel difendere i diritti degli uomini, che (come negli esempi che ho fatto prima) ne hanno davvero necessità. Sono fermamente convinto che salvare la vita ad un solo bambino innocente sia più meritevole, necessario ed importante che lamentarsi per le sofferenze di tutti i polli del mondo.Ma no! Ma lo vedi che parliamo lingue diverse! La fame nel mondo riguarda gli uomini. Ed è provato che nella realtà in cui viviamo se non si mangiassero animali si avrebbe molto più cibo. Conosco gente che è diventata vegetariana per ragioni puramente economiche. Tu parli di bambini innocenti e non ti rendi conto di quanto li aiuta un vegano non mangiando prodotti di origine animale. Senza contare il fatto che non capisco perché un bambino può essere innocente ma un pollo no.
Tornando sul tema iniziale della carne di cavallo, ecco l'articolo di oggi del sito più diffuso della mia città.
Come vedete, dalle mie parti, la carne di cavallo è molto diffusa. A proposito della proposta di legge, la redazione del sito parla di "abominio per gli amanti del genere". Se dovessimo votare la proposta di legge, il risultato da noi sarebbe molto scontato.
Come vedete, dalle mie parti, la carne di cavallo è molto diffusa. A proposito della proposta di legge, la redazione del sito parla di "abominio per gli amanti del genere". Se dovessimo votare la proposta di legge, il risultato da noi sarebbe molto scontato.
"blackbishop13":Comunista
Premetto: io mangio carne, di tutti i tipi, e l'unica cosa che mi ferma è che non la trovi buona, o che sia in qualche modo dannosa per il mio organismo.
poi cavalli, pesci, gatti, cavallette, tarantole o bambini innocenti non cambia nulla.

Commenti ironici a parte, tornando al topic penso che gli estremismi conducano spesso a condotte paradossali, basta fare un salto nel blog dei "centopercentoanimalisti" per rendersene conto:
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/allevatore-rotola-a-valle-ferito-vt38876.html
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/macellaio-ci-lascia-vt38750.html
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/un-cacciatore-crepa-laltro-e-ferito-vt38836.html
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/va-a-pesca-e-muore-vt38420.html
Comunque (in my humble opinion) come già detto è ridicolo fare distinzioni tra gli animali in base alla simpatia, anche perchè è una cosa soggettiva (io, personalmente, trovo molto più simpatici pesci e maiali dei cani... allora che facciamo, a maggioranza?).
Però mi viene anche da dire in base a cosa facciamo allora una scala degli "esseri viventi" ovvero animali, piante e funghi... in base a cosa esattamente gli animali sono più meritevoli delle piante di vivere? Anzi, mentre le piante non danno fastidio a nessuno, gli animali si nutrono di piante e altri animali... quindi perchè dovrebbero avere la priorità di vita?
Martino:
Cambiamo discorso perché gli argomenti di discussione cambiano. Si è passati dai cavalli al veganesimo, e non credo che ora siamo "ot".
Blackbishop, mi indicheresti in modo specifico in che punti sono stato contraddittorio?
La contraddizione in un discorso che vorrebbe essere ben strutturato, è passare da un concetto a un altro solo quando questo diventa scomodo, e nel continuare imperterriti a parlare di cose che non centrano niente, solo perchè possono apparire utili alla causa. Non ci sono punti contradditori perché tutto quello che hai detto lo puoi assumere nel tuo ideale, evitando quindi ogni possibilità di contraddizione, ma siccome non consideri davvero le critiche, rimane la contraddizione non nei concetti, ma nella volontà di costruire un pensiero fondato e rigoroso.
Scusa se lo chiedo, ma hai letto il mio intervento?
Martino:
Una causa come la nostra fortemente legata al problema della fame (per non parlare degli altri problemi, ma sembra che verso gli sprechi la gente sia più sensibile) mi sembra già abbastanza importante.
la mia critica era proprio che non è smettendo di dare da mangiare agli animali che si pone fine alla fame nel mondo, quindi non potete appellarvi a questo!
Martino:
mi sembra chiaro che la mia posizione si basa su una mia forte contrarietà nei confronti dello sfruttamento impenitente che l'uomo fa degli animali.
hai letto quel che ho scritto prima? puoi almeno commentare la mia asserzione che non è cercando di convincere tutti a smettere di mangiare animali che si riesce a evitar loro sofferenze, siccome tu sai che è un'utopia un mondo vegano, cerchiamo di costruire un mondo in cui gli animali non vengano torturati, che è molto ma molto diverso dal non mangiarli.
Martino:
Ma tornando al discorso di partenza, davvero mi domando chi è veramente contraddittorio, se vedo campagne di sensibilizzazione verso la pietà per i cani, come se fossero animali d'eccezione, e adesso anche per i cavalli, ma nella società nessuno si preoccupa dei maiali o delle vacche. Questo è semplicemente ridicolo.
sono daccordo sull'essere contrario alle campagne di sensibilizzazione verso i cani, ma per il motivo opposto al tuo.
due contraddizioni mi paiono comunque evidenti: una l'ha già notata nato_pigro, ma voi l'avete etichettata, senza ragioni a mio parere, come priva di buonsenso:e tutti i miliardi di insetti che uccidiamo ogni momento? E poi ancora il fatto eclatante che non c’è alcun legame tra torturare gli animali e mangiarli!
Inoltre, due parole sul perché sono contrario alla lotta animalista:credo che ogni secondo che qualcuno di noi spende nel difendere i diritti degli animali sarebbe infinitamente meglio impiegato nel difendere i diritti degli uomini, che (come negli esempi che ho fatto prima) ne hanno davvero necessità. Sono fermamente convinto che salvare la vita ad un solo bambino innocente sia più meritevole, necessario ed importante che lamentarsi per le sofferenze di tutti i polli del mondo.
Mart e Stev cambiano discorso, punto di vista e argomento pur di continuare a difendere la loro posizione.Cambiamo discorso perché gli argomenti di discussione cambiano. Si è passati dai cavalli al veganesimo, e non credo che ora siamo "ot".
Blackbishop, mi indicheresti in modo specifico in che punti sono stato contraddittorio?
A volte io non capisco proprio niente. Ci fate obiezioni del tipo "ma potreste occuparvi di cause più gravi", obiezioni che davvero non riesco a concepire. Una causa come la nostra fortemente legata al problema della fame (per non parlare degli altri problemi, ma sembra che verso gli sprechi la gente sia più sensibile) mi sembra già abbastanza importante.
ma nessuno pensa che magari inserire la carne o simili in una dieta può essere salutare e benefico?Il problema è che ragioniamo con valori primari differenti. Conciliare le nostre opinioni sarebbe come cercare di dimostrare un teorema partendo da ipotesi diverse. Inserire carne in una dieta può essere benefico per il singolo individuo, ma è ovvio che ridurre lo spreco di cibo è fortemente benefico per l'intera umanità. Lasciando perdere per un attimo la questione economica, mi sembra chiaro che la mia posizione si basa su una mia forte contrarietà nei confronti dello sfruttamento impenitente che l'uomo fa degli animali. Basta informarsi per saperlo (vd. per esempio il sito segnalato da Steven).
Ma tornando al discorso di partenza, davvero mi domando chi è veramente contraddittorio, se vedo campagne di sensibilizzazione verso la pietà per i cani, come se fossero animali d'eccezione, e adesso anche per i cavalli, ma nella società nessuno si preoccupa dei maiali o delle vacche. Questo è semplicemente ridicolo.
Speravo di essere più breve ma al solito sono stato preso dalla foga

A stasera.
"blackbishop13":
Concludo scusandomi per la lunghezza del messaggio, e dicendo a Martino e Steven che non volevo davvero essere brusco, se ho parlato così è perché ho detto ciò che davvero sento, e sono sicuro che saprete rispondermi a tono.
Non ora che devo andare ad un esonero.

A presto.
"Cheguevilla":
A Steven e Martino chiedo quale sia il limite accettabile di sacrificio personale (ad esempioo cosa mangiare) e quali siano i campi di applicazione (ad esempio alimentazione, trasporto, consumo).
Siccome la scelt veg entra nel quotidiano di una persona, non è facile "decidere" quale debba essere un giusto limite accettabile di sacrificio personale.
Può benissimo accadere che per alcune persone possa risultare già complicatissimo essere vegetariane, ad esempio mi viene in mente il caso in cui si mangi spesso in mense non organizzate per veg, o se uno risulta intollerante verso alcuni alimenti invece molto presenti nella dieta di un vegetariano/vegano.
Posso però dire che il limite entro cui meglio non spingersi è quello che concerne la sicurezza personale: ok a modificare le proprie abitudini, ma con criterio, senza doversi un giorno trovare in una corsia di ospedale. E la responsabilità di questo è ovviamente personale.
"Cheguevilla":
quali siano i campi di applicazione (ad esempio alimentazione, trasporto, consumo).
Puoi riformulare la domanda? Ho una mezza idea, ma non sono sicuro di aver capito bene cosa intendi.
"natopigro":
perchè vi interessano così particolarmente gli anmali? voglio dire: alla fine è un investimento abbastanza considerevole di tempo, energie e "comodità", perchè gli animali e non, che so, le guerre, la povertà, gli appestati, gli anziani, i disabili, i malati mentali, i drogati...?
Nella mia scelta ha un peso maggiore la questione ambientale, la vera priorità, a mio avviso, in questo momento.
Mi sono reso conto di come, una scelta vegana, possa beneficiare su più fronti. Di numeri ce ne sono tanti, neanche mi va di riportarli per non annoiare, ma una riduzione su vasta scala dei territori coltivati avrebbe molteplici risvolti: parliamo dell'inestimabile quantità d'acqua impiegata (70% per zootecnia e agricoltura insieme), del problema in alcune parti del mondo della deforestazione per ricavare nuovi terreni da adibire a pascolo o coltivazioni, e l'impiego di carburanti vari per gli allevamenti stessi, i trasporti etc.
Sicuramente dimentico qualcosa, quello che voglio dire è questo: il problema di quello che gli animali patiscono in un allevamento è ripugnante, e per il mio giudizio basterebbe anche solo questo per boicottare come minimo gli allevamenti non a norma.
Ma questo problema, che è quello che magari fa più impressione all'inizio, non è il caso di metterlo troppo davanti a quell'altro ambientale, meno "di sentimento" ma ugualmente attuale e grave.
Ma il vostro ideale a cui ambite è:
Quello che vorrei sapere, se tra 500 anni potessi far capolino sulla Terra, è che si è smesso di dare il 90% della soia prodotta nel mondo ad animali, a fronte di 1 mld di denutriti (fonte FAO 2009).
Al fine di eliminare questa pratica non sarebbe più utile agevolare gli allevamenti alternativi e quindi comprare carne di questo tipo, magari pagandola di più, anzichè -di fatto- lasciare sullo stesso piano i due tipi di allevamento?
Ottima domanda. Il problema è che un allevamento anche "umano", se pure risolvesse il problema delle sofferenze degli animali comportandone "solo" la morte (che è a mio avviso meno orribile delle sofferenze in vita di quelle bestie), resterebbe il problema ambientale.
ho un'ultima domanda (poi la smetto):
Di solito i vegetariani et similia non aspettano altro che la gente faccia loro domande sensate, nel panorama delle risatine di scherno e versi vari


Premetto: io mangio carne, di tutti i tipi, e l'unica cosa che mi ferma è che non la trovi buona, o che sia in qualche modo dannosa per il mio organismo.
poi cavalli, pesci, gatti, cavallette, tarantole o bambini innocenti non cambia nulla. (sui bambini scherzavo...
)
Io parto dalla convinzione che ognuno sia libero di fare le proprie scelte, non sono assolutamente il tipo di persona che fa proseliti, ma sono convinto che quando si prende una posizione forte, come quella di Martino e Steven, deve poi saperla difendere.
Ho letto tutti gli interventi del topic e la mia impressione è:
in modo davvero stupefacente per due persone che (per quel pochissimo che ho conosciuto io sul forum) mi sembrano intelligenti e consapevoli, Mart e Stev cambiano discorso, punto di vista e argomento pur di continuare a difendere la loro posizione.
Da: non distinguiamo le bestie in base alle nostre simpatie, a non facciamole soffrire, non si può ucciderle, ma poi subentra il buonsenso, e qualche morte va bene (secondo voi, magari c’è qualcuno che ci tiene alle formiche!), poi si dice di non mangiare animali perché si sprecano risorse, e alla fine Martino dice che il suo ideale è un mondo vegano.
Le contraddizioni sono tremende. Come ha fatto notare nato_pigro con i suoi tre punti, la domanda vera è: Perché tutto ciò?
Prima di commentare i vostri pro, parlerei di un contro: ma nessuno pensa che magari inserire la carne o simili in una dieta può essere salutare e benefico? Molti addirittura hanno bisogno di carne(tra cui il sottoscritto) per problemi di salute, o comunque per non averne. Attenzione, non dico che senza a carne non si può vivere, non girate la mia implicazione! Ma può essere per molti davvero salutare.
Ora i vostri pro:
Basta, per favore, cercare di tirare acqua al vostro mulino con il fatto che gli animali soffrono: è vero, lo sappiamo tutti e questo deve essere assolutamente evitato, è un problema e anch’io vorrei fare qualcosa per risolverlo. Ma cosa diamine centra con il non mangiarli?? Parlate indistintamente di zoo, di allevamenti, di pesca e ogni cosa possibile: anche uccidere subito tutti gli animali li fa smettere di soffrire, ma è una soluzione idiota. Quindi il vostro discorso non centra niente con la sofferenza delle bestie, voi parlate di non mangiarne!
L’unico punto che può risultare ragionevole è quello sull’evitare spreco di risorse: a parte Martino che si riempirebbe di soia dal mattino alla sera (è una battuta, vorrei solo alleggerire il tono), è in effetti sensato. Ma anche in questo caso, è davvero questa la vostra soluzione migliore? Non si può combattere per evitare l’inquinamento, ridurre lo smog, fare il possibile per far entrare nella testa delle persone che tutti possiamo fare il nostro piccolo per migliorare la situazione (@cheguevilla, mi dispiace ma credo proprio che il tuo suoni molto come disfattismo) lottare a favore delle energie pulite, ma bensì, smettere di usare la soia per nutrire gli animali? Un po’ poco no?
Come ha detto nato_pigro, gli stessi risultati, anzi molto maggiori, li potreste ottenere seguendo cause più ampie, più necessarie. quelle che ho detto, senza contare che mentre voi lottate per salvare i maiali, muoiono bambini e persone innocenti. Qui direte: già, muoiono di fame, e se ci fossero più risorse per tutti non succederebbe più! Ma io credo che siano soprattutto altre le cose che uccidono: la povertà, l’ignoranza, lo sfruttamento. In sudamerica i ragazzini che spacciano non muoiono di fame, e magari vivono in delle baracche, ma hanno le scarpe della nike. In Africa i bambini di nove anni non mangiano molto ma comprano le sigarette. Queste cose mi preoccupano. E in Occidente magari non è così tragico, ma è dalla nostra indifferenza, figlia dell’ignoranza, che nasce tutto.
Non mi sembra il caso di continuare, spero di essere stato chiaro.
Concludo scusandomi per la lunghezza del messaggio, e dicendo a Martino e Steven che non volevo davvero essere brusco, se ho parlato così è perché ho detto ciò che davvero sento, e sono sicuro che saprete rispondermi a tono.
poi cavalli, pesci, gatti, cavallette, tarantole o bambini innocenti non cambia nulla. (sui bambini scherzavo...

Io parto dalla convinzione che ognuno sia libero di fare le proprie scelte, non sono assolutamente il tipo di persona che fa proseliti, ma sono convinto che quando si prende una posizione forte, come quella di Martino e Steven, deve poi saperla difendere.
Ho letto tutti gli interventi del topic e la mia impressione è:
in modo davvero stupefacente per due persone che (per quel pochissimo che ho conosciuto io sul forum) mi sembrano intelligenti e consapevoli, Mart e Stev cambiano discorso, punto di vista e argomento pur di continuare a difendere la loro posizione.
Da: non distinguiamo le bestie in base alle nostre simpatie, a non facciamole soffrire, non si può ucciderle, ma poi subentra il buonsenso, e qualche morte va bene (secondo voi, magari c’è qualcuno che ci tiene alle formiche!), poi si dice di non mangiare animali perché si sprecano risorse, e alla fine Martino dice che il suo ideale è un mondo vegano.
Le contraddizioni sono tremende. Come ha fatto notare nato_pigro con i suoi tre punti, la domanda vera è: Perché tutto ciò?
Prima di commentare i vostri pro, parlerei di un contro: ma nessuno pensa che magari inserire la carne o simili in una dieta può essere salutare e benefico? Molti addirittura hanno bisogno di carne(tra cui il sottoscritto) per problemi di salute, o comunque per non averne. Attenzione, non dico che senza a carne non si può vivere, non girate la mia implicazione! Ma può essere per molti davvero salutare.
Ora i vostri pro:
Basta, per favore, cercare di tirare acqua al vostro mulino con il fatto che gli animali soffrono: è vero, lo sappiamo tutti e questo deve essere assolutamente evitato, è un problema e anch’io vorrei fare qualcosa per risolverlo. Ma cosa diamine centra con il non mangiarli?? Parlate indistintamente di zoo, di allevamenti, di pesca e ogni cosa possibile: anche uccidere subito tutti gli animali li fa smettere di soffrire, ma è una soluzione idiota. Quindi il vostro discorso non centra niente con la sofferenza delle bestie, voi parlate di non mangiarne!
L’unico punto che può risultare ragionevole è quello sull’evitare spreco di risorse: a parte Martino che si riempirebbe di soia dal mattino alla sera (è una battuta, vorrei solo alleggerire il tono), è in effetti sensato. Ma anche in questo caso, è davvero questa la vostra soluzione migliore? Non si può combattere per evitare l’inquinamento, ridurre lo smog, fare il possibile per far entrare nella testa delle persone che tutti possiamo fare il nostro piccolo per migliorare la situazione (@cheguevilla, mi dispiace ma credo proprio che il tuo suoni molto come disfattismo) lottare a favore delle energie pulite, ma bensì, smettere di usare la soia per nutrire gli animali? Un po’ poco no?
Come ha detto nato_pigro, gli stessi risultati, anzi molto maggiori, li potreste ottenere seguendo cause più ampie, più necessarie. quelle che ho detto, senza contare che mentre voi lottate per salvare i maiali, muoiono bambini e persone innocenti. Qui direte: già, muoiono di fame, e se ci fossero più risorse per tutti non succederebbe più! Ma io credo che siano soprattutto altre le cose che uccidono: la povertà, l’ignoranza, lo sfruttamento. In sudamerica i ragazzini che spacciano non muoiono di fame, e magari vivono in delle baracche, ma hanno le scarpe della nike. In Africa i bambini di nove anni non mangiano molto ma comprano le sigarette. Queste cose mi preoccupano. E in Occidente magari non è così tragico, ma è dalla nostra indifferenza, figlia dell’ignoranza, che nasce tutto.
Non mi sembra il caso di continuare, spero di essere stato chiaro.
Concludo scusandomi per la lunghezza del messaggio, e dicendo a Martino e Steven che non volevo davvero essere brusco, se ho parlato così è perché ho detto ciò che davvero sento, e sono sicuro che saprete rispondermi a tono.
[OT]
[quote=nato_pigro]
Caso 2: A quanto ne so, ad esempio, i pesci quando vengono pescati muoiono senza soffire, vanno in una sorta di iperossigenazione e muoiono come drogati (non è simmetrico rispetto al nostro affogamento). O comunque se le mucce venissero fatte addormentare con del gas e poi uccise mangereste la loro carne?
[\quote]
Non è vero. Premesso che non ne so molto, e non utilizzerò termini corretti, ricordo di aver letto da qualche parte che..le branchie dei pesci sono costruite in modo tale da avere varie pieghe: su ogni "foglio" si mantiene perpendicolare un altro "foglio". Il "mantenersi" si ha grazie alla presenza dell'acqua. Grazie a questa grande estensione di superficie, si può avere un grande scambio di ossigeno. Quando non c'è più acqua, ad esempio quando un pesce viene pescato, tutti i "fogli" si afflosciano uno sull'altro, con una grande riduzione della superficie di scambio, e quindi il pesce, paradossalmente, non riesce a scambiare sufficiente ossigeno, e muore.
[\OT]
[quote=nato_pigro]
Caso 2: A quanto ne so, ad esempio, i pesci quando vengono pescati muoiono senza soffire, vanno in una sorta di iperossigenazione e muoiono come drogati (non è simmetrico rispetto al nostro affogamento). O comunque se le mucce venissero fatte addormentare con del gas e poi uccise mangereste la loro carne?
[\quote]
Non è vero. Premesso che non ne so molto, e non utilizzerò termini corretti, ricordo di aver letto da qualche parte che..le branchie dei pesci sono costruite in modo tale da avere varie pieghe: su ogni "foglio" si mantiene perpendicolare un altro "foglio". Il "mantenersi" si ha grazie alla presenza dell'acqua. Grazie a questa grande estensione di superficie, si può avere un grande scambio di ossigeno. Quando non c'è più acqua, ad esempio quando un pesce viene pescato, tutti i "fogli" si afflosciano uno sull'altro, con una grande riduzione della superficie di scambio, e quindi il pesce, paradossalmente, non riesce a scambiare sufficiente ossigeno, e muore.
[\OT]
certo, mettendo alla prova la tua posizione metto alla prova anche la mia, e ti do atto che in un mondo di "mangia-carne" è più facile essere carnivori che vegetariani

@nato_pigro: il mio ideale è un mondo vegano. Avevo capito che non eri d'accordo. Qualsiasi risultato nella direzione del mio ideale è considerato da me un successo, sarò felice quando la gente avrà sviluppato pietà per gli animali. Ma naturalmente l'ideale è qualcosa che rasenta l'utopia, deve essere eccessivo, per sua stessa natura. La cosa fondamentale su cui dobbiamo intenderci è che io sto sostenendo una causa perché la ritengo giusta. Non credo che siamo qui per convincerci delle nostre posizioni, credo che siamo qui per un necessario scambio di impressioni, che ci permetta di riflettere meglio. Il mio essere vegetariano è un passo nella direzione dell'ideale.
Ma il vostro ideale a cui ambite è:
1_che nessuno mangi più animali in assoluto perchè è sbagliato che un uomo si cibi di un animale, o che li sfrutti (per vegani).
2_che nessuno mangi più animali in quanto soffrono quando vengono uccisi.
3_che nessuno mangi più animali perchè è inumano il loro allevamento intensivo e soffrono sia durante la loro vita che nel momento della morte.
Caso 1: non sono d'accordo. Se conduci uno stile di vita non solo a livello personale (per la tua coscienza) ma ambisci ad essere seguito questa non è una motivazione valida al di fuori di una personalissima sfera spirituale: da sempre l'uomo, in quanto animale, si è cibato di altri animali e li ha usati per i suoi bisogni. Se l'uomo invece non è al livello degli animali allora non può che essere "superiore": fa nascere e uccide animali per il propri bisogni, animali che comunque non sarebbero nati senza il suo intervento.
Caso 2: A quanto ne so, ad esempio, i pesci quando vengono pescati muoiono senza soffire, vanno in una sorta di iperossigenazione e muoiono come drogati (non è simmetrico rispetto al nostro affogamento). O comunque se le mucce venissero fatte addormentare con del gas e poi uccise mangereste la loro carne?
Caso 3: Al fine di eliminare questa pratica non sarebbe più utile agevolare gli allevamenti alternativi e quindi comprare carne di questo tipo, magari pagandola di più, anzichè -di fatto- lasciare sullo stesso piano i due tipi di allevamento?
1_che nessuno mangi più animali in assoluto perchè è sbagliato che un uomo si cibi di un animale, o che li sfrutti (per vegani).
2_che nessuno mangi più animali in quanto soffrono quando vengono uccisi.
3_che nessuno mangi più animali perchè è inumano il loro allevamento intensivo e soffrono sia durante la loro vita che nel momento della morte.
Caso 1: non sono d'accordo. Se conduci uno stile di vita non solo a livello personale (per la tua coscienza) ma ambisci ad essere seguito questa non è una motivazione valida al di fuori di una personalissima sfera spirituale: da sempre l'uomo, in quanto animale, si è cibato di altri animali e li ha usati per i suoi bisogni. Se l'uomo invece non è al livello degli animali allora non può che essere "superiore": fa nascere e uccide animali per il propri bisogni, animali che comunque non sarebbero nati senza il suo intervento.
Caso 2: A quanto ne so, ad esempio, i pesci quando vengono pescati muoiono senza soffire, vanno in una sorta di iperossigenazione e muoiono come drogati (non è simmetrico rispetto al nostro affogamento). O comunque se le mucce venissero fatte addormentare con del gas e poi uccise mangereste la loro carne?
Caso 3: Al fine di eliminare questa pratica non sarebbe più utile agevolare gli allevamenti alternativi e quindi comprare carne di questo tipo, magari pagandola di più, anzichè -di fatto- lasciare sullo stesso piano i due tipi di allevamento?