Bocciature
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http://www.tuttogratis.it/studenti/stud ... drimestre/
Forse dovrei inserire questa discussione nella sezione "docenti". Ritengo tuttavia che le riflessioni che suscita sono di interesse generale, per cui mi pare che questa sia la collocazione più corretta.
Ad ogni modo, che dire ?
Non posso ovviamente esprimere un giudizio di merito su una vicenda che non conosco direttamente. Mi limito ad alcune osservazioni basate su quanto riportato dall'autore dell'articolo.
1) un esposto al provveditorato non è una denuncia;
2) 'Il 3 indica menefreghismo. Il 2 dice a tutti che un insegnante non fa il suo dovere".
Siamo di fronte al più classico dei luoghi comune per scaricare su altri la responsabilità del proprio insuccesso.
Il 4 o il 5 possono talvolta essere dovuti a responsabilità dell'insegnante, mentre un 2 o un 3 indicano solamente una totale mancanza di applicazione allo studio da parte dello studente;
3) constato ancora una volta la pessima abitudine a voler "fare due anni in uno" dopo che si è stati bocciati, segno che per molti genitori l'importante non è la formazione del figlio ma il conseguimento del pezzo di carte.
La presenza massiccia di tanti diplomifici privati agevola lo scopo.
4) un 2 o un 3 in matematica al liceo SCIENTIFICO deve per forza avere il suo peso.
Non si può far finta di niente, sempre ovviamente che si voglia essere seri.
5) i giornalisti, prima di scrivere articoli tendenti a mettere in dubbio la regolarità delle valutazioni e di un giudizio finale (senza peraltro fornire prove sostanziali, ma solo illazioni non provate), dovrebbero fare una ricerca nel sito del tar(www.giustizia-amministrativa.it), dove è possibile reperire tutte le sentenze dei tribunali amministrativi. Scoprirebbero che oltre il 90 % dei ricorsi contro una bocciatura vengono respinti in quanto infondati.
http://www.tuttogratis.it/studenti/stud ... drimestre/
Forse dovrei inserire questa discussione nella sezione "docenti". Ritengo tuttavia che le riflessioni che suscita sono di interesse generale, per cui mi pare che questa sia la collocazione più corretta.
Ad ogni modo, che dire ?
Non posso ovviamente esprimere un giudizio di merito su una vicenda che non conosco direttamente. Mi limito ad alcune osservazioni basate su quanto riportato dall'autore dell'articolo.
1) un esposto al provveditorato non è una denuncia;
2) 'Il 3 indica menefreghismo. Il 2 dice a tutti che un insegnante non fa il suo dovere".
Siamo di fronte al più classico dei luoghi comune per scaricare su altri la responsabilità del proprio insuccesso.
Il 4 o il 5 possono talvolta essere dovuti a responsabilità dell'insegnante, mentre un 2 o un 3 indicano solamente una totale mancanza di applicazione allo studio da parte dello studente;
3) constato ancora una volta la pessima abitudine a voler "fare due anni in uno" dopo che si è stati bocciati, segno che per molti genitori l'importante non è la formazione del figlio ma il conseguimento del pezzo di carte.
La presenza massiccia di tanti diplomifici privati agevola lo scopo.
4) un 2 o un 3 in matematica al liceo SCIENTIFICO deve per forza avere il suo peso.
Non si può far finta di niente, sempre ovviamente che si voglia essere seri.
5) i giornalisti, prima di scrivere articoli tendenti a mettere in dubbio la regolarità delle valutazioni e di un giudizio finale (senza peraltro fornire prove sostanziali, ma solo illazioni non provate), dovrebbero fare una ricerca nel sito del tar(www.giustizia-amministrativa.it), dove è possibile reperire tutte le sentenze dei tribunali amministrativi. Scoprirebbero che oltre il 90 % dei ricorsi contro una bocciatura vengono respinti in quanto infondati.
Risposte
Questo è un controesempio intelligente
almeno la tua bocciatura ha funzionato, nella mia ex-classe nessun bocciato in 3 anni!

Controesempio: a me sono state utili, infatti mi han fatto maturare dal momento che ho ripetuto la prima media.
Dalla mia storia educativa\scolastica: le scuole medie sono state inutili (mai nessun cervello funzionante m'ha detto il contrario) -_- e m'hanno solo fatto vivere uno schifo (tra docenti e compagni di banco
)! Tale inutilità si ripercuote poi sul percorso delle superiori.
Restando sulle elementari: i bambini in difficoltà devono essere aiutati non solo dai maestri ma anche dai propri genitori\tutori legali ed in extremis con doposcuola privati, come quello di volontariato a cui partecipai; che poi l'unico disastro lì dentro era l'educazione e non tanto la preparazione, che ripeto, era negativa solo per 3/4 bimbi su una trentina!

Restando sulle elementari: i bambini in difficoltà devono essere aiutati non solo dai maestri ma anche dai propri genitori\tutori legali ed in extremis con doposcuola privati, come quello di volontariato a cui partecipai; che poi l'unico disastro lì dentro era l'educazione e non tanto la preparazione, che ripeto, era negativa solo per 3/4 bimbi su una trentina!
Ora ho capito quello che intendevi dire.
Però sostengo ancora che bocciare alle elementari era una cosa "normale" tanti anni fa;
e nessuno restava traumatizzato.
Però sostengo ancora che bocciare alle elementari era una cosa "normale" tanti anni fa;
e nessuno restava traumatizzato.
"franced":
Scusa enomis, quindi secondo te bocciare alle elementari non risolverebbe niente?
Se la scuola elementare è organizzata bene, il ricorso alla bocciatura deve essere eccezionale.
E' ovvio che con il ritorno al maestro unico, il cui corollario è la fine delle ore di compresenza, avremo di fronte molti bambini che non raggiungono gli obiettivi minimi richiesti. Ma alla scuola elementare questi sono dovuti o a problemi di apprendimento o ad ambienti familiari degradati o a genitori culturalmente non idonei a seguire i figli nell'apprendimento. E allora bocciando, si ritorna al punto di partenza, perchè l'anno successivo il problema si ripresenta identico.
Evitiamo di fare equiparazioni azzardate. Alla scuola media e alla scuola superiore esiste un problema di pigrizia, che va sanzionata con la bocciatura. Sono inoltre fermamente convinto che solo un sostanziale aumento delle bocciature possa porre fine ad un certo andazzo presente nella scuola superiore.
Per le elementari la questione è differente, perchè se uno stato dimostra di essere civile e stanzia le giuste risorse, il problema dello scarso rendimento nella scuola elementare può essere sconfitto o comunque limitato a casi patologici. Per essere brevi, alle elementari il problema non è tanto la volontà dello studente di apprendere, ma piuttosto l'esistenza di risorse e strumenti che lo mettano in condizione di imparare. E' ovvio però che se si portano avanti politiche stile Gelmini, si effettuano tagli senza senso andando a raccontare in giro che le maestre durante le ore di compresenza vanno a farsi la spesa. E i beoti che votano questa gentaglia ci credono pure.
Scusa enomis, quindi secondo te bocciare alle elementari non risolverebbe niente?
"franced":
Si deve bocciare anche alle elementari: se uno non impara le cose di base deve ripetere!
A volte sento fare tanta retorica sulla scuola elementare di una volta. Immancabile a tal proposito è stato il leghista Roberto Castelli, che ha ricordato che nella sua classe erano in trenta studenti e avevano il maestro unico e sono cresciuti forti e sani lo stesso.
Eppure la scuola elementare che bocciava era di gran lunga peggiore di quella dei moduli.
Il motivo è semplice: l'organizzazione modulare consentiva di dedicare più tempo a ciascun alunno.
Non possiamo estendere alla scuola elementare dei ragionamento che vanno bene per la scuola secondaria, anche perchè i bambini, se opportunamente seguiti, apprendono abbastanza facilmente. Ma la conditio sine qua non è che si stanzino le risorse per far ciò.
Hanno voluto distruggere i moduli, per tornare sostanzialmente al maestro unico, per meri motivi di risparmio economico. E quando degli esponenti dell'attuale maggioranza parlamentare hanno il coraggio di dire che la compresenza, prevista dal sistema modulare, serviva solo per permettere ad un insegnante di fumarsi la sigaretta e all'altro di uscire per farsi la spesa, si capisce quanto possa essere catastrofico affidare certe scelte a degli emeriti cialtroni.
Mossa incivile la loro, del quale pagheremo le conseguenze, perchè a quel punto, sia che si decida di bocciare, che di far finta di nulla, avremo un problema di cittadini analfabeti.
Diverso è il problema della scuola media, che da tempo si rivela fallimentare perchè basata su una visione ideologica secondo cui deve essere bandita l'astrazione.
Avete letto i programmi di matematica della scuola media ?
Non si capisce se si sta parlando di matematica o di una scienza sperimentale, ma la confusione non è casuale ma voluta.
E' ovvio che nessuno è così folle da introdurre, ad esempio, i numeri naturali per mezzo degli assiomi di Peano.
Però i ragazzi devono essere educati, per via graduale, anche al ragionamento astratto. E questo manca.
Non c'è da stupirsi poi se alle superiori trovano difficoltà con l'algebra, con la geometria razionale e col latino.
"j18eos":
Io ho fatto volontariato coi bambini di Scampìa (quartiere degradato di Napoli) e tutti i bambini delle elementari bocciati (3\4 su una trentina) non sapevano né leggere né scrivere; ovviamente le tabelline sono la bestia nera di quei bambini! Dico ciò per affermare che alle elementari bocciano proprio in extremis in quanto a quell'età, oggigiorno, è traumatico per il\la bimbo\a dire che si è stati bocciati.
E' traumatico per la società avere cittadini analfabeti!
Codivido anche io quello che sostiene "franced", oggi la scuola è più semplice rispetto a 15 anni fa, la tendenza odierna è quella di bocciare il meno possibile!
Io ho fatto volontariato coi bambini di Scampìa (quartiere degradato di Napoli) e tutti i bambini delle elementari bocciati (3\4 su una trentina) non sapevano né leggere né scrivere; ovviamente le tabelline sono la bestia nera di quei bambini! Dico ciò per affermare che alle elementari bocciano proprio in extremis in quanto a quell'età, oggigiorno, è traumatico per il\la bimbo\a dire che si è stati bocciati.
"maxsiviero":
[quote="franced"]Volevo sottolineare un fatto, forse banale:
nella scuola di oggi si boccia meno perché si risparmia di più.
Prendete ad esempio un ragazzo che impiega 7 anni per finire un liceo xyz;
se ce ne mette 5, lo Stato risparmia 2 anni!
Avete capito ora?
Il fatto è che questa giustificazione del "risparmio" comincia già nella scuola media (o secondaria di I grado che dir si voglia). Quindi alla scuola media decidono che il problema se lo dovranno gestire nelle superiori. Poi nelle superiori (anche lì) bisogna risparmiare quindi facciamogli finire i 5 anni senza traumi. E poi? Lo stato ha risparmiato e ci sono un sacco di diplomati che non sanno scrivere in italiano e fanno fatica con le tabelline. Forse sono un nostalgico (mi sono diplomato nel '91) ma preferisco che chi deve essere bocciato venga bocciato e credo che in questo modo si faccia un favore al ragazzo che così può rivalutare le sue scelte scolastiche ed il suo comportamento.[/quote]
Certo, hai perfettamente ragione!!
Si deve bocciare anche alle elementari: se uno non impara le cose di base deve ripetere!
"franced":
Volevo sottolineare un fatto, forse banale:
nella scuola di oggi si boccia meno perché si risparmia di più.
Prendete ad esempio un ragazzo che impiega 7 anni per finire un liceo xyz;
se ce ne mette 5, lo Stato risparmia 2 anni!
Avete capito ora?
Il fatto è che questa giustificazione del "risparmio" comincia già nella scuola media (o secondaria di I grado che dir si voglia). Quindi alla scuola media decidono che il problema se lo dovranno gestire nelle superiori. Poi nelle superiori (anche lì) bisogna risparmiare quindi facciamogli finire i 5 anni senza traumi. E poi? Lo stato ha risparmiato e ci sono un sacco di diplomati che non sanno scrivere in italiano e fanno fatica con le tabelline. Forse sono un nostalgico (mi sono diplomato nel '91) ma preferisco che chi deve essere bocciato venga bocciato e credo che in questo modo si faccia un favore al ragazzo che così può rivalutare le sue scelte scolastiche ed il suo comportamento.
... quindi tutti gli insegnanti sono collusi con la Gelmini.
Volevo sottolineare un fatto, forse banale:
nella scuola di oggi si boccia meno perché si risparmia di più.
Prendete ad esempio un ragazzo che impiega 7 anni per finire un liceo xyz;
se ce ne mette 5, lo Stato risparmia 2 anni!
Avete capito ora?
nella scuola di oggi si boccia meno perché si risparmia di più.
Prendete ad esempio un ragazzo che impiega 7 anni per finire un liceo xyz;
se ce ne mette 5, lo Stato risparmia 2 anni!
Avete capito ora?
Va bè vict85, io parlo per mia esperienza personale. Ho semplicemente detto che nel MIO istituto c'era una classe di 20 alunni in cui 10 hanno avuto 100. Non ti conosco e non lo so se tu appartieni a una di quelle rare eccezioni che si trovano nella scuola italiana. Fatto sta che MEDIAMENTE la scuola italiana fa pena
Si, infatti un po' di trigonometria al terzo anno si accenna...non voglio esagerare, ma per lo meno quando si studia al dinamica bisogna capire che F=ma è un'equazione differenziale altrimenti poi arriva gente all'università che pensa che studiare fisica significhi mettersi a fare gli esperimenti con le palline...
"mimmo1988":
programmate o non programmate, la scuola italiana oggi fa pena. In una classe 8 cento? Nella mia vecchia scuola in una classe di 20 persone sono usciti dieci 100. Ora o era una classe di geni o all'esame di stato i prof si sono fumati qualcosa di molto pesante.
A parte che le persone erano 24. Non ci vedo nulla di male a dare 100 a qualcuno che ha una media del 9. Detto questo vari di questi 100 hanno dimostrato di cavarsela anche in campo universitario.
"Luca.Lussardi":
io feci un istituto tecnico dove Fisica era materia solo di prima e seconda, e ricordo che ero abbastanza ben preparato per la Fisica che poi ho fatto all'università.
Anche io ho frequentato un istituto tecnico ma devo dire che se fosse dipeso solo dalla fisica che mi hanno insegnato nei primi due anni delle superiori all'università mi sarei trovato in serie difficoltà, soprattutto per fisica 2.
Piuttosto posso anche concordare sull'analisi ma la trigonometria? Come si fa a studiare fisica senza di essa?
Eppure la cosa è un po' paradossale: una volta non esistevano punteggi, si veniva ammessi all'esame di maturità, i voti dati alle prove scritte di maturità erano in decimi, come durante la scuola, e all'orale non si assegnava nessun voto. Sembra che così ci sia più possibilità di pompare i voti, invece si pompano di più ora con il sistema dei punteggi?Non so come sia ora, ma quando ho fatto la maturità io (anno 2000) all'orale c'era la possibilità di attribuire 35 punti.
Nella mia classe, la distribuzione dei punti dell'orale è stata fatta in maniera abbastanza ridicola: più o meno indipendentemente dall'andamento dell'orale, sono stati assegnati i punti per arrivare al voto finale che i professori volevano raggiungere.
La mia scuola era famosa per essere una scuola "facile", a differenza dei licei "seri, dove si deve studiare molto". Tuttavia, abbiamo iniziato in 31 in prima e abbiamo finito in 16, inoltre diverse persone sono arrivate in quanto "bocciati" dalla classe superiore. Non c'è stato nessun 100, solo un 99 e molti voti sotto l'80.
Può essere che fossimo una classe di ignoranti, ma guardando ai risultati post universitari e lavorativi, direi "niente male come ignoranti".
Inoltre, all'università, mi son trovato a dare ripetizioni di matematica ad un ragazzo diplomato con 100 in uno dei licei "seri".
A questo punto, mi sorge un dubbio: non sarà mica che questi licei "seri, dove si deve studiare molto" sono famosi perchè i ragazzi hanno una mole enorme di compiti a casa, e vengono premiati per "l'impegno e la costanza" piuttosto che per il livello di conoscenza?
A ben pensarci, c'è un altro animale che pone molto impegno e molta costanza, sopportando enormi quantità di lavoro: il mulo.
"Camillo":Come il mio prof di fisica
...Il prof di matematica e fisica non dava questa opportunità e per decidere chi interrogare usava i numeri della tombola per cui diceva : datemi i numeretti.. e allora mentre pescava nel sacchetto scendeva un gelo sull'aula e si sentivano le mosche volare.
