Abolizione latino liceo scientifico
Pare che fra le varie intenzioni di riforma dell'attuale ministro della Pubblica Istruzione ci sia quella di abolire l'insegnamento del latino nel liceo scientifico.
Che ne pensate ?
Personalmente sono indignato e sconcertato davanti alla visione materialista che sta dilagando. Il latino in fondo è l'ultima vittima, sacrificato sull'altare di chi non concepisce che mettere il cervello in movimento è formativo anche se non viene fatto per motivazioni pratiche.
Certo, quando ho avuto la quinta dello scientifico trovavo assurdo che io, docente della materia oggetto della seconda prova scritta, avessi a disposizione solo tre ore settimanali, lo stesso numero di ore che poteva utilizzare il collega di latino.
Ma un conto è parlare di ridistrubuzione delle ore, altro volerne eliminare l'insegnamento !
Allo stesso tempo però sono assai critico con il modo in cui si è ridotto l'insegnamento del latino allo scientifico. I docenti, di fronte a studenti del triennio incapaci di tradurre anche le più semplici versioni, ripiegano sulla letteratura, ma la fanno IN LINGUA ITALIANA. E' ovvio che così la cosa ha poco senso.
Difendo pertanto l'insegnamento del latino allo scientifico, ma che torni ad essere serio !
Che ne pensate ?
Personalmente sono indignato e sconcertato davanti alla visione materialista che sta dilagando. Il latino in fondo è l'ultima vittima, sacrificato sull'altare di chi non concepisce che mettere il cervello in movimento è formativo anche se non viene fatto per motivazioni pratiche.
Certo, quando ho avuto la quinta dello scientifico trovavo assurdo che io, docente della materia oggetto della seconda prova scritta, avessi a disposizione solo tre ore settimanali, lo stesso numero di ore che poteva utilizzare il collega di latino.
Ma un conto è parlare di ridistrubuzione delle ore, altro volerne eliminare l'insegnamento !
Allo stesso tempo però sono assai critico con il modo in cui si è ridotto l'insegnamento del latino allo scientifico. I docenti, di fronte a studenti del triennio incapaci di tradurre anche le più semplici versioni, ripiegano sulla letteratura, ma la fanno IN LINGUA ITALIANA. E' ovvio che così la cosa ha poco senso.
Difendo pertanto l'insegnamento del latino allo scientifico, ma che torni ad essere serio !
Risposte
"valerio cavolaccio":
[quote="alvinlee88"][quote="Andrearufus"] ti assicuro che il cdl in lettere antiche non manca di allievi..
Contenti loro....[/quote]
vero!!!![/quote]
no ma infatti non ho detto che io ci andrei XD
"alvinlee88":
[quote="Andrearufus"] ti assicuro che il cdl in lettere antiche non manca di allievi..
Contenti loro....[/quote]
vero!!!!
"Andrearufus":
ti assicuro che il cdl in lettere antiche non manca di allievi..
Contenti loro....
infatti a me dispiacerebbe se il latino scomparisse soltanto che vorrei che fosse una materia opzionale per lo meno al liceo scientifico. in fondo studiamo una lingua complicata che non useremo mai o che comunque non si rivelerà poi così utile in futuro
"valerio cavolaccio":
secondo me il latino dovrebbe essere abolito. basta con la storia che fa aprire la mente. la gente deve capire che uno può diventare intelligente anche se non studia il latino; e comunque a far aprire la mente ci sono già altre materie(tipo filosofia). inoltre l'unica prospettiva poco positiva è che se non si studierà più il latino prima o poi si smetterà di insegnarlo e non ci sarà nessuno in grado di insegnarlo alle generazioni future.
no questo non è vero..perchè al classico non verrà mai tolto sennò non sarebbe più un classico..e ti assicuro che il cdl in lettere antiche non manca di allievi..
secondo me il latino dovrebbe essere abolito. basta con la storia che fa aprire la mente. la gente deve capire che uno può diventare intelligente anche se non studia il latino; e comunque a far aprire la mente ci sono già altre materie(tipo filosofia). inoltre l'unica prospettiva poco positiva è che se non si studierà più il latino prima o poi si smetterà di insegnarlo e non ci sarà nessuno in grado di insegnarlo alle generazioni future.
"GIBI":
La scuola non deve insegnare come fare le ‘cose’, ma fornire gli strumenti affinché ognuno passa autonomamente comprendere e fare le ‘cose’. In quest’ottica, non solo non bisognerebbe abolire il latino, ma occorrerebbe introdurre il greco.
Quando parlo con le persone il più delle volte riconosco (implicitamente) la scuola che hanno fatto e in generale quelle più preparate hanno frequentato il liceo classico.
Se si guarda l’argomento senza paraocchi ideologici e con obiettività bisogna riconoscere, che tra le scuole possibili, quella che si rifà all’impostazione Gentile è ancora la più valida (o la meno peggiore).
quoto in toto
@Steven
Se zoppicavo in latino era decisamente per scelta: mi sono sempre imposto di non studiarlo, per i motivi detti sopra. E sono piuttosto fiero (per quanto io disprezzi usare questa parola in quasi ogni altro contesto, in questa ci sta benissimo) di esserci riuscito. Come dire: la mia volontà ha vinto contro un'imposizione inutile e frustrante, mi sono proposto con convinzione di non perdere tempo e non far annoiare il cervello con queste cose e ci sono riuscito. E' per me motivo d'orgoglio, dato che mi sembra di saper ragionare un pochino lo stesso.
alvin lee -latino : 1- 0, e non c' è verso che i latino rimonti, dato che la partita è finita (a meno che io non voglia riaprirla)
Inoltre, per la questione dello "zoppicare", al liceo io "zoppicavo" solo in matematica, dato che dalla prima al mese prima della maturità l'idea era di andare a lettere e filosofia: avevo voti alti (da 8 in su, a volte anche 9) nelle alte materie umanistiche, italiano, filosofia, storia, inglese . Le ho sempre studiate con un certo impegno e costanza e faticando il giusto riuscivo ad avere voi molto buoni (da noi 8 era quasi il massimo). Il tutto tenendo sempre il latino a debita distanza, cercando di non dargli troppo potere di rovinare i miei studi e le mie giornate.
Per quanto riguarda l'etimologia, a me piace sapere il significato delle parole. Difatti basta un qualunque dizionario etimologico: a che serve saper a memoria l'etimologia delle parole?
Sono ultra-favorevole a introdurre le materie proposte da Fioravante, di cui ci sarebbe davvero bisogno: sociologia, educazione alla legalità, psicologia, fare più e meglio la filosofia, magari un pò di storia contemporanea....Direi anche musica,(magari al posto di storia dell'arte, dove tutti (anzi, quasi tutti, sennò magari qualcuno si offende)fanno tutt'altro) dato che perlomeno in classe mia c'era un'ignoranza profonda sulla materia, e io che suonavo ero visto come uno "strano".
e voglio quotare questa frase di fields, con cui mi trovo in accordo..
...aggiungendo solo che forse però tali metodi di ragionamento importantissimi che si imparano in matematica non si sviluppano al liceo, dato che il concetto stesso di dimostrazione è praticamente inesistente (parlo sempre per la mia esperienza): magari al biennio (quando si fa la geometria euclidea e anche un minimo di logica) la matematica da più spazio a questo tipo di ragionamento, nel triennio dove imperversa l'analisi è molto facile rendere la materia solo "calcolo". Anche su questo campo bisognerebbe intervenire.
E finchè cìè il latino a far perdere giornate agli studenti (almeno quelli che non hanno internet), difficilmente si potranno dedicare sufficientemente (ed appassionare) alle altre cose.
Se zoppicavo in latino era decisamente per scelta: mi sono sempre imposto di non studiarlo, per i motivi detti sopra. E sono piuttosto fiero (per quanto io disprezzi usare questa parola in quasi ogni altro contesto, in questa ci sta benissimo) di esserci riuscito. Come dire: la mia volontà ha vinto contro un'imposizione inutile e frustrante, mi sono proposto con convinzione di non perdere tempo e non far annoiare il cervello con queste cose e ci sono riuscito. E' per me motivo d'orgoglio, dato che mi sembra di saper ragionare un pochino lo stesso.
alvin lee -latino : 1- 0, e non c' è verso che i latino rimonti, dato che la partita è finita (a meno che io non voglia riaprirla)
Inoltre, per la questione dello "zoppicare", al liceo io "zoppicavo" solo in matematica, dato che dalla prima al mese prima della maturità l'idea era di andare a lettere e filosofia: avevo voti alti (da 8 in su, a volte anche 9) nelle alte materie umanistiche, italiano, filosofia, storia, inglese . Le ho sempre studiate con un certo impegno e costanza e faticando il giusto riuscivo ad avere voi molto buoni (da noi 8 era quasi il massimo). Il tutto tenendo sempre il latino a debita distanza, cercando di non dargli troppo potere di rovinare i miei studi e le mie giornate.
Per quanto riguarda l'etimologia, a me piace sapere il significato delle parole. Difatti basta un qualunque dizionario etimologico: a che serve saper a memoria l'etimologia delle parole?
Sono ultra-favorevole a introdurre le materie proposte da Fioravante, di cui ci sarebbe davvero bisogno: sociologia, educazione alla legalità, psicologia, fare più e meglio la filosofia, magari un pò di storia contemporanea....Direi anche musica,(magari al posto di storia dell'arte, dove tutti (anzi, quasi tutti, sennò magari qualcuno si offende)fanno tutt'altro) dato che perlomeno in classe mia c'era un'ignoranza profonda sulla materia, e io che suonavo ero visto come uno "strano".
e voglio quotare questa frase di fields, con cui mi trovo in accordo..
"fields":
, al liceo scientifico gli studenti hanno a disposizioni strumenti ben piu' sofisticati per imparare la logica e il ragionamento: matematica, scienze, filosofia. Nulla esercita il ragionamento e la logica piu' della matematica e della scienza; null'altro si avvicina alla complessita' e alla purezza e alla generalita' dei metodi di ragionamento imparati in matematica. Ed e' proprio questa astrattezza che permette di trasferire le capacita' di ragionamento a tutti gli ambiti - eventualmente anche al latino!
...aggiungendo solo che forse però tali metodi di ragionamento importantissimi che si imparano in matematica non si sviluppano al liceo, dato che il concetto stesso di dimostrazione è praticamente inesistente (parlo sempre per la mia esperienza): magari al biennio (quando si fa la geometria euclidea e anche un minimo di logica) la matematica da più spazio a questo tipo di ragionamento, nel triennio dove imperversa l'analisi è molto facile rendere la materia solo "calcolo". Anche su questo campo bisognerebbe intervenire.
E finchè cìè il latino a far perdere giornate agli studenti (almeno quelli che non hanno internet), difficilmente si potranno dedicare sufficientemente (ed appassionare) alle altre cose.
Concordo con quanto e' gia' stato detto dal fronte "no il latino allo scientifico". Aggiungo:
1) Si ripete spesso che il latino serve a sviluppare le capacita' di ragionamento. Non ne dubito, aiuta gli umanisti a non atrofizzare del tutto i neuroni
Tuttavia, apriamo gli occhi, al liceo scientifico gli studenti hanno a disposizioni strumenti ben piu' sofisticati per imparare la logica e il ragionamento: matematica, scienze, filosofia. Nulla esercita il ragionamento e la logica piu' della matematica e della scienza; null'altro si avvicina alla complessita' e alla purezza e alla generalita' dei metodi di ragionamento imparati in matematica. Ed e' proprio questa astrattezza che permette di trasferire le capacita' di ragionamento a tutti gli ambiti - eventualmente anche al latino!
In luce di questo, proporrei un aumento della matematica in tutte le scuole e per la stessa ragione addotta per il latino, ma questa volta fondata: la matematica insegna a ragionare!
2) Non e' moralmente accettabile chiamare "scientifico" il liceo scientifico attuale: la scienza ha ivi bisogno di piu' ore (e di qualita' piu' elevata, ma questa e' un'altra storia) e il latino e' la vittima ideale per raggiungere l'obbiettivo.
3) Per quanto riguarda lo sviluppo delle capacita' linguistiche, e' sufficiente la lettura dei classici italiani: personalmente, ho imparato l'uso decente della nostra lingua leggendo gli scrittori italiani, da Dante agli scrittori moderni (e passando per gli autori inglesi, la cui lettura e' necessaria per imparare la lingua fondamentale per la scienza d'oggi). Per quattro anni, allo scientifico, ho regolarmente copiato le versioni di latino la mattina presto dai miei compagni piu' diligenti. Francamente, penso di essere venuto fuori ugualmente bene (dal punto di vista umanistico, intendo) e, forse, proprio grazie al tempo risparmiato e meglio impiegato.
1) Si ripete spesso che il latino serve a sviluppare le capacita' di ragionamento. Non ne dubito, aiuta gli umanisti a non atrofizzare del tutto i neuroni

Tuttavia, apriamo gli occhi, al liceo scientifico gli studenti hanno a disposizioni strumenti ben piu' sofisticati per imparare la logica e il ragionamento: matematica, scienze, filosofia. Nulla esercita il ragionamento e la logica piu' della matematica e della scienza; null'altro si avvicina alla complessita' e alla purezza e alla generalita' dei metodi di ragionamento imparati in matematica. Ed e' proprio questa astrattezza che permette di trasferire le capacita' di ragionamento a tutti gli ambiti - eventualmente anche al latino!
In luce di questo, proporrei un aumento della matematica in tutte le scuole e per la stessa ragione addotta per il latino, ma questa volta fondata: la matematica insegna a ragionare!
2) Non e' moralmente accettabile chiamare "scientifico" il liceo scientifico attuale: la scienza ha ivi bisogno di piu' ore (e di qualita' piu' elevata, ma questa e' un'altra storia) e il latino e' la vittima ideale per raggiungere l'obbiettivo.
3) Per quanto riguarda lo sviluppo delle capacita' linguistiche, e' sufficiente la lettura dei classici italiani: personalmente, ho imparato l'uso decente della nostra lingua leggendo gli scrittori italiani, da Dante agli scrittori moderni (e passando per gli autori inglesi, la cui lettura e' necessaria per imparare la lingua fondamentale per la scienza d'oggi). Per quattro anni, allo scientifico, ho regolarmente copiato le versioni di latino la mattina presto dai miei compagni piu' diligenti. Francamente, penso di essere venuto fuori ugualmente bene (dal punto di vista umanistico, intendo) e, forse, proprio grazie al tempo risparmiato e meglio impiegato.
"Steven":
E' curioso vedere che in giro ho sempre sentito definire la matematica "inutile" da persone che non la apprezzavano, e poveretti non la capivano.
Mi ha tolto le parole di...tastiera!
@Fioravante
Mi riferivo a tutti coloro che ritengano che debba essere studiato solo ciò che è utile. Affermazione che sembra universalmente condivisa ma che ritengo non tanto falsa quanto priva di significato non essendo per nulla condiviso ciò che è ritenuto utile.
Inoltre l'uomo stesso è inutile se non addirittura dannoso per il pianeta in cui vive: perché non eliminarlo del tutto? Questa sì sarebbe una cosa davvero utile.
Le materie trattate male o non trattate per niente allo scientifico e importanti per avere una comprensione decente del mondo, come dici tu, sono tantissime. A quelle che hai elencato aggiungerei, elettronica, elettrotecnica, scienza delle costruzioni, semiologia, filologia, topografia, greco antico, astronomia, anatomia, chimica farmaceutica, genetica, fisica tecnica, musica, arti plastiche, tanto per dirne alcune che mi vengono in mente così su due piedi...
Voglio dire non c'è nessuna scuola superiore che possa dare ad un ragazzo una formazione di base che sia un minimo completa, neppure se questo studiasse 24 ore al giorno per 5 anni e neppure per 10 o 15.
Compito di un liceo, secondo me, è fornire un minimo di strumenti concettuali per poter approfondire per i fatti suoi tutte quelle materie che ritiene importanti per la propria vita e che la scuola per forza di cose non può insegnargli.
Lo studio del latino (come pure quello del greco e della lingua inglese!) è lo studio, attraverso i testi, di una civiltà del loro modo di affrontare i problemi, di soffrire, di innamorarsi, di far guerra e pace, di condurre gli affari politici, e in questo c'è anche un po' di tutte quelle materie che hai nominato tu, sta solo allo studente aprire gli occhi e riuscire a leggere tra le righe e a trovare quei sentieri che possono portarlo a scoprire la suo vera vocazione.
Se poi non riesce a fare questo passo allora significa che quel ragazzo ha sbagliato in pieno la scelta della scuola e doveva occuparsi d'altro...magari di cose più utili...
La scuola non deve insegnare come fare le ‘cose’, ma fornire gli strumenti affinché ognuno passa autonomamente comprendere e fare le ‘cose’. In quest’ottica, non solo non bisognerebbe abolire il latino, ma occorrerebbe introdurre il greco.
Quando parlo con le persone il più delle volte riconosco (implicitamente) la scuola che hanno fatto e in generale quelle più preparate hanno frequentato il liceo classico.
Se si guarda l’argomento senza paraocchi ideologici e con obiettività bisogna riconoscere, che tra le scuole possibili, quella che si rifà all’impostazione Gentile è ancora la più valida (o la meno peggiore).
Quando parlo con le persone il più delle volte riconosco (implicitamente) la scuola che hanno fatto e in generale quelle più preparate hanno frequentato il liceo classico.
Se si guarda l’argomento senza paraocchi ideologici e con obiettività bisogna riconoscere, che tra le scuole possibili, quella che si rifà all’impostazione Gentile è ancora la più valida (o la meno peggiore).
Il Latino... per me è stato abbastanza duro a suo tempo, poi ho cominciato a capirne le motivazioni: l'allenamento per il cervello, fondamentale per la ricerca scientifica. E' un allenamento diverso da quello "matematico": più artistico, meno logico ma tartassante per le conoscenze necessarie a capirlo. Dopo aver imparato un poco di latino non rimane il "rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa, ..." ma piuttosto la struttura cerebrale costruita attorno a questa lingua. A mio parere questa struttura da una certa apertura mentale a tutte le tematiche scientifiche e della conoscenza umana. Cose che altri percorsi formativi non daranno mai.
In sé, questa "rimozione del Latino" non mi scandalizzerebbe troppo, ma mi sconvolge sapere che ben altre materie corrono il rischio di essere tolte dai programmi scolastici: parlo dell'"Educazione tecnica". Questa materia, insegnata alle medie, è stata ed è fondamentale per la conoscenza "pratica" delle cose, del mondo, della materialità e, secondo me, è conoscenza base del lavoro stesso, dei materiali. Sarebbe terribile che nessuno sapesse nulla di compensato, traforo, viti, fili elettrici e lampadine. Poi si finirebbe che usiamo adeguatamente mezzi complicato ed evoluti (cellulari e computer), ma non sappiano niente sulla corrente elettrica, disegno 2D e 3D.
Che dire? Prima "Educazione tecnica", poi "Latino", ... poveri ragazzi e povera Italia negli anni futuri! Ancora un poco e, data la banalità, si toglierà anche qualche materia alle elementari o anche all'asilo, creando delle "deficienze culturali" non da poco nelle generazioni future.
Speriamo in bene per questa povera Italia.
Bryce
In sé, questa "rimozione del Latino" non mi scandalizzerebbe troppo, ma mi sconvolge sapere che ben altre materie corrono il rischio di essere tolte dai programmi scolastici: parlo dell'"Educazione tecnica". Questa materia, insegnata alle medie, è stata ed è fondamentale per la conoscenza "pratica" delle cose, del mondo, della materialità e, secondo me, è conoscenza base del lavoro stesso, dei materiali. Sarebbe terribile che nessuno sapesse nulla di compensato, traforo, viti, fili elettrici e lampadine. Poi si finirebbe che usiamo adeguatamente mezzi complicato ed evoluti (cellulari e computer), ma non sappiano niente sulla corrente elettrica, disegno 2D e 3D.
Che dire? Prima "Educazione tecnica", poi "Latino", ... poveri ragazzi e povera Italia negli anni futuri! Ancora un poco e, data la banalità, si toglierà anche qualche materia alle elementari o anche all'asilo, creando delle "deficienze culturali" non da poco nelle generazioni future.
Speriamo in bene per questa povera Italia.
Bryce
Adesso devo andare a finire la vendemmia, ma una beve risposta a Martino la devo dare.
Hai letto l'elenco parziale che ho fatto di cosa manca o è trattato in modo insufficiente al liceo?
Mi sembra che tu dia troppa importanza allo "status quo ante" (va bene così?). Mentre per me ha già fatto tanti e tali disastri che prima sparisce meglio è.
Hai letto l'elenco parziale che ho fatto di cosa manca o è trattato in modo insufficiente al liceo?
Mi sembra che tu dia troppa importanza allo "status quo ante" (va bene così?). Mentre per me ha già fatto tanti e tali disastri che prima sparisce meglio è.
"Fioravante Patrone":
questa lingua inutile ruba spazio.
"Andrearufus":
..se tolgono latino e dovessi ricominciare lo scientifico senza latino? Sarei proprio contento..
"Camillo":
Non mi scandalizzo se allo Scientifico tolgono il Latino
Ragazzi io proprio non vi capisco... secondo me il liceo scientifico senza latino è completamente denaturato.
Il latino dà una base per porsi le domande sulla lingua italiana e su tutte le lingue (appunto) neolatine, inoltre semplicemente incuriosisce e porta ad interessarsi di questioni di lingua. Spesso ho capito una parola straniera perché ne conoscevo l'origine latina. Ma questo è niente: dove la mettete l'etimologia? Lo sapevate che "considerare" vuol dire "guardare le stelle"? Ve ne fregate completamente di tutto questo?
Se l'italiano è preso un po' sottogamba perché "tanto è italiano" almeno col latino si è costretti ad impegnarsi senza dare nulla per scontato. Inoltre lo studio di una lingua che seppur morta ha generato la nostra aiuta ad avere più rispetto verso la stessa nostra lingua, che manca almeno in Italia: quante volte la gente sbaglia gli accenti o gli apostrofi? Quante volte si vede scritto "perchè" al posto di "perché" o "qual'è" al posto di "qual è"? E a mio avviso l'istinto di dire "ma chi se ne frega degli accenti" è lo stesso che porta per esempio a dire "se scrivo 'ke' invece di 'che' si capisce lo stesso", ed è alimentato da un menefreghismo verso le origini.
A me il latino sembra assolutamente fondamentale. Le lingue delle origini stanno alle lingue dei giorni nostri come la matematica sta alle altre scienze. A questo punto se tolgono il latino dagli scientifici ci sarebbe forse da scandalizzarsi se togliessero anche la matematica? In fondo non è difficile sentir dire che è pura astrazione e non serve alle altre scienze. Secondo me prima di dire che il latino non serve dovreste pensarci ancora un po'.
"Steven":
[quote="Fioravante Patrone"]E non lo è in parte proprio perché questa lingua inutile ruba spazio.
Non vedo allora cosa ci sia di utile in un sonetto di Petrarca. O in una novella di Boccaccio.
O nell' "Ode su un'urna greca" di Keats.
E' curioso vedere che in giro ho sempre sentito definire la matematica "inutile" da persone che non la apprezzavano, e poveretti non la capivano.
Allo stesso modo, ho sperimentato che gli studenti che non vogliono il latino tra i piedi sono quelli che zoppicavano nelle versioni.
Così come la letteratura è "perdita di tempo" per chi non riusciva a mandare giù un romanzo o non sapeva districarsi in un analisi del testo.
L'uva è acerba o è troppo alta?[/quote]
Nel mio caso no, l'uva è abbastanza bassa e matura al punto giusto (infatti ieri ero a vendemmiare, e dove non arrivavo ho messo la scala

Anche perché ho avuto la fortuna di avere uno straordinario prof di italiano e latino negli ultimi due anni di liceo.
Penso che sia doveroso lasciare spazio all'espressione artistica. Ma per questo si può tranquillamente fare a meno del latino. Non confondiamo la specializzazione con la formazione di carattere generale.
Un piccolo commento a Camillo, riguardo a filosofia. Non solo sono d'accordo con lui, ma forse qualcuno si ricorderà che io ho sostenuto con forza l'idea, qui su questo forum, che tutti debbano avere una formazione liceale. Perché la cultura è un diritto universale.
Altro commento a Cozza Taddeo. Non so se si riferiva direttamente a me, ma ci tengo a dire che io non penso di sostituire cultura con utile. Vedo che vi è una drammatica mancanza di cultura, in aree fondamentali, essenziali per poter avere una visione del mondo a livello di decenza.
La mia opinione..bhè..se tolgono latino e dovessi ricominciare lo scientifico senza latino? Sarei proprio contento..non mi è mai piaciuto..e sinceramente non ne vedo questa grande utilità..dicono che il ragionamente matematico e di traduzione del latino sia affine: per me è una grande cavolata..Non che andassi male per carità, a volte prendevo + a latino che a matematica..però credo che se un ragazzo sceglie lo scientifico al posto del classico un motivo ci sia..avendo fatto il PNI senza aver mai fatto informatica ma una bella dose di latino, la cosa è un po' mi indigna..fresco di test di ammissione universitaria mi sento in dovere di dire che se invece del latino avessi fatto un po' di economia sarebbe stato molto meglio..c'erano quesito che vertevano su tale materia che io, ahimè, ho dovuto studiare per conto mio un po' alla buona questa estate..rendendomi anche conto che alla fine la preferivo al latino (lingua per altro morta)..secondo me si lo si dovrebbe togliere..magari mettendo un'altra lingua tipo francese o tedesco..oppure economia o sociologia..non dico di abolirlo del tutto però..lo si potrebbe fare un po' nelle ore di italiano..magari facendo nelle ore di italiano italiano-latino..tutto assieme..poi non so..magari è una cosa stupida..
Non mi scandalizzo se allo Scientifico tolgono il Latino, ma con cosa verrebbe sostituito ? Questo è importante da sapere per dare una valutazione globale su questo cambiamento.
Mi scandalizzerei invece se togliessero Filosofia, allora non sarebbe più un Liceo.
Mi scandalizzerei invece se togliessero Filosofia, allora non sarebbe più un Liceo.
Dimenticavo:
Oh poverini! Ma che disdetta!
Toccherà che inizi uno sciopero della fame.
Meglio ancora, mi incateno sulla sommità della cupole di San Pietro, dove adesso che ci penso, il latino è lingua ufficiale
Non vedo allora cosa ci sia di utile in un sonetto di Petrarca. O in una novella di Boccaccio.
O nell' "Ode su un'urna greca" di Keats.
E' curioso vedere che in giro ho sempre sentito definire la matematica "inutile" da persone che non la apprezzavano, e poveretti non la capivano.
Allo stesso modo, ho sperimentato che gli studenti che non vogliono il latino tra i piedi sono quelli che zoppicavano nelle versioni.
Così come la letteratura è "perdita di tempo" per chi non riusciva a mandare giù un romanzo o non sapeva districarsi in un analisi del testo.
L'uva è acerba o è troppo alta?
"L'economist del FT":
In your case, the scattered victims are millions of suffering students
Oh poverini! Ma che disdetta!
Toccherà che inizi uno sciopero della fame.
Meglio ancora, mi incateno sulla sommità della cupole di San Pietro, dove adesso che ci penso, il latino è lingua ufficiale

"Fioravante Patrone":
E non lo è in parte proprio perché questa lingua inutile ruba spazio.
Non vedo allora cosa ci sia di utile in un sonetto di Petrarca. O in una novella di Boccaccio.
O nell' "Ode su un'urna greca" di Keats.
E' curioso vedere che in giro ho sempre sentito definire la matematica "inutile" da persone che non la apprezzavano, e poveretti non la capivano.
Allo stesso modo, ho sperimentato che gli studenti che non vogliono il latino tra i piedi sono quelli che zoppicavano nelle versioni.
Così come la letteratura è "perdita di tempo" per chi non riusciva a mandare giù un romanzo o non sapeva districarsi in un analisi del testo.
L'uva è acerba o è troppo alta?
"SnakePlinsky":
http://www.ft.com/cms/s/0/8172e580-9d2b-11db-8ec6-0000779e2340.html?nclick_check=1
Abbi pazienza, ma non è un bello spettacolo. Sia per chi fa la domanda, sia per chi risponde.
"L'Economist di FT":
Even in the politest society it is less a display of erudition, more a demonstration of a misspent youth, like being able to recite too many Monty Python sketches.
Questo è il giudizio che lui ha riguardo alle persone che hanno deciso di studiare la lingua sopra la quale si è costruita quella di cui tutti noi quotidianamente ci serviamo? La lingua che per secoli è sempre stata presente in tutti gli ambienti colti, in ambito religioso, soprattutto letterario? (e non mi riferisco solo alla letteratura dei latini).
E' tutto dire.
"Lo studente che pone la domanda":
In Italian schools the study of Latin is required, with priority given even over studying English
Ma che film si è visto questo ragazzo?
Il latino una priorità? Ma glielo hanno spiegato che questa materia si insegna solo in pochi tipi di scuole? Massimo 3-4, mi pare.
Ci sono tonnellate di studenti di istituti tecnici, professionali, licei scientifici tecnologici, artistici e altri che mi starò scordando, che di latino non hanno mai sentito parlare in vita loro.
Non capisco chi vogliono prendere in giro, davvero.
Forse i lettori del FT che non conoscono la scuola qui, di certo non chi l'ha frequentata.
Meglio più matematica e meno latino, se no fra qualche anno avremo intellettuali che parlano n lingue e fanno 1+1 con la calcolatrice del cellulare.