RICERCA APPROFONDITA SULL ANTICA MARCIA SU ROMA DI GIULIO CESARE
CIAO HO BISOGNO DI UNA RICERCA APPROFONDITA SULL ANTICA MARCIA SU ROMA DI GIULIO CESARE ALLA QUALE POI SI ISPIRO MUSSOLINI.PERFAVORE
Miglior risposta
Siccome parli solo di marcia su Roma, ti scrivo soltanto qualcosa riguardo questo episodio.
Con la scomparsa di Crasso lo scenario è questo: Cesare e Pompeo uno di fronte all'altro, lo scontro decisivo tra i due sembrava ormai inevitabile.
Da molto tempo alcuni ottimati attendevano l'occasione per denunciare Cesare per le illegalità da lui commesse durante il consolato del 59. Egli era infatti sfuggito alle accuse perchè dal primo gennaio del 58 era stato ininterrottamente proconsole, e i magistrati in carica non potevano essere processati. Ora per conservare la sua immunità, Cesare intendeva rimanere proconsole per tutto il 49 e farsi eleggere console una seconda volta per il 48.
Ai suoi piani però si opponevano essenzialmente due difficoltà: prima di tutto il termine del governo provinciale era contestato( secondo alcuni scadeva già nel 50); inoltre gli aspiranti al consolato dovevano presentare la propria candidatura di persona, e finchè Cesare era proconsole, non poteva entrare a Roma. Per poter entrare a Roma doveva deporre la carica di proconsole ed entrare come privato. Così facendo i suoi avversari avrebbero potuto denunciarlo e Cesare ormai lontano dal suo esercito non avrebbe potuto scamparsela. Colui che avrebbe guadagnato qualcosa da questa storia sarebbe stato senza ombra di dubbio Pompeo, che avrebbe appoggiato ovviamente gli accusatori.
Questo problema durò a lungo, finchè nel corso del 50 un tribuno cesariano propose al Senato che Pompeo e Cesare avrebbero dovuto deporre contemporaneamente i poteri in modo da trovarsi in condizioni di parità. La proposta fu approvata, anche perchè nessuno voleva la guerra. Oltretutto sfidare Cesare avrebbe significato trovarsi in balìa di Pompeo.
Ovviamente tutto ciò non trovò alcun seguito, oltretutto gli stessi senatori che avevanp votato favorevolmente alla proposta, decisero che Cesare avrebbe dovuto congedare il suo esercito.
Per tutta risposta, Cesare oltrepassò il Rubicone ed entrò in Italia.
Nei primi giorni Cesare disponeva di una sola legione, perchè aveva dovuto lasciare le altre legioni in Gallia CIsalpina per fronteggiare l'esercito Pompeiano in Spagna. Nonostante ciò, mentre attraversava l'Italia le sue file s'ingrossarono, perchè vari reparti Pompeiani, mobilitati al meglio e mal guidati, passarono dalla sua parte.
A questo punto parte la disputa tra Cesare e Pompeo, che però sembra che a te non ti interessi, siccome Pompeo fugge in un primo momento in Spagna....
Con la scomparsa di Crasso lo scenario è questo: Cesare e Pompeo uno di fronte all'altro, lo scontro decisivo tra i due sembrava ormai inevitabile.
Da molto tempo alcuni ottimati attendevano l'occasione per denunciare Cesare per le illegalità da lui commesse durante il consolato del 59. Egli era infatti sfuggito alle accuse perchè dal primo gennaio del 58 era stato ininterrottamente proconsole, e i magistrati in carica non potevano essere processati. Ora per conservare la sua immunità, Cesare intendeva rimanere proconsole per tutto il 49 e farsi eleggere console una seconda volta per il 48.
Ai suoi piani però si opponevano essenzialmente due difficoltà: prima di tutto il termine del governo provinciale era contestato( secondo alcuni scadeva già nel 50); inoltre gli aspiranti al consolato dovevano presentare la propria candidatura di persona, e finchè Cesare era proconsole, non poteva entrare a Roma. Per poter entrare a Roma doveva deporre la carica di proconsole ed entrare come privato. Così facendo i suoi avversari avrebbero potuto denunciarlo e Cesare ormai lontano dal suo esercito non avrebbe potuto scamparsela. Colui che avrebbe guadagnato qualcosa da questa storia sarebbe stato senza ombra di dubbio Pompeo, che avrebbe appoggiato ovviamente gli accusatori.
Questo problema durò a lungo, finchè nel corso del 50 un tribuno cesariano propose al Senato che Pompeo e Cesare avrebbero dovuto deporre contemporaneamente i poteri in modo da trovarsi in condizioni di parità. La proposta fu approvata, anche perchè nessuno voleva la guerra. Oltretutto sfidare Cesare avrebbe significato trovarsi in balìa di Pompeo.
Ovviamente tutto ciò non trovò alcun seguito, oltretutto gli stessi senatori che avevanp votato favorevolmente alla proposta, decisero che Cesare avrebbe dovuto congedare il suo esercito.
Per tutta risposta, Cesare oltrepassò il Rubicone ed entrò in Italia.
Nei primi giorni Cesare disponeva di una sola legione, perchè aveva dovuto lasciare le altre legioni in Gallia CIsalpina per fronteggiare l'esercito Pompeiano in Spagna. Nonostante ciò, mentre attraversava l'Italia le sue file s'ingrossarono, perchè vari reparti Pompeiani, mobilitati al meglio e mal guidati, passarono dalla sua parte.
A questo punto parte la disputa tra Cesare e Pompeo, che però sembra che a te non ti interessi, siccome Pompeo fugge in un primo momento in Spagna....
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